PIATTAFORMA THINKTAG SMART

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PIATTAFORMA THINKTAG SMART
PIATTAFORMA THINKTAG SMART
Elaborato finale di Serena Crippa, Matricola 730008
COMMENTI ALLE LEZIONI ED ESERCITAZIONI di TURISMATICA
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Lezione 1 del 18-04-2012
Nella prima lezione abbiamo trattato l’argomento del social learning, che significa applicare le
logiche social all’apprendimento. Il web infatti può essere usato come piattaforma di lavoro o di
studio dove scambiarsi informazioni. L’insegnamento on-line può anche essere sostitutivo di una
lezione frontale docente-allievo. Un insegnamento on-line per essere coinvolgente ed efficace,
deve essere basto sui social network. E’ per questo motivo che nel nostro corso utilizzeremo la
piattaforma thinktag smart, che permetterà a tutti noi studenti di commentare le lezioni e
condividere argomenti utili al fine di integrare le nostre lezioni frontali. Inoltre abbiamo parlato
della nascita del World Wild Web che significa Grande Rete Mondiale. Il www fu inventato da TimBerners-Lee nel 1991 quando era ricercatore al CERN. Inizialmente il primo sito web era utilizzato
solo dalla comunità scientifica, mentre successivamente, nel 1993, il CERN decide di rendere
pubblica la tecnologia alla base dei web. Il web è uno spazio elettronico e digitale di internet
destinato alla pubblicazione di contenuti multimediali (testi, immagini, audio, video, ipertesti..ecc)
nonché uno strumento per implementare particolare servizi come ad esempio il download di
software (programmi, dati, applicazioni..). Tim-Berners-Lee è stato l’inventore del www, ma colui
che ha denominato questa nuova tecnologia si chiama Tim O’Really.
TAG: social learning, social tourism, social commerce, Tim Berners Lee, ipertesto, CERN, html, broswer,
server http, link, www, client, Tim O'Really, web 2.0, web semantico, thinktag smart, internet explorer
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-1-del-18-aprile2012?comments_page=1#comment_98848
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Lezione 2 del 19-04-2012
La seconda lezione è iniziata parlando del concetto di clue train che significa flusso continuo di
informazioni ed è il concetto che sta alla base della logica dei social network. I social network infatti
si basano sulle persone, le loro relazioni e le conversazioni che avvengono tra di loro in modo
continuativo. Se prendiamo l’esempio di facebook, uno dei suoi limiti principali è che ragiona per
flussi lineari di conversazioni e risulta così difficilissimo andare a recuperare conversaioni poco
recenti. Inoltre sui social network non è possibile avere il controllo di ciò che succede quando non si
è in linea: se non si è connessi a face book, infatti, si rischia di perdersi il pettegolezzo. In questo
modo esso ci tieni ancorati alla sua piattaforma in modo tale che non perdiamo le informazioni. Un
altro concetto trattato in questa lezione è stato quello di overload informativo che significa
sovraccarico di informazioni, infatti, sui social network e più in generale sul web ci troviamo di
fronte a molte più informazioni di quante riusciamo a gestirne. Purtroppo il flusso unilaterale delle
conversazioni, unito al sovraccarico di informazioni, ci fanno perdere informazioni che potrebbero
esserci utili, quindi dobbiamo cercare di fissare quelle che riteniamo possano servirci tramite tag e
connessioni. Infine abbiamo parlato anche del passaggio che avvenuto da internet al web 2.0,
infatti, Internet esisteva prima del web, ma era solo testo. Vi era un simbolo detto PROMPT, che
segnalava all’utente che il sistema era pronto ad accettare imput. Lo schermo era nero, non c’era la
grafica e nemmeno le immagini,c’era soltanto un’interfaccia testo chiamata TELMET che era una
schermata piena di caratteri e simboli e di fianco bisognava scrivere il nome del server. Quando si è
passati da internet al web, le persone in grado di utilizzarlo erano pochissime a causa di tutta
questa tecnologia, così la possibilità di produrre informazioni si limitava a ricercatori che la avevano
a disposizione nelle università o nei centri di ricerca. Fino al 2004 erano quindi pochissimi gli utenti,
mentre dal 2004 in poi è stato possibile che anche le persone che non avevano un protocollo http a
casa potevano scrivere blog e quindi mettere informazioni in rete, e si passò con ad un nuovo
internet, il web 2.0 dove l’elemento fondamentale è la bidirezionalità tra chi produce informazioni
e chi le riceve. Prima, nel 1996 i producer (produttori di informazioni) erano pochi ed gli user
(coloro che leggevano le informazioni erano molti), dal 2006 in poi invece i consumatori di
informazioni diventano al tempo stesso anche produttori e da questa concezione nasce il nuovo
termine “prosumer”.
TAG: clue train, connessione, overload informativo, flusso unilaterale, social network, tag, prompt, telmet,
producer, user, bidirezionalità, prosumer, scaffale, turismatica, broadcast, UGC, OTA,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-2-del-19-aprile2012?comments_page=1#comment_98896
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Esercitazione 1 del 23-04-2012
Durante questa prima esercitazione ci è stato presentato il progetto per sviluppare il nuovo portale
del turismo italia.it. I precedenti tentativi sulla realizzazione di questo portale purtroppo si sono
rivelati fallimentari in quanto il sito non era all’altezza delle aspettative e inoltre il suo utilizzo non
era efficace. Il portale italia.it, costato 90 milioni di Euro, fu realizzato per la prima volta nel 2004
per rappresentare il turismo italiano nel mondo e venne messo online nel 2007 nonostante non
fosse stato ancora ultimato ed il risultato fu disastroso. Nel 2009 vennero stanziati altri 10 milioni di
Euro per realizzare un nuovo portale e venne così riaperto in versione Beta e dopo pochi mesi in
versione definitiva. Anche questa nuova realizzazione si rivelò fallimentare ed è per questo motivo
che noi studenti verremo coinvolti per creare un portale del turismo italiano tutto nuovo che si
baserà sull’ibridazione 2.0 e cioè l’incontro tra la componente istituzionale e la componente
partecipativa del web 2.0. Noi studenti infatti dovremo creare degli itinerari originali che hanno il
fine di promuovere il territorio turistico italiano. Abbiamo quindi definito 3 modelli possibili: il
primo è il modello broadcast, utilizzato da un sito istituzionale cove l’offerta informativa viene
creata dai producer e consultata dai consumer; il secondo è il modello partecipativo che segue le
logiche del web 2.0 dove gli utenti sono contemporaneamente producer e consumer; ed infine il
modell mix il quale combina insieme i due modelli precedenti. È proprio quest’ultimo modello che
dovremo seguire per realizzare il nostro progetto per il nuovo portale di italia.it. Nello specifico
vogliamo cercare di dare la possibilità alle persone che conoscono veramente un territorio di
poterlo promuovere e diventare parte della redazione, in modo tale che non ci sia una redazione
centralizzata ma una diffusa nel territorio, a mio parere sicuramente molto più efficace.
TAG: tendenze, social network, tripadvisor, condividere, esperienza, e-commerce, esperienza d' acquisto,
teoria lunga coda, mercati di nicchia, ibridazione 2.0, valutazione, feedback, e-bay, mash up, organizzazione
contenuti,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazioni-23-aprile-2012turismatica?comments_page=1#comment_98897
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Lezione 3 del 24-04-2012
In questa lezione abbiamo avuto come ospite il Dottor Edoardo Colombo, responsabile del progetto
del sito ufficiale del turismo Italia.it, e direttore del Comitato Innovazione e Turismo. Egli ha
approfondito il tema dell’ibridazione che significa l’incontro del modello broadcast in cui i contenuti
sono statici e vengono creati dai producer e consultati dai consumer, e il modello partecipativo in
cui i contenuti sono dinamici ed è l’utente stesso che li crea diventando così sia producer che
consumer. Il nuovo portale del turismo Italia dovrà infatti infatti combinare nel suo sito una parte
istituzionale e una parte partecipativa. Le informazioni contenute nel sito potranno così essere
aggiornate in tempo reale lasciando agli utenti degli spazi per poter commentare, condividere
informazioni e le loro esperienze in modo tale da poter raccontare e raccontarsi. Egli ha così
introdotto un nuovo argomento: lo storytelling che significa la narrazione della propria esperienza.
