le implicazioni della brexit per i mercati azionari statunitensi

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le implicazioni della brexit per i mercati azionari statunitensi
INFORMAZIONI PER INV ESTITORI PROFESSIONA LI
LE IMPLICAZIONI DELLA
BREXIT
PER I MERCATI AZIONARI
STATUNITENSI
AZIONARIO USA – GIUGNO 2016
Sintesi
 Riteniamo che gli Stati Uniti siano in una posizione migliore,
rispetto ad altri mercati, per superare la turbolenza causata dal voto
britannico a favore dell'uscita dall'UE.
Diane Sobin
Responsabile azionario
USA, EMEA
 Le previsioni di crescita saranno probabilmente riviste al ribasso
a fronte del rafforzamento del dollaro e del ridimensionamento delle
aspettative sui tassi d'interesse.
 L'aumento della volatilità sui mercati genererà a nostro avviso
opportunità che in quanto gestori attivi potremo cogliere per
ottenere benefici a lungo termine.
La decisione del Regno Unito di abbandonare l'Unione europea
inciderà nell'immediato soprattutto sui mercati britannici ed europei,
ma nel mondo interconnesso di oggi vi saranno probabilmente
implicazioni anche per gli investitori azionari statunitensi.
Contesto di mercato globale
A titolo di contesto è utile ricordare che, in quanto mercato azionario
più grande e più liquido al mondo, gli Stati Uniti si trovano in una
situazione più stabile rispetto a molti mercati europei e asiatici. In
passato, nelle fasi di tensione economica, l'S&P 500 ha evidenziato
tendenzialmente una maggiore stabilità degli utili rispetto ad altri
mercati. Ciò è dovuto in parte alla più ampia diversificazione
settoriale del mercato statunitense, alla buona tenuta delle sue
istituzioni finanziarie e del processo di formulazione delle politiche
economiche, e al ruolo centrale degli Stati Uniti nel sistema
finanziario mondiale. In virtù di tali caratteristiche, nei periodi di
tensione gli USA si sono dimostrati uno dei mercati internazionali
più difensivi.
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Opportunità per un approccio attivo
Noi di Columbia Threadneedle abbiamo la fortuna di poter attingere a un profondo bacino di
risorse d'investimento in tutti i mercati e le aree geografiche principali. Nei mesi che hanno
preceduto il referendum britannico e specialmente in seguito all'annuncio del risultato abbiamo
dedicato molto tempo ad analizzare le implicazioni per le economie e i mercati mondiali di un
voto favorevole all'uscita. L'analisi macroeconomica è un input importante del nostro processo
decisionale relativo agli investimenti, in quanto il contesto economico influisce sui fondamentali
e sulle valutazioni delle società nel nostro mercato. Riteniamo che la combinazione di analisi
top-down e bottom-up ci assicuri un vantaggio competitivo rispetto a molti gestori azionari
statunitensi.
La nostra analisi delle implicazioni del voto è spiegata a seguire, ma l'attività di portafoglio
continuerà ad essere guidata dalle opportunità che individueremo a livello di singoli titoli. Le
migliori di queste si presenteranno laddove le valutazioni azionarie si discostano dai
fondamentali, alla luce di quanto emerge dal nostro processo di ricerca. Sarà questo a orientare
le nostre decisioni nelle settimane e nei mesi a venire, allorché punteremo a cogliere le
opportunità che si manifestano nel mercato.
Impatto sulle variabili macroeconomiche
A livello macroeconomico, la relativa sicurezza offerta dal mercato statunitense si tradurrà
probabilmente in un rinnovato vigore del dollaro USA. Ciò favorisce le società orientate verso
l'economia interna a scapito degli esportatori multinazionali. La perdurante forza del biglietto
verde potrebbe anche esercitare pressioni sui paesi con valute ancorate al dollaro, come la
Cina, che potrebbe registrare turbolenze sul mercato locale. Questo potrebbe a sua volta
incidere sul livello della domanda proveniente dalle economie asiatiche, in aggiunta alle
probabili ricadute sulla domanda europea. Gli esportatori potrebbero pertanto risentire della
debolezza dei mercati finali nonché di una diminuzione del valore degli utili per via dell'effetto
delle conversioni valutarie.
Il rafforzamento del dollaro comporterà un inasprimento delle condizioni finanziarie negli Stati
Uniti, il che rende improbabile un ulteriore rialzo dei tassi da parte della Fed nel 2016. Il rinvio
dell'aumento dei tassi di interesse, abbinato a una fuga verso la relativa sicurezza nel mercato
statunitense, ha già provocato un calo dei rendimenti dei Treasury USA. Quale reazione
immediata al risultato del referendum, il rendimento del titolo decennale è sceso sotto l'1,5%.
