RELAZIONE FINALE di TURISMATICA 2011/2012
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RELAZIONE FINALE di TURISMATICA 2011/2012
Nome e Cognome: LINDA PESSINA Matricola: 730010 Università degli Studi di Milano-Bicocca CdL: SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA’ LOCALE Modulo: TURISMATICA RELAZIONE FINALE di TURISMATICA 2011/2012 COMMENTI ALLE LEZIONI E ALLE ESERCITAZIONI (Tag + Permalink + Commento): Lezione 1 (18/04/2012) Tag: storia del web, Tim Berners-Lee, World Wide Web, HyperText Markup Language, HyperText Transfer Protocol, browser, Web 2.0, Tim O’Reilly, evoluzione, web semantico, linguaggio, informatica, utente Permalink: http://smart.thinktag.org/it/resources/turismatica-lezione-1-del-18-aprile2012#comment_85962 Commento: In questa prima lezione di turismatica, prevalentemente introduttiva, è stata posta l’attenzione su alcuni dei principi base dell’informatica. Si è parlato innanzitutto della nascita del web , o meglio del WORLD WIDE WEB, ad opera dell’informatico inglese Sir Timothy John Berners-Lee, meglio conosciuto semplicemente come Tim Berners-Lee. Sempre a proposito delle invenzioni del geniale informatico britannico abbiamo parlato dell’ HTML (HyperText Markup Language) ovvero il linguaggio usato per i documenti ipertestuali disponibili nel World Wide Web; esso è quindi, in altre parole, il linguaggio utilizzato per l’impaginazione e la visualizzazione grafica del contenuto, testuale e non (perché possono esservi anche contenuti diversi dal testo, come immagini o video), di una pagina web. Abbiamo parlato anche di HTTP (HyperText Transfer Protocol) che è il sistema di trasmissione delle informazioni sul web. Il BROWSER è invece il programma che permette a ciascun utente di usufruire della rete e quindi la possibilità di navigare nel web. I principali e più diffusi browser sono: Internet Explorer, Mozilla Firefox, Google Chrome e Safari. Essendo l’informatica una “materia” in continua trasformazione, essa è necessariamente, per rimanere in tema, in constante aggiornamento, e così lo sono tutti i sistemi e i programmi che la costituiscono. Quante volte, infatti, appaiono sul computer o sugli smartphone le richieste di aggiornamento?! Costantemente! Questo perché con l’informatica bisogna essere sempre “al passo con i tempi”; anzi, bisogna essere sempre un passo avanti! Oltre che di Tim Berners-Lee, abbiamo parlato anche di Tim O’Reilly, al quale è associato il termine WEB 2.0, divenuto ormai di uso comune. Dal 2004-2005 in poi siamo appunto nell’era del Web 2.0, la cui principale differenza dal web degli anni ‘90 è l’interattività. Le tantissime e diversissime applicazioni del Web 2.0, come le chat, i blog, i social network, i siti di e-commerce ecc. sono quindi quelle che lo distinguono dal Web di Berners-Lee ed è proprio il loro alto livello di interazione con l’utente che lo rende diverso da quello statico precedente. A proposito di aggiornamento ed evoluzione, abbiamo accennato al termine WEB SEMANTICO, che rappresenta appunto una possibile prospettiva di evoluzione del web. Lezione 2 (19/04/2012) Tag: Web 2.0, producer, consumer, prosumer, web unidirezionale, modello erogativo, web bidirezionale, modello partecipativo, overload informativo, conversazione, relazione, social network, User Generated Content, portale “turismo Italia” Permalink: http://smart.thinktag.org/it/resources/turismatica-lezione-2-del-19-aprile2012#comment_86013 Commento: In questa seconda lezione abbiamo continuato il discorso sull’evoluzione del web e sul passaggio all’era del Web 2.0. Abbiamo messo a confronto in particolar modo la figura dell’utente della rete, facendo una distinzione tra PRODUCER e CONSUMER, arrivando poi ad una terza figura, nata con il Web 2.0, che è quella del PROSUMER. Vediamo ora di capire più dettagliatamente le caratteristiche e le attività svolte da queste tre figure! Prima dell’era del Web 2.0 le due figure di producer e consumer erano ben distinte e svolgevano in rete attività differenti; la possibilità di inserire informazioni in rete era solo per i pochi che avevano come obbiettivo proprio quello di offrire informazioni (producers) agli utenti interessati (consumers), il cui fine era invece la semplice consultazione di tali informazioni a disposizione. In questo caso si può parlare di WEB di tipo UNIDIREZIONALE o EROGATIVO. Un qualsiasi sito di un tour operator o di una struttura ricettiva ne possono essere un esempio. Essi forniscono, infatti, informazioni, ma non permettono al consumer di interagire direttamente e in modo attivo. Con l’avvento del Web 2.0 e quindi di un maggiore grado di interazione, nasce la figura del prosumer che è al tempo stesso producer e consumer. Egli può partecipare attivamente alla vita in rete tramite apposite applicazioni e siti che gli permettono appunto di essere contemporaneamente produttore e consumatore di informazioni. Si tratta di un WEB di tipo BIDIREZIONALE o PARTECIPATIVO. Un esempio a riguardo è il sito TripAdvisor, grazie al quale ciascun utente è in grado di essere produttore di informazioni e opinioni e al tempo stesso essere consumatore di quelle altrui. Si parla a riguardo di UGC, ovvero User Generated Content (contenuto generato dagli utenti). Ovviamente questo grado elevato di partecipazione e interazione può avere degli aspetti negativi; si parla infatti di OVERLOAD INFORMATIVO, ovvero di sovraccarico di informazioni, che possono portare anche ad un alto livello di inaffidabilità delle informazioni stesse. Infine, un terzo tipo di modello del web nasce proprio dalla combinazione dei due tipi precedenti. Sempre a proposito di Web 2.0, modello partecipativo del web e overload informativo, abbiamo parlato dei SOCIAL NETWORK. I social network sono infatti la principale testimonianza del fatto che ci troviamo in un’era di conversazioni e relazioni. Esse sono infatti le basi su cui si fondano social network come Facebook o Twitter, i quali mettono proprio in relazione tra di loro gli utenti, in modi diversi, siano essi “friends” o “followers”, e forniscono modalità diverse di conversazione per essere sempre aggiornati su ciò che succede. Certo è che per essere costantemente aggiornati bisogna essere anche costantemente collegati e questo è uno dei principali punti deboli di Facebook, ad esempio, che sta cercando di rimediare a questo limite con l’introduzione della modalità “Timeline” (o diario). La lezione si è conclusa con un interessante quesito: come dovrebbe essere strutturato un ipotetico portale del “turismo Italia”?! Lezione 3 (24/04/2012) Tag: ibridazione, portale “Italia.it”, always on beta, partecipazione, crowdsourcing, storytelling, esperienza, intelligenza della rete, geolocalizzazione, Foursquare, check-in, feedback, sperimentazione, target, turisti stranieri Permalink: http://smart.thinktag.org/it/resources/turismatica-lezione-3-del-24-aprile2012#comment_86491 Commento: In questa terza lezione abbiamo parlato più nel dettaglio di quello che sarà il nostro compito per quanto riguarda il portale Italia.it. In aula era presente un ospite, il dr. Edoardo Colombo, al quale è affidata, appunto, l’ardua missione di rinnovare il sito. A inizio lezione abbiamo ripreso il concetto di IBRIDAZIONE, tra una componente istituzionale (statica) e una componente partecipativa o social (dinamica, “always on beta”) che sta alla base del nuovo portale. Il nostro compito, assieme a quello di altri due gruppi (uno composto da studenti della scuola secondaria superiore e l’altro composto da persone che non hanno intrapreso percorsi formativi universitari) sarà proprio quello di contribuire alla formazione di contenuti per quanto riguarda la componente social. In altre parole, saremo chiamati, durante le ore di esercitazione, a comporre delle presentazioni, dei commenti, delle opinioni, su zone o attrazioni turistiche e non, di uno o più territori che conosciamo o ai quali siamo particolarmente legati. Per quanto mi riguarda, credo sarà davvero un’esperienza interessante e coinvolgente! Certo, non dobbiamo dimenticare che avremo delle responsabilità e quindi non sarà un compito da “prendere sotto gamba”. Parlando proprio di quella che sarà la nostra sperimentazione, sono emersi due concetti: CROWDSOURCING e STORYTELLING. Per CROWDSOURCING s’intende l’affidamento, da parte di un’azienda o un’istituzione, di una progettazione, realizzazione o sviluppo di un progetto, ad un insieme indefinito di persone non organizzate in una comunità pre-esistente, che hanno a disposizione la rete internet e il web per interagire tra loro, ovvero esattamente quello che saremo chiamati a fare noi con il portale Italia.it. Per STORYTELLING, invece, s’intende la condivisione di esperienze, tramite blog, social network e forum, attraverso la narrazione e la presentazione di proprie vicende, legate nel nostro caso al turismo e ai viaggi. Tornando a parlare di overload informativo e affidabilità, credibilità e pertinenza delle informazioni abbiamo accennato all’“INTELLIGENZA DELLA RETE”, ovvero alla capacità auto-organizzativa della rete. Il dr. Colombo ha inoltre accennato al target di riferimento del portale; esso si rivolgerà soprattutto a chi in Italia non è mai venuto, e quindi ai turisti stranieri. Ovviamente questo non escluderà assolutamente chi invece in Italia ci vive o c’è già stato in passato! La missione è, dunque, quella di fornire al singolo turista/visitatore il maggior numero di informazioni possibili e il più possibile chiare e attraenti per potersi creare la propria esperienza. Abbiamo, infine, parlato dell’importanza dell’utilizzo del maggior numero possibile di strumenti che il web ci offre. A tal proposito, a titolo di esempio, abbiamo accennato ad una applicazione, da qualche tempo ormai molto utilizzata: FOURSQUARE. Si tratta di un social network basato sulla GEOLOCALIZZAZIONE, ovvero sull'identificazione della posizione geografica nel mondo reale di un dato oggetto, come ad esempio un telefono cellulare o un computer connesso a Internet. Tramite il Check-in nei diversi luoghi gli utenti possono far sapere ad “amici” e “followers” dove si trovano, che percorsi hanno intenzione di intraprendere o anche particolari consigli di itinerari. Si potrebbe pensare ad un uso di un’applicazione come Foursquare per il nostro portale, per renderlo ancora più dettagliato e ricco di informazioni ed esperienze! Lezione 4 (26/04/2012) Tag: portale “Italia.it”, partecipazione, sperimentazione, flusso bidirezionale di informazioni, storytelling, singoli “oggetti”, percorso, innovazione, geolocalizzazione, mappa, gamification, Mibac Permalink: http://smart.thinktag.org/it/resources/turismatica-lezione-4-del-26-aprile2012#comment_86592 Commento: In questa quarta lezione abbiamo approfondito alcuni argomenti trattati nelle lezioni precedenti. Innanzitutto siamo scesi ancor più nel dettaglio per quanto riguarda il nostro contributo alla componente social/partecipativa del portale Italia.it. Lo scopo di questa sperimentazione, che ci vede partecipi in prima persona, è quella di contribuire alla formazione di un sito il più possibile ricco di informazioni e contenuti; dobbiamo quindi, in altre parole, cercare di colmare le possibili lacune che potrebbero esserci nella componente istituzionale del sito, arricchendola con la narrazione delle nostre esperienze (storytelling) sui luoghi che meglio conosciamo o ai quali siamo maggiormente legati. Ciò su cui dovremo focalizzare la nostra attenzione saranno dunque i singoli “oggetti”, le singole “tappe” turistiche (e non solo), perché il nostro fine è quello di creare un percorso formato da tante piccole realtà a se stanti. Quello che si verrà a creare sarà, quindi, un FLUSSO BIDIREZIONALE di informazioni tra le due componenti del portale. Come linea guida ci è stato chiesto di dare un’occhiata ad alcuni percorsi proposti da alcuni utenti di ThinkTag: Mibac Piemonte, Mibac Veneto, Mibac Lazio e Mibac Puglia. Nelle prossime lezioni approfondiremo maggiormente quello che sarà il nostro compito, confrontandolo anche con quello dei quattro utenti sopra citati, ed entreremo nel vivo della sperimentazione! Per ora sappiamo che l’“ambiente” che utilizzeremo è proprio la piattaforma ThinkTag, alla quale aggiungeremo l’utilizzo della maggior parte di social network e applicazioni, per arrivare ad un contenuto il più ricco e innovativo possibile. Un social network come Foursquare e l’utilizzo di applicazioni come Google Earth o Google Maps saranno indispensabili, perché abbiamo visto come sia importante ed utile al giorno d’oggi la geolocalizzazione e quindi il sapere usare e leggere una mappa. La MAPPA intesa non solo come gadget