10La Moviola, gli episodi dell`ultima giornata

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10La Moviola, gli episodi dell`ultima giornata
Copyright by: Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008
ALL’INTERNO:
Fatto di Tutti gli Sport
3 Fratelli d’Italia; Balotelli le polemiche e Totti;
4 IL Re Di Roma. Francesco Totti fa 300;
5 Qualificazioni Brasile 2014, il punto
7 Scommettiamoci Su e Indovina Chi;
8 Fatto di Napoli;
9 Il Punto sulla Serie A; è successo nell’ultima giornata;
10 La Moviola, gli episodi dell’ultima giornata;
11 Il Prof da i Voti
13 Un occhio all’estero; cosa succede negli altri
Campionati d’europa;
15 Fatto di Calciomercato, le ultime trattative;
16 El Superclasico, il Boca batte il River Plate;
18 Football Mundial;
20 Fatto di tutti gli sport,
23 Sport e Cinema, avete mai visto Shaolin Soccer?
22 Scoviamo gli sport; Kickbike,
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Per la prima volta nella storia la Nazionale italiana si qualifica per i Mondiali con due turni d'anticipo,
restano le formalità degli incontri con la Danimarca a Copenaghen e l'Armenia al San Paolo di Napoli; le due
sfide ci diranno con quanti punti gli uomini di Prandelli chiuderanno il girone, ma soprattutto su chi punterà
per la spedizione in terra carioca.
"Se il mondiale fosse tra venti giorni non avrei dubbi: Totti verrebbe al mondiale". Con queste parole il C.T.
spalanca le porte azzurre al capitano giallorosso che, a 38 anni con la forma invidiabile di 83kg, a suon di
gol e assist sta facendo sognare la capitale e lo stesso Cesare, che continua dicendo: "Un Totti cosi, un Totti
fantastico, non può non far riflettere". Dichiarazioni volate subito a Trigoria, dove non è mancata la risposta
del diretto interessato: "Per ora penso solo alla Roma, poi in primavera vedremo quali saranno le mie
condizioni fisiche e decideremo. Comunque mai dire mai". Il Brasile è una seduzione e nelle sue parole il
mai dire mai rimbomba come una speranza di vestire per l'ultima volta l'azzurro per chiudere da Re la sua
carriera e spazzare via le critiche dell'ultima spedizione con Lippi. La sua integrità fisica non dovrebbe
essere un problema visto il gran lavoro del tecnico della Roma, Rudi Garcia, ed il suo inserimento nel
gruppo mondiale avrebbe due benefici: ancora più esperienza all'interno dello spogliatoio e classe al
servizio della squadra sul campo.
Impossibile quindi non fantasticare e pensare ad una Nazionale con il tandem offensivo Totti-Balotelli che
farebbe sognare non poco i tifosi ma anche lo stesso Prandelli, che in conferenza stampa dice di non aver
ancora riflettuto su questa soluzione. E mentre da un lato Totti sta per prendere l'aereo per il Brasile,
dall'altro c'è un Balotelli ancora immaturo impegnato più a mostrare i muscoli agli arbitri prendendo le
successive squalifiche invece di scalare la classifica marcatori, ma queste vicende non preoccupano il C.T.
che lo ha convocato nonostante l'inserimento del codice etico, fatto da lui stesso, nella Nazionale: "Non ho
mai e dico mai convocato un giocatore con squalifica ancora in corso. Ma Balotelli la sua l'ha già scontata,
una squalifica pesante ed io non posso aggiungere punizione su punizione. Noi crediamo ancora in lui, ma
certe cose da qui al Mondiale non dovranno più succedere". Sembra proprio che la forza e la tecnica di
SuperMario prevalgano sul suo carattere per rinunciarci.
Prandelli per la doppia sfida ne convoca 29 e deve subito rinunciare a Daniele De Rossi a
casua di una tendinopatia all'adduttore, mentre torna a vestire l'azzurro, dopo due anni
d'assenza Giuseppe Rossi che, nonostante le sue condizioni fisiche non ancora al top, si è
conquistato la chiamata timbrando il cartellino dei marcatori ogni 94 minuti. Torna anche
Balzaretti che mancava dall'ultimo Europeo in Polonia-Ucraina, rifiorito in quest'inizio di
stagione. Per il resto non ci sono novità vista la conferma di Cerci, Osvaldo, Gilardino, dei
giovani Verratti, Florenzi, Poli, Insigne e del blocco Juve. Ed è proprio questo blocco che
ha sollevato un polverone in casa bianconera che di fronte alle convocazioni di Buffon,
Chiellini, Bonucci, Pirlo e Marchisio hanno fatto storcere il naso nei piani dirigenziali in vista
dei due match ininfluenti per la qualificazione. Il C.T. della Nazionale, tempo addietro,
dichiarò che avrebbe risparmiato i giocatori chiave in vista anche dei molteplici impegni con i
club di appartenenza, ma cosi non è andato ed a Conte, Marotta e Paratici nel vedere quei
nomi sulla lista dei convocati non è andata giù visto anche lo stress psicofisico che portano
questi impegni sui calciatori e la difficile gestione di Pirlo e Buffon che vanno salvaguardati.
A Vinovo, infatti, attribuiscono la stanchezza di alcuni uomini chiave alla Confederation Cup e
lo staff avrebbe preferito preservarli in vista dei due impegni non decisivi per il Brasile. Ma
Prandelli non ha fatto lo stesso ragionamento.
DANIMARCA-ITALIA e ITALIA-ARMENIA i convocati:
Portieri:
Buffon, Marchetti, Sirigu;
Difensori:
Abate, Astori, Balzaretti, Bonucci, Chiellini, De Silvestri, Pasqual, Ranocchia;
Centrocampisti: Aquilani, Candreva, Diamanti, Florenzi, Giaccherini, Marchisio, Montolivo, Pirlo, poli, Thiago Motta,
Verratti;
Attaccanti:
Balotelli, cerci, Gilardino, Insigne, Osvaldo, G. Rossi.
Ferruccio Montesarchio
Trecento, è il titolo di un film sui guerrieri dell antica Sparta, in questo caso è
il titolo del capitano della Roma: Totti!! La bandiera romana sabato sera nella
sfida contro l'Inter, grazie ad una doppietta, ha realizzato la sua 300° rete con
la maglia giallorossa, raggiungendo quota 230 in serie A, a soli 44 gol dal
leader Piola fermo a quota 274.
Totti è il giocatore che ha segnato di più nella Roma, ha messo a segno 9 gol
nei derby, 14 gol a San Siro! Ma chi è Totti? Come ha iniziato? Francesco è
nato il 27 settembre 1976 a Roma nel quartiere Appio-Latino, nei pressi
di Porta Metronia. La sua prima squadra a soli 7 anni è stata la Fortituto, in
seguito si trasferisce prima alla Smit Trastevere, dove disputa il suo primo
campionato dilettantistico giocando due anni sotto età nel campionato
esordienti e poi, nel 1986, alla Lodigiani. Nel 1989, a 12 anni, la Lodigiani
raggiunge un accordo per la sua cessione alla Lazio, ma un blitz dell'allora
responsabile del settore giovanile della Roma, Gildo Giannini, a casa del
calciatore convince i genitori a scegliere i giallorossi. Da qui Totti inizia a
giocare con gli allievi e la primavera della roma,1 scudetto ed 1 coppa italia,
poi il 28 marzo 1993 fa il suo esordio in serie A nei minuti finali di BresciaRoma.
Il 4 settembre 1994 Totti all'età di soli 18 anni realizza la sua prima rete in
serie A contro il Foggia, quella stagione Totti giocherà 21 partite, realizzando
4 reti. Con il passare degli anni Totti cambia tanti allenatori, tanti compagni di
squadra, diventando per la prima volta capitano con Zeman nel 1997, dove
riceve il soprannome di ”Pupone” e la N°10 per la prima volta! Totti segna
sempre di più stagione dopo stagione, conquistando il suo primo scudetto
con Capello nel 2001 e avendo la consacrazione definitiva! Totti con la Roma
vince 1 scudetto, 2 coppe italia e 2 supercoppeitaliane. Fece il suo debutto
nella Nazionale maggiore il 10 ottobre 1998 e realizza il suo primo gol nel
2000 contro il Portogallo. In Nazionale vincerà 1 mondiale nel 2006
in Germania, realizzerà 9 gol in 58 presenze.
Nel 2013 Totti all'età di 37 ha ancora voglia di successi e di nuovi traguardi,
nella mente il suo unico obiettivo è raggiungere Piola a 274 reti diventando il
primo marcatore in serie A, non è esclusa la sua presenza nel mondiale in
Brasile 2014, non ci resta che aspettare per vedere nuove magie
del Pupone, magari vinceremo i prossimi mondiali con un suo gol in finale su
rigore dicendo: “ ti ho fatto ercucchiao”.
Luigi Bruno
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Di Antonio Greco
Gruppo A- Il Belgio è ad un passo dalla qualificazione basta un
punto in due gare, insomma un impresa non proprio impossibile
per questi giovani terribili. Speranze ridotte al lumicino per la
Croazia che quasi certamente dovranno affrontare i play-off.
Deludente la Serbia.
