Nr. 44 - GENNAIO 2017 - Comune di Castelnuovo Scrivia

Transcript

Nr. 44 - GENNAIO 2017 - Comune di Castelnuovo Scrivia
Gennaio 2017 - numero 1 - Iscr. Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: www.comune.castelnuovoscrivia.al.it
il
della Bassa Valle Scrivia
Mensile di informazione del Comune di Castelnuovo Scrivia - Direttore responsabile: Gianni Tagliani - Stampa: Tipografia Fadia Soc. Coop.
C’è anche “Elilù” di strada Piccagallo
Un grano antico
per un nuovo pane
Saranno dodici le aziende che torneranno a
coltivare il “San Pastore”, costituito nel 1929,
per 35 anni la cultivar più diffusa in Italia
In Castello proseguono gli appuntamenti del “Cantiere Cultura”
Liutai e mandolini per un concerto
dedicato alle melodie napoletane
Sabato 14 gennaio il laboratorio degli artigiani per i ragazzi
P
resentiamo un nuovo laboratorio e concerto di mandolini presso le splendide sale del
nostro Castello Podestarile sabato 14 gennaio.
Dalle ore 10.30 alle ore 12 e dalle ore 16 alle
ore 19 presso i saloni del Castello avrà luogo il
laboratorio di liuteria con Federico Gabrielli e
Alessio Bertucci in cui i maestri liutai mostreranno la costruzione di un mandolino. Portate
con voi i vostri ragazzi sarà una bella esperienza libera e aperta a tutti.
Dalle ore 21 i solisti dell’orchestra Mandolinistica Estudiantina Vogherese terranno il concerto
“Melodie napoletane e suggestioni classiche”. La
Società Mandolinistica Estudiantina Vogherese,
della quale fa parte l’Orchestra di strumenti a
plettro, rappresenta dal 1947 una significativa
realtà culturale della zona il cui scopo principale
è quello di divulgare la musica, recuperando le
sonorità di strumenti che evocano la nostra tradizione, in particolare i mandolini.
L’Orchestra ha al suo attivo, oltre al ragguardevole successo ottenuto in numerosi concerti, anche la pubblicazione di due CD “Armonie
Mediterranee” nel 2006 e “Melodie Napoletane”
nel 2012.
Al suo interno è andata a costituirsi una formazione musicale di
“solisti” composto da: Giorgio Pertusi (mandolino primo), Giancarlo Risi (mandolino secondo), il
castelnovese Eros Zanella (mandola tenore), Federica Lisandria
(chitarra), Giacomo Lampugnani
(contrabbasso), Elisabeth Nosotti (soprano) e Marco Raimondi
(baritono).
I musicisti, alcuni dei quali diplomati presso i Conservatori di Alessandria, di Piacenza e di Padova,
altri provenienti dalla frequenza presso istituzioni
o altri contesti in ambito musicale, possiedono una
vasta esperienza acquisita negli anni svolgendo sia
attività di concertista che quella di componente in
diverse formazioni.
Il repertorio che li contraddistingue è molto vasto
e comprende brani lirici, trascritti e adattati alla
musicalità degli strumenti a plettro, melodie napoletane classiche di fine Ottocento inizio Novecento
e musiche etniche.
In colonna
I numeri dello stato
civile per il 2016
NATI:
36 sono i bambini castelnovesi nati nel 2016: 21
maschi e 15 femmine. Nel 2015 i nati furono 30 nel 2014, 54 - nel 2013, 41. I nati con cittadinanza
italiana sono 26, gli stranieri 10 (di cui 1 comunitario
e 9 extracomunitari).
Luoghi di nascita: Novi Ligure 14, Voghera 12, Alessandria 7, Pavia 2, Milano 1.
Le nascite avvenute da coppie coniugate sono state
24, quelle da coppie non coniugate 12.
MORTI:
I castelnovesi deceduti nel 2016 sono stati 79: 43 i
maschi, 36 le femmine. La più anziana era una donna nata nel 1917, il più giovane una ragazza nata
nel 1983. Nel 2015 i morti furono 77; nel 2014: 72;
nel 2013: 74.
MATRIMONI:
L’ufficio di Stato Civile ha registrato 19 matrimoni,
12 dei quali celebrati a Castelnuovo, 7 fuori Castelnuovo. Di questi matrimoni, 9 sono stati celebrati
con rito civile (7 a Castelnuovo e 2 in altro Comune)
e 10 con rito religioso (5 nella Parrocchiale di Castelnuovo, 5 in una chiesa di altro Comune.). Nel 2015
furono registrati 16 matrimoni (9 civili e 7 religiosi).
È stata inoltre registrata n. 1 Unione Civile (trascrizione di matrimonio celebrato all’estero tra persone
dello stesso sesso).
