Indicazioni-di-sicurezza-e-salute-per-i-macelli-a-capacità
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INDICAZIONI DI SICUREZZA E SALUTE PER I MACELLI A CAPACITA' NON INDUSTRIALE (<1000 UGB/ANNO) PREMESSA La prevenzione nell’attività di macellazione tocca temi relativi a sicurezza e salute degli operatori, sicurezza del prodotto di origine animale, benessere animale. La scheda – condivisa tra i Dipartimenti di Prevenzione Medico e Veterinario - presenta con particolare enfasi i principali accorgimenti per la sicurezza degli operatori e richiama, quando fortemente interconnessi, aspetti legati agli altri temi, fermi restando tutti gli obblighi normativi e regolamentari. L’attività avviata di indirizzo alle piccole imprese è dettata dal tasso infortunistico elevato e dalla pericolosità intrinseca delle operazioni di macellazione e sezionamento; rientra per le modalità adottate nella politica di promozione delle buone pratiche prevista dal Piano Regionale di Prevenzione 2011-2013. La scheda riassume i principali adempimenti e indica gli strumenti gestionali in grado di documentarne l’applicazione; la scrupolosa adozione delle indicazioni attesta il sostanziale rispetto dei requisiti normativi. Non sono qui indicati gli adempimenti di ordine generale: le società o le attività con lavoratori dipendenti sono soggette ad altri obblighi relativi alla sicurezza previsti dal D.L.gs 81/08; di seguito sono riassunti i principali: nomina RSPP, Addetto Primo Soccorso, Addetto Antincendio, Medico Competente, Documento di valutazione del rischio / autocertificazione, Formazione dei lavoratori, Sorveglianza sanitaria periodica. FASE (ciclo di lavoro) Movimentazione del bovino carico presso le stalle, scarico al macello, ingresso eventuale in stalla di sosta convogliamento al macello Rischio: Contatto traumatico con animali Adempimenti gestionali: Attestazione documentale delle modalità di caricamento in sicurezza degli animali, all’interno dei documenti di trasporto: - idoneità del mezzo attestata dalla autorizzazione al trasporto a cura del DPV; - abilitazione del trasportatore a cura del DPV ACCORGIMENTI/REQUISITI Adeguatezza del mezzo di trasporto (compartimentazione con apposite paratie per separare i vitelli e/o maschi/femmine), percorso protetto per lo scarico mediante paratie laterali da applicare alla rampa dell'autocarro Devono essere predisposti appositi percorsi protetti per gli animali che consentano di indirizzare gli animali verso la stalla di sosta temporanea o il locale di macellazione in sicurezza. Il percorso protetto deve essere realizzato con criteri di robustezza analoghi a quanto prevedono le linee guida per l’allevamento bovino; Adeguata e documentata informazione/ DPI: stivali antisdrucciolo e antischiacciamento istruzione mirata nell’utilizzo di percorsi protetti in caso di lavoro dipendente Sosta temporanea in stalla Rischio: Contatto traumatico con animali Caratteristiche della stalla di sosta, quando esistente: - presenza di pavimentazione antiscivolo, - cancelli per frazionamento/parcellizzazione box e per eventuale convogliamento, - vie di fuga per veloce uscita d'emergenza Stordimento dell'animale e constatazione di morte Rischio: Contatto traumatico con animale e/o strutture Adempimenti gestionali: adeguata e documentata istruzione mirata Verifica della morte tramite controllo di assenza di riflesso corneale e ptosi linguale Uso delle gabbia di contenimento. Posizione preferibilmente sopraelevata dell’operatore in modo da evitare la possibilità di intrappolamento del braccio. Apertura della gabbia, sollevamento Apparecchio di sollevamento e della carcassa e successiva trasporto provvista di movimentazione per la lavorazione antiscarrucolamento. guidovia di sistema Rischio Contatto traumatico con animale e/o strutture Adempimenti gestionali Prima Verifica a cura INAIL manutenzione documentata e verifiche Verifica periodica a cura ASL periodiche dell'apparecchio di sollevamento (nota 1) Valutazione a firma di tecnico abilitato in merito al punto di ancoraggio del paranco e dell'eventuale sistema di traslazione. Taglio arti anteriori e posteriori scuoiatura - eviscerazione Rischio: Ferite da taglio, rischio biologico, movimentazione Adempimenti: Tenuta del registro dei DPI e formazione