Girone B- Italia già a Rio ma Prandelli vuole arrivarci da
imbattuto, insomma è tutto chiaro non si regala niente a
nessuno. Bagarre per il secondo posto, sono ancora in 3 a
sperare ma per la Rep.Ceca la sconfitta casalinga contro la
modesta Armenia ha praticamente estromesso Cech e
compagni, ora bisogna fare sei punti, sperare e soprattutto
molta fortuna, in sintesi se si va agli spareggi è solo un miracolo.
Girone C- Come era prevedibile girone stradominato dalla
Germania che a parte un rocambolesco 4-4 casalingo contro la
Svezia ha asfaltato tutti. Proprio la Svezia dovrà cercare di
tornare a casa con almeno un punto dalla trasferta austriaca in
uno scontro diretto che si giocherà alla morte. La debacle
dell'Irlanda ha portato alle dimissioni di Trapattoni.
Girone D- Per l'Olanda analogo discorso della Germania con
qualificazione centrata già da un pezzo. Bellissima la sfida per il
secondo gradino del podio con Ungheria, Turchia e Romania
raccolte in un solo punto. Il calendario però è molto favorevole
ai rumeni.
Girone E - Svizzera vicina alla meta ma bisognerà mantenere
alta la concentrazione perchè le sfide da affrontare sono
insidiose. Sono dietro Cipro a parte tutte hanno il dovere di
lottare. Anche il nostro Gianni De Biasi e la sua Albania
vogliono vincere e sognare ma l'ultima sconfitta ha
compromesso decisamente l'impresa
Girone F- Il Portogallo a letteralmente gettato una
qualificazione alle ortiche permettendo alla Russia d Capello di
prendere la testa. E' vero c'è un solo punto di differenza ma i
sovietici negli incontri contro Azerbaijan e Lussemburgo molto
difficilmente concederanno qualcosa. Per Cristiano Ronaldi e
soci si passerà dagli spareggi
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Girone G- Girone bellissimo con Bosnia e Grecia appaiate in
testa. Lo scontro diretto permette ai bosniaci di mantenere la
vetta. Nelle prossime due gare vita facile per entrambe e quasi
sicuramente la situazione rimarrà invariata.
Girone H- Girone apertissimo a tutto con scontri diretti fino alla
fine. Ad oggi guida l'Inghilterra ma sarà durissima vincere
questo raggruppamento chiunque può arrivare primo e chi
magari lo è all'ultima giornata può essere addirittura eliminato
senza passare per i play-off. Solo l'Ucraina sembra poter avere
tre punti già in tasca vista la chiusura con il San Marino
Girone I - Spagna e Francia in testa ma transalpini con una
partita in più quindi Spagna con un piede e mezzo a Rio.
Peccato per i francesi che dopo aver conquistato
all'esordio un prezioso pari in casa dei campioni del
Mondo si sono poi un pò persi. Oltre loro il vuoto.
Dopo un ampia selezione come era prevedibile sono rimaste
solo le big del nord-centroamerica. Stati Uniti e Costarica
quasi certi di qualificarsi mentre a sorpresa potrebbe non
prendere parte al prossimo Mondiale il Messico che dovrà
vincere e sperare
Argentina prima matematicamente con Colombia e Cile molto
prossime alla vicina trasferta brasiliana. Equador e Uruguay in
lotta per evitare il 5° posto che vuol dire spareggi ma
attenzione al Venezuela(6°) che ancora non è tagliato fuori. La
delusione è il fanalino di coda Paraguay.
Come era prevedibile si sono qualificate l'Australia, il Giappone e la Corea Del Sud. Quarto qualificato
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l'Iran. La Giordania invece ha battuto l'Uzbekistan ai calci di rigore nei play-off ed ora dovrà sfidare la quinta classificata del gruppo
del SudAmerica. Nell’OFC facile, scontato e prevedibile il successo della nuova Zelanda che nel girone finale fa sei vittorie su sei.
Ultima chiamata per Brasile2014, possiamo riassumere così lo spettacolo che ci attende nei prossimi giorni. I Destini sono per lo
più segnati e mancano ormai solo pochi biglietti aerei da assegnare. Chi è sicura già del volo transoceanico è la nostra nazionale
che contro una già rassegnata Danimarca penserà più allo spettacolo e agli esperimenti che al risultato finale, l'over pare dietro
l'angolo. A chi manca solo l'ufficialità è la rivelazione Belgio a cui basterà raccogliere un solo punto nei due ultimi incontri. Un
pari proprio nella imminente trasferta croata sembra essere la più logica soluzione e la Fifa aspetta solo il novantesimo per
consegnare quest'ennesimo ticket. Un altra gara di qualificazione che avrà i risvolti più di una partita amichevole sarà quella tra
Argentina e Perù con la seleccion con la testa già alla prossima estate e con la voglia di far divertire. Al pari dei campionati che si
fermano ci sono anche i campionati che ripartono. L'Australia infatti si appresta a decretare il fischio d'inizio di questa nuova
stagione con il Sidney di Del Piero pronto a partire con il piede giusto. Chi non si sono proprio fermati sono i campionati minori,
ad esempio la Liga Adelante(la serie b spagnola). Nell'incontro tra Castilla, la seconda squadra del Real Madrid, e l'Huelva le reti
sono garantite, infatti queste due squadre fanno dei gol (fatti e subiti s'intende) i loro marchi di fabbrica. Anche il Brasilerao
continua con un'interessantissimo incontro a viso aperto tra Flamengo e Internacional, questa fresca di nuovo allenatore. Per gli
amanti del segno X occhio all'incontro tra Azerbaijan ed Irlanda Del Nord.
Le nostre proposte:
Danimarca - Italia
Over(2,05)
Croazia - Belgio
X(3,25)
Spagna - Bielorussia
NoOspite(1,29)
Argentina - Perù
Over(1,81)
Sidney FC - New Castle Jet 1(1,85)
Con 5euro se ne potrebbero vincere 151,09
Antonio Greco
Portogallo - Israele
NoOspite(1,67)
Corea Del Sud - Brasile
2(1,30)
Flamengo - Internacional
Gol(1,75)
Castilla - Rec. Huelva
Over(1,83)
Azerbaijan - Irlanda Del Nord X(3,20)
Con 5euro se ne potrebbero vincere 153,30
Antonio Greco
Indovina chi è una rubrica che mette alla prova la conoscenza calcistica dei nostri
lettori. Come si gioca? Verranno scelte delle figurine di calciatori e allenatori che
hanno militato nel nostro campionato, alle quali verrà cancellato il nome. Saranno
così bravi i nostri cari lettori ad indovinarli lo stesso? Naturalmente saranno dati dei
piccoli suggerimenti, non siamo poi così cattivi.
La soluzione dello scorso numero
-Dario Hubner è un ex centravanti
italiano,
l’unico, insieme ad Igor
Protti, ad essersi aggiudicato il titolo di
capocannoniere di Serie A, Serie B e
Serie C. Cesena, Brescia e Piacenza le
esperienze più importanti, si è ritirato
nel 2011.
Luis LULU’ Oliveiraè un ex attaccante e
attualmente allenatore. Proviene dal
Belgio l’attaccante che tanto si fece
amare con la maglietta del Cagliari. Ha
vestito tante magliette in Italia, Quella
della Fiorentina, del Catania, del
Como, del Foggia e del Venezia. Conta
anche 7 presenze nella sua nazionale.
Allena il Muravera, con il quale ha
vinto la Coppa Italia di Eccellenza.
Indizi:
-Si tratta di due difensori, entrambi italiani, uno Lombardo,
l’altro Sardo, uno si chiama Moreno, l’altro Salvatore;
-Uno dei due ha giocato sempre in Italia, l’altro annovera un
esperienza in Spagna, con l’Espanyol;
-Uno dei due si è messo in mostra soprattutto con la maglia
della Juventus, con la quale si è guadagnato la nazionale; in
carriera ha anche giocato per la Fiorentina;
-L’altro ha sfoggiato ottime prestazioni con la maglietta della
Salernitana, dai granata è poi passato all’Inter. Ha indossato
anche le maglie di Napoli, Bologna, Juventus e Catania;
- Uno dei due ha vinto uno scudetto e una coppa Uefa, l’altro
ha vinto 3 Campionati Italiani, 1 Coppa Uefa, 1 Champions
League, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Supercoppa Europea e 2
Coppe Italia;
- Uno dei due si è ritirato nel 2005, l’altro nel 2006;
- Geppetto era il soprannome che Roberto Baggio diede a
Moreno, suo compagno di squadra, Salvatore invece veniva
chiamato semplcimente Totò.
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La soluzione verrà svelata solamente nel prossimo numero, intanto prova a giocare sulla nostra pagina Facebook FATTO DI SPORT
Il 6 ottobre è andata di scena allo stadio San Paolo di Napoli
la partita tra Napoli e Livorno valevole per la 7° giornata di
campionato. I padroni di casa si presentano in campo con
molte modifiche, infatti sono ben 4 i titolari non convocati
per infortunio. La partita inizia e ai partenopei bastano 3’
per passare in vantaggio, infatti ottimo contropiede portato
avanti da Mertens, che serve Pandev, il quale insacca la rete
del 1-0. Il Livorno tenta a reagire, ma le occasioni più
ghiotte capitano ancora al Napoli sempre con Pandev, che
però non riesce a insaccare. Minuto 26 tiro da 30 metri
di Inler e papera di Bardi, che respinge dentro la propria
porta, e cosi dopo meno di mezz’ora il Napoli è avanti per 2
reti a 0. L’ultima azione del primo tempo è di Emeghara,
che scheggia la traversa. Il primo tempo termina cosi sul
risultato di Napoli 2 Livorno 0 con i padroni di casa, che
facendo il minimo sono riusciti a trovare 2 reti, mentre gli
ospiti non riescono a reagire.
