Cui ad Castarnöv - Comune di Castelnuovo Scrivia
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Cui ad Castarnöv - Comune di Castelnuovo Scrivia
Iniziative Due concerti di alto livello I clarinetti dell’orchestra Fondazione Arena di Verona Giovedì 11 giugno, alle 21, nel cortile del castello podestarile per l’Associazione Franca Cassola Pasquali, offerto dai fratelli Patricola N oi che siamo ar pais di siful conosciamo bene il clarinetto, strumento vivace e birichino in grado di passare dalla Marcia di Mozart a Un americano a Parigi, dalla Danza di Rossini alla Vedova allegra e a Tico Tico. Uno strumento spumeggiante, il clarinetto d’amore. Limpido e grintoso, portato anche alla gloria di Sanremo da Renzo Arbore. Da oltre cinquant’anni il clarinetto in bois de rose con bocca a campana esce dai laboratori dei fratelli Patricola per portare l’allegria spumeggiante delle sue note possibili, in tutto il mondo. Più aristocratico l’oboe, strumento vocale e solista, realizzato in ebano grenadilla del Mozambico. Nero, levigato, dalla forma diritta e perfetta, con i tasti in oro sui quali le dita cercano e ottengono note struggenti e straordinarie. Simili al canto. Tutti ricordiamo con emozione l’Adagio di Albinoni e il famoso concerto di Mozart. L’oboe, lo strumento solista dell’orchestra. L’oboe, lo strumento dalla voce umana. Sull’incalzare dei racconti di Francesco Patricola, delle citaVenerdì 26 giugno zioni, dei ricordi e dei progetti – l’oboe italiano nelle accademie musicali cinesi, dai Nuovi territori a Pechino; in Giappone; naturalmente in America, dal Nord dedicato a Paolo Perduca al Sud, tra le mani dei grandi soAlberto Do e Alessandro Urbani suoneranno, listi del mondo. Tra musica clasanche a quattro mani, l’antichissimo organo del sica e jazz. 1612. L’iniziativa, coordinata da Letizia Romiti, Mentre lo ascoltavo ho ripensato fa parte della stagione estiva piemontese e si a mio padre, diplomato in oboe al conservatorio. svolgerà venerdì 26 giugno, alle 21. Verranno eseguiti brani che vanno dal 1600 al Perché l’oboe? Uno strumento 1800, aventi autori poco conosciuti, a parte alcuni solitario, struggente, più adatto all’anima che alle danze. Che pezzi di Sebastian Bach, di Mozart e di Rossini. vive del tuo fiato potente, del tuo Gli esecutori ALBERTO DO, nato ad Asti nel 1986, inizia gli umore, della tua salute. L’oboe studi di pianoforte all’età di 7 anni e nel 2000 si che ha origine dagli aulos dei iscrive al conservatorio “A.Vivaldi” di Alessandria Greci e dalle tibie dei Romani. nella classe di organo e composizione organistica L’oboe che ha la tua voce. Questo mi ha raccontato, incandella professoressa Letizia Romiti. Ha partecipato a molti concorsi in Italia e tandomi, Francesco Patricola. Mostrandomi un quadrotto di all’estero ottenendo ottimi risultati. ALESSANDRO URBANO, nato nel 1985 a Novi ebano, duro, nero, pesante. “Qui Ligure, comincia come autodidatta i suoi studi dentro c’è già lo strumento che musicali all’età di 11 anni. Possiede il diploma sarà. Noi dobbiamo lavorarlo d’organo, di clavicembalo, di direttore di coro. senza che se ne accorga. Noi dobTiene concerti in tutta Europa, ma ci tiene a biamo fare il miracolo, togliendo conservare la titolarità di organista dell’organo a poco a poco il superfluo perché Fratelli Serassi alla Chiesa Collegiata di Novi ne esca lo strumento perfetto”. Ligure, e di Maestro di Cappella alla Basilica di Non arrossisce mentre aggiunge: come Michelangelo con la Santa Maria Maddalena di Novi. Pietà… Elda Lanza Duo organistico in parrocchiale 2 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Giugno 2015 In breve Estate Ragazzi Si svolgerà dal 6 al 31 luglio il centro estivo proposto dal Comune e rivolto ai ragazzi e alle ragazze che frequentano le scuole dell’obbligo. La formula è quella dall’animazione proposta su due turni: giornaliero con pasto e merenda e pomeridiano con lo spuntino. Sono previsti gli accessi alla piscina e il ticket di ingresso è compreso nel costo complessivo. Il numero degli iscritti è chiuso a 90 presenze. Per iscrizioni rivolgersi alla segreteria. Stracastelnuovo Sarà mercoledì 17 giugno la classica Stracastelnuovo, la corsa