Cui ad Castarnöv - Comune di Castelnuovo Scrivia

Transcript

Cui ad Castarnöv - Comune di Castelnuovo Scrivia
Iniziative
Due concerti di alto livello
I clarinetti dell’orchestra
Fondazione Arena di Verona
Giovedì 11 giugno, alle 21, nel cortile del castello podestarile per
l’Associazione Franca Cassola Pasquali, offerto dai fratelli Patricola
N
oi che siamo ar pais di siful conosciamo
bene il clarinetto, strumento vivace e birichino in grado di passare dalla Marcia di Mozart
a Un americano a Parigi, dalla Danza di Rossini
alla Vedova allegra e a Tico Tico. Uno strumento
spumeggiante, il clarinetto d’amore. Limpido e
grintoso, portato anche alla gloria di Sanremo da
Renzo Arbore. Da oltre cinquant’anni il clarinetto
in bois de rose con bocca a campana esce dai laboratori dei fratelli Patricola per portare l’allegria
spumeggiante delle sue note possibili, in tutto il
mondo.
Più aristocratico l’oboe, strumento vocale e solista, realizzato in ebano grenadilla del Mozambico. Nero, levigato, dalla forma diritta e perfetta,
con i tasti in oro sui quali le dita cercano e ottengono note struggenti e straordinarie. Simili al canto.
Tutti ricordiamo con emozione l’Adagio di Albinoni e il famoso concerto di Mozart.
L’oboe, lo strumento solista dell’orchestra. L’oboe, lo strumento dalla voce umana.
Sull’incalzare dei racconti di
Francesco Patricola, delle citaVenerdì 26 giugno
zioni, dei ricordi e dei progetti
– l’oboe italiano nelle accademie
musicali cinesi, dai Nuovi territori a Pechino; in Giappone; naturalmente in America, dal Nord
dedicato a Paolo Perduca
al Sud, tra le mani dei grandi soAlberto Do e Alessandro Urbani suoneranno, listi del mondo. Tra musica clasanche a quattro mani, l’antichissimo organo del sica e jazz.
1612. L’iniziativa, coordinata da Letizia Romiti, Mentre lo ascoltavo ho ripensato
fa parte della stagione estiva piemontese e si a mio padre, diplomato in oboe al
conservatorio.
svolgerà venerdì 26 giugno, alle 21.
Verranno eseguiti brani che vanno dal 1600 al Perché l’oboe? Uno strumento
1800, aventi autori poco conosciuti, a parte alcuni solitario, struggente, più adatto all’anima che alle danze. Che
pezzi di Sebastian Bach, di Mozart e di Rossini.
vive del tuo fiato potente, del tuo
Gli esecutori
ALBERTO DO, nato ad Asti nel 1986, inizia gli umore, della tua salute. L’oboe
studi di pianoforte all’età di 7 anni e nel 2000 si che ha origine dagli aulos dei
iscrive al conservatorio “A.Vivaldi” di Alessandria Greci e dalle tibie dei Romani.
nella classe di organo e composizione organistica L’oboe che ha la tua voce.
Questo mi ha raccontato, incandella professoressa Letizia Romiti.
Ha partecipato a molti concorsi in Italia e tandomi, Francesco Patricola.
Mostrandomi un quadrotto di
all’estero ottenendo ottimi risultati.
ALESSANDRO URBANO, nato nel 1985 a Novi ebano, duro, nero, pesante. “Qui
Ligure, comincia come autodidatta i suoi studi dentro c’è già lo strumento che
musicali all’età di 11 anni. Possiede il diploma sarà. Noi dobbiamo lavorarlo
d’organo, di clavicembalo, di direttore di coro. senza che se ne accorga. Noi dobTiene concerti in tutta Europa, ma ci tiene a biamo fare il miracolo, togliendo
conservare la titolarità di organista dell’organo a poco a poco il superfluo perché
Fratelli Serassi alla Chiesa Collegiata di Novi ne esca lo strumento perfetto”.
Ligure, e di Maestro di Cappella alla Basilica di Non arrossisce mentre aggiunge: come Michelangelo con la
Santa Maria Maddalena di Novi.
Pietà…
Elda Lanza
Duo organistico
in parrocchiale
2
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Giugno 2015
In breve
Estate Ragazzi
Si svolgerà dal 6 al 31 luglio il centro
estivo proposto dal Comune e rivolto ai
ragazzi e alle ragazze che frequentano le
scuole dell’obbligo. La formula è quella
dall’animazione proposta su due turni:
giornaliero con pasto e merenda e pomeridiano con lo spuntino. Sono previsti gli
accessi alla piscina e il ticket di ingresso
è compreso nel costo complessivo. Il numero degli iscritti è chiuso a 90 presenze.