Il secondo tempo inizia e dopo 9’ arriva anche la terza
marcatura azzurra firmata Callejon, che dopo un perfetto
uno due con Pandev trafigge Bardi. Successivamente
Bardi si fa perdonare per l’errore sul gol di Inler e compie
un vero e proprio miracolo sulla punizione di Mertens.
A Inler il palo nega la doppietta personale, però non è
finita, infatti al minuto 83 ecco anche la 4° rete
partenopea, che porta la firma di Hamsik, il quale insacca
dopo la grande parata dell’estremo difensore granata su
Insigne. Dopo 3 minuti di recupero termina Napoli
Livorno con il risultato di 4-0 per i padroni di casa. Il
Livorno visto in questa partita non meritava un risultato
cosi pesante, però pesa la poca esperienza di alcuni
calciatori e forse anche quella del mister, mentre gli
azzurri continuano la loro corsa per lo scudetto e
cercando di dimenticare la serataccia inglese di martedi.
Stefano Limongelli
Ancora un week end di forti emozioni per gli appassionati di calcio, partendo da un
sabato scoppiettante fino a una domenica piena di gol.
La Roma inarrestabile non ha più aggettivi positivi da affibbiarle, viste le
prestazione mostruose che sta dimostrando. Nell’anticipo del sabato sera a San
Siro, ha battuto con un netto tre a zero l’Inter di Mazzarri, che può recriminare
sugli episodi ma non sul risultato. I capitolini con questa vittoria rimangono
stabilmente (e meritatamente) in testa alla classifica, accrescendo il proprio record
di vittorie consecutive dall’inizio del campionato che ora è a quota sette.
Napoli e Juve però, tengono il passo. I partenopei hanno vinto agevolmente contro
il Livorno al San Paolo, rifilando quattro gol agli amaranto. Mentre bianconeri, nel
posticipo domenicale hanno sconfitto il Milan in un match per nulla privo di
emozioni. I rossoneri sono passati in vantaggio dopo soli ventisei secondi con
Muntari, ma poi raggiunti e sorpassati dall’ex Pirlo, Giovinco e Chiellini. Nulla ha
potuto il secondo gol di Muntari al novantesimo, contro i tre della Juventus. Tutto
sommato gli uomini di Conte hanno meritato la vittoria.
L’altra sorpresa della giornata arriva da Bologna, dove l’Hellas Verona ha vinto per
quattro reti a uno dando spettacolo. L’attacco del Verona è micidiale e ha fatto la
differenza, con Iturbe, Gomez, Jorginho e il sempreverde Luca Toni ancora in gol. I
ragazzi allenati da Mandorlini hanno conquistato tredici punti in sette gare, non
male per una neo promossa.
Il derby emiliano va al Parma che batte tre a uno il Sassuolo al Tardini. Finalmente
si sveglia Cassano e si vede, un gol e due assist per il talento di Bari vecchia.
L’Atalanta invece sbanca il Bentegodi di Verona vincendo di misura sul Chievo, con
un gol del ritrovato Maxi Moralez.
Si dividono la posta Sampdoria-Torino (due a due) e Catania-Genoa (uno a uno),
mentre l’Udinese vince in casa contro il Cagliari, due a zero firmato Danilo e Di
Natale.
Infine, l’altro posticipo giocato in contemporanea con Juventus-Milan, non ha dato
le stesse emozioni del match di Torino. A Roma, è andata in scena Lazio-Fiorentina,
terminata con uno scialbo zero a zero. Le squadre erano reduci dagli impegni
europei, ed entrambe avevano speso tante energie nelle gare del giovedì in Europa
League. Perciò ne ha sofferto lo spettacolo e di conseguenza non sono arrivati i gol.
Pochissime emozioni se non su calcio piazzato.
Ora c’è la sosta per la nazionale, due settimane di riposo per tutti i venti i club di
serie A per poi ritornare sui rettangoli da gioco più freschi, più carichi e pronti a
dare spettacolo.
Dario Mainieri
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Anticipo delle 18:00
Chievo - Atalanta: i veronesi recriminano per un calcio di rigore non concessogli. Carmona, in
area di rigore, tocca il pallone con il braccio. Braccio, decisamente troppo aperto, che va ad
impattare con il pallone. Sarebbe stata una decisione giusta, quella, di assegnare l’estrema
punizione. ​
​
Anticipo delle 20:45
Inter - Roma: il fallo commesso da Pereira su Gervihno non era da rigore. Infatti il fallo viene
commesso al di fuori dell’area di rigore neroazzurra. Il fallo c’è stato, sarebbe stata punizione,
dunque, punizione al limite dell’area di rigore, con annessa ammonizione di Pereira. Il goal
annullato all’Inter, è per una “carica” commessa da Ranocchia, sul portiere De Sanctis. Giusta la
decisone; il portiere è in possesso del pallone e, il difensore interista lo spinge, tanto da fargli
perdere il possesso della sfera.
Anticipo delle 12:30
​Parma - Sassuolo: il calcio di rigore concesso al Sassuolo, con annessa espulsione di Mirante, non
è stata una decisione, affatto, corretta. Berardi, mentre si involava verso la porta crociata, viene
fermato, in maniera fallosa dal portiere emiliano. Il fallo, però, avviene fuori dall’area di rigore,
Mirante, poi, viene espulso, per aver impedito un’azione da rete. In realtà, Berardi si allontana
dallo specchio della porta ed essendo, quindi, defilato, non si può pi parlare di chiara azione da
rete. Ecco che, l’espulsione del portiere è eccessiva, ma bastava, una semplice ammonizione.
Gare delle 15:00 ​
Sampdoria - Torino: a circa 20 secondi dal fischio, che decretava la fine del primo tempo, il
direttore di gara, concede un calcio di punizione ai blucerchiati. Palombo tira e, Padelli respinge,
la palla arriva a Pozzi, che tira e segna. Il goal, però, viene annullato, per lo scadere del tempo
regolamentare. Se si decide di far tirare una punizione, a scadere del tempo, bisognerà aspettare
l’esito del tiro, sia che esso finisce in porta, sia che esca dal terreno di gioco o, si allontani
dall’area di rigore, per poi, poter fischiare la fine della gara. Anche se, il tiro viene respinto, è
sempre
consigliabile,
aspettare
che
il
pallone
venga
allontanato.
Udinese - Cagliari: il vantaggio dei bianconeri, di Danilo, è da annullare, per la posizione di offside dello stesso giocatore.
Posticipo delle 20:45
Juventus - Milan: ci si aspettata una gara difficile, per l’agonismo e così è stato. Il pareggio dei
bianconeri arriva, da un calcio di punizione, battuto da Pirlo. Il fallo non c’era; Tevez si lascia
cadere, forse, impaurito dal tackle del difensore che ha di fronte, da dietro, in scivolata arriva
DeJong, che non colpisce, però, l’argentino. Nessuna punizione, ne ammonizione per il rossonero.
Se il vantaggio bianconero non fosse arrivato da questa punizione, avrebbero, comunque, trovato
il vantaggio grazie ad un calcio di rigore. Sempre Tevez bersagliato dai difensori
milanista; Costant,prima con uno “spalla contro spalla” sbilancia l’attaccante, poi si aiuta con il
braccio per fermare la corsa dell’Apache. D’altro canto, anche per il Milan, ci sarebbe stato un
rigore. Su un calcio d’angolo, Vidal, disinteressandosi del pallone, blocca Muntari, impedendogli
di recuperare la palla. Infine, Mexes, prima di essere protagonista di una condotta violenta,
rifilando un pugno a Chiellini(prova tv per lui) commette, precedentemente, un fallo da rigore. Il
rossonero, trattiene, vistosamente, la maglia dello juventino. Ci sarebbero stati gli estremi per un
calcio di rigore. ​
S.G
Zero: Speriamo che l’occhio di Tosel non sia come quelli della sestina
arbitrale e rifila tre giornate al difensore del Milan Mexesper il
pugno inflitto a Chiellini. PUGILE!
Uno: Ne fai e quattro ne prendi. Il Bologna quest’anno è una groviera, i
gol arrivano da tutte le parti. SVIZZERI!
Due: I gol per parte tra Sampdoria e Torino, ma il voto va tutto al direttore
di gara per quel pasticcio sulla punizione. Tutto è a libera interpretazione,
ma perché non viene data la possibilità aGervasoni di spiegare cosa ha
combinato sul fatto incriminato? MISTERI!
Tre: Padrone contro le grandi, succube contro le piccole. Il Sassuolo è una
mina vagante. ALTALENA!
Quattro: Ancora un KO per l’undici cagliaritano. Questa volta è l’Udinese
ad approfittare del Cagliari che sembra poco convinto dei suoi mezzi.
RIMANDATI!
Cinque: Catania - Genoa? Si è giocata? Forse si ma chi ha vinto è stata la
paura di perdere. TERRORIZZATI!
Sei: A Lazio e Fiorentina. Gli attacchi sono spuntati e si vede, almeno le
difese funzionano a meraviglia. Pareggio che non fa male a nessuno.
ACCONTENTATI!
