korea national contemporary dance company / luisa cortesi

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korea national contemporary dance company / luisa cortesi
Luisa Cortesi
ON THE OTHER HAND
coreografia e interpretazione Luisa Cortesi
disegno luci Mario Mambro
produzione Luisa Cortesi Danza / Anghiari Dance Hub
Un’altra storia. Ancora, inoltre e dall’altro lato. Se mostro
quello che ho in una mano, cosa si suppone ci sia
nell’altra?
In scena una donna e tutte le donne del mondo.
Ripensamento e possibilità di reazione. In questo tempo,
in questa parte del mondo una donna cerca la propria
immagine nel mondo e nel tempo. Una storia femminile
fatta di immagini in movimento. Ogni immagine ha una
storia, è nata, ha amato, ha sofferto e poi talvolta si è
come addormentata e altre immagini sono arrivate.
On the other hand si pone in confronto e rappresenta la
possibilità di dialogo nell’interpretazione e la danza di
uno stesso intento coreografico.
Luisa Cortesi
«Mi aggiro come una pazza alla ricerca di femmine folli: donne creative che lasciano libero l’estro,
esprimono loro stesse attraverso giochi di parole, di colori, di immagini, di visioni. In città, nei teatri,
nei libri che leggo, nelle rare nottole appese alle porte a vetri dei bar. Cerco sincerità e
approfondimento, messa in gioco e messa in scena, segreti e bugie. [...]
Guizza la vita tra le parti del corpo di Luisa: vibra l’energia fatale della quotidianità, la consuetudine
della lettura, fare la spesa, dita solletichine, la manualità del mettere in ordine. Come un mimo
impazzito si massaggia le natiche, suggerisce le maniere di uomini inesistenti, inconsistenti,
inconsapevoli. Si arruota su se stessa come una vite autofilettante, volano i ricci da Medusa,
sensuale Menade danzante, ironicamente si acchiappa la mammella, comunica attraverso
tableaux vivants come frame in stop motion di un film di animazione. Usa la ripetizione per ribadire,
per esaltare, per liquefare la forma e disciogliersi nella bolla d’acqua di un pesce rosso ma nero.
Pone l’accento sulla ripetizione gestuale, istintiva e potente, come un meccanismo incantato, un
marchingegno magico che non riesce a trovare soluzione a se stesso. Tu che la guardi non puoi
distrarti, non riesci a volgere lo sguardo su un dettaglio, cogli la regolarità, il ritmo, la scansione del
movimento nelle sue parti più minuscole, quelle dimenticate negli angoli. [...]
Volenti o nolenti siamo in suo dominio, schiavi felici nel piacere della visione. Ecco quello che
desidero da queste femmine folli: soggiacere al godimento estatico e, vinta dall’emozione,
chiudere gli occhi e già ricordare».
Fabiana Sargentini, Le perfette giocatrici, «Il Manifesto», 30 aprile 2015
Luisa Cortesi – Dopo aver studiato danza contemporanea in Italia, Europa e Stati Uniti, inizia nel
1999 un percorso di sperimentazioni nel campo delle arti performative, alternando progetti e
collaborazioni con artisti provenienti da varie discipline. Dal 2000 al 2003 partecipa a diverse
produzioni con la Compagnia Virgilio Sieni. Contemporaneamente inizia il sodalizio con il visual
artist Massimo Barzagli, con il quale crea performance e video presentati in numerosi festival
internazionali. Nel 2014 le sue performance L’appuntamento e La Trappola sono state presentate
alla Biennale di Venezia.