parrocchia di san nicola da tolentino

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parrocchia di san nicola da tolentino
PARROCCHIE DEI TOLENTINI E DI SAN PANTALON
don Marco 392 2448591 - don Mario 329 1561027 ([email protected]) - don Piero 339 4922532
Chiesa del SS. Nome di Gesù
(Santa Chiara)
S. Messa festiva: ore 9
Divina
Liturgia
in
rito
bizantino in lingua ucraina:
domenica: ore 13.00
S. Messa feriale: ore 8.00
Chiesa di S. Nicola da Tolentino
www.tolentini.it
S. Messa della vigilia
delle domeniche e feste: ore 19.00
S. Messe festive: ore 11 e ore 18,30
S. Messa feriale: ore 18.30 (ore 9 luglio e agosto)
e-mail: [email protected]
Chiesa di S. Pantalon
www.sanpantalon.it
S. Messa della vigilia
delle domeniche e feste: 18.00
S. Messa festiva: 10.00
e-mail:[email protected]
IL DIARIO
Anno VI - n. 293 - Domenica 23 settembre 2012
Sul cambio del parroco
Qualcuno dei parrocchiani dei Tolentini mi ha
domandato come mai ho chiesto di lasciare la
parrocchia. Beh, in verità non è andata così. Quando
il Patriarca mi ha chiesto di diventare parroco dei
Tolentini, ci sono venuto nella prospettiva di una
stabilità che io credo sia necessaria al servizio
pastorale, e che è pure garantita dal diritto canonico;
e quindi mi aspettavo di restarci molti anni. Ma il
Patriarca Francesco, appena arrivato, ha avvertito la
necessità di cambiare il responsabile diocesano per
la pastorale universitaria, e poiché i Tolentini sono la
parrocchia universitaria, mi ha chiesto di rinunciare
al servizio di parroco, per lasciare posto a don
Gilberto, nuovo incaricato della pastorale
universitaria. Ho fatto presente che era davvero poco
tempo che ero parroco tra voi, ma questo non ha
mutato la sua decisione. Allora ho pensato a quella
frase di Gesù: «Quando avrete fatto tutto quello che
vi è stato ordinato, dite: siamo servi inutili. Abbiamo
fatto quanto dovevamo fare». Anche se insieme con
gli apostoli penso che anche noi dobbiamo chiedere
al Signore: “Accresci la nostra fede!” (Lc 5,6).
Il Patriarca ha poi deciso che io resti come
Amministratore parrocchiale a san Pantalon. Da
questa posizione ho dato tutta la mia disponibilità a
don Gilberto per continuare a collaborare alla
pastorale comune che avevamo iniziato e che
continueremo per le strade nuove che insieme
troveremo, guidati dal Signore.
Don Marco
Briciole
♦ Tanti auguri a Bruno, papà di Francesca, nostro
amico e collaboratore, che proprio oggi 23 settembre
festeggia il suo compleanno.
♦ Dopo un lungo periodo di ferie (le avanzava) è
tornato in servizio Mauro, fedele custode della
chiesa dei Tolentini. Durante la sua assenza è stato
egregiamente sostituito da Agostino, cugino della
signora Anna Vitiello. Agostino ha dichiarato di aver
fatto questo servizio con soddisfazione personale,
essendo stato per lui una novità. Siamo molto grati a
questo fratello, ora rientrato in famiglia per la
vendemmia.
♦ La pubblicazione del volume su san Nicola da
Tolentino è in fase di stampa e verrà presentato in
chiesa dei Tolentini nella data fissata (20 ottobre alle
ore 17). Ci sarà poi (il 4 dicembre all'Ateneo Veneto)
la presentazione alla città.
♦ Avvertiamo per tempo che quest'anno non ci sarà
la benedizione degli animali il giorno di san
Francesco. Proprio durante quella settimana verrà
smontata l'impalcatura del pronao e, quindi, è bene
che l'area circostante sia libera. La benedizione verrà
celebrata in altra occasione.
♦ Fondo di solidarietà: in settimana sono entrati €
81,95 (da offerte raccolte durante le messe feriali).
Appuntamenti
■ Venerdì 28 settembre alle ore 19: inaugurazione
della Saletta d'Oriente di san Pantalon (in calle san
Pantalon, D.D. 3754) con l'inaugurazione della
mostra di quadri dell'affermata artista veneziana
Serena Nono, dal titolo “Donne”. I nostri
parrocchiani (e non solo loro), sono invitati a
partecipare e, se è possibile, a contribuire
all'organizzazione dell'evento (chi può dare qualche
disponibilità si rivolga a don Marco).
■ Vorremmo costituire un gruppetto che si occupi
della Saletta d'Oriente, contribuendo ad organizzare
gli eventi e anche garantendo la vigilanza alle
mostre che vi si svolgeranno. Se qualcuno è disposto
a dare una mano, ci troveremo proprio nella suddetta
Saletta lunedì 24 settembre alle ore 17.00 per
accordarci su come procedere.
■ Abbiamo già fissato l'inaugurazione dei restauri
del Pronao dei Tolentini per domenica 7 ottobre,
dopo la messa della sera. Vorremmo che fosse un
momento di festa di popolo in campo, con un po' di
musica offerta da uno dei soci della ditta che ha
eseguito i lavori ed un rinfresco aperto a tutti. Anche
in questa occasione abbiamo bisogno di tutti coloro
che possano darci una mano. Chiunque è disponibile,
si faccia avanti!
■ Sabato 29 settembre alle ore 11.30 a san Pantalon:
avremo un'anteprima dei risultati dei restauri degli
affreschi del Longhi nella Cappella della santa Casa
di Loreto. I lavori saranno presentati dalla dott.