E’ un elemento che può diventare importantissimo per la promozione del territorio perché le
persone possono utilizzare la propria esperienza per raccontare un territorio. Lo scopo di questa
condivisione di esperienze è quello di aggiungere valore ad un luogo in modo tale da incuriosire gli
utenti ed invogliarli così a visitarlo. Inoltre l’elemento della narrazione rende più completo un
contento, un territorio. Dal momento che gli utenti possono aggiungere qualunque tipo di
informazioni, si potrebbe pensare che essi possono produrre contenuti di bassa qualità. Secondo gli
studiosi, però, questo non avviene perché la rete ha la capacità di auto correggersi e auto
organizzarsi. Infatti se un utente dovesse inserire un informazione sbagliata o non adeguata su di
un luogo, un altro utente che vive in quel luogo potrebbe accorgersene e correggerla inserendo
l’informazione giusta. A questo proposito abbiamo visto il caso di una risorsa su Thinktag
riguardante la Chiesa di San Francesco ad Alabri fatto da una studentessa , la quale ha inserito la
foto della chiesa sbagliata. Un altro studente, che conosce bene la chiesa in questione, la avverte
dell’errore e lei così lo corregge.
TAG: storytelling, esperienza, territorio, iperpertinenza, ibridazione, affidabilità, contenuti,
georeferenziazione, versione alfa, versione beta, foursquare, audience, opentag, check-in, racconto,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-3-del-24-aprile2012?comments_page=1#comment_99022
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Lezione 4 del 26-04-2012
In questa lezione abbiamo chiarito come funzionerà il nuovo portale del turismo Italia e in
particolare quale ruolo svolgeremo noi studenti. Il nostro contributo infatti sarà quello di utilizzare
i contenuti dell’innovazione per realizzare degli itinerari sul territorio e arricchire così l’offerta
turistica. L’idea si svilupperà sul concetto di redazione diffusa che significa che i contenuti non
vengono inseriti da una redazione limitata a livello centralizzato, ma da più utenti. Un altro
elemento importante che dovremo utilizzare sarà la mappa che non è solo utile, ma è anche
connettore di storia. Non si può più pensare di fare promozione turistica senza una mappa. La
mappa, infatti, non solo rappresenta il territorio, ma assume maggiore importanza se si associano
ad essa informazioni utili sui luoghi. Un ultimo punto che cercheremo di inglobare nel nostro
progetto sarà l’elemento della Gamification, cioè l’inserimento di un aspetto ludico che consentirà
di ottenere punti e premi al fine di attivare interesse e coinvolgimento al sito. Un esempio di social
network che si basa sulla gamification è foursquare il quale consente di fare check-in nei luoghi in
cui ci si trova e ad ogni check-in si guadagnano punti che poi consentono di vincere dei badge e di
diventare il major del luogo che si frequenta più spesso.
TAG: ibridazione, parte istituzionale, contenuto partecipativo, legame, innovazione, redazione diffusa,
foursquare, mappa, gamification, mibac,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-4-del-26-aprile2012?comments_page=1#comment_99024
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Lezione 5 del 2-05-2012
La lezione è cominciata trattando della capacità di una community di essere smart: infatti
all’interno di essa possono essere inseriti molti contenuti ma alcuni di questi potrebbero risultare
errati, altre persone però possono accorgersi e correggerli ed essa diventa così intelligente.
Tuttavia i contenuti inseriti restano moltissimi e ci troviamo quindi di fronte ad un overload
informativo, un eccesso di informazioni. Esse necessitano infatti di essere organizzate ed il metodo
migliore per farlo è la classificazione. Noi invece usiamo ancora il sistema delle cartelle nei nostri pc
ma esso è ormai superato. Le date sono l’elemento più importante per classificare, come avviene
ad esempio per le foto, ma anche il luogo sta acquistando importanza, infatti le macchine
fotografiche stanno introducendo la geolocalizzazione: il GPS è incorporato in esse e rilevando il
luogo in cui si scatta la foto, lo “attacca” dietro alla fotografia. Anche la tag sta diventando
importante, infatti aggiungere una tag, cioè un’informazione per classificare i contenuti diventa
un’ottima soluzione davanti l’overload informativo. Per quanto riguarda le foto ad esempio basterà
inserire la tag in un motore di ricerca per tag e troveremo così la nostra foto. I motori di ricerca per
tag sono flessibili, ma il numero delle tag deve essere limitato. I thesaurus sono dei vocabolari che
controllano le tag, stabiliscono cioè quali parole si possono usare e quali no. Vengono definite
descrittori le parole che possono essere usate e non descrittori le parole che non possono essere
usate. I vocabolari gestiscono anche le relazioni tra descrittori e non descrittori, cioè le relazioni che
esistono tra le parole. Lo svantaggio di questi vocabolari è che essi devono essere costantemente
aggiornati per stare al passo con le parole, per aggiungere descrittori, non descrittori e le relazioni
tra di essi. I Thesauri migliori sono quelli che si aggiornano costantemente per stare al passo con
l’evoluzione della lingua.
TAG: smart, community, scaffale, overload informativo, classificazione, organizzare, metadato, tag,
semantica, classificazione decimale dewey, sottoclassi, etichettamento, thesaurus, descrittori, vocabolario,
tagging,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-5-del-2-maggio-2012?comments_page=1#comment_100362
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Lezione 6 del 3-05-2012
Le tag non hanno un utilità solo a livello individuale, ma anche a livello sociale. Il “tagging” che
consente di sviluppare le tag da associare al contenuto, è anche un fatto sociale e diventa “social
tagging”. Esso permette la condivisione delle tag consentendo di connettere gli individui tra loro e i
diversi sistemi di conoscenza esistenti. Il social tagging utilizza un linguaggio naturale, non un
linguaggio specifico, che può quindi essere utilizzato e conosciuto da tutti. Inoltre, più persone
utilizzano una tag, più sarà facile per un utente ritrovare quella tag che rimanda ad un contenuto.
Abbiamo successivamente introdotto il concetto di tag cloud che significa letteralmente nuvola di
tag e si presenta come una rappresentazione di tutte le tag utilizzate in un sito in una sorta di
nuvola in cui le parole più usate vengono raffigurate con un font più grande, mentre le parole meno
utilizzate vengono raffigurate con un font più piccolo.
TAG: tagging, social tagging, condivisione, connettere, linguaggio naturale, tag cloud, iper-pertinenza,
scaffale,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-6-del-3-maggio-2012?comments_page=1#comment_100363
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Esercitazione 2 del 7-05-2012
Durante questa esercitazione abbiamo visionato come funzionano alcuni social network. Il primo è
stato foursquare che sfrutta due componenti principali: la geolocalizzazone e la georeferenziazione.
Esso ha due possibilità di aggancio: è possibile iscriversi via web oppure tramite un’applicazione sui
dispositivi mobili. Inoltre permette di avere relazioni di amicizia e sapere cosa stanno facendo gli
amici. Foursquare sfrutta il GPS per usare la geolocalizzazione e usa il principio dei check-in. Grazie
al check-in il sistema mi identifica e tramite al GPS segna la mia posizione sulla mappa. La
piattaforma è stata lanciata nel 2009 ed in meno di un anno gli utenti sono passati da o a 45 milioni
con una maggiore percentuale di uomini. Le piattaforme hanno la capacità di contaminarsi fra loro ,
e cioè esse sono ormai tutte collegate, ad esempio foursquare comunica con facebook. La
procedura dei check-in da mobile è molto più immediata poiché c’è il GPS, mentre da web è più
lunga perché è necessario inserire le coordinate precise del luogo oppure è necessario scaricare un
plug-in, cioè un’estensione del browser per poter fare i check-in. Oltre a dire dove ci si trova, si
può aggiungere una componente qualitativa di quel luogo in base alla propria esperienza,
personalità e all’uso che si è fatto di quel luogo. E’ possibile inoltre aggiungere un TIP e cioè un
consiglio, un suggerimento sul luogo. Più check-in si fanno e più si guadagnano punti i quali
permettono di ottenere riconoscimenti: ad esempio sbloccare badges o diventare sindaco, cioè la
persona che maggiormente frequenta quel luogo. Un soggetto pubblico o privato può addirittura
rendersi disponibile a offrire sconti o promozioni a coloro che frequentano spesso un luogo così da
invogliarli a frequentarlo sempre di più. Un’azienda, un ente pubblico o un tour operator potrebbe
utilizzare foursquare per due motivi: per fare promozione (marketing, pubblicità) oppure per il
marketing (tramite un solo click, anche tutti gli altri utenti possono visualizzare l’attività.
Durante l’esercitazione abbiamo provato ad iscriverci tutti a foursquare per vedere come funziona,
ma non è stato possibile poiché si è verificato un fenomeno chiamato DOS, cioè Denial of Service
che significa che quando molti utenti tentano di accedere alla stesso server, per tentare di
rispondere a tutte queste richieste, il sistema va in crash. Per evitare il crash, il sistema blocca la
rete da cui arrivano troppe richieste per lasciare spazio alle reti ordinarie. Può anche essere che il
sistema pensa di essere attaccato da un computer che fa finta di essere molti utenti e quindi blocca
l’accesso a quella rete.