Per iscrizioni rivolgersi alla segreteria.
Stracastelnuovo
Sarà mercoledì 17 giugno la classica
Stracastelnuovo, la corsa podistica che si
snoda per le vie del paese sino alla strada
per Casei e di lì in strada Prati. Circa sette
chilometri, con partenza alle 19 da piazza
Vittorio Emanuele dove ci si potrà iscrivere. Un omaggio per tutti i partecipanti
sarà preparato dagli organizzatori della
corsa e dagli sponsor.
Summer Camp Basket e Calcio
Si terrà dal 26 al 27 giugno e si potrà giocare
a calcio e a basket divertendosi e imparando
un po’ di tecnica. Per i ragazzi dal 2005 al
2008 presso la piscina Onda Blu, per quelli
nati nel 2003 e 2004 presso il palazzetto.
Pulizia a Scrivia
Nel programma del Gruppo Ambiente rientrano anche periodiche iniziative di pulizia
lungo i corsi d’acqua, i fossi e a fianco dei
cavalcavia. Individualmente anche alcuni
cittadini danno sempre una mano per rendere più gradevole il verde.
Sempre il Gruppo Ambiente ha acquistato
un tagliaerba per il “parco Davide” e Giuliano Valente se ne occupa, come volontario,
nel mantenerlo pulito e ordinato.
Portfolio
San Desiderio 2015
Giovani / Una bottega
artigiana per lavorare il vetro
C
osì inizia il volantino che Diego Migliore ha distribuito in paese, annunciando
l’apertura di una Vetreria che si occupa ovviamente di sostituzione vetri rotti,
ma anche di collocazione vetri colorati, di riparazioni di finestre con vetrini
piombati, di interventi su telai in legno e alluminio, di cristalli per trattori, di specchi
di particolare pregio, di porte in vetro temperato per le cappelle cimiteriali, ecc. ecc.
Questo non è uno spot pubblicitario, ma lo spunto per una riflessione più generale.
In paese, come ovunque, è in corso la scomparsa dei negozi e dei laboratori. Alcune
vie sono caratterizzate da vetrine chiuse o da saracinesche abbassate, non una luce
che richiami l’attenzione dei sempre più scarsi pedoni, nessun gruppetto che in un
negozio, dopo o durante l’acquisto, si scambi sorridendo saluti, notizie, commenti
legati alla comunità o alla famiglia. La strada è ormai solo un passaggio frettoloso di
auto, alcune delle quali pilotate da imbecilli con
musiche tribali ad altissimo volume.
È vero, ogni tanto qualcosa viene riaperto, ma si
tratta di pizzerie che durano una stagione, sale
giochi, ricevitorie d’oro. Che tristezza!
Se vi andate a leggere qualcosa del nuovo libro
Cui ad Castarnöv scoprirete che ogni via, nella
quale non esistevano case disabitate, poteva benissimo essere autosufficiente. Artigiani, agricoltori, osterie con rivendite e stallazzi, orti e allevamenti in cortile, una miriade di donne e uomini
ognuno con una attività specifica, un apporto
preciso anche da parte di bambini e anziani. Il tutto con un legame comunitario
fortissimo anche se punteggiato da qualche contrasto fra vicini.
Una vetreria che riapre è una piccolissima cosa, una eterea fiammella, che però fa
piacere. C’è ancora qualcuno che, mettendo a frutto anni di apprendistato e di lavoro dipendente, apre bottega e ricupera un lavoro che più nessuno fa e che è basato
soprattutto sulle riparazioni. “Le riparazioni”: un orrore per questo nostro mondo in
cui ogni oggetto che si pela o si rompe in parte o si strappa va gettato via!
Chi è Diego Migliore? Un giovane di 32 anni che ha lavorato per 16 anni presso la
vetreria artigiana di Tortona e che ha creato qui la sua famiglia, con prole, sposando
Ilenia Curone.
I Migliore, dopo l’esperienza in Germania, sono venuti parecchio tempo fa, provenienti dalla lontanissima Gela, per scelta del capostipite Rocco con la sua bella fila
di figli. Si sono inseriti benissimo nel nostro paese svolgendo attività in vari settori.
Per quanto mi riguarda li ho sempre stimati sia per la loro serietà e disponibilità,
per rapporti di amicizia, per averne avuti alcuni come alunni. Ad esempio devo gratitudine a Federico Migliore che, quando nel corso di scavi trovava qualche reperto
antico (alcuni importantissimi e ora nel Museo), veniva sempre a cercarmi per farsi
spiegare di che si trattasse e poi me lo donava.
