Nr. 38 - LUGLIO 2016 - Comune di Castelnuovo Scrivia

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Nr. 38 - LUGLIO 2016 - Comune di Castelnuovo Scrivia
Luglio 2016 - numero 4 - Iscr. Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: www.comune.castelnuovoscrivia.al.it
della Bassa Valle Scrivia
il
Mensile di informazione del Comune di Castelnuovo Scrivia - Direttore responsabile: Gianni Tagliani - Stampa: Tipografia Fadia Soc. Coop.
Le donne
Il 2 giugno, festa della Repubblica, è stata
occasione per ricordare i settant’anni del
voto alle donne, in Italia, considerato oggi
come allora una vittoria del femminismo.
C’è stata qualche confusione, ma noi –
donne di allora – sappiamo quanto
abbiamo fatto, non avendone diritto,
durante la guerra: nelle fabbriche, nei
campi, alla guida dei treni, dei camion e dei
trattori, con i bambini che la guerra ci aveva
lasciato attaccati al seno. Che cosa sono
state le donne di quegli anni ne è
straordinario testimone Il grande castagno
di Giannina Salvi: il coraggio, l’impegno, la
volontà. L’amore. Poi ci hanno chiesto di
scegliere tra Repubblica e Monarchia: il
voto delle donne è stato determinante.
Poi, a poco a poco, si e parlato di partiti,
di uomini che non conoscevamo e che si
battevano per noi: Togliatti, De Gasperi,
Nenni. Da quelle piante, ‘grandi castagni’,
sono nati i cento ramoscelli di oggi,
sparpagliati, confusi, irrequieti. E sono
arrivate le donne. In tutto il mondo le donne
in politica attiva sono oggi il 21% rispetto
agli uomini. In Italia, il 31% - ma che brave!
Ma se andiamo verso il Nord Europa
arriviamo al 42% - o là le donne sono più
brave di noi, o gli uomini sono più cretini.
Semplicemente, a parità, là c’e’
un’organizzazione del lavoro che aiuta le
donne. Da noi l’organizzazione lavoro si
chiama Nonna. Se non c’è la Nonna, le
donne ritornano a casa.
Quest’aria di novità, maturata in oltre
cinquant’anni di prove, è toccata anche a
noi. Nelle ultime elezioni per la prima volta il
consiglio comunale di Castelnuovo è
formato esattamente da metà uomini e
metà donne.
Le donne proposte ma scelte dal nostro
voto si occuperanno di Pubblica Istruzione,
Arredo Urbano e Beni storici e artistici,
Sport e tempo libero e comporranno il
consiglio nei loro ruoli. Le conosceremo.
Le nostre firme sono la loro garanzia.
Elda Lanza
Elezioni
I risultati ufficiali delle comunali
I numeri dei votanti, le percentuali,
le preferenze e gli eletti
Gli aventi diritto al voto
Aventi diritto al voto per le Amministrative 2016 complessivamente:
n. 4.886 (residenti a Castelnuovo + residenti estero)
Iscritti all’estero (AIRE): n. 686 - Residenti estero UE: 95
Residenti estero Extra UE: 591 - (di questi 591, circa 500 sono Argentini).
VOTI LISTA TAGLIANI: N. 1991 68,27%
VOTI LISTA FERRARI: N. 685 23,50%
nel 2011 63%
nel 2011 37%
VOTI LISTA 5 STELLE: N. 240 8,23%
nel 2011 non presente
TOTALE VOTI VALIDI: 2.916
SCHEDE NULLE: 52
SCHEDE BIANCHE: 21
TOTALE DEI VOTANTI: 2.989
La percentuale è del 61,17%. Occorre fare una considerazione su chi
realmente può partecipare al voto. Nessuna scheda giunge solitamente
dai Consolati. Ciò significa che 686 persone non sanno neppure se ci
sono le elezioni, di qualunque tipo naturalmente. Perché la maggior parte
di esse vivono in Argentina ma hanno la doppia residenza in forza dei
propri avi. Depurata questa cifra, se dovessimo realmente conteggiare
coloro che possono votare, cioè che risiedono in Italia la percentuale si
alza del 10% arrivando al 71% della popolazione.
Preferenze
LISTA “INSIEME PER CASTELNUOVO” - Otto eletti
Gianni Girani 321, Lorenzo Librè 232, Paola Pisa 214, Orsi Cecilia 183,
Giuseppe Carbonato 171, Daniela Mattioli 157, Laura Solari 156, Mario
Ghibaudi 137. Seguono Laura Torti 121, Martina Delfanti 98, Ivana Giganti
84, Francesco Oliva 79. Il candidato Sindaco scatta di diritto.
LISTA “COMUNE TRASPARENTE” - Tre eletti
Giovanni Ferrari, M.Giovanna Giglio 105, Mirco Villani 75. Seguono
Giorgio Ferilli 67, Marco Lova 56, Nicolò Maimone 49, Monica Cola 37, Andrea
Crusco 35, P.Angelo Bensi 23, Francesca Bettoni 12, Edoardo De Marchi 11,
Vilma De Marco 7, Anna Ferramosca 4.
LISTA “MOVIMENTO CINQUE STELLE” - Una eletta, Nabila Balduzzi
Seguono gli altri con primo escluso Pier Luigi Novelli 25 voti.
Incarichi
Assegnati con decreto del Sindaco
Le deleghe agli assessori
e ai consiglieri comunali
I
l Sindaco ha nominato la Giunta: due
donne, Daniela Mattioli (assessore
alla Pubblica Istruzione) e Paola Pisa
(assessore al Decoro e arredo urbano,
Beni storici e artistici, viabilità e sicurezza, gestione parchi e verde urbani)
e due uomini, Giuseppe Carbonato
(Ambiente, Igiene urbana, Organizzazione e gestione risorse umane) e Giovanni Girani (Bilancio, economia e
finanze) che è anche il vice-sindaco.
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Sono state inoltre distribuite alcune
deleghe ai consiglieri comunali: Laura Solari servizi sociali e volontariato;
Lorenzo Librè attività commerciali,
artigianali e produttive; Mario Ghibaudi attuazione piano di risistemazione idrogeologica, gestione servizi
cimiteriali; Cecilia Orsi sport e tempo libero, manifestazioni sportive e impianti sportivi.
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 4 – Luglio 2016
In breve
Si riprendono
le pubblicazioni
Dopo la sospensione per il periodo elettorale riprendiamo le pubblicazioni. Il successo della distribuzione di questo foglio mensile, la necessità di
rendere partecipe una popolazione alle problematiche che abitualmente o all’improvviso affliggono il
nostro territorio, i reportage sulle numerose iniziative proposte, ci invitano a proseguire su questa
strada senza nessun restyling né cambiamento
del formato. Rigorosamente in bianco e nero,
otto pagine, agevole nella lettura. Dopo i primissimi numeri, il ritiro della pubblicazione è salito al
massimo e le 800 copie pubblicate (a Castelnuovo
le famiglie sono circa 2300) venivano esaurite in
due giorni. Chi vuole questo mensile sa che a inizio
mese è ritirabile gratuitamente presso le edicole, le
tabaccherie, in Biblioteca e all’ingresso della Parrocchiale.
Anche a Molino dei Torti lo si può trovare e presto lo distribuiremo in collaborazione con Alzano
e Guazzora anche nei Comuni della Bassa Valle
Scrivia ospitando eventuali loro interventi. E’ disponibile sul sito del Comune nella sezione apposita per chi volesse leggerlo e fosse distante da
noi. Questo numero è più corposo: un quartino in
più per le varie iniziative che si sono svolte nel periodo primaverile e di cui diamo conto. Una nuova
penna, Elisa Basiglio, da poco iscritta all’Ordine
dei giornalisti, che ringraziamo per aver aderito al
nostro invito. Torneremo ad agosto alla foliazione
classica: buona lettura, con l’auspicio di mantenere l’impegno per i prossimi cinque anni.
