Filastrocca di Natale - collaborazione pastorale volpaghese

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Filastrocca di Natale - collaborazione pastorale volpaghese
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Con i
nostri
giovani
C
arissimi,
la gioia di celebrare un anniversario è sempre attesa con grande entusiasmo.
Non succeda che rifiutiamo l’invito perché abbiamo cose più importanti da fare
o perché non abbiamo tempo da perdere o perché vogliamo festeggiare assieme
agli amici in una località turistica.
L’invito arriva da Lui, dai suoi angeli: “Oggi è nato il Salvatore, venite a vederlo!” È desiderio profondo del cuore umano vedere il volto di Dio, toccare, conoscere. Ecco, ci è data la possibilità di scoprirlo nel volto di un bambino, nella sua persona. Lasciamo che risvegli la nostra sensibilità, che ci
commuova, che faccia nascere
amore, simpatia. Lasciamoci
coinvolgere
nell’avventura
della fede.
“Davvero tu sei grande e ci
vuoi bene. Hai accettato di nascere tra noi, bambino, figlio di
Maria e Giuseppe. Sei straordinario. Ti vogliamo bene.
L’avevi annunciato per bocca
dei profeti a cominciare da
quelli più antichi, ed ora la
promessa si è realizzata. Ora
sei con noi, sei uno di noi. Ma,
perché tanto impegno, tanto
abbassamento da parte tua?
Certamente per dirci che ci
ami, per indicarci una strada
nuova, per servire te ed incontrarti. Perché siamo capaci di
amarci tra noi e scoprirti presente negli altri. Ci inviti a non
avere paura, ad andare incontro a coloro che soffrono per non lasciarli soli. Anche Tu ci sei e sei sempre accanto a noi, con noi.
Negli avvenimenti lieti e tristi della nostra famiglia, delle parrocchie che ora collaborano insieme,
negli avvenimenti della Chiesa a cui hai donato papa Benedetto e papa Francesco, nella crisi attuale
in cui ci possa essere veramente lavoro per i giovani e le famiglie.
Vorrei che tu mi perdonassi. Spesso mi allontano da te, sono troppo impegnato, preoccupato, angosciato. Ho bisogno di te, del tuo aiuto.
Vorrei davvero ringraziarti per tutto quello che fai per me. Dirti che ti amo, che ti accolgo nella mia
casa, che ti ascolto e che aprirò la mia mano a coloro che attendono una risposta al loro dolore.
È davvero Natale, Signore Gesù! Vorrei abbracciare tutti e che l’augurio giungesse ad ogni persona,
specialmente a chi, per tanti motivi, è più in difficoltà. Verrò a trovarti. Benvenuto tra noi Dio, bambino Gesù!”
Don Massimo, don Luigi, don Diego, don Giuseppe, diacono Beniamino
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Visita Pastorale
La prossima primavera, fra il 30 aprile e il 10 maggio, le nostre comunità parrocchiali, da circa un anno
costituite in Collaborazione Pastorale, riceveranno una visita importante.
Anzi, è una Visita con la maiuscola, perché sarà tra noi il nostro Vescovo Gianfranco Agostino, che dal
settembre 2012 fino alla fine del 2016 compie in tutta la Diocesi di Treviso la Visita Pastorale.
L’ultima volta fu nel 1996 con mons. Paolo Magnani.
CHE COS’E’ LA VISITA PASTORALE?
È una delle azioni principali del Vescovo, il
quale, come successore degli Apostoli e pastore
della Chiesa di Treviso, fa quel che fecero loro fin
dai primi tempi del cristianesimo: far visita alle
comunità nate e costituite nelle diverse città e
paesi, alle quali scrivevano lettere (conosciamo
bene quelle di San Paolo ai Romani, Corinzi, Tessalonicesi, Filippesi, Efesini…) e nelle quali a loro
volta mandavano anche loro dei discepoli.
Anche il nostro Vescovo ha scritto una lettera a
tutta la Diocesi, spiegando il suo intento nel
compiere questa visita.
“La Visita non va intesa come un atto puramente
burocratico, l’adempimento di una norma ecclesiastica, ma è “evento di grazia”, da vivere cioè con uno
sguardo illuminato dalla fede… Sarà importante, per me e per voi, avere sempre sullo sfondo l’immagine
del “buon pastore” che conosce le sue pecore e si fa conoscere da loro. Inoltre è un’occasione per «lodare,
incoraggiare e consolare gli operai evangelici», cioè tutti coloro che nelle comunità cristiane lavorano,
in forme diverse, per il vangelo.
