“FOLLOW THE LEADER" In 1100 A.D. children played a game

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“FOLLOW THE LEADER" In 1100 A.D. children played a game
“FOLLOW THE LEADER"
In 1100 A.D. children played a game called “Follow the leader'.
The game was played in this way: a child in turn had to do 'the
leader' and his task was precisely to make special gestures, sing a
song, tell a nursery rhyme etc. that the rest of the group had to
perform in a similar way. Who was wrong was disqualified.
“SEGUI IL CAPO”
Al 1100 circa d.C.
risale un gioco denominato “segui il
capo”. Il gioco si
svolgeva in questo
modo: a turno un
bambino doveva fare “il capo” appunto e il suo compito
era quello di fare
dei gesti particolari,
un canto, una filastrocca che il resto
del gruppo doveva
eseguire in maniera
identica. Chi sbagliava veniva squalificato.
Pasquale
MIDDLE AGES GAMES
The painting of the Flemish painter Pieter Bruegel the Elder is
called an"encyclopedia of children's games." There are represented more than 80 games and pastimes. Games and toys are
universal and eternal, because they were the same in the past
like today.
The painting has a lot of children who are in a large square with
their toys: who is chasing with circles, those seeking a balance on
empty barrels, who has fun with bubbles of soap. While some
children advance in single file, miming ceremonial of some religious festivals, or making tumbles, more practice walking on stilts
or mounted astride each other, as the game of leapfrog, other
children play pall-mall, ball games, the game of the frog, the
game of the candle, the jump of the barrels. Children also enjoy
doing gymnastics, games of skill, agility, strength and endurance
or pain are part of the preparation, both physical and character
of young people, but in the Middle Ages, as well as throughout
the sixteenth century, the children played little.
Their "task", which consisted of learning a trade, was considered
very important and this is apparent in the representations on
which they were always in the act of imitating adults.
We must consider that apart from the upper classes, ordinary
people enjoyed only during the holidays, whether they were
adults and children alike.
GIOCHI DEL MEDIOEVO
Il quadro del pittore fiammingo Pieter Bruegel il Vecchio è una
testimonianza storica eccezionale: il dipinto viene, infatti, definito
una “enciclopedia di giochi infantili”. Si notano qui solamente
giochi semplici per persone semplici con poche pretese. Vi sono
infatti raffigurati più di 80 tra giochi e passatempi. La famosissima
opera, quindi, ci permette di entrare nel mondo dei bambini di
secoli fa e di conoscere e di capire meglio le loro attività ludiche:
ma, sorprendentemente, ci rendiamo conto di quanto i giochi e i
giocattoli siano universali ed eterni, perché uguali ieri come oggi.
La tela presenta una grande quantità di fanciulli che, in modo
quasi folle, invade lo spazio di una grande piazza con i propri
giocattoli e divertimenti: chi si rincorre con i cerchi, chi cerca
l’equilibrio su botti vuote, chi si diverte con bolle di sapone.
Mentre alcuni avanzano in fila indiana, mimando cerimoniali di
qualche festa religiosa, o scherzando a far capitomboli o solo
confusone, altri si esercitano a camminare sui trampoli o a
montare a cavalcioni l’uno sull’altro, come al gioco della cavallina,
altri giocano a pallamaglio, a pallacorda, al gioco della rana, al
gioco della candela, al salto delle botti.
Il mondo infantile del 1500 era un mondo giocoso, libero e
burlone, meno legato a costrizioni o divieti, dove grandi e piccoli
si mescolavano insieme senza una rigorosa distinzione di età o
una separazione tra giochi riservati ai bambini e agli adulti. I
bambini si divertono anche facendo ginnastica, i giochi di
destrezza, di agilità, di forza e resistenza allo sforzo o al dolore
fanno parte della preparazione sia fisica che caratteriale dei
giovani, ma nel Medioevo, così come per tutto il Cinquecento, i
bambini giocavano poco. Il loro “compito”, che consisteva
nell’imparare un mestiere, era considerato molto importante e
ciò appare evidente nelle raffigurazioni che li vedono sempre in
atto di imitare gli adulti. Bisogna considerare che classi alte a
parte, la gente normale si divertiva solo durante le feste, siano
essi stati adulti che piccini.
Nel Seicento ragazzini di umili origini giocano a dadi. Nel Settecento giocano a moscacieca, con bolle di sapone, costruiscono
castelli con le carte, e così via. Le bambine cominciano a giocare
con le bambole; anche il gioco con gli animali fu molto amato in
passato, tanto che cani e gatti vennero vestiti come fossero stati
delle bambole.
Paola
KNIGHTS AND LADIES
The competition is done between 4 districts of a medieval city.
Each team takes his own kingdom, represented by a rectangle
drawn on the ground, at his right hand is placed a crown (representing the ladies), on the left is put a shield (representing the
knights).
Listening to the words spoken by the lady of the castle "KNIGHT",
all players in each district make a jump with their feet together
on the left, towards the armory; when they listen to the word
"lady" make a jump with their feet together towards the crown.
The last player in the neighbourhood, who has overcome all the
instructions given by the lady, is the winner.
CAVALIERI E DAME
Gareggiano i 4 quartieri della Tolentino Medioevale.
Ogni squadra occupa il proprio regno, rappresentato da un rettangolo disegnato a terra, alla sua destra viene posta una corona
(rappresentante le dame), a sinistra si pone uno scudo (rappresentante i cavalieri).
All’ascolto della parola pronunciata dalla castellana “CAVALIERE”,
tutti i giocatori di ciascun quartiere fanno un salto a piedi uniti a
sinistra, cioè verso l’armeria; alla parola “DAMA” fanno un salto a
piedi uniti a destra verso la corona.
Vince l’ultimo giocatore del quartiere, che ha superato tutte le
indicazioni date dalla castellana, poiché chi sbaglia viene eliminato.
Mattia