Non conoscevo Diego, ma direi che è sulla buona strada. Ad esempio da anni una
finestra medioevale del castello aveva alcuni vetrini piombati rotti e nessuno sapeva
come aggiustarli. Ho chiesto a lui e, detto fatto, la finestra ora è a posto.
E poi, scusatemi questa divagazione personale: come non provare simpatia per chi
ha stabilito il proprio laboratorio artigiano nel cantó ad Cuncà, nella stanza ove mio
padre per tanto tempo ha svolto il suo lavoro di sarto e dove sono nato in un ormai
lontano pomeriggio di guerra e di bombardamenti!
A.B.
Servizi Funebri Alessandria S.p.A.
Siamo lieti di informarvi che nella sede di Castelnuovo Scrivia
via Umberto I n° 14 - Tel. 0131/826528 Fax: 0131825923 - www.assicurazionipicchi.it
sono a vostra completa disposizione per informazioni e preventivi di natura finanziaria-assicurativa.
i nostri fidati intermediari assicurativi:
PIERANGELO CISI - CESARE TORTI - CATERINA CANOBBIO - PIERO ORSI - CESARE GROTTOLI
Via Garibaldi, 54
Tel. 0131 856201
Castelnuovo Scrivia (AL)
Fax 0131 825539
email: [email protected]
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Giugno 2015
3
Corso gratuito
per la
Protezione civile
S
i svolgerà nei mesi di giugno e di luglio un corso gratuito rivolto a tutti gli aspiranti volontari di
protezione civile. Come è noto il servizio di volontariato nell’ambito della Protezione Civile è sempre importante in un territorio come il nostro che proprio lo
scorso inverno fu duramente provato dalle avversità
atmosferiche. È anche un modo per prestare un servizio alla socialità, stare insieme e maturare il lavoro
di gruppo, valorizzare l’altruismo e la disponibilità di
tempo che ognuno può mettere a disposizione dei
cittadini.
Il Corso base di formazione, promosso dall’Unione
dei Comuni, essendo numerose le materie di competenza, è articolato su 5 lezioni della durata di 4 ore
ciascuna. L’orario, dalle 9 alle 13. Sabato 13 giugno
si terrà la prima lezione nella sala “Osvaldo Mussio”
di Palazzo Centurione per poi proseguire sino all’11
luglio in occasione della giornata conclusiva.
Al fine di predisporre l’organizzazione delle giornate
è necessario iscriversi presso la segreteria del proprio comune - Castelnuovo Scrivia, Alzano Scrivia,
Guazzora facenti parte dell’Unione - oppure, inviando una mail al seguente indirizzo: [email protected]. Le iscrizioni si ricevono
tutti i giorni entro giovedì 11 giugno.
Il programma
Il percorso formativo è strutturato in dieci moduli
per un totale di 20 ore di lezione, che si svilupperanno con il seguente calendario
Sabato 13 giugno - Ore 09,00-11,00: La Protezione Civile. Concetti generali, organizzazione a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale.
Il Piano Comunale di Protezione Civile. La costituzione del COM (Centro Operativo Misto) e del C.O.C
(Centro Operativo Comunale)
Ore 11,00-13,00: Calamità naturali ed antropiche
Sabato 20 giugno - Ore 09,00-11,00: L’importanza della comunicazione radio nelle emergenze.
Utilizzo delle radio, dei ponti radio e degli altri
strumenti di telecomunicazione (cellulari, telefoni
satellitari, ecc.).
Ore 11,00-13,00: La vigilanza del Territorio. Il ruolo delle Forze dell’Ordine durante le emergenze e
nelle attività di controllo.
Sabato 27 giugno - Ore 09,00-11,00: Cenni di
primo soccorso.
Ore 11,00-13,00: Cenni di attività socio - assistenziale in emergenza.
Sabato 4 luglio - Ore 09,00-11,00: Il ruolo e l’intervento dei volontari nelle emergenze. La responsabilità civile e penale dei volontari. La catena di
allertamento del volontariato e il DPR194/01
Ore 11,00-13,00: Cenni di logistica nell’emergenza
Sabato 11 luglio - Ore 09,00-11,00: Normativa
di sicurezza in emergenza - I D.P.I
Ore 11,00-13,00: I rischi prevalenti sul territorio
4
Interventi
Concluso il primo lotto di lavori
Sgomberato il tunnel sotto
il piazzale del cimitero
Ricalibrata la Calvenza sino alla strada per Molino
Si è concluso
il lotto di lavori previsto dal
Pronto intervento nella zona del
cimitero. Per la
prima volta, da
quando fu costruito, ci si è
voluti infilare nel
tunnel che attraversa il piazzale
ed è lungo circa
100 metri. Effettivamente si
è subito riscon- Il tunnel della Calvenza sotto il piazzale del cimitero era pressochè
trata la bontà ostruito favorendo la fuoruscita delle acque nell’area cimiteriale. Sia
dell’iniziativa di nel canale che sotto i ponti sono stati asportati oltre due metri di
procedere allo fanghiglia compatta.