Un’importante opportunità non solo
per il territorio ma anche per la tutela e la
salvaguardia del prodotto made in Italy
C’
è anche Elilù, l’azienda castelnovese di strada Piccagallo tra le
12 che costituiranno un polo di produzione di pane e cereali ottenuti da un vecchio ecotipo, il San Pastore.
I vecchi agricoltori sicuramente lo ricorderanno come il numero uno dei
grani almeno cinquantanni fa. Alla conferenza stampa c’erano il Rettore
dell’Università Cesare Emanuel, il vicesindaco di Tortona Marcella Graziano, il direttore generale della Fondazione “Morando Bolognini” Luigi
Degano, il direttore di Coldiretti Alessandria Leandro Grazioli ed Elisa
Gastaldi dell’azienda agricola “Elilu” che hanno sottoscritto la costituzione
del Gruppo Operativo e hanno colto l’occasione per presentare il progetto
“Pa.N.E. – Panem Nostrum Everyday Nutrire Terdona”, che li vedrà coinvolti in prima linea sul territorio di Tortona.
Si svolgeranno dal 14 al 28 febbraio le vacanze ad
Alassio riservate alla terza età. Per le iscrizioni occorre rivolgersi in Segreteria negli orari di apertura.
n piacevole pomeriggio trascorso con gli ospiti in occasione delle festività natalizie presso la Casa di riposo “Balduzzi”, l’organizzazione del personale della struttura e un affettuoso abbraccio nei confronti degli ospiti:
questi gli ingredienti per un sorriso comune, qualche lacrima di felicità e un ritrovo comune in armonia con la grande
famiglia che li accoglie. Un sodalizio che da alcuni mesi ha
trovato nuovo slancio e nuova vitalità.
I sondaggi interni
sono decisamente
positivi e i posti in
degenza esauriti,
segno di importante gradimento da
parte dell’utenza.
La presenza delle delegazioni dei Lions e dell’Oftal,
che hanno portato graditissimi omaggi e organizzato un
concertino natalizio, ha contribuito a rendere la giornata
ancora più piacevole. A Santo Stefano visita a sorpresa
del direttore generale dell’ASL dr. Gilberto Gentili e del
direttore sanitario dell’ASL dr.ssa Elide Azzan.
Sono giunti nel mese di dicembre i report dell’Eni relativi alle indagini sui pozzi di acqua oggetto dell’inquinamento per le effrazioni di idrocarburi. I risultati analitici relativi al monitoraggio delle acque sotterranee in
corrispondenza dei pozzi privati sono stati eseguiti il
28 dicembre.
PRIMA EFFRAZIONE STATALE 211. Ventidue i siti oggetto di indagine. Tutti conformi ad eccezione di due,
uno posizionato alla cascina Bruciata e l’altro in località Ova tenuta Negrone. Il pozzo della Bruciata evidenzia concentrazioni di idrocarburi, composti aromatici e
MtBE superiori ai limiti di riferimento e stabili rispetto al
precedente campionamento. Rispetto all’anno precedente i valori sono scesi.
Il pozzo di Ova, invece, dopo un periodo iniziale da
superi delle CSC è risultato conforme dal 2 maggio
2016 al 17 ottobre 2016. Dal 24 ottobre 2016 risulta,
invece, ancora inquinato.
SECONDA EFFRAZIONE CASCINA RICCARDA.
Quindici i pozzi oggetto di indagine. Uno non conforme. Quello della cascina Roggera che ha evidenziato
superamenti di idrocarburi e benzene. I pozzi di Gestione Acqua nord e Gestione Acqua sud sono risultati conformi ai limite di legge.
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 1 – Gennaio 2017
Il nuovo pane
sarà prodotto
con il San Pastore
Vacanze al mare
A partire da lunedì 16 gennaio
le indagini sui pozzi
2
Nella fase iniziale il grano sarà coltivato da dodici piccoli agricoltori
CITTADINANZA:
24 cittadini castelnovesi di origine straniera (13 maschi e 11 femmine) hanno ottenuto nel corso del
2016 la Cittadinanza Italiana. Nel 2015 gli stranieri
divenuti italiani sono stati 27, nel 2014 10.
Feste e gradite visite alla Casa di riposo
U
Iniziative
solo per il territorio ma per la tutela e la salvaguardia del prodotto vero
Made in Italy. L’81 % dei consumatori italiani ritiene che la mancanza
di etichettatura di origine nella pasta possa essere ingannevole, progetti
di valorizzazione a filiera corta rappresentano una proposta in attesa di
risposte concrete in arrivo da Bruxelles».