Sette: Sette vittorie su sette partite. Punteggio pieno e soprattutto un
gioco spettacolare e una forma fisica invidiante. L’ Inter diMazzarri prova a
fermare i giallorossi, ma la Roma in casa o in trasferta è sempre la stessa,
non si ferma mai nemmeno al fischio finale. TRAVOLGENTI!
Otto: L’avversario non è di spessore, ma quest’inizio di campionato il
Livorno ha dato filo da torcere un po’ a tutti. Vincere per quattro a zero,
dopo la deludente prova dell’Emirates e senza Higuain e Albiol ha dato al
Napoli una nuova spinta per il futuro. RIPRESI!
Nove: Quest’anno non è come gli ultimi due, si soffre e si lotta, ma la
vittoria così è più gustosa. Sotto con il Milan la Juventus è riuscita a
portare a casa i tre punti. LOTTATORI!
Dieci: Ai trecento gol di Francesco Totti. All’atto della firma per il rinnovo,
qualcuno ha storto il naso pensando che l’era Totti è finita. Allora ditelo
all’Inter se il capitano giallorosso è agli sgoccioli. ETERNO!
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Adriano Scala
Quello che è accaduto domenica al San Paolo contro il Livorno ha
dell’incredibile. La Curva B dei Fedayn ha esposto uno striscione con
queste parole: “Napoli colera, ora chiudeteci la curva” accompagnato da
cori: ”Vesuvio lavali col fuoco” e “Senti che puzza, scappano anche i cani,
stanno arrivando i napoletani. Colerosi, terremotati, e con il sapone non si
sono mai lavati”. Queste parole sentite e risentite da squadre di tutta
Italia contro il Napoli, parole di profondo disprezzo verso una terra
culturalmente, geograficamente e storicamente importante. Parole,
dunque, a cui tutti siamo abituati se non fosse che questa volta a
pronunciarle sono proprio i napoletani che di solito sono vittime di queste
offese. Il motivo è semplice quanto banale e stupido. Dopo la decisione
del giudice sportivo di chiudere lo stadio Meazza per “discriminazione
territoriale” dove i milanisti intonavano: “noi non siamo napoletani” nella
partita contro la Juventus, i napoletani si sono sentiti in dovere di essere
solidali nei confronti dei“colleghi”
Ultras, disapprovando la scelta di Tosel. Autoironia napoletana che questa volta ha fatto ridere e divertire ben poco se si pensa
che durante tutto l’arco della stagione tra fazioni diverse si insultano e danno vita alla violenza che uccide il calcio. Ciò che è
accaduto fa comunque riflettere sul vero senso della tifoseria. Andare allo stadio a sostenere la propria squadra? O andare allo
stadio per offendere su vicende storiche tristi, realmente accadute ad un altro popolo?
KARINA ORNELLA PALOMBA
Tornato da Londra con due gol al passivo, ma sopratutto con qualche dubbio sulla qualità e
assortimento della rosa, il Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, si è subito tuffato in
quello che è un obiettivo primario per il consolidamento della società e per la rinascita della
città.
L' incontro si è svolto a Palazzo San Giacomo tra il patron azzurro e il sindaco di Napoli Luigi De
Magistris con all' ordine del giorno la cessione dello stadio San Paolo in toto.
All' uscita della casa comunale napoletana, il titolare della S.S.C. Napoli ha fatto il punto
sull'incontro assicurando tutti i tifosi che l'impianto resterà la casa del calcio Napoli.
Scongiurato per il momento l'ipotesi Caserta, messa in stand by per dare priorità a quello che
era e che è il vanto dei napoletani e degli argentini.
D'ora in poi le parti saranno in stretto contatto per ringiovanire il tempio di Diego Armando
Maradona e il comune si impegnerà nella riqualificazione dei Piazzale Tecchio e di tutto il
quartiere fuorigrotta.
Sulla sconfitta dell'Emirates il presidente Aurelio De Laurentiis ha messo a confronto i due
acquisti più onerosi delle due formazioni, Ozil da un lato e Higuain dall'altro, sottolineando il
fatto che il primo era in campo ed ha fatto la differenza, invece il secondo era indisponibile.
La differenza c'è stata, ma chissà se il centravanti argentino avrebbe cambiato le sorti di una
formazione decisamente sulle gambe.
Adriano Scala
Premier League
Domenica di Premier dalle intense emozioni e dalle sconvolgenti sorprese. Di certo lo è la
debacle del Tottenham. Contro il West Ham, gli Spurs crollano nel finale, rimediando un
pesante passivo di 0-3, grazie ai tre guizzi firmati Reid, Vaz Te e Morrison. La testa della
classifica si allontana, visto che l'Arsenal non perde ma soprattutto il Liverpool continua a
vincere.
Primo pari stagionale per i Gunners, che fermano la propria serie di 10 vittorie consecutive in casa del WBA. Troppe le
assenze pesanti con cui fare i conti e che non hanno permesso alla squadra di giovare di forze fresche dopo
l'impegnativa gara di Champions contro il Napoli. Finisce 1-1 a West Bromwich, coi padroni di casa che passano in
vantaggio grazie ad un colpo di testa di Yacob ma devono arrendersi al pareggio di Jack Wilshere. Ne approfitta come
detto il Liverpool, grazie ad una gara decisa già nella prima mezz'ora contro il Crystial Palace. Un successo che consente
ai Reds di portarsi in testa alla classifica a pari merito coi Gunners. Realizzano per i Reds i "soliti" Suarez e Sturridge,
chiude la gara il tris di Gerrard su rigore. Segue a due lunghezze il Chelsea, che ha avuto ragione con fatica del Norwich
City, una gara che pareva mettersi bene dopo l'iniziale vantaggio di Oscar poi complicata però dal pari di Pilkington a
inizio ripresa. Nel finale Willian e Hazard regalano i tre punti a Mourinho, che tallona dunque la coppia di testa. A 14
punti sale anche il sorprendente Southampton di Pochettino, inarrestabile nelle ultime settimane: contro lo Swansea
arrivala terza vittoria di fila, firmata da Lallana e Rodriguez. Subito sotto, il Manchester City di Manuel Pellegrini,
tornato alla vittoria sabato contro l'Everton nonostante la solita partenza fiacca. Lukaku fa passare i Toffees, ma i
Citizens rispondono immediatamente: Silva inventa per Negredo e lo spagnolo fa centro, pareggiando il conto dopo un
solo minuto. Allo scadere del primo tempo Aguero riscatta una prestazione fin lì opaca con la rete del vantaggio che fa
crollare definitivamente le certezze della squadra di Martinez. Ancora Aguero, stavolta su rigore, fissa il risultato sul
definitivo 3-1 a venti minuti dal fischio finale. Risale anche il Manchester United, che acuisce la già profonda crisi del
Sunderland, il quale colleziona la quinta sconfitta di fila cedendo anche alla squadra di Moyes nonostante il vantaggio
iniziale dei biancorossi di Ball, firmato Gardner, in gol dopo 5 minuti di gioco. I Red Devils attaccano ma con poca
pericolosità, ma a risolvere tutti i problemi di Moyes (almeno legati al risultato) ci pensa il gioiello belga Januzaj,
autore della una doppietta che decide la gara ad inizio ripresa. Per quanto riguarda le zone più basse della graduatoria,
coglie una vittoria importantissima il Fulham: un successo che dovrebbe salvare, a meno di sorprese, la panchina di
Martin Jol. Bene anche il Newcastle, che soffre ma vince a Cardiff. Pari senza reti infine tra Hull e Aston Villa: gara
deludente tra due squadre che arrivavano allo scontro diretto in grande salute: alla fine sarà pareggio senza reti, a
continuare le rispettive serie positive ma a tradire lo spirito britannico che vedere ogni squadra scendere in campo alla
ricerca della vittoria.
Liga BBVA
L'ottavo turno di Liga lascia ancora una volta invariata la situazione in vetta alla classifica.
Barcellona e Atletico Madrid, infatti, proseguono il loro percorso netto, centrando entrambe
l'ottava vittoria di fila e rimanendo appaiate in vetta alla classifica con ben 24 punti. Le vittorie
sono arrivate rispettivamente contro Valladolid e Celta Vigo e, seppur diverse nel risultato (il
Barça ha stravinto 4-1, l'Atletico ha rimediato un 2-1 soffrendo anche nel finale), non cambiano
la sostanza: ci troviamo di fronte a due delle squadre più forti d'Europa, tanto da essere le
uniche ad aver vinto tutte le gare giocate dall'inizio di stagione ad oggi
E non è poco soprattutto per i colchoneros, che hanno già alle spalle il derby madrileno contro il Real Madrid. Alle loro
spalle resiste il Real Madrid, che vince un'altra volta con un gol al 94'. La formazione di Carlo Ancelotti si trova sotto per
ben due volte contro il miglior Levante della stagione, ma proprio quando sembrava finita una rete di Morata e una di
Cristiano Ronaldo hanno fissato il punteggio sul definitivo 3-2 merengue. Cinque lunghezze dal duo di testa non sono un
margine incoraggiante, ma le merengues almeno confermano un carattere fuori dal normale. Subito dietro troviamo il
Villarreal, che ritrova la vittoria contro il Granada (3-0),mentre il big match tra Athletic e Valencia si chiude con un 1-1
che non agevola nessuna delle due formazioni. Occasione persa, invece, per l'Espanyol, che cade clamorosamente in
casa dell'Elche e perde un'ottima occasione per mettere un altro mattoncino nella propria corsa a un piazzamento
europeo. Sorprendono anche le sconfitte di Malaga e Real Sociedad, che perdono rispettivamente contro Osasuna e
Rayo Vallecano, mentre il Getafe si rilancia facendone tre al Betis. In zona salvezza, come da tradizione spagnola, regna
l'equilibrio più totale. Alla luce delle vittorie di Osasuna e Rayo, l'Almeria resta ultima in solitaria a quota 3 punti (per i
neopromossi sconfitta a Siviglia per 2-1), ma nessuno può dirsi veramente tranquillo, nemmeno le squadre a 9-10 punti.
