morto Manuel Contreras ex Capo della polizia

Transcript

morto Manuel Contreras ex Capo della polizia
La Germania festeggia il 25esimo
dall’unificazione, ma le differenze
rimangono
Il Muro di Berlino
BERLINO, 3 ottobre 2015– Oggi, sabato, la Germania ha festeggiato
l’unificazione. Ma il divario socioeconomico tra l’Est e l’Ovest non si è
ancora colmato. I territori di quella che era la DDR sono alle prese con una
maggiore disoccupazione, salari più bassi e calo demografico.
Gli inviati RSI Jonas Marti e Gianfranco Fozzi sono andati a
Eisenhüttenstadt. Al confine polacco, chiamata un tempo Stalinstadt, la città
è stata creata dal nulla all’inizio degli anni ’50 per accogliere gli operai
delle acciaierie ed era il simbolo del socialismo tedesco. Negli ultimi 25
anni ha perso quasi metà della popolazione e oggi è una città fantasma
abitata da pensionati e disoccupati.
Il caso di Eisenhüttenstadt è particolare, ma la strada per l’integrazione
della Germania dell’Est è ancora lunga. Secondo l’economista Karl Brenke
dell’Istituto tedesco per la ricerca economica di Berlino le aspettative di
25 anni fa erano troppo alte. Secondo il ricercatore, per poter diventare
competitivo e recuperare il divario, l’Est tedesco ha bisogno di innovazione
e salari più alti. (RSI.CH)
Con Refugee Air profughi e migranti
raggiungeranno l’Europa in aereo con
viaggi finanziati da privati
VARESE, 24 settembre 2015- Provate a
pensarci: se doveste fuggire adesso dalla
guerra, prendere un aereo non sarebbe la
scelta più ovvia?”. Nasce da questa
semplice domanda, l’idea di
creare Refugee Air, un progetto non
profit per consentire ai rifugiati di
percorrere rotte sicure verso l’Europa. A
pensarci è stato un gruppo di
imprenditori e filantropi svedesi che,
stanchi di vedere migranti e profughi
annegare nel Mare Mediterraneo, hanno
deciso di fare qualcosa al riguardo.
Lanciato lo scorso 10 settembre, il
progetto “Refugee Air” è diventato
rapidamente un movimento che ha coinvolto
centinaia di imprenditori, avvocati e altri professionisti che sono al lavoro
per farlo decollare.
La campagna #letthemfly (lasciateli volare) ha raggiunto oltre 400 milioni di
persone nel mondo e ha coinvolto una comunità di 2 mila persone che sta dando
il proprio contributo con risorse e Reti. La squadra operativa conta 30
persone che stanno attualmente lavorando al progetto per risolvere questioni
organizzative, finanziarie e legali legate ai voli. “I rifugiati senza visto
non possono viaggiare in aereo a causa di una Direttiva Ue che si chiama
Carrier’s Liability (Responsabilità del vettore) che fa ricadere sui
trasportatori le responsabilità per tutti i costi relativi ai passeggeri che
potrebbero non vedersi riconoscere l’asilo una volta arrivati a
destinazione”, spiegano i fondatori del progetto. “Queste politiche
costringono migranti e profughi a rivolgersi a contrabbandieri che si
approfittano della loro disperazione – dice Emad Zand, cofondatore insieme a
Susanna Najafi di “Refugee Air” – Non possiamo semplicemente stare qui seduti
e guardare la gente morire. Vogliamo dimostrare che non deve per forza andare
in questo modo”.
Sostenuto da privati e aziende, “Refugee Air” intende lavorare con charter o
compagnie di linea e i fondatori assicurano che “il primo aereo sarà pronto
prima che la neve cada sulla città di Stoccolma”, cioè più o meno entro
ottobre. A chi chiede loro perché lo stanno facendo, rispondono: “Come
imprenditori noi troviamo soluzioni e se possiamo far viaggiare persone sulla
luna perché non dovremmo essere in grado di far volare i rifugiati verso
l’Europa? E poi – continuano – stiamo assistendo alla più grande crisi
umanitaria dalla seconda guerra mondiale, questo è il nostro modo di
contribuire”. Il gruppo ha deciso di mettere a disposizione competenze e
risorse per salvare vite e favorire un cambiamento positivo. Oltre ai voli
sicuri, il progetto vuole spingere per trovare una soluzione sostenibile per
porti alla rimozione dei muri che si stanno alzando in Europa.
www.redattoresociale.it
Vittoria di Tsipras. Junker: “Ora non
si perda più tempo, c’è tanto lavoro
da fare”
ATENE 21 settembre 2015- Riduzione del
debito con i creditori internazionali e
stabilita’ economica: all’indomani del
voto in Grecia che lo ha visto vincente
per la seconda volta in meno di nove mesi,
Alexis Tsipras ha gia’ messo in moto la
macchina del nuovo governo, indicando le
due priorita’. Il numero uno di Syriza,
che domenica ha ottenuto il 35,47% dei
consensi (guadagnando 145 seggi), giura
alle 19 come premier e intanto ha lavorato a pieno ritmo alla scelta dei
ministri e del ‘programma’. Obiettivo: presentare la nuova compagine gia’
mercoledi’ con una lista delle priorita’ messa nera su bianco.