«La Scuola di Multifunzionalità Agricola Familiare – ha dichiarato Elisa
Gastaldi di “Elilu” – si sviluppa all’interno di un’azienda agricola piccola,
soprattutto rispetto alla dimensione standard dell’area, ma incredibilmente innovativa sotto vari aspetti della multifunzionalità, uno dei quali
è sicuramente legato alla produzione, conservazione e trasformazione di
grani antichi. Siamo lieti di partecipare alla costituzione di questo Gruppo
Operativo e di condividere con i partner e i colleghi di Coldiretti le competenze acquisite. Siamo certi che il Gruppo Operativo possa raggiungere
importanti obiettivi, costruendo un modello innovativo di rapporti tra
la città e campagna circostante». «Il frumento tenero San Pastore – ha
infine concluso Luigi Degano, direttore generale della Fondazione “Morando Bolognini” – è stato costituito nel 1929 e per circa 35 anni è stata
la cultivar più diffusa in Italia. La Fondazione nell’ambito del Progetto si
occuperà della fornitura del seme, che mantiene in purezza, prima tappa
della filiera produttiva, e del supporto per gli aspetti agronomici.
Se n’è andato
Coordinato dalla professoressa Antonella Capriello, docente di Economia e
gestione delle imprese presso il Dipartimento di studi per l’economia e l’impresa di Novara, il progetto “Pa.N.E.” prevede la creazione di una nuova e
innovativa filiera di produzione del pane. «Il progetto – ha spiegato la prof.
ssa Capriello – prevede la produzione di un pane realizzato da grano San Pastore, coltivato in una fase iniziale da 12 piccoli agricoltori custodi (e quando
sarà disponibile la semenza in quantità sufficiente, anche da aziende medio
grandi), conservato con tecnologie moderne, macinato e dato ai panificatori del territorio. Il pane sarà riconosciuto e promosso dall’amministrazione
come fil rouge di tutte le iniziative culturali e promozionali della città di
Tortona». «In qualità di capofila – ha aggiunto il Rettore – l’Università del
Piemonte Orientale si occuperà del piano di marketing, mettendo in campo
le strategie più opportune per valorizzare il prodotto.
Il direttore di Coldiretti Alessandria Leandro Grazioli ha rimarcato:
«Questo è veramente un grano del territorio, legato alle tradizioni della
nostra terra. Il comparto cerealicolo sta vivendo un momento non facile,
l’annata che ci lasciamo alle spalle è da ricordare come una delle peggiori
non per qualità ma per il prezzo, l’andamento congiunturale sfavorevole
ha penalizzato fortemente il settore agricolo. Per questo motivo iniziative come quella di oggi rappresentano un’importante opportunità non
Angiolino, l’ultimo suonatore di campane
Oggi tornando da lavoro mi sono fermato per un attimo in piazza davanti alla chiesa quando ho visto la bacheca per i manifesti funebri appesa
accanto al portale di ingresso. A Castelnuovo ci ha lasciati all’età di 90
anni l’ultimo suonatore di campane della nostra chiesa parrocchiale che
si è occupato per tanti anni di accompagnare con la tastiera e i rintocchi
festosi le celebrazioni più importanti dell’anno e le nostre feste di paese. Il
suo “lavoro”, come in molti luoghi, è terminato con l’elettrificazione dell’impianto campanario nel 1985 dove telebattenti e motori hanno sostituito le
grosse corde e il lavoro di braccia nel tirarle nonché le catenelle e i pestelli
per le suonate festose. Circa un anno fa sono andato di persona a trovarlo
in Casa di riposo dove era ospite da qualche mese. Da diverso tempo
avevo pensato di ripristinare la tastiera ormai inutilizzata e quindi decisi
di parlare con chi meglio la conosceva... Angiolino. Parlammo di come si
suonava, di quando e soprattutto di quali erano le suonate tradizionali e
tipiche di ogni occasione o festa. Tanti particolari e dettagli li devo a lui che
con immensa gioia nel vedermi così appassionato mi ha tramandato. La
tastiera lo scorso aprile è stata ripristinata soprattutto grazie al contributo
pratico degli amici dell’associazione Campanari del Monferrato che con
pazienza e dedizione hanno “ricollegato” le nostre bellissime campane alla
stessa. Arrivederci Angiolino (1927-2017) e grazie per il contributo che ha
dato a Castelnuovo. (Filippo Rossi da Facebook)
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 1 – Gennaio 2017
3
Ambiente
Casei Gerola
Il Ministero risponde alle sollecitazioni per intervenire sull’asta del torrente Scrivia da Serravalle alla confluenza nel Po
Per la manutenzione
occorre il programma
di gestione dei sedimenti
Stop temporaneo
alla cava di smarino
S
ul finire dell’anno il Movimento No Tav-Terzo
Valico è riuscito per ora a far saltare i conferimenti di smarino (la roccia scavata per le gallerie
del Terzo Valico) presso la cava della cascina Parlotta a Casei, a fianco del cimitero di Gerola.
L’annuncio della convocazione di un’assemblea
pubblica ha fatto sì che il Sindaco di Casei decidesse di emanare in data 7 dicembre ordinanza di
sospensione dei conferimenti in via cautelativa e
chiedesse l’intervento di Arpa-Pavia per verificare
lo stato dei lavori ed effettuare campionamenti sul
terreno e in falda (“Ordina la sospensione del conferimento del materiale in attesa dei risultati delle
analisi effettuati dall’ARPA”).