sgombero. Già
dall’esterno l’ostruzione
dei detriti e delle malte
accumulate da decenni
era evidente. Procedendo
con due mini escavatori si
è lavorato per circa dieci
giorni. Si è resa necessaria, a norma di legge,
anche la caratterizzazione dei fanghi prima del
trasporto presso le discariche convenzionate. E a
tal proposito va ringraziata l’azienda agricola
dei fratelli Ricci che ha
consentito di depositare
i fanghi sul terreno agricolo rinunciando ad una
vasta porzione di seminativo. Terminata la pulizia
del tunnel si è proceduto
alla ricalibratura del rio
verso valle restituendo Il tunnel della Calvenza fotografato dopo l’ingresso dei
la giusta pendenza alle miniescavatori. Si nota ancora il “muro” di fango consoliacque. Anche in questo dato sulla spalla destra del ponte.
caso generosi sono stati
gli agricoltori che non hanno posto problemi al passaggio delle macchine operatrici. Resta ancora una piccola porzione di invaso per raggiungere la strada
provinciale per Molino dei Torti e questo lavoro verrà eseguito prossimamente.
Nel frattempo, all’interno del cimitero, sono stati realizzati muretti in opera
contro i cancelli che non vengono comunemente utilizzati. Ciò servirà per l’eventuale sbarramento delle acque in luogo della posa, inevitabilmente spesso
tardiva, dei sacchetti di sabbia.
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Giugno 2015
Sportivamente /di Fabio Colnaghi
Il basket femminile
promosso in A2
È il secondo campionato italiano, un traguardo
raggiunto meritatamente dalle nostre ragazze
A
volte i miracoli accadono!! E così un paese con poco più
di 5.000 anime si trova, quasi senza rendersene conto, a
essere promosso nel secondo campionato di pallacanestro femminile, tra l’altro in maniera assolutamente meritata.
Un’avventura partita un anno fa, di questi tempi, quando dopo
gli spareggi vinti contro Udine e Nulvi (Sassari) la società castelnovese si trovava a dover affrontare, per la prima volta nella
sua storia, un campionato nazionale, con gli oneri e gli onori che
esso comporta.
In realtà, però, il cammino è stato molto più lungo perché senza
voler tornare alla metà degli anno 80’, quando già esisteva una
squadra di basket in rosa che ben si comportava e, dietro alle
senior, cominciavano a fiorire le prime formazioni giovanili femminili e tutti, nell’ambiente
si ricordano di Raffaella Quattrocchio che da
qui spiccò il volo verso la A1. La vera svolta
arrivava a inizio 2000 quando il sodalizio cominciava a dare ampio spazio anche al settore
femminile.
Così in quegli anni arrivavano i primi riconoscimenti a livello junior (titolo regionale, anche nella categoria 3 contro 3) e talenti in serie
escono dalla ‘fucina’ di Balduzzi; le selezioni
regionali attingono a piene mani (Giulia Leva,
Dalisia ed Erinna Marciano e Alessandra Tava)
al vivaio castelnovese e alcune di queste atlete
(Leva e Tava), oltre a far parte delle nazionali
giovanili di categoria, richiamano l’attenzione
di società di categoria superiore. Così entrambe
frequenteranno da protagoniste i palcoscenici
della A2 e Alessandra, oltre a provare l’ebbrezza della massima categoria, avrà anche l’occasione, proprio quest’anno, di vivere una stimolante esperienza in Svezia. Questa è la genesi di
un movimento che proprio poche settimane fa
ha avuto la sua apoteosi con la promozione in A2; eppure, proprio un anno fa, subito dopo la promozione in A3, i problemi
erano di tutt’altra natura. Allora non vi era l’assoluta certezza
di potersi permettere una categoria simile, ma in quei mesi si è
lavorato tanto e duramente per provare a dare alle giocatrici, che
quel traguardo avevano conquistato sul campo, la soddisfazione
di misurarsi con realtà di altre dimensioni e caratura.