Altri social network che abbiamo citato sono stati: linkedin, facebook e twitter.
TAG: foursquare, facebook, twitter, dos, check-in, geolocalizzazione, georeferenziazione, crash, ninja
marketing, GPS, tips, major, ingaggio, contaminarsi, piattaforme, to do list, categorizzazione, badges,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazione-del-7-maggio-2012-a-eb?comments_page=1#comment_100381
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Lezione 7 del 8-05-2012
In questa lezione abbiamo approfondito l’argomento del check-in di foursquare. Esso non è stato
pensato per essere fatto dal pc ma dallo smartphone; tuttavia questa è una limitazione, così hanno
inventato le estensioni del browser in modo da poter effettuare i check-in anche da pc. In questo
modo si può fare il check-in anche in un luogo in cui non si è. Solitamente i check-in vengono
visualizzati anche dagli amici ma è possibile anche farli in anonimato, bloccando la visualizzazione
agli amici. Se voglio, posso condividere le mie attività di foursquare anche su altri social network
come facebook e twitter tramite icone apposite. Se blocco la visualizzazione agli amici, invece, non
vedranno il check-in neanche gli amici di facebook e di twitter. Prima foursquare era
eccessivamente rigido, ad esempio per fare il check-in al Colosseo bisognava per forza entrarci e se
ti trovavi di fronte non era possibile farlo. Poi foursquare ha capito che con questa rigidità non
avrebbe avuto successo, così è diventato meno rigido. È inoltre possibile impostare di ricevere
notifiche dello spostamento di un amico; allo stesso modo si potrebbero ricevere notifiche sugli
spostamenti dei turisti e visualizzare il percorso da loro effettuato.
Un altro argomento trattato è stato quello del “gamification” che significa incorporare la logica del
gioco, meccanismi di gioco dentro un’applicazione o un’attività. Il principio è quello di sfruttare il
gioco per far funzionare meglio l’applicazione. Infatti il gioco è un potente strumento per soddisfare
un piacere ludico ed è un elemento per l’uomo e lo è ancor di più applicato alla tecnologia.
Dal 1996 al 2006, la situazione di internet è cambiata molto, infatti prima si avevano contenuti resi
disponibili da pochi utenti a tanti utenti, mentre la situazione dal 2006 in poi è più equilibrata
poiché sia esperti che utenti inseriscono i contenuti.
Prima quando si andava in internet, si usavano nomi di fantasia perché si pensava di esporsi troppo
ma oggi con l’era del social network, diventa necessario mettere il vero nome e cognome,
altrimenti si vedrà danneggiata la propria rete sociale.
TAG: check-in, smartphone, estensioni, iOS, digital divide, tecnologia, rigido, stalking, gamification, radar,
rete sociale,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-7-del-8-maggio-2012?comments_page=1#comment_100390
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Esercitazione 3 del 8-05-2012
In questa esercitazione abbiamo parlato della differenza tra twitter e foursquare.
In twitter le persone raccontano cosa stanno facendo, mentre in foursquare le persone raccontano
dove sono. Più check-in si fanno in un luogo e più si guadagnano punti e chi effettua il maggior
numero di check-in in 60 giorni diventa major di quel luogo. I premi su foursquare per chi diventa
major possono essere sia sconti o promozioni, sia premi materiali, come dei gadgets personalizzati:
il gestore di un bar può decidere di offrire un caffè al major quando egli frequenta il bar. Il major
diventa così ambasciatore di quel luogo promuovendolo. Un altro elemento di foursquare è la TO
DO LIST: cose da fare che vengono salvate in una lista per non dimenticarle. Fuorsquare inoltre è
GEO SOCIAL poiché usa la geolocalizzazione e permette così che una persona possa far sapere dove
si trova in tempo reale. È anche un social game poiché contiene un aspetto ludico. Infine è social
guide, basato sul principio degli UCG, gli user generated content in cui l’utente diventa prosumer
cioè produttore e consumatore dei contenuti. Foursquare supporta le politiche di brand, promuove
la fidelizzazione attraverso sconti e promozioni ottenute grazie ai check-in.
Infine ci è stato chiesto come utilizzeremmo foursquare per promuovere un’attrazione nel nostro
paese. Io abito a Sulbiate in provincia di Monza e Brianza, non ci sono molte attrazioni, così ho
pensato di promuovere un pub che si chiama “Lullaby”. Ho pensato che colui che è major potrà
avere un cocktail omaggio dopo averne consumato uno. Mentre per la 2 e 3 persona che
maggiormente frequenta questo pub potranno avere un caffè gratis dopo una consumazione. In
questo modo tutti quanti saranno invogliati a frequentare sempre più spesso il pub in modo da
ottenere queste promozioni speciali.
TAG: twitter, foursquare, punti, major, premi, sconti, promozioni, to do list, lista, geo social,
geolocalizzazione, reputation, brand, fidelizzazione, UCG, prosumer,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazioni-lezione-dell8-maggio-2012?comments_page=1#comment_100395
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Lezione/esercitazione 4 del 9-05-2012
In questa lezione si è trattato di come il marketing ed il mercato siano cambiati con l’avvento dei
social network. Il mercato non è più unilaterale ma è diventato conversazionale poiché il
consumatore oggi ha la possibilità di partecipare attivamente sull’offerta di mercato esprimendo il
proprio pensiero. Esprime la propria opinione proprio grazie ai social network e il marketing fa
tesoro delle esigenze del cliente per sviluppare i suoi prodotti; questo nuovo tipo di marketing è
detto marketing convenzionale. Fino all’anno scorso il blog è stato lo strumento più utilizzato per
esprimere il nostro pensiero, mentre adesso si è diffusa la micro informazione come ad esempio un
sms oppure un messaggio su twitter. Le conversazioni oggi non sono più un flusso lineare, ma sono
un breve concetto e questo tipo di comunicazione è detta comunicazione short. Secondo i
ricercatori i messaggi lunghi possono non raggiungere l’obiettivo, mentre i messaggi brevi lo
raggiungono. Twitter ha danneggiato il mondo della comunicazione obbligandoci a stare in 140
caratteri. Esso usa l’hashtag, cioè un marcatore # che deve essere scritto prima della parola da
inserire senza nessuno spazio. Oggi i blog cominciano a non essere più accattivanti, ma sono
preferite forme di comunicazione microblog come twitter e pinterest. Pinterest è un social network
per immagini, ma non c’è ancora in lingua italiana e c’è una lista d’attesa molto lunga per iscriversi
ma ci si può iscrivere facilmente tramite l’invito di una persona già iscritta. Successivamente si è
parlato di instangram, un altro social network di foto che può essere usato solo con un i-phone o
con un dispositivo android.
TAG: mercato conversazionale, marketing non convenzionale, blog, microinformazione, conversazioni,
flusso lineare, comunicazione short, pinterest, instangram, hashtag, marcatore, cromo box, microblog,
android,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/lezioneesercitazione-del-9-maggio-2012a?comments_page=1#comment_100392
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Lezione/esercitazione 5 del 10-05-2012
In questa lezione abbiamo ripreso il tema del mercato conversazionale in cui il consumatore è
attivo e propositivo e indirizza l’offerta di mercato. Tuttavia il consumatore non è più fedele ad un
unico brand, ma varia continuamente brand e si affida a quello che lo fa sentire meglio. A causa di
questo grande cambiamento nel mercato, è stato introdotto un nuovo concetto, il concetto di
Kaizen e cioè cambiamento continuo. La parola Kaizen deriva dalle parole giapponesi Kai, ovvero
cambiamento, e Zen, cioè un flusso che non finisce mai. Questo metodo prevede un dialogo attivo
tra un sistema di produzione e gli utenti. Se l’azienda vuole operare sfruttando il mercato
conversazionale, deve quindi cambiare non proponendo solo i prodotti unilateralmente, ma il
manager deve collaborare con il team e soprattutto ascoltare le esigenze dei consumatori. Il web
2.0 è un utilissimo strumento che può essere utilizzato a questo scopo poiché dalla rete si possono
ricavare molteplici informazioni. Quindi nel caso di un’azienda, è importante che essa sia visibile sul
web. Non esiste più una classificazione del cliente in base ad una targhetizzazione precisa, Barilla ha
capito questo, cioè che il consumatore è una persona singola che sceglie in modo individuale ed è
riuscita ad applicare meglio di qualsiasi altra azienda italiana il metodo kaizen al suo mercato,
lanciando “il mulino che vorrei”. Questo progetto è un esempio di crowdsourcing creativo:
attraverso il mulino che vorrei ha inventato la co-progettazione dei prodotti. L’azienda è attenta ai
bisogni del consumatore rendendosi flessibile alla produzione di determinate linee di prodotti.