tecnologico, ma come vera e propria protagonista nella rappresentazione del territorio. Se arricchita anche di altri contenuti, come descrizioni, didascalie, commenti, feedback, fotografie, filmati ecc. la mappa può davvero fungere da connettore di storie. Durante il corso della lezione abbiano accennato anche al concetto di GAMIFICATION (ludicizzazione in italiano), ovvero l'utilizzo delle meccaniche e dinamiche dei giochi (come livelli, punti, premi, ricompense ecc.) in contesti esterni al gioco, per raggiungere particolari fini, quali la fidelizzazione del cliente/utente e il fatto di stimolarne un comportamento sempre più attivo e partecipativo. Lezione 5 (02/05/2012) Tag: scaffale, gestione e organizzazione delle informazioni e dei contenuti, overload informativo, dewey decimal classification, tag, key-words, thesaurus, descrittori, non descrittori, social tagging, esperienza, significato Permalink: http://smart.thinktag.org/it/resources/turismatica-lezione-5-del-2-maggio-2012#comment_87173 Commento: In questa quinta lezione abbiamo parlato della metodologia di gestione e organizzazione delle informazioni e dei contenuti. Siamo partiti parlando dello SCAFFALE della piattaforma ThinkTag, il quale svolge una funzione di contenitore, grazie al quale ciascun utente può organizzare i propri contenuti in modo sistematico e personale. Bisogna però tenere presente che in un contesto, come quello che stiamo vivendo, di OVERLOAD INFORMATIVO, non sempre l’organizzazione e la gestione di informazioni in modo sistematico è adatta ed efficace. Infatti, un sistema di classificazione sistematica, come quello elaborato nel 1876 dal bibliotecario statunitense Melvil Dewey (DEWEY DECIMAL CLASSIFICATION), basato appunto sulla classificazione in dieci classi e altrettante sottoclassi della conoscenza umana (in questo caso letteraria), entra in crisi non appena i contenuti diventano troppi o affrontano tematiche multidisciplinari. Questa logica di classificazione delle informazioni è ritenuta ormai arretrata, appunto “ottocentesca”! La soluzione, al giorno d’oggi, di fronte ad un eccesso di informazioni, è quella di aggiungere un’ulteriore informazione! Ecco allora che entrano in gioco le TAG, ovvero etichette o metadati che contengono il significato dei contenuti. Inizialmente le tag, meglio conosciute come KEY-WORDS (= parole chiave) facevano parte di vocabolari controllati, i cosiddetti THESAURUS; un gruppo di esperti decideva sia quali di queste parole chiave potessero essere usate (DESCRITTORI) o non usate (NON DESCRITTORI), sia le loro relazioni e connessioni. Il vantaggio principale di questi vocabolari controllati era proprio la pulizia e la chiarezza delle informazioni. Tuttavia, tra i difetti principali vi era la richiesta di una continua e costante manutenzione e il fatto che vi fosse una forzatura di significati per nulla sensibili all’esperienza dell’utente. Si passò allora ad una diversa logica di uso delle tag: il SOCIAL TAGGING, ovvero l’utilizzo libero delle tag da parte di ciascun utente. La maggior parte di blog, forum, social network ecc. utilizzano oggi la tecnica del tagging perché essa attribuisce più significato e più esperienza ai contenuti postati dagli utenti, anche se a fronte di un minor rigore. Lezione 6 (03/05/2012) Tag: tag, social tagging, tagging libero, key-words, significato condiviso, tag cloud, tag pivot, iperpertinenza, costruzione sociale del significato Permalink: http://smart.thinktag.org/it/resources/turismatica-lezione-6-del-3-maggio-2012#comment_87278 Commento: In questa sesta lezione sono stati ripresi gli argomenti affrontati in quella precedente. Abbiamo soprattutto approfondito il concetto di TAG e SOCIAL TAGGING. Le tag sono, in poche parole, l’evoluzione delle KEY-WORDS (= parole chiave), che venivano utilizzate nei vocabolari controllati (i cosiddetti Thesaurus). Differentemente dalle parole chiave, che venivano definite da esperti ed erano prettamente individuali, le tag sono invece definite dagli utenti stessi, e quindi quello che si viene a creare è un SIGNIFICATO CONDIVISO, una costruzione sociale della semantica, una vera e propria interazione tra persone che esprimono i loro contenuti tramite l’utilizzo delle tag. Da qui appunto il termine “social tagging”! Ovviamente, per essere vantaggioso, l’utilizzo delle tag deve essere libero e quindi non condizionato (come erano invece le key-words) in modo tale che ciascun utente possa esprimere senza nessuna forzatura, le proprie esperienze ed emozioni. Abbiamo anche parlato di TAG CLOUD (= nuvola delle tag), ovvero della rappresentazione in forma grafica dell’utilizzo delle tag. In molti social network, blog, forum ecc. si trova, in una parte apposita della pagina web, una sorta di riquadro che contiene le tag più usate e ricorrenti, appunto la tag cloud! Quando una tag risulta essere quella centrale, a cui altre tag fanno riferimento o sono connesse, si parla di TAG PIVOT (nel nostro caso “stile di viaggio” è stato un esempio di tag Pivot!). In questi casi la tag cloud si dice IPER-PERTINENTE, perché si crea una ragnatela di connessioni tra tutte le tag che fanno riferimento alla tag centrale. Lezione 7 (08/05/2012) Tag: foursquare, social network, geolocalizzazione, check-in, gamification, digital divide, smartphone, esperienza, luogo, emozione, ibridazione, portale italia.it, percorso, nome reale Permalink: http://smart.thinktag.org/it/resources/turismatica-lezione-7-del-8-maggio-2012?show_comment=87941 Commento: In questa settima lezione abbiamo continuato a parlare di FOURSQUARE. Come abbiamo detto durante l’esercitazione precedente, si tratta di un SOCIAL NETWORK basato sulla GEOLOCALIZZAZIONE. Tramite il meccanismo del CHECK-IN, ciascun utente iscritto può geo-localizzarsi in un determinato luogo/posto e può decidere di far sapere i suoi spostamenti agli “amici”, non solo sullo stesso Foursquare, ma anche su Facebook e Twitter. Foursquare, nonostante abbia anche un sito web, è utilizzato soprattutto via mobile, poiché l’uso risulta molto più efficace e adatto per questo tipo di applicazione. Si crea quindi inevitabilmente una “disuguaglianza digitale” (DIGITAL DIVIDE) tra coloro che possiedono uno SMARTPHONE e coloro che invece non ce l’hanno. Foursquare si basa anche sul concetto di GAMIFICATION, proprio perché ormai, al giorno d’oggi, le dinamiche e i meccanismi del gioco sono un elemento trainante della vita umana. Per gamification, come avevamo già accennato qualche lezione addietro, s’intende incorporare in un determinato contesto, attività o azione, le logiche del gioco (competizione, sfida, riconoscimento, cooperazione ecc.). Foursquare è difatti, una continua sfida tra utenti, che, tramite i check-in, cercano di accaparrarsi il maggior numero di punti e riconoscimenti possibili, come i badges o la carica di Major. Ad ogni modo, Foursquare non è solo un’applicazione “giocosa”, ma è qualcosa in più. Anzi, meglio ancora, potrebbe essere molto di più se utilizzata nel migliore dei modi. Ad esempio, è un applicazione molto utile se si vogliono scoprire sempre nuovi luoghi/posti da visitare o da provare. La possibilità, poi, di poter lasciare dei commenti personali (tips) in riferimento ai luoghi è davvero vantaggiosa per tutti, soprattutto per coloro che leggendo le considerazioni di altri utenti possono farsi una propria idea e decidere se visitare/provare o meno un determinato posto. Quella che si viene a creare è, dunque, sempre una rete di esperienze ed emozioni! Ed è proprio su ESPERIENZA, EMOZIONE e, aggiungerei anche, CONOSCENZA che verterà la nostra sperimentazione di ibridazione del portale Italia.it. Anche Foursquare, come altri social network, potrà esserci d’aiuto in questo senso. Attraverso la piattaforma ThinkTag, potremo, ad esempio, creare uno scaffale con tutte le risorse cui corrispondono i check-in fatti con Foursquare, e formulare così un nostro percorso/itinerario. Verso la fine della lezione, abbiamo accennato anche all’importanza, al giorno d’oggi, dell’uso del NOME REALE sui social network. Fino a qualche anno fa tutti coloro che scrivevano su blog o forum utilizzavano nomi finti, d’immaginazione o pseudonimi, ora invece quasi tutti gli utenti, in particolar modo dei social network, utilizzano il proprio nome reale. Questo probabilmente perché le condizioni di sicurezza e privacy di questi siti sembrano essere più “affidabili”; ognuno è libero di decidere cosa rendere pubblico e quindi il grado di privacy che desidera. Inoltre, in un periodo come questo, in cui anche il mondo del lavoro sta puntando molto sui social network, è praticamente necessario poter essere “riconosciuti” e, soprattutto, essere “visibili” sul web. Lezione 8 (15/05/2012) Tag: smart, significato, intelligenza collettiva, intelligenza connettiva, iper-pertinenza, metodologia, smart.italia.it, connessioni, esperienza Permalink: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-8-del-15-maggio2012?show_comment=88596 Commento: In questa ottava lezione abbiamo focalizzato l’attenzione sul termine inglese SMART e sui suoi significati. Al giorno d’oggi utilizziamo e sentiamo spesso questo termine, basti pensare agli smartphone, alle smart TV, o alla stessa piattaforma ThinktTag Smart, oppure ancora alle smartbox, alle smart community ecc., ma sappiamo davvero che cosa significa? E che cosa vuol dire, soprattutto, “essere smart”? In aula abbiamo fatto un elenco di possibili significati: veloce, connesso, intuitivo, elegante, brillante, creativo, dinamico, interattivo, tecnologico (in parte), intelligente. A proposito proprio di intelligenza abbiamo accennato a due diversi tipi: INTELLIGENZA COLLETTIVA e INTELLIGENZA CONNETTIVA. La prima, descritta dal filosofo francese Pierre Lévy, è, in poche parole, la somma delle intelligenze dei singoli individui, che vanno così a formare un pensiero di gruppo. La seconda altro non è che un riadattamento della prima, descritta dal critico letterario Derrick de Kerckhove, il quale ritiene che l’intelligenza sia soprattutto un incontro sinergico dei singoli individui e un sistema di connessioni che crea una conoscenza condivisa. Tornando al significato del termine, possiamo dire che un qualcosa è considerato smart quando riesce a sviluppare una metodologia in grado di creare connessioni e di elaborare percorsi originali. L’IPER-PERTINENZA è la metodologia smart per eccellenza! Gli elementi fondamentali di una metodologia (legata ad una tecnologia) smart possono essere così sintetizzati: _ adotta logiche bottom-up; _ supporta le relazioni interpersonali come veicolo per la condivisione (di contenuti e esperienze); _ punta sulla conoscenza e sugli elaborati degli utenti; _ gestisce metadati secondo standard internazionali di interscambio; _ favorisce la gestione di contenuti e materiali diversi (foto, video, testi ecc.); _ combina in un unico ambiente la componente oggettiva (metadati standard) e la componente soggettiva (osservazioni personali e commenti); _ consente di organizzare in modo efficace ed efficiente i contenuti (tramite tag, scaffali, connessioni); _ favorisce l’ibridazione interdisciplinare; _ favorisce la costruzione sociale della semantica (evidenziando le relazioni tra le tag). Ecco perché la sperimentazione di ibridazione, che ci vedrà partecipi, si chiamerà proprio smart.italia.it! Lezione 9 (16/05/2012) Tag: logistica sostenibile, ambiente, qualità della vita, prima, durante, dopo, intelligenza di retroazione, cambiamento, processo di progettazione, esperienza, feedback, consumatore, fidelizzazione, open innovation, conoscenza condivisa, intelligenza diffusa, social network Permalink: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-9-del-16-maggio2012?show_comment=88739 Commento: In questa nona lezione abbiamo avuto come ospite il Dott. Renzo Provedel, socio e cofondatore di SOS-LOGistica, un’associazione per la logistica sostenibile. Innanzitutto per logistica s’intende quell’insieme di attività organizzative, gestionali e strategiche, svolte all’interno delle aziende, che controllano e governano il flusso dei prodotti, dalle fonti di approvvigionamento ai clienti finali e al servizio post-vendita. L’aggettivo “sostenibile” sottolinea la missione di SOS-LOGistica, ovvero promuovere una logistica più efficiente e nello stesso tempo più rispettosa dell’ambiente e quindi della qualità della vita. Il Dott. Provedel ci ha parlato dell’importanza delle tre diverse fasi del processo di progettazione: PRIMA, DURANTE e DOPO. La fase del PRIMA equivale al disegno di produzione, al progetto. Quella messa in atto è dunque un’intelligenza di distribuzione. La fase del DURANTE è una fase intermedia e