podistica che si snoda per le vie del paese sino alla strada per Casei e di lì in strada Prati. Circa sette chilometri, con partenza alle 19 da piazza Vittorio Emanuele dove ci si potrà iscrivere. Un omaggio per tutti i partecipanti sarà preparato dagli organizzatori della corsa e dagli sponsor. Summer Camp Basket e Calcio Si terrà dal 26 al 27 giugno e si potrà giocare a calcio e a basket divertendosi e imparando un po’ di tecnica. Per i ragazzi dal 2005 al 2008 presso la piscina Onda Blu, per quelli nati nel 2003 e 2004 presso il palazzetto. Pulizia a Scrivia Nel programma del Gruppo Ambiente rientrano anche periodiche iniziative di pulizia lungo i corsi d’acqua, i fossi e a fianco dei cavalcavia. Individualmente anche alcuni cittadini danno sempre una mano per rendere più gradevole il verde. Sempre il Gruppo Ambiente ha acquistato un tagliaerba per il “parco Davide” e Giuliano Valente se ne occupa, come volontario, nel mantenerlo pulito e ordinato. Portfolio San Desiderio 2015 Giovani / Una bottega artigiana per lavorare il vetro C osì inizia il volantino che Diego Migliore ha distribuito in paese, annunciando l’apertura di una Vetreria che si occupa ovviamente di sostituzione vetri rotti, ma anche di collocazione vetri colorati, di riparazioni di finestre con vetrini piombati, di interventi su telai in legno e alluminio, di cristalli per trattori, di specchi di particolare pregio, di porte in vetro temperato per le cappelle cimiteriali, ecc. ecc. Questo non è uno spot pubblicitario, ma lo spunto per una riflessione più generale. In paese, come ovunque, è in corso la scomparsa dei negozi e dei laboratori. Alcune vie sono caratterizzate da vetrine chiuse o da saracinesche abbassate, non una luce che richiami l’attenzione dei sempre più scarsi pedoni, nessun gruppetto che in un negozio, dopo o durante l’acquisto, si scambi sorridendo saluti, notizie, commenti legati alla comunità o alla famiglia. La strada è ormai solo un passaggio frettoloso di auto, alcune delle quali pilotate da imbecilli con musiche tribali ad altissimo volume. È vero, ogni tanto qualcosa viene riaperto, ma si tratta di pizzerie che durano una stagione, sale giochi, ricevitorie d’oro. Che tristezza! Se vi andate a leggere qualcosa del nuovo libro Cui ad Castarnöv scoprirete che ogni via, nella quale non esistevano case disabitate, poteva benissimo essere autosufficiente. Artigiani, agricoltori, osterie con rivendite e stallazzi, orti e allevamenti in cortile, una miriade di donne e uomini ognuno con una attività specifica, un apporto preciso anche da parte di bambini e anziani. Il tutto con un legame comunitario fortissimo anche se punteggiato da qualche contrasto fra vicini. Una vetreria che riapre è una piccolissima cosa, una eterea fiammella, che però fa piacere. C’è ancora qualcuno che, mettendo a frutto anni di apprendistato e di lavoro dipendente, apre bottega e ricupera un lavoro che più nessuno fa e che è basato soprattutto sulle riparazioni. “Le riparazioni”: un orrore per questo nostro mondo in cui ogni oggetto che si pela o si rompe in parte o si strappa va gettato via! Chi è Diego Migliore? Un giovane di 32 anni che ha lavorato per 16 anni presso la vetreria artigiana di Tortona e che ha creato qui la sua famiglia, con prole, sposando Ilenia Curone. I Migliore, dopo l’esperienza in Germania, sono venuti parecchio tempo fa, provenienti dalla lontanissima Gela, per scelta del capostipite Rocco con la sua bella fila di figli. Si sono inseriti benissimo nel nostro paese svolgendo attività in vari settori. Per quanto mi riguarda li ho sempre stimati sia per la loro serietà e disponibilità, per rapporti di amicizia, per averne avuti alcuni come alunni. Ad esempio devo gratitudine a Federico Migliore che, quando nel corso di scavi trovava qualche reperto antico (alcuni importantissimi e ora nel Museo), veniva sempre a cercarmi per farsi spiegare di che si trattasse e poi me lo donava. Non conoscevo Diego, ma direi che è sulla buona strada. Ad esempio da anni una finestra medioevale del castello aveva alcuni vetrini piombati rotti e nessuno sapeva come aggiustarli. Ho chiesto a lui e, detto fatto, la finestra ora è a posto. E poi, scusatemi