La Visita ha anche una funzione di verifica: «valutare
l’efficienza delle strutture e degli strumenti destinati
al servizio pastorale, rendendosi conto delle circostanze e difficoltà del lavoro di evangelizzazione».
Questo non significa che il Vescovo arriva come un
controllore o peggio “un manager ecclesiale o un
capo dell’azienda chiesa”. L’organizzazione e le strutture servono, ma è più importante essere attenti alla
formazione cristiana e ai bisognosi.
La Visita Pastorale servirà anche a riflettere su quali
sono le vere priorità delle nostre parrocchie e della
nostra Collaborazione.
Infine, sarà un’occasione di unità e di comunione col
Vescovo, che egli rappresenta visibilmente con la
sua presenza e la sua azione guida dell’intera Diocesi.
Il motto della Visita (“Crescere insieme verso Cristo”)
vuole anche sottolineare due attenzioni particolari: la trasmissione della fede e la formazione cristiana, in particolare degli adulti; la comunione che si fa rinnovamento della nostra vita ecclesiale,
specie nell’impegno delle Collaborazioni pastorali.
Mirco Cavallin
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Santa Maria accoglie il nuovo parroco
Don Luigi e saluta Don Giuseppe
Lunedì 7 ottobre, preceduto da numerosi fedeli
in
processione e accolto dalle
parole
del
Sindaco Roberto Toffoletto, ha fatto
il suo ingresso nella
parrocchia di
Santa Maria delle Vittorie il nuovo pastore Don
Luigi Dal Bello, che rimarrà anche parroco di
Selva del Montello. La santa messa solenne, accompagnata dai canti del coro e seguita con
grande intensità e partecipazione dai presenti,
è stata celebrata dal vicario generale mons.
Giuseppe Rizzo e concelebrata, assieme a Don
Luigi, dal vicario foraneo don Armando Pasqualotto e da tanti altri sacerdoti.
Il nuovo parroco è stato accolto in un giorno
particolarmente significativo, in cui si commemora la Madonna del Rosario, patrona di S. Maria ed alla quale è dedicato il Santuario. Ciò fa
sentire la presenza del Signore ancora più forte
e viva, in una fase in cui la vita parrocchiale si
inserisce strettamente nella Collaborazione
pastorale Volpaghese, valorizzandola.
A nome del Consiglio pastorale parrocchiale,
un rappresentante, ha manifestato la grande
gratitudine verso il Vescovo ed il Signore che
hanno donato a S. Maria un nuovo parroco col
quale la comunità, che sta vivendo una fase di
trasformazione, percorrerà un nuovo tratto di
strada.
Don Luigi ha ringraziato per la calorosa accoglienza e, nel salutare tutti, ha rivolto un particolare pensiero alle persone sole, anziane e
ammalate. “Il mio desiderio” -ha detto don
Luigi- “è di iniziare il cammino sul solco tracciato da Don Giuseppe, con lo sguardo rivolto
al futuro, guidati dalla mano di Dio, attenti a riconoscere la sua Parola e disponibili ad accoglierlo nei nostri cuori e nella nostra vita, collaborando sempre più strettamente fra parrocchie della Collaborazione e a condividere veramente attività e iniziative, per crescere nella
fede”.
Accomiatandosi, così si sono rivolti all’amato
Don Giuseppe Ravanello i parrocchiani pieni di
riconoscenza: “in questi tredici anni, con spirito umile e caritatevole, ci hai accompagnati
giorno per giorno, senza risparmio, donando
tutto te stesso per aiutarci a crescere nella
fede. Il tuo esempio e la tua dedizione sono
stati per noi un dono meraviglioso di Dio. Che
il Signore ti ricompensi con ogni grazia e benedizione!”
PRESEPIO ARTISTICO DELLA CHIESA DI VENEGAZZU'
Programma 2013/14 a cura degli “Amici del Presepio”
Il presepio artistico di Venegazzù giunto alla 26^ edizione è allestito in una cappella all'interno della settecentesca chiesa parrocchiale, realizzato con pregevoli statue di gesso e terracotta di fattura artigianale degli inizi
del '900 ed ambientato in un paesaggio della pedemontana Trevigiana degli anni '50 con scene di ambienti e
vita contadina.