13
Bundesliga
Nel fine settimana si è giocata l'ottava giornata del campionato
tedesco, e non sono mancate le sorprese. Il turno è cominciato
col classico anticipo del venerdì che ha visto il pareggio
tra Hannover ed Hertha Berlino, gara terminata 1-1..
Entrambe le squadre restano così nelle zone "europee". Sabato arriva la maggiore sorpresa di giornata, con
la sconfitta del Borussia Dortmund a Monchengladbach. I giallo neri fanno la partita ma non riescono a segnare,
fino alla svolta dell'80':Hummels viene espulso per fallo da ultimo uomo e Kruse regala il vantaggio al Borussia
Monchengladbach con il rigore conseguente. Finale intenso, ma Raffael mette il punto alla partita qualche
minuto dopo, è 2-0. Il Dortmund incassa la prima sconfitta stagionale e perde il primato in classifica; per il
Borussia Monchengladbach quattro vittorie su quattro tra le mura amiche e quarto posto in classifica. Lo Schalke
04 vince largamente sull'Augsburg, segna ancoraBoateng, gara che termina 4-1. Stoccarda e Werder Brema non si
fanno male ma il pari serve poco ad entrambi. Harnik segna nei minuti iniziali e Petersen pareggia per gli ospiti
per l'1-1 finale. Entrambe le squadre salgono a 11 punti in classifica, appena dietro i posti europei. Bella partita
a Mainz, dove i padroni di casa pareggiano 2-2 con l'Hoffenheim; nel primo tempo gli ospiti vanno a riposo sul 20 con le reti di Volland e Firmino; il Mainz compie la rimonta nei dieci minuti finali, prima con Choupo Moting e
allo scadere con Noveski. Il Mainz rompe la striscia negativa che durava da quattro giornate; rammarico per
l'Hoffenheim, sorpreso nel finale. Altra sorpresa di giornata è la vittoria dell'Eintracht Braunschweig sul campo
del Wolfsburg, che segna anche il primo successo stagionale dei neopromossi. Bellarabi eKumbela fissano lo 0-2,
ai danni di un Wolfsburg che si conferma una squadra molto altalenante. La partita più attesa dell'ottavo
turno tra Bayer Leverkusen e Bayern Monaco termina in parità, 1-1. Succede tutto alla mezz'ora: in due minuti
prima Kroos porta in vantaggio il Bayern, poi Sam pareggia a porta vuota su un'uscita maldestra di Neuer.
Risultato molto stretto per i bavaresi,che nei novanta minuti dimostrano una netta superiorità di gioco. Il Bayern
Monaco è così capolista solitario, a un punto da Dortmund e Leverkusen. Domenica pomeriggio l'Amburgo dilaga
a Norimberga; nello 0-5 finale spicca la tripletta dell'attaccante Lasogga, oltre alle reti di Van Der Vaart e Arslan.
L'Amburgo è quart'ultimo ad otto punti, ed esce dalla zona retrocessione staccando proprio il Norimberga.
Chiude l'ottava giornata Friburgo-Eintracht Francoforte, finita 1-1. Vantaggio ospite con l'autorete di Gunter,
risposto nei minuti finali da Hofler. Il Friburgo non si risolleva e resta ultimo in classifica con quattro punti e
ancora a secco di vittorie.
Ligue 1
Dopo nove giornate troviamo sempre Monaco e Paris Saint Germain in testa al
campionato: 21 punti per le due superpotenze francesi, entrambe imbattute in questa
stagione. La squadra di Ranieri vince contro il Saint Etienne, al termine di una gara
molto combattuta. Il gol vittoria di Ocampos è arrivato soltanto al minuto numero 87,
quando la gara sembrava ormai destinata al pareggio. Succede di tutto fra Marsiglia e
PSG: i campioni di Francia giocano in 10 gran parte della gara per l'assurda espulsione
di Thiago Motta.
Espulsione nata da un fallo dell'italo brasiliano su Valbuena, sanzionata anche con il calcio di rigore. Dagli
undici metri realizza Ayew, ma la difesa del Marsiglia si perde completamente Maxwell al termine del primo
tempo, con l'ex Inter che insacca la rete del pari. Il gol vittoria lo mette a segno il solito Ibra, che realizza con
freddezza il rigore procurato da Marquinhos. Importanti vittorie di Lille e Nantes, rispettivamente
controAjaccio ed Evian. Cade il Nizza sul campo del Tolosa, mentre il Reims si fa raggiungere in pieno recupero
dal Valenciennes, che resta ultimo in classifica a pari merito con il Sochaux. Vince anche il Guingamp sul
Rennes, mentre ha del clamoroso il tonfo del Lione sul campo del Montpellier: 5-1 il punteggio finale i
padroni di casa. Dopo la bella vittoria della scorsa settimana, arriva una nuova, pesante sconfitta del Sochaux:
4-1 il punteggio in favore del Bordeaux.
Lino Iorio
14
Milan, è fatta per Rami del Valencia.
Secondo il quotidiano spagnolo AS, il Milan avrebbe messo le mani sul
possente difensore francese Adil Rami (27).
Il giocatore ha da tempo rotto con l’attuale tecnico Djukic ed è finito ai
margini della rosa proprio su richiesta dell’allenatore.
Sul difensore transalpino c’era la concorrenza anche della Roma di Rudi
Garcia, che lo aveva avuto ai tempi del Lilla.
Ma il Milan avrebbe già raggiunto l’accordo con il presidente del
Valencia Salvio per un prestito con diritto di riscatto a giugno.
Inter, il regalo di Thohir è Iturbe?
Non è un mistero che i rapporti tra Inter e Porto siano idilliaci, come
dimostrano le operazioni Guarin, Pereira e Rolando.
Il club neroazzurro, oltre a seguire il centrocampista Fernando, sempre
di proprietà del Porto, ha messo gli occhi sul gioiello paraguaiano,
naturalizzato argentino, Juan Manuel Iturbe (19).
Il fantasista classe 93’ sta incantando Verona ( 3 partite, 2 gol e un assist
),anche se ha una clausola di riscatto fissata a 15 milioni, troppi per le
casse veronesi.
Potrebbe dunque farsi avanti l’Inter che aveva già messo nel mirino il
talento argentino e avrebbe buone possibilità di riuscirci anche grazie
all’arrivo di Thohir.
Juventus, si punta Menez.
Jeremy Menez (26) è in cima alla lista dei rinforzi di Antonio Conte. Il
tecnico bianconero pretende un esterno di qualità e di esperienza
internazionale e il francese potrebbe fare al caso della Juve, anche se
non potrebbe giocare in Champions.
Il giocatore è utilizzato col contagocce al Paris Saint Germain dove Blanc
non lo vede come titolare.
Il prezzo del suo cartellino si aggira intorno ai 18 milioni di euro ma il
giocatore è fortemente intenzionato ad andarsene.
Marotta sta preparando l’assalto per gennaio.
15
Giuseppe Memoli
Domenica 6 ottobre alle 23.15 ore italiane, è andata in scena uno degli eventi
sportivi più attesi dell’anno a livello mondiale, il Superclasico tra River PlateBoca Junior. Ma facciamo un breve excursus per vedere di cosa si tratta. Il 25
agosto 2013 il Superclasico ha festeggiato 100 anni di rivalità, la partita dove si
confrontano le due squadre più seguite e popolari del Sudamerica. Il
primissimo Superclasico si disputò nel lontanissimo 2 agosto 1908 dove
il Boca vinse per 2 a 0 ma questa era soltanto un’amichevole. Mentre il primo
vero Superclasico si disputò il 24 agosto 1913 dove vinse il River per 2-1. Questo
appuntamento appassiona non solo l’Argentina e il Sudamerica ma è una partita
seguita ad ogni angolo del globo per la rivalità e lo spettacolo assicurato tra le
due squadre e le due tifoserie.
Secondo il giornale inglese The Observer il Superclasico è tra i cinquanta
spettacoli sportivi da vedere assolutamente prima di morire ed è al primo posto
mentre secondo ilThe Sun è “l’esperienza sportiva più intensa del mondo”.
Il Boca è l’unica squadra argentina a non essere mai retrocessa, la più titolata ed
è tra le otto squadre al mondo che sono riuscite a centrare due volte il Treble, il
River la più titolata d’Argentina. Le sfide tra le due regine di Buenos Aires sono
state 343: 126 vittorie per gli Xeneizes con 462 goal, 109 per i Millonarios con
418 goal e 108 pareggi.