Le relazioni sono state tenute dal geologo Davide
Fossati, da Valentina Montis assessore all’ambiente del comune di Pontecurone, da Claudio Sanita
L’invito che parte da Palazzo Centurione è rivolto
all’assessore regionale alle opere pubbliche affinché
predisponga (o deleghi l’Aipo per farlo) il piano
che deve coinvolgere tutti i Comuni rivieraschi
I
l Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare ha risposto alla lettera inviata la scorsa estate dal Presidente
dell’Unione della Bassa Valle Scrivia Gianni
Tagliani riguardo la necessità di un piano di
manutenzione del torrente Scrivia.
Si sollecitava la possibilità di nuove forme di
finanziamento a costo zero per l’ente pubblico utilizzando la ghiaia che veniva asportata
secondo un piano progettuale. In particolare,
nella lettera di agosto, si sosteneva come non
fosse “…. possibile assistere alla crescita di
foreste all’interno dei nostri fiumi e in particolare della Scrivia, a rilevare cumuli di
ghiaia che superano gli argini senza che nessuno intervenga perché la legge lo impedisce.
Siamo passati dalla rapina selvaggia della
ghiaia nei fiumi degli anni Settanta al totale
immobilismo di oggi. Occorre una via di mezzo che salvaguardi l’ecosistema ma anche la
sicurezza idraulica. La pulizia dei torrenti è
alla base della prevenzione visto che contro le
precipitazioni e la loro intensità non possiamo ovviamente farci niente”.
Tema della richiesta e della proposta è la gestione e la manutenzione del torrente Scrivia
che nella nostra zona, la Bassa Valle Scrivia, si
adagia sulla pianura prima di confluire nel fiume Po. L’ultimo intervento sulla Scrivia, nella
parte che scorre in paese fu eseguito della Regione Piemonte e l’A.I.P.O. di Parma provvedendo al disalveo e alla ricalibratura 15 anni fa.
Il Ministero, nella Sua risposta, fa cenno al
PGS ritenendolo strumento indispensabile per
poter intervenire. Per questo motivo, come indicato dal Ministero, Tagliani ha scritto all’assessore regionale Balocco, “per chiederLe se
sul torrente Scrivia è disponibile il Programma generale di gestione dei sedimenti (PGS)
che è lo strumento indispensabile inserito nel
D.lgs. 152/2006, a seguito dell’introduzione
del comma 2- quater dall’art 117, disposta
dalla L. 221/2015, che prevede “al fine di coniugare la prevenzione del rischio alluvioni
con la tutela degli ecosistemi fluviali, nell’ambito del Piano di Gestione, le Autorità di Bacino, in concorso con gli altri enti competenti,
predispongono il programma di gestione dei
sedimenti a livello di bacino idrografico, quale strumento conoscitivo, gestionale e di programmazione di interventi relativo all’assetto
morfologico dei corridoi fluviali”. Se lo fosse
occorre procedere con urgenza”
Nella lettera inviata alla Regione e per conoscenza all’Aipo e allo stesso Ministero si sottolinea anche una proposta di collaborazione.
Si legge, infatti, “… Se, invece, come credo,
non fosse disponibile, questa Unione insieme
Terremoto
A Castelnuovo
San Pio iniziati i lavori
per la costruzione
del campetto di calcio
4
ai comuni rivieraschi è pronta a collaborare
chiedendo nel contempo alla Regione Piemonte l’urgente predisposizione del PGS al
fine di avere lo strumento operativo attraverso l’Aipo per intervenire nelle numerose zone
in cui la mancanza di manutenzione favorirebbe conseguenze gravi e irreparabili di un
possibile evento alluvionale …”.
Come è noto la gestione dei sedimenti è sempre stata un argomento ostico, difficile da
Sono iniziati i lavori per l’allestimento del campetto di calcio nel
comune di Castelnuovo San Pio.
È il vice sindaco del paese a inviarci le fotografie e il messaggio
che contiene il grazie ai castelnovesi. Ai nostri concittadini che
si mobilitarono dopo il terremoto
che sconvolse l’Abruzzo sette
anni fa.
