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Domenica 3 aprile 2a Domenica di Pasqua Sito Web:http: //donboscogenova.org/parrocchia/ E-mail: [email protected] [email protected] Tel: 0106469501 Fax 010 0987356 ORARIO DELLE SANTE MESSE Feriali 6,40 9 18 Giovedì ore 19,00 nella Cappella dell’Oratorio Festivi 9 – 10,30 – 12 – 18,00 ORARIO DELL’ORATORIO Lunedì - Venerdì 16 - 19 Sabato 16 – 18,45 LA NOSTRA PASQUA “GIARDINO DI VITA” Cari Parrocchiani, negli antichi codici c'è la storia di una fanciulla che aveva fatto parte del gruppo di donne che avevano accompagnato Gesù fino sul Calvario. Era una giovane timida, silenziosa e riservata. Alla notizia della Risurrezione non aveva avuto bisogno di visioni né di conferme. Aveva creduto subito e, spinta da una audacia mai avuta prima, si era fatta pellegrina per annunciare le parole di Gesù. Non aveva più paura e predicava nei villaggi e nelle città. Un giorno le si avvicinò un uomo che era stato impressionato dalla sua testimonianza e le chiese: ”Dimmi, qual’é il segreto del tuo coraggio ?”. “L'umiltà. Così mi ha insegnato Gesù”. “E a che cosa serve l'umiltà ?”. “A dire per prima: Ti voglio bene ! “. Abbiamo celebrato la Pasqua, la Risurrezione di Gesù: l'evento più straordinario della storia del mondo. Che cosa ha lasciato in noi ? Che cosa é cambiato nella nostra vita ? Nei Vangeli il luogo del sepolcro di Cristo non è descritto come un freddo cimitero, ma si parla di un giardino, dove si sente la primavera, dove si sente tutta la forza della vita che nasce, dove si vede tutta la bellezza dei colori della vita. La Risurrezione trasforma i cimiteri della storia in giardini di vita. E la nostra vita, grazie alla Pasqua, è diventata giardino ricco di vita e di speranze, pronto a fruttificare nell'estate eterna che ci attende? (O dobbiamo aspettare un'altra Pasqua??). Don Mario Una famiglia della nostra Parrocchia (e non è la sola) non riesce ad arrivare a fine mese. Nonostante tutte le buone intenzioni e le attenzioni per ora non ce la fa. Nell'ultima settimana del mese non ci sono i soldi per mangiare e per le spese quotidiane. Ci sono degli anziani, un bambino,.... Cercheremo di risolvere il problema, ma nel frattempo, cerchiamo di aiutarli. Don Mario Vangelo di Giovanni (20, 19-31) Tommaso è un prezioso compagno di viaggio, come tutti quelli che, dentro e fuori della chiesa, vogliono vedere, vogliono toccare, con la serietà che merita la fede. Tutti quelli che sono esigenti, che non si accontentano del sentito dire, ma vogliono una fede che si incida nel cuore e nella storia. Gesù rispetta la fatica e i dubbi di Tommaso, come rispetta i tempi di ciascuno e la complessità del vivere la nostra storia. Tommaso in fondo ci è più utile degli altri apostoli, perché ci ha mostrato quale grande educatore sia stato Gesù: aveva formato Tommaso alla libertà interiore, al coraggio di dissentire da tutti gli altri per seguire la propria coscienza. Subito dopo la crocifissione, gli apostoli, poveri “uomini”, anche se fedeli al Maestro, erano stati presi dalla paura e si erano nascosti, delusi, anche se, forse, con nel cuore un ansia, un sentire che in fondo tutto non poteva finire così! Gesù non era e non è uno che ti lascia per strada, abbandonandoti al tuo destino. Se ti chiama e tu lo segui, Lui non ti lascia mai. A volte pare che scompaia, dandoti l’impressione di aver riposto la tua fede nel “nulla”, ma poi è proprio il suo amore quello che si lascia scoprire nei recessi più profondi e nascosti del nostro cuore. Siamo onesti, chi di noi non ha mai avuto dubbi di fede? Chi di noi, pur professandosi credente e cercando di condurre una vita