Un nuovo defibrillatore
Il GRUPPO AMBIENTE di Castelnuovo Scrivia ha finanziato l’acquisto di un defibrillatore
cardiaco che, grazie alla disponibilità della Banca
Intesa San Paolo, verrà a breve posizionato nel
locale bancomat dell’agenzia di Castelnuovo, in
via Nino Bixio, soluzione che presenta l’indubbio
vantaggio di rendere disponibile l’apparecchio 24
ore su 24.
Defibrillatori a disposizione della collettività
nel territorio di Castelnuovo Scrivia
Oltre a quello di prossima installazione e a quelli in
dotazione alle associazioni sportive, è disponibile un
defibrillatore presso: la sede della Croce Rossa (Palazzo Opera pia Balduzzi) e il bar Dopolavoro (Palazzo Centurione) – Apparecchio della Protezione civile
Chi può usare il defibrillatore
Secondo legge il “defibrillatore cardiaco” può essere
utilizzato, oltre che dai medici e altro personale sanitario, da qualsiasi persona che abbia frequentato
uno specifico corso.
A tal scopo il GRUPPO AMBIENTE, oltre a finanziare
l’acquisto del defibrillatore, ha anche deliberato di
sostenere il costo della formazione di volontari.
Il corso di formazione, tenuto dal cardiologo Massimo Milani coordinatore dell’Associazione PROMETEO Onlus di Tortona, avrà la durata di quattro ore
e si terrà in data da definire (ragionevolmente nel
mese di settembre) in giornata compatibile con la
disponibilità dei volontari.
Chi fosse interessato a partecipare al corso è pregato di contattare, entro sabato 23 luglio:
Giuseppe Carbonato 3345297321
Francesco Massone 3298860147
Carluccio Torti 3392424666
Casei Gerola
Nel frattempo è saltato l’accordo di filiera con gli agricoltori
L’Enel vuole acquistare la centrale a sorgo
S
i è svolta a fine giugno una Conferenza dei Servizi chiesta da Bioenergy
Casei Gerola Srl per alcune modifiche introdotte al progetto dell’ormai
nota centrale per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Da almeno cinque anni si sta dibattendo sul progetto (approvato, tant’è che i lavori
sono già iniziati) sull’opposizione ad esso (i Comuni della Bassa Valle Scrivia
fecero ricorso al TAR perdendolo) e sulla milionata di euro che sarà spesa per
la realizzazione dell’impianto (come ha dichiarato verbalmente la Provincia
di Pavia, grande tifosa della centrale, l’investimento ha un costo di 70 milioni
di euro). Se il Governo, però, non dà i soldi non se ne fa niente. Non male
per una società che dovrebbe investire sul territorio e lo farebbe con grande
convenienza: il rischio d’impresa azzerato, l’utilizzo di soldi pubblici, l’aiuto
e il sostegno degli enti locali e provinciali di Pavia. Ma la vera notizia è che
l’Enel è a un passo dall’acquisto delle quote. E se diventasse una proprietà
Enel allora il rapporto, con tutta probabilità, anche nei confronti dei soggetti
terzi e, soprattutto, del Governo cambierebbe radicalmente e la strada sarebbe in discesa. Risultato: si alzano le percentuali per scommettere sulla sua
realizzazione.
LA CONFERENZA
Gli argomenti proposti in Conferenza, in termini tecnici, erano “non sostanziali” ovvero non determinanti ai fini dell’autorizzazione. Bioenergy ha però
voluto confermarla. Le variazioni progettuali riguardavano l’eliminazione
delle parti in copertura per lo stoccaggio dei balloni da bruciare, la sostituzione della caldaia, l’eliminazione dell’impianto fotovoltaico che avrebbe dovuto
essere installato sulle pensiline e la modifica della struttura del camino che
ha un’altezza di 60 metri adagiato sulla sezione caldaia di 28. Inoltre, oltre
al sorgo, viene richiesto di inserire tra le materie prime da bruciare anche il
cippato di pioppo e robinia da reperirsi in un raggio di 70 chilometri dalla
centrale. Arpa Piemonte e Provincia di Alessandria non hanno partecipato
alla Conferenza inviando comunque nota di assenso al progetto. Erano invece presenti la Provincia di Pavia, la Regione Lombardia, l’Arpa Pavia, l’Asl
Pavia, il Comune di Casei Gerola e l’az. Agr. Boschetto oltre al Comune di
Castelnuovo Scrivia. Solo il nostro Comune ha espresso parere negativo.
PARERE GIÀ POSITIVO
E’ davvero singolare l’atteggiamento dell’Amministrazione provinciale di
Pavia che in Conferenza dei Servizi ha già preannunciato il proprio parere
Editoria
positivo (è nel verbale) nonostante alcune criticità siano ancora irrisolte. E
non sono di poco conto. Perché è saltato l’accordo di filiera prerogativa essenziale per il funzionamento della Centrale e per le ricadute sul territorio
(non parliamo dei fumi e delle polveri sottili ma delle economie verso l’agricoltura). Si sa che tutta la vicenda inizia con la necessità di riqualificare l’area
ex zuccherificio, far ritrovare il posto a una decina di operai e raccattare un
po’ di contributi europei sui capitoli delle fonti rinnovabili energetiche. La
prima scelta è subito un’alzata di ingegno. Dove si fa la Centrale? Di fronte
allo zuccherificio. Ovvero su un terreno vergine. Recupero dell’ex fabbrica
dell’Eridania: nessuno. Perché? Qualcuno si è dimenticato la bonifica e farla
ora costerebbe troppo. Quindi, primo occhio chiuso e si va avanti. Progetto
faraonico, Arpa di Pavia che dice una cosa, Arpa di Alessandria che ne dice
un’altra. L’Arpa per competenza territoriale dice: “polveri sottili poche, non
preoccupatevi”. Tar, al quale ricorrono i Comuni, che emette una sentenza
nel merito di estrema povertà, Provincia di Pavia sollecitata dal Comune di
Casei Gerola per i dieci operai. Si recinta, si cola un po’ di cemento e poi tutto fermo. Se il Governo non dà i soldi Finbieticola col piffero che va avanti.
Passano cinque anni agli operai scadono tutti gli ammortizzatori sociali e non
sono più un problema da risolvere. Ora l’Enel ci salta dentro. È una buona
occasione per produrre energia. La Provincia di Pavia brinda, Comuni e Enti
coinvolti pure. Noi, invece, crediamo che le criticità emerse e tuttora presenti
siano un ostacolo non di poco conto sul quale occorre non solo ragionare ma
capire se vale la pena di investire 70 milioni di soldi pubblici.
LE CRITICITÀ NON ANCORA RISOLTE - I precedenti contratti di filiera sottoscritti tra ANB (associazione nazionale
bieticoltori) e la filiera di agricoltori locali non è stata rinnovata (Fonte: Az.
Agricola Boschetto);
- Bioenergy Casei Gerola effettuerà, prima dell’inizio dei lavori, le verifiche di
interferenze relative al cavidotto MT da posarsi in strada dei Prati e richiederà i necessari nulla osta ad ENI, SNAM Rete Gas e Acquedotto Intercomunale (AMIAS);
- Con riferimento al tracciato dell’elettrodotto, Bioenergy acquisirà i necessari atti di assenso all’occupazione del suolo pubblico presso gli enti competenti. Inoltre, per le zone adiacenti alla Strada dei Prati deve essere richiesta
nulla osta alla Soprintendenza (Centurie).
