Vendita diretta in azienda:Tracciabilità, norme sulla sicurezza del

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Vendita diretta in azienda:Tracciabilità, norme sulla sicurezza del
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PUBBLICAZIONE SPECIALISTICA 2 – marzo 2014
PUBBLICAZIONE SPECIALISTICA ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO N. 10364 finanziato dal Piano di Sviluppo Rurale
2007/2013 – 111 b c anno 2013 decreto 432/AFP del 26/06/2013 - Azioni nel campo della formazione professionale e
dell'informazione – SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO AGRICOLO
Vendita diretta in azienda:Tracciabilità, norme sulla sicurezza del D.L. 81,
applicazioni QR code per tracciabilita prodotti
OBBLIGHI DEL
D.L. 81/2008
3 – scelta dei Dispositivi di Protezione Individuali
(DPI) per evitare che gli eventuali incidenti creino
danni irreparabili ai lavoratori.
Le tre fasi suddette sono e restano imprescindibili
per un’efficace prevenzione degli infortuni lavorativi.
In particolare l’individuazione dei fattori di rischio è
la fase più importante in quanto, a seguito di questa
dipendono le altre. I rischi non sempre sono evidenti e per questo risultano insidiosi. La prima volta che
ci si trova di fronte all’individuazione dei rischi si
consiglia di rivolgersi ad un esperto in grado di redigere con diligenza il Documento di Valutazione
dei Rischi (DVR).
Nell’ambito della azienda agricola il datore di lavoro
deve mettere a disposizione dei lavoratori, idonei
dispositivi di protezione individuale e conservali in
condizioni igieniche ottimali
e
pronti all’uso. I DPI devono essere
conformi alle norme di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1992,
n. 475, e sue successive modificazioni, inoltre devono: a) essere adeguati ai rischi
da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore; b) essere adeguati alle condizioni
esistenti sul luogo di lavoro; c) tenere conto delle
esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore; d)
poter essere adattati all'utilizzatore secondo le
sue necessità.
RSPP, che spesso nelle nostre realtà produttive
agricole si identifica con il datore di lavoro, deve
fornire le informazioni utili sui dispositivi di protezione individuale adottati . E invece compito del
lavoratore utilizzare i DPI per lo scopo previsto ,
averne cura, non apportarvi modifiche e a segnalare difetti e anomalie, inoltre per alcune
tipologie di DPI, il lavoratore deve sottoporsi a programmi di formazione e
addestramento
Il RLS deve partecipare alla scelta dei DPI.
Tutte le aziende con manodopera assunta come
oti, otd o con voucher sono soggette alle norme
sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del dl
81/2008. pertanto le aziende soggette devono
provvedere a frequentare corsi di responsabile
della sicurezza, antincendio e pronto soccorso,
nominare il medico
competente, redigere il documento di
valutazione dei rischi e provvedere
alla formazione del
personale
dipendente onde evitare
pesanti
sanzioni
penali e pecuniarie
oltre che spiacevoli
incidenti. i tecnici
della copagri sono a disposizione per chiarimenti.
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LA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO:
COMPRENDERE IL RISCHIO
per
prevenire incidenti
La messa in sicurezza del luogo di lavoro si
articola, a grandi linee, in tre passi fondamentali:
1 - individuazione dei fattori di rischio correlati
all’attività svolta;
2 - verifica delle tecnologie e/o degli accorgimenti
che
portano
alla
mitigazione
o
meglio
all’eliminazione
dei
fattori
di
rischio;
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redigere i vari documenti e/o registri delle attività di
autocontrollo in base alle disposizioni del D.P.P.
18/2003. Tutti i documenti devono essere conservati e messi a disposizione dei vari organi di controllo preposti.
PATENTINO DEL TRATTORE:
Dal 13 marzo 2013 è
entrato in vigore l’Accordo Stato
- Regioni relativo al cosiddetto
“patentino del trattore”. Si tratta
di un attestato per l’utilizzo in sicurezza della trattrice agricola, che nulla ha a che vedere con la patente di guida e la circolazione stradale e che viene
rilasciato dopo aver seguito un apposito corso di
formazione di almeno 8 ore. Tale corso è analogo a
quello che viene conseguito per poter utilizzare il
muletto.
La norma prevede che, a partire dall’entrata in vigore dell’Accordo, vi siano 24 mesi di tempo per ottenere tale attestato, quindi entro il 13/03/2015.
Inoltre nell’accordo si legge che chi è in possesso
di esperienza documentabile di almeno due anni,
negli ultimi 10, nell’utilizzo della trattrice, deve effettuare esclusivamente l’aggiornamento di 4 ore entro cinque anni dall’entrata in vigore di questa La
norma però non specifica cosa significhi “esperienza documentabile pari a due anni”. Dai primi chiarimenti sembra che per la documentazione
dell’esperienza basti un’autocertificazione per gli
imprenditori e una certificazione del datore di lavoro
per i braccianti e gli operai.
Tuttavia, a causa di questa ambiguità e vista la
complessità e la portata di questa novità nel campo
della formazione sulla sicurezza riteniamo inutile
effettuare corsi di formazione in questo periodo.
Quando verranno chiariti i dubbi interpretativi della
normativa, vi informeremo tempestivamente delle
iniziative che la nostra organizzazione metterà in
atto.
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Il codice QR
Il QR code si sta
diffondendo sempre
più
l’applicazione del
sulle
confezione
dei prodotti agroalimentari e non solo. Il codice consente, con l’ausilio di un telefonino
smart di collegarsi via internet ad un sito dal quale
si possono avere tutti i dati dei quel determinato
prodotto, e consente anche, nel caso dei prodotti
agroalimentari, di poter monitorare con cura e precisione la tracciabilità del prodotto. Ovviamente
serve mettere tutti questi dati nel sito internet con
puntualità e precisione. I vantaggi sono molteplici,
dall’immediatezza del dato e la trasparenza nei
confronti del consumatore alla possibilità di semplificazione delle stesse etichette sulla confezione del
prodotto.
La COPAGRI è a disposizione delle aziende agricole, con tecnici qualificati e preparati, per risposte ad
ogni vostro quesito o necessità
Vendita diretta
Dopo l'emanazione del
D.Lgs. 155/1997, poi abrogato
dal
d.lgs.
193/2007 in attuazione
del
regolamento
CE
852/2004, è stato introdotto in Italia il sistema
HACCP che, promuovendo il concetto di prevenzione, analizza i possibili
pericoli verificabili in ogni fase del processo produttivo e nelle fasi successive come lo stoccaggio, il
trasporto, la conservazione e la vendita al consumatore. Il legale rappresentante dell’azienda ha
responsabilità diretta del piano HACCP. Tuttavia vi
è la possibilità, tramite apposita delega scritta debitamente controfirmata dalle parti, di poter nominare
un responsabile del piano HACCP. Il responsabile
del piano HACCP deve assicurare il rispetto del
piano stesso e di tutte le norme sanitarie nonché
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