Anche perche’ l’Ue incalza Atene: “Abbiamo tanto lavoro da fare e non c’e’
tempo da perdere”, gli ha ricordato il presidente della Commissione, JeanClaude Juncker, nel messaggio di congratulazioni.
“L’obiettivo immediato e’ la piena restaurazione della stabilita’
nell’economia e nell’attivita’ bancaria”, ha spiegato Tsipras ai suoi,
secondo quanto riferito da esponenti del partito. Ma la “prima battaglia
cruciale”, ha sottolineato il premier in pectore, e’ la riduzione del debito
con l’ex troika. Toni piu’ concreti rispetto all’entusiasmo di domenica notte
quando – sicuro ormai della riconferma – aveva salutato la “vittoria del
popolo”, notando come Syriza fosse “dura a morire”. Le novita’, al momento,
sono poche: scontata l’alleanza con gli Indipendentisti greci (che hanno
ottenuto il 3,69%), come nel primo mandato, che conferira’ al premier altri
10 seggi indispensabili per ottenere la maggioranza assoluta sui 300 del
Parlamento ateniese. La decisione, a dire il vero, ha gia’ provocato mugugni
nell’Ue e il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, l’ha
apertamente criticata.
Tsipras “e’ da ammirare politicamente e strategicamente.
Dopodiche’ questo mandato rinnovato con un partito populista e di estrema
destra non lo capisco”, ha commentato il numero uno di Strasburgo. Anche la
scelta della figura chiave – il ministro delle Finanze – sembrerebbe
sull’onda della continuita’ se, come riferiscono fonti di Syriza, Tsipras si
accinge a confermare Euclid Tsakalotos, chiamato a rimpiazzare il controverso
Yanis Varoufakis e piu’ pragmatico e gradito alle istituzioni comunitarie. Un
collaboratore del premier greco, tuttavia, avrebbe detto al quotidiano
Guardian che l’economista laureato a Oxford tornera’ sicuramente al ministero
delle Finanze ma “nessuno sa in che posizione”.
Intanto l’Unione Europea ricorda che non c’e’ tempo da perdere. “La
Commissione si congratula con Tsipras per la vittoria elettorale” e ritiene
“incoraggiante” la maggioranza parlamentare di cui godra’ il nuovo governo,
maggioranza “fortemente a favore dell’Europa”, ha affermato Margaritis
Schinas, portavoce della Commissione. “E’ sotto la leadership di Tsipras che
la Grecia si e’ impegnata in un ambizioso programma di riforme, e l’attuale
governo ha il mandato di rispettare questo impegno”, ha proseguito,
sottolineando che la Commissione “e’ pronta a dare il proprio aiuto, sapendo
che c’e’ tanto da fare e non c’e’ tempo da perdere”. Sulla stessa linea il
presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijesselbloem, che su Twitter si e’ detto
pronto a “continuare ad accompagnare la Grecia nel suo ambizioso programma di
riforme”. “Il terzo programma di salvataggio rimane valido anche dopo le
elezioni”, ha commentato in modo tranchant il portavoce di Berlino, Steffen
Seibert.
“Mi sembra che ci sia una probabile stabilita’ nella soluzione rapida di
governo, che e’ il modo migliore per gestire la crisi greca dal punto di
vista politico”, ha osservato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni.
“Credo sia interessante, e lo dico piu’ da un esponente del Pd che da
ministro, che l’elettorato greco abbia premiato una leadership che si e’
presa delle responsabilita’ molto serie”.
Oltre alla vittoria di Syriza, che perde solo 4 seggi rispetto al Parlamento
uscente, va registrato il secondo posto dei conservatori di Nuova Democrazia
(28,09% e 75 seggi) e la lieve crescita dei neonazisti di Alba Dorata (6,99%
e 18 seggi, uno in piu’ rispetto a gennaio). (AGI) .
Una catena umana da record a Central
Park per ricordare John Lennon
John Lennon e Yoko Ono (foto
theguardian.com)
NEW YORK, 14 settembre 2015- Yoko Ono ha deciso di organizzare celebrazioni
da primato per festeggiare quello che sarebbe stato il 75esimo compleanno
John Lennon, nato il 9 ottobre del 1940 e assassinato nel 1980 a New York.
La vedova dell’ex Beatles ha lanciato la sfida per realizzare a Central Park,
il prossimo 6 ottobre, il segno della pace più grande al mondo, composta da
una catena umana per la quale si attendono dalle 6’000 alle 10’000 persone.