di cambiamento, in cui deve essere messo in atto un uso consapevole del prodotto. La fase del DOPO è risultata essere la più importante per quanto riguarda il tema della sostenibilità e del benessere del pianeta, e in generale per ogni altro tema. In questa fase bisogna essere smart e usare un’intelligenza di retroazione. Questo processo abbiamo visto che non deve seguire necessariamente un percorso lineare; anzi, per essere efficace (e sostenibile), si dovrebbe seguire il percorso inverso: DOPO, DURANTE, PRIMA. Per fare un esempio più legato al nostro mondo abbiamo parlato del processo messo in atto da un qualsiasi Tour Operator: nella fase del prima c’è la progettazione e la pubblicizzazione dell’offerta; nella fase del durante il cliente/turista vive la propria esperienza di vacanza; nella fase del dopo il cliente/turista, in base all’esperienza che ha vissuto, prova delle sensazioni positive o negative e qui scatta il passaparola e lo storytelling, di cui certi Tour Operator sembrano ancora non aver capito l’importanza. Sono proprio l’ESPERIENZA e l’insieme dei FEEDBACK dei consumatori gli elementi essenziali su cui dovrebbe basarsi ciascun nuovo processo di progettazione. Proprio a tal proposito abbiamo parlato di OPEN INNOVATION. Le aziende, turistiche e non, dovrebbero imparare a far affidamento non solo sulle proprie risorse interne, ma anche, e in certi casi soprattutto, su quelle esterne. Il coinvolgimento dei consumatori nei progetti/idee che li riguardano creano negli stessi un senso di appartenenza, che può portare solamente qualcosa di positivo all’aziende. Quella che deve essere ricercata è una CONOSCENZA CONDIVISA, un’esperienza al di fuori del network di relazioni abituale. I social network sono l’esempio adatto quando si parla di intelligenza diffusa e connettiva. Lezione 10 (17/05/2012) Tag: web 2.0, mercato conversazionale, comunicazione, relazioni, social media strategy, partecipazione, utente, feedback, intelligenza diffusa, conoscenza condivisa, social network, passaparola, frattale, rete, teoria dei sei gradi di separazione, hops, marketing, ottica business, smart.italia.it, storytelling Permalink: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-10-del-17-maggio201?show_comment=88901 Commento: In questa decima lezione abbiamo ricapitolato brevemente i concetti fin qui trattati, dalla nascita del WEB 2.0 al concetto di MERCATO CONVERSAZIONALE. Come abbiamo già visto, la PARTECIPAZIONE ATTIVA degli utenti è una delle caratteristiche fondamentali del “nuovo Web”, con il quale ha avuto inizio l’era della COMUNICAZIONE e delle RELAZIONI. Con gli strumenti che il Web 2.0 ci ha fornito, in particolar modo i SOCIAL NETWORK, ciascun utente ha la possibilità di partecipare attivamente e di intervenire con proprie riflessioni, pensieri, commenti, idee ecc. in un’ottica di INTELLIGENZA DIFFUSA e di creazione di una CONOSCENZA CONDIVISA. A tal proposito si può parlare di SOCIAL MEDIA STRATEGY, ovvero dell’utilizzo dei social media come strumenti “strategici” di promozione e diffusione di contenuti, su network di relazioni piuttosto ampi. Ciascun individuo appartenente a questa rete di relazioni, diventa egli stesso promotore e diffusore di contenuti, presso i suoi “amici”/“followers”, generando così quel processo virale che chiamiamo PASSAPAROLA. Proprio in relazione al passaparola e ai network di relazioni, abbiamo introdotto un nuovo concetto: il FRATTALE. Si tratta di una rappresentazione grafica (la cui forma ricorda un po’ quella di un fiocco di neve), usata in geometria, algebra e fisica, che può esserci d’aiuto per capire come un contenuto si muove all’interno del passaparola e delle reti di relazione. Abbiamo parlato anche della TEORIA dei SEI GRADI di SEPARAZIONE (di Frigyes Karinthy), secondo la quale ogni individuo può essere collegato ad un altro qualunque presente sul nostro pianeta, attraverso una catena di conoscenze con non più di cinque intermediari, ovvero, appunto, solo sei gradi di separazione. Questi ultimi sono chiamati HOPS, che parlando di informatica, corrispondono ai passaggi dei pacchetti di trasmissione dati tra due nodi di una rete. Ciò che risulta fondamentale è quindi il ruolo che i social media giocano, al giorno d’oggi, anche in un’ottica business e di marketing. Il nostro compito, non solo durante la sperimentazione del portale smart.italia.it, ma soprattutto nel nostro futuro lavoro nel mondo del turismo, sarà quello di imparare a conoscere e sfruttare al meglio questi strumenti, che il Web 2.0 ci mette a disposizione. Ovviamente questi strumenti devono essere scelti in modo che siano adatti e, soprattutto, efficaci per raggiungere i nostri obbiettivi. Ovvero 1) devono avere un’ampia diffusione e possibilità di propagazione; 2) devono possedere caratteristiche proprie dei social network, che permettano la narrazione delle singole esperienze (STORYTELLING) da parte degli utenti; 3) e soprattutto devono raggiungere il maggior numero di utenti possibili, rendendo proficua la nostra presenza in rete. Lezione 11 (22/05/2012) Tag: thinktag smart, scaffale, risorsa, organizzazione dei contenuti, categorie, sottocategorie, metadati, codice ISBN, tag it, drag and drop, smart.italia.it Permalink: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-11-del-22-maggio-201-2?show_comment=89269 Commento: In questa undicesima lezione abbiamo focalizzato l’attenzione sulla piattaforma THINKTAG SMART e sulle sue funzioni/strumenti. In particolar modo abbiamo parlato dello SCAFFALE e di come sia possibile organizzare le risorse al suo interno. Quando si crea un nuovo scaffale, difatti, si può scegliere se organizzare i contenuti in ordine cronologico, in base al numero di commenti, voti o connessioni, oppure, ancora, scegliendo un proprio ordine casuale, grazie alla funzione DRAG & DROP. Se, per esempio, si tratta di un itinerario o di un percorso turistico sarà necessario seguire un ordine geografico. Parlando di RISORSE, abbiamo visto che quando se ne crea una nuova, si ha la possibilità di scegliere tra undici differenti CATEGORIE, suddivise a loro volta in altre SOTTOCATEGORIE, in base alle quali cambiano i METADATI in riferimento ai contenuti che si vogliono creare. Il professore ci ha, inoltre, illustrato un modo alternativo e più veloce per creare una risorsa che abbia come argomento/contenuto un libro: l’uso del CODICE ISBN (International Standard Book Number). Trascrivendo tale codice, presente su qualsiasi libro in circolazione, nell’apposita area creata sulla piattaforma, si otterrà la bozza di una risorsa, contente già i principali dati di riferimento del libro in questione (autore, editore, anno di pubblicazione, numero di pagine, immagine di copertina ecc.); ciò che manca sono solo le tag ed eventuali commenti o descrizioni/approfondimenti, e poi la risorsa è pronta per essere creata! A tal proposito abbiamo visto anche un’altra funzione molto utile e soprattutto molto veloce per creare risorse: il TAG IT! Si tratta di un pulsante, sempre presente sulla piattaforma, in basso, che permette di creare risorse, con la maggior parte dei campi di informazioni già compilati, velocemente da altri siti. L’unica cosa che bisogna fare per poter utilizzare questa funzione è semplicemente trascinare l’icona segnalibro con scritto, appunto, Tag it sulla barra dei preferiti. Tutte queste funzioni potranno esserci utili quando lavoreremo sul nostro progetto personale per il portale smart.italia.it, in modo da renderlo il più possibile ricco di contenuti differenti (immagini, video, testi, articoli, curiosità, file audio ecc.). Lezione 12 (23/05/2012) Tag: smart.italia.it, ibridazione, percorsi, geo-referenziazione, storytelling, promozione, valorizzazione, territorio, luoghi, modello x o cross, modello h o bridge, collezione, partecipazione, web 2.0 Permalink: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-12-del-23-maggio201?show_comment=89590 Commento: In questa dodicesima lezione abbiamo parlato più dettagliatamente di quello che sarà il nostro personale contributo al portale SMART.ITALIA.IT, cercando anche di dare delle risposte ai dubbi e alle domande a riguardo. Innanzitutto il nostro lavoro parte da una scelta; possiamo, infatti, decidere di elaborare un PERCORSO di LUOGHI di un determinato territorio, basato quindi su una logica di GEOREFERENZIAZIONE e STORYTELLING o possiamo optare per un PERCORSO non necessariamente orientato in senso geografico, ma prendendo in considerazione altri CONTENUTI e APPROFONDIMENTI, che possono risultare adatti in un’ottica di PROMOZIONE TURISTICA e VALORIZZAZIONE del TERRITORIO. Abbiamo, inoltre, parlato dei due possibili MODELLI di INTERAZIONE tra i vari percorsi elaborati. Il primo modello, detto a X o CROSS, consiste nell’incrociare due o più percorsi su un nodo comune, che non deve necessariamente essere un nodo geografico, ma può toccare qualsiasi argomento, purché risulti comune ai percorsi. Il secondo modello, detto a H o BRIDGE, consiste invece in una connessione tra percorsi paralleli e distinti che trattano però argomenti attinenti. Quando avremo ultimato il percorso, sia esso elaborato individualmente o a gruppi, dovremo trasformarlo in una COLLEZIONE, in modo tale che qualsiasi altra persona sia in grado di commentare e dare possibili suggerimenti. Lezione 13 (24/05/2012) Tag: web 2.0, e-commerce, sistemi di pagamento elettronici, digital divide, gap generazionale, ritardo culturale, mancanza di fiducia, bassa sicurezza percepita in rete, bassa qualità/navigabilità, esperienza, esperienza d’acquisto, tripadvisor, booking online, e-bay, groupon, suggerimenti, utenti Permalink: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-13-del-24-maggio201?show_comment=90420 Commento: In questa tredicesima lezione abbiamo parlato di WEB 2.0, di E-COMMERCE e, soprattutto, di come quest’ultimo abbia saputo sfruttare al meglio gli strumenti e gli elementi forniti dal “nuovo web”. Quando si parla di compra-vendita online, e quindi di e-commerce, ci si domanda come mai in Italia questo fenomeno ha avuto, e in parte ha ancora, difficoltà nell’affermarsi. Le motivazioni potrebbero essere diverse: 1) l’uso ridotto di sistemi di pagamento elettronici; 2) un minor accesso alla rete rispetto ad altri Paesi (Digital Divide, anche di tipo culturale e istituzionale); 3) un ritardo culturale; 4) un gap generazionale; 5) la bassa navigabilità/qualità dei siti; 6) la mancanza di fiducia da parte degli utenti che percepiscono poca sicurezza in rete ecc. Queste sono tutte possibili motivazioni che a chiunque verrebbero in mente al primo momento, ma se ci si ragiona su attentamente, nessuna di queste risulta essere la vera causa della lenta e tarda affermazione dell’e-commerce nel nostro paese. Infatti, per esempio, i sistemi di pagamento elettronici sono largamente utilizzati in rete su siti di aste (es. E-bay), di biglietteria aerea (es. Booking.com, Expedia, E-dreams ecc.), di promozioni e offerte (es. Groupon) e, in generale, per il settore dell’elettronica e della tecnologia. Sono questi esempi di prodotti e servizi di cui si conoscono già in anticipo le caratteristiche, ed è proprio per questo che in questi campi l’e-commerce sta avendo buoni riscontri anche in Italia. Anche per quanto riguarda l’età non sembrano in realtà esserci troppi problemi, in quanto gli acquirenti più interessanti risultano essere gli over 60 e i giovani, poiché dispongono di maggior tempo libero e di maggiori disponibilità economiche. Qual’ è allora la vera motivazione?! Ci troviamo un’altra volta a parlare di esperienza, in questo caso di ESPERIENZA D’ACQUISTO. L’e-commerce in Italia funziona nei contesti in cui non è necessaria l’esperienza d’acquisto nell’atto proprio dell’acquistare. Il Web 2.0 potrebbe aiutare l’e-commerce in modo significativo, soprattutto in un settore come quello del turismo e dei viaggi, di cui non si può fare esperienza prima dell’acquisto. Quello che però si può fare è leggere le esperienze altrui, per farsi una propria idea preventiva. TRIPADVISOR è l’esempio perfetto di sfruttamento del Web 2.0 nel settore turistico. Si tratta, appunto, di un sito in cui gli utenti si scambiano pareri, consigli, suggerimenti ecc. riguardo a strutture ricettive, attrazioni turistiche, ristoranti. Lezione 14 (29/05/2012) Tag: dubbi, proposte smart.italia.it, percorso, modalità d’esame, thinktag smart, collezione, connessioni, risorsa, territorio Permalink: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-14-del-29-maggio201?show_comment=90661 Commento: In questa quattordicesima lezione abbiamo cercato di sciogliere i dubbi riguardanti sia le modalità d’esame, sia il percorso