Tre libri diversi fra loro per dimensioni e tematiche disponibili per i lettori
alcuni momenti della nostra storia locale dagli
anni Ottanta in qua, sento il bisogno di ringraziare il Comune e alcuni amici: Roberto Delconte che, dopo un pervicace assedio, mi ha
strappato un sì alla realizzazione del progetto;
Antonello Brunetti che è stato l’instancabile
committente della quasi totalità dei disegni;
Mauro Mainoli, sapiente ideatore e realizzatore
della veste grafica di questa pubblicazione”.
La matita di GP è una raccolta di originali
e meravigliosi disegni di Gian Piero Vignoli, il
noto dermatologo castelnovese che in passato ha contribuito a rendere più divertenti e
graffianti i pezzi prodotti dal quindicinale «il
gazzettino» e più immediate le iniziative della
Biblioteca.
Scrive Vignoli: “Ritrovandomi tra le mani queste 130 pagine di disegni che hanno fissato
Poi ALI di Silvio e
Giulia Maniezzo,
una raccolta di
dodici schede
sugli uccelli che
volano nel nostro
territorio e che
sono stati disegnati e dipinti ad
acquarello da
Silvio. Il tutto corredato da un filmato di Giulia, creato con una
forte componente di tecnica e di emozione,
accompagnato da un commento sonoro in
dialetto.
Il 14 maggio
è stato il turno di Cui ad
Castarnöv,
secondo volume, opera
di Antonello
Brunetti. Insieme all’autore hanno
partecipato
alla presentazione Silvio
Maniezzo, Gian Piero Vignoli, Paola Isetta,
Franca Isetta, Piero Cairo e il gruppo delle coriste della “Corale Beato Stefano Bandello”.
I tre libri sono in vendita presso la Cartoleria Cassinelli.
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 4 – Luglio 2016
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L’intervento
L’orgoglio di dire “Io sono nato qua” per preservare la memoria
“L’incrocio tra scrittura e oralità” nella
Castelnuovo che “stimola le coscienze”
R
igoroso con se stesso e con i suoi lettori, Antonello Brunetti, a un
anno esatto dall’uscita del primo volume, Cui ad Castarnöv, il
dialetto, il paese, le cartoline, pubblica il secondo in cui vengono
indagati e raccontati l’ambiente, la gente, le attività. Ritroviamo la veste
editoriale, l’impaginazione, i toni e i modi di una scrittura che abbiamo
avuto modo di apprezzare nel volume precedente e che appaiono ancora
una volta felicemente funzionali alla rappresentazione del volto di
Castelnuovo Scrivia tra Otto e Novecento così come emerge dai documenti
d’archivio, dalle immagini e dalla viva voce degli stessi protagonisti.
Direi che è proprio l’incrocio tra scrittura e oralità il tratto che
caratterizza tutta l’opera e che lascia facilmente intuire quanto sia stato
lungo e sistematico il lavoro di scavo archivistico e quanto sia stato
attento e paziente l’ascolto delle numerose testimonianze prodotte nel
corso degli anni da numerosi personaggi di diversa estrazione sociale e
appartenenti alle più varie categorie professionali.
La trama del racconto è organizzata in saggi monografici. Di particolare
interesse è la silloge dei ritratti a tutto tondo di alcuni fra i più
caratteristici esponenti della variopinta umanità castelnovese.
L’Appendice chiude il volume con una sequenza di immagini sulla gente
di Castelnuovo e sui luoghi in cui ha operato dalla fine dell’Ottocento
fino a oggi.
Tutta l’opera si alimenta e vive attraverso il colloquio sinergico tra i
testi e le immagini, nella consapevolezza che queste ultime, siano esse
fotografie, cartoline, pitture o disegni, rientrano a pieno titolo nella
categoria del documento storico. E come documento Brunetti le legge e
le interroga nel tentativo di far emergere tutto il potenziale espressivo
che racchiudono.
Insieme alle immagini è il dialetto l’altro ingrediente che rende vitale e
per più versi godibile tutto l’impianto del racconto. Come non leggere
con curiosa attenzione i “dizionarietti” posti al termine dei capitoli
riguardanti i “méstè d’na vóta” che riportano il nome dialettale e la
descrizione degli oggetti e degli strumenti di lavoro? È, a mio parere,
proprio il recupero e l’ordinata sistemazione del materiale relativo a
un dialetto che sta inesorabilmente soccombendo il merito più alto
dell’operazione culturale sottesa alla pubblicazione dei due volumi.
Trasuda poi da ogni piega delle pagine, l’attenzione e l’amore che
vengono riservati a un ambiente, a un paese, a un fiume, raccontati,
14 maggio.
Durante la
presentazione
il tavolo dei
relatori.
Il pubblico a
inizio serata.
quasi vagheggiati, come un eden lontano di cui va preservata la
memoria, «affinché non si assopisca la spinta e l’orgoglio di dire “Io
sono nato qua”». Non per effettuare una mera operazione nostalgica ma
per “stimolare le coscienze” a un comportamento rispettoso e fattivo nei
riguardi della natura e di tutti i suoi abitanti. E qui siamo nel bel mezzo
delle idee che il nostro autore ha portato avanti con coerenza e passione
da una vita intera. Il libro, composto dall’autore con la mente e il cuore
rivolto in particolare ai suoi concittadini, può essere letto come felice
paradigma dei modi di vivere di tutte le persone che, riconoscendosi
nello stesso ceppo linguistico, hanno abitato i paesi della pianura
tortonese nel corso dei due secoli che ci siamo lasciati alle spalle.
Un bel libro che Brunetti ha il merito di aver scritto e che in tanti, ben
oltre i confini castelnovesi, avranno il piacere di leggere.
Ettore Cau
LA SCHEDA DEL LIBRO “CUI AD CASTARNÖV”
- Due volumi di 300 e 500 pagine con complessive 900 foto.
- Il primo ha come sottotitolo IL DIALETTO, IL
PAESE, LE CARTOLINE, ossia il paese nella sua
fisicità, la documentazione sulle caratteristiche
urbane, sulle vie, sulle strade, sugli scorci di un
secolo fa e soprattutto, poi, sulla lingua parlata,
con tanto di dizionario, di modi di dire, di proverbi, soprannomi, giochi, racconti della stalla e
di “esempi”.
- Il secondo è sottotitolato L’AMBIENTE, LA
GENTE, LE ATTIVITÀ e ha come tema centrale la gente, ossia le persone che parlavano in
quella lingua, come vivevano, come lavoravano,
e sullo stretto rapporto con l’ambiente e con la
comunità in cui erano inserite. Un tema partico4
larmente caro a Brunetti che sull’argomento ha
raccolto molti documenti orali (un centinaio di
cassette registrate), materiali e scritti.
- Nel secondo volume una serie di capitoli che
toccano il paesaggio, la Scrivia, la vita che si
svolgeva lungo il torrente, la flora e la fauna
con tanto di nomi dialettali, l’attività dei campi, gli animali da tiro, gli arnesi per l’aratura,
l’economia e la storia, ben venticinque vecchi
mestieri (con affiancamento degli attrezzi), la
vita quotidiana, il cibo, la casa, la cucina, la cascina. E poi l’allevamento dei bigàt, la tramvia,
i fuochi pirotecnici di Beltrami, la fabbrica del
tabacco, i calzaturifici, il divertimento, le osterie, la musica, lo sport, la religiosità popolare,
l’emigrazione.
