Algeria CE - Sprint Calabria

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Algeria CE - Sprint Calabria
ALGERIA
NOTA CONGIUNTURALE
In una situazione politica caratterizzata dalla campagna elettorale che ha sancito la riconferma per un terzo
mandato presidenziale l’attuale presidente in carica Boutefika e di conseguenza il proseguimento del
programma di sviluppo del Paese intrapreso nel 1999, il quadro macroeconomico del Paese appare solido e
continua ad essere caratterizzato, soprattutto in termini finanziari, da indicatori positivi. Infatti, il PIL
dell'Algeria è cresciuto nel 2008 circa del 3,2%, grazie soprattutto al settore delle infrastrutture, dei servizi e
degli idrocarburi mentre gli altri settori come l’industria e l’agricoltura sono rimasti praticamente fermi, l’indice
dei prezzi è in decisa crescita attorno al 5% mentre è da rilevare una progressiva diminuzione della
disoccupazione attorno all’11% della popolazione attiva, prevalentemente giovanile. Il servizio del debito si è
ridotto al 3% del PIL nel 2009, in costante diminuzione dal 2006, soprattutto grazie agli accordi bilaterali
conclusi con i 17 paesi creditori. Le ingenti esportazioni di idrocarburi hanno consentito all’Algeria di
chiudere il primo semestre con un saldo attivo della bilancia commerciale di 1,45 miliardi di USD.
Il dato è tuttavia in calo del 94% per via del crollo delle quotazioni del barile nella primo semestre del 2009.
Il PIL pro capite a prezzi correnti è aumentato nel 2008 ed è stimato a 7.952 $ contro i 7.747 dollari nel 2007.
Le riserve valutarie hanno raggiunto, a fine giugno 2009, 144,3 miliardi di dollari (un aumento di 1,2 miliardi
di dollari in 6 mesi).
Il favorevole andamento dell'economia ha indotto il Governo algerino a predisporre, al fine di assicurare il
rilancio dell'economia, un apposito finanziamento di ulteriori 150 miliardi di dollari per il prossimo piano
quinquennale (2010 –2014), oltre agli stanziamenti previsti dai bilanci annuali dello Stato.
Contemporaneamente è stata registrata una sospensione della politica di privatizzazione delle imprese
pubbliche che in futuro vedrà come attore principale l’investitore nazionale a scapito di quello straniero,
quest’ultimo in forma minoritaria. In quest’ottica protezionistica il governo algerino ha emanato dei nuovi
regolamenti all’inizio del 2009 che restringono il campo di attività degli investimenti stranieri nonché delle
società commerciali a capitale estero. Questo cambiamento normativo potrebbe implicare per l’Algeria minori
IDE, in particolare quelli all’infuori del settore degli idrocarburi. D’altra parte anche l'inserimento dell'Algeria
nel contesto socio-economico internazionale tramite il perfezionamento dell'accordo per l’accesso all'OMC
sembrerebbe essere stato congelato.
Interscambio Algeria-Mondo
Gli idrocarburi continuano a rappresentare il 97,2% del totale delle entrate provenienti dalle esportazioni. Nel
primo semestre 2009, le esportazioni algerine sono passate da 38 a 20,7 miliardi di USD (-46,5%). La
diminuzione delle esportazioni è stata determinata dalla progressiva diminuzione delle quotazioni e delle
quantità esportate degli idrocarburi. Nel primo semestre del 2009 l’Italia si conferma il secondo cliente
dell’Algeria dopo gli Stati Uniti che detengono 14,7% del totale delle esportazioni del Paese. Seguono la
Spagna, pari al 13,6 % del totale; Francia e Turchia, rispettivamente, pari all’ 11,1% e 5,7%.
Contrariamente alle esportazioni, le importazioni algerine sono in aumento rispetto allo stesso periodo nel
2008. Rispetto al primo semestre 2008 si è registrato un aumento del 4%, pari a 19,7 miliardi di USD. I
prodotti più importati continuano ad essere i beni strumentali industriali (attrezzature, macchine,
apparecchiature e pezzi di ricambio di differente tipologia), per un ammontare di 9,1 miliardi di dollari, pari al
42,5% del totale delle importazioni, con un aumento del 35% circa rispetto al primo semestre 2008 (6,9
miliardi); seguono i semilavorati con 5,1 miliardi di dollari (26,02% del totale); i prodotti alimentari e agricoli
con circa 3,1 miliardi di dollari (15,95 % del totale) e i beni di consumo con 2,26 miliardi di dollari (11,47% del
totale).
