Scelti per voi
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Scelti per voi
190 > dalla redazione Dialogo sui farmaci • n. 4/2011 Scelti per voi La diagnosi in medicina Storia, strumenti, scenari e incertezze nell’incontro tra paziente e medico di L Pagliaro, M Bobbio, A Colli Raffaello Cortina ED, Milano 2011 € pagg. 328 - € 32,00 Il volume è costituito da 10 capitoli diversi per argomento anche se redatti con intenti comuni. Soprattutto nei primi tre gli Autori illustrano scenari clinici differenti che dovrebbero far riflettere e guidare verso una diagnosi ragionata in tempi in cui anamnesi ed esame obiettivo devono confrontarsi con (ed essere avallate da) tecniche diagnostiche di laboratorio e strumentali sempre più precise. Il capitolo IV si occupa del ruolo che nel procedimento diagnostico gioca l’esperienza e l’intuizione, temi importanti pure alla luce di recenti rilevazioni in USA (non citate nel volume) che dimostrano come il medico di medicina generale anche di “larga esperienza”, se non si aggiorna, riesce a porre diagnosi solo nel 50% dei pazienti. Nei capitoli V, VI e VII vengono rispettivamente trattati i problemi riguardanti la capacità di comunicare la diagnosi specie un caso di malattia grave, le difficoltà che il medico incontra nel decidere il da farsi, e nel “leggere” adeguatamente la qualità dei trial clinici, questioni tutte su cui l’insegnamento universitario è largamente carente. Il capitolo VIII affronta il problema del peso da dare a certi fattori di rischio magari ben identificati, ma poco significativi nel favorire la malattia in termini assoluti. Il capitolo IX considera gli errori in cui il medico può incorrere, errori molte volte di sistema più che individuali. Infine, il capitolo X insiste sulle modalità concrete con cui si dovrebbe imparare a porre diagnosi Dichiarazione di San Paolo sull’accesso ai medicinali e altri prodotti farmaceutici correttamente. E qui soprattutto che emergono le carenze della didattica tradizionale, che non sa rinnovarsi adattandosi ai progressi tecnicoscientifici e creando le basi di una educazione medica continua. Il recensore ritiene il volume di alta caratura e assolutamente raccomandabile, ma sinceramente teme che il linguaggio “troppo colto” invogli solo una minoranza di medici (quelli che meno ne avrebbero bisogno), ma non la maggioranza per la quale sarebbe invece indicato. Giorgio Dobrilla Indignatevi! di Stéphane Hessel ADD Editore, 2011 pagg. 64 - € 5,00 Un autore di 93 anni pubblica con una sconosciuta casa editrice di Tolosa un breve testo (Indignez vous!) che raggiunge in poche settimane un sorprendente successo (solo in Francia più di 700.000 copie) tanto da venire tradotto in 20 lingue. Il 15 maggio un gruppo di giovani spagnoli inizia un’insurrezione pacifica che prende il nome proprio da questo trattato che assume il valore di un manifesto: gli indignati. Lui si chiama Stephane Hessel ed è un ex partigiano nato a Berlino da genitori ebrei. Vissuto in Francia, ha partecipato alla resistenza e al controspionaggio al tempo di Vichy. È stato arrestato e internato due volte dalla Gestapo nazista. Per due volte è scappato dai campi di concentramento tedeschi. Per lui l’indignazione è la possibilità di cambiamento e trasformazione di questo mondo per contribuire a migliorarlo e tutelarlo, per stare meglio tutti. Pensando che in fondo non è difficile. È fondamentale. In occasione del Global Fund Partnership Forum, 30 Parlamentari di 24 Paesi che rappresentano diversi livelli di sviluppo economico si sono riuniti lo scorso giugno a San Paolo (Brasile) per manifestare il loro impegno a rendere possibile l’accesso universale ai farmaci e altri prodotti farmaceutici essenziali per le comunità che rappresentano. Nella Dichiarazione che ne è scaturita ricordano innanzitutto che l’accesso ai medicinali è un elemento fondamentale del diritto umano alla salute e così è stato riconosciuto dagli Stati Membri dalle Nazioni Unite, in particolare nel contesto dell’AIDS, della tubercolosi e della malaria. Esistono attualmente nuove minacce che possono limitare l’accesso ai medicinali, in particolare per i medicinali più recenti, sottoposti ad una serie di barriere sui diritti della proprietà intellettuale, quali il monopolio dei brevetti e la esclusività dei dati. La Dichiarazione contiene una serie di misure rivolte per lo più ai Governi; ad esempio quella di astenersi nell’interferire sul transito di medicinali generici tra Paesi esportatori e importatori dove tali medicinali si aggiustano alle Leggi di tali Paesi. Altre misure riguardano il Fondo Mondiale di lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria e altri donatori multilaterali. Infine, ai detentori di brevetti, tra cui l’industria farmaceutica, si chiede, tra altre misure, quella di non fuorviare i decisori della politica sanitaria né il pubblico, equiparando erroneamente i medicinali generici ai medicinali contraffatti. Il documento della Dichiarazione è disponibili in: www.dialogosuifarmaci.it/app/ webroot/documents/Partnershi pForum_2011ParliamentaryAc cessMedecines_Speech_en.pdf