La gioia più grande è stato affrontare questa stagione da parvenue e scoprire, giornata dopo giornata, che in A3 Castelnuovo
ci stava comodamente, e non da comprimaria o da squadra ma-
Viale IV Novembre, 14 - Castelnuovo Scrivia
ORARIO: Dal Lunedì al Sabato dalle 8,30 alle 20 – Domenica dalle 8.30 alle 13
terasso; in questi
mesi abbiamo
conquistato la
stima e il rispetto di società ben
più blasonate e
che vantano bacini di utenza che qui ci possiamo solo immaginare, città come Novara, Savona, Empoli, Moncalieri o società
come Costamasnaga e Lavagna, che il basket nazionale ad alti
livelli lo hanno già testato. Eppure l’Eco Program si è battuta alla
pari con tutti, e anche chi poi in classifica è arrivato davanti almeno una volta ha dovuto inchinarsi alla voglia di lottare di que-
sto splendido gruppo. Basti pensare all’incredibile e inaspettata
vittoria di Udine e alla gara con Nulvi che ha sancito la matematica promozione.
Una vittoria che premia oltre il grande sacrificio, in campo e in
panchina, di giocatrici e staff tecnico. Eccezionale il grande lavoro fatto dietro le quinte dalla dirigenza, a partire dalla presidente Daniel e dal vice presidente Tuccio, per scendere via via a
tutti gli altri, ognuno con il suo compito, più o meno grande ma
ugualmente importante; senza tutte queste persone tutto ciò non
sarebbe potuto accadere. Ora arriva il difficile perché, oggettivamente, questa categoria sembra fuori dalla portata di una società
come questa ma, visto che l’anno scorso si è riusciti, dopo tanti
dubbi, a partorire una simile annata, ora si cercherà di provare
in tutti i modi a vedere se esiste la possibilità di regalare un altro sogno agli appassionati di basket. Compito durissimo perché
l’impegno economico e organizzativo che la A2 richiede mette
davvero paura ma il Bcc ha cominciato ad attrezzarsi anche per i
miracoli e chissà che il meglio non debba ancora venire.
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Giugno 2015
5
In viaggio/4
L’avventura in giro per il mondo comincia dalla curiosità e dagli stimoli di alcune persone chiave
Il padre dei sistemi per le reti ottiche di trasporto
è l’ingegnere castelnovese Pierpaolo Ghiggino
Ricercatore, capo laboratorio e direttore delle reti fotoniche alla Marconi s.p.a., già docente
a Parma e Cambridge. Ricorda con emozione il maestro delle elementari Mario Pelizza.
H
a cinquantacinque anni, vive a Royal Leamington Spa, una città Superiore Sant’Anna. Membro esperto del Governo in incontri bilaterali
termale dell’Inghilterra voluta dalla Regina Vittoria. Sposato con scientifici con i paesi dell’Oriente. Chairman per il settore reti all’UniverRosemary, padre di due giovani ragazze: Laura, 21 anni ed Elena sità di Cambridge, membro del comitato di Market Focus la conferenza
19. Entrambe studentesse universitarie, in Farmacia e in Archeologia. sui mercati delle reti di telecomunicazione nella più importante sede
Pierpaolo Ghiggino, ingegnere di fama europea, è il padre dei sistemi delle reti di ottiche europea. Docente allo IET del Regno Unito, il più
“Dense Wavelength Division Multiplexing” ovvero i sistemi chiave in antico istituto professionale di ingegneria nel mondo. Per alcuni anni ha
tutto il mondo per le reti di trasporto informatiche. È un castelnovese. Ci insegnato Comunicazioni Ottiche presso l’Università di Parma. “Sino a
tiene molto alla sua appartenenza.
quando ne ho avuto il tempo – ci dice – perche gli impegni in Europa,
“Sono castelnovese di lunga data, la mia famiglia vi risiede dalla secon- soprattutto nelle Università inglesi, crescevano in maniera esponenziada metà dell’800 e mi considero a tutti gli effetti tale. La mia mamma le”. Ora, Pierpaolo, è un consulente di numerose aziende internazionale
è anch’essa piemontese, originaria della provincia di Torino ed è stata e locali inglesi. Advisor di diverse società, supporta imprese italiane che
un’ispirazione per me per tutta la vita. E’ nata in cascina e anch’io amo la cercano di espandersi a livello internazionale. Una di queste è la NIS di
campagna: amo vivere a contatto con la natura”. Laurea a Pavia in Inge- Genova che ha formato recentemente a Londra la NIS Ltd. A Novembre
gneria Elettronica a soli 24 anni con il massisarà impegnato in qualità di relatore nella
mo dei voti e la lode, prima il liceo scientifico
più importante conferenza scientifica dell’Ea Tortona e prima ancora le scuole nell’ex
stremo Oriente su comunicazioni e tecnolocollegio dei Gesuiti in paese. E se la sua cargie fotoniche ad Hong Kong.