L’amministrazione comunale e la Parrocchia con
tutte le associazioni di volontariato e sportive, i
quintieri e le locande della rievocazione storica,
unitamente al gruppo di protezione civile organizzarono infatti una manifestazione per la raccolta
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 1 – Gennaio 2017
dei fondi. Raccolta che
era già stata avviata con le
serate del cabaret, tornei
sportivi e molte donazioni
di privati cittadini che si
rivolgevano in maniera
autonoma a Palazzo Centurione. Una festa di piazza – come ricorderanno i
lettori – con il contributo
musicale degli “Effetti Collaterali”, la presenza nel cortile del
castello dei clown dell’associazione Vip di Pavia e gli stand
delle associazioni con una folta rappresentanza della Protezione Civile coordinata dalla Regione Piemonte e dalla
Croce Rossa Italiana.
affrontare e con molti adempimenti burocratici da assolvere. Il Comune di Castelnuovo
Scrivia negli anni ha provveduto, laddove la
necessità e l’urgenza erano evidenti, a prelievi
autorizzati dalla Regione stessa limitati a 10
mila metri cubi di ghiaia. Ora però è giunto il
momento di predisporre un piano di gestione
degli stessi che solo l’autorità idraulica (Aipo)
può compiere essendo demandata a lei la responsabilità sui corsi d’acqua.
Fu un grande successo che
confermò la sensibilità che il
nostro paese sa dimostrare in
più occasioni. Oltre diecimila
gli euro raccolti che vennero
iscritti a bilancio e dopo la
presentazione del progetto da
parte del comune abruzzese
girati sul loro conto.
Nel 2014 il sindaco Pio Feneziani, con il suo vice Roberto Sidoni, fece visita al nostro paese
incontrando il collega Pierangelo Luise e spiegando il progetto. Un campetto polivalente in disuso e in pessime condizioni
la cui fruibilità si è quasi azzerata per gli ulteriori danni prodotti
dal terremoto. “Rappresenta l’unico luogo – disse il sindaco
“Restiamo in attesa della risposta della
Regione – dice Tagliani - e siamo disponibili a collaborare con tutti gli altri Comuni rivieraschi. L’assessore, però, dovrà
dirci quali sono le sue determinazioni e,
soprattutto, se ritiene opportuno o meno
la predisposizione del piano di gestione
assumendosene le responsabilità in virtù delle numerose occasioni in cui è stato
sollecitato”.
Feneziani – di aggregazione e di ritrovo per i nostri ragazzi.
Con il vostro contributo e aggiungendo altre risorse provvederemo
a metterlo in sicurezza dotandolo
delle condizioni minime per poter
effettuare l’attività fisica”.
Gli anni passati, dall’epoca della raccolta (correva l’anno 2009), erano
dovuti alla situazione di stallo che
portò al commissariamento del Comune. Dopo un periodo
di inerzia e con l’attività amministrativa ridotta all’essenziale
ora si è partiti ufficialmente per l’allestimento del campetto
alla frazione abruzzese di Castelnuovo San Pio. Entro l’estate
sarà disponibile e dato ai ragazzi per la loro attività sportiva.
e da Antonello Brunetti. Molti gli interventi fra gli
abitanti di Casei e di Cornale e anche una serie
di proposte da parte del sindaco di Pontecurone.
Il tema centrale riguardava il rischio amianto poiché il materiale scavato a Moriassi, Libarna, alla
Castagnola e che contiene molte rocce amiantifere, soprattutto la pietra verde, verrebbe trasportato
qui come inerte e quindi, come dimostrato da un
servizio delle “Iene”, senza le necessarie cautele
derivanti da materiale con percentuali di amianto
pericolose.
Le norme europee indicano la soglia di rischio
tumori ai polmoni quando l’amianto supera i 100
milligrammi al chilo, ma “il problema è stato risolto”
elevando il rischio di dieci volte, ossia a 1000 milligrammi al chilo.
Non è ancora chiaro ma pare che centinaia e centinaia di camion da trenta tonnellate debbano uscire al casello di Tortona e raggiungere la cava Parlotta attraversando i territori di Sale, Isola, Molino
e Casei, con eventuale variante per Castelnuovo.
In questo momento, oltre alla sospensione dei
conferimenti di smarino a Casei Gerola vi é anche
quella del sito di Alessandria di cava Clara e Buona
a seguito della recente esondazione del Bormida
e continua a trovare ostacoli l’autorizzazione per
l’inizio del conferimento nella cava Montemerla di
Tortona, in zona Capitania.
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 1 – Gennaio 2017
5
Altri tempi / di Antonello Brunetti
Ricorrenza Ancora un successo di pubblico e di visitatori con la giornata record di Santo Stefano
La famiglia reale di Castelnuovo Scrivia
Il Presepe Vivente patrimonio del nostro paese
S
F
ra le centinaia di soprannomi curiosi attribuiti a famiglie o
personaggi castelnovesi spicca quello du rè. È riferito alla
famiglia Bassi e trae origine da avvenimenti storici precisi.
Nel 1859, in occasione della 2° guerra di Indipendenza, gli
alleati francesi raggiunsero il Piemonte e una guarnigione si
installò a Castelnuovo collocando le cucine (le marmitte) in
contrada Zibide - via Tortona, nel cortile della casa dei Bassi, ora
Novelli Alessandro. Come in tutte le guerre, anche se alleati, i
soldati requisirono ovunque viveri, carri e animali, creando forti
malumori in paese.