Collaterale al presepio è allestita la 14^ edizione della Rassegna d'arte dal titolo: "Natività nella scultura" Mostra di sculture a tema, allestita in caratteristiche nicchie tra le colonne della navata della chiesa, con opere di
artisti del Triveneto.
Nel piazzale antistante la chiesa sono esposte delle sculture in legno opere di Lino Fiorentin di Venegazzù.
Presepio e Rassegna d’arte sono visitabili presso la Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea Apostolo in Venegazzù
dal 25.12.2013 al 26.01.2014 Orari:
 festivi: dalle 14,30 alle 19,00
 prefestivi: dalle 14,30 alle 17,30
 feriali: dal 27 dicembre al 3 gennaio dalle 15,00 alle 18,00
Informazioni tel.335-6182795 / 338-8298763; www.presepiodivenegazzu.it ;
presepiodivenegazzù
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Incontri sulla fede
FEDE E’: cercare colui che non conosci, è conoscere colui che non vedi,
è vedere colui che non tocchi, è toccare colui che non ami. È amare
colui che già, ti ha cercato, ti ha conosciuto e ti ha visto, ti ha toccato,
ti ha amato!
Rit: È fidarsi di chi di te si è già fidato, affidando alle tue fragili
mani un dono d’amore che vale ogni rischio!
Cos’è la fede? Abbiamo avuto cinque, ben cinque possibilità di scoprirlo insieme.
Cinque incontri intensissimi, seppur ben diversi tra di loro: tre gestiti dal nostro bravissimo don Massimo, sempre molto incisivo, attuale e vero, uno da don Eddy Savietto che ci ha
parlato di fede attraverso l’arte e uno da don
Giorgio Bozza, che ci ha illuminati sul tema scottante della fede e del lavoro.
Un percorso per renderci più consapevoli, più
vivi e autentici nella fede. Per aiutarci a comprendere che la preghiera è un dialogo cuore a
cuore con Dio e non una filastrocca recitata per
dovere tra uno sbadiglio e l’altro, per aiutarci a
cogliere il senso delle nostre azioni nell’ambito
cristiano (l’andare a Messa, ecc.) per renderci
capaci di sprigionare con la vita quella gioia che
sta in Dio! Dovremmo almeno provarci!
”Vi riconosceranno da come vi amerete, vi seguiranno, non li deludete!”
“Signore, aiutami nella mia incredulità!
Lo dice la parola stessa, fede è sinonimo di fiducia totale, anche quando si tratta di trovarsi a
dover accettare una vita che è tanto diversa da
come l’avevamo immaginata.
Anche quando vorremmo fosse rispettata la nostra volontà e non quella del Padre! Fede è ...
Un uomo solitario che sta scalando una montagna
altissima inciampa e riesce a salvarsi aggrappandosi a una roccia. Preso dalla disperazione, dallo
sconforto comincia a gridare a perdifiato «aiuto,
c'è qualcuno .. aiuto .. c'è qualcuno?». Dopo pochi
istante una voce profonda gli risponde affermando di essere Dio. L'uomo, pienamente felice di
aver trovato una soluzione ai suoi problemi, lo ringrazia. Dio gli chiede allora di lasciarsi andare, di
lasciarsi cadere nel vuoto, tanto i suoi angeli lo
prenderanno al volo. L'uomo, sconcertato, si
guarda un po’ intorno e ricomincia ad urlare...c'è
qualcun altrooooooooooooooooooooo ?
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Cos’è in fondo la fede se non il totale abbandono
che genera felicità, che vuol dire aderire al progetto che Dio ha su di noi, convinti, consapevoli
che Lui è il miglior architetto in assoluto e che
di progetti se ne intende!? Ci ha creati, ci ha donato la vita perché potessimo amare come Lui,
ognuno con le proprie capacità, ognuno con il
proprio bagaglio di doni, di potenzialità.
"Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce
dalla sua capacità di arrampicarsi su un albero, vivrà tutta la sua vita convinto di essere
stupido". [Albert Einstein]
Esistono tanti tipi di fede. Quella calcistica, per
esempio, ci porta ad alzare la voce per difendere la nostra squadra del cuore ma…abbiamo
il coraggio di alzare la voce anche per difendere
la nostra fede in Dio, fede nell’amore? Me lo sto
chiedendo insieme a voi, nessuno di noi è
escluso.
Tanti modi diversi di affrontare l’argomento,
dunque, per scuoterci da una fede vuota, priva
di personalità, di intensità, per recuperare
quella fede che è sì una scelta, ma è soprattutto
un dono e che è deposta in ognuno di noi.