Dalla produzione in serie si passa così alla produzione personalizzata. Barilla è un valido esempio di
mercato conversazionale che ha fatto nascere il suo progetto dall’esperienza del suo marchio.
Barilla si propone come soggetto che ascolta il consumatore e coglie questa occasione per un
cambiamento, imparando dal suo stesso mercato. Viene fatta un’operazione di engagement, cioè
vengono ingaggiate le persone al fine di rafforzare la marca e l’ingaggio ha successo con il web 2.0
poiché viene data loro la parola.
La piattaforma Barilla offre uno spazio in cui i consumatori possono esprimere le idee che vengono
poi valutate attraverso 3 fasi: 1. preanalisi, 2. Studio della fattibilità, 3.realizzazione dell’idea. La
piattaforma non è né un sito istituzionale, né un social network, ma è uno spazio lasciato al cliente
per proporre e progettare idee.
Anche l’azienda Dell ha lasciato spazio ai clienti di esprimere la propria opinione ed ha ricevuto una
bastonata a causa di alcuni commenti negativi sui suoi prodotti, ma ha saputo trasformare un
commento negativo in una conversazione positiva con i suoi clienti. Infine abbiamo trattato il caso
di PAN AREA che è riuscita a trasformare un oggetto comune in qualcosa di unico e famoso con inl
suo slogan: “think local, act global!” In ultimo abbiamo ascoltato la nostra compagna Antonella che
ci ha raccontato del suo progetto di realizzare un bed & breakfast dal nome Villa Rose Expo 2015.
TAG: kaizen, brand, mercato conversazionale, cambiamento continuo, dialogo attivo, esigenze,
consumatori, visibile, classificazione, Barilla, il mulino che vorrei, crowdsourcing creativo, flessibile,
produzione personalizzata, marchio, engagement, umanizzazione del brand, Dell, valutazione dell’idea, pan
area,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/lezioneesercitazione-del-10-maggio-2012?comments_page=1#comment_100394
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Lezione/esercitazione 6 del 14-05-2012
In questa lezione abbiamo parlato dello storytelling, cioè la narrazione, la quale viene sempre èpiù
utilizzata per raccontare il sentimento di un luogo. Per capire meglio questo concetto abbiamo visto
un video in cui Giacomo Poletti adotta la tecnica dello storytelling. Egli spiega che nel’era dei social
network noi andiamo così veloci che ci dimentichiamo di assaporare certi gusti, godersi una
canzone, ecc.. Abbiamo una tendenza a collezionare migliaia di foto o di canzoni e questa è la
velocità imposta dal mondo moderno. Fare storytelling significa narrare, ma con lentezza per
godersi ciò che si sta raccontando.
Anche il modo di fare la pubblicità è cambiato perché il mondo moderno è cambiato: oggi vengono
utilizzati anche i social network per fare storytelling. Un esempio è stato il progetto organizzato dai
fratelli Grimm su Twitter che hanno fatto partecipare gli utenti per reinventare le favole come
quella ci cappuccetto rosso, pollicino o cenerentola.
I racconti sono un potente strumento di comunicazione. Oggi siamo così bombardati dai messaggi
pubblicitari tanto che non cogliamo le specificità dei prodotti poiché con questo sovraccarico
tendiamo ad ignorare tutto. La tecnica dello storytelling permette: memorabilità, coninvolgimento,
personalizzazione, coerenza con il messaggio che si vuole dare e gli effetti sono misurabili. Una
storia è coinvolgente e rimane nel cuore degli ascoltatori. Quando un’azienda vuole narrare
qualcosa, essa deve essere coerente con l’immagine aziendale. La narrazine guida il consumatore
all’obiettivo aziendale. Importantissima per alimentare l’ottica dello storytelling è la creatività. Ad
esempio la pubblicità L’oreal di 5 anni fa con lo slogan “io valgo” voleva sottolineare di dare valore
alle donne usando un prodotto specifico che ha un suo costo. I messaggi pubblicitari mirano ad
emozionare la persona che si ricorda dell’emozione usando quel prodotto o servizio. Verso la fina
abbiamo trattato del progetto fatto in Basilicata chiamato “digital diary” in cui 7 giorni 7 blogger
hanno visitato il suo territorio e l’hanno raccontato. Lo scopo del progetto era quello di fare
raccontare la Basilicata attraverso la percezione dei turisti e non la percezione stessa. Essa ha usato
la tecnica dello storytelling per promuoversi. Un simile progetto è stato sviluppato in Emilia
Romagna dove 10 blogger che hanno condiviso un’esperienza di visite ed escursioni, hanno poi
avuto il compito di trasmettere l’esperienza sui blog per tramandarla e trasmetterla.
Esercitazione:
Ho scelto di promuovere l’evento dei fuochi d’artificio di Brivio.
1. Una frase di 140 caratteri:
“Fuochi e divertimento a Brivio sul fiume illuminato. Spettacolo pirotecnico, bancarelle e
intrattenimento fino a sera!”
2. Un testo per un blog:
“Come ogni anno torna il suggestivo spettacolo pirotecnico sul ponte di Brivio: luci e colori
illumineranno la notte creando magiche coreografie sopra il fiume Adda. Il divertimento inizierà
già dal pomeriggio con stand, bancarelle enogastronomiche ed artigianali, punti di ristoro e un
ricco lunapark che rimarrà aperto fino a sera. Divertimento assicurato per grandi e piccini!”
TAG: storytelling, narrazione, Giacomo Poletti, collezionare, velocità,pubblicità, fratelli grimm,
memorabilità, coinvolgimento, personalizzazione, immagine aziendale, obiettivo aziendale, creatività,
emozionare, digtal diary, blogville,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazione-del-14-maggio-2012-a-edel?comments_page=1#comment_100400
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Lezione 8 del 15-05-2012
Smart ha molteplici significati: intelligente, espansivo, veloce, intuitivo, reattivo, adattivo,
interattivo, è tecnologia, brillante, geniale, raffinato, creativo, elegante, connesso, intermodale.
Il problema dello smart è metodologico. L’iper-pertinenza è la tecnologia dell’essere smart.
Esistono 2 tipi di intelligenze:
-intelligenza collettiva che fu studiata da Pier Ledin che scrisse un libro in cui spiegava l’intelligenza
colletiva è l’intelligenza di ognuno che si somma a quella degli altri e si ragiona attraverso di essa;
-intelligenza connettiva è la combinazione ridisegnata delle nostre intelligenze prese singloramente
e connesse le une alle altre.
Lo smart è basato sulla metodologia e non solo sulla tecnologia: essere smart significa una
metodologia che sviluppa connessioni ed è pertinente. La tecnologia non abilita: se non si colgono
quali elementi smart sfruttare, non basta avere la tecnologia se non si sa come usarla. Il web 2.0
non è sufficiente da solo ma bisogna aggiungerci una funzione connettiva: smart è davvero
intelligente se ci troviamo di fronte a una funzione connettiva.
Per quanto riguarda la metodologia per qualcosa di smart è necessario:
-adotta logiche bottom-up
-supporta le relazioni interpersonali come veicolo per la condivisione
-punta sulla conoscenza e sugli elaborati degli utenti
-favorisce la gestione di contenuti e materiali di tipo diverso
-gestisce metadati seconda standard internazionali di interscambio
-combina in un unico ambiente
-componente oggettiva (metadati standard)
-componente soggettiva (commenti)
-gestisce osservazioni personali e commenti
-consente di organizzare i contenuti (tag, scaffali, connessioni)
-favorisce l’ibridazione interdisciplinare
-favorisce la “costruzione sociale”.
TAG: smart, metodologico, Torquato Tasso, iper-pertinenza, intelligenza collettiva, intelligenza connettiva,
tecnologia, bottom-up, ugc, contenuti, scaffali, connessioni, tag, ibridazione, costruzione sociale,
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Esercitazione 7 del 15-05-2012
In questa lezione abbiamo parlato del Localismo e il nostro ospite era il dottor Adriano Facchini,
agronomo specializzatosi poi nel settore del marketing. Secondo lui marketing è morto è sarà
sotituito per il 50% dalla sociologia. Egli si è proiettato per ragioni di lavoro in un’ottica globale, ma
restando sempre affezionato al locale. Infatti secondo lui il globale è formato da tante piccole realtà
locali e se non ci fossero queste, non esisterebbe nemmeno il globale. Oggi il localismo è un
termine positivo, mentre la globalizzazione è un termine negativo. Globalizzazione è diventato un
termine negativo a seguito della caduta del muro di Berlino: nel novembre 1989 non esistevano più
punti di riferimento e il mondo andò in caos, così come rimedio si è pensato al localismo. Il
localismo richiama il legame con la propria terra e risveglia i sentimenti di sentirsi parte di una
comunità. Oggi le cose più utili per il localismo sono: arte, ambiente ed enogastronomia. In Italia ci
sono più di 4000 specialità, 1000 tipi di pane e altri prodotti come formaggi, ecc.