L’unico a non subire spogliazioni fu il Bassi che ospitava le loro
marmitte. Da questo privilegio, dovuto a chissà quali cause, nasce
la frase “Ti a t pô ciamàt u rè”.
In questa stupenda foto datata 1911, di cui abbiamo visto due copie in
casa Silvio Novelli e Mario Grassi, è ritratta tutta la famiglia reale, o
meglio du rè, i cui discendenti abitano in via Torino.
Il fotografo Antonio Ciuffa fa disporre i soggetti da fotografare
secondo criteri precisi: al centro i genitori, ai lati le figlie con alle loro
spalle i relativi mariti e davanti i primi nipotini. Dietro ai capostipiti
due ragazze con la mano posata sulle loro spalle: sono le figlie che non
si sposeranno e che garantiranno ai genitori una vecchiaia assistita.
Seduti al centro: Desiderio Bassi e la moglie Maddalena Roda.
Ai lati ecco le quattro figlie e la moglie dell’unico figlio maschio.
Partendo dall’alto a sinistra abbiamo Angelo Simonelli Simo u
sartù, davanti a lui Maria Bassi in Simonelli; Agostino Spinola
Spinò, davanti a lui Gigé Bassi in Spinola con i tre figli Severina,
Ernesta ed Emilio; Ernestina Bassi (poi suor Emidia) e Bassi
Caterina (rimasta nubile), entrambe con la mano posata sulle
spalle dei genitori; Carlo Bassi unico figlio maschio con dinanzi la
moglie Rosa Goggi; infine Giovanni Rossi ar furnè, con dinanzi la
moglie Virginia Bassi in Rossi.
I tre bambini seduti a terra sono Giuseppe Rossi, Giovanni Spinola
e Carlo Rossi. Al loro fianco, vestito da bambina, come si usava un
empre più suggestivo il presepe vivente che da oltre vent’anni viene allestito
a Castelnuovo tramite il lavoro (fra costruttori e comparse) di 87 persone.
Un successo di pubblico soprattutto nella giornata del 26 dicembre quando la
fila in attesa di entrare partiva dalla via Torino.
Visitato anche il presepe meccanizzato dei fratelli Basiglio all’interno della
chiesa, ove gli organisti Carlos Stringini e Riccardo Torti hanno eseguito
suggestivi brani che attiravano l’attenzione dei visitatori sul più antico organo
della Provincia di Alessandria. Nella giornate dell’8 gennaio la Diocesi ha
organizzato visite con l’ausilio di alcune guide. Quest’anno all’ingresso era
disponibile un registro per le osservazioni di chi usciva dal Presepe vivente.
Significativa la scritta di una coppia proveniente da Genova che, dopo aver
indicato come obiettivo iniziale la capitale del consumismo, ossia Serravalle,
rifiutando di incolonnarsi in una autostrada intasata da, pare, 50.000 persone
dirette all’Outlet, è giunta a Castelnuovo e così ha scritto “Una bella scenografia
con l’atmosfera dei bei tempi passati quando l’amore per il prossimo e il
volersi fraternamente bene era la normalità. Vengo da Genova e l’atmosfera
percepita vale ognuno dei chilometri fatti per giungere fino a qui, in questo
paese veramente bello, a cominciare dalla piazza”.
a.br.
tempo fin verso i due anni, il piccolo Desiderio Bassi.
Questa splendida foto è stata costruita e scattata da Antonio
Ciuffa, il fotografo ufficiale di Castelnuovo a cavallo fra Ottocento e
Novecento, con studio in via Tortona (attuale condominio Zibide).
Una famiglia patriarcale con sei figlie (due delle quali, Vittoria e
Angela, morte giovanissime), un figlio e una dozzina di nipoti.
La scuola di Ova
L
a frazione di Ova nel Dopoguerra aveva almeno trecento abitanti ed era
dotata di laboratori artigiani e di un negozio-bazar gestito negli ultimi anni da
Pasquale Maimone. Negli anni Sessanta e Settanta i salariati andarono a lavorare
nelle fabbriche e Ova si spopolò tanto che la bella scuoletta con due pluriclassi
dovette chiudere e mi ricordo che nel 1972 fui proprio io a dovermi occupare del
trasporto giornaliero degli ultimi alunni e fu Mussio a bandire un’asta per la vendita
dell’edificio che venne acquistato dalla famiglia Baldi di Sale.
Pubblicata la graduatoria che riguarda l’intero territorio del Piemonte per l’anno 2016
La Regione finanzia 79 unioni: alla
Bassa Valle Scrivia 66 mila euro
S
Nelle due foto, risalenti al 1970, sono ritratti gli
alunni di Ova con i loro due insegnanti, Osvaldo
Mussio e Teresa Stramesi. Vi appare anche Renato Maimone che mi ha passato queste due foto.
ono 79 le Unioni di Comuni piemontesi che, per dare migliori servizi ai
cittadini, unificare i costi di esercizio e concentrare il personale laddove il
costo il non può essere sostenuto singolarmente dagli enti locali riceveranno
dalla Regione una somma complessiva di 4,7 milioni di euro.
