"Le figlie di Mami Wata" (2011), durata 92 minuti, racconta il

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"Le figlie di Mami Wata" (2011), durata 92 minuti, racconta il
SINOSSI DEL DOCUMENTARIO
“LE FIGLIE DI MAMI WATA” DI GIUSEPPE CARRISI
"Le figlie di Mami Wata"
(2011), durata 92 minuti,
racconta
il
fenomeno
del
traffico di ragazze nigeriane dal
loro Paese in Italia a scopo di
sfruttamento
sessuale.
Nel
film, ambientato a Benin City,
definita la "fabbrica italiana di
prostitute" e in diverse realtà
italiane
dove
le
vittime
finiscono
sulla
strada,
si
intrecciano diverse circostanze.
La povertà del paese africano,
la condizione della donna, il
mondo dei trafficanti di esseri
umani e delle "maman", i riti
voodoo; ed ancora, i viaggi di
queste ragazze attraverso il
deserto del Sahara sulle stesse
rotte dei migranti economici, le
soste nelle oasi del Niger, le
carceri libiche, le traversate sui
barconi fino a Lampedusa fino
alle condizioni di assoluto
sfruttamento a cui devono
sottostare una volta arrivate in
Italia. Il film è arricchito dalle
testimonianze di Isoke, una
ragazza
nigeriane,
che
è
riuscita a liberarsi dai suoi aguzzini, e Claudio un suo ex "cliente", divenuto un
paladino della lotta allo sfruttamento sessuale delle donne.
Saranno presenti:
Anna Romei, Assessore provinciale al Welfare e Pari Opportunità
Miriam Celoni, Assessore provinciale all’Istruzione e Progetti decentrati del sistema
universitario
Giuseppe Carrisi, giornalista RAI e regista e autore del documentario
Isoke Aikpitanyi, Protagonista della storia umana narrata dal documentario e autrice
con Laura Maragnani del libro Le ragazze di Benin City e, in proprio, di 500 storie vere
sulla tratta delle ragazze africane in Italia
Claudio Magnabosco, Protagonista delle storia umana narrata dal documentario
Elena Mezzetti, “Donne in Movimento” – Responsabile del progetto sulla tratta –