per il portale smart.italia.it. Per quanto riguarda l’esame tutte le indicazioni sono presentate dettagliatamente su ThinkTag, nella sezione apposita del gruppo Turismatica 2011-2012. Parlando, invece, del percorso/i che dobbiamo elaborare, abbiamo focalizzato l’attenzione soprattutto sulla forma che esso dovrà avere. Quando ultimato, infatti, il percorso dovrà essere presentato come collezione, in modo tale che possa essere, eventualmente, arricchito dalla partecipazione di altre persone. Inoltre i vari percorsi dovranno poter essere collegati (H o bridge)/intrecciati (X o cross) ad altri tramite connessioni. Prima di discutere del percorso vero e proprio (su cui torneremo sicuramente a parlare anche nelle prossime lezioni, e che comunque dovrà essere prima visionato e accettato dal prof. Paini) abbiamo avuto qualche chiarimento sulla risorsa di presentazione della proposta. Quello che dobbiamo fare è una breve descrizione di quello che sarà il nostro percorso, toccando alcune delle tappe più importanti, in modo da avere una prima idea sui contenuti di tutti i nostri lavori. Sarà importante ricordarsi di mettere le indicazioni geografiche del territorio (ovvero l’indirizzo postale completo), in modo tale che nella collezione creata appositamente per contenere tutte le proposte, presente nel gruppo Ibridazione 2.0, comparirà una mappa con tutti i territori da noi trattati. Lezione 15 (30/05/2012) Tag: mappa, foursquare, facebook places, google maps, thinktag smart, indirizzo, e-commerce, web 2.0, turismo, viaggi, siti di recensioni di viaggio, tripadvisor, utenti, valutazione, valutazione sulla valutazione, esperienza, commenti, suggerimenti, affidabilità, commenti negativi, monitoraggio, trasparenza, fiducia, fotografie Permalink: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-15-del-30-maggio201?show_comment=90956 Commento: In questa quindicesima lezione nella prima ora abbiamo parlato ancora delle nostre proposte per il portale smart.italia.it, in particolar modo della questione “come geo-referenziarsi ?!” e fare in modo che appaia una mappa per ciascuna delle risorse-luogo da noi create. Le possibilità sono diverse: se si possiede uno smartphone: 1) effettuare il check-in tramite Foursquare; 2) utilizzare l’applicazione Places di Facebook; oppure da PC: 3) utilizzare Google Maps e riportare le coordinate geografiche su ThinkTag; 4) inserire semplicemente l’indirizzo postale completo nell’apposito campo presente in ciascuna risorsa-luogo, direttamente su ThinkTag. Sarà importante ricordare di non mettere più di 10 risorse-luogo se si vuole visualizzare una linea che colleghi tra loro le diverse tappe del percorso. Nella seconda ora di lezione siamo, invece, tornati a parlare del binomio E-COMMERCE – TURISMO e di ESPERIENZA D’ACQUISTO. Come abbiamo detto già in una delle lezioni precedenti, quando si tratta di viaggi e di turismo non è possibile fare esperienza dei servizi che si stanno comprando prima e/o al momento dell’acquisto. Ciò che però si può fare è avere un’idea preventiva su un dato luogo, struttura ricettiva, attrazione turistica, grazie ai SITI dedicati alle RECENSIONI di VIAGGIO come TRIPADVISOR, TURISTI PER CASO, VIRTUAL TOURISM ecc. Abbiamo parlato soprattutto di TripAdvisor, in quanto risulta essere il più noto e quello con il maggior numero di utenti iscritti e recensioni. Al contrario di quello che si potrebbe pensare, gli utenti tendono a scrivere soprattutto le cose positive che hanno caratterizzato il loro viaggio/soggiorno. Ciascun utente, oltre ad aggiungere commenti, può anche caricare proprie FOTO scattate nel luogo recensito, da aggiungere a quelle professionali già presenti. Vi è, inoltre, la possibilità di attribuire una VALUTAZIONE (da 1 a 5 stelline), in modo tale che coloro che navigano nel sito si facciano una prima, veloce idea sulle varie strutture, ristoranti ecc. Siamo in presenza, anche, di una “valutazione sulla valutazione”, in quanto alla fine di ciascuna recensione TripAdvisor chiede, tramite un piccolo bottone verde, se tali suggerimenti/commenti siano stati utili. Una prima domanda che sorge spontanea è: cosa si deve fare per sfruttare al meglio le informazioni che TripAdvisor ci offre?! Trovata la struttura che si vuole esplorare sul sito, la prima cosa da fare non è leggere i commenti positivi, ma bensì quelli negativi, per capire se determinate cose che non sono piaciute agli utenti che hanno scritto le recensioni potrebbero non piacere anche a noi. Un altro passaggio utile potrebbe essere quello di guardare attentamente i profili di questi utenti, per vedere se il loro stile di viaggio presenta le stesse caratteristiche del nostro o meno. Una seconda domanda che potremmo farci su TripAdvisor riguarda la sua AFFIDABILITA’; quanto possiamo fidarci di quello che leggiamo?! Nonostante sia stato più volte messo sotto accusa a tal proposito, TripAdvisor può essere considerato un sito affidabile. Un MONITORAGGIO piuttosto raffinato (ad esempio: controllo degli IP da cui arrivano le recensioni; analisi del testo ecc.) è costantemente messo in atto per garantire la più assoluta trasparenza a tutti gli utenti, iscritti e non. Ultimamente, proprio in nome di questo alto livello di affidabilità, è stata data la possibilità alle strutture ricettive stesse di replicare alle eventuali recensioni (soprattutto quelle negative). TripAdvisor sta davvero spopolando in rete, tanto che anche le più piccole realtà se ne stanno interessando sempre di più. Lezione 16 (31/05/2012) Tag: siti di recensioni di viaggio, tripadvisor, turisti per caso, sito, trasmissione tv, magazine, esperienze, emozioni, storytelling, diario di viaggio, social network, social media strategy, facebook, twitter, rete di relazioni, viralità delle informazioni, utenti, popolazioni autoctone Permalink: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-16-del-31-maggio201?show_comment=91149 Commento: In questa sedicesima lezione abbiamo parlato ancora di SITI dedicati alle RECENSIONI di VIAGGIO, in particolar modo di TURISTI PER CASO, uno tra quelli che maggiormente sta cercando di accaparrarsi le quote di mercato di TRIPADVISOR. Si tratta, in generale, di siti che 3 persone su 4 visitano ancor prima di quelli ufficiali/istituzionali di strutture ricettive, ristoranti, destinazioni ed attrazioni turistiche ecc. Turisti per Caso, a differenza di TripAdvisor che fornisce soprattutto segnalazioni, commenti e recensioni, focalizza l’attenzione sull’ESPERIENZA di VIAGGIO vera e propria, tramite l’utilizzo del DIARIO di VIAGGIO. Ciascun utente iscritto ha la possibilità di rivivere il viaggio raccontando le esperienze e le emozioni vissute (= STORYTELLING). Inizialmente Turisti per Caso era una trasmissione televisiva, in onda sulle reti Rai per tutto il corso degli anni ’90, ideata da Patrizio Roversi e Syusy Blady. Si trattava di un programma di reportage turistici molto originale; la presentazione e la descrizione dei diversi luoghi visitati non era quella dei tipici inviati o reporter di altre trasmissioni, ma era una vera e propria narrazione di esperienze e di emozioni, in un tono spesso anche divertente e ironico. Le relazioni con le popolazioni autoctone, era (ed è ancora oggi) una delle caratteristiche che contraddistingueva maggiormente Turisti per Caso. Successivamente venne ideata una rivista mensile, Turisti per Caso Magazine, che tutt’oggi esiste ancora e racchiude i migliori diari di viaggio postati dagli utenti sul sito web. Appare abbastanza ovvio che Turisti per Caso sfrutti una pluralità di media; ma cosa possiamo dire a proposito dei SOCIAL NETWORK? Al giorno d’oggi, non si può pensare di non utilizzare social network come FACEBOOK e TWITTER (SOCIAL MEDIA STRATEGY); infatti, facendo una breve ricerca in rete risulta che anche Turisti per Caso ha una propria pagina Facebook e un proprio profilo Twitter, dove gli utenti possono leggere informazioni, avere aggiornamenti e news, o semplicemente postare i propri diari di viaggio o quelli di altri. Si torna qui a quel concetto di VIRALITA’ delle INFORMAZIONI, di cui si era parlato nelle lezioni precedenti. La lezione si è conclusa con una richiesta del prof. Paini: iscriverci tutti quanti a Twitter per sperimentare quanto velocemente si possa creare una rete di relazioni. Lezione 17/Esercitazione 11 (05/06/2012) Tag: social media strategy, web agency, sperimentazione, team project, park hotel gran bosco, vialattea, sito web, tripadvisor, social network, mission, strategia di comunicazione in rete, aggiornamento costante, social media strategist, web marketing, community manager, blogger, consulente senior esterno, analisi, feedback, nicchia di mercato, fidelizzazione, autorevolezza e fiducia, nuovi clienti, visibilità marchio Permalink: http://www.thinktag.it/it/resources/lezioneesercitazione-del-5-giugno2012?show_comment=92401 Commento: In questa ultima esercitazione siamo stati messi alla prova dalla prof. Guariello, che ci ha chiesto di fingerci una WEB AGENCY. L’intento era quello di vedere come e con quali modalità avremmo applicato una SOCIAL MEDIA STRATEGY ad un caso-studio specifico: quello del PARK HOTEL GRAN BOSCO. Abbiamo, innanzitutto, fatto una breve ANALISI del caso tutti insieme; si tratta di un albergo, a conduzione familiare, situato a Sauze d’Oulx (TO), nella Vialattea, un territorio a forte richiamo turistico, soprattutto nella stagione sciistica, ma molto apprezzato anche d’estate dagli amanti del trekking e della mountain bike. Abbiamo dato una veloce occhiata al SITO WEB dell’albergo, che abbiamo visto essere per nulla aggiornato e strutturato male. Tra l’altro lo stesso Url (http://www.c-s-t.it/org/gbosco.html ) non è dell’albergo, ma di un comprensorio di strutture ricettive; quindi non esiste un’identità univoca in rete! Inoltre, su TRIPADVISOR, nonostante l’albergo ci sia, ha pochissime recensioni (solo 12!), tra cui anche alcune negative. Quello di cui necessita, dunque, questa struttura ricettiva è una RI-ORGANIZZAZIONE dell’intera STRATEGIA di COMUNICAZIONE in rete. La MISSION è: 1) identificare e sviluppare una NICCHIA di MERCATO; 2) attrarre NUOVI CLIENTI; 3) rendere il MARCHIO il più possibile visibile in rete, in modo che risulti chiaro il messaggio veicolato; 4) far apparire la struttura come un SOGGETTO AUTOREVOLE e di FIDUCIA; 5) accrescere la FIDELIZZAZIONE dei “vecchi” clienti. Ovviamente, come già detto nelle esercitazioni precedenti, bisogna conoscere bene tutti gli STRUMENTI e i CANALI di COMUNICAZIONE IN RETE, in modo da utilizzarli al meglio. Altro aspetto fondamentale sarà anche l’AGGIORNAMENTO COSTANTE di tali canali da parte della struttura stessa, che dovrà servirsi anche dei FEEDBACK dei propri clienti, per migliorare ulteriormente il suo servizio. A seguito di questa prima analisi, siamo stati divisi in gruppi da 5/6 persone. Ciascun gruppo (o TEAM PROJECT), prima di iniziare con la “sperimentazione”, ha dovuto identificare le varie figure che caratterizzano una Web Agency, ovvero: a) SOCIAL MEDIA STRATEGIST; b) WEB MARKETING; c) COMMUNITY MANAGER; d) BLOGGER; e) CONSULENTE SENIOR ESTERNO. Dopo di che la “sperimentazione” ha avuto inizio! Ciò che, in poche parole, ci è stato richiesto è stato: 1) fare una breve, ma puntuale, presentazione del caso; 2) identificare un piano redazionale e, in particolare, trovare le TAG che meglio descrivono la struttura e il suo messaggio; 3) analizzare e scegliere su quali SOCIAL NETWORK operare (es. Facebook, Twitter, Foursquare ecc.) e con quali modalità; 4) scrivere due articoli (BLOG): il primo sulle caratteristiche della struttura ricettiva stessa, e il secondo sul contesto che la circonda e che potrebbe essere turisticamente interessante. (Tra le connessioni figurerà anche la risorsa creata dal mio gruppo!) Lezione 18 (06/06/2012) Tag: dubbi, percorso, tag.italia.it, collezione, risorsa, presentazione, gruppo, struttura, organizzazione Permalink: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-18-del-6-giugno2012?show_comment=92392 Commento: In questa diciottesima lezione abbiamo avuto modo di toglierci ancora qualche dubbio sull’elaborazione dei nostri PERCORSI per il portale TAG.ITALIA.IT. In modo particolare abbiamo parlato dell’ORGANIZZAZIONE e della STRUTTURAZIONE di tali percorsi. Abbiamo visto che possiamo scegliere autonomamente se presentare tutte le risorse create (ovviamente riguardanti il percorso) nella stessa collezione o se lasciarne al di fuori alcune (magari quelle di approfondimento o legate ad eventi), che verranno collegate alle altre risorse del percorso solamente tramite copia-incolla del link o connessione. Abbiamo visto anche come aggregare più