Riteniamo che ciò accresca l'attrattiva dei titoli azionari assimilabili a obbligazioni con un
dividendo elevato di settori quali utility, telecomunicazioni e beni di prima necessità. Ci
aspettiamo che le azioni ad alto dividendo continuino a sovraperformare, come avviene
dall'inizio del 2016.
Per contro, i titoli bancari saranno probabilmente penalizzati dall'appiattimento della curva dei
rendimenti e dalla conseguente compressione dei margini d'interesse netti. Tuttavia, è utile
rammentare che gli istituti bancari statunitensi presentano attualmente una situazione
patrimoniale tra le più solide nei mercati finanziari globali e sono dunque relativamente ben
posizionati per affrontare una fase di volatilità.
Riteniamo che il rallentamento della crescita e della produzione industriale a livello globale
potrebbe causare un indebolimento dei titoli collegati alle materie prime. In questi settori le large
cap più stabili potrebbero registrare le migliori performance relative. Una notevole eccezione
alla debolezza dell'universo delle commodity sarà data probabilmente dall'oro, il cui prezzo spot
quest'anno ha già evidenziato una tendenza al rialzo che a nostro avviso è destinata a
proseguire per via dell'incertezza che ci attende.
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Alcune delle dinamiche macroeconomiche descritte produrranno benefici a breve termine per i
consumatori, poiché il calo dei prezzi del petrolio, dei costi dell'indebitamento e di quelli delle
importazioni daranno ulteriore impulso ai redditi disponibili. I benefici potrebbero essere
particolarmente marcati nei settori collegati all'edilizia residenziale. Ciò dovrebbe accrescere il
contributo dei consumi interni al PIL statunitense, ma nel lungo periodo il rallentamento della
crescita e quindi delle assunzioni potrebbe annullare in parte tali guadagni.
Leadership di mercato
Volendo individuare i titoli che evidenzieranno l'andamento migliore in termini generali,
riteniamo che vi sia un'elevata probabilità che le azioni growth tornino a sovraperformare i titoli
value. Le ridotte aspettative di crescita rendono relativamente più appetibili le società in grado
di registrare un'espansione sul lungo periodo con una minore dipendenza dal ciclo
macroeconomico. Per contro, i titoli con una maggiore esposizione ciclica, in particolare quelli
orientati verso i mercati esteri, hanno maggiori probabilità di sottoperformare il mercato. I titoli di
"qualità", caratterizzati da rendimenti elevati, fondamentali stabili e team manageriali validi,
saranno verosimilmente molto richiesti dagli investitori. È ipotizzabile inoltre che le azioni a più
alto beta segnino il passo rispetto al mercato. Un avvertimento importante a tal proposito è che
ricercheremo attivamente aziende di alta qualità che hanno accusato una flessione dei corsi
azionari non giustificata dai fondamentali. Tali opportunità potrebbero dimostrarsi
particolarmente numerose tra le società ad alto beta, con multipli di valutazione elevati e una
capitalizzazione di mercato ridotta.
Operazioni societarie
L'attività di fusione e acquisizione (M&A) potrebbe rimanere sostenuta nel breve periodo a
causa dell'indebolimento delle aspettative di crescita, che aumenta l'attrattiva relativa
dell'espansione ottenuta tramite acquisizioni anziché attraverso l'investimento nella crescita
organica. Il perdurare di bassi tassi d'interesse renderebbe inoltre più appetibili le operazioni di
M&A, a condizione che il costo del debito rimanga contenuto. Tuttavia, riteniamo anche che un
periodo di incertezza potrebbe accrescere il costo del capitale attraverso un ampliamento degli
spread delle obbligazioni societarie. Ciò sarebbe verosimilmente un problema meno acuto per
le aziende di qualità con una situazione finanziaria solida.
Conclusioni
Abbiamo presentato alcune delle nostre analisi in merito all'impatto della decisione britannica di
abbandonare l'UE, anche se desideriamo ripetere che l'attività di portafoglio sarà determinata
dall'attrattiva delle opportunità di rischio/rendimento offerte dai singoli titoli, con il prezioso
contributo della nostra analisi macroeconomica e tematica. Agiremo laddove osserveremo che
le valutazioni delle opportunità cicliche e strutturali si discostano dai fondamentali, sulla base di
quanto determinato dal nostro processo di ricerca. Riteniamo che un approccio attivo
all'investimento possa rivelarsi particolarmente vantaggioso. I passati episodi di debolezza sui
mercati hanno dimostrato che la pazienza può essere la qualità più importante di un investitore.
Nel contesto di elevata volatilità che potrebbe profilarsi in futuro, pensiamo che sarà
vantaggioso prestare ascolto ai consigli di uno dei più grandi investitori del mondo, Warren
Buffet: "Vi rivelerò il segreto per arricchirsi a Wall Street. Cercate di essere avidi quando gli altri
sono timorosi, e di essere timorosi quando gli altri sono avidi.
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