A fronte di un vivace interscambio commerciale, si registra un aumento del volume degli investimenti esteri
diretti del 39% in Algeria, il cui flusso resta, tuttavia, ancora al di sotto delle potenzialità del Paese e risulta
per lo più concentrato nel settore degli idrocarburi. Secondo la Banca Centrale algerina, il flusso degli
investimenti diretti esteri (IDE) verso l’Algeria, è aumentato di 645 milioni di dollari nel 2008 per un totale di
2,31 miliardi contro gli 1,665 del 2007. L’Italia ha realizzato IDE per circa 250 milioni di € (9% del totale)
triplicando il dato del 2007.
Interscambio commerciale Italia – Algeria - Dati di fonte ISTAT in € (euro)
Nei primi 6 mesi del 2009, le esportazioni italiane sul mercato algerino hanno registrato un aumento
percentuale del 13% (secondo gli ultimi dati Istat). Nonostante ciò, il saldo della bilancia commerciale resta
negativo per l'Italia per circa 2,33 miliardi di euro. Per quanto concerne invece le nostre importazioni, l’Italia,
dopo gli Stati Uniti, è il paese che ha importato maggiormente dall'Algeria per un ammontare di 3,83 miliardi
di euro, rappresentate per il 98% dall’acquisto di gas naturale e prodotti petroliferi raffinati. Preme segnalare
che le esportazioni algerine verso l’Italia sono diminuite del 8,15% rispetto ai primi 6 mesi del 2008.
Le importazioni algerine dall’Italia durante i primi 6 mesi 2009 sono cresciute del 13,63% rispetto allo stesso
periodo del 2008 per un ammontare totale di 183,5 milioni di euro. Nel dettaglio, l’aumento delle esportazioni
è dovuto all'aumento delle vendite di apparecchiature elettriche e di apparecchiature per uso domestico non
elettriche (+106,4%) per un ammontare di 135,5 milioni di euro. Il settore dei macchinari e delle
apparecchiature nca (+74,31%) rappresenta la quota più significativa delle importazioni dall’Italia (41%) per
un ammontare di 621,4 milioni di euro. In seconda posizione, sono situati i prodotti della metallurgia con un
ammontare di 281,3 milioni di euro. Da notare anche la forte progressione delle importazioni di computer e
prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+74,08%) per
un ammontare di 30,5 milioni di euro. Infine, merita di essere segnalato l’aumento delle vendite di
autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (ca.+50%) per un ammontare di 41,7 milioni di euro.
Nuove disposizioni legislative per l’investimento straniero
http://www.ice.it/paesi/africa/algeria/index.htm
La nuova normativa è entrata in vigore con la manovra finanziaria aggiuntiva del 22 giugno 2009.
I finanziamenti necessari alla realizzazione degli investimenti esteri, diretti o in partenariato, ad eccezione
della costituzione del capitale sociale, devono essere effettuati, salvo casi particolari, tramite ricorso al
finanziamento locale. Gli investimenti stranieri possono essere realizzati solo nell’ambito di un partenariato in
cui l’azionariato nazionale residente rappresenta almeno il 51% del capitale sociale.
Le attività di commercio estero possono essere esercitate da persone fisiche o giuridiche straniere solo
nell’ambito di un partenariato in cui l’azionariato nazionale residente è pari almeno al 30% del capitale
sociale. Ogni progetto d’investimento straniero diretto o in partenariato con capitali esteri, deve essere
sottoposto all’esame preventivo del Consiglio Nazionale degli Investimenti (CNI). I termini legali di
trattamento delle richieste dei vantaggi sono soppressi (per memoria, questi erano di 72 ore per i vantaggi
concessi a titolo di realizzazione e 10 giorni per quelli previsti a titolo d’utilizzo).
Gli investimenti esteri, diretti o in partenariato, devono obbligatoriamente produrre un saldo in valuta positivo
a vantaggio dell’Algeria durante tutta la durata del progetto. La concessione dei vantaggi del regime
generale è subordinata all’impegno scritto del beneficiario di accordare la preferenza ai prodotti e servizi di
origine algerina. Il tasso è fissato per regolamento.
La concessione della franchigia IVA è limitata alle sole acquisizioni di origine algerina. Questo vantaggio
può, tuttavia, essere consentito qualora sia debitamente stabilita l’assenza di una produzione locale simile. Il
CNI è abilitato a concedere, per un periodo non superiore a cinque anni, delle esenzioni o riduzioni dei diritti,
imposte o tasse, compresa l’IVA, che gravano sui prezzi dei beni prodotti dall’investimento e che entrano
nell’ambito delle attività industriali nascenti.
Per le imprese che creano più di 100 posti di lavoro all’inizio dell’attività, è previsto un periodo di 5 anni di
esenzione dall’IBS (imposta sugli utili delle società). Questo privilegio, che ha l’obiettivo di promuovere
l’impiego, si aggiunge alle altre misure d’incitamento, fiscali, parafiscali e doganali, e sopprime il termine di 3
anni previsto finora dall’ordinanza 01-03. Le banche sono autorizzate a concedere prestiti ai privati sono
nell’ambito dei crediti immobiliari.