percorsi; basta semplicemente creare una nuova risorsa contenente i link di tutti i percorsi. Nel corso della lezione ci siamo soffermati più volte sulla PRIMA RISORSA di ciascun percorso: la PRESENTAZIONE. Ognuna, oltre a presentare sinteticamente il percorso, dovrà contenere i link a tutte le risorse-tappe. Questa risorsa di presentazione dovrà poi essere inserita nella collezione apposita del gruppo “La smart community del progetto tag.italia.it”. Da ciascuna risorsapresentazione il prof. potrà accedere direttamente alla collezione del percorso. Lezione 19 (07/06/2012) Tag: carpooling, autostrade per l’italia, mobilità sostenibile, controsenso, strategia di marketing, risparmio economico, sostenibilità ambientale, relazioni, web 2.0, roadsharing, condivisione, eventi, turismo, mashup, interoperabilità delle piattaforme, utenti Permalink: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-19-del-7-giugno2012?show_comment=95431 Commento: In questa diciannovesima lezione abbiamo parlato ancora di WEB 2.0 e di come il suo utilizzo possa risultare prezioso in svariati campi. A tal proposito abbiamo parlato dell’iniziativa di CARPOOLING promossa dalla compagnia italiana di viabilità su gomma Autostrade per l’Italia. ( www.autostradecarpooling.it ) Si tratta, in poche parole, di un progetto di MOBILITA’ SOSTENIBILE, che permette agli utenti registrati alla community di organizzare ed effettuare viaggi/tragitti in compagnia, condividendo, quindi, la stessa autovettura, in un’ottica di risparmio economico e di salvaguardia dell’ambiente. I vantaggi per gli automobilisti sono piuttosto chiari ed evidenti: 1) risparmio su carburante e pedaggio (poiché il totale speso viene diviso per più persone); 2) diminuzione del traffico e quindi della perdita di tempo e di stress che ne conseguono; 3) possibilità di interagire con nuove persone e quindi ampliare la propria rete di conoscenze; 4) contribuire alla lotta all’inquinamento; 5) minor usura della propria autovettura (grazie alla possibilità di alternanza delle auto); 6) minore difficoltà nel trovare parcheggio (dovuto alla minore presenza di automobili in circolazione). Ciò che, invece, risulta meno evidente è la motivazione che ha spinto Autostrade per l’Italia a promuovere una simile iniziativa; perché un’azienda che fa business proprio grazie al fatto che le persone prendano la macchina e paghino il pedaggio, dovrebbe cercare di diminuirne il numero, diminuendo di conseguenza anche il suo fatturato?! Sembra davvero un controsenso. Ragionandoci su un attimo le uniche motivazioni plausibili che possono venire in mente sono: 1) si tratta di una strategia di marketing per l’immagine dell’azienda, la quale è intenzionata a diminuire l’impatto ambientale; 2) l’azienda vuole concentrarsi anche su di un business secondario (ovvero sul consumo di beni e servizi => es. Autogrill); 3) Autostrade per l’Italia vuole tornare ad essere la diretta concorrente della mobilità su rotaia e cerca di farlo proprio diminuendo il traffico e cercando di migliorare la velocità e i tempi di percorrenza (a questo proposito poi si potrebbero ipotizzare iniziative correlate con le città più importanti => es. Milano = car-pooling + bike-sharing); 4) l’azienda vuole un maggiore controllo dei flussi e per farlo ha deciso di sfruttare un ambiente 2.0; 5) si tratta di un’iniziativa che vuole, in qualche modo, costruire un legame più stretto tra le autostrade e il territorio, in un’ottica di valorizzazione dello stesso ecc. Sinceramente nessuna delle soprastanti motivazioni mi convince particolarmente, quindi per me la mossa strategica messa in atto da Autostrade per l’Italia resta un grosso punto interrogativo! Sempre parlando di condivisione dell’automobile abbiamo accennato a ROADSHARING, un ambiente 2.0 che permette agli utenti iscritti di pianificare ed effettuare viaggi/spostamenti in compagnia, in un’ottica sempre di risparmio economico e di sostenibilità ambientale. ( www.roadsharing.com ) Una caratteristica fondamentale del sito riguarda gli EVENTI. Nella community di RoadSharing, infatti, gli utenti possono, non solo mettersi d’accordo per effettuare insieme tratti e spostamenti, ma anche organizzarsi e proporre itinerari per raggiungere particolari eventi in compagnia, condividendo le spese di viaggio. I concerti, ad esempio, sono la tipologia di evento che maggiormente utilizza tale ambiente 2.0. Parlando, invece, di TURISMO, come si potrebbe utilizzare RoadSharing? La risposta è piuttosto semplice, anche se poco messa in pratica fino ad ora: bisognerebbe mettere in atto una logica di MASH-UP, ovvero collegare/montare tra loro servizi diversi. Per esempio, si potrebbe pensare di inserire nel proprio sito web (quello che promuove il territorio, la città, l’evento interessato ecc.) un collegamento ad altri siti come Google Maps, Facebook, Twitter, pagina Wiki/blog, Youtube (o qualche sito con lo streaming dell’evento) e, appunto, RoadSharing, in modo tale che ogni piattaforma possa dialogare con le altre (INTEROPERABILITA’ delle PIATTAFORME). Lezione 20 (08/06/2012) Tag: qr code, codice di risposta rapida, smartphone, telefono cellulare con fotocamera digitale, italia, digital divide, ritardo culturale, viralità dell’informazione, passaparola, social media strategy, gamification, turismo, itinerari a tappe, informazioni iper-pertinenti, menù di scelta, sms, url, contenuti multimediali, generatori di qr code, pubblicità, prodotti, approfondimenti, rete wi-fi Permalink: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-20-del-8-giugno2012?show_comment=95435 Commento: In questa ventesima ed ultima lezione abbiamo parlato del QR CODE. Il QR Code (Quick Response Code = Codice di Risposta Rapida) è un particolare codice a barre bidimensionale, composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema di forma quadrata. Tramite l’utilizzo di apposite applicazioni su smartphone e di telefoni cellulari dotati di fotocamera e/o connessione ad internet, il QR Code permette di visualizzare contenuti, memorizzati in esso come caratteri numerici e alfanumerici, velocemente e in modo molto semplice. Quindi, una volta fotografato il codice QR, sullo smartphone/telefono cellulare si apre direttamente un URL di un sito, di un’immagine, di un audio, di un video ecc. oppure un SMS contenente informazioni o altri approfondimenti, che possono essere visualizzati tramite un menù di scelta. In ITALIA risulta ancora poco utilizzato, sempre a causa di quel ritardo culturale e di quel DIGITAL DIVIDE per quanto riguarda la bassa navigabilità della rete e la bassissima presenza di reti Wi-Fi. Ad ogni modo si sta man mano diffondendo anche da noi e, come detto sopra, può essere utilizzato tanto da coloro che possiedono smartphone di ultimissima generazione (I-Phone, Blackberry, Samsung Galaxy ecc.) , quanto da coloro che utilizzano telefoni cellulari con almeno una fotocamera digitale. Ci sono esempi del suo utilizzo soprattutto nelle riviste settimanali e periodiche (es. Donna Moderna, Vanity Fair, Wired ecc.) per quanto riguarda sia i redazionali, sia la pubblicità, oppure su alcuni prodotti (vini, prodotti gastronomici ecc.) oppure ancora viene usato per fornire approfondimenti e curiosità. Quest’ultimo utilizzo potrebbe essere sfruttato efficacemente in un’ottica di promozione turistica. Si potrebbe pensare, infatti, a INFORMAZIONI IPER-PERTINENTI, in modo tale che sia il turista stesso a scegliere su cosa essere informato o aggiornato. Oppure si potrebbero elaborare percorsi ed itinerari, che, sempre attraverso l’uso di QR Code, sfruttano anche una logica di GAMIFICATION (itinerari a tappe, cacce al tesoro, tour misteriosi, sfide ecc.). Parlando di SOCIAL MEDIA STRATEGY, si potrebbe anche pensare come utilizzare il QR Code sui social network e sui diversi ambienti 2.0, generando dunque un’elevata VIRALITA’ dell’INFORMAZIONE e il PASSAPAROLA. Durante la lezione il Prof. Paini ci ha mostrato due siti grazie ai quali ciascuno può generare QR Code: qrcode.kaywa.com e zxing.appspot.com/generator . Basta semplicemente compilare qualche campo di informazione e il codice QR è generato sotto forma di url, testo, e-mail, geo-localizzazione, immagine, evento, sms, numero telefonico ecc. Esercitazione 1 (23/04/2012) Tag: turismo Italia, portale, ibridazione, Web 2.0, top-down, componente istituzionale, bottom-up, componente social, esperienza, always on beta, mercati di nicchia, the long tail, sperimentazione Permalink: http://smart.thinktag.org/it/resources/esercitazioni-1-turismatica#comment_86269 Commento: In questa prima esercitazione ci siamo ritrovati a rispondere al quesito con il quale si era conclusa la seconda lezione frontale: come dovrebbe essere strutturato un ipotetico portale del “turismo Italia”?! Le idee e le proposte sono state diverse e, soprattutto, l’attenzione è stata focalizzata su aspetti differenti: c’è chi ha parlato dell’importanza di un sito multilingue, chi ha espresso un forte legame con la territorialità, qualcun altro ancora, invece, si è dimostrato più interessato alle tematiche della sostenibilità e così via. Siamo inoltre tornati sull’argomento della lezione precedente che riguardava i due modelli di web, quello unidirezionale o erogativo (TOP-DOWN) e quello bidirezionale o partecipativo (BOTTOM-UP), e dopo una lunga discussione siamo arrivati ad una conclusione su come dovrebbe essere strutturato il portale Italia.it! Il sito dovrebbe essere una sorta di IBRIDAZIONE tra una COMPONENTE ISTITUZIONALE, statica e prettamente erogativa di contenuti e informazioni, e una COMPONENTE 2.0, costituita da opinioni, commenti e feedback dei vari utenti. Sappiamo bene che al giorno d’oggi le logiche social risultano vincenti e dominanti; basti pensare al fatto che il 75% degli utenti che cercano in rete informazioni su viaggi e strutture ricettive si recano, prima ancora che sui siti ufficiali delle strutture stesse, su siti come TripAdvisor, per fare tesoro delle esperienze altrui. Ed è proprio l’ESPERIENZA una delle componenti fondamentali dell’era del Web 2.0 e della comunicazione. A maggior ragione quando si tratta di turismo e viaggi, l’utente è curioso e vuole essere partecipe dell’esperienza di altri turisti e viaggiatori per poter scegliere i migliori servizi possibili, che possano così portarlo a vivere un’indimenticabile esperienza, che potrà a sua volta raccontare e diventare così, anch’egli, ambasciatore di esperienza. Quindi, in altre parole, la novità di questo portale, sul quale anche noi studenti siamo chiamati a “metterci del nostro”, è la componente social, il fatto, cioè, di far intervenire chiunque abbia qualcosa da raccontare sul nostro Bel Paese! L’idea è quindi quella di un sito “ALWAYS ON BETA”, ovvero in continuo aggiornamento. Fino a qualche tempo fa il fatto che un sito fosse in versione beta era un fatto “negativo”, nel senso che si riteneva non fosse un sito ultimato e quindi ancora in corso di progettazione; oggi, invece, la maggior parte dei siti e dei social network è in questa versione, proprio per dare agli utenti la possibilità di partecipare attivamente e costantemente. Abbiamo accennato anche, nel corso dell’esercitazione, al sistema di mercato attuale, il quale non risulta più essere un mercato di massa, ma di nicchia; questa particolare tematica è stata trattata con grande attenzione da Chris Anderson nel suo libro “La coda lunga - Da un mercato di massa a una massa di mercati ” (teoria della “lunga coda” – The Long Tail), sulla quale torneremo più avanti. Esercitazione 2 (07/05/2012) Tag: social network, facebook, twitter, linkedin, geolocalizzazione, foursquare, gamification, check-in, punti, badges, mayorships, specials, tips, to do-list, venues, utente, esperienza, marketing commerciale, turismo Permalink: http://smart.thinktag.org/it/resources/esercitazione-n2-del-7-maggio2012?show_comment=87624 Commento: In questa seconda esercitazione abbiamo iniziato a parlare dei SOCIAL NETWORK e dei loro diversi usi. Abbiamo accennato a FACEBOOK e TWITTER, che sono risultati essere i più conosciuti ed usati, probabilmente per la loro funzione prettamente ludica. Abbiamo inoltre fatto un accenno a LINKEDIN, un social network, invece, impiegato principalmente per la costruzione di reti di contatti professionali, che può risultare molto utile per chiunque faccia parte o voglia entrare a far parte del mondo del lavoro. Ma su questi social network torneremo a parlarne dettagliatamente nel corso delle prossime esercitazioni. Protagonista assoluto di questa esercitazione è stato, invece, FOURSQUARE. Foursquare è un social network, lanciato nel marzo del 2009, basato sulla GEOLOCALIZZAZIONE, disponibile