Dalla fine dell’800 hanno cominciato a spopolare le sagre e questa tradizione non si è persa, infatti
nel 2002 nasce l’”associazione turistica sagre e dintorni”. Le sagre nascono quando i paesi si
spopolano e le persone si trasferiscono in città e nei paesi rimangono soprattutto anziani che
vogliono conservare le tradizioni. Un esempio di sagra tenuta dal dott. Adriano Facchini è PanArea, la fiera del pane, il cui simbolo è un chicco di grano da cui viene poi fatto il pane.
TAG: localismo, marketing, vegetali, globalizzazione, business, partecipazione, comunità, sagre, misen,
evento, cibo, prodotto locale, visibilità globale,
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Lezione 9 del 16-05-2012
In questa lezione abbiamo parlato della creazione di valore nella logica sostenibile. Lo smaltimento
è importante infatti bisogna conoscere gli strumenti per smaltire e tenere conto dell’impatto
ambientale dei rifiuti, cioè quanto CO2 si produce e infine anche tener conto della qualità della
propria vita. Per quanto riguarda la distribuzione dei prodotti, essa avviene soprattutto su gomma
che è molto inquinante, mentre la ferrovia sarebbe il mezzo di trasporto migliore in quanto meno
inquinante, ma in Italia è usata ben poco.
In seguito abbiamo parlato della trasformazione organizzata: per aiutare un’azienda a trasformarsi
e creare valore per un’ottica sostenibile, bisogna seguire un percorso di formazione (training,
couching). I gruppi di persone devono essere massimo di 18 componenti per un progetto di
informazione. Gli adulti imparano attraverso l’esperienza, l’agire ed il fare. Dopo il corso queste
persone tornano in azienda con una performance migliorata ed il loro lavoro migliora. L’esperienza,
il format permettono di seminare valore che verrà poi diffuso in azienda e questo permetterà in
futuro di “raccogliere i frutti”. Il processo di trasformazione nella persona comincia a verificarsi
durante il corso, ma anche dopo il rientro in azienda; questo perché durante il corso si è in un
ambiente protetto dove si può sbagliare, mentre una volta tornati in azienda, un ambiente reale
fatto di ostacoli e stress, si applica ciò che si è imparato.
Metodologia di progettazione di un format: per progettare un format bisogna partire dal “dopo”
cioè come voglio far continuare l’esperienza al cliente dopo che ha usufruito del servizio. Solo così
possiamo sviluppare il “durante” e successivamente il “dopo”. L’apprendimento avviene sempre e
comunque in qualsiasi esperienza, anche inconsciamente.
Per quanto riguarda il processo di innovazione , esso è un progetto a spirale. Il primo circuito è
fatto da 3 elementi:
-generazione degli utenti (UGC)
-problem solving (redersi conto degli ostacoli e trovare delle soluzioni)
-espressione (risultato accettato e gradito da una vasta audince)
L’open innovation vuol dire avere un’idea e il mondo ci può aiutare. Significa cercare la soluzione
dove c’è chi ha intelligenza da offrire (40 volte su 100 la soluzione al problema arriva da una
persona che non fa parte di quella filiera.
TAG: logistica sostenibile, valore, smaltimento, distribuzione, trasformazione organizzata, format,
innovazione, open innovationi, UGC, problem solving,
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Lezione 10 del 17-05-2012
In questa lezione abbiamo trattato del frattale che è la rappresentazione grafica di un’espressione
matematica. Il frattale rappresenta le logiche reticolari: la rappresentazione più simbolica di un
frattale è il fiocco di neve perché fatta da un punto centrale e raggi.
Il passaparola è il metodo più efficiente dello scambio di informazioni, è incontrollabile anche se ci
sono delle deviazioni ed infine è un sistema di contagio virale. Il passaparola a voce è limitato in
base alle relazioni fisiche che abbiamo, ma già parlare con 5 persone significa inserirsi in un
processo reticolare. Lo stare all’interno delle reti non è un fenomeno che deriva da internet, ma è
un fenomeno naturale (rete dei parenti, rete degli amici). Questi meccanismi di rete di persone
possono essere limitati, ma se portati sulla rete internet queste reti si espandono siccome abbiamo
centinaia di amici. Su di un social network l’effetto dell’azione di un individuo è molto più alta
rispetto all’effetto di un’azione nella vita reale. Se non si conoscono queste logiche reticolare, non
le si può usare per promuovere prodotti e servizi. Il frattale è la rappresentazione grafica di questo
progetto virale.
Deve essere sufficiente scrivere su un social network e rimbalzarlo automaticamente anche sulle
altre piattaforme, dove possibile e questa logica si chiama mash-up. Questo non sempre è possibile
perché ad esempio non è possibile una comunicazione tra face book e twitter perché quest’ultimo
usa solo 140 caratteri.
Il marketing ultimamente si sta interessando alla sociologia e al social network sfruttando le
conversazioni per capire gli interessi degli utenti, ma è difficile fare questo poiché le conversazioni
sono lineari ed è difficile risalire alle conversazioni meno recenti.
Secondo i più recenti studi sulle reti sono più interessanti le connessioni rispetti ai nodi, cioè gli
utenti della rete. Prima si credeva fossero più importanti i nodi, mentre oggi si dà più importanza a
cosa accade nel trasferimento comunicativo tra i nodi, cioè la connessione.
Secondo la teoria dei 6 gradi di separazione, tra ognuna delle persone sulla terra ci sono 6 gradi di
separazione e secondo questa logica si collega qualsiasi persona. Esistono solo 6 salti detti OPS che
ci separano da una persona all’altra e corrispondono ai 6 passaggi da un computer all’altro.
Ogni richiesta non parte come pacchetto completo, ma viene divisa in tanti pacchetti dati e
sparpagliati sulla rete e questo rende più efficiente il processo. Questo consente ai pacchettini non
di fare tutti la stessa strada, ma possono prendere varie strade, così se dovessero trovare uno
snodo occupato cambiano direzione, ma alla fine raggiungono tutti la stessa destinazione. Quando
inviamo una richiesta è probabile che interroghiamo server in vari continenti. Infine abbiamo
parlato del trace route che serve a capire il percorso fatto dal pacchetto che abbiamo inviato
attraverso le reti e i salti che fa.
TAG: frattale, logiche reticolari, passaparola, contagio virale, relazioni, meccanismi, processo virale,
pinterest, network, marketing, cavolfiore, rete sociale, nodo, grafo, 6 gradi di separazione, trace route,
cross, bridge, mash-up
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Esercitazione del 21-05-2012
In questa esercitazione abbiamo approfondito il tema dello storytelling portando alcuni esempi.
“Il tour angeli e demoni” è una serie di percorsi turistici che ripercorrono gli itinerari del
romanzo/film. Il costo è di 56 euro: i turisti vengono portati a visitare le location. L’esperienza
interessante è stata che i turisti potevano fornire informazioni aggiuntive sulla location.
Le guide Whai Whai sono delle guide che hanno cambiato il modo di viaggiare. È un progetto nato
nel 2010 che unisce la narrazione del territorio con un’attività ludica e una caccia al tesoro. Ogni
volta veniva inviato ai partecipanti un codice che permetteva di scoprire la tappa successiva. Per
ogni tappa c’era un racconto che ha una funzione di tipo culturale. Gli autori sono andati a caccia di
racconti che potessero coinvolgere il turista e invogliarlo ad andate in quel luogo. Successivamente
il turista poteva aggiungere cosa aveva trovato di nuovo. Per invogliare il lettore il libro viene
tagliato in 3 parti e solo una volta aver visitato tutti i luoghi si capisce la storia. Le città interessate
sono state 5: Firenze, Roma, Venezia, Milano, New york. Questi progetti servono per far scoprire
posti delle città poco conosciuti. Al turista interessano luoghi da scoprire su cui può dire la sua.
In seguito abbiamo trattato la timeline di facebook che ha la capacità di raccontare le nostra storia
lungo la linea del tempo.
Per quanto riguarda la content curation, il curatore dei contenuti è un esperto in grado di trattare
online un determinato argomento.