Resta a noi scartare quel dono e farlo vivere o
lasciarlo bello impacchettato sotto l’albero.
Buon Natale!
Monica Follador
Il Consiglio della Collaborazione
prese in considerazione la varie proposte e iniCDG, CDC, VO, VZ, SE, SMDV,…. a volte è davvero
ziative sulla fede, che passano poi in un secondo
difficile comprendere queste sigle…eppure gimomento per i consigli parrocchiali per essere
rano per le parrocchie. VO sta per Volpago, VZ
messe in pratica. Nessuno di noi si sente un super Venegazzù, CDG per Casa del giovane,
per-eroe, non siamo “I magnifici 12”, siamo solo
SMDV sta per Santa Maria della Vittoria…SE sta
dodici normalissime persone chiamate a farsi
per Selva e CDC? È la sigla novità dell’anno, che
carico della situazione di poca fede che persiste
indica il Consiglio della Collaborazione! Se n’è
nel nostro territorio e, da credenti, abbiamo il
sentito parlare, specie durante le elezioni, ma in
dovere di provare a fare qualcosa. Il rischio di
cosa consiste, cosa fa, a cosa serve?
voler fare tante cose persiste, è
Dodici membri ben ripartiti
tipico del nostro agire treviper le quattro parrocchie
giano, ma i nostri due “don” ci ridella Collaborazione, scelti
portano costantemente alla
dai parroci tra i nuovi memrealtà della preghiera, luogo pribri dei consigli pastorali (nel
vilegiato e meraviglioso dove
riquadro trovate la lista dei
attingere consiglio, conforto,
componenti) che si riunisperanza.
scono con cadenza mensile.
Vige un profondo rispetto tra
Questo nuovo consiglio ha il
grande compito, pri- COMPONENTI CONSIGLIO DELLA COLLABORAZIONE tutti i membri, mai
una volta si è alzata la
mariamente, di prevoce per prendere
gare per le quattro Bardini Eugenio
Volpago
qualche decisione. Lo
parrocchie della Col- Bonesso Beniamino Diacono
spirito della fratellaborazione, per tutti Cattelan Lisa
Volpago
lanza aleggia su di noi.
i loro abitanti, cono- Conte Morris
Venegazzù
Anche nei momenti di
sciuti o meno che Don Luigi dal Bello Parroco Selva e Santa Maria
sconforto, tenete a
siano.
Don Massimo Lazzari Parroco Volpago e Venegazzù
mente che c’è sempre
Per noi che vi fac- Follador Monica
Venegazzù
qualcuno che conticiamo parte è una Ganz Maria
S. Maria della Vittoria
nua a pregare per voi.
grande opportunità Martin Ulisse
S. Maria della Vittoria
L’Adorazione silendi crescere nella fede
Mazzarolo Roberto Selva
ziosa del sabato mate soprattutto nella
Pizzolato Manuela Selva
tino nella cappella del
preghiera comunitaZambon Stefania
Volpago
perpetuo soccorso di
ria, cosicché la sera
Volpago (8.00-12.00) diventi per tutti luogo
prima di addormentarci un pensiero sale al
dove incontrarsi con fede vis a vis con il Signore,
cielo anche per tutte quelle persone che fino a
dove deporre le nostre intenzioni, le nostre
poco tempo fa erano solamente vicini di paese
suppliche, il nostro umile cuore. Siamo tutti
e che ora sono fratelli nella fede.
chiamati a collaborare, tra singole persone e tra
Dopo essere entrati in comunione profonda con
paesi. La Collaborazione, che spesso spaventa
Dio e tra di noi, diamo spazio alle proposte, butperché rinchiude in sé il timore di perdere
tiamo sul tavolo tutte le emergenze (sono davl’identità del paese, (cosa invece che ci impevero tante!) che vivono le nostre piccole realtà
gniamo a salvaguardare) è una vera ricchezza,
e proviamo insieme e a trovare una strada coche unisce menti e cuori diversamente ricchi
mune per il benessere generale e soprattutto
per percorrere insieme il cammino della feliperché il cuore pulsante delle nostre comunità
cità, verso l’Amore Assoluto!
torni ad essere Dio. È il luogo dove vengono
Monica Follador
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L’Angelo del campanile
C'era una volta e c'è ancora, un angelo maestoso, alto circa quattro metri, situato sopra il campanile
di una chiesa. La sua storia mi è stata raccontata da un piccione viaggiatore che incontrai una fredda
mattina d'inverno, mentre facevo “quattro passi”. «Ciao» mi disse «io sono Omobono, vuoi conoscere le vicissitudini di quell'angelo che tu vedi ogni giorno quando passi di qui?» «Lo vorrei proprio»
risposi, senza stupirmi che quel colombo mi potesse parlare.