sia tramite web, sia tramite applicazioni per dispositivi mobili (es. smartphones) che utilizzano il GPS. Gli utenti, tramite il CHECK-IN, possono geolocalizzarsi nei luoghi (detti VENUES) dove si trovano in quel preciso momento e possono condividere tutti i loro spostamenti con gli “amici” e/o anche su altri social network. Come in molti altri contesti, le dinamiche e i meccanismi di gioco (= GAMIFICATION), anche in Foursquare sono una costante. Infatti, agli utenti più attivi, ovvero coloro che hanno effettuato un maggior numero di check-in, vengono assegnati dei particolari riconoscimenti, sia “immateriali” (PUNTI, BADGES, MAYORSHIPS) che “materiali” (SPECIALS). I punti vengono guadagnati dall’utente ad ogni check-in, quindi tanti più sono i check-in effettuati, tanti più saranno i punti acquisiti. In base ai punti totali dell’utente vengono inoltre assegnati i badges, ovvero delle “etichette”. La mayorship, o carica di sindaco(= Mayor), viene assegnata, invece, all’utente che detiene il maggior numero di check-in in un preciso posto/luogo. Gli specials fanno parte dei riconoscimenti “materiali” in quanto sono veri e propri sconti, offerte speciali e promozioni effettuati da Brands e/o commercianti che premiano in questo modo la fedeltà dei consumatori. Un esempio di special è stato fornito dalla Vodafone, che nel dicembre 2010 ha scelto di affidarsi proprio a Foursquare per promuovere una delle sue offerte natalizie, la Christmas Card Messaggi; il premio consisteva nell’attivazione gratuita della promozione (che normalmente costa 10€) a tutti coloro che avessero effettuato il check-in in alcuni stores delle principali città italiane. Questo e altri esempi mostrano come un social network come Foursquare possa essere sfruttato anche in un’ottica di business e di marketing commerciale! Un'altra componente di Foursquare molto importante, soprattutto per il turismo, sono le TIPS. Esse sono dei suggerimenti, delle raccomandazioni, dei commenti personali sui luoghi, che possono risultare utili agli utenti che non sono mai stati in quel determinato posto per farsi un’idea su di esso e per decidere se visitarlo o meno. Esiste anche una “lista delle cose da fare”, detta TO DO-LIST, utile sia come promemoria, sia come lista “dei sogni nel cassetto” per quanto riguarda i luoghi/posti che si vorrebbero visitare. Parlando un po’ di numeri, gli Stati Uniti risultano essere il paese con più utenti iscritti a Foursquare (34%), seguiti, anche se con uno stacco di punti percentuali notevolissimo, da Indonesia (6%) e Giappone (5,5%); l’Italia si aggira attorno al 2,9% di utenti. Il 55% degli utenti è composto da uomini. Un’altra informazione interessante è il fatto che degli utenti di Foursquare la maggior parte ha anche un profilo Facebook (62%) e Twitter (82%) collegato. Questo per sottolineare la sempre maggiore “contaminazione” tra social network. Esercitazione 3/6 (08/05/2012 = Gruppo A ; 14/05/2012 = Gruppo B) Tag: foursquare, social network, geolocalizzazione, luogo, social game, gamification, social guide, marketing territoriale, branding, fidelizzazione, notorietà, reputazione, esperienze, emozioni, idee, promozione, realtà territoriali Permalink: http://smart.thinktag.org/it/resources/esercitazioni-lezione-n-3-dell8-maggio2?show_comment=88321 Commento: In questa sesta esercitazione abbiamo parlato ancora di FOURSQUARE, entrando però questa volta più nel dettaglio per quanto riguarda il suo funzionamento e, soprattutto, cercando di immaginare come potrebbe essere sfruttato per promuovere il territorio dove viviamo, o comunque un luogo che conosciamo molto bene. Innanzitutto, abbiamo osservato che si tratta di un’applicazione costituita da tre componenti. Si tratta infatti di un SOCIAL NETWORK basato sulla geolocalizzazione, tramite il quale, effettuando il check-in, si possono far sapere i propri spostamenti agli “amici”, anche attraverso altri social network, come Facebook e Twitter. Ma si tratta anche di un SOCIAL GAME, in quanto le logiche e i meccanismi del gioco sono fondamentali. Gli utenti sono sempre in sfida tra loro per accaparrarsi più punti possibili e ricevere così delle ricompense, che possono essere “immateriali”, come i badge e la carica di Mayor (= sindaco), che sono dei titoli o delle etichette che hanno solamente un valore simbolico, o “materiali”, come gli specials, che sono veri e propri sconti, offerte e promozioni, che in determinati luoghi vengono assegnati a coloro che hanno effettuato il maggior numero di check-in. A questo punto entra in gioco anche una politica di business e di branding; questi luoghi, che possono essere i più diversi (ristoranti, trasporti, aziende private di vario genere, musei, locali, discoteche, bar, negozi ecc.), decidono, infatti, in poche parole, di utilizzare Foursquare come strumento di marketing sia per creare nei propri clienti sensi di appartenenza e quindi fidelizzarli, sia per incrementare la loro notorietà e reputazione. In merito a ciò ci si può collegare alla terza ed ultima componente: Foursquare è anche una SOCIAL GUIDE. I luoghi in cui gli utenti fanno il check-in possono essere, infatti, anche commentati, in modo tale che ciascuno possa raccontare la propria esperienza in quel determinato posto, o possa semplicemente dare dei suggerimenti o dei consigli (tips), soprattutto a coloro che non ci sono mai stati. Ciascun luogo sarà quindi la sintesi di differenti esperienze ed emozioni, vissute e provate da differenti utenti. Come abbiamo già detto nelle scorse lezioni ed esercitazioni, Foursquare è disponibile sia via web (anche se risulta poco pratico e utile quasi esclusivamente per gestire il proprio profilo), sia via mobile. Parlando ora dell’utilizzo che ciascuna realtà territoriale potrebbe fare di Foursquare, mi sono venute in mente alcune idee. Io abito a Milano, proprio nel quartiere dove si trova la nostra università, Bicocca. Ovviamente a livello turistico, tranne forse per i turisti appassionati di teatro che vengono fin qui per l’Arcimboldi, non c’è moltissimo da vedere, quindi io, se fossi nei locali, negozi, ristornati ecc. del quartiere, utilizzerei Foursquare puntando soprattutto sui residenti, in particolar modo sui giovani, che sono coloro che maggiormente utilizzano questo tipo di applicazioni. Per esempio, l’Uci Cinemas-Bicocca potrebbe assegnare degli specials a coloro che effettuano un tot di check-in al mese: con almeno 4 check-in = bibita + pop corn in omaggio / con almeno 8 check-in = un biglietto gratis per un film a scelta per lo spettacolo delle 22.00 della domenica sera. La discoteca Sio Cafè potrebbe offrire un cocktail omaggio ogni 7 check-in effettuati. O ancora, il ristorante messicano Cantina Mariachi, che si trova dentro il centro Bicocca Village, potrebbe offrire un piatto di nachos da due porzioni ogni 3 check-in effettuati e/o offrire un piatto a scelta dal menù all’utente che detiene la carica di Mayor. Anche la stessa università potrebbe utilizzare Foursquare, premiando magari ogni mese con degli specials, chi detiene la carica di Mayor. Si darebbe vita ad una vera e propria battaglia all’ultimo check-in! Esercitazione 4 (09/05/2012) Tag: mercato conversazionale, web 2.0, marketing non convenzionale, comunicazione, relazione, social network, twitter, short messages, microinformazione, microblogging, branding, identificazione nominale, tweetyourwines, foursquare, gamification, sperimentazione Permalink: http://smart.thinktag.org/it/resources/lezioneesercitazione-n4-del-9-maggio201?show_comment=88033 Commento: In questa quarta esercitazione abbiamo introdotto il concetto di MERCATO CONVERSAZIONALE. Con il passaggio al WEB 2.0, che sappiamo essere proprio l’era della conversazione e delle relazioni, è cambiato anche il modo in cui i vari mercati interagiscono tra loro e con i propri clienti. Si è passati da un marketing di massa, in cui il messaggio risultava uguale e standardizzato per tutti, ad un marketing individuale, dove ciascuno è libero di partecipare attivamente e costantemente. Quest’ultimo tipo di MARKETING è detto NON CONVENZIONALE, proprio perché utilizza strumenti, come i SOCIAL NETWORK, per far interagire direttamente gli individui tra loro, creando cosi una rete di esperienze, che possono portare sia opportunità che svantaggi al mercato stesso. La missione di coloro che utilizzano i social network come strumento di marketing è quindi quella di sfruttare al meglio le opportunità, che da essi ne derivano, e al tempo stesso, quella di trasformare gli eventuali fattori negativi in qualcosa di altrettanto vantaggioso! Quella che stiamo vivendo, tuttavia, è anche l’era della MICROINFORMAZIONE; se fino a poco tempo fa l’espressione della propria individualità, e quindi l’unico modo per dare una propria opinione, era rappresentata dai lunghissimi “fiumi di parole” dei blog, quello che si ricerca oggi è un messaggio concentrato, input brevi ed essenziali che con poche parole riescono a centrare l’obbiettivo. Si parla quindi, non più di dialoghi fluidi, ma bensì di SHORT MESSAGES. Il MICROBLOGGING e l’utilizzo di social network come TWITTER, sono proprio esempi di uso di messaggi brevissimi. Twitter, ad esempio, ha fissato un limite massimo di 140 parole per i propri tweets, e altri social network, come PINTEREST e INSTAGRAM, si basano, invece, essenzialmente sulle immagini, che al giorno d’oggi, sembrano quasi valere più delle parole. Ovviamente, questo tipo di comunicazione e relazione ha anche aspetti negativi, tra cui una riconosciuta limitazione della nostra capacità di comunicare. Ma questo non sembra fermare in alcun modo l’uso di questi social network che, giorno dopo giorno, acquisiscono sempre più iscrizioni e sono sempre più utilizzati anche in un’ottica business. Si sta passando, infatti, prendendo come esempio proprio Twitter, da una fase prettamente ludica, ad una fase di BRANDING. Ritornando sul tema dell’importanza dell’utilizzo del nome reale sui profili dei social network, la politica del naming inizia ad essere veramente rilevante. Si sta tornando ad una totale IDENTIFICAZIONE NOMINALE. Ormai i profili sono delle presentazioni “inconsapevoli” di noi stessi; tantissime volte succede che le aziende prima di assumere, facciano un giro in rete per analizzare i profili dei candidati, per farsi un’idea preventiva. E sempre più spesso accade che le aziende stesse creino un proprio profilo su questi social network per poter essere “riconosciuti” e “visibili” in rete. Il profilo quindi come immagine dell’azienda, appunto come brand! Come caso esemplificativo, a fine lezione abbiamo parlato di TWEETYOURWINES (#TYW hashtag su Twitter), un'iniziativa svoltasi alla manifestazione Vinitaly del 2011, nata da una sperimentazione tra Foursquare e Twitter. In poche parole l’iniziativa consisteva in un percorso a tappe rappresentato da delle CromoBox, ovvero scatole di legno contenenti prodotti delle aziende vinicole che partecipavano alla manifestazione, corrispondenti agli stand delle stesse. I partecipanti all’iniziativa, per aggiudicarsi il premio finale (ovviamente bottiglie di vino), dovevano aver effettuato il maggior numero di check-in, autenticati con le rispettive fotografie, in corrispondenza delle suddette CromoBox. Lo slogan dell’iniziativa, “Taste&Play”, sottolinea, ancora una volta, l’importanza delle logiche della GAMIFICATION. Quest’ esempio, come molti altri, dimostra come sia utile e assolutamente necessario conoscere tutti gli strumenti che la rete ci fornisce, per poterli sfruttare al meglio! Esercitazione 5 (10/05/2012) Tag: mercato conversazionale, web 2.0, filosofia kaizen, flussi bottom-up, comunicazione, relazione, interazioni orizzontali, qualità, esperienza, emozioni, nel mulino che vorrei, customer engagement, crowdsourcing, social media strategy, idee, partecipazione, many-to-many Permalink: http://smart.thinktag.org/it/resources/lezioneesercitazione-n-5-del-10-maggio2?show_comment=88134 Commento: In questa quinta esercitazione abbiamo approfondito il concetto di MERCATO CONVERSAZIONALE, esaminando alcuni casi studio. A tal proposito, innanzitutto, abbiamo introdotto la filosofia KAIZEN (dal giapponese KAI = rinnovamento e ZEN = via, comunemente tradotto con “rinnovamento/miglioramento continuo”), che si basa sul principio “l’energia viene dal basso”. Presentato per la prima volta dall’azienda Toyota, la filosofia Kaizen rappresenta appieno il concetto di mercato conversazionale, basato proprio sull’interazione e il dialogo tra gli attori in gioco, quindi produttori e consumatori, e si fonda, appunto, su un sistema di flussi BOTTOM-UP (dal basso verso l’alto). Questo “miglioramento