Domenica, in una Buenos Aires blindata per uno dei derby più sentiti
del
mondo,
il
Boca
ha
vinto
con
una
rete
di Emanuel Gigliotti lasciando il Monumental in religioso silenzio. Così
l’ex Novara è entrato nel cuore dei tifosi e nella storia
del Superclasico. Il match era cominciato con un River favorito sempre
in partita penalizzato solo da un goal subito che sembrava poter
pareggiare fino alla fine. Una partita un po’ povera di emozioni, di
quelle a cui tutti siamo abituati a vedere in queste occasioni. Da
tempo ormai il Superclasico non emoziona più perl’assenza di grandi
giocatori e giocate di gran classe, dove una volta battagliavano i più
grandi
campioni
da
Di
Stefano
a
Sivori,
da Passarella a Francescoli, Ortega, Sorìn, Crespo, Mascherano
eHiguain per citarne qualcuno del grande River. Mentre
nel Boca militavano il più grande di tuttiMaradona, Caniggia,
Batistuta, Palermo, Palacio, Tevez. Forse proprio a questo è dovuto
l’impoverimento del Superclasico, all’espatrio dei campioni che
preferiscono l’ Europa culla del calcio. Non importa se ci sono stati
pochi spunti tecnici,
poca magia, poche azioni degne
diSuperclasico perché di per sé il solo fatto di vedere giocare contro
queste due squadre vale “il prezzo del biglietto”.
16
KARINA ORNELLA PALOMBA
Sarà di un mese lo stop per il Campionato Primavera; tanti gli impegni per i ragazzi delle “piccole big”. In
programma, infatti, c’è il secondo turno eliminatorio di Coppa Italia. A Palermo, il Napoli vince 2 a 1. Passati
subito in svantaggio, al 4’ minuto di gioco, la formazione di Saurini, riesce, poi, a ribaltare il risultato, grazie alla
doppietta di D’Auria. Agli ottavi, gli azzurrini incontreranno la Lazio. Agli ottavi, anche, l’Inter di Cerrone, che si
impone 2-0 sui pari età del Parma; i gol diCamara e Ventre. Nel prossimo turno i neroazzurri, incontreranno i
veronesi del Chievo. Il Varese vincendo, senza difficoltà, con il Carpi per 3 reti a 0, incontrerà la Juventus. In
campo, la Reggina, che supera il Bari, solo, ai tiri di rigore. Per ben tre volte il Bari è passato in vantaggio, ma
sempre, raggiunto dai reggini, anche oltre i tempi regolamentari, fino poi a cedere il passo ai calabresi ai calci di
rigore (7-8 dcr). La formazione, di Diego Zanin incontrerà, agli ottavi di finale il Catania diPulvirenti. Gli altri
incontri vedono l’Udinese perdere, per 1 a 0 con il Brescia (troveranno il Milan di Inzaghi) la Roma supera per 2
reti a 0 il Virtus Lanciano e trova, al prossimo turno l’Atalanta. Anche, la Sampdoria, di Enrico Chiesa, approda
agli ottavi battendo il Sassuolo, per 2-1 e, incontra il Torino. Chiude il quadro del secondo turno eliminatorio la
sfida tra Empoli e Cesena, in programma il 23 Ottobre; la vincente dovrà vedersela con la Fiorentina. Impegni,
anche, nazionali per le giovani promesse del calcio italiano. Di maggior rilievo è la fase finale del Mondiale
Under 17, che andrà in scena dal 17 Ottobre negli Emirati Arabi. L’Italia del ct Zoratto, inserita nel girone B,
esordirà, proprio il 17, con la Costa d’Avorio, arrivata quarta la scorsa edizione, poi il 20 con la Nuova Zelanda,
per chiudere, il 23 contro Uruguay. Rassegna mondiale, importante per i ragazzi diZoratto, che vorranno
riscattare, la delusione di una finale, persa ai rigori, contro la Russia.
Tra i convocati di Daniele Zoratto, i napoletani Romano e Tutino. Altri gli impegni per le Nazionali giovanili; l’Under 19, guidata dal neo ct,
Alessandro Pane, sarà impegnata nelle qualificazioni per gli Europei, in programma, in Ungheria, nel 2014. Due sono le gare da affrontare,
l’8 contro Israele e il 10, con Liechtenstein. L’Under 20 sarà impegnata nel terzo turno del torneo “Quattro Nazioni”, in programma il 16
Ottobre, contro la Svizzera. L’Under 21 di Di Biagio, invece, contro il Belgio, continuerà le qualificazioni per Euro 2015. Appuntamento,
dunque, al 2 Novembre, per riprendere la corsa allo scudetto.
Annalisa Moccia
Felice Evacuo, attaccante e capitano del Benevento, compagine di Lega Pro, I° divisione è stato protagonista al termine del
derby vinto 1-0 contro la Nocerina di un bel gesto, di quelli che ancora si vedono soprattutto nelle serie minori; l’arbitro
fischia la fine della gara e lui và sotto la curva ospite a salutare i suoi ex tifosi che l’hanno sostenuto nella passata stagione.
E’ qui che scoppia la bufera. Gli ultras di casa, non la prendono affatto bene data la storica rivalità fra le due squadre e
invitano Evacuo a consegnare la fascia di capitano.
Non finisce qui, i tifosi organizzati beneventani emanano addirittura un durissimo comunicato in cui dichiarano: “Il signor
Felice Evacuo ENTRO STASERA deve effettuare la RESCISSIONE DEL CONTRATTO senza attendere decisioni altrui;
contestualmente alla rescissione è pregato di LASCIARE LA CITTA’ entro lo stesso termine. Non solo. L’eventualità che Felice
Evacuo possa presentarsi alla prossima seduta di allenamento sarà considerato un AFFRONTO ALLA CURVA SUD e come
tale sarà trattato”.
A tale comunicato, il giocatore ha risposto cercando di scusarsi per la presunta gravità del suo gesto e del presunto
affronto diretto ai propri tifosi, dicendosi comunque disposto anche a rescindere se indispensabile.
Parola al presidente dunque, Oreste Vigorito, il quale, per non far dispiacere nessunoha accettato le scuse del giocatore
prendendone però le dovute distanze; infatti l’ennesimo uomo-esempio del calcio italiano, ha rifiutato la proposta di
rescissione del contratto avanzatagli dal suo capitano, ma solo perché “alla squadra poi mancherebbe un centravanti, ed
un presidente deve guardare anche a queste cose!Non posso farmi prendere dalla stessa passione che condivido e che
apprezzo e alla quale chiedo scusa a nome di tutta la società e di tutta la squadra”.
Dunque Evacuo, rimane un tesserato del Benevento e ribadisce ancora la sua posizione, provando a rispiegare l’accaduto
attraverso un video pubblicato sul sito della società giallorossa.
Difficile commentare tutta la vicenda, una vicenda in cui si è toccati il fondo per troppi motivi, dove i tifosi pare possano
prendere decisioni all’interno della società, dove la presidenza è incapace di distinguere il giusto dal sbagliato e dove17il
calciatore è colpevole d’innocenza.
Fabio La Nave
Felice Evacuo “core ingrato”. L’attaccante del Benevento, al
termine della gara contro la Nocerina (sua ex squadra) si è
recato verso il settore ospite e ha salutato i tifosi rossoneri
scatenando l’ira dei locali beneventani. In serata il comunicato
shock degli ultras sanniti che non hanno tollerato il gesto: “ il
signor Felice Evacuo entro stasera deve effettuare la
rescissione del contratto senza attendere decisioni altrui;
contestualmente alla rescissione è pregato di lasciare la città
entro lo stesso termine. L’eventualità che Felice Evacuo possa
presentarsi alla prossima seduta di allenamento sarà
considerato un affronto alla curva sud”. Martedì la risposta del
centravanti di Pompei attraverso un video messaggio ai propri
tifosi. Per il momento niente rescissione per Evacuo che vuole
fortemente conquistare la serie B a suon di gol, promozione
sfiorata la scorsa stagione proprio con la maglia della
Nocerina. “Sono pronto a ricominciare più forte di prima dopo
questa incomprensione sperando che tutto si possa chiarire e
sperando che tutti insieme possiamo continuare a rincorrere il
sogno promozione”. Queste le scuse del bomber per i suoi
tifosi, o pseudo tali, che non avevano digerito un saluto,
nient’altro che due braccia al cielo verso i suoi vecchi
sostenitori, nemici storici degli stregoni.
Andiamo a Londra per festeggiare i 150 anni della
Football Association. Vi avevamo già parlato della storica partita
organizzata dal principe William a Buckingham Palace tra i
dilettanti del Polytechnic FC e la Civil Service, i due club più antichi
del paese. E così il giardino della regina Elisabetta si è trasformato
in un campo di calcio, con un perfetto manto erboso curato per
l’occasione dal capo giardiniere di
Wembley.God save the windows. Il principe William, nel discorso
inaugurale ha precisato: “ attenti alle finestre di mia
nonna…”. L’intera città non è stata a guardare e la linea
metropolitana è stata addobbata a festa. Le 367 fermate sono
state intitolate a grandi allenatori e calciatori. Se per caso vi
trovate nei paraggi di South Kensington è possibile attendere la
metro “Diego Maradona” o la Michel Platini Sloane Square. Sono
presenti anche gli italiani Roberto Mancini, Attilio Lombardo, Zola
e Ravanelli. Da Leytonstone David Beckham a Richmond Vialli
passando per Paolo Maldini –Victoria, i più grandi di sempre,
insieme, per lo sport più amato nel mondo. Il segretario della
federazione inglese, Alex Horne, spiega: “nel corso di questi 150
anni, milioni e milioni di tifosi hanno usato la metropolitana per
seguire le partite. Quest’iniziativa è un omaggio anche per loro.”