«Allora, ascolta: quell'angelo, o per meglio dire Martino, questo è il suo nome, venne
forgiato da un abile maestro, molti e molti anni fa e poi dimenticato in una vecchia chiesa, semidistrutta dalle guerre e dalle incursioni dei briganti, abbandonata anche dalle persone che non vollero più abitare in quel paese. L'angelo era
stato “creato” con una gamba nell'atto di alzarsi per spiccare il volo, ma da quel
cantuccio infestato dalle erbacce, il poverino, già pesante di suo, non riusciva mai
ad alzarsi per quanti sforzi facesse! L'alba di ogni giorno lo vedeva sempre più
triste e la sera, solo la luna e le stelle lo stavano a guardare, chiedendosi tra
loro, come fosse possibile che un angelo così lucente e bello, fosse stato
condannato all'immobilità, mentre tutti gli altri spiegavano le ali e se ne
andavano ovunque! Martino, per quanto ci provasse, non riusciva nemmeno a piangere e pensava: “non sono nato per restare qui, il mio posto è altrove, c'è una vocina dentro di me che mi chiama dalla punta
di un campanile! Ma come farò a salire lassù? Nemmeno i miei amici
angeli mi possono sentire, perché da questa mia bocca non esce alcun
suono!”
Ma l'undici novembre di un anno senza tempo, “istadèa de S. Martin” (la piccola
estate di S. Martino) da una buia mattinata di pioggia, scoppiò tra le nuvole, un sole bellissimo che
posò il suo sguardo sull'angelo, seccò tutte le erbacce che lo avvinghiavano e lo accarezzò, dandogli
tutto il calore possibile! Il nostro Angelo si sentì come sciogliere da un incantesimo e gridò a gran
voce: “grazie, sole, però non mi abbandonare, aiutami, c'è un campanile che mi aspetta!” “Ogni
cosa a suo tempo” rispose il sole. “A proposito, sappi che il tuo nome è Martino, come il famoso
Santo di Tours, grande Vescovo!” “Quello che donò la metà del suo mantello ad un povero?” “Proprio lui, ma ha fatto tante altre cose straordinarie, te lo racconteranno un giorno i tuoi amici angeli...” Un po' rincuorato, Martino incominciò a canticchiare. Proprio in quel momento, io stavo
sorvolando quella zona e udii quella strana statua che emetteva dei suoni. “Ciao,
io sono un colombo viaggiatore e mi chiamo Omobono,” dissi io, ed in un
batter d'ali, mi posai sopra la sua spalla. “Cosa stai cantando”? gli chiesi, “lui mi rispose: “la ninna nanna del campanile!” Non avevo mai sentito una cosa più assurda!
Forse che anche i campanili hanno bisogno di ninne
nanne per addormentarsi? Così per il semplice gusto di
punzecchiarlo un po', lo pregai di cantarla ancora.
“ninna nanna del campanile,
con le campane è sempre gentile,
ai loro rintocchi,
chiude gli orecchi,
ma quando suonano a lunga distesa
come un guardiano si mette in difesa,
se anche traballano le vecchie sue mura,
ogni campana si sente sicura!”
“Straordinaria” dissi con un po' d'ironia, “ma un cantante come te come mai, si trova
qui, tutto solo, invece di partecipare a qualche spettacolo televisivo?” “Non so se lo hai notato,
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ma io sono un angelo di rame e mi chiamo Martino,
non mi interessano gli spettacoli, vorrei solo alzarmi in
volo, ma non credo che tu, piccola creatura possa fare
qualcosa...” sospirò. “Stai scherzando” ripresi “io sono
un colombo viaggiatore e posso andare da qualunque
parte, dimmi di chi hai bisogno ed io ci andrò!” Martino, emozionato mi raccontò ogni cosa e alla fine,
preso dal desiderio di essergli utile, dal mio becco uscì
questa frase: “Ci penso io!” Certo, dovevo intraprendere un viaggetto di poco conto, solo fino al Paradiso!