Se vogliamo essere informati su determinati argomenti di vari siti diversi, esistono degli aggregatori
chiamati rss feed che racchiudono tutte le informazioni che mi interessano così posso curare i miei
contenuti senza dover andare ogni volta su tutti i siti.
TAG: localist, fidelizzazione, content curation, tour angeli e demoni, guide whai whai, territorio, caccia al
tesoro, racconti, storie, libro, guide, scoprire, timeline, costa crociere, steve jobs, rss feed,
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Lezione 11 del 22-05-2012
In questa lezione abbiamo parlato principalmente dell’uso degli scaffali che possono essere usati
con 3 modalità: per cronologia, per ordine geografico o per ordine logico. L’ordine cronologico
organizza le risorse dalla più lontana alla più vicina in ordine di tempo. L’ordine geografico è
utilizzato per organizzare i luoghi come ad esempio quando si vuole creare un percorso turistico
all’interno di una città. Infine l’ordine logico riguarda un itinerario da seguire: tra una mappa e
l’altra possono essere inseriti degli approfondimenti.
Inoltre ci è stato spiegato che cos’è l’opzione del tag it. Essa si trova in basso alla piattaforma
thinktag e consente di catturare una pagina web e metterla direttamente sulla mia bacheca.
Bisogna cliccare su tag it, trascinare la colonnina blu nella barra dei preferiti e poi andare su di una
pagina web e fare tag it dalla barra e si aprirà una schermata già compilata, basterà aggiungere una
tag. Questo procedimento funziona con google chrome, mentre se si utilizza internet explorer non
si potrà trascinare la barra ma sarà necessario cliccarci sopra con il tasto destro ed aggiungerla alla
barra dei preferiti.
TAG: scaffali, tag it, cronologia, ordine geografico , ordine logico, catturare, barra dei preferiti,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-11-del-22-maggio-201-2?comments_page=1#comment_100404
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Esercitazione del 22-05-2012
In questa lezione abbiamo approfondito la social media strategy che rappresenta è il primo passo
per affermare un brand o un prodotto sui nuovi canali on-line. È la strategia che permette ad un
brand di diventare social. Oggi il cliente può partecipare nella decisione della strategia. Il brand
deve considerare certi elementi che gli ruotano intorno: trust, influence, innovation, awareness,.
Diventare social significa tenere conto di queste macro aree.
Ecco i brand che abbiamo analizzato che sono maggiormente social:
1.Dell: ha una potenta capacità di ascolto dei social media;
2.Nike: è in grado di trasferire esperienze tramite mobile e raccoglie esperienze degli utenti.
3.Starbucks: la sua carattersistica è quella di aver sviluppato una tipologia di caffè di nicchia. Ha
creato posti accattivanti e divertenti, dando la possibilità ai clienti di rimanere ore e ore come se si
fosse a casa propria.
4.Giffgaff
5.Bestbuy: fidelizzazione dei clienti attraverso i social network.
6.Zappos
Le caratteristiche per diventare un social brand sono: ascoltare, reagire, coinvolgere, interagire,
conversare, offrire valore, appassionare, fidelizzare, creare un ecosistema. Nel momento in cui si
diventa social, fondamentale è la trasparenza e la verità. Un brand per diventare social deve renere
anche l’azienda social: bisogna attuare tutto un processo di cambiamento sia all’esterno che
all’interno. Il cambiamento deve essere supportato da una giuda adatta alle politiche dei social. La
politica deve essere univoca tra il brand e l’azienda. Per essere in grado di diventare social,
l’azienda deve riuscire ad ascoltare informazioni che arrivano da azioni sociali.
Una social media strategy è una strategia che ha uno sviluppo ciclico: ascoltare, misurare, reagire,
coinvolgere, e infine riparte. Al centro è sempre il consumatore o meglio è diventato un CONSUM
ATTORE. L’utente è frammentato nelle varie componenti social, ma l’azione dell’azienda deve
essere coerente su tutte le piattaforme in cui è presente.
Infine abbiamo parlato del guerriglia marketing che è una forma di promozione pubblicitaria non
convenzionale, rivolta a chi non ha un alto budjet. Un esempio può essere tappezzare la città con
adesivi e cartelloni e con il brand del prodotto da promuovere; viene fatta solitamente di notte.
TAG: social media strategy, percezione, awareness, brand, dell, nike, starbucks, social brand, guerriglia
marketing, community manager, chi ha visto luigi, consum attore,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazione-del-22-maggio-2012-a-edel?comments_page=1#comment_100470
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Lezione 12 del 23-05-2012
Oggi abbiamo approfondito la differenza tra scaffali e collezioni. Gli scaffali sono individuali, mentre
le collezioni sono di gruppo. La piattaforma non consente agli utenti che sono amministratori di un
gruppo di fare collezioni, ma consente agli utenti che sono iscritti a un gruppo di trasformare uno
scaffale in una collezione. Bisogna quindi scegliere se fare il nostro lavoro in scaffali o in collezioni.
Per creare un gruppo bisogna fare aggiungi in basso a sinistra. Uno studente fa un gruppo e gli
studenti di quel gruppo chiedono di unirsi. Un gruppo può fare un percorso senza preoccuparsi
degli incroci di altri gruppi.
Il lavoro può essere:
-o un itinerario con più tappe e più punti di interesse
-o un luogo e si possono mettere i film che sono stati girati lì
-o può essere un tema: ad esempio un itinerario in bicicletta di un luogo.
Inoltre ci sono stati spiegati due metodi per poter collegare i percorsi:
- metodo cross, detto anche a “X”: consiste nell’incrociare due percorsi tramite un nodo che hanno
in comune. Il nodo non necessariamente deve essere geografico, ma può essere un evento, una
ricetta, un film, un quadro, uno stile architettonico etc.
- metodo bridge, detto anche ad “H”: due percorsi, che hanno un elemento in comune, vengono
uniti tramite una connessione (senza incrociarsi).
TAG: scaffali, collezioni, piattaforma, creare un gruppo, itinerario, luogo, metodo cross, metodo bridge,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-12-del-23-maggio201?comments_page=1#comment_100471
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Lezione 13 del 24-05-2012
I due campi che principalmente hanno saputo sfruttare le tecnologie del web 2.0 sono stati il
turismo e l’e-commerce. Tuttavia via in Italia l’e-commerce non è ancora molto sviluppato e le
motivazioni sono che l’uso delle carte di credito on-line non è ritenuto molto sicuro e perché
purtroppo ci sono ancora problemi di digital divide che riguarda coloro che non dispongono di un
computer, un dispositivo o di una connessione ad internet. Oltre al digita divide tecnologico, esiste
anche un digital divide istituzionale perché molte persone non vogliono rinunciare all’esperienza di
acquisto e inoltre molti siti non permettono la navigazione dai dispositivi mobili. Tuttavia esistono
alcune nicchie di mercato dove l’e-commerce è molto usato come ad esempio per la biglietteria
aerea, le aste online, e l’acquisto da siti come groupon e groupalia. Tramite l’acquisto on-line vi è la
possibilità di ricevere sconti e promozioni e per questo motivo il target di persone che utilizza
questi servizi sono principalmente giovani che hanno una minore disponibilità economica. L’e-
commerce funziona particolarmente bene per quei prodotti o servizi per cui l’esperienza d’acquisto
non è indispensabile. Per quanto riguarda il turismo questa mancata esperienza prima dell’acquisto
è risolta in gran parte dai siti di recensioni on-line attraverso i quali ci si può fare un’idea di quello
che si sta per acquistare attraverso il racconto dell’esperienza fatta in precedenza da altri utenti.
Questo è il motivo per cui siti come Trip advisor hanno tanto successo in questo momento.
TAG: turismo, e-commerce, carte di credito, digital divide tecnologico, digital divide istituzionale,
esperienza d’acquisto, sconti, promozioni, aste on-line, biglietteria aerea, groupon, groupalia, giovani,
recensioni, trip advisor,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-13-del-24-maggio201?comments_page=1#comment_100407
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Lezione 14 del 29-05-2012
In questa lezione ci è stato spiegato meglio come effettuare il percorso e la relativa proposta.
Se si vuole fare il lavoro di gruppo bisogna creare il gruppo, se lo si fa individuale bisogna creare
scaffali che si dovrà poi convertire in collezioni. Per trasformare lo scaffale a collezione: quando si è
nello scaffale in alto a destra c’è l’opzione.
Per il lavoro bisogna creare uno scaffale con il nome del luogo e poi creare le risorse con i punti di
interesse (un punto di interesse a risorsa). Quando si crea la risorsa mettere “luogo” nel menù, così
si creerà automaticamente la mappa. Mettere l’indirizzo preciso con latitudine e longitudine per
farlo apparire sulla mappa. La proposta deve essere una risorsa fatta come luogo e bisogna mettere
l’indirizzo preciso del paese che si vuole trattare.