continuo” coinvolge l'intera struttura aziendale e ne ha, in qualche modo, ridefinito le figure e i compiti al suo interno; il risultato, in un sistema aziendale, viene dal basso, o meglio dai livelli bassi, ovvero dai dipendenti, che sono coloro che lavorano direttamente su prodotti e processi. Il compito principale del management è, invece, quello di guida, di supporto e di intermediazione tra gli attori, quindi da una parte il team, dall’altra i clienti. Le logiche aziendali non si devono più fondare su organizzazioni gerarchiche/ verticali, bensì su dialogo e interazioni orizzontali. Il fine da raggiungere è la QUALITA’, che si ottiene non solo producendo un buon prodotto sul mercato, ma, soprattutto, facendo sentire il cliente parte di esso, parte di un’ESPERIENZA, e facendogli provare EMOZIONI. Fondamentali per questo tipo di mercato conversazionale sono risultati, ovviamente, gli strumenti di comunicazione e relazione messi a disposizione dal WEB 2.0. Un caso studio molto interessante a riguardo, è il progetto “NEL MULINO CHE VORREI” (www.nelmulinochevorrei.it ), avviato dalla Barilla/Mulino Bianco nel 2007. Si tratta di una piattaforma sulla quale è possibile non solo leggere, analizzare e votare le idee di altri consumatori, ma anche presentarne di proprie, vedendole magari un giorno realizzate. “Nel Mulino Che Vorrei” è un esempio di CUSTOMER ENGAGEMENT e di CROWDSOURCING, ovvero di partecipazione in prima persona dei consumatori all’attività aziendale, in questo caso della Mulino Bianco. Questo progetto ha permesso il passaggio da una relazione con il consumatore One-To-Many ad una Many-To-Many, rendendo così il marchio Barilla/Mulino Bianco ancora più vicino agli stessi consumatori, e in un certo senso più “umanizzato”. Credo che questo tipo di politica di marketing, detta anche SOCIAL MEDIA STRATEGY, sia davvero vincente, perché permette al consumatore di sentirsi realmente parte di un’esperienza. Anche il settore turistico dovrebbe muoversi in questo senso, e penso che la nostra sperimentazione di ibridazione del portale Italia.it sia un buon inizio da cui partire! A fine lezione abbiamo ascoltato il progetto di una nostra collega, che vorrebbe aprire un Bed&Breakfast a Castana, un comune situato sulle colline dell’Oltrepò Pavese. Una risorsa su ThinkTag è stata creata appositamente per dare propri consigli, opinioni e suggerimenti a riguardo. Esercitazione 6/8 (14/05/2012 = Gruppo A ; 21/05/2012 = Gruppo B) Tag: storytelling, esperienza, comunicazione, promozione, valorizzazione del territorio, fase del dopo, short messages, twitter, 140 caratteri, narrazione, blog, parole, advertising vs invertising, conversazione, identità, emozioni, variabile tempo, variabile scelta, variabile spazio, individuo, condivisione narrativa, video, esercizio, edimburgo Permalink: http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazione-n-6-del-14-maggio-2012-ae?show_comment=89797 Commento: In questa ottava esercitazione abbiamo parlato di STORYTELLING e, quindi, dell’importanza che ricopre oggi l’ESPERIENZA nella COMUNICAZIONE, PROMOZIONE e VALORIZZAZIONE di un territorio o di un percorso turistico. Narrare le proprie esperienze ed emozioni fa parte di quella fase del DOPO di cui ci ha parlato anche il Dott. Provedel. In altre parole, siamo noi stessi dei promotori turistici, perché attraverso i nostri racconti, commenti, suggerimenti, diamo la possibilità ad altre persone di farsi un’idea preventiva di quel particolare luogo, posto, evento ecc. Abbiamo visto come in rete ci siano due diverse modalità di comunicazione: gli SHORT MESSAGES, come ad esempio i Tweets (max 140 caratteri) su TWITTER, oppure i lunghi RACCONTI, DIARI, NARRAZIONI sui vari BLOG. Sono due metodologie completamente diverse; la prima punta su una comunicazione veloce, stringata, che va dritta al punto e cerca di centrare l’obbiettivo in poche righe; la seconda punta, invece, sull’importanza e la ricchezza delle parole e della narrazione. Proprio in un’ottica di storytelling, durante l’esercitazione, abbiamo visto una serie di video per capire meglio l’importanza, al giorno d’oggi, del “fattore esperienza”. _ Il 1° video (“Pubblicità, fa rima con Identità?”; un contributo per il Quarto Festival dell’ Economia Trento) sottolinea una totale inversione nel campo pubblicitario e della comunicazione: dall’advertising di massa, all’INVERTISING individuale. Le parole chiave (tag) del video sono: identità, social, esperienza, dialogo, conversazione, user, condivisione ecc. ( http://www.youtube.com/watch?v=CYab2AgXpbc ) _ Il 2° video ha come protagonista Giacomo Poretti (meglio conosciuto semplicemente come Giacomo, del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo). Toltosi momentaneamente i panni di comico, Giacomo legge e interpreta il brano "Toglietemi tutto, ma non la password per i miei ricordi", che ha fatto da introduzione alla conferenza "La parola scritta ai tempi di Twitter - Vivere in rete", tenutasi a Torino, durante il Salone del Libro. Si parla dunque del WEB 2.0 e dei suoi strumenti. Quello che viene fatto è un paragone tra passato e presente per quanto riguarda la comunicazione e il racconto delle emozioni. Il messaggio principale, è secondo me, l’importanza dell’IDENTITA’. Anche in un’era come quella che stiamo vivendo, non dobbiamo mai dimenticarci della nostra identità; lo storytelling è proprio il modo per recuperarla ed esprimerla, attraverso il racconto delle nostre esperienze ed emozioni. ( http://multimedia.lastampa.it/multimedia/salone-del-libro/lstp/144281) _ Il 3° contenuto multimediale (slide+video) “Dal Carosello a Facebook Diario: torniamo a raccontarci in rete” sottolinea proprio l’importanza dello STORYTELLING; la capacità di raccontare può essere un potente strumento di comunicazione, soprattutto in ambito turistico. La pubblicità oggi sta notevolmente diminuendo di efficacia e, come detto anche prima, l’advertising di massa sta subendo delle trasformazioni. Quattro sono le caratteristiche della nuova comunicazione e dello storytelling: memorabilità, coinvolgimento, coerenza e controllo. Anche le variabili tempo, spazio e scelta sono concetti fondamentali. Il TEMPO, il SINGOLO INDIVIDUO e le sue EMOZIONI devono essere valorizzati, in un’ottica di CONDIVISIONE NARRATIVA. Parlando di turismo, abbiamo visto due diversi casi: “The best job in the world” e “APT Basilicata: Digital Diary”. Nel primo caso si trattava di un anomalo concorso di lavoro, promosso dallo stato del Queensland, in Australia, per cercare una particolare figura professionale: il “caretaker”, ovvero il guardiano di un’isola paradisiaca. Per ottenere il lavoro, come richiesto nella presentazione del concorso, sono stati realizzati più di 34.000 video da persone che volevano assolutamente essere assunti per il lavoro più bello del mondo! E’ stata sicuramente una perfetta mossa strategica a livello turistico, in quanto a far promozione del territorio sono state proprio tutte le persone che hanno inviato i loro video. Per quanto riguarda il secondo caso, si è trattato sempre di una particolare campagna di promozione del territorio. Ad alcune persone è stato, infatti, chiesto di interpretare il ruolo di blogger/reporter, promuovendo in tal modo i luoghi della Regione Basilicata, attraverso la narrazione delle esperienze vissute. Da entrambi questi casi (e da molti altri) si evince come ormai le destinazioni, non siano più semplicemente quello che sono, ma quello che le persone raccontano. ( http://www.slideshare.net/lafra/storytelling-twt01-20120416-12569929#btnNext ) Esercizio: TWITTER (140 caratteri) => Edimburgo: nella cuore della Scozia, una città con due anime. Storia, tradizione ed antichità da una parte; shopping, divertimento e modernità dall’altra. BLOG => Se quella che cerchi è una vacanza eterogenea e ricca di diverse esperienze ed opportunità, Edimburgo è la città ideale. Nel cuore della Scozia, sorge questa bellissima città medievale, destinazione amata tanto dagli appassionati di storia, arte e cultura, quanto da coloro che adorano far shopping e divertirsi. È una città con due anime: antichità e modernità sono il perfetto binomio per descriverne l’essenza. Ad Edimburgo puoi fare di tutto: dalle visite ai castelli e ai monumenti storici principali, alle compere sfrenate nelle vie predilette per lo shopping (ci sono davvero tantissimi negozi bellissimi!), alle rilassanti passeggiate nei favolosi parchi. Per gli appassionati di sport non può mancare una visita allo Stadio di Murrayfield, campo da rugby situato nella periferia occidentale della città. Per coloro che amano il cinema, invece, è d’obbligo una sosta alla statua dedicata a William Wallace, protagonista del film Braveheart, interpretato da Mel Gibson e a Rosslyn Chapel, piccola chiesetta situata nelle campagne, poco distante dalla città, nota per essere stata una delle location per il film Il Codice Da Vinci, interpretato da Tom Hanks. Insomma, se si vuole vivere una vacanza a 360°, Edimburgo è la meta ideale. Tante e diverse esperienze ed emozioni aspettano solo di essere provate e vissute! Esercitazione 7 (15/05/2012) Tag: adriano facchini, marketing territoriale, i’m localist, localismo, turismi di nicchia, coinvolgimento, partecipazione, popolazione autoctona, gastronomia, arte, cultura, storia, ambiente, tradizione, fiera, sagra, globalizzazione, omologazione, glocal, think global act local, promozione, valorizzazione, strumenti, social network Permalink: http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazione-n7-del-15-maggio2012?show_comment=88669 Commento: In questa settima esercitazione abbiamo avuto come ospite il Dott. Adriano Facchini, agronomo, agricoltore, dirigente di grandi aziende ed esperto di marketing territoriale. Il suo slogan “I’M LOCALIST” racchiude perfettamente il suo messaggio e la sua “missione”, ovvero la promozione del territorio, attraverso le piccole, ma ricchissime, realtà locali. Il termine “localist” sottolinea proprio una personalizzazione del concetto di “local” = LOCALISMO. Per localismo, in senso turistico, s’intende valorizzare un territorio, attraverso le risorse locali, tipiche e della tradizione. Ormai, al giorno d’oggi, non si parla quasi più di turismo di massa, ma bensì di TURISMI di NICCHIA, e quindi bisogna puntare proprio su quegli elementi che rappresentano, o potrebbero rappresentare, una nicchia, come ad esempio, proprio una tipicità locale. Gli elementi su cui concentrare l’attenzione sono, soprattutto, la GASTRONOMIA, l’ARTE e la CULTURA, la STORIA e l’AMBIENTE. Ovviamente la TRADIZIONE gioca un ruolo fondamentale in ciascuno di questi elementi, perché è la variabile che contraddistingue ciascuna realtà territoriale locale. La fiera, la festa locale, la sagra sono gli strumenti migliori e più adatti per far conoscere la propria tradizione e la propria identità locale. Il Dott. Facchini ci ha riportato degli esempi a riguardo come la Fiera del Pane e dei prodotti della filiera del frumento – PANarea o la Sagra dell’Ortica a Malalbergo. Localismo significa anche COINVOLGIMENTO e PARTECIPAZIONE delle persone; chi meglio di un autoctono può rappresentare ed essere espressione di un’identità locale? Quando si parla di localismo, non si può non accennare anche al concetto opposto, ovvero alla GLOBALIZZAZIONE. Innanzitutto, per globalizzazione s’intende quel fenomeno di decentramento e di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in diversi ambiti e settori, il cui principale effetto è una forte convergenza economica e culturale tra i Paesi del mondo. La globalizzazione, si basa proprio sull’omologazione del tutto, dai prodotti, ai modi di dire e di fare, fino alle persone stesse. In poche parole, la globalizzazione è la più profonda ferita inferta alle tradizioni locali, e quindi al localismo. Tuttavia, per cercare di curare questa “ferita”, forse il modo migliore è quello di puntare alla valorizzazione dei territori e delle realtà locali in un’ottica GLOCAL (= GLOCALIZZAZIONE), ovvero attenta sì al panorama della globalizzazione, ma pur sempre orientata al localismo e all’identità territoriale. THINK GLOBAL, ACT LOCAL! Noi che saremo (si spera) i futuri promotori turistici, dovremo quindi utilizzare e sfruttare gli strumenti che il fenomeno globalizzazione ci fornisce (tornando agli argomenti delle lezioni precedenti, ad esempio i social network come Twitter e Foursquare), per valorizzare e promuovere le piccole realtà territoriali, che possono davvero offrire tante, tantissime ricchezze. Esercitazione 8/9 (21/05/2012 = Gruppo A ; 28/05/2012 = Gruppo B) Tag: storytelling, narrazione, territorio, tour angeli e demoni, guida alla Barcellona