Mi sarei spennato da solo per l'irruenza della mia risposta che conteneva una buona dose di vanità, ma
ormai avevo promesso... Arrivai “lassù” trafelato, pensavo di morire per lo sforzo, ma dopo aver consegnato il messaggio al segretario del Paradiso, mi
riposai sopra una nuvoletta ed attesi la risposta. Mi stavo quasi per addormentare, quando venni
investito da una specie di turbine! Gli angeli più possenti e forzuti stavano per scendere sulla terra!
Sentivo che fra loro parlavano e ripetevano che il momento era proprio quello giusto. A fatica raccolsi le mie ali per seguirli, ma ero sfinito e mi lasciai andare... Non so quanto tempo trascorse e
quando mi svegliai, mi ritrovai con lui proprio sopra la punta di un campanile, quello che il nostro
angelo aveva sempre sognato! Finalmente lo vidi sorridere e compiere numerose piroette, da destra
a sinistra, ruotava con le correnti d'aria ed era raggiante!” “Complimenti Omobono” gli dissi “sei
stato un vero eroe, ma dimmi, com'è avvenuta la collocazione di Martino sopra questo campanile?”
“Mia cara, sono i segreti del Paradiso, dove tutto è possibile, d'altra parte l'angelo non me l'ha mai
voluto dire, anzi se insisto, come risposta, canticchia quella nenia che ormai è sulla bocca di ogni
piccione!”
Filastrocca di Natale
Pettirosso e scricciolino
con il merlo un po'
sciocchino,
fan le prove del concerto.
non vi serve un buon tenore?”
“Su, chiamate l'usignolo
e così faremo un coro,
canteremo pel Bambino,
qualche cosa di divino!”
Do re mi e do mi re
canteremo per il Re,
questa notte nascerà
e gran festa si farà!
Un grilletto col
violino
si destò dal
sonnellino
e ascoltando quel
bel canto,
si vestì di
tutto punto,
“aspettate per favore
Gloria, gloria
a Te Signore!
Ti cantiamo
con ardore,
pace e gioia in ogni cuore
e in ogni terra, tanto amore.
Francesca Girardi
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NOI associazione. L'oratorio, luogo
adatto per il nostro tempo
facciamo promotori di un progetto di educazione e formazione permanente sulle orme dei
Giovanni Paolo II
valori evangelici e della visione cristiana della
parlava di oratorio
società e dell'uomo.
come ponte tra la
NOI è la prima persona plurale, ma sopratChiesa e la strada.
tutto è un pronome che ci riguarda: uniti in asL'oratorio è laborasociazione abbiamo scelto di essere insieme,
torio di idee, un ammettendoci in gioco, condividendo obiettivi, inbiente che aiuta a
trecciando relazioni.
scoprire i doni che
Per questo desideriamo rilanciare la sfida di
Dio distribuisce a
abitare
l'oratorio, di investire su questa imtutti indistintameportante realtà. In modo particolare desidente.
riamo rivolgerci ai genitori affinché possano
Attraverso la sua
sentire l'oratorio come ambiente formativo e sistoria e la sua miscuro per i propri figli, come ambiente da abitare
sione l'oratorio gioinsieme a molte altre persone.
ca un grande ruolo educativo all'interno della
L'oratorio costituito dall'angolo bar dove è
Chiesa e della società. È il luogo delle buone
possibile trovare dolciumi, bibite, pizzette calde
prassi, della vita buona del Vangelo. È il luogo
e dall'area giochi con biliardo, pin-pong e calche può accogliere molto bene le sfide del nocetto, ma anche l'oratorio come luogo d'iniziastro tempo ed essere all'altezza delle esigenze
tive che nei singoli periodi dell'anno vengono
delle nuove generazioni, degli adulti e delle faproposti per le varie realtà parrocchiali.
miglie: nei bisogni educativi, nel dialogo interIn oratorio c’è posto per tutti: dai più piccoli ai
generazionale, nella presenza di culture e relipiù grandi, non ci sono discriminazioni d’età,
gioni diverse, nell'attenzione alla cultura in geognuno è ben accetto. E
nere, nello sport, nell'uVIENI
IN
ORATORIO
se qualcuno volesse doso dei nuovi strumenti
ORARI APERTURA
nare in modo gratuito un
tecnologici e nella rete.
po’ del suo tempo per
È un luogo della comul’oratorio lo può trannità cristiana, che pro- Volpago: Sabato 15.00 - 18.00 /
quillamente fare. Sono
prio nell'oratorio trova
Domenica 15.00 - 18.00
molti i servizi che si posun bel modo di testimosono fare: gestione del
niare il Vangelo sul ter- Venegazzù: Domenica 14.30 - 18.00
bar, cura dell’area verde,
ritorio.