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 4 – Luglio 2016
- Una parte corposa del secondo volume è occupata dai 25 ritratti di alcuni fra i più caratteristici esponenti della variopinta umanità castelnovese. Sono pezzi di vari autori e quasi tutti ripresi dalla rubrica “Parliamo di lui” che appariva
sul quindicinale «il gazzettino» della Bassa Valle
Scrivia fra il 1975 e il 1987.
- Un breve excursus datato 1923 sulla vicina
Isola S. Antonio, quando lo studioso svizzero
Paul Schuermeier vi si recò nel corso della più
documentata e valida ricerca etnologica mai
compiuta in Italia, individuando nella provincia di
Alessandria solo le comunità di Gavi e di Isola.
- Chiude infine il volume, un’Appendice, con
una sequenza di immagini sulla gente di Castelnuovo a partire dal 1878.
Anniversari
Il 16 e 17 luglio alla frazione
La presentazione del libro
e la commemorazione del Secco
S
arà un week di ricordo per le vittime della Frazione Secco e di
approfondimento con un invito alla lettura. Sabato 16 luglio, alle
21,15, in sala Pessini, verrà presentato il libro “C’eravamo anche noi” curato
da Pierangelo Luise che raccoglie le testimonianze, le immagini e le storie di
soldati e partigiani castelnovesi: parteciperà il Sen. Daniele Borioli. Il periodo
di riferimento è quello della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza.
Un’occasione davvero unica per conservare una copia del libro (che è stato
stampato in un numero limitato), per ricordare un pezzo di storia del nostro
paese e conservare la memoria non solo dei nostri avi ma magari anche di
qualche parente o conoscente. Domenica, nel 72° Anniversario della
Strage del Secco, sarà don Costantino, il nostro parroco, a celebrare la
Santa Messa alla cappelletta del Secco: l’appuntamento, ormai consueto,
Ricordi
è per le ore 19. Si ricorderanno i Caduti del 29 giugno del 1944 quando i
macellai fascisti sterminarono otto persone all’interno delle loro abitazioni.
Al termine della funzione, proprio di fronte alla cappelletta, sarà l’occasione
per installare una targa accanto al pioppo bianco dichiarato “monumentale”
dalla Regione Piemonte. Sono due le piante inserite nel registro regionale: il
platano alla Bruciata in territorio tortonese malamente potato recentemente
e questo. L’iscrizione nel registro è il risultato dell’accurata e severa selezione
su oltre trenta esemplari con le caratteristiche potenziali richieste. I botanici
regionali hanno scelto senza dubbi il pioppo della frazione per le sue
caratteristiche davvero imponenti: una circonferenza di 460 cm e un’altezza
che supera i 25 metri. Questo esemplare fu messo a dimora successivamente
alla strage del Secco nelle proprietà di Francesco Castellini.
Al “Regina Elena” un gruppo di studenti di diverse età
Una scuola serale a metà anni Sessanta
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Siamo nell’anno scolastico 1964-65, nei locali dell’asilo “Regina Elena”. Organizzato dalla Direzione didattica, una trentina di alunni di diversa età frequenta il
corso tenuto dalle maestre Augusta Pasini-Mussio ed Emma Rossi. Solo un paio gli sconosciuti.
1- la maestra Augusta Pasini, 2- il direttore didattico Giovanni Baldizzone, 3- il parroco don Ezio Cerutti, 4- il sindaco Lelio Sottotetti, 5- il presidente del Patronato scolastico Augusto Ferrari, 6- la maestra Emma Rossi, 7- la segretaria della Direzione didattica Elena Bricola, 8- Mirella Gallo, 9- Fausto Aschieri, 10Simon Pietro Simonelli, 11- Mariuccia Certomà, 12- Armando Bressan, 13- Egidio Porcù, 14 Angelo De Bonis, 15- Antonello Mussio, 16- Marcello Pengo, 17Carla Bottamino, 18- Fiorenza Bragato, 19- Anna Curone, 20- Francesca Torti, 21- Nino Usai, 22- Franco Ivancic, 23- Giuseppe Pani, 24 Pasqualino Arona,
25- Lorenzo Caldana, 26- Domenico Staltari, 27- Vincenzo Staltari, 28- Alberto Salvi, 29- Giovanni Taverna, 30- Giuseppe Inveraldi, 31- Pasquale Maimone.
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San Desiderio
Una ricca programmazione per l’anniversario del Santo patro
Le mostre in castello
Come avviene ormai da anni i locali del castello sono sede, nei giorni che precedono il 23
maggio, di mostre di carattere locale. La sala centrale presentava la produzione del fabbro
Silvano Camillo, che
da anni come hobby
ricostruisce fedelmente
spade, alabarde, pugnali, mazze, simili sia
nella tecnica che nella
foggia alle armi medioevali. La seconda sala,
quella degli affreschi,
con una serie di grandi
fotografie e manichini,
dava un’idea del nostro
paese un tempo.
Il titolo: “Castelnuovo
ieri: i volti”.
Nel 1362 Alberto Sterz e i suoi criminali sostarono per sei mesi a Castronovo
Le armi di Alberto Sterz durante la conquista
di Castrumnovum terra magna et opulenta
La perfetta ricostruzione del fabbro castelnovese Silvano Camillo esposta al pubblico
I
n occasione della festa medioevale del
20-23 maggio 2016 è stata allestita
una mostra dedicata alle armi antiche
costruite da Silvano Camillo, prendendo spunto da una terribile vicenda che
riguardò Castelnuovo. Con la collaborazione di un castelnovese che faceva parte
della Compagnia inglese, un’armata di
1500 persone, considerata la peggiore e
più crudele fra le compagnie di ventura,
6
il 12 marzo del 1362 occupa Castronovo.
Questi soldati per combattere scendevano dai cavalli (per risparmiarli) e, con una
sola placca di ferro a protezione del petto,
combattevano con grandi
lance uncinate manovrate
da due soldati a causa del
peso, e con grosse e pesanti spade, protetti dai retrostanti arcieri dotati di archi
grandissimi.
Erano comandati dall’abile
e spietato tedesco Alberto
Sterz che parlava perfettamente anche l’inglese e il
volgare italiano.
Una violenza brutale ai
danni di tutti, in particolare delle donne,
come ci racconta il cronista contemporaneo Pietro Azario.
I prigionieri inutilizzabili vennero massacrati, chi tentava di fuggire decapitato.
Pochi riuscirono a salvarsi al di là del Po.
Le poche centinaia di castelnovesi residui
venivano reclusi di notte e ammassati senza cibo in recinti sorvegliati.
In quello stesso periodo vi erano scorrerie
di Ungari, ma questi mai vollero affrontare
Sterz e si accordarono con lui nella
spogliazione totale di beni e di messi nelle
varie zone del Tortonese. Il Ducato di
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Milano fu incapace di cacciarli, ma quando
i paesi circostanti, colpiti dalle scorrerie, di
fronte al rischio di una violenta carestia,
si ribellarono al Ducato, i Visconti
stroncarono con durezza la ribellione delle
popolazioni. A settembre, venuto a sapere
che gli inglesi si erano allontanati il giorno
prima, il Dal Verme “liberò” Castelnuovo e
la trovò vuota e spogliata.
Nel tardo autunno, nel corso delle loro
scorrerie dal Novarese sino al confine di
Genova, Alberto Sterz e i suoi criminali
sostarono ancora per alcuni giorni nella
grangia di Goide, verso Ova, creando il
timore che completasse l’opera contro
i castelnovesi, poco più di trecento
sopravvissuti, che erano rientrati in paese.
a.b.
ono ha accolto molti visitatori in occasione della XVIII edizione della rievocazione storica
o
i
l
o
tf
r
o
P
(Foto: Luigi Bloise)
Cittadino onorario Castelnuovo perde un grande amico
Adelin Fiorató, studioso del Bandello
muore a Parigi nel marzo scorso
“Ses amis se souviendront longtemps de sa haute stature morale,
intellectuelle et de son optimisme indéfectible.