questa divagazione personale: come non provare simpatia per chi ha stabilito il proprio laboratorio artigiano nel cantó ad Cuncà, nella stanza ove mio padre per tanto tempo ha svolto il suo lavoro di sarto e dove sono nato in un ormai lontano pomeriggio di guerra e di bombardamenti! A.B. Servizi Funebri Alessandria S.p.A. Siamo lieti di informarvi che nella sede di Castelnuovo Scrivia via Umberto I n° 14 - Tel. 0131/826528 Fax: 0131825923 - www.assicurazionipicchi.it sono a vostra completa disposizione per informazioni e preventivi di natura finanziaria-assicurativa. i nostri fidati intermediari assicurativi: PIERANGELO CISI - CESARE TORTI - CATERINA CANOBBIO - PIERO ORSI - CESARE GROTTOLI Via Garibaldi, 54 Tel. 0131 856201 Castelnuovo Scrivia (AL) Fax 0131 825539 email: [email protected] IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Giugno 2015 3 Corso gratuito per la Protezione civile S i svolgerà nei mesi di giugno e di luglio un corso gratuito rivolto a tutti gli aspiranti volontari di protezione civile. Come è noto il servizio di volontariato nell’ambito della Protezione Civile è sempre importante in un territorio come il nostro che proprio lo scorso inverno fu duramente provato dalle avversità atmosferiche. È anche un modo per prestare un servizio alla socialità, stare insieme e maturare il lavoro di gruppo, valorizzare l’altruismo e la disponibilità di tempo che ognuno può mettere a disposizione dei cittadini. Il Corso base di formazione, promosso dall’Unione dei Comuni, essendo numerose le materie di competenza, è articolato su 5 lezioni della durata di 4 ore ciascuna. L’orario, dalle 9 alle 13. Sabato 13 giugno si terrà la prima lezione nella sala “Osvaldo Mussio” di Palazzo Centurione per poi proseguire sino all’11 luglio in occasione della giornata conclusiva. Al fine di predisporre l’organizzazione delle giornate è necessario iscriversi presso la segreteria del proprio comune - Castelnuovo Scrivia, Alzano Scrivia, Guazzora facenti parte dell’Unione - oppure, inviando una mail al seguente indirizzo: [email protected]. Le iscrizioni si ricevono tutti i giorni entro giovedì 11 giugno. Il programma Il percorso formativo è strutturato in dieci moduli per un totale di 20 ore di lezione, che si svilupperanno con il seguente calendario Sabato 13 giugno - Ore 09,00-11,00: La Protezione Civile. Concetti generali, organizzazione a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale. Il Piano Comunale di Protezione Civile. La costituzione del COM (Centro Operativo Misto) e del C.O.C (Centro Operativo Comunale) Ore 11,00-13,00: Calamità naturali ed antropiche Sabato 20 giugno - Ore 09,00-11,00: L’importanza della comunicazione radio nelle emergenze. Utilizzo delle radio, dei ponti radio e degli altri strumenti di telecomunicazione (cellulari, telefoni satellitari, ecc.). Ore 11,00-13,00: La vigilanza del Territorio. Il ruolo delle Forze dell’Ordine durante le emergenze e nelle attività di controllo. Sabato 27 giugno - Ore 09,00-11,00: Cenni di primo soccorso. Ore 11,00-13,00: Cenni di attività socio - assistenziale in emergenza. Sabato 4 luglio - Ore 09,00-11,00: Il ruolo e l’intervento dei volontari nelle emergenze. La responsabilità civile e penale dei volontari. La catena di allertamento del volontariato e il DPR194/01 Ore 11,00-13,00: Cenni di logistica nell’emergenza Sabato 11 luglio - Ore 09,00-11,00: Normativa di sicurezza in emergenza - I D.P.I Ore 11,00-13,00: I rischi prevalenti sul territorio 4 Interventi Concluso il primo lotto di lavori Sgomberato il tunnel sotto il piazzale del cimitero Ricalibrata la Calvenza sino alla strada per Molino Si è concluso il lotto di lavori previsto dal Pronto intervento nella zona del cimitero. Per la prima volta, da quando fu costruito, ci si è voluti infilare nel tunnel che attraversa il piazzale ed è lungo circa 100 metri. Effettivamente si è subito riscon- Il tunnel della Calvenza sotto il piazzale del cimitero era pressochè trata la bontà ostruito favorendo la fuoruscita delle acque nell’area cimiteriale. Sia dell’iniziativa di nel canale che sotto i ponti sono stati asportati oltre due metri di procedere allo fanghiglia compatta. sgombero. Già