VALERIO CASTORELLI
I TOP
SEBASTIAN VETTEL
Scontato, ma vero! Con l’ennesima vittoria, stavolta al GP di Corea, il tedesco ha quasi sicuramente chiuso
il titolo mondiale in cassaforte. Solo una mega sfortuna potrebbe metterlo ko nei prossimi sei granpremi.
Il pilota della Red Bull tutto ha mostrato fuorché sfortuna.
VANESSA FERRARI
Nonostante la beffa del podio mancato alla trave, la ginnasta italiana riesce a conquistare una medaglia
mondiale. L’argento nel corpo libero fa sorridere la ventiduenne di Orzinuovi.
I FLOP
ULTRAS BENEVENTO
Nel calcio, spesso, a comandare sono gli ultras; lo sa bene, anche, Felice Evacuo. Al termine del derby
Benevento - Nocerina, l’attaccante del Benevento da buon ex, saluta la sua vecchia tifoseria. Il gesto non
è andato giù, ai suoi nuovi tifosi, che con un comunicato, hanno invitato il giocatore a rescindere il
contratto con la squadra campana.
PHILIPPE MEXES
Più che giocare a calcio, al francese piace scazzottare, sul terreno di gioco. Il pugno rifilato a Chiellini, è
uno dei tanti, che il difensore ha dato ai giocatori di turno. In cameretta da ragazzo, più che Platini, aveva
il poster di Rocky Balboa!
Benitez, Mourinho, ma anche personaggi del calibro di Vialli, Zola, Capello e Ravanelli. Sono solo
alcuni dei nomi che la FA ha deciso di omaggiare in questi giorni, associando il loro nome a quello
delle fermate della metropolitana di Londra, per quella che si può considerare a tutti gli effetti
un’iniziativa sulla scia di quanto avvenuto poco più di un anno fa, quando nella capitale inglese si sono
tenuti i Giochi Olimpici.
L’idea è stata proprio della Football Association, che, in collaborazione con la London Underground, è
riuscita a fare un qualcosa che gli appassionati di calcio apprezzeranno senza ombra di dubbio. Va
detto che le fermate non hanno coinvolto solo coloro che hanno lasciato il segno in 150 anni di storia
di calcio inglese, considerando che nel discorso sono rientrati anche mostri sacri del calibro di Pelè,
Maradona e Platini.
Non è stato specificato, invece, quale sarà la durata effettiva dell’iniziativa, che, come accennato, ha
anche dei riferimenti ad alcuni personaggi del calcio italiano tra i quali notiamo Carlo Ancelotti,
Roberto Mancini, Roberto Di Matteo, Paolo Maldini e Attilio Lombardo. Moltissimi anche i calciatori
stranieri, che calcano o hanno calcato i campi della nostra serie A, inseriti in questa fantasiosa e
innovativa idea della FA.
19
E' bastata una settimana a "Purito" Rodriguez per dimenticare lo shock mondiale subito a
Firenze. Nell'ultima delle classica che chiude la stagione agonistica lo spagnolo scatta sulla
salita di Villa Vergano infliggendo l'allungo decisivo della corsa italiana. Con questa vittoria il
corridore si porta anche al primo posto del ranking Uci, la classifica dei migliori al mondo.
Sul podio con lui Valverde( a 17'') e Majka(a 23'') mentre Gasparotto(5°) è il primo degli
italiani. Che soddisfazione per Rodriguez aver battuto proprio il connazionale Valverde
proprio il principale responsabile della beffa iridata che è costata l'oro al ciclista. La vendetta
va consumata fredda ma per questa volta anche tiepida ha il suo gusto. Sotto una pioggia
incessante brutta caduta per Vincenzo Nibali che non solo è costretto al ritiro ma anche al
trasporto all'ospedale di Lecco. Fortunatamente per lo squalo gli esami diagnostici hanno
evidenziato solo contusioni. Out anche Scarponi colpito lungo il tracciato da problemi
intestinali, undicesimo Ivan Basso. Il pubblico italiano forse intenerito dalla recente
delusione patita da Rodriguez si è dimostrato più che amorevole nei suoi confronti, infatti un
tifo e un sostegno incessante dal chilometro zero a quello 242 hanno guidato sotto due ali di
folla il corridore a tagliare per primo il traguardo di Lecco. Lo spagnolo è stato tutt'altro che
indifferente a questo meriviglioso sostegno e a fine gare infatti a ringraziato gli spettatori:
"Questa settimana ho sentito fortissimo l’affetto dei tifosi italiani e penso che anche loro
meritino di rivedermi al via del Giro".
Antonio Greco.
E' stata appena svelata a Milano l'edizione numero 97 del Giro D'Italia. Si parte da
Belfast il 9Maggio per arrivare l'1Giugno a Trieste. Sono tre le tappe estere della
corsa rosa, tutte nell'isola irlandese. Belfast ospiterà la rassegna per ben 2 giorni ed
oltre alla cronosquadre inugurale sarà anche la partenza e l'arrivo della seconda
tappa mentre il terzo giorno si concluderà nell'incantevole Dublino. Nel decennale
della scomparsa del mai dimenticato Marco Pantani, la corsa italiana ha deciso di
commemorare alla grande il ricordo del Pirata. Nel corso dell'ottava tappa si
transiterà sulla salita del Carpegna, ascesa su cui Marco era solito allenarsi
partendo dalla sua Cesenatico mentre, nella quattordicesima tappa l'arrivo sarà ad
Oropa, salita in cui il pirata vinse nel 99 con la maglia rosa sulle spalle. La tappa più
dura è la ventesima in cui si affronterà la madre di tutte le asperità, la salita più
dura d'Europa, ovvero il"Kaiser" Zoncolan. Saranno affrontati molti passi storici
della corsa come il Gavia e lo Stelvio, quest'ultimo cancellato causa meteo
dall'edizione 2013. Insomma un gran bel giro per tutti i gusti con 3 cronometro: una
a squadre, una individuale e una cronoscalata, 8 tappe per gli sprinter e come al
solito grande montagna. Percorso ideale per il campione in carica Nibali che però
difficilmente difenderà lo scettro per concentrarsi alla conquista del Tour de France.
Tra i big al momento sicure le presenze di Basso, Evans e Rodriguez.
Antonio Greco
Dietro un corpo così piccolo, esile e docile si nasconde una forza indomata e
quella determinazione che solo una grande donna può celare. Finalmente
Vanessa Ferrari si è riscattata da una serie di ingiustizie in quel mondo della
Ginnastica Artistica che tante volte l’ha penalizzata. Ad Anversa Vanessa ha
conquistato un argento mondiale nel corpo libero, vittoria che ha dedicato alle
vittime di Lampedusa. Dopo aver sfiorato il podio nella specialità della trave,
nel corpo libero riesce ad essere seconda soltanto all’americana Simone Biles
che poco prima l’aveva privata del bronzo alle trave. Un’ esecuzione quasi
perfetta sulle note di un tango, Tangled up di Caro Emerald. Questa per
Vanessa è la quinta medaglia meritata dopo un periodo di infortuni ma che
comunque la consacra la miglior ginnasta italiana di sempre.
KARINA ORNELLA PALOMBA
Come sappiamo il Presidente Putin ha acceso il braciere della fiamma più
significativa dello sport: il braciere olimpico ha preso calore nella piazza
rossa di Mosca proprio il 6 ottobre. Sullo sfondo di montagne innevate
d’allestimento svetta maestoso il Cremlino. Questa fiamma sarà l’oggetto
della staffetta che si concluderà proprio il 7 febbraio 2014 con la cerimonia
inaugurale d’apertura della manifestazione. Sarà proprio in quella sede
che ilplurimedagliato campione di Slittino, Armin Zoeggler sarà
portabandiera italiano. Il Cannibale, così soprannominato per la furia di
vittorie conseguite, è stato nominato dal presidente del Coni Giovanni
Malago su supporto del gruppo sportivo dei Carabinieri. Strano che
nonostante due ori, un argento e due bronzi olimpionici sommati dieci
titoli di vincitore di coppa del mondo e sei campionati mondiali, sia
arrivato solo ora l’onore di rappresentare la nostra bell’Italia. Erede del
posto di Giorgio DiCenta, fondista portatore del tricolore in terra
canadese, si auspica di essere all’altezza della situazione. In casa Fisi per il
resto delle comunicazioni di formazioni ed assetti tecnici è ancora troppo
presto, si deciderà in corso di stagione per diminuire l’effetto “forma
fisica” che più volte ha giocato dei problemi alla Nazionale.
Chiara Carratù
Dopo l'eliminazione agli ottavi al WTA di Pechino contro la Kvitova con punteggio di
6-4 6-7 6-3, la tennista romagnola si riconferma come l'anno scorso tra le prime otto
del Mondo, qualificandosi di conseguenza al Masters femminile di fine anno di
Istanbul che si terrà dal 23 al 27 ottobre, dove appunto si scontrano le migliori della
stagione tennistica. Le migliori che sono: Serena Williams, Azarenka, Sharapova,
Radwanska, Li Na, Sara Errani, kvitova e Jelena Jankovic. L'azzurra viene, difatti, da
un anno strepitoso; basti pensare alla vittoria ad Acapulco, alle finali ottenute ai
tornei di Parigi, Dubai e Palermo (persa contro l'amica Vinci); una grande continuità
di rendimento soprattutto sulla terra battuta, sulla quale sono arrivate tre
semifinali, ovvero quelle di Madrid, Roma e principalmente spicca la semifinale
raggiunta allo Slam di Parigi, il Roland Garros. Errani quindi per il secondo anno di
fila parteciperà al torneo della Turchia, un record invidiabile. Prima della romagnola
altre tre italiane hanno partecipato al Masters di fine anno: Reggi (nel 1986-87-89),
Farina (nel 2001-02) e Schiavone (nel 2010).