TAG: gruppo, scaffali, collezioni, lavoro, mappa, indirizzo, proposta
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-14-del-29-maggio201?comments_page=1#comment_100474
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Lezione 15 del 30-5-2012
All’inizio della lezione abbiamo chiarito altri dubbi sullo svolgimento del percorso e abbiamo capito
che il vincolo dei 10 punti da inserire nella collezione è valido solo se si vuole che il turista veda la
linea tra un punto e l’altro, quindi vale solo per i punti luogo. Per fare in modo che il punto venga
inserito nell’itinerario, la risorsa di quel punto deve essere inserita nella collezione. Si possono
inserire anche percorsi cicloturistici ed esercizi commerciali; per questi ultimi non è necessario
inserire un punto sulla mappa.
In seguito abbiamo trattato alcuni siti dedicati a raccontare le esperienze di viaggio:
-turisti per caso
-Trip advisor
-virtual tourism
Un esempio di un sito che offre ai clienti la possibilità di condividere l’esperienza è zalando.it, anche
se non è un sito turistico.
Trip Advisor ha catalogato sulla sua piattaforma una quantità enorme di strutture ricettive anche se
ultimamente ha associato anche le cose da vedere nei luoghi. Gli utenti possono raccontare la loro
esperienza in quella struttura . Contrariamente a quanto si pensi, gli utenti sono più orientati a
scrivere commenti positivi rispetto a un commento negativo. Questa piattaforma ha inserito anche
OTA (online travel agency) per poter effettuare una prenotazione. Se le recensioni sono molto
contrastanti tra loro per capire di quale devo fidarmi devo avere chiaro il contesto in cui è stata
espressa un’opinione pessima. Devo poi valutare il profilo dell’utente e lo stile di viaggio che egli ha
per vedere se lui corrisponde al mio stile di viaggio. È utile se questo utente ha fatto una recensione
di un luogo in cui sono stato anche io. Ora Trip Advisor chiede se le recensioni sono state utili, cioè
dà la possibilità all’utente che legge di segnare se quella recensione è stata utile o meno.
Trip Advisor è considerato un corretto sistema per valutare gli hotel, quindi se un albergatore
dovesse pagare utenti per fare recensioni e viene scoperto, la perdita sarebbe altissima. Trip
Advisor utilizza degli strumenti per valutare l’affidabilità:
-controlla gli indirizzi IP da cui vengono le recensioni e scopre quali vengono dallo stesso indirizzo
IP;
-cerca di interpretare i modi di scrivere per vedere se è la stessa persona a fare più di un commento
Infine gli albergatori possono replicare le recensioni negative rispondendo al cliente.
TAG: itinerario, proposta, ibridazione, percorsi, esperienze di viaggio, turisti per caso, trip advisor, zalando,
virtual tourism, affidabilità,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-15-del-30-maggio201?comments_page=1#comment_100478
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Lezione 16 del 31-05-2012
In questa lezione mi è interessato molto l’argomento delle recensioni on-line in merito a hotel,
ristoranti, ecc.
Il sito Trip Advisor è il più forte social network per le strutture turistiche: permette infatti di fare
delle recensioni su hotel, attrazioni, ristoranti e città, che tutti gli utenti che si collegheranno al sito
potranno leggere e consultare. Lo trovo davvero molto utile dal momento che può capitare che il
sito web di un hotel o la sua pubblicità su un catalogo possano essere ingannevoli e mentire ad
esempio sulla posizione, sull’accessibilità o altri elementi. Se così fosse, il cliente una volta arrivato
in hotel rimarrà profondamente deluso.
Collegandosi a questo sito, l’utente potrà leggere le recensioni dell’hotel di suo interesse e in base
ai
commenti scegliere o meno se acquistare una stanza all’interno di esso, evitando così sorprese.
È semplicissimo da usare: non è necessario iscriversi se si vuole soltanto leggere dei commenti, e
nel caso ad esempio della ricerca di un hotel basta inserire la località in cui si vorrebbe alloggiare e
verrà visualizzata una classificazione dall’hotel più consigliato a quello al contrario da evitare.
Sorge però anche con questo sito un problema abbastanza rilevante, l’affidabilità delle recensioni.
Infatti potrebbe accadere che un utente possa aggiungere commenti eccessivamente positivi a un
hotel o una struttura che non li merita affatto, o al contrario sottovalutare un hotel efficiente.
Per non fidarsi della recensione sbagliata, devo andare a visitare il profilo dell’utente che ha
scritto quel commento e valutare se ha il mio stesso modo di intendere una vacanza, quali gusti ha,
quale budget possiede in media. Da questi elementi posso farmi un’idea del tipo di utente che ho
dall’altra parte dello schermo e decidere se affidarmi ai suoi consigli o meno. Infatti un cliente
abituato ad alloggiare in hotel 5 stelle lusso, considererà orribile un 4 stelle, in realtà bello ed
efficiente, ma con una piccola crepa sul muro. Dobbiamo quindi considerare che la qualità e
l’esperienza sono fattori soggettivi, quindi non e` tanto questione di affidabilità o meno, ma più che
altro di diversi punti di vista.
Inoltre abbiamo trattato anche del sito di “turisti per caso” di Patrizio Roversi e Syusy Blasi il quale
permette di condividere la propria esperienza di viaggio tramite la pubblicazione dei propri diari di
viaggio arricchiti di emozioni e sensazioni su di un luogo e dà la possibilità di pubblicare questi
contenuti anche su face book e twitter. È un modello molto originale perché all’inizio è nato come
una trasmissione televisiva e successivamente si è affermato anche sul web.
TAG: tripadvisor, recensioni on-line, affidabilità, turisti per caso, ingannevoli, Patrizio Roversi, Syusy Blasi,
diari di viaggio,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-16-del-31-maggio201?comments_page=1#comment_100401
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Lezione/ esercitazione del 17 del 5-06-2012
In questa lezione abbiamo visto il caso del Park Hotel Gran Bosco situato vicino a Torino. Per prima
cosa abbiamo analizzato il sito internet e abbiamo notato l’assoluta mancanza di aggiornamento.
Inoltre non comunica con le altre piattaforme come facebook e twitter e non è presente sui siti di
recensioni on-line. Questo ne danneggia fortemente la visibilità a mio parere. Il proprietario di
questo albergo ha notato la diminuzione di affluenza nonostante la zia sia altamente turistica infatti
qui ci sono moltissime piste per le mountain bike e nella stagione invernale sono aperti molti
impianti sciistici. Egli ha quindi capito che per aumentare la frequenza del suo hotel doveva
cambiare il suo modo di comunicare e di farsi conoscere. Un suo obiettivo principale era quindi
quello di aumentare la sua visibilità su internet e sviluppare una comunicazione sulle reali esigenze
di attività in un’ottica sostenibile e sulle capacità della struttura. Per fare questo è necessario
evidenziare una nicchia di mercato a cui ci si vuole rivolgere e in base ad essa sviluppare la propria
campagna di marketing in modo tale da far conoscere il marchio e diventare un brand di cui
l’azienda si possa fidare.
TAG: Park Hotel Gran Bosco, Torino, sito, aggiornamento, visibilità, frequenza, modo di comunicare, ottica
sostenibile, marchio,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/lezioneesercitazione-del-5-giugno2012?comments_page=1#comment_100402
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Lezione 18 del 6-6-2012
In questa lezione abbiamo parlato di come sviluppare il percorso per il progetto di smartitalia.it.
Dobbiamo pubblicare una risorsa in cui presentiamo il nostro progetto e dobbiamo in seguito
pubblicarla sul sito della smart community.
Per sviluppare questo progetto dobbiamo seguire due possibili linee guide che sono:
-una struttura analitica: tutte le risorse vengono inserite tramite link nella risorsa che spiega il
nostro itinerario
-una struttura nidificata: in cui i link delle risorse più importanti vengono riportati nella risorsa di
presentazione, mentre i link delle risorse secondarie sono collegate alle risorse primarie attraverso
delle connessioni.
Lo scaffale che creeremo per il nostro progetto sarà infine trasformata in una collezione che verrà
inserita, sotto forma di presentazione, alla collezione: “le presentazioni dei percorsi proposti dagli
studenti”.
TAG: smartitalia.it, progetto, smart community, struttura analitica, struttura nidificata, scaffale, collezione,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-18-del-6-giugno2012?comments_page=1#comment_100403
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Lezione 19 del 7-06-2012
Autostrade per l’Italia ha lanciato una campagna per ridurre la circolazione delle auto sulle sue
strade: il CARPOOLING. Sembra però una contraddizione poiché meno auto passano meno pedaggi
vengono pagati.