pulizie,
sorveglianza,
E NOI ASSOCIAZIONE Selva: Domenica 15.00-18.00
proposte d’iniziative lucosa c'entra? NOI è
diche etc. Se siete dispoun'associazione nazionibili contattate i vari presidenti.
nale che ha deciso di mettersi in gioco con queL'oratorio senza le persone non ha senso, non
sti slogan: "condividiamo obiettivi", "intrecserve a nulla. L'oratorio, infatti, è prima di tutto
ciamo relazioni" e "offriamo appoggi".
luogo d'incontro e di scambio.
Il suo campo d'azione (o di gioco!) sono gli oraE allora che ne dite: decidiamo di riscoprire
tori, i centri parrocchiali; i suoi interlocutori
l'oratorio? Di abitare l’oratorio?
privilegiati sono i giovani, gli animatori, i volontari. E NOI con loro, al fianco delle parrocchie, ci
Francesco Saviane
Oratorio. Cosa significa?
Domenica 30 marzo 2014 si celebra la GIORNATA DELLA CARITÀ: stiamo organizzando uno spettacolo per sensibilizzare ulteriormente le persone su questa tematica. Sarebbe bello se lo spettacolo fosse rappresentato dalle
persone della nostre comunità, in un vero stile di collaborazione! Se hai dai 10 ai 99 anni, hai voglia di far parte
del cast, anche se magari ancora non sai come (non ti preoccupare…c’è sicuramente posto anche per te e il tuo
contributo, per quanto piccolo possa essere è prezioso) non mancare lunedì 3 gennaio alle ore 20.30 in Casa del
Giovane di Venegazzù. Contattaci al n. 3460884218 (Monica).
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Associazione Selva Nostra
L’anno sociale di Selva Nostra è iniziato, come
da tradizione, con l’offerta dei ceri nell’oratorio
della Purità e con la magnada de gnochi che ha
avuto luogo al ristorante da Celeste di Venegazzù con la presenza massiccia di oltre 300
commensali.
Un’ altra scadenza fissa sono stati gli appuntamenti in preparazione del Millennio del
prossimo anno con la cena medioevale, la pubblicazione del secondo Album storico e la quarta
della serie Le antiche stagioni: quest’anno una
veduta invernale della chiesa di S. Vitale di Castagnè.
A giugno, i concertini “Del risonante bosco”,
musica barocca veneta e la serata Navagero dedicata alla lettura di scritti (intervallati da musiche per oboe) dell’ambasciatore veneto Andrea Navagero (1483 – 1529) che si era fatto
costruire una casa di villeggiatura qui a Selva
(tuttora esistente e in deplorevoli condizioni).
Il 21 la festa di S. Luigi Gonzaga, all’oratorio
della Purità dove era stata istituita nel 1801,
con la benedizione dei gigli di pasta sfoglia.
Per la festa di S. Pietro la classica magnada de
poenta e tocio.
I mesi estivi sono stati dedicati alla ricerca
storica nell’archivio del senatore Pastro per arrivare alla pubblicazione di un volume nell’ambito del “Progetto Luigi Pastro”. Risultato: stampa dell’ 8° volume del progetto: “Luigi Pastro a tavola dai . . ”. Il
20 ottobre, presso il ristorante all’Antico Convento, si è tenuto un pranzo in
cui è stato servito un menù tratto dal libro.
In occasione del 50° della sciagura del
Vajont (9 ottobre) è stato dato alle
stampe un opuscolo che ha avuto un
successo insperato, tanto da dover ricorrere ad una ristampa. “Dagli affetti
di Selva alla tragedia del Vajont” ha ripercorso la vita di Aurora Girardi, nativa di Selva, sposa di un residente di
Longarone, scomparsa con tutta la sua
famiglia.
Il 10 novembre è stato inaugurato il
restauro dell’affresco, di datazione ottocentesca, la “Vergine degli Angeli” risultato di una fruttuosa collaborazione
fra la famiglia Corrà e l’Associazione.
Tanti altri manufatti, degni di considerazione
storica ed attenzione artistica avrebbero bisogno di interventi conservativi e di mantenimento! Selva Nostra è nata per questo.
Chi ci dà una mano per assicurare loro altri
secoli di vita?
Per il 21, il consueto omaggio alla Madonna
della Salute.