dall’esterno l’ostruzione dei detriti e delle malte accumulate da decenni era evidente. Procedendo con due mini escavatori si è lavorato per circa dieci giorni. Si è resa necessaria, a norma di legge, anche la caratterizzazione dei fanghi prima del trasporto presso le discariche convenzionate. E a tal proposito va ringraziata l’azienda agricola dei fratelli Ricci che ha consentito di depositare i fanghi sul terreno agricolo rinunciando ad una vasta porzione di seminativo. Terminata la pulizia del tunnel si è proceduto alla ricalibratura del rio verso valle restituendo Il tunnel della Calvenza fotografato dopo l’ingresso dei la giusta pendenza alle miniescavatori. Si nota ancora il “muro” di fango consoliacque. Anche in questo dato sulla spalla destra del ponte. caso generosi sono stati gli agricoltori che non hanno posto problemi al passaggio delle macchine operatrici. Resta ancora una piccola porzione di invaso per raggiungere la strada provinciale per Molino dei Torti e questo lavoro verrà eseguito prossimamente. Nel frattempo, all’interno del cimitero, sono stati realizzati muretti in opera contro i cancelli che non vengono comunemente utilizzati. Ciò servirà per l’eventuale sbarramento delle acque in luogo della posa, inevitabilmente spesso tardiva, dei sacchetti di sabbia. IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Giugno 2015 Sportivamente /di Fabio Colnaghi Il basket femminile promosso in A2 È il secondo campionato italiano, un traguardo raggiunto meritatamente dalle nostre ragazze A volte i miracoli accadono!! E così un paese con poco più di 5.000 anime si trova, quasi senza rendersene conto, a essere promosso nel secondo campionato di pallacanestro femminile, tra l’altro in maniera assolutamente meritata. Un’avventura partita un anno fa, di questi tempi, quando dopo gli spareggi vinti contro Udine e Nulvi (Sassari) la società castelnovese si trovava a dover affrontare, per la prima volta nella sua storia, un campionato nazionale, con gli oneri e gli onori che esso comporta. In realtà, però, il cammino è stato molto più lungo perché senza voler tornare alla metà degli anno 80’, quando già esisteva una squadra di basket in rosa che ben si comportava e, dietro alle senior, cominciavano a fiorire le prime formazioni giovanili femminili e tutti, nell’ambiente si ricordano di Raffaella Quattrocchio che da qui spiccò il volo verso la A1. La vera svolta arrivava a inizio 2000 quando il sodalizio cominciava a dare ampio spazio anche al settore femminile. Così in quegli anni arrivavano i primi riconoscimenti a livello junior (titolo regionale, anche nella categoria 3 contro 3) e talenti in serie escono dalla ‘fucina’ di Balduzzi; le selezioni regionali attingono a piene mani (Giulia Leva, Dalisia ed Erinna Marciano e Alessandra Tava) al vivaio castelnovese e alcune di queste atlete (Leva e Tava), oltre a far parte delle nazionali giovanili di categoria, richiamano l’attenzione di società di categoria superiore. Così entrambe frequenteranno da protagoniste i palcoscenici della A2 e Alessandra, oltre a provare l’ebbrezza della massima categoria, avrà anche l’occasione, proprio quest’anno, di vivere una stimolante esperienza in Svezia. Questa è la genesi di un movimento che proprio poche settimane fa ha avuto la sua apoteosi con la promozione in A2; eppure, proprio un anno fa, subito dopo la promozione in A3, i problemi erano di tutt’altra natura. Allora non vi era l’assoluta certezza di potersi permettere una categoria simile, ma in quei mesi si è lavorato tanto e duramente per provare a dare alle giocatrici, che quel traguardo avevano conquistato sul campo, la soddisfazione di misurarsi con realtà di altre dimensioni e caratura. La gioia più grande è stato affrontare questa stagione da parvenue e scoprire, giornata dopo giornata, che in A3 Castelnuovo ci stava comodamente, e non da comprimaria o da squadra ma- Viale IV Novembre, 14 - Castelnuovo Scrivia ORARIO: Dal Lunedì al Sabato dalle 8,30 alle 20 – Domenica dalle 8.30 alle 13 terasso; in questi mesi abbiamo conquistato la stima e il rispetto di società ben più blasonate e che vantano bacini di utenza che qui ci possiamo solo immaginare, città come