riera di studi, soprattutto dopo l’Università, è
“Amavo la ricerca, ma non sapevo l’inglese
costellata di traguardi raggiunti ed esperienze
mentre ero bravo in francese e me la cavavo
consolidate è commovente il ricordo che conin tedesco. Lo feci presente, giovanissimo,
serva dei primi passi mossi nell’istruzione.
nel primo colloquio di lavoro. La risposta fu
“La scuola per me è sempre stata affascinanrapida: se hai voglia impari. Ricordo che feci
te. Il primo impulso me lo diede il maestro
otto lezioni e partii per Londra. Quando chieMario Pelizza. Sono sicuro che tutti i
si da bere sull’aereo, l’hostess, abituata
miei coetanei, molti dei quali sento ana capire anche l’inglese più rozzo, mi
cora vicini, saranno d’accordo con me
guardò, sorrise e disse: “Sorry?”.
nel dire che era un uomo eccezionale.
Famiglia, amici e lavoro sono stati per
La mia avventura in giro per il mondo –
me l’imperativo. Riguardo al lavoro è
dice Pierpaolo – comincia dalla curiosità
giusto definirlo meglio: per me è seme dagli stimoli di alcune persone chiave.
pre stato il fare qualcosa di stimolanUna di queste era il maestro. Meditai
te che insegnasse qualche cosa a me e
molto da giovane su tali insegnamenti
fosse utile alla gente. C’è stata anche
per formare alcuni princìpi che sono poi
la volontà di capire le cose, non acconrimasti a sostenermi anche quando inetentarsi mai. Di capirle a modo mio. Le
vitabilmente arrivano i dubbi, le burraaffermazioni e le conoscenze degli altri
sche e le paure di trovarsi lontano e in
(storiche, scientifiche, professionali, soambienti sconosciuti, inizialmente alieni La famiglia inglese “pilotata” da Pierpaolo Ghiggino.
ciali, sino alla semplice moda comune)
e talvolta ostili”.
sono un dato oggettivo da rispettare e
Dopo la laurea e il servizio militare a San Donà di Piave nella Caser- tenere presente: mai da scartare né accettare ciecamente”.
ma NATO come ufficiale, inizia la carriera lavorativa alla Marconi spa “Sono contento della mia esperienza, delle persone che ho conosciuto e
di Genova.
delle aziende per le quali ho lavorato sempre con grande passione, degli
“Erano momenti ben diversi nell’Italia di allora - racconta Pierpaolo - studenti che ho incontrato nelle varie Università dove ho insegnato. E
all’epoca chiunque si laureasse in Ingegneria trovava impiego e moltissi- anche di altre persone che lavoravano in altri settori. Tipo Adrian Newey
mi potevano scegliere. La prima offerta raggiunse casa mia prima di me, il progettista di Formula 1 di più grande successo o Leonardo Chiariproprio il giorno in cui discutevo la tesi di laurea. La Marconi mi diede glione, meno noto di ciò che meriterebbe, inventore della codifica digil’opportunità di andare a Londra presso l’enorme centro di ricerca GEC tale Mpeg senza la quale oggi non ci sarebbero iTunes, iPhone, iPads e
– Hirst Research Centre e fu proprio li che conobbi la mia futura moglie”. in generale nessuno dei media digitali. Persone di grandissimo valore,
Prima ricercatore, poi capo laboratorio e Direttore delle reti fotoniche, scienziati poco conosciuti, che hanno rivoluzionato il mondo e che mi
la sua carriera è in rapida ascesa sino a ricoprire il ruolo prestigioso di hanno insegnato un valore grandissimo, l’umiltà, che ha sempre conCapo della Ricerca centrale di Marconi Corporation. Successivamente traddistinto il mio modo di vivere.
in Ericsson fonda il primo centro di studi e perfezionamento in Italia, Mi piace che non si celebri ma si racconti le esperienze dei castelnovesi
a Pisa, insieme al prof. Varaldo e al prof. Prati in accordo con la Scuola in giro per il mondo: grazie per il contatto”.
6
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Giugno 2015
Persone Incontri /di Elda Lanza
Le nostre radici
Il 16 maggio: Cui ad Castarnöv Alessandra
Dellacà
erano davvero tanti
U
n biròc indicava con le stanghe l’ingresso della sala “Gennaro Pessini”;
due tavoloni ricoperti da libri dalla
curiosa copertina raffigurante due “bugie”
di un tempo con una fiammella accesa,
simbolo di un’epoca che si sta spegnendo
e sulla quale scende il buio; la bella sala
dell’ex refettorio dei gesuiti con tutti i posti
Int’ar quatär a mängiän un öv.
a sedere occupati e un contorno di persone
in piedi; belle gigantografie di una Castelnuovo di fine Ottocento; un tavolo con il
sindaco Luise, il relatore Vittorio Pessini, il
coordinatore della serata Roberto Delconte, i lettori di alcuni brani dialettali e l’autore del libro, Antonello Brunetti.