Una Canottieri degna di A1 in questa prima giornata di campionato nel battersi con una delle
squadre più accreditate di questa serie. Termina infatti 8-7 la gara tra Circolo Canottieri Napoli
e Carisa RN Savona tenutasi sabato 5 ottobre alla piscina Scandone .Entrambe le squadre
hanno tenuto testa all'incontro mantenendo la parità di punteggio nel parziale del secondo
tempo. Ma i ragazzi di Mister Zizza, con una difesa di tutto rispetto e buone individualità
nell'attacco, è riuscita a portare questi tre punti a casa. I giallorossi danno tutto e da subito
chiudendo il primo tempo con un 3-2 conquistato dalle nuove leve della squadra, Baraldi e
Brguljan (di quest'ultimo una doppietta), in risposta alle due reti dei liguri Alesiani e Damonte.
Nel secondo tempo è ancora Baraldi ad andare a segno portando la Canottieri a più 2, ma
Damonte fa ancora sentire la sua presenza, chiudendo un parziale di 1-1 per un totale di 4-3.
Terzo tempo, quello più emozionante con un botta e risposta tra Canottieri e Savona con i goal
di Campopìano, Brguljan e Baraldi per la squadra del Molosiglio, mentre protagonisti della
squadra avversaria Alesiani e Elez. Ed è proprio Elez ad inaugurare il quarto tempo, seguito
subito da Damonte, raggiungendo la Canottieri con un 7-7 che ha fatto sperare i liguri nella
vittoria. Speranze però fatte cadere dal croato Primorac che porta così la squadra di casa alla
prima vittoria di campionato. Ottima prestazione per i giovani giallorossi come afferma
Mr.Zizza: "Ci sono buone individualità nell'attacco"; ma titolo di migliore in campo, promosso
anche dal capitano Buonocore, va al ventenne Gabriele Vassallo che difende in tutto e per tutto
la porta di casa. Obiettivo della squadra? Migliorare sempre più, partita dopo partita, e
affrontare anche la seconda giornata, quella contro l'Albaro Nevi, con la stessa umiltà e lo
stesso entusiasmo; anzi anche più.!
Nunzia Casolaro
Benvenuti amici al consueto appuntamento con la nostra rubrica. Dopo vari numeri in cui ci siamo
dedicati ad altro ritorniamo a parlare di calcio. Secondo voi cosa accade se si mescola l'antica arte
orientale del Kung-fu con lo sport, e con il calcio nello specifico? Viene fuori una pellicola
campione d'incassi ad Hong Kong nel 2001, ma con un buon successo anche nel nostro paese sia al
cinema che in tv. Shaolin Soccer è il nome del film direttoda Stephen Chow,uno dei migliori registi
e attori del panoramahongkonghese. Chow riesce a coniugare la sua passione per Bruce Lee
(considerato un idolo) con varie tematiche sociali (riferimenti alla crisi finanziaria asiatica di pochi
anni prima). Si tratta comunque di un film ricco di effetti speciali,comico, divertente e rivolto a
tutti. Il regista ha dichiarato in un'intervista di essersi ispirato al cartone nipponico Captain
Tsubasa, noto nel nostro paese più semplicemente come Holly e Benji. Nel doppiaggio in italiano
del film si è preferito adottare vari dialetti della nostra penisola e a dar voce ai personaggi ci hanno
pensato noti ex atleti di Lazio e Roma. Troviamo Damiano Tommasi che presta la voce al
protagonista Schizzo (Sing) "Possente Gamba d'acciaio", Giuseppe Pancaro a"Canotta d'oro" ,
Marco Delvecchio a "Testa d'acciaio", Siniša Mihajlovic a"Riportone" , Angelo Peruzzia"Buzzico" , e
Vincent Candela a Saracinesca. La pellicola ha inizio con il campione di calcio Fong, detto gamba
d'oro, che si vende una partita ricevendo dei soldi in cambio dal suo compagno di squadra Hung.
Successivamente però il campione vieneaggredito e , riportando danni permanenti al ginocchio,
deve a malincuore dire addio al calcio giocato. Costretto al vagabondaggio, Fong incontra un
giovane ragazzo che praticaKung-fu: Schizzo(Sing), "la Possente gamba d'acciaio". L'incontroè
molto “fruttuoso” per entrambi. Schizzo è un esperto di arti marziali ma è molto triste in quanto
nessuno si appassiona alla suadisciplina. Per questo, dopo tanto chiacchierare, i 2 sembrano
trovare un modo per far appassionare il pubblico a quest'arte: abbinare il kung-fu allo sport.
Fondano così la squadra RealShaolin e la iscrivono ad un importante torneo per 2 semplici motivi:
Fong potrà avere la sua rivincita contro l'odiato Hung, mentre Sing farà conoscere la sua arte. Ora
bisogna formare la squadra. Sing in un modo o in altro riesce a coinvolgere i suoi 5 fratelli. Si tratta
di esperti di kung-fu, ma che hanno dovuto abbandonare la loro passione per dedicarsi a vari
mestieri. I 5iniziano questa nuova avventura leggermente avviliti. Però, dopo una prima
“partitella” di allenamento, e con l’aggiunta di altri elementi a completare la squadra, in tutti
(compresi gli sconsolati fratelli) si risveglia uno spirito combattivo. Nonostante non poche difficoltà
la squadra diventa sempre più affiatata e il mix kung-fu -calcio funziona sempre più. Il Real Shaolin
così arriva alla finale del torneo, ma ad aspettarli c’è la temuta squadra dell’odiatoHung. Ricco e
prepotente, Hung non si fa nessuno scrupolo ad usare qualsiasi mezzuccio pur di ottenere ciò che
vuole. La situazione per il team di Schizzo e fratelli non è delle migliori. Gli avversari sono molto
forti, ma per il Real Shaolin le cose si mettono davvero male quando, per scorrettezze degli
avversari, restano senza portiere e per giunta in 7. Con quattro uomini mancanti la partita non
può continuare, e ciò significherebbe vittoria a tavolino per il team di Hung. Ma proprio quando
l’allenatore Fong è pronto per dichiarare forfait si materializzaMei, ragazza innamorata di Schizzo
ed esperta di Tai-chi che salva la situazione. La giovane è molto impacciata e si schiera in porta
nonostante non sembri trasmettere sicurezza. Appena entrata è subito messa alla prova. Gli
avversari tentano un tiro micidiale (lo stesso che aveva messo fuori causa il portiere titolare) con la
palla che diventa di fuoco. Hung è già pronto a festeggiare la vittoria, mentre Fong e la sua squadra
sembrano rassegnati alla sconfitta. Ma Mei mette in mostra le sue abilità e in maniera
spettacolare, tra lo stupore generale, riesce a fermare il tiro. Siamo allo scadere e la palla viene
subito lanciata a Sing. Il ragazzo si invola verso la porta ma…
Come finirà il match? Fong avrà la sua personale rivincita? Singriuscirà a segnare il goal vittoria e a
far conoscere il Kung-fu?
Non vi resta che mettervi comodi, spingere play sul telecomando e gustarvi il finale. Buona
visione!
Vincenzo Vitale
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Il kickbike è un’evoluzione del monopattino che monta una
ruota anteriore della dimensione di 28 pollici, ovvero come
quella di una bici da corsa. Tale caratteristica, insieme ad altri
accorgimenti meccanici, dona al classico monopattino un
nuovo design, moderno e decisamente accattivante, un nuovo
assetto e una migliore aereodinamicità e di conseguenza la
possibilità di raggiungere una maggiore velocità e rilanciare
quindi l’attrezzo in chiave competitiva e sportiva.
Non più soltanto uno svago per bambini ma un mezzo che può
essere impiegato in svariati modi, come ad esempio per
spostarsi in nome di una mobilità diversa e sostenibile in
termini di inquinamento atmosferico, come strumento per
mantenersi in forma e praticare un allenamento ottimale a
tutti i livelli di intensità e come vera e propria pratica sportiva
competitiva.
Il kickbike è diventato infatti disciplina sportiva regolamentata
e inglobata dall'I.K.S.A. (International Kicksled Scooter
Association) con diverse gare a staffetta, sprint, resistenza, sui
200 metri fino ai 1000 metri, ma anche dai 10 ai 50 chilometri
e ancora sulla lunga distanza, dai 60 ai 250 chilometri; inoltre
vi sono competizioni di cross, down hill (gare in discesa) e
anche i tour di massa.
ELEONORA BRANGI
Direttore: Cristiana Barone
Editore: Antonella Castaldo
Capo Redattore: Luigi Liguori
Editing Grafica: Giuseppe Vecchione e Silvana Ventriglia
Redazione: Corso di Giornalismo Sportivo 2013 - Università Parthenope di Napoli - Facoltà di Scienze Motorie
Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008
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