alla manutenzione e corretta gestione dei DPI Lavorazione della carne Rischio Ferite da taglio, rischio biologico, movimentazione adempimenti gestionali registrazione delle manutenzioni e delle operazioni di pulizia (come da manuale HACCP) Utilizzo di DPI (grembiuli antitaglio, guanti antitaglio, occhiali e/o schermo protettivo viso/occhi, caschetto protettivo, stivali antisdrucciolo e antischiacciamento), idonei anche per eliminare rischi da contatto con agenti nocivi (rischio biologico). Maschere per prelievo midollo spinale - sega a nastro con dei requisiti di sicurezza (nota 2). - utilizzo di DPI (grembiuli antitaglio, guanti antitaglio, occhiali e/o schermo protettivo viso/occhi, caschetto protettivo, stivali antisdrucciolo e antischiacciamento) Lavaggio impianti e gestione acque registrazione e descrizione delle operazioni di pulizia (come da manuale HACCP) Durante l’utilizzo di idropulitrici è importante utilizzare DPI (guanti, mascherine protettive, occhiali) cella frigo Illuminazione, impianto di allarme e DPI (giacca termica). adempimenti gestionali HACCP Gestione dei sottoprodotti (come da manuale HACCP) DPI ATTREZZATURE E IMPIANTI Postazioni di lavoro sopraelevate Rischio: scivolamento caduta dell'operatore dal piano di lavoro Presenza di piano di lavoro antiscivolo, preferibilmente di tipo grigliato, e di parapetto (altezza non <1 m, provvisto di due correnti e fermapiede); in alternativa al parapetto utilizzo di un sistema di trattenuta (es. impiego di imbracatura di sicurezza ancorata con appositi sistemi a parti stabili). Utilizzo di pedane sopraelevate mobili Rischio: scivolamento caduta dell'operatore dal piano di lavoro Dotate di caratteristiche adeguate (robustezza, stabilità, appoggi antisdrucciolevoli, parapetto su tre lati, pavimentazione preferibilmente grigliata) Dotate di portaattrezzi. Sono da escludere attrezzature portatili non specificamente destinate (sgabelli, scale, ecc.). Impianto elettrico Spogliatoi e servizi igienici Rispondente ai requisiti di sicurezza previsti dalla norma CEI 64-8, DPR 462/01 e DM 37/08. Nel caso di utilizzo di idropulitrice o attrezzature simili, l'impianto deve avere grado di protezione IP 67, certificato da impiantista abilitato). In presenza di lavoratori subordinati o ad essi equiparati (es. società), il datore di lavoro deve sottoporre l'impianto di messa a terra a verifiche periodiche come previsto dal DPR 462/01 (nota 3). Le caratteristiche sono definite nella normativa (HACCP e D.Lgs. 81/08) nota 1: tutti gli apparecchi di sollevamento materiali con portata >200 kg non azionati a mano devono essere sottoposti a prima verifica (da parte di INAIL ex ISPESL) e verifiche periodiche successive ai sensi art. 71 comma 11 D.Lgs. 81/2008 (Allegato VII) secondo le modalità previste dal DM 11.4.2011 che prevede richiesta tempestiva all'ASL titolare delle verifiche periodiche successive alla prima. L'utilizzatore dovra inoltre provvedere a verificare l'integrita di funi/catene con cadenza trimestrale, registrando tale attività (Allegato VI). nota 2: la sega a nastro deve essere provvista di un riparo della lama regolabile, che deve ricoprire la parte non attiva del nastro; la parte scoperta deve coincidere con le dimensioni del pezzo da tagliare. I Volani di rinvio del nastro devono essere completamente protetti in modo da eliminare sia i pericoli di contatti accidentali diretti che i pericoli derivanti dalla rottura del nastro durante la lavorazione. L'utilizzo di idonei dispositivi ausiliari (es. spingitoi), consente una importante riduzione del rischio. nota 3: La verifica periodica dell'impianto di terra deve essere effettuata ogni cinque anni (due anni per alcune tipologie di attività: impianti installati nei luoghi a maggior rischio in caso d’incendio e nei luoghi con pericolo di esplosione); Per i vecchi impianti, realizzati tra il 13/3/1990 (entrata in vigore della legge 46/90) e il 27/03/2008 (DM 37/2008) per i quali la “dichiarazione di conformità” non è stata prodotta o non è più reperibile, deve essere richiesta la “dichiarazione di rispondenza”, compilata a posteriori da un professionista iscritto all’albo e che abbia esercitato per almeno cinque anni nel settore di competenza o da un elettricista (nell'ambito delle proprie competenze).