il più possibile coerente con gli insegnamenti del Vangelo, non si è mai posto delle domande, implicite o esplicite, su Dio? Io credo che non esistano uomini o donne qui sulla terra che non si lascino interrogare da una realtà superiore, che non sentano la difficoltà di dare senso al proprio esistere. Perché tutti siamo così, un po’ santi e un po’ dannati, un po’ credenti e un po’ atei, un po’ devoti e un po’ dubbiosi! Dio ci liberi da una fede talmente sicura di sé da diventare orgogliosa, superba, oppressiva, disprezzante nei confronti di chi fa fatica a credere perché magari è provato dalla vita! Penso che oggi la Chiesa abbia bisogno di testimoni credibili nella fede, di gente che fa fatica, che a proposito di Dio ha mille dubbi al giorno, ma che nonostante tutto è capace di affidarsi a Dio e andare avanti, perché sa che in fondo è Lui che conduce la nostra vita Il Gruppo Escursionisti GEDB e gli Animatori dell’Oratorio, nel ringraziare i parrocchiani, informano che nel corso delle due settimane precedenti la Pasqua la raccolta di generi alimentari effettuata presso le abitazioni del quartiere ha dato il seguente esito: Olio 80 litri Riso 100 chilogrammi Legumi 200 confezioni Passata pomodoro 80 litri Tonno 350 confezioni Zucchero 50 chilogrammi Biscotti 180 confezioni Pasta 350 chilogrammi Alimenti Inf. 50 confezioni Varie 200 confezioni Tutti gli alimenti sono stati donati alla San Vincenzo parrocchiale. Federico Piagentini (GEDB) DARE UNA MANO COLORA LA VITA La Carità ai nostri giorni Sabato 9 Aprile 2016 alle ore 11 presso la sala Luoni si svolgerà la premiazione del concorso promosso dalla Società San Vincenzo De Paoli - Conferenza di S. Gaetano e S. G. Bosco in occasione del 140° anniversario dalla sua fondazione, avvenuta in Sampierdarena il 19 novembre 1875. Tale concorso, rivolto alle scuole secondarie di II grado ubicate nel territorio parrocchiale, ha l’obiettivo di coinvolgere i ragazzi alle tematiche del volontariato e dell’impegno in campo sociale. Il Concorso si è posto l’obiettivo di sensibilizzare al tema del contrasto alla povertà in tutte le sue accezioni ma specialmente di coinvolgere gli studenti nella ricerca dei valori, che in un momento come quello attuale stiamo perdendo, per avvicinarli al recupero: della Tolleranza, della Comprensione, dell’Accoglienza e del Rispetto. In tale occasione verranno premiati: i ragazzi delle scuole aderenti all’iniziativa che hanno partecipato al concorso con elaborati presentati sia a titolo personale che con lavori di gruppo. il Gruppo Escursionisti Don Bosco che da anni sostiene la Società San Vincenzo con la raccolta annuale di alimenti destinati ai propri assistiti. le Scuole Medie ed Elementari Don Bosco che con i loro studenti hanno aderito effettuando una raccolta di generi alimentari. Società San Vincenzo de Paoli – Conferenza San Gaetano e San Giovanni Bosco Martedì 5 Aprile ore 16.15 in Oratorio preparazione panini per gli amici di strada della Comunità di S.Egidio, a cura del GF1 ore 18.00 in Oratorio riunione mensile delle Catechiste ore 21.00 in Sala Rinaldi riunione di coordinamento dei Latinos Giovedì 7 Aprile ore 18.30 in Oratorio Santa Messa Venerdì 8 Aprile ore 18.30 in Chiesa preghiera per i malati a cura della Sant’Egidio Sabato 9 Aprile ore 11.00 in Sala Luoni premiazione del concorso “Dare una mano colora la vita” a cura della San Vincenzo Domenica 10 Aprile TERZA DOMENICA DI PASQUA . Le offerte raccolte durante le celebrazioni liturgiche saranno devolute alla San Vincenzo Parrocchiale Roma, 14 marzo 2016 Ai bambini, ragazzi, giovani ,genitori, insegnanti, animatori della casa salesiana di Genova