Per utilizzare il servizio bisogna segnalare il viaggio che si vuole fare sul sito del carpooling, la
disponibilità di quante persone si vuole far salire e il giorno e l’ora in cui si intende viaggiare. Hanno
predisposto anche corsie dedicate a coloro che si organizzato con il carpooling e addirittura sconti.
Uno dei motivi di questa campagna è quello di combattere la concorrenza di altri mezzi di
trasporto. È un risparmio per gli utenti poiché dividendo i costi di pedaggio e di benzina, si
risparmia. In questo modo sembra che l’utente sia l’unico ad avere vantaggi, infatti se ci sono meno
macchine in circolazione, allora Autostrade avrà meno incassi, ma Autostrade non avrebbe fatto
questa campagna se non avesse avuto una strategia. Autostrade chiede agli utenti di organizzarsi
utilizzando la loro piattaforma 2.0 a cui gli utenti devono registrarsi . Il loro intento è quello di
offrire il loro servizio ad un minor impatto ambientale. Se l’impatto ambientale è minore, allora il
loro servizio è migliore. Inoltre se si riducono le auto, ci sarà meno traffico quindi le strade
sarebbero più piacevoli e più libere.
Un altro sito simile al carpooling è il roadsharing il cui slogan è “condividi la strada”. Per tutti i
percorsi per cui i mezzi pubblici non ci sono, si può partecipare a questo progetto. Questo progetto
può essere collegato agli eventi : viene inserito l’evento e gli utenti possono offrire o dare un
passaggio per questo evento. È una piattaforma FREE e consente di aggregare persone che vogliono
andare nello stesso luogo. Il percorso non deve essere necessariamente svolto insieme dall’inizio
alla fine, ma è possibile condividere anche solo delle tratte.
TAG: carpooling, roadsharing, condividere, autostrade per l’Italia, sconti, campagna, concorrenza,
risparmio, strategia, piattaforma, impatto ambientale, evento,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-19-del-7-giugno2012?comments_page=1#comment_100480
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Lezione 20 del 8-06-2012
In questa lezione abbiamo parlato del QR CODE che è una sorta di codice a barre che è possibile
utilizzarlo solo con uno smartphone perché esso contiene un link e si deve necessariamente una
connessione internet. In Italia non è molto sviluppato, ma in altri paesi europei lo è molto. Non
basta avere una connessione, ma è necessario anche un’applicazione che scansiona il QR CODE:
bisogna fare una fotografia ad esso per poter fare la scansione. Contiene un URL che rimanda al link
di un video, un sito, un messaggio audio, ecc. L’Italia è molto in ritardo ad applicare questa
tecnologia a causa della scarsità di rete wi-fi .
Successivamente abbiamo parlato del flash mob che è un evento organizzato in una modalità flash:
è un evento improvviso, anche se è organizzato. Ci si dà appuntamento in un luogo e si fa una certa
attività: si può usare per delle motivazioni politiche per esempio. Celebre è quello del film “Notte
prima degli esami” di Vaporidis.
Il QR Code contiene un luogo distante in cui sono e può quindi può essere utile per creare un
itinerario turistico, l’altro punto di interesse avrò anch’esso un QR code che rimanda a un altro
luogo, come una caccia al tesoro e questo è un esempio di gamification.
Potrei condividere il QR code su face book per una diffusione rapida secondo la logica da uno a
molti: uno condivide e molti leggono. Inoltre potrei mandarlo via e-mail perché è un link diretto e
l’utente deve solo aprire il link senza prima dover andare su face book o altro.
Ci sono però due punti contrastanti:
-tecnologie pensate per telefoni di basso livello
-tecnologie che possono essere usate solo da telefoni di fascia alta
Per telefoni di fascia bassa il QR Code una volta fotografato, apre un menù di scelta e anche senza
la connessione e se si vuole chiedere ad esempio dove mangiare, questi telefoni possono inviare un
sms. L’sms machine è un computer che riceve ed invia messaggi per conto di questa fascia, ad
esempio se chiedo dove mangiare non mi verrà inviata la risposta con i locali di lunedì se è lunedì,
ma solo di quelli aperti, quindi gli sms sono personalizzati.
TAG: QR CODE, sms machine, connessione, scansione, URL, wi-fi, flash mob, gamification, fotografia,
PERMALINK: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-20-del-8-giugno2012?comments_page=1#comment_100481
LE MIE RISORSE
1)
2)
3)
4)
5)
http://www.thinktag.it/it/resources/itunes-u-sito-di-social-learning
http://www.thinktag.it/it/resources/la-mia-idea-di-portale-del-turismo-itali--97
http://www.thinktag.it/it/resources/crippa-serena-il-mio-stile-di-viaggio
http://www.thinktag.it/it/resources/blablacar-un-sito-di-carpooling
http://www.thinktag.it/it/resources/un-flash-mob-natalizio
I MIEI COMMENTI ALLE RISORSE PRESENTI SULLA PIATTAFORMA
1) http://www.thinktag.it/it/resources/carpooling-in-vacanza-ecco-le-cinquereg?comments_page=1#comment_98961
2) http://www.thinktag.it/it/resources/instagram-un-modo-nuovo-per-condividere?comments_page=1#comment_98963
3) http://www.thinktag.it/it/resources/il-turismo-20-la-nuova-frontiera-deisoc?comments_page=1#comment_99021
4) http://www.thinktag.it/it/resources/recensioni-online-occhio-alletruffe?comments_page=1#comment_99025
5) http://www.thinktag.it/it/resources/pinterest-nuovo-social-network-ancorain?comments_page=1#comment_99026
6) http://www.thinktag.it/it/resources/e-commerce--20?comments_page=1#comment_99027
7) http://www.thinktag.it/it/resources/turisti-per-casoda-trasmissionetelevisi?comments_page=1#comment_100368
8) http://www.thinktag.it/it/resources/facebook-apre-le-porte-agli-under13?comments_page=1#comment_100367
9) http://www.thinktag.it/it/resources/foursquare-per-ilmarketing?comments_page=1#comment_100369
10) http://www.thinktag.it/it/resources/facebook-diario-una-timeline-perraccont?comments_page=1#comment_100414
I COLLEGAMENTI TRA LE RISORSE
1) Risorsa: http://www.thinktag.it/it/resources/itunes-u-sito-di-social-learning
Connessa a: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-1-del-18-aprile-2012
2) Risorsa: http://www.thinktag.it/it/resources/la-mia-idea-di-portale-del-turismo-itali--97
Connessa a: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-2-del-19-aprile-2012
3) Risorsa: http://www.thinktag.it/it/resources/crippa-serena-il-mio-stile-di-viaggio
Connessa a: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-5-del-2-maggio-2012-
4) Risorsa: http://www.thinktag.it/it/resources/foursquare-per-ilmarketing?comments_page=1#comment_100369
Connessa a: http://www.thinktag.it/it/resources/facebook-apre-le-porte-agli-under13?comments_page=1#comment_100367
5) Risorsa: http://www.thinktag.it/it/resources/attacchi-degli-albergatori-a-tripadvisor
Connessa a: http://www.thinktag.it/it/resources/recensioni-online-occhio-alletruffe?comments_page=1#comment_99025
6) Risorsa: http://www.thinktag.it/it/resources/carpooling-in-vacanza-ecco-le-cinquereg?comments_page=1#comment_98961
Connessa a: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-19-del-7-giugno-2012
7) Risorsa:http://www.thinktag.it/it/resources/geolocalizzazione-da-puro-divertimento-a
Connessa a: http://www.thinktag.it/it/resources/foursquare-per-ilmarketing?comments_page=1#comment_100369
8) Risorsa: http://www.thinktag.it/it/resources/geolocalizzazione--2
Connessa a: http://www.thinktag.it/it/resources/turisti-per-casoda-trasmissionetelevisi?comments_page=1#comment_100368
9) Risorsa: http://www.thinktag.it/it/resources/blablacar-un-sito-di-carpooling
Connessa a: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-19-del-7-giugno-2012
10) Risorsa: http://www.thinktag.it/it/resources/un-flash-mob-natalizio
Connessa a: http://www.thinktag.it/it/resources/flash-mob-i-tributi-a-michael-jackson-da
LINK ALLO SCAFFALE DEL MIO PERCORSO
(La presentazione è inserita in “terza tornata dei percorsi proposti dagli studenti”)
http://www.thinktag.it/it/shelves/mantova-un-centro-storico-tutto-da-scopr