24 averbi formazione posizione grado
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24 averbi formazione posizione grado
GRAMMATICA GLI AVVERBI Osserva i seguenti esempi: Lui è sempre molto preparato. Loro sono sempre molto preparati. La sua macchina è veramente veloce. Le loro macchine sono veramente veloci. Quel bambino è troppo vivace. Quei bambini sono troppo vivaci. Rifletti: Quali parti esempi a sinistra e a destra cambiano dal singolare al plurale? Sapresti dire perché sempre, molto, veramente e troppo non cambiano? L’AVVERBIO L’avverbio è una parte invariabile del discorso che si usa per determinare, modificare e completare il significato di: - un aggettivo es.: Oggi è stata una giornata molto calda. - un altro avverbio es.: Questa penna scrive davvero bene. un verbo es.: Loro seguono attentamente la lezione. Tipi di avverbo di modo es. Lei partecipa alle lezioni diligentemente. di luogo es. Qui puoi trovare quello che stavi cercando. di tempo es. Non ho mai studiato il tedesco. di quantità es. Ho dormito poco e male perché ho mangiato troppo. di opinione es. Probabilmente lei non ha studiato abbastanza. di affermazione es. Certamente il professore arriverà tra poco. di negazione es. Non ha avuto sicuramente il tempo di farlo. interrogativi o esclamativi es. Dove sei stato ieri sera? presentativi es. Ecco i risultati della ricerca. Formazione dell’avverbio Nella maggior parte dei casi, l’avverbio si forma aggiungendo il suffisso –mente a un aggettivo. Nel caso di aggettivi in “o”, si usa la forma femminile: aggettivo femminile suffisso avverbio: diverso diversa -mente diversamente lento lenta -mente lentamente Gli aggettivi in “e” formano direttamente l’avverbio con il suffisso –mente: aggettivo suffisso avverbio brillante -mente brillantemente veloce -mente velocemente Gli aggettivi che finiscono con le sillabe -le, -lo, -re, -ro perdono la vocale finale: aggettivo suffisso avverbio normale -mente normalmente regolare -mente regolarmente Un numero limitato di avverbi indicanti una posizione o un modo di camminare o di procedere, prendono il suffisso –oni: avverbio significato bocconi da “bocca”; significa “a testa in giù”. carponi dal verbo “carpare”; significa camminare sulle ginocchia e sui palmi delle mani, come i bambini che ancora non riescono a stare in piedi. dal verbo “tentare”; significa camminare con difficoltà visive, mettendo le mani in avanti per toccare eventuali ostacoli. tentoni Alcuni aggettivi vengono usati come avverbio: es.: Quella macchina corre veramente forte. es.: Sbrigati, stai andando troppo lento! Grado comparativo dell’avverbio comparativo di maggioranza: si forma mettendo più davanti all’avverbio es. Alessio corre più velocemente di Mario comparativo di minoranza: si forma mettendo meno davanti all’avverbio es. Mario corre meno velocemente di Alessio comparativo di uguaglianza: si forma mettendo così / tanto davanti all’avverbio o come / quanto dopo l’avverbio es.: Loro erano vestiti tanto elegantemente quanto sobriamente. Grado superlativo dell’avverbio superlativo relativo: si forma mettendo la locuzione “il più” davanti e il termine “possibile” dopo l’avverbio es.: Ragazzi, vi prego di comportarvi il più educatamente possibile. superlativo assoluto: si forma aggiungendo il suffisso -issimo all’avverbio es. Hai fatto benissimo a rispondergli in quel modo! Attenzione!: gli avverbi bene, grandemente, male, molto e poco hanno una propria forma di comparativo e superlativo: aggettivo avverbio grado comparativo grado superlativo buono bene meglio benissimo ottimamente molto bene cattivo male peggio malissimo pessimamente molto male grande grandemente maggiormente massimamente sommamente piccolo poco meno minimamente molto poco pochissimo molto molto più moltissimo Alcuni avverbi o locuzioni avverbiali possono avere forme alterate: diminutive, vezzeggiative, accrescitive o peggiorative bene benino, benone male maluccio / malino / malaccio piano pianino lontano lontanuccio poco pochino / pochetto / pochettino tardi tardino / tarduccio presto prestino a caso a casaccio pian piano pian pianino Posizione dell’avverbio Alcuni avverbi possono essere messi all’inizio, in mezzo o alla fine di una frase o di un periodo: Esempi: Mentre camminavamo, improvvisamente cominciò a piovere. Mentre camminavamo, cominciò a piovere improvvisamente. Siamo andati insieme a vedere un film. Insieme siamo andati a vedere un film. Siamo andati a vedere un film insieme. In altri casi, la posizione dell’avverbio segue le seguenti regole: a) si mette prima di un verbo: Carlo lavora molto. Luca ha dormito poco. b) in presenza di un complemento, si mette fra il verbo e il complemento oppure dopo il complemento: Carlo parla bene l’inglese. Luca parla il francese bene. c) con un tempo composto, alcuni avverbi di tempo e di giudizio si mettono di preferenza fra l’ausiliare e il participio: Non sono mai stato a Venezia. Sono sempre stati puntuali. Non ho ancora incontrato il mio professore. Ho appena finito l’esame. Non ho nemmeno speso un centesimo! Hai forse visto Rosa? d) l’avverbio precede sempre il nome o l’aggettivo a cui si riferisce: Lei era molto stanca. Siete stati troppo precipitosi. Ho mangiato solo un’insalata. La professoressa è alquanto arrabbiata! Significato e uso dell’avverbio mica Il significato dell’avverbio mica non è facile da spiegare; è ugualmente difficile tradurlo in altre lingue. Questo avverbio si usa con la negazione non: Esempio: Significato: Non ti sarai mica offesa? Spero che tu non ti sia offesa! Non l’avrai mica detto a Matteo? Spero davvero che tu non l’abbia detto a Non ho mica detto che hai sbagliato! Matteo! Non sono mica stupido! Non ho affatto detto che tu hai sbagliato! Credi che io sia stupido? Attenzione!: La posizione di alcuni avverbi come solo può dare alla frase un diverso significato: Esempio: Significato: Lei ha parlato del problema solo con Paolo. Lei non ne ha parlato con nessun’altro. Solo lei ha parlato del problema con Paolo. Nessun’altro, eccetto lei, ha parlato del problema con Paolo. Lei ha parlato solo del problema con Paolo. Lei ha parlato con Paolo solo di questo problema e non di altre cose.