Così è iniziata la serata di sabato 16 maggio
dedicata alla presentazione del primo volume “Cui ad Castarnöv” (corredato da un
CD di 45 minuti con nove voci dirette dal
tecnico del suono Pietro Zanella), al quale
seguirà la seconda parte fra un anno. Brevi
e simpatici gli interventi di Luise e Delconte, mentre Pessini ha svolto un intervento
più ampio incentrato soprattutto sull’importanza di recuperare il dialetto e con esso
i valori di vita del passato.
Dopo le letture svolte da Silvia Stella e da
Piero Cairo, quest’ultimo con un brano
spassoso su vicende di Sişé e Puté, l’autore ha svolto la sua relazione. Arricchita da
La sorpresa finale: la raffica ad parulàs.
momenti di divertimento, quali lo spegnersi graduale delle luci in sala rimanendo con
due sole candele accese, appositamente costruite dall’apicoltore Gianni Bruni, a simboleggiare il rischio che tutto un mondo di
secoli svanisca nel buio più totale. Oppure
l’illustrazione del titolo derivante dal detto
che “Quelli di Castelnuovo” erano famosi
per la loro parsimonia (forse
sarebbe meglio dire avarizia),
e che con un solo uovo mangiavano in quattro e se ne avanzavano un pezzetto lo andavano
a vendere il giorno dopo in
piazza. Il tutto accompagnato
dalla presenza reale di un uovo
sodo, tagliato con vecchie posate in quattro parti.
Brunetti ha spiegato le difficoltà incontrate per arrivare alla
stesura finale di questi due volumi, un periodo di ben 35 anni. Ha accennato alle caratteristiche del libro e ad alcuni
aspetti particolari sia del dialetto castelnovese sia della gente che si esprimeva attraverso queste parole, questi modi di dire,
questi proverbi. Il primo volume comprende vari temi trattati in 280 pagine complessive che nel secondo, pronto fra un anno,
saranno addirittura superiori alle trecento.
Alla fine, preannunciando una rafficata simile alla conclusione dei fuochi pirotecnici
che caratterizzano la festa del paese, sei
persone distribuite fra il pubblico (Silvia,
Piero, Pierangelo, Alberto, Franca e Luisa)
hanno gridato in crescendo un centinaio
di epiteti, di “parulàs” a dimostrazione che
anche sotto questo punto di vista il dialetto era ricco di espressioni, di termini che
avevano una loro motivazione e una loro
creatività simpatica.
Con questa sorpresa finale che ha stupito
e nello stesso tempo divertito il pubblico si
è conclusa una delle più piacevoli serate culturali castelnovesi di questi ultimi tempi.
Notevole l’affluenza ad acquistare il libro o al ritiro gratuito
da parte dei 94 patrocinatori.
La libreria
“Cassinelli Maniezzo”
è depositaria delle
copie in vendita.
I francesi definirebbero la ‘ragazza’ Alessandra Dellaca’ petillante. Che significa
spumeggiante, più vicina a un babá che a
un farsô.
Laureata in lettere con indirizzo storico-artistico, già impegnata come guida turistica
e aiuto-bibliotecaria, professoressa di una
terza media di Garlasco, che porta agli
esami, e alla promozione, con un giornale
pensato, scritto e impaginato da loro. “Io
ero di quelli nati con una penna in mano.
Mi piaceva scrivere”. La nostra amicizia
nasce da lì.
Per lei l’occasione arriva con il quotidiano
della Provincia Pavese che le affida la cronaca del tortonese. Sono pezzi di colore, la
segnalazione di una festa, il personaggio di
passaggio, un evento piccolo o grande da
rendere evidente. È la sua gavetta, seria e
puntigliosa. Alessandra voleva essere una
brava giornalista: un mestiere che si impara stracciando fogli, diceva Montanelli.
E Alessandra ne ha stracciati molti se dopo
anni la sua collaborazione con la Provincia
Pavese continua felicemente, ottenendo
spazi ed eventi sempre maggiori.