C’était un humaniste. Il nous manquera.”
Adelin Charles Fiorató, nato il 5 aprile 1925 a Sant’Ambrogio Veneto, presso Verona, è morto martedì 22 marzo. Professore emerito e vicerettore
della Sourbone nouvelle di Parigi, noto anche per aver pubblicato studi
fondamentali sul novelliere castelnovese Matteo Bandello, nel maggio del
1987, affiancato dalla sua compagna Corinne, venne insignito della prima
cittadinanza onoraria deliberata dal Comune di Castelnuovo. Cittadinanza
conferita poi anche all’ing. Carlo Ferrari da Passano, deceduto nel 2011,
e a Italo Cammarata.
In Italia ebbe la collaborazione di Delmo Maestri, Mario Pozzi e Ugo Rozzo.
L’annuncio della scomparsa è stato dato dal Dipartimento degli Studi italiani della Nuova Sorbona ove ha insegnato a lungo a partire dal 1970,
divenendone vicepreside dopo aver gestito corsi alle università di Nancy,
di Chicago e di Clermont Ferrand.
Specialista del Rinascimento si è dedicato soprattutto al Bandello, all’Ariosto, al Tasso, alle lettere di Michelangelo.
Poco prima della morte aveva concluso due nuovi studi, uno dedicato alla
corrispondenza di Artemisia Gentileschi, l’altro un romanzo scritto con lo
pseudonimo di Arnaud Florent.
Aveva partecipato come nome di punta a vari convegni tortonesi, a partire
dal 1980, e presenziato a cerimonie ufficiali del gemellaggio fra Castelnuovo e Port Sainte Marie. Infine l’Amministrazione comunale gli aveva
assegnato la cittadinanza onoraria nel marzo del 1987 consegnandogli
una bella pergamena disegnata da Gian Piero Vignoli, sulla quale appariva
la seguente iscrizione:
“Studioso di altissimi meriti scientifici, ha dedicato ampie, accurate, esaurienti indagini atte a lumeggiare l’arte, la vita, l’importanza culturale di uno
Adelin Fiorató nel 1987 nella chiesa di San Rocco, con a fianco Gennaro Pessini e Ugo Rozzo, in occasione della presentazione di un suo libro dedicato al
Bandello e del conferimento della cittadinanza onoraria.
dei più grandi figli di Castelnuovo, Matteo Bandello. Attraverso i libri e i
saggi del prof. Fiorato possiamo ben dire che il Bandello è stato finalmente valutato e valorizzato al meglio e il suo «Novelliere» collocato nel posto
che gli spetta nella letteratura europea del Cinquecento. Il Comune di Castelnuovo, con la concessione della cittadinanza onoraria, intende rendere
onore a un maestro degli studi sul Rinascimento, che ha fatto rifiorire la
fama del grande novelliere e insieme conoscere nel mondo il nome del
paese che gli dette i natali”.
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 4 – Luglio 2016
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A Palazzo Centurione tornano i reperti
archeologici in deposito a Torino da ventanni
La sala didattica archeologica un esempio per il ricco territorio tortonese
È
stata inaugurata al pian terreno di Palazzo Centurione
la sala didattica archeologica che costituisce il primo passo di
un più ampio progetto finalizzato
alla riapertura del Museo Civico.
Alla presenza dei curatori dell’allestimento e dei responsabili della
Soprintendenza di Torino è stata
aperta la sala che raccoglie reperti
a partire dal Neolitico, tutti rinvenuti sul territorio castelnovese,
conservati sino ad ora a Torino.
Bellissimi pezzi che provengono
L’intervento
dagli scavi del 1996 in via Torino
e nella campagna circostante. Vasi
di oggetti d’arredo funerario, che
finalmente ritornano nel nostro
paese dopo un lungo
RIAPRE AL PUBBLICO
L’Amministrazione comunale ha riunito un gruppo di ca- periodo di preparastelnovesi che si occuperanno della riapertura dopo l’inau- zione. Grazie anche al
gurazione della sala didattica archeologica a Palazzo Cen- contributo dei parenti
turione. Si tratta dell’inizio di una collaborazione che vedrà delle sorelle Ines e Ronei prossimi mesi comporre un progetto organico di visite
guidate non solo all’interno della sala ma scegliendo dei setta Stella che hanno
percorsi di visita alle bellezze presenti in paese. La Sala Di- voluto lasciare in una
dattica riapre due volte alla settimana: il venerdì sera dalle cospicua offerta un se21 alle 22,30 e la domenica dalle 17 alle 19. Domenica
gno della loro castelno17 luglio alle ore 17 la prima apertura ufficiale.
vesità e del loro attacin pietra, l’ormai famosa e prezio- camento al nostro paese.
sa ascia in pietra verde e splendi- Gli oggetti esposti all’interno,
‘Di Verde e di Azzurro. Paesaggi di terra e acqua dalla preistoria al Medioevo’
Il paesaggio
castelnovese è
uno straordinario
esempio di
conservazione
della centuriazione
La sala inaugurata a Palazzo Centurione
l’8 giugno 2016 è solo un primo passo in
prospettiva della riapertura del Museo civico.
L’elegante edificio, che ospiterà i locali del
museo, è ancora in fase di restauro e di
adeguamento alle norme tecniche dettate
dagli standard di funzionamento e di sviluppo
dei musei previsti dalla normativa vigente sui
beni culturali. Comunque da oggi possiamo
avere un primo assaggio che ci permette
di apprezzare la ricchezza del patrimonio
archeologico del territorio castelnovese.
L’idea progettuale alla base dell’allestimento
della sala è stata elaborata dal personale della
Soprintendenza Archeologia del Piemonte
(Alberto Crosetto, Alessandro Quercia, che
ne ha curato anche la direzione scientifica, e
8
protetti in eleganti teche, documentano la lunga frequentazione
del territorio castelnovese a partire dal Neolitico, quando le asce
in pietra verde levigata diventavano strumento essenziale per il
disboscamento della pianura. In
età romana il territorio appare
costellato da insediamenti sparsi,
i cui abitanti sono dediti prevalentemente ad attività agricole.
L’insediamento medievale, piccoli
nuclei rurali in continuità con l’età
romana che proseguono le attività
agricole, è contrassegnato dalla
costruzione di chiese e si raccoglie
definitivamente nel paese fortificato di Castrum Novum.
Il progetto espositivo e grafico è
dell’arch. Paola Mascherini.
Per l’amministrazione comunale
l’arch. Patrizia Ferrari, assessore
uscente dell’amministrazione Luise ai beni storici e artistici, ha seguito l’intero iter di approvazione e
di esecuzione del progetto.
Marica Venturino), mentre il progetto espositivo
e grafico è stato redatto e curato dall’Arch.
