L`avverbio - WordPress.com

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358_364_MORFOLOGIA
18 02 2005
10:21
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L’avverbio in breve
• L’avverbio (o modificante) è quella parte invariabile del discorso che si aggiunge a un
verbo, a un aggettivo, a un nome, a un altro avverbio o a un’intera frase per precisarne
o modificarne il significato.
• Le locuzioni avverbiali sono gruppi di parole che vengono usati come frasi fatte e che
svolgono la funzione di avverbi.
• Gli avverbi, in base al loro significato, si suddividono in:
avverbi di modo
o qualificativi
indicano il modo in cui si svolge l’azione espressa dal verbo, oppure
aggiungono una nota qualificativa a un aggettivo o a un altro avverbio:
onestamente, ansiosamente, gattoni, carponi, tastoni, chiaro, forte, piano, giusto, bene, male, così, come, volentieri...
Locuzioni avverbiali di modo:
pian piano, alla buona, di corsa, in particolare, a tu per tu...
avverbi di tempo
indicano la circostanza, il tempo, il momento in cui si svolge un’azione o si verifica un fatto: oggi, ieri, domani, sempre, mai, spesso,
dopo, presto, tardi...
Locuzioni avverbiali di tempo:
poco fa, di recente, un tempo, d’ora in poi, la prossima volta...
avverbi di luogo
indicano il luogo in cui si svolge un’azione o dove si trova qualcuno o qualcosa: lì, là, qui, qua, laggiù, lassù, vicino, lontano...
Locuzioni avverbiali di luogo:
di qui, di qua, di là, di su, all’indietro, a destra, nei dintorni...
avverbi di quantità
indicano una quantità non precisata, riferita sia a un verbo, sia a
un aggettivo, sia a un altro avverbio: poco, alquanto, parecchio, tanto, molto, meno, troppo, abbastanza...
Locuzioni avverbiali di quantità:
più o meno, all’incirca, fin troppo, del tutto, a bizzeffe...
avverbi di affermazione,
negazione, dubbio
(o avverbi valutativi)
affermano, negano o mettono in dubbio qualcosa: sì, certo, proprio,
sicuramente...; no, non, neppure...; forse, quasi, circa...
Locuzioni avverbiali di affermazione, negazione, dubbio:
di certo, senza dubbio...; neanche per idea, per niente...; quasi quasi,
caso mai...
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18 02 2005
avverbi interrogativi
ed esclamativi
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gli avverbi interrogativi servono a introdurre una domanda diretta:
quando? perché? dove? come? quanto? donde?
Locuzioni avverbiali interrogative:
come mai? da quando? per quando?...
molti avverbi interrogativi possono essere usati anche come avverbi esclamativi: come! quanto! dove!
avverbi presentativi
esiste un solo avverbio presentativo: ecco. Serve a mostrare, annunciare, “presentare” un fatto, un evento, qualcuno, qualcosa.
• Alcuni avverbi possono avere forme alterate:
bene → benino, benone;
male → malino, maluccio, malaccio;
poco → pochino, pochetto, pochettino.
• Molti avverbi possono avere, oltre al grado positivo, il grado comparativo (di maggioranza, di minoranza, di uguaglianza) e il grado superlativo (relativo e assoluto): tardi,
più tardi, meno tardi, tardi come, il più tardi, tardissimo o molto tardi.
Come si fa l’analisi grammaticale dell’avverbio
Si deve indicare se l’avverbio è:
• un avverbio vero e proprio o una locuzione avverbiale;
• di modo, di tempo, di luogo, di quantità, di affermazione, di negazione, di dubbio, interrogativo, esclamativo, presentativo;
• alterato: diminutivo, vezzeggiativo, accrescitivo, dispregiativo;
• di grado positivo, comparativo (di maggioranza, di minoranza, di uguaglianza), superlativo (relativo, assoluto).
Esempi:
• Da qualche giorno si comporta stranamente.
stranamente
= avverbio di modo, di grado positivo.
• Hai mangiato pochino.
pochino
= avverbio di quantità, alterato diminutivo.
• Andrea abita lontanissimo.
lontanissimo
= avverbio di luogo, di grado superlativo assoluto.
• La prossima volta arriva puntuale.
la prossima volta = locuzione avverbiale di tempo.