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BIOGRAFIA ()
Fabrizio De Bartolomei
Nasce a Pescara il 09.09.1969 e fin da ragazzo viaggia in Italia e in Europa scoprendosi interessato al confronto con altre realtà e culture
prediligendo lo spostamento in autostop che gli permette di incontrare persone dei più diversi ambiti sociali ed interessi.
Consegue la maturità scientifica e si laurea nel 1993 in Giurisprudenza" all'Università di Teramo.
Dopo la laurea viaggia, sempre in autostop, dall'Italia al Marocco dove, in questa sua prima esperienza extra europea, scopre la facilità e la
curiosità nell'intessere rapporti con popolazioni differenti per usi e costumi ma nelle quali riconosce il legame eterno della famiglia umana.
A 25 anni, dopo aver prestato un anno di servizio civile presso ‘A.N.F.F.A.S.’ (Associazione Nazionale di Famiglie di Fanciulli Autistici e
Subnormali) e conseguito il Diploma presso il Liceo Artistico di Pescara si trasferisce a Roma iscrivendosi all'Accademia di Belle Arti; dopo
poco si trasferisce alla facoltà di Sociologia, interessandosi soprattutto agli studi antropologici e mass mediatici.
In questi anni inizia ad avvicinarsi alla fotografia ed al reportage antropologico.
Nel 1996 decide di intraprendere il suo primo lungo viaggio e trascorre un anno in Centro America spostandosi dal Nord del Messico al
Nicaragua.
In questo 'viaggio mistico' ha contatti con stregoni e sciamani del Nuovo Mexico e della Sierra, guaritori degli altopiani, discendenti di pirati
delle isole dell'Honduras e gruppi etnici della Mosquitia (regione orientale dell'Honduras e del Nicaragua).
Al rientro in Italia inizia a coltivare in modo più maturo la sua passione per l'espressione attraverso la fotografia ed il video, strumenti che
diventeranno una nuova chiave di lettura dei mondi visitati e di riflessione sulla propria appartenenza culturale.
Questa passione si combina con alcuni eventi casuali che lo portano a contatto con fotografi e video makers impegnanti in diversi settori.
Con semplici apparecchiature video e fotografiche, una Yashica FX-3 Super 2000 regalo del fratello e una Sony Hi8 gentilmente e
fiduciosamente concessa dall'associazione video 'UniMovie' di Pescara, parte per un altro viaggio di un anno attraverso India, Bangladesh e
Nepal.
Tra esperienze che segneranno profondamente ed indelebilmente il suo animo e la sua sensibilità, consolida il suo interesse per il 'racconto
attraverso la luce' nel tentativo di evocare la sensazione irripetibile del momento, oscillando tra il visibile e l'invisibile, dove l'immagine
diventa un pretesto, un punto di partenza verso un'analisi più approfondita e critica su ciò che ci circonda e su noi stessi.
In Italia organizza alcune mostre fotografiche e proiezioni video, collaborando con associazioni di volontariato umanitario e cercando di
sensibilizzare il pubblico attaverso la diffusione di tradizioni indiane come la danza 'Kathakali' su cui realizza un breve corto-documentario.
Inizia anche la stesura di un libro 'Tracce di betel. Un viaggio lungo un anno attraverso India, Bangladesh e Nepal' (ora in corso di
stampa) frutto di esperienze quotidiane e smarrimenti interiori.
Nel 2003 parte di nuovo alla volta dell'estremo oriente attraverso Corea del Sud e Mongolia realizzando, grazie anche alla collaborazione
con il musicista 'Globster', 'Duetto metropolitano', (menzione speciale della giuria al 'Mestre Film Festival 2005'), un cortometraggio di
docu-fiction ambientato nella metropoli coreana, e 'Ger to ger. Dalla città alla steppa' (menzione speciale della giuria al 'Genova Film
Festival 2006), un documentario musicale sulle popolazioni nomadi mongole.
Nel 2005 viaggia per 5 mesi inVietnam e Laos, seguendo le tracce di molteplici minoranze etniche e tribù di montagna sugli Altipiani
Centrali, interessandosi alle sorti di queste popolazioni sofferenti da molto tempo e soprattutto a causa della guerra con gli USA ed oggi
messe al margine della società e con scarsa tutela dei diritti umani.
Dal 2006 vive a Genova dove realizza laboratori video nelle scuole e collabora con 'Ma.G.Ma’, un'associazione culturale, e 'OndeVideo',
uno studio video, che si interessano di video documentazione.
Frutto del viaggio nell'Oriente meridionale sono 'Muiné, come in un sogno', un lavoro fotografico ambientato in un villaggio vietnamita,
'L'occhio è più grande della pancia', un documentario sul concetto di benessere rispetto alla civiltà occidentale sulle immagini di un
villaggio di pescatori del sud del Vietnam, e 'La bussola dei sapori - Corea del Sud', il primo volume di una serie di video sulle culture
extraeuropee (Asia, Nord Africa, America del Sud) attraverso il fil rouge della cucina.
Tutt'ora é impegnato nel montaggio del documentario sulla condizione delle minoranze etniche del Vietnam e del Laos e nella realizzazione
di un documentario sullo stigma e la salute mentale.
Web Site: www.banalik.mrw.it
email:
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Tel.:
+39 328 4258851
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