Qualora dovesse riuscire nell’impresa, entrerà nel Guinness dei primati: il
record attuale è di 5’814 persone.
L’evento sarà gratuito, ma sarà possibile fare una donazione al John Lennon
Educational Tour Bus, studio di registrazione che permette agli studenti di
produrre musica senza costi.(ANSA)
Jeremy Corbyn nuovo leader dei
laburisti: storica svolta a sinistra
LONDRA, 12 settembre 2015-Jeremy
Corbyn succede a Ed Miliband come nuovo
leader dei laburisti del Regno Unito. La
sua designazione, sancita sabato a Londra
dal congresso straordinario del partito,
segna una svolta a sinistra
nell’orientamento dei Labour.
L’elezione, a cui potevano partecipare circa 600’000 sostenitori del partito,
è avvenuta a larga maggioranza. Il 66enne parlamentare ha ottenuto infatti
quasi il 60% dei suffragi, imponendosi su altri tre candidati.
66enne, esponente dell’ala sinistra del partito, Corbyn si è distinto per le
sue posizioni contrarie alle politiche di austerità, risultando così inviso a
quella corrente di centro che continua ad ispirarsi agli orientamenti di
Miliband e dell’ex premier Tony Blair.
L’austerità introdotta dai conservatori al Governo “non è giusta, non è
necessaria e deve cambiare” ha dichiarato Corbyn dopo la sua
elezione.(RSI.CH)
In Svizzera la Catena della
Solidarietà per i rifugiati ha
raccolto 4 milioni di franchi
LUGANO, 9 settembre 2015- Dalle 7.00 alle 23.00,
centinaia di volontari raccoglieranno le promesse
telefoniche di donazione presso i centralini
allestiti negli studi della SRG SSR a Ginevra,
Coira, Lugano e Zurigo. I media della SRG SSR come
pure le radio private diffonderanno a scadenze
regolari i risultati e gli appelli alle donazioni, e
forniranno informazioni sulle operazioni di sostegno
ai rifugiati messe in atto dai partner della Catena
della Solidarietà.
Raccolti oltre 4 milioni di franchi.
La Catena della Solidarietà ha raccolto oltre 4 milioni di franchi dal lancio
della campagna a favore dei rifugiati lo scorso 31 agosto. Dieci ONG partner
offrono aiuti d’urgenza in Libano, Giordania e Iraq. Altre organizzazioni
umanitarie operano invece sulla rotta dei Balcani e nei paesi mediterranei.
«Sappiamo di poter contare sulla solidarietà del popolo svizzero, afferma
Tony Burgener, direttore della Catena della Solidarietà. In questi ultimi tre
anni, abbiamo già potuto sostenere oltre 50 progetti nei paesi confinanti con
la Siria aiutando mezzo milione di rifugiati».
Fate una donazione
Coloro che desiderano fare una donazione prima della Giornata nazionale della
solidarietà possono procedere direttamente online sul sito www.bonheur.ch ,
con l’aiuto dell’applicazione della Catena della Solidarietà «Swiss
Solidarity» oppure tramite il conto postale 10-15000-6 (menzione
«Rifugiati»).
Arriva “M” segretario personale che
usa Facebook e la sua app Messenger
SAN FRANCISCO, 27 agosto 2015– Arriva
‘M’, il segretario personale
dell’internauta che utilizza Facebook e
la sua app Messenger.
“Lo stiamo testando. ‘M’, scrive David Marcus, il vicepresidente di Facebook
sul proprio account, “e’ operato da un’intelligenza artificiale e
supervisionato dalle persone ” e “a differenza di altri servizi analoghi sul
mercato, agisce per tuo conto. Puo’ comperare oggetti, fare in modo che i
vostri amati ricevano regali, prenotare ristoranti, organizzare viaggi,
appuntamenti e cosi’ via”. (AGI) .
Francia: sparatoria in un campo rom.
Quattro morti tra cui un bambino e un
poliziotto
La polizia davanti al campo (foto
secondopianonews.com)
PARIGI, 25 agosto 2015-
E’ di quattro morti, tra cui un poliziotto, il
bilancio di una sparatoria in un campo rom a Roye, nel nord della Francia.
Secondo il sito del quotidiano Courrier Picard, oltre all’agente, le vittime
sono un uomo, una donna e un bambino della comunita’ rom.
Altre tre persone sono rimaste gravemente ferite: un uomo, che sarebbe stato
il primo ad aprire il fuoco, un bambino e un altro agente, intervenuto con il
collega dopo la segnalazione della sparatoria.
La tensione e’ altissima fuori dall’ospedale in cui sono stati ricoverati i
feriti: una troupe della France 3 Picarde e’ stata aggredita da alcuni
parenti delle vittime.
Agenti in assetto anti-sommossa hanno blindato l’entrata dell’ospedale per il
timore di un’irruzione.(AGI)