Paola Mascherini. Il titolo dell’allestimento,
‘Di Verde e di Azzurro’, vuole richiamare il
colore dei due principali elementi naturali che
compongono il paesaggio castelnovese sin
dall’antichità: l’azzurro dell’acqua dei torrenti
Grue e Scrivia che solcano il verde della fertile
terra produttrici di risorse alimentari. I reperti
qui selezionati per l’esposizione, provenienti
da scavi sistematici della Soprintendenza
e da recuperi fortuiti, ci raccontano la lunga
frequentazione della piana castelnovese a
partire dalla Preistoria, dal Neolitico, quando
l’ascia in pietra verde veniva utilizzata per il
disboscamento delle foreste e per ricavare
il legno per fare contenitori, come il vaso
in olmo dagli scavi di Via Torino. Con l’età
romana, il territorio di Castelnuovo si presenta
costellato di insediamenti sparsi a vocazione
agricola posti all’interno di una pianificazione
territoriale dalla centuriazione romana, di cui
il paesaggio castelnovese costituisce uno
straordinario esempio di conservazione nelle
attuali divisioni catastali. L’intensità degli
scambi commerciali e l’agiatezza dei gruppi
che vivevano in questi complessi rurali si
ricava dalle anfore che contenevano derrate
alimentari locali e importate, dalla ricchezza
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 4 – Luglio 2016
dei corredi funerari (in particolare quello di
via Torino) che ci hanno restituito vasi in
terracotta e in vetro e anche gioielli, tra cui
risaltano splendide gemme e castoni di anello
in pietre pregiate, come corniola e onice, e
dagli intonaci e mosaici che decoravano gli
ambienti di una villa di un certo rilievo che
doveva essere ubicata a San Damiano.
Questo sistema di nuclei sparsi continua in
età medievale con la costruzione di chiese
fino alla creazione di un nuovo paese
fortificato raccolto attorno ad un Castello,
Castrum Novum, che ci ha restituito nel corso
dei secoli vasellame da mensa riccamente
decorato e vasi in pietra ollare.
Il progetto ha visto anche il supporto dei
restauratori del Laboratorio di Restauro
del Museo Archeologico di Torino presso
i Musei Reali (Enrico Bertazzoli, Beatrice
de Filippis e Milena Magnasco) per la
pulizia e il consolidamento dei reperti e
l’esposizione degli stessi. Anna Lorenzatto
ha collaborato in tutte le fasi dell’allestimento,
dalla inventariazione e schedatura dei
reperti all’elaborazione delle didascalie e
all’allestimento dei reperti.
Dr. Alessandro Quercia
Funzionario archeologo
Soprintendenza del Piemonte
Territorio
Gli alunni guidati dall’insegnante castelnovese Chiara Parente
La fragola profumata di Tortona si
aggiudica le menzione speciale di RAI Radio 3
La classe 1A dell’ Istituto di Istruzione Superiore “Guglielmo
Marconi” di Tortona con l’audio-video “La fragola profumata
di Tortona, una ricchezza del nostro territorio”, si è aggiudicata
il primo premio menzione speciale Radio Rai 3 al progetto e
concorso nazionale Articolo 9 della Costituzione Cittadini
attivi per il paesaggio e l’ambiente. Un’edizione speciale,
questa dell’anno scolastico 2015/2016, che si è inaugurata
lo scorso novembre con una Lectio Magistralis di Salvatore
Settis e con un apposito messaggio rivolto da Papa Francesco
a tutti i partecipanti.
Al concorso hanno aderito 850 classi delle “medie” e delle
“superiori”, da tutta Italia e anche dall’estero. Gli studenti
coinvolti sono stati circa 14 mila.
Nei giorni 6-7 giugno gli alunni Micol Migliore e Marco Lolla,
in rappresentanza dell’intera classe, accompagnati dalla
professoressa Chiara Parente, sono stati invitati a Roma.
Lunedì 6 hanno partecipato all’incontro Dialogo attorno
all’Articolo 9, tenutosi alla Biblioteca Nazionale Centrale,
alla presenza del Direttore della Biblioteca, del Dirigente
Generale per gli Ordinamenti scolastici e Valutazione del
Sistema Nazionale di Istruzione del Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, del Direttore della Fondazione
Benetton Studi Ricerche, del Dirigente generale Educazione
Ricerca del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del
Turismo.
Al di fuori dell’aula e con il supporto dei loro insegnanti, gli
studenti si sono messi in gioco in prima persona, raccontando
il loro impegno a favore della comunità, consapevoli che solo
attraverso la collaborazione con i cittadini e le istituzioni,
i genitori e le associazioni, è possibile attivare percorsi di
educazione e sensibilizzazione, guardando al futuro, nello
spirito dell’Articolo 9 della Costituzione, che affida alla
Repubblica il compito di tutelare il paesaggio e il patrimonio
storico ed artistico della Nazione.
Martedì 7 si è svolta al Senato, nella Sala Koch, la Giornata
conclusiva dell’edizione 2015-2016 e cerimonia di
premiazione, alla presenza del Presidente del Senato della
Repubblica, sen. Pietro Grasso.
“Ancora una volta volevamo ringraziare chi ha permesso
la partecipazione e la riuscita di questo progetto, che ci
ha insegnato il lavoro di gruppo e la libertà di esporre le
proprie idee. Il nostro Dirigente scolastico professor Guido
Rosso, la professoressa di lingua e letteratura italiana Chiara
Parente, la professoressa di lingua inglese Barbara Massone,
la professoressa di scienze integrate chimica Nadia Semino,
i tecnici informatici Filippo Zappulla e Roberto Bellingeri,
Antonella Guerra e Luciana Cabrelli dell’ufficio segreteria, il
fotografo Bruno De Faveri. Con grande stima e riconoscenza
vogliamo citare il maestro Armando Bergaglio della Società
Storica Julia Derthona, la Signora Patrizia Lodi della Cascina
Carcassola, l’architetto Roberto Gabatelli del Comune
di Tortona e il notaio Maria Paola Cola dell’associazione
“Progetto Derthona”, che ci hanno illustrato, sotto diversi
aspetti, le peculiarità della fragola profumata di Tortona, una
ricchezza del nostro territorio.”
La classe 1A
Laura Botti, Serena Torlasco, Fabio Guzzi
VACANZE AD ALASSIO
PER LA TERZA ETÀ A SETTEMBRE
Si svolgerà dal 16 al 30 settembre il soggiorno marino ad
Alassio presso l’Hotel Adler. Tutti coloro che vorranno partecipare, essendo il numero dei posti disponibili limitato, sono
invitati a iscriversi a partire da lunedì 18 luglio presso l’URP o
l’ufficio segreteria del Comune. Sarà così possibile soddisfare
in anticipo eventuali esigenze per le stanze.
Siamo lieti di informarvi che nella sede di Castelnuovo Scrivia
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IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 4 – Luglio 2016
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L’intervento
Chi ha idee, proposte, tempo da spendere per gli altri è invitato a darci una mano
Al via i “cantieri cultura” per una nuova
stagione castelnovese aperta a tutti
Q
uando mi chiedono
di fare qualcosa per
il mio paese non so
rifiutare. Penso che sia mio
dovere, che abitare in un
posto come Castelnuovo
non vuol dire solo salutare
tutti e fare con coscienza il
proprio lavoro. Qui siamo
in una piccola comunità
che ha bisogno del sostegno di tutti i suoi cittadini.
Se ognuno di noi sente il
paese come un’estensione
della propria casa, tutti viviamo meglio.
Quando Gianni Tagliani
mi ha chiesto di aiutarlo a
coordinare un gruppo di lavoro che si occupasse della
cultura ho subito accettato,
anche se non credo di avere poi quella gran cultura
da spendere. In passato
avevo già fatto parte di una
commissione della biblioteca e ricordo che avevamo
realizzato qualche bel progetto, c’era un bello spirito,
un’energia che mi piacerebbe risentire .
È per questo motivo che
ho accettato e ho subito
chiesto che si aprisse quello che ho voluto chiamare
“cantiere” per costruire una nuova idea
di cultura a Castelnuovo.
Cos’è e di cosa si occupa la biblioteca?