Novara, Savona, Empoli, Moncalieri o società come Costamasnaga e Lavagna, che il basket nazionale ad alti livelli lo hanno già testato. Eppure l’Eco Program si è battuta alla pari con tutti, e anche chi poi in classifica è arrivato davanti almeno una volta ha dovuto inchinarsi alla voglia di lottare di que- sto splendido gruppo. Basti pensare all’incredibile e inaspettata vittoria di Udine e alla gara con Nulvi che ha sancito la matematica promozione. Una vittoria che premia oltre il grande sacrificio, in campo e in panchina, di giocatrici e staff tecnico. Eccezionale il grande lavoro fatto dietro le quinte dalla dirigenza, a partire dalla presidente Daniel e dal vice presidente Tuccio, per scendere via via a tutti gli altri, ognuno con il suo compito, più o meno grande ma ugualmente importante; senza tutte queste persone tutto ciò non sarebbe potuto accadere. Ora arriva il difficile perché, oggettivamente, questa categoria sembra fuori dalla portata di una società come questa ma, visto che l’anno scorso si è riusciti, dopo tanti dubbi, a partorire una simile annata, ora si cercherà di provare in tutti i modi a vedere se esiste la possibilità di regalare un altro sogno agli appassionati di basket. Compito durissimo perché l’impegno economico e organizzativo che la A2 richiede mette davvero paura ma il Bcc ha cominciato ad attrezzarsi anche per i miracoli e chissà che il meglio non debba ancora venire. IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Giugno 2015 5 In viaggio/4 L’avventura in giro per il mondo comincia dalla curiosità e dagli stimoli di alcune persone chiave Il padre dei sistemi per le reti ottiche di trasporto è l’ingegnere castelnovese Pierpaolo Ghiggino Ricercatore, capo laboratorio e direttore delle reti fotoniche alla Marconi s.p.a., già docente a Parma e Cambridge. Ricorda con emozione il maestro delle elementari Mario Pelizza. H a cinquantacinque anni, vive a Royal Leamington Spa, una città Superiore Sant’Anna. Membro esperto del Governo in incontri bilaterali termale dell’Inghilterra voluta dalla Regina Vittoria. Sposato con scientifici con i paesi dell’Oriente. Chairman per il settore reti all’UniverRosemary, padre di due giovani ragazze: Laura, 21 anni ed Elena sità di Cambridge, membro del comitato di Market Focus la conferenza 19. Entrambe studentesse universitarie, in Farmacia e in Archeologia. sui mercati delle reti di telecomunicazione nella più importante sede Pierpaolo Ghiggino, ingegnere di fama europea, è il padre dei sistemi delle reti di ottiche europea. Docente allo IET del Regno Unito, il più “Dense Wavelength Division Multiplexing” ovvero i sistemi chiave in antico istituto professionale di ingegneria nel mondo. Per alcuni anni ha tutto il mondo per le reti di trasporto informatiche. È un castelnovese. Ci insegnato Comunicazioni Ottiche presso l’Università di Parma. “Sino a tiene molto alla sua appartenenza. quando ne ho avuto il tempo – ci dice – perche gli impegni in Europa, “Sono castelnovese di lunga data, la mia famiglia vi risiede dalla secon- soprattutto nelle Università inglesi, crescevano in maniera esponenziada metà dell’800 e mi considero a tutti gli effetti tale. La mia mamma le”. Ora, Pierpaolo, è un consulente di numerose aziende internazionale è anch’essa piemontese, originaria della provincia di Torino ed è stata e locali inglesi. Advisor di diverse società, supporta imprese italiane che un’ispirazione per me per tutta la vita. E’ nata in cascina e anch’io amo la cercano di espandersi a livello internazionale. Una di queste è la NIS di campagna: amo vivere a contatto con la natura”. Laurea a Pavia in Inge- Genova che ha formato recentemente a Londra la NIS Ltd. A Novembre gneria Elettronica a soli 24 anni con il massisarà impegnato in qualità di relatore nella mo dei voti e la lode, prima il liceo scientifico più importante conferenza scientifica dell’Ea Tortona e prima ancora le scuole nell’ex stremo Oriente su comunicazioni e tecnolocollegio dei Gesuiti in paese. E se la sua cargie fotoniche ad Hong Kong. riera di studi, soprattutto dopo l’Università, è “Amavo la ricerca, ma non sapevo l’inglese costellata di traguardi raggiunti ed esperienze mentre ero bravo in francese e me la cavavo consolidate è commovente il ricordo che conin tedesco. Lo feci presente, giovanissimo, serva dei primi passi mossi nell’istruzione. nel primo colloquio di lavoro. La risposta fu “La scuola per me è sempre stata affascinanrapida: se hai voglia impari. Ricordo che feci te. Il primo impulso me lo diede il maestro otto lezioni e partii per Londra. Quando chieMario Pelizza. Sono sicuro che tutti i si da bere sull’aereo, l’hostess, abituata miei coetanei, molti dei quali sento ana capire anche l’inglese più rozzo, mi cora vicini, saranno d’accordo con me guardò, sorrise e disse: “Sorry?”