Accolte tutte le domande del 2015, grazie all’assestamento di bilancio che
ha stanziato oltre 4 milioni (per la nostra Unione furono erogati 60 mila euro
di contributo), i nuovi finanziamenti andranno alle Unioni che hanno visto
accogliere la domanda relativa al bando 2016. Tre sono del tortonese. La
prima unione che si è classificata al 31° posto sulla base dei parametri previsti
dalla Regione Piemonte è quella della Bassa Valle Scrivia che comprende i
Comuni di Castelnuovo Scrivia, Alzano Scrivia e Guazzora: ad essa andranno
66 mila euro di contributo. Segue l’Unione Basso Grue Curone al 60° posto
alla quale andranno 25 mila euro. Una, infine, l’unione di nuova formazione
che beneficerà del contributo cosiddetto “startup” quantificato in 20 mila
euro: si tratta dell’Unione Montana Valli Curone Grue Ossona.
Rispetto al 2015 emerge un aumento del numero di Unioni beneficiarie dei
contributi e anche del numero di funzioni delegate dai Comuni alle Unioni.
In Piemonte gli enti locali stanno dando quindi segnali di aver compreso la
sfida dell’aggregazione intercomunale sia per sostenere i Comuni minori per
numero di abitanti sia per armonizzare i servizi ai cittadini. È un processo
positivo che intendiamo sostenere e incoraggiare anche in questo 2017
ampliando la disponibilità di funzioni delegate. Tant’è che nel prossimo mese
provvederemo a un ulteriore trasferimento nell’ambito dei parametri previsti
dalla Regione”.
Servizi Funebri Alessandria S.p.A.
Avalle
Via Garibaldi, 54
Castelnuovo Scrivia (AL)
email: [email protected]
6
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 1 – Gennaio 2017
Tel. 0131 856201
Fax 0131 825539
Viale IV Novembre, 14 - Castelnuovo Scrivia
ORARIO: Dal Lunedì al Sabato dalle 8,30 alle 20 – Domenica dalle 8.30 alle 13
Siamo lieti di informarvi che nella sede di Castelnuovo Scrivia
via Umberto I n° 14 - Tel. 0131/826528 Fax: 0131825923 - www.assicurazionipicchi.it
sono a vostra completa disposizione per informazioni e preventivi di natura finanziaria-assicurativa.
i nostri fidati intermediari assicurativi:
PIERANGELO CISI - CESARE TORTI - CATERINA CANOBBIO - PIERO ORSI - CESARE GROTTOLI
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 1 – Gennaio 2017
7
Febbraio
Gli appuntamenti in programma
L’omaggio ad Astor Piazzolla per la
terza serata “Lo strumento e la sua voce”
S
abato 4 febbraio appuntamento
con la fisarmonica e il tango. Il terzo
degli appuntamenti proposti dal Cantiere
Cultura che unisce la conoscenza degli
strumenti musicali nelle ore mattutine e
pomeridiane per i ragazzi delle scuole e
alla sera un concerto. Sarà il gruppo “Ensemble Bellowstrings” composto da Carlo
Fortunato (fisarmonica e bandoneon),
Riccardo Compagno (piano), Sara Gilio e
Valeria Bisio (violino), Eugenio Milanese
(viola), Roberta Gilio (violoncello) e Andrea Peassi (contrabbasso) a presentare in Castello, alle ore 21, uno
straordinario concerto. Carlo Fortunato risiede a Fresonara ed è autore di libri, tra i quali “Le erbacce nel
piatto” pubblicato proprio per i tipi di chi stampa questo giornale. Appassionato di strumenti musicali e in
particolare della fisarmonica che suona con abilità e che sa restaurare come pochi ormai in Italia, possiede
una ventina di pezzi risalenti a epoche lontane. Sarà proprio lui, nel corso della giornata di sabato, a intrattenere i ragazzi spiegando come nasce uno strumento e quali sono i suoi segreti.
Il presepe in miniatura di Anna Rosa Nicola,
l’Abbazia di Vezzolano e la visita a Colle Don Bosco
D
omenica 5 febbraio la Corale Beato Stefano Bandello
organizza una gita in Piemonte. In particolare si visiterà
l’Abbazia di Vezzolano, il grande presepe di Anna Rosa Nicola
e si pranzerà rigorosamente secondo la tradizione della nostra
regione. A seguire la visita a Colle don Bosco, al museo della
vita contadina e al laboratorio di Slow Food. La partenza è
prevista alle otto da piazza Vittorio Emanuele e le iscrizioni
si raccolgono presso l’oreficeria Balduzzi.