Nel Castello Podestarile c’è da anni una
bella realtà che tutti possiamo frequentare gratuitamente: possiamo prendere in prestito libri, riviste, film, ci sono
due brave bibliotecarie che ci possono
consigliare, c’è una postazione internet,
c’è una vasta raccolta perfettamente archiviata di tutte le pubblicazioni locali,
negli anni abbiamo stampato diversi
volumi su vari argomenti inerenti il nostro paese, sulla sua storia e i suoi personaggi. Durante l’anno si organizzano
spettacoli, conferenze, presentazioni di
libri, mostre d’arte. La sala Pessini ospita questi incontri con grande successo di
pubblico, a Palazzo Centurione è stata
inaugurata la sala didattica archeologica, diversi monumenti del paese sono
stati restaurati, salvati dal degrado con
10
Tre serate
con la buona musica
Dopo l’esordio dei Gordon che ci
hanno fatto rivivere le più belle canzoni
dei Nomadi, saranno due i martedì in
cui vi diamo appuntamento all’ombra
della torre. Prima gli Open e poi la formazione giudata da Marco Guagnini saranno i protagonisti sul palco.
l’impegno di chi, supportato dall’amministrazione comunale, si è speso in prima persona per salvaguardare il nostro
patrimonio.
Oggi mi sembra che alla maggior parte
dei miei concittadini queste cose interessino un po’ meno, per questo mi piacerebbe sentire voci nuove, capire come
interessare i ragazzi che vedo in giro,
spesso annoiati, o i pensionati che passano le giornate al bar a lamentarsi e a criticare. Vorrei il loro aiuto, un po’ del loro
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 4 – Luglio 2016
tempo e le loro idee. Vorrei
che la biblioteca diventasse un punto di incontro
per tutti coloro che hanno
qualcosa da proporre per
rendere migliore il nostro
territorio, e dico territorio
perché non vorrei che ci
limitassimo al paese ma
avere stretti contatti con
i paesi vicini, con le realtà
locali che realizzano eventi,
spettacoli, incontri, con chi
si occupa dell’ambiente,
con chi lavora per l’integrazione, con chi aggrega
i giovani o si occupa degli
anziani. Cultura, insomma, per me è tutto ciò che
ci porta a vedere il mondo
con curiosità e con la mente aperta, senza i paraocchi
della diffidenza, della paura e dell’egoismo. Cultura
come conoscenza, anche
di altre persone e di altre
realtà.
Abbiamo pensato di indire
una specie di assemblea,
un incontro informale a
cui sono invitati tutti coloro che, come me, sentono
la necessità di fare qualcosa per Castelnuovo. Chi
ha un’idea da proporre, chi
ha del tempo da dedicare al patrimonio
storico, alle iniziative che si organizzano
in sala Pessini, chi si vuole occupare dei
bambini, dei ragazzi, di mostre e spettacoli, di musica, arte, scienza, chi non
si accontenta di passare la serata al bar
o davanti alla tv, è invitato a darci una
mano.
Naturalmente non si guadagna niente,
nessun distintivo da appuntare sulla giacca, ci sarà da perdere del tempo, magari da litigare perché non sempre saremo
tutti d’accordo, bisognerà prendersi delle responsabilità e rispettare gli impegni
presi, ma se non avete il coraggio di sporcarvi le mani non venite a lamentarvi dicendo che “a Castelnuovo non c’è niente”.
A Castelnuovo ci siete voi e sta a voi fare
in modo che ci si viva bene oppure no.
Grazie a tutti coloro che ci vorranno credere. Vi aspetto.
Silvio Maniezzo
Sportivamente /di Carluccio Torti
Una prestigiosa promozione
Gianni Tagliani arbitro: questo sconosciuto!
S
crivere di Gianni Tagliani
ne di Voghera. Scetticismo iniziale
sembra un esercizio inutile in
poiché è completamente a digiuno
quanto lo stesso, ne siamo convinti,
di ogni regola sportiva. Nonostante
è conosciuto da tutti a Castelnuovo
questo handicap si dimostra subito
e non solo.
elemento valido e inizia la “carriePersonaggio pubblico, ha cominra” arrivando nel 1998 alla serie D.
ciato a farsi le ossa come giovanisQuando capisce che per lui non ci
simo consigliere comunale intrasono più possibilità di salire ulteprendente e innovativo.
riormente (non ha più l’età) intraAcquisisce esperienza, scala le cariche politiche, prende l’attività di osservatore arbitrale. Anche
diventa sindaco e si riconferma due volte alla in questa veste si distingue per capacità e zelo.
grande con larghi consensi.
In quanto giornalista è nominato Referente reSi occupa di tutto o quasi poiché non gradisce gionale per la Lombardia nella rivista specializfarsi rappresentare e affronta le varie proble- zata “L’Arbitro”.
matiche sempre in prima
Riprende con rinnovato
Gianni ha voluto dedicare la sua propersona.
impegno le sue mansioni
mozione a due amici e colleghi scomÈ giornalista con la penna
di osservatore della serie
parsi. Un arbitro di Tortona, Sergio
pungente, anima ispiratriD sino ad arrivare, sempre
Raccicchini e l’altro, osservatore e
ce e realizzatrice di tante
tra i migliori, a visionare
vicepresidente, compagno di tanti
iniziative, una su tutte la
per tutta Italia gli arbitri di
raduni, il pontecuronese Enzo Tosini.
festa medioevale di fine
serie B.
maggio; poi le folcloristiche presentazioni dei È di questi giorni la sua consacrazione: i diridiciottenni in piazza; le feste patronali; le ap- genti dell’A.I.A. lo hanno giudicato il miglior osprezzate serate alla sala Pessini. È anche un servatore della serie B e, di conseguenza, è stato
convinto animalista… ma forse abbiamo dimen- promosso tra i top, tra quelli che nel prossimo
ticato qualcosa.
campionato andranno a visionare gli arbitri che
Solo una sparuta minoranza lo conosce an- dirigeranno le partite di serie A ed emetteranno
che come esponente dell’A.I.A., l’associazione giudizi precisi sul loro operato. Un aspetto che
italiana arbitri di calcio. Sì, Gianni è anche un per quasi tutti era sconosciuto e, vista la nomina
arbitro! Pur non avendo mai messo piede, da prestigiosa, gli auguriamo un sincero e cordiale
ragazzino, su un terreno di gioco e non aven- “in bocca al lupo”.
do mai dato un calcio a un pallone, un giorno, Nel frattempo, anche i castelnovesi lo hanno
verso i 16 anni, per chissà quale uzzo, decide di giudicato il migliore, ridandogli la fascia di siniscriversi a un corso per arbitri presso la sezio- daco: primus inter pares, e così sia.
Al Centro San Carlo
“Quattro zampe per un amico”, l’iniziativa che si è tenuta al Centro San Carlo,
ha riscosso un grande successo. Protagonisti con gli ospiti della struttura, nella
dimostrazione dell’attività di Pet Terapy, un
cane meticcio, Bimba, e Thea un labrador.
Due preziosi amici a quattro zampe che
compongono il progetto “ConFido Sorriso”. Da oltre quattro anni la San Carlo
Onlus sta portando avanti questa interessante iniziativa che vuole avvicinare i ragazzi agli animali addestrati non solo per la
compagnia ma per una crescita in simbiosi. Ciò consente di avere uno strumento
in più per la riabilitazione delle pluridisabilità: la presenza di un animale risveglia
infatti l’interesse di chi ne viene a contatto,
catalizza la sua attenzione e consente di
instaurare relazioni affettive e canali di comunicazione privilegiati con gli ospiti, stimolando energie positive, distogliendolo o
rendendogli più accettabile il disagio che
porta con sé.
Se ne sono andati
Virginio Vignoli e Angelo Riccardi
Virginio era una delle ultime figure
tipiche del paese. Sapeva la data di
nascita di qualsiasi suo compaesano, era salito agli onori della cronaca nazionale per aver inventato
un calendario perpetuo; apprezzata era stata la sua partecipazione a
“Rischiatutto”, la popolare trasmissione condotta da Mike Bongiorno.