. nel dire che era un uomo eccezionale. Famiglia, amici e lavoro sono stati per La mia avventura in giro per il mondo – me l’imperativo. Riguardo al lavoro è dice Pierpaolo – comincia dalla curiosità giusto definirlo meglio: per me è seme dagli stimoli di alcune persone chiave. pre stato il fare qualcosa di stimolanUna di queste era il maestro. Meditai te che insegnasse qualche cosa a me e molto da giovane su tali insegnamenti fosse utile alla gente. C’è stata anche per formare alcuni princìpi che sono poi la volontà di capire le cose, non acconrimasti a sostenermi anche quando inetentarsi mai. Di capirle a modo mio. Le vitabilmente arrivano i dubbi, le burraaffermazioni e le conoscenze degli altri sche e le paure di trovarsi lontano e in (storiche, scientifiche, professionali, soambienti sconosciuti, inizialmente alieni La famiglia inglese “pilotata” da Pierpaolo Ghiggino. ciali, sino alla semplice moda comune) e talvolta ostili”. sono un dato oggettivo da rispettare e Dopo la laurea e il servizio militare a San Donà di Piave nella Caser- tenere presente: mai da scartare né accettare ciecamente”. ma NATO come ufficiale, inizia la carriera lavorativa alla Marconi spa “Sono contento della mia esperienza, delle persone che ho conosciuto e di Genova. delle aziende per le quali ho lavorato sempre con grande passione, degli “Erano momenti ben diversi nell’Italia di allora - racconta Pierpaolo - studenti che ho incontrato nelle varie Università dove ho insegnato. E all’epoca chiunque si laureasse in Ingegneria trovava impiego e moltissi- anche di altre persone che lavoravano in altri settori. Tipo Adrian Newey mi potevano scegliere. La prima offerta raggiunse casa mia prima di me, il progettista di Formula 1 di più grande successo o Leonardo Chiariproprio il giorno in cui discutevo la tesi di laurea. La Marconi mi diede glione, meno noto di ciò che meriterebbe, inventore della codifica digil’opportunità di andare a Londra presso l’enorme centro di ricerca GEC tale Mpeg senza la quale oggi non ci sarebbero iTunes, iPhone, iPads e – Hirst Research Centre e fu proprio li che conobbi la mia futura moglie”. in generale nessuno dei media digitali. Persone di grandissimo valore, Prima ricercatore, poi capo laboratorio e Direttore delle reti fotoniche, scienziati poco conosciuti, che hanno rivoluzionato il mondo e che mi la sua carriera è in rapida ascesa sino a ricoprire il ruolo prestigioso di hanno insegnato un valore grandissimo, l’umiltà, che ha sempre conCapo della Ricerca centrale di Marconi Corporation. Successivamente traddistinto il mio modo di vivere. in Ericsson fonda il primo centro di studi e perfezionamento in Italia, Mi piace che non si celebri ma si racconti le esperienze dei castelnovesi a Pisa, insieme al prof. Varaldo e al prof. Prati in accordo con la Scuola in giro per il mondo: grazie per il contatto”. 6 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Giugno 2015 Persone Incontri /di Elda Lanza Le nostre radici Il 16 maggio: Cui ad Castarnöv Alessandra Dellacà erano davvero tanti U n biròc indicava con le stanghe l’ingresso della sala “Gennaro Pessini”; due tavoloni ricoperti da libri dalla curiosa copertina raffigurante due “bugie” di un tempo con una fiammella accesa, simbolo di un’epoca che si sta spegnendo e sulla quale scende il buio; la bella sala dell’ex refettorio dei gesuiti con tutti i posti Int’ar quatär a mängiän un öv. a sedere occupati e un contorno di persone in piedi; belle gigantografie di una Castelnuovo di fine Ottocento; un tavolo con il sindaco Luise, il relatore