Il vecchio e il mare-nomi concreti-astratti

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Il vecchio e il mare-nomi concreti-astratti
NOME ....................................
DATA ...............................
IL VECCHIO E IL MARE
Tutto in lui era vecchio, tranne gli occhi che avevano lo stesso colore del
mare ed erano allegri e indomiti.
- Santiago - gli disse il ragazzo mentre risalivano la riva dal punto sul
quale era stata sistemata la barca - potrei ritornare con te. Abbiamo
guadagnato un po' di quattrini.
Il vecchio aveva insegnato a pescare al ragazzo e il ragazzo gli voleva
bene.
- No - disse il vecchio. - Sei su una barca che ha la fortuna. Resta con
loro.
- Ma ricordati quella volta che sei rimasto ottantasette giorni senza
prendere pesci e poi ne abbiamo presi di enormi tutti i giorni per tre
settimane di seguito.
- Ricordo - disse il vecchio. - Lo so che non è perché dubitavi di me, che
mi hai lasciato.
- È stato papà, che mi ha costretto a lasciarti. Sono un ragazzo e devo
ubbidire.
- Lo so - disse il vecchio. - È assolutamente normale.
- Lui non ha molta fiducia.
- No - disse il vecchio. - Ma noi sì vero?
- Sì - disse il ragazzo. - Posso offrirti una birra alla Terrazza? Poi portiamo
la roba a casa.
- Perché no? - disse il vecchio. - Tra pescatori.
(da E. Hemingway, Il vecchio e il mare, Mondadori)
In breve
Santiago a causa della vecchiaia non riesce più a pescare; il ragazzo che
gli fa compagnia e gli dà aiuto durante le uscite in mare con la barca
deve lasciarlo, e si unisce a un altro gruppo di pescatori. Ciò accade, data
la sua giovinezza, per l'obbligo di obbedienza verso il padre. La
mancanza di fortuna come pescatore e la separazione dal ragazzo
colmano di tristezza il vecchio.
Ricorda
I nomi evidenziati nel riassunto non corrispondono a realtà concrete, cioè
percepibili dai nostri sensi. Essi vengono denominati astratti.
Quando i nomi si riferiscono a persone, animali, cose, piante o altro che
sia percepibile dai nostri sensi, sono concreti.