Dopo il lavoro svolto a Rivalta, in
pensione, coltivava le sue passioni:
la pittura, la partecipazione ai primi
gemellaggi anche in veste di organizzatore, il calcio locale e nazionale
attuale e di un secolo fa. Ed è proprio su questo argomento che frequentissime erano le discussioni nella barberia di Angelo Riccardi, anche lui, più giovane
d’età, scomparso in primavera. Si
ritrovavano i tifosi locali al mattino
e sfruttando qualche titolo dei giornali sportivi si accendevano le disquisizioni sulle squadre. Angelo,
presidente del locale Milan Club,
Virginio tifoso del Toro. Si aggiungevano, naturalmente, gli immancabili sostenitori della Juventus
che, volentieri, si confrontavano
con loro. Nel suo negozio Angelo
conservava la foto alla quale teneva di più: quella che lo ritrae con
Gianni Rivera diventatogli amico
nel corso degli anni. Se ne sono andate due persone che hanno lasciato una segno della loro tipicità nel paese e che ricordiamo con il giusto affetto.
IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 4 – Luglio 2016
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Progetti
Il filo conduttore prende ispirazione dall’esposizione universale
“Il buon gusto del nido” per scoprire
sapori, colori e profumi giocando insieme
Una proposta educativa che sa rinnovarsi, apprezzata dalle famiglie e dai piccoli
con una lista d’attesa per una struttura intercomunale che sa attrarre numerose adesioni
C
i sono odori che riportano
con la mente a posti e ricordi lontani: è proprio questa
la sensazione che ho mentre entro
all’asilo nido primavera. Il profumo dei bambini e delle stanze
dell’asilo mi ricordano la mia infanzia. Il sapore di buono, il clima
di serenità, calma e tranquillità,
mettono subito di buonumore e,
appena attraversati i locali della
scuola, arrivo nel giardino dove
un bel gruppo di bambini, curiosi
e dolcissimi, mi dà subito il benvenuto. Seduta accanto alla coordi-
Colli, è una splendida realtà che
offre un eccellente servizio ai genitori che, per motivi di lavoro hanno bisogno di qualcuno che badi ai
propri figli. In questa prima forma
di scuola il fanciullo entra in contatto con i coetanei, vive diverse
esperienze e apprende nuove capacità a livello cognitivo ed emotivo.
Con il passare del tempo, la struttura è migliorata ancora di più
per dare alle famiglie un servizio
completo, efficiente e qualificato.
Con Emanuela, la coordinatrice,
altre quattro educatrici (Adelina,
natrice Emanuela Barbieri, inizio
una piacevole chiacchierata alla
scoperta di questo piccolo mondo
e, attorno a noi, si radunano tanti
bimbi attenti e vivaci che, vedendomi con la biro in mano, vogliono
farsi riempire le manine di “tatuaggi”; chi un cuore, chi un sole
e chi addirittura un aereo, segno
della loro infinita spensieratezza.
L’asilo nido Primavera di Castelnuovo Scrivia accoglie bambini
del paese e dei comuni circostanti,
dall’età di sei mesi ai tre anni. Questa struttura, sita in via Vincenzo
Katia, Paola e Federica) si occupano dei bambini dalle 7.30, quando
entrano, alle 18 quando escono e
la giornata è davvero ricca di momenti diversi, impegnativi ma anche molto divertenti. Esse, infatti,
prima dell’inizio dell’anno “scolastico” programmano, nei minimi
particolari, lo svolgersi delle giornate e le attività da fare con i bambini. Per entusiasmarli, divertirli
e dar loro modo di apprendere,
elaborano differenti progetti educativi per le diverse fasce d’età in
modo da rispondere in maniera
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IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 4 – Luglio 2016
completa alle personali esigenze
di ogni bambino, introducendolo
in un ambiente accogliente e potenziando curiosità, creatività e
conoscenza di sè. Dal percorso e
dalle attività svolte durante l’anno,
prende vita la festa di fine anno
che mostra alle famiglie quanto
svolto a scuola. Il 12 giugno, infatti, nel cortile del Comune i genitori
e i parenti hanno potuto immergersi nel mondo dei loro bambini,
scoprendo il lavoro che i loro figli
hanno portato avanti tutto l’anno.
Il filo conduttore prende ispirazione dall’Expo conclusosi nell’ottobre scorso, un viaggio alla scoperta
del cibo, dei suoi diversi colori e
dei particolari sapori, assaggiando e sperimentando frutta e verdura a seconda delle stagioni. “Il
buon gusto del nido” titolo del
progetto, è stato un vero successo; i bambini, dai più piccoli ai più
grandi, hanno scoperto, giocato e
conosciuto il cibo in maniere originali, dipingendo con l’arancione
della zucca o usando il ciuffo dei
broccoli come pennello. Questa
“avventura” nel mondo del gusto,
ideata dalle educatrici, ha introdotto i fanciulli alla scoperta dei
sapori genuini di frutta e verdura
e, durante il rifresco alla fine della
festa, anche i genitori hanno potuto godere di piatti tipici di regioni
e nazioni diverse, preparati da loro
stessi. Uno scambio di culture culinarie e un modo divertente per
passare un pomeriggio tutti insieme. Per buona riuscita di questo
progetto, va il grazie al Gruppo
Ambiente che da tempo aiuta il
nido dando la possibilità di svolgere esperienze diverse, creative
e originali. Al nido di Castelnuovo
non manca proprio nulla; è dotato
di locali destinati alla refezione,
di tre camere da letto, bagni e sezioni a seconda delle diverse età
ed esigenze. Importante è anche
l’area verde dove nella bella stagione i bambini possono giocare
e un atelier dedicato alla pittura.
La cucina, interna, gestita dalla
cuoca Luciana, offre ogni giorno
piatti gustosi che seguono la giusta
dieta bilanciata per la crescita dei
bambini, secondo le loro necessità. Nulla è lasciato al caso, anche i
rapporti con le famiglie e le diverse problematiche sono trattati in
modo da far sì che ognuno lasci i
propri figli in un ambiente sereno
e accogliente.
Le educatrici, raccontano volentieri cos’è per loro questo lavoro.
È proprio Adelina, una tra le più
giovani, a descrivere alcuni dei
momenti più belli che ogni volta
la lasciano meravigliata: “ vedere
i progressi che ogni singolo bimbo
fa, dall’oggi al domani, è la cosa
che più gratifica e allo stesso tempo emoziona.”, “ritrovarsi a settembre, dopo le lunghe vacanze e
rivederli cambiati, ma pur sempre
affezionati a te è qualcosa di speciale, difficile da spiegare.” Certo,
le difficoltà non mancano “quando
ci sono tanti bambini e qualcuno di
nuovo si deve inserire, non è certo
una passeggiata, ma una responsabilità per non deludere la famiglia e per far star bene il piccolo”
racconta Emanuela che, attorniata
dai suoi bambini, parla con passione ed entusiasmo di questo mestiere che può sembrare un gioco,
ma che nasconde tanto impegno e
responsabilità.
Ci sarebbe ancora molto da raccontare; la realtà del nido è tutta
da scoprire e non si può certo
riassumere in un foglio, ma la passione e l’allegria che le educatrici
trasmettono sono il chiaro segno
che lo stare con i piccoli fa tornare
anche i grandi ancora un po’ bambini. Quando esco dall’asilo penso
che davvero, fare la “maestra” in
un posto così, sia uno dei mestieri più belli del mondo, dove non si
sente la fatica, e la voglia di andare
al lavoro non manca mai.
Elisa Basiglio