Vittorio Pessini, il coordinatore della serata Roberto Delconte, i lettori di alcuni brani dialettali e l’autore del libro, Antonello Brunetti. Così è iniziata la serata di sabato 16 maggio dedicata alla presentazione del primo volume “Cui ad Castarnöv” (corredato da un CD di 45 minuti con nove voci dirette dal tecnico del suono Pietro Zanella), al quale seguirà la seconda parte fra un anno. Brevi e simpatici gli interventi di Luise e Delconte, mentre Pessini ha svolto un intervento più ampio incentrato soprattutto sull’importanza di recuperare il dialetto e con esso i valori di vita del passato. Dopo le letture svolte da Silvia Stella e da Piero Cairo, quest’ultimo con un brano spassoso su vicende di Sişé e Puté, l’autore ha svolto la sua relazione. Arricchita da La sorpresa finale: la raffica ad parulàs. momenti di divertimento, quali lo spegnersi graduale delle luci in sala rimanendo con due sole candele accese, appositamente costruite dall’apicoltore Gianni Bruni, a simboleggiare il rischio che tutto un mondo di secoli svanisca nel buio più totale. Oppure l’illustrazione del titolo derivante dal detto che “Quelli di Castelnuovo” erano famosi per la loro parsimonia (forse sarebbe meglio dire avarizia), e che con un solo uovo mangiavano in quattro e se ne avanzavano un pezzetto lo andavano a vendere il giorno dopo in piazza. Il tutto accompagnato dalla presenza reale di un uovo sodo, tagliato con vecchie posate in quattro parti. Brunetti ha spiegato le difficoltà incontrate per arrivare alla stesura finale di questi due volumi, un periodo di ben 35 anni. Ha accennato alle caratteristiche del libro e ad alcuni aspetti particolari sia del dialetto castelnovese sia della gente che si esprimeva attraverso queste parole, questi modi di dire, questi proverbi. Il primo volume comprende vari temi trattati in 280 pagine complessive che nel secondo, pronto fra un anno, saranno addirittura superiori alle trecento. Alla fine, preannunciando una rafficata simile alla conclusione dei fuochi pirotecnici che caratterizzano la festa del paese, sei persone distribuite fra il pubblico (Silvia, Piero, Pierangelo, Alberto, Franca e Luisa) hanno gridato in crescendo un centinaio di epiteti, di “parulàs” a dimostrazione che anche sotto questo punto di vista il dialetto era ricco di espressioni, di termini che avevano una loro motivazione e una loro creatività simpatica. Con questa sorpresa finale che ha stupito e nello stesso tempo divertito il pubblico si è conclusa una delle più piacevoli serate culturali castelnovesi di questi ultimi tempi. Notevole l’affluenza ad acquistare il libro o al ritiro gratuito da parte dei 94 patrocinatori. La libreria “Cassinelli Maniezzo” è depositaria delle copie in vendita. I francesi definirebbero la ‘ragazza’ Alessandra Dellaca’ petillante. Che significa spumeggiante, più vicina a un babá che a un farsô. Laureata in lettere con indirizzo storico-artistico, già impegnata come guida turistica e aiuto-bibliotecaria, professoressa di una terza media di Garlasco, che porta agli esami, e alla promozione, con un giornale pensato, scritto e impaginato da loro. “Io ero di quelli nati con una penna in mano. Mi piaceva scrivere”. La nostra amicizia nasce da lì. Per lei l’occasione arriva con il quotidiano della Provincia Pavese che le affida la cronaca del tortonese. Sono pezzi di colore, la segnalazione di una festa, il personaggio di passaggio, un evento piccolo o grande da rendere evidente. È la sua gavetta, seria e puntigliosa. Alessandra voleva essere una brava giornalista: un mestiere che si impara stracciando fogli, diceva Montanelli. E Alessandra ne ha stracciati molti se dopo anni la sua collaborazione con la Provincia Pavese continua felicemente, ottenendo spazi ed eventi sempre maggiori. Raccontandosi, Alessandra parla di questa collaborazione con particolare e affettuosa riconoscenza. Tra quelle pagine, infatti, Primantenna TV – la televisione di Alessandria - la scopre e la recluta dopo il primo provino. Per un anno giornalista in video del telegiornale, poi il salto di qualità: giornalista in video e in redazione a Telecity. Oltre dieci anni durante i quali si sperimenta anche come presentatrice