Le imposte, le tasse e i diritti dovuti nell’ambito dell’esecuzione di un contratto e che incombono legalmente
al partner straniero non possono essere presi in carico dalle istituzioni, dagli organismi pubblici e dalle
imprese di diritto algerino. La nuova disposizione si applica ai contratti conclusi a decorrere dalla data di
promulgazione della legge finanziaria complementare, con la precisazione che le clausole addizionali ai
contratti iniziali sono considerate nuovi contratti e quindi soggette alle nuove disposizioni.
Vantaggi concessi alle società interbancarie di gestione degli attivi ed alle società di recupero crediti. Queste
società sono esonerate da: i diritti di registrazione al momento della costituzione, i diritti di registrazione della
tassa di pubblicità fondiaria per le acquisizioni immobiliari rientranti nell’ambito della costituzione; i diritti
doganali e di franchigia sull’IVA; esenzione dall’imposta sugli utili delle società e dalla tassa sull’attività
professionale (TAP) per un periodo di tre anni a decorrere dall’esercizio d’inizio attività. Queste esenzioni
sono in vigore fino al 31 dicembre 2012.
Sospensione dell’esportazione dei rottami di metallo non ferrosi. L’articolo 84 della legge finanziaria 2007
disponeva una regolamentazione sulle condizioni d’esercizio dell’attività d’esportazione di certi prodotti,
materie e merci, in particolare i rottami di metallo ferrosi e non ferrosi, il cuoio e il sughero. Con la nuova
disposizione, l’esportazione dei metalli non ferrosi è sospesa.
il pagamento delle importazioni si effettua obbligatoriamente tramite il solo credito documentario (Art 69). A
questo proposito, le sole domiciliazioni bancarie avvenute entro il 30 luglio 2009 e diverse dalla lettera di
credito verranno accettate dalle banche; contrariamente, il cliente dovrà procedere alla modifica delle
condizioni di pagamento e provvedere all’apertura di una lettera di credito.
Si sottolinea che una nota complementare alla LFC 2009 del Ministero delle Finanze e della Banca Centrale
del 26 agosto 2009 indirizzata ai Presidenti Direttori Generali delle banche e istituti finanziari in Algeria in
data 11.08.2009, precisa che gli articoli 67 e 69 della LFC 2009 riguardano gli operatori economici di diritto
privato qualunque sia la loro forma giuridica, in particolare le EPE (imprese pubbliche economiche), le EPIC
(imprese pubbliche commerciali) ed ogni impresa industriale e commerciale.
Sono escluse dall’applicazione degli articoli sopraccitati : le amministrazioni, le istituzioni pubbliche, le
collettività locali e ogni altra entità disciplinata dal diritto pubblico, in particolare le EPA (Etablissements
Publics Administratifs). Anche i CRD (Centres de Recherches et de Développement) e le entità con statuti
specifici sono esentati. Maggior informazioni e chiarimenti legati all’applicazione di tali articoli, sono
disponibili presso la Direzione Generale dei Cambi della Banca centrale d’Algeria.
Divieto dell’importazione delle attrezzature e macchine movimento terra usate o di occasione - “è autorizzato
lo sdoganamento dei beni strumentali nuovi, comprese le macchine movimento terra, le materie prime e
pezzi di ricambi nuovi per l’esercizio di una attività di produzione di beni e servizi o destinate alla rivendita
diretta….” (Art 50)
Il restringimento del periodo di giacenza delle merci nei porti da 4 a 2 mesi (Art. 47).
E’ stata istituita una tassa di domiciliazione bancaria per le importazioni di servizi pari al 3% dell’importo del
contratto.
Ricambi di origine per autoveicoli
il Ministero locale del Commercio ha annunciato che a decorrere dal 2 novembre2009, i ricambi per auto
verranno importati in Algeria solo dai paesi di origine. I soli ricambi accompagnati da certificati di conformità
rilasciati dalla casa madre saranno ammessi. Il Ministro ha inoltre precisato che tale nuova disposizione non
riguarda i ricambi fabbricati sotto licenza in altri paesi che quello di origine. In tal caso, gli importatori
dovranno presentare un certificato che attesta che i ricambi in questione sono stati prodotti sotto licenza
concessa dalla casa madre.
Società commerciali
Azionariato nazionale pari almeno a 30% del capitale sociale :
L'articolo 3 del Decreto n°09-296 del 2 settembre 2009, abroga le disposizioni di cui agli articoli 5, 6 e 7 del
decreto n°09-181 del 12 maggio 2009 : abrogazione del provvedimento di retroattività
Fonte: ICE Algeri