10 dicembre 1948 l`Assemble a Generale delle Nazioni Unite
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10 dicembre 1948 l`Assemble a Generale delle Nazioni Unite
10 dicembre 1948 l'Assemble a Generale delle Nazioni Unite approva e proclama la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Per la prima volta nella storia dell'umanità, era stato prodotto un documento che riguardava tutte le persone del mondo, senza distinzioni. Per la prima volta veniva scritto che esistono diritti di cui ogni essere umano deve poter godere per la sola ragione di essere al mondo. Eppure la Dichiarazione è ancora non rispettata totalmente, perché ancora troppo sconosciuta. Articolo 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. Articolo 4 Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma. La schiavitù esiste ancora oggi nonostante sia vietata nella maggior parte dei paesi anche in quelli dove la si pratica. Milioni di uomini, donne e bambini in tutto il mondo sono costretti a vivere come schiavi. Sebbene questo sfruttamento spesso non sia chiamato schiavitù, le condizioni sono le stesse: le persone sono vendute come oggetti, costrette a lavorare gratis o per una paga minima, e sono alla completa mercé dei loro datori di lavoro. Il commercio si riferisce al trasporto e/o alla tratta di esseri umani, di solito donne e bambini costretti con la forza o con l'inganno, finalizzato al guadagno economico. Spesso, donne migranti vengono ingannate e costrette a lavorare come domestiche o prostitute. Il lavoro forzato riguarda persone che vengono illegalmente reclutate da governi, partiti politici o privati e costrette a lavorare, di solito sotto minaccia di violenze o altre punizioni Articolo 3 “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.” Articolo 14 Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni. Amnesty International è un'Organizzazione non governativa indipendente, che si riconosce nei principi della solidarietà internazionale. L'associazione è stata fondata nel 1961; ad essa aderiscono oltre sette milioni di persone che svolgono campagne per un mondo in cui i diritti umani siano goduti da tutti, promuove l'adesione ai valori della Dichiarazione universale dei diritti umani e organizzando eventi pubblici al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica. Amnesty International chiede ai governi di impegnarsi seriamente nel fermare l'abuso del traffico di armi si oppone alla pena di morte, ritenendola una punizione crudele, disumana e degradante La pena di morte viola il diritto alla vita e può essere inflitta a innocenti. Non ha effetto deterrente e il suo uso sproporzionato contro poveri ed emarginati è sinonimo di discriminazione e repressione. Articolo 23 Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una rimunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale A Dicembre 2015 il tasso di disoccupati in Italia era dell' 11,4% Articolo 25 Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà. à Nel 2014, 1 milione e 470 mila famiglie (5,7% di quelle residenti) è in condizione di povertà assoluta, per un totale di 4 milioni 102 mila persone (6,8% della popolazione residente).La povertà assoluta è sostanzialmente si attesta al 4,2% al Nord, al 4,8% al Centro e all'8,6% nel Mezzogiorno (Fonti: UNDP; UNAIDS; UNICEF) 50 miliardi di dollari: spesa annuale stimata dall’ONU necessaria a conseguire gli obiettivi internazionali di sviluppo. Di cui ad esempio: 10 miliardi di dollari: spesa annuale stimata dall’UNICEF per garantire l’accesso universale all’istruzione primaria. 7/10 miliardi di dollari: spesa annua necessaria stimata da UNAIDS per rispondere efficacemente all’epidemia dell’AIDS. Articolo 25 Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà. Se nel mondo i conflitti e le violenze si riducessero anche solo del 10%, si avrebbero a disposizione 1,43 trilioni di dollari (mille e quattrocento miliardi di dollari). Una somma che corrisponde a sei volte quanto speso finora per salvare la Grecia. Ma soprattutto equivale a 10 volte l'ammontare dei progetti di assistenza dei Paesi ricchi verso quelli poveri. La stessa cifra è pari a tre volte le entrate complessive di quel miliardo e cento milioni di persone che ancora oggi vivono in condizioni di estrema povertà, con meno di 1,25 dollari al giorno Il Sole 24ore 17 giugno 2015 Un F117 Stealth Fighter costa 45 milioni di dollari. Basterebbero 22.000 euro per costruire una scuola in Burkina Faso dove il 76.1% della popolazione non ha accesso all’istruzione primaria. 839 miliardi di dollari: spesa militare mondiale nel 2001. 2.1 miliardi di dollari: costo di un bombardiere B2. (Fonti: ONU; Dipartimento della difesa USA) Lorenzo, Teresa, Stefania