Raccontandosi, Alessandra parla di questa
collaborazione con particolare e affettuosa
riconoscenza. Tra quelle pagine, infatti, Primantenna TV – la televisione di Alessandria
- la scopre e la recluta dopo il primo provino. Per un anno giornalista in video del telegiornale, poi il salto di qualità: giornalista
in video e in redazione a Telecity. Oltre dieci
anni durante i quali si sperimenta anche
come presentatrice e intervistatrice, confermando le sue doti di giornalista completa e variegata. Brava, se Licia Colò, visionando un documentario girato da Marco
Cermelli per il quale Alessandra ha scritto i
testi, li ha invitati a Roma, TV 2000, alla sua
trasmissione Il mondo insieme.
In paese la si vede soprattutto come presentatrice ufficiale delle manifestazioni importanti, quelle in piazza. Bella, elegante,
precisa, disinvolta, appropriata presenta
tutti gli incontri musicali dell’Associazione
Franca Cassola Pasquali, dove alterna ai
brani le interviste sul palco.
Presenterà naturalmente anche il Concerto benefico di giovedì 11 giugno nel cortile
del Palazzo Pretorio offerto dai fratelli Patricola. E noi l’applaudiremo, brava come
sempre.
Con quel suo sogno nel cassetto, che un
giorno, chissà…
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Giugno 2015
7
Altri tempi / di Antonello Brunetti
Mostre al castello
D
a venerdì 22 maggio sino al lunedì successivo, a fianco della mostra del
sindaco Luise sul Settantesimo anniversario del 25 aprile 1945, sono
state allestite altre due mostre
- Mostra fotografica “La piazza un tempo” con gigantografie di immagini
che partono dal Catasto sabaudo del 1766, occupano la seconda metà dell’Ottocento e la prima parte del Novecento, sino alle foto scattate nel 1953, nel
1977 e infine quella recentissima, ripresa con un drone da Raffaele Vaccari,
tutte incentrate su vedute della nostra piazza centrale antistante il castello.
- Gli acquerelli di Agostina Barbero, dipinti con colori naturali ricavati
da vegetali quali il gualdo, la robbia, la reseda luteola, le foglie del noce e
del mallo e le pellicine che rivestono le cipolle. I suoi recentissimi lavori, così
delicati e ispirati, hanno colpito il pubblico tanto che diverse persone hanno
chiesto di poterli acquistare. Ricordiamo che Agostina è stata una eccellente
insegnante di Arte presso la scuola media di Castelnuovo e che ha stimolato le
Foto “Studio Controluce”.
potenzialità artistiche dei suoi alunni per vari decenni. È stata anche presidente della Biblioteca.
- Nel pomeriggio di domenica un successone di
affluenza ha riscosso l’iniziativa delle visite guidate sino al piano campane della torre.
Il restauro del campanone della torre
Il vecchio battente, corroso e fuori asse.
I
n previsione del 23 maggio e delle riuscitissime visite guidate sino alla sommità della torre (dieci gruppi di trenta
persone per volta con sei responsabili collocati ai vari livelli), il Comune ha incaricato la famosa ditta Trebino di procedere alla
manutenzione del campanone.
Tutta la struttura in ferro fatta collocare da
Ferrari da Passano nel 1987 è stata ripulita
8
e riverniciata. In particolare è stato sostituito il battente delle ore che, fuori asse e
senza ammortizzatori, produceva un suono sgradevole e vibrazioni che si scaricavano sulla muratura.
Ora tutto è perfetto e se porgete l’orecchio
al suono delle ore noterete la forte differenza. Revisione generale anche della centralina campane orologio che mai ha presentato problemi dal 1987 ad oggi.
Quest’autunno il lavoro verrà completato
con l’aggiunta di due nuove campane in
bronzo di 33 e 31 centimetri di diametro,
esattamente come quelle che vennero portate via dai tedeschi durante la guerra per
trasformarle in cannoni, come avvenne
anche alle stupende statue di Librè - Bistolfi collocate sul Monumento ai Caduti.
Oltre all’aspetto del recupero storico vi è
anche una motivazione tecnica.
Il campanone ha due secoli di vita, ha punti
sbrecciati e da decenni viene colpito a tre
altezze diverse, il che non è buona cosa. Infatti ultimamente, per evitare rischi, la suo-
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Giugno 2015
neria è stata interrotta nelle ore notturne.
A lavoro completato il campanone suonerà
solo le ore e le due nuove campane piccole,
rispettivamente le mezz’ore e i quarti d’ora. Tutto ciò dovrebbe assicurare al campanone di raddoppiare la sua attuale età.
Così si presentava il castelletto della
campana durante le visite guidate. La
parte lignea in quercia, che verrà prossimamente rivestita di impregnante, non ha più
alcuna funzione se non quella di testimonianza di un tempo.