Il costo è comprensivo del trasporto, delle visite guidate, del
pranzo e della degustazione.
Vi segnaliamo soprattutto il grande presepe in miniatura
costruito da Anna Rosa Nicola
Decine e decine di ricostruzioni dettagliatissime di ambienti, scene di vita, negozi, personaggi.
Inoltre va ricordato che il Laboratorio dei Nicola ha restaurato gran parte del patrimonio artistico castelnovese, tanto che su 18 foto del calendario 2017, ben 12 riproducono opere salvate nell’imponente laboratorio
di Aramengo.
A ricevere gli amici provenienti da Castelnuovo a Vezzolano troverete anche Anna Rosa Nicola che verrà
appositamente per farci da guida, in nome dello stretto rapporto che ha con il nostro paese.
Patrimonio
Persone Incontri /di Elda Lanza
Grazie
M
i è capitato molte volte, da quel 7 aprile del
1997, giorno in cui abbiamo preso possesso del
nostro nuovo appartamento a Castelnuovo Scrivia, di
rispondere a questa domanda: perché due professionisti della comunicazione, ancora attivi, io giornalista
e insegnante di Storia del Costume, hanno deciso di
lasciare Milano e un’intera vita alle spalle, per trasferire
l’idea del proprio futuro a Castelnuovo Scrivia?
La risposta è sempre stata la stessa: per caso.
Intanto il nome del paese, aristocratico e compiaciuto, ha molto inciso sulla scelta: immagino che
Precotto sia un graziosissimo paese, ma mi sarebbe
stato difficile abituarmi a viverci. Castelnuovo aveva
in sé qualcosa di antico, di nobile, di vecchie torri,
di antichi castelli. E Scrivia era il fiume dei miei ricordi di bambina. A questo si è aggiunto il numero di
telefono sbagliato di un’immobiliare; l’autostrada Milano/Genova, a destra per Castelnuovo Scrivia. Una
piazza, sotto un acquazzone che avrebbe disarmato
chiunque. Il castello, bonariamente austero e un po’
sghimbescio di fronte alla Chiesa, massiccia e monumentale, in un gioco dei ruoli quasi ammiccante. La
piazza. Poi la Biblioteca, conquistata poco a poco,
sottovoce, aggiungendo quello che mancava, imparando da un gruppo di amici con i quali è stato facile
condividere interessi, cultura, allegria. Un lavoro fatto
insieme, nel pieno rispetto reciproco.
Lasciato al momento opportuno, in sordina, scivolando via dalle cose. Mai dal paese.
Oggi, sono passati vent’anni, mio marito e io siamo
malati. Mio figlio ha dovuto trasferirsi da noi per curarci. Andando per bar e negozi, dicendo chi era, si
stupisce di sentire parlare di noi come di vecchi amici
dei quali tutti vorrebbero prendersi cura. Fermato per
strada per mandarci un saluto, un’offerta d’aiuto.
Una raccomandazione. Ognuno sa quello che è giusto fare per guarire, tutti ci aspettano.
Mio figlio si stupisce, io no.
Grazie.
Le donne delle pulizie li trovano nella bussola del portone: sono in buone condizioni
Nella calza della Befana i due angeli
trafugati dalla Parrocchiale
G
li angeli che custodivano la nicchia di San Giuseppe, sotto l’organo, avevano deciso di prendere il
volo, o meglio qualcuno li aveva messi in un grande sacco e se li era portati via. Due angeli lignei
che si trovavano accanto alla cappella del Sacro cuore da almeno due secoli, protendendo le mani
che si chiudevano intorno a cilindretti portacandele. Erano fissati a perni in modo robusto, non c ‘era
segno di manomissione, nessun residuo a terra. Poi vi erano altri particolari che lasciavano perplessi
e facevano pensare a una certa conoscenza della chiesa da parte del ladro. Fra le migliaia di diapositive scattate in un quarantennio c’erano naturalmente anche quelle relative ai due angeli e perciò ai
carabinieri erano state subito consegnate le foto degli angeli per riconoscerli in eventuali refurtive.
La sera del 5 gennaio, le volontarie che si occupano settimanalmente delle pulizie della chiesa,
scorgono all’interno della bussola centrale un sacco che apparentemente contiene indumenti da
consegnare alla Caritas. Pinetta Alessandrin e Renata Botta, aperto il sacco, presumibilmente collocato lì fra le ore 15 e le 17,30 del pomeriggio, vedono emergere una testina riccioluta: i due angeli,
dopo 40 giorni, sono rientrati a casa.
Qualche piccola ammaccatura che verrà sistemata con un semplice intervento di restauro da affidare, La mattina dell’Epifania don Costantino e Luigi Bloise, mostrano,
tramite un piccolo contributo, ad Annarosa Nicola di Aramengo. a.br. nell’ambito del Presepe vivente, i due angeli rientrati.
8
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 1 – Gennaio 2017