e intervistatrice, confermando le sue doti di giornalista completa e variegata. Brava, se Licia Colò, visionando un documentario girato da Marco Cermelli per il quale Alessandra ha scritto i testi, li ha invitati a Roma, TV 2000, alla sua trasmissione Il mondo insieme. In paese la si vede soprattutto come presentatrice ufficiale delle manifestazioni importanti, quelle in piazza. Bella, elegante, precisa, disinvolta, appropriata presenta tutti gli incontri musicali dell’Associazione Franca Cassola Pasquali, dove alterna ai brani le interviste sul palco. Presenterà naturalmente anche il Concerto benefico di giovedì 11 giugno nel cortile del Palazzo Pretorio offerto dai fratelli Patricola. E noi l’applaudiremo, brava come sempre. Con quel suo sogno nel cassetto, che un giorno, chissà… IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Giugno 2015 7 Altri tempi / di Antonello Brunetti Mostre al castello D a venerdì 22 maggio sino al lunedì successivo, a fianco della mostra del sindaco Luise sul Settantesimo anniversario del 25 aprile 1945, sono state allestite altre due mostre - Mostra fotografica “La piazza un tempo” con gigantografie di immagini che partono dal Catasto sabaudo del 1766, occupano la seconda metà dell’Ottocento e la prima parte del Novecento, sino alle foto scattate nel 1953, nel 1977 e infine quella recentissima, ripresa con un drone da Raffaele Vaccari, tutte incentrate su vedute della nostra piazza centrale antistante il castello. - Gli acquerelli di Agostina Barbero, dipinti con colori naturali ricavati da vegetali quali il gualdo, la robbia, la reseda luteola, le foglie del noce e del mallo e le pellicine che rivestono le cipolle. I suoi recentissimi lavori, così delicati e ispirati, hanno colpito il pubblico tanto che diverse persone hanno chiesto di poterli acquistare. Ricordiamo che Agostina è stata una eccellente insegnante di Arte presso la scuola media di Castelnuovo e che ha stimolato le Foto “Studio Controluce”. potenzialità artistiche dei suoi alunni per vari decenni. È stata anche presidente della Biblioteca. - Nel pomeriggio di domenica un successone di affluenza ha riscosso l’iniziativa delle visite guidate sino al piano campane della torre. Il restauro del campanone della torre Il vecchio battente, corroso e fuori asse. I n previsione del 23 maggio e delle riuscitissime visite guidate sino alla sommità della torre (dieci gruppi di trenta persone per volta con sei responsabili collocati ai vari livelli), il Comune ha incaricato la famosa ditta Trebino di procedere alla manutenzione del campanone. Tutta la struttura in ferro fatta collocare da Ferrari da Passano nel 1987 è stata ripulita 8 e riverniciata. In particolare è stato sostituito il battente delle ore che, fuori asse e senza ammortizzatori, produceva un suono sgradevole e vibrazioni che si scaricavano sulla muratura. Ora tutto è perfetto e se porgete l’orecchio al suono delle ore noterete la forte differenza. Revisione generale anche della centralina campane orologio che mai ha presentato problemi dal 1987 ad oggi. Quest’autunno il lavoro verrà completato con l’aggiunta di due nuove campane in bronzo di 33 e 31 centimetri di diametro, esattamente come quelle che vennero portate via dai tedeschi durante la guerra per trasformarle in cannoni, come avvenne anche alle stupende statue di Librè - Bistolfi collocate sul Monumento ai Caduti. Oltre all’aspetto del recupero storico vi è anche una motivazione tecnica. Il campanone ha due secoli di vita, ha punti sbrecciati e da decenni viene colpito a tre altezze diverse, il che non è buona cosa. Infatti ultimamente, per evitare rischi, la suo- IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Giugno 2015 neria è stata interrotta nelle ore notturne. A lavoro completato il campanone suonerà solo le ore e le due nuove campane piccole, rispettivamente le mezz’ore e i quarti d’ora. Tutto ciò dovrebbe assicurare al campanone di raddoppiare la sua attuale età. Così si presentava il castelletto della campana durante le visite guidate. La parte lignea in quercia, che verrà prossimamente rivestita di impregnante, non ha più alcuna funzione se non quella di testimonianza di un tempo.