Amalia Basso della Soprintendenza e dagli studenti
che hanno provveduto ai restauri con una
presentazione in power point e con la possibilità di
salire sul ponteggio per vedere gli affreschi da vicino.
Giovedì 18 ottobre, poi, smontata l'impalcatura,
faremo una vera e propria inaugurazione della
Cappella restaurata.
■ Domenica 30 ottobre in Altino: viene celebrata la
Festa del creato con la partecipazione del Patriarca
Francesco, il quale celebrerà la santa messa alle ore
11.00.- Poi la festa continuerà con iniziative culturali
e ludiche.
Intenzioni messe della settimana
Sabato 22
ore 18 (S. Pantalon)
ore 19 (Tolentini)
+ Mario ed Elda
Domenica 23
XXV domenica del T. O.
ore 10 (S. Pantalon)
ore 11 (Tolentini)
+ Emilio ed Adelina
ore 12.30 (Tolentini) Divina Liturgia in rito
bizantino (Ucraini)
ore 18.30 (Tolentini) + Michele e def. fam. Vitiello
Lunedì 24
Martedì 25 secondo intenzione dell'offerente
Mercoledì 26
Giovedì 27 + Piero
Venerdì 28
+ Marcello
Sabato 29 Santi Michele, Gabriele e Raffaele arc.
ore 18 (S. Pantalon)
ore 18.30 (Tolentini) santo rosario
ore 19 (Tolentini)
+ Michele
Domenica 30 XXVI domenica T. O.
ore 10 (S. Pantalon)
ore 11 (Tolentini)
+ Sergio, Alvise e Catterina
ore 18.30 (Tolentini)
Il Papa in Libano
Nella scorsa settimana abbiamo seguito con una certa
trepidazione il viaggio di papa Benedetto in Libano.
Forse qualcuno ha letto i suoi discorsi ed ha avvertito le
speranze e le preoccupazioni del Santo Padre. I lettori
più anziani ricorderanno che anche durante le visite dei
papi degli ultimi cinquantanni nella terra dei cedri, non
mancavano speranze e preoccupazioni, anche maggiori.
Paolo VI fu il primo successore di Pietro a mettere
piede in Libano con uno scalo aereo. Diretto a
Bombay, il 2 dicembre 1964, durante la sosta tecnica
dell' Air India a Beirut, fu accolto da migliaia di
persone che gli ricordarono la popolazione “gioiosa,
entusiasta e generosa” incontrata all'inizio di quello
stesso anno in Terra Santa. Fu un'occasione per
riconoscere pubblicamente “tutto quello che
rappresenta, per la Chiesa, la fede delle popolazioni
cristiane libanesi, espressa nell'armoniosa diversità
dei riti, nell'abbondanza e la varietà delle comunità
religiose e monastiche, nelle molteplici attività di
ordine
apostolico,
educativo,
culturale
e
caritatevole”. (…)
A lavorare per la pace nella terra dei cedri fu, per
brevissimo tempo, fu anche Giovanni Paolo I, che
ebbe a cuore i problemi dell'area mediorientale. Nel
suo appello all'Angelus del 10 settembre 1978, papa
Luciani richiamò i colloqui in corso a Camp David,
e pregò e fece pregare per chiedere “al Signore di
aiutare gli sforzi di quegli uomini politici”. Stando
ad
alcune
confidenze,
Luciani
espresse
riservatamente al cardinale Agostino Casaroli la
disponibilità di recarsi a Beirut prima del Natale del
'78 per contribuire alla soluzione del conflitto in atto,
riacuitosi: disponibilità di cui era al corrente il
patriarca maronita Antoine Khoraiche.
In realtà passò molto tempo per una visita papale in
Libano. Arrivò solo il 10 e 11 maggio del 1997 con
il viaggio di Giovanni Paolo II. Wojtyla volle
firmare lì l'Esortazione Apostolica post sinodale
“Una speranza nuova per il Libano”. In quella
occasione chiese ai giovani di vegliare sulla
riedificazione del loro Paese sulla base dei valori
evangelici, dopo decenni di guerre. Ad Harissa, nella
basilica di Nostra Signora del Libano, il papa li
esortò a lasciarsi “raggiungere da Cristo”, spezzando
il cerchio di violenza che aveva distrutto larga parte
del loro Paese. Fu quella, soprattutto, l'occasione per
difendere la storica missione del Paese che un tempo
aveva saputo mostrare come “fedi diverse possono
convivere in un clima di pace, fraternità e
cooperazione”.
Quanto ai viaggi papali nella terra dei cedri, il resto
è cronaca corrente. Papa Benedetto XVI ha
riaffermato con fermezza la necessità del rispetto
reciproco e della pacifica convivenza. Del resto è
difficile trovare un'altra area del Medio Oriente dove
i cristiani godono dello stesso grado di protezione,
dove ci si può convertire senza rischiare la morte o
l'emarginazione. E se è pur vero che con i sanguinosi
assalti alle ambasciate nelle ultime ore a Bengasi e
con la vicina Siria in rivolta (che ha impedito a
diversi vescovi di varcare il confine), nessuno aveva
interesse ad aprire pure una “crisi libanese”, non per
questo va ignorato che papa Ratzinger ha compiuto
uno dei viaggi più difficili, sin qui, del suo
pontificato. Una visita dalla forte carica simbolica di
testimonianza per tutte le comunità quella del papa
“pellegrino di pace, amico di Dio, amico degli
uomini”.
(Sintesi a cura di D.M. di un articolo a firma di M.
Roncalli, pubblicato su AVVENIRE del 18/09/2012).