Sampierdarena Carissimi amici, abbiamo ricevuto anche per questo mese la somma di 215,00€, frutto del vostro impegno a favore del Progetto Missionario con il Medioriente, di quanto avete raccolto nel mese passato. Come da vostra indicazione tale somma è stata destinata a sostenere, con una borsa di studio, un giovane studente dell’Istituto Tecnico Professionale Don Bosco di Rod El Farag – Il Cairo. Nel mese di aprile vivrà la sua esperienza di volontario per tre mesi un giovane della nostra ispettoria che consegnerà anche le vostre offerte al direttore dell’opera salesiana, don Pietro Bianchi. Al termine dell’anno ci farà avere maggiori notizie sui giovani egiziani che si sono riusciti a sostenere con queste borse di studio. La frequenza annuale presso questa scuola d’eccellenza costa 6000 lire egiziane, che corrispondono a circa 600,00€. Una cifra che questi ragazzi sostengono con il proprio lavoro, con il supporto delle proprie famiglie e delle famiglie dei loro villaggi di provenienza. Mentre vi ringrazio per la vostra generosità, vi invito a seguire sul sito donbosco.it i vari passi di questo progetto, come degli altri a favore dei salesiani e dei giovani del Medioriente, in particolare della città de Il Cairo. Un sincero grazie e a presto! Il Delegato Ispettoriale per l’Animazione Missionaria don Michelangelo Dessì, sdb Genova, 29 marzo 2016 Cari parrocchiani, grazie a Tutti per aver generosamente “preso al volo una colomba”, sostenendo con animo misericordioso, i progetti salesiani verso i giovani disagiati che vivono in terre lontane in povertà e con grandi difficoltà. Ricordiamo sempre il grande insegnamento di Don Bosco che, pioniere per i tempi in cui ha vissuto, non ha esitato a mettere tutto sé stesso a disposizione dei ragazzi per dar loro dignità e futuro. A presto, Il Nodo Sulle Ali del Mondo Onlus A c u r a d i “ Il N o d o S u l le A li d e l M o n d o O n l u s " STORIA DELL’EMIGRAZIONE TRA IL XIX E IL XX SECOLO 6a parte La Prima Guerra Mondiale e la scelta per la patria di adozione Nel 1913 si conclude il grande fenomeno migratorio verso gli USA e le Americhe e ciò a causa dello scoppio, il 3 agosto del 1914, della prima guerra mondiale che fa dell'Europa il campo di un massacro facendola divenire un cimitero. Questo evento influenza anche le comunità di migranti europei nelle Americhe, anche per il richiamo in Patria a combattere per la nazione di provenienza da parte delle nazioni europee. La stessa comunità italo- americana viene richiamata il 24 maggio 1915 a combattere per l'Italia prima contro l'Austria-Ungheria e poi, dall'agosto del 1916, contro la Germania ma tale comunità non aderisce all'appello della madrepatria. Questo atteggiamento da parte degli Italiani migrati negli USA era dovuto al risentimento di questi verso una nazione che li aveva costretti a cercare lavoro in una terra lontana la quale, nonostante anche atteggiamenti xenofobi, li aveva accolti dando loro un lavoro. Altro fattore importante era che nella nuova terra nascevano i loro figli e, quindi, tale evento rendeva l'Italia una specie di triste ricordo e tendeva a recidere i legami forti con la madrepatria. Questa scelta viene ribadita con l’entrata in guerra degli USA quando, in massa, gli Italiani d'America scelgono di diventare cittadini americani arruolandosi nell'esercito statunitense. Il simbolo di questo è un giovane Fiorello La Guardia nato a New York nel 1882 e divenuto avvocato : l'esempio della seconda generazione di Italiani in America, dove l'Italia era solo un ricordo dei padri e lui non conobbe altro stato che gli USA Associazione “Il Nodo- Sulle ali del mondo” onlus