di zafòn, guide whaiwhai, gamification, facebook, timeline, cronologia, steve jobs, discorso a Stanford, content curation, scoop.it , esperienze, emozioni, racconti, persone, promozione, enigmi, esplorare Permalink: http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazione-del-21-maggio-2012-a-edel?show_comment=91329 Commento: In questa nona esercitazione abbiamo continuato a parlare di STORYTELLING, concentrandoci questa volta sul ruolo che il TERRITORIO ha nella narrazione delle storie. Si tratta di un ruolo fondamentale, un ruolo (per rimanere in tema) da protagonista! Grazie, ancora, al documento “Dal Carosello a Facebook Diario: torniamo a raccontarci in rete” (http://www.slideshare.net/lafra/storytelling-twt01-2012041612569929#btnNext) abbiamo visto alcuni esempi a riguardo: _ TOUR UFFICIALE di ANGELI e DEMONI => a seguito dell’uscita della pellicola nelle sale cinematografiche, è stato creato un tour apposito per ripercorrere le tappe salienti della vicenda. In breve (per chi non lo conoscesse), il film (basato sull’omonimo romanzo best-seller di Dan Brown) narra le vicende di Robert Langdon, un brillante professore, esperto di simbologia, interpretato dall’attore statunitense Tom Hanks, che viene chiamato a Roma dallo Stato del Vaticano, durante il periodo di sede vacante, periodo che segue la morte del Papa prima dell’elezione del successore, per indagare sulla misteriosa scomparsa dei quattro cardinali “preferiti”, ovvero i più probabili aspiranti al seggio pontificio. Il professor Langdon, durante il corso del film, deve affrontare una corsa contro il tempo, seguendo indizi nascosti tra le strade e i monumenti di Roma. Il tour è stato denominato “Il cammino dell’Illuminazione”, poiché centrale nella vicenda narrata è la società segreta degli Illuminati, che nella Roma barocca del ‘600 annoverava le menti più brillanti tra cui scienziati, artisti, poeti, intellettuali e filosofi, il cui fine era la distruzione della Chiesa cattolica. Tra le tappe principali del tour vi sono: le chiese di Santa Maria Del Popolo e di Santa Maria Della Vittoria, dove è possibile vedere L'Estasi di santa Teresa d'Avila, Piazza San Pietro, Piazza Navona e la Fontana dei Quattro Fiumi, Castel Sant’Angelo e in occasione proprio del periodo successivo all’uscita del film al cinema è stato possibile anche percorrere “Il Passetto”, ovvero il camminamento protetto che congiunge proprio Castel Sant’Angelo con il Vaticano. Come si può intuire, non si tratta di un tour come gli altri; centrale risulta l’ “elemento-gioco” (Gamification), in quanto i turisti sono coinvolti in una specie di caccia al tesoro. (www.angeliedemoni.it) _ GUIDA alla BARCELLONA di C.R. ZAFòN => si tratta di un percorso turistico di tipo culturale basato sul libro “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafòn. _ GUIDE WHAIWHAI => si tratta di particolarissime guide turistiche (esistenti ad oggi per sole 6 città: Milano, Venezia, Roma, Verona, Firenze e New York) assolutamente non convenzionali, che uniscono alla scoperta dei luoghi, una componente ludica (di nuovo concetto di Gamification). Per giocare è necessario essere muniti di: 1) guida cartacea WhaiWhai (che si può trovare nelle migliori librerie); 2) un qualsiasi telefono cellulare (meglio se si tratta di uno smartphone); 3) e soprattutto uno spirito avventuroso e una buona capacità di risolvere gli enigmi! Il gioco consiste, quindi, nel leggere i racconti cifrati presenti nelle guide (che sono soprattutto leggende e storie della tradizione locale), provare a risolvere gli indovinelli tramite l’utilizzo degli sms ed esplorare così i luoghi meno conosciuti delle città, il tutto in un’atmosfera misteriosa e divertente. I contesti maggiormente interessanti ed interessati a questo tipo di esperienza potrebbero essere: gite scolastiche, viaggi incentive aziendali, eventi promozionali locali ecc. (www.whaiwhai.com) _ TIMELINE di FACEBOOK => la modalità “diario/timeline” su Facebook, se sfruttata adeguatamente, può essere davvero molto interessante in un’ottica di promozione turistica di un territorio. Abbiamo visto in aula l’esempio della pagina della Torre di David (Gerusalemme). La timeline, sia che si riferisca ad un luogo, ad una struttura aziendale o ad una persona, è un perfetto esempio di storytelling, perché utilizza la suddivisione per anni, in modo da rendere la narrazione anche cronologica. (http://www.youtube.com/watch?v=hzPEPfJHfKU ) _ DISCORSO di STEVE JOBS (Università di Stanford, 12 giugno 2005)=> ai neolaureati all’Università di Stanford, Steve Jobs racconta tre brevi storie riguardanti tre diversi momenti della sua vita (logica di storytelling). Lo scopo delle tre storie era ovviamente quello di comunicare delle emozioni; emozioni di fallimento, rivincita, amore, perdita, paura, speranza ecc. Ho trovato questo discorso molto toccante e di grande ispirazione. Si può considerare un esempio di storytelling evoluto. (http://www.youtube.com/watch?v=oObxNDYyZPs ) A fine esercitazione abbiamo introdotto un nuovo concetto: CONTENT CURATION. Con questo termine s’intende, in poche parole, la selezione, organizzazione e archiviazione di contenuti digitali (articoli, immagini, video ecc.). SCOOP.IT è, ad esempio, una piattaforma di content curation, una specie di contenitore digitale di informazioni, sulla quale gli utenti iscritti possono collezionare tutto ciò che ritengono particolarmente interessante. Esercitazione 9/10 (22/05/2012 = Gruppo A ; 29/05/2012 = Gruppo B) Tag: social media strategy, web marketing, social network, caso-studio italy’s atmospheres, analisi preliminare precedenti strategie di comunicazione, individualizzazione target, messaggio, facebook, viralità, pinterest, immagini, storytelling, youtube, comunicazione immediata, video, reputazione, popolarità, twitter, sito web, persona fisica, personal branding, umanizzazione del brand, tag, aggiornamento costante, feedback Permalink: http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazione-del-22-maggio-2012-a-edel?show_comment=91742 Commento: In questa decima esercitazione abbiamo approfondito il discorso sulla SOCIAL MEDIA STRATEGY, ovvero l’utilizzo dei SOCIAL NETWORK come mezzi di comunicazione e di promozione di un brand, di un prodotto, di un servizio ecc. Si tratta di una vera e propria azione strategica di WEB MARKETING, e come tale deve essere ben analizzata e pianificata per risultare adatta e, soprattutto, efficace. Ciascun social network ha proprie caratteristiche particolari che devono saper essere sfruttate al meglio. Come caso-studio abbiamo preso in considerazione l’attività di Gabriele Frunzi, titolare di un’azienda dedita all’intermediazione di immobili di prestigio, Italy’S Atmospheres. (www.italysatmospheres.com ) Il primo step da effettuare per mettere in atto un’azione di social media strategy è, innanzitutto, un’ANALISI PRELIMINARE delle strategie adottate fino a quel momento. Particolare attenzione, quindi, dovrà essere data al sito web e alle pagine/profili dei vari social network a cui l’azienda (o la persona fisica) è iscritta. Dovranno essere analizzate tutte le componenti del sito (descrizioni, informazioni utili, immagini, blog ecc.) e le indicazioni di popolarità e reputazione sui social network (es. “mi piace” su Facebook, followers su Twitter ecc.). Come secondo step l’attenzione dovrà essere focalizzata sul TARGET, ovvero sui destinatari della comunicazione. In questo particolare caso, ad esempio, il target di riferimento sono soprattutto gli stranieri con un’alta capacità di spesa. Operando il sig. Frunzi soprattutto nel Centro- Italia (prevalentemente in Toscana, Umbria, Marche e Lazio), si potrebbero anche analizzare i dati statistici relativi all’incoming in quelle zone (per esempio per vedere le caratteristiche dei turisti). Il terzo step riguarda il “COSA COMUNICARE”, ovvero il messaggio che si vuole trasmettere. Il ricorso alle TAG o KEY-WORDS (= parole chiave) è molto utile e facilita la comunicazione dell’azienda. Alcune tag per il caso Italy’S Atmospheres potrebbero , ad esempio, essere: unicità, lusso, esclusività, prestigio, esperienza, riservatezza, natura, tranquillità, cibo, arte ecc. E’ proprio su queste parole che si dovrà, dunque, basare l’intera comunicazione. Dopo queste prime fasi di analisi, si può passare alla parte pratica, scegliendo con cura su quali social network “operare” e con quali modalità. Abbiamo visto, ad esempio, che FACEBOOK potrebbe risultare utile, perché oltre ad essere un’importante vetrina e un efficientissimo collettore di contenuti, è anche adatto per cercare soggetti che potrebbero essere interessati all’attività svolta, grazie alla sua elevata viralità e all’effetto-passaparola; PINTEREST potrebbe essere utilizzato come una sorta di storytelling per immagini; con YOUTUBE si potrebbe, invece, pensare di raccogliere diversi video per rendere più immediata la comunicazione di un particolare luogo e delle sue emozioni ecc. Ovviamente questi “ambienti”, che la rete mette a disposizione, devono anche essere costantemente controllati, aggiornati e monitorati, altrimenti il loro utilizzo risulta vanificato. Particolare rilievo devono avere anche gli eventuali FEEDBACK dei clienti. Abbiamo, inoltre, parlato dell’importanza della PERSONA FISICA, e quindi del PERSONAL BRANDING e dell’UMANIZZAZIONE del BRAND. Questo perché per fidelizzare un’attività non si può pensare di non occuparsi della persona che vi sta dietro. L’attività, il brand, il servizio devono essere UMANIZZATI! A fine esercitazione abbiamo fatto un breve accenno ai brand maggiormente “social”, che sono risultati essere: Dell, Nike e Starbucks. RISORSE PERSONALI PUBBLICATE (Link): 1) http://www.thinktag.it/it/resources/geolocalizzazione-da-puro-divertimento-a 2) http://www.thinktag.it/it/resources/facebook-diario-una-timeline-per-raccont 3) http://www.thinktag.it/it/resources/palermo-il-palazzo-della-zisa 4) http://www.thinktag.it/it/resources/flash-mob-i-tributi-a-michael-jackson-da 5) http://www.thinktag.it/it/resources/the-best-job-in-the-world-un-video-di-60 COMMENTI ALLE RISORSE DI ALTRI UTENTI (Permalink): 1) http://www.thinktag.it/it/resources/le-catacombe-dei-cappuccini?show_comment=95457 2) http://www.thinktag.it/it/resources/pedalare-in-tranquillita-con-il-bikeexp?show_comment=95462 3) http://www.thinktag.it/it/resources/concerto-coldplay-e-i-socialnetwork?show_comment=95463 4) http://www.thinktag.it/it/resources/msc-crociere-lancia-la-communityvirtual?show_comment=95478 5) http://www.thinktag.it/it/resources/pompei-diventa-virtuale?show_comment=95479 6) http://www.thinktag.it/it/resources/il-sito-che-sbugiarda-le-fotografie-degl-2?show_comment=95486 7) http://www.thinktag.it/it/resources/lo-storytelling-e-new-moon?show_comment=95522 8) http://www.thinktag.it/it/resources/e-commerce-si-e-commerce-noquale-e-ilpr?show_comment=95526 9) http://www.thinktag.it/it/resources/pro-social-network-o-contro-socialnetwo?show_comment=95556 10) http://www.thinktag.it/it/resources/larte-culinaria-palermitana?show_comment=95558 CONNESSIONI TRA RISORSE (Link): 1) http://www.thinktag.it/it/resources/palermo-il-palazzo-della-zisa => http://www.thinktag.it/it/resources/un-tourmisterioso 2) http://www.thinktag.it/it/resources/geolocalizzazione-da-puro-divertimento-a => http://www.thinktag.it/it/resources/geolocalizzazione--2 3) http://www.thinktag.it/it/resources/facebook-diario-una-timeline-per-raccont => http://www.thinktag.it/it/resources/facebook-tutte-le-pagine-verso-la-timeli 4) http://www.thinktag.it/it/resources/pro-social-network-o-contro-social-netwo => http://www.thinktag.it/it/resources/promozione-turistica-sui-social-network 5) http://www.thinktag.it/it/resources/larte-culinaria-palermitana => http://www.thinktag.it/it/resources/la-cucina-tipica-palermitana 6) http://www.thinktag.it/it/resources/palermo-e-la-sua-gastronomia-di-strada => http://www.thinktag.it/it/resources/cibi-tipici-da-strada-palermitani--2 7) http://www.thinktag.it/it/resources/content-curation => http://www.thinktag.it/it/resources/cose-scoopit 8) http://www.thinktag.it/it/resources/flash-mob-i-tributi-a-michael-jackson-da => http://www.thinktag.it/it/resources/flash-mob--7 9) http://www.thinktag.it/it/resources/the-best-job-in-the-world-un-video-di-60 => http://www.thinktag.it/it/resources/storytelling-una-strategia-vincente 10) http://www.thinktag.it/it/resources/storytelling--9 => http://www.thinktag.it/it/resources/diari-di-viaggio-turisti-per-caso PERCORSO PERSONALE PER IL PROGETTO “Ibridazione 2.0 del portale www.italia.it” (Link allo Scaffale): http://www.thinktag.it/it/shelves/clusone-il-cuore-della-val-seriana