Il 1° dicembre, l’associazione ha plaudito
all’inaugurazione del dipinto murale “S. Biagio”,
commissionato dalla famiglia Barbisan, Presa
VII, in ricordo del santo venerato in quella località.
In occasione del Natale è stato stampato il fascicolo 888 per ricordare 1125 anni da quando
è stata storicamente citata la presenza dei monaci benedettini nonantolani a Selva.
Il 29 dicembre, con un contributo discreto di
Selva Nostra, che è bene sottolineare non ha
nessun altro contributo se non quelli che si industria a mettere insieme con le proprie forze
organizzative, e con due più sostanziosi di altri
donatori, sarà collocato nella chiesa parrocchiale il restaurato dipinto “Immacolata Concezione”. Sul retro dello stesso ci sono due indicazioni: Luigia Chitaria (?) di Antonio fece e 13
7bre 1869.
Gianmarco Girardi
2014
L’associazione rivolge un forte
appello a tutti i compaesani ed
appassionati che hanno a cuore
la conoscenza della storia del
paese a partecipare numerosi,
convinti e consapevoli alle manifestazioni per la celebrazione del
Millennio.
Inizieranno domenica 19 gennaio con l’inizio della conta degli
ultimi 100 giorni e culmineranno
nella settimana dal 28 aprile al 3
maggio. Vedere la programmazione dettagliata degli appuntamenti e degli eventi sui depliant
che saranno pubblicati in occasione delle manifestazioni mensili e sul sito www selvanostra.it
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Battesimi
Volpago
Piovesan Alex
Da Riva Alberto
Chiarello Elisabetta
Padilla Lindao Emily Kristel
Martini Diego
Baratto Annalisa
Righi Giorgia
Zanatta Cristiano
Granzotto Camilla
Zanatta Alessandro
Fiori Edoardo
Cappello Daniele
Cendron Giada
Zanatta Elia
Venzo Viola
Rizzardo Marta Isabella
Caselli Stephan Agostino
Durante Giovanni
Torresan Marco
Sartor Tommaso
Semenzin Angelica
Moro Greta
Stefani Mery
Volpato Pietro
Ardizzon Greta
Semenzin Nicole
Dardengo Anna
Martignago Silvio
Martignago Flavio
Marini Sofia
Cervi Edoardo
Rugolo Pietro
Kofler Massimo
Bettiol Achille
Osellame Giselle
Venegazzù
Sartor Mattia
Montagner Marika
Conte Maddalena
Belloni Davide
Favero Matteo
Rossi Brayan
Marangon Gioele
Sinatra Greta
Marinello Emma
Bortolin Maddalena
Brunetta Andrea Guido
Rossi Maria
Zen Sebastiano
Berlese Jacopo
Troian Anna
Avancini Carolina
Felline Mattia Giorgio S.
Girotto Ian
Filippin Giulia
Merlo Alessandro Mario
Lurve Laura Elisa
Selva
Borsato Giulia
Michielin Arianna
Favero Greta
Lazzarin Giovanni
Martini Ettore
Trevisin Giulia
Franza Emma
De Marchi Anna
Zanatta Matilde
Furlan Sara
Calafati Rachele
Robazzini Vittoria
Rossi Davide
Barbon Anna
Stefani Giulia
Cervi Lorenzo
Baldo Fanny
Cauduro Adriano Maria
Menan Azzura
Durigan Anastacia
Baseggio Nicole
Bettin Tommaso
Fontana Greta Anna
Gottardo Riccardo
Castellan Kevin
Ranieri Gabriel
Santa Maria
Tivelon Felicita
Zanella Dandy
Gobbo beatrice
Tessaro Giobbe
Prime Comunioni
Volpago
Andreatta Filippo
Baratto Giacomo
Bassetto Anna
Benedetti Francesco
Bettiol Giovanni Joào
Bragato Francesco
Bragato Margot
Brunello Alessia
Cadorin Maria Vittoria
Camerini Andrea
Camerini Federica
Camerini Francesca
Casteller Beatrice
Cattelan Riccardo
Ceccato Steven
Cenci Adele Maria
Cervantes Di Virgilio Cesar
D'Arrigo Gianluca
De Marchi Gregorio
De Marchi Riccardo
Dos Santos Silvia Verena
Edigi Nicole
Facchin Lorenzo
Favero Mariastella
Furlan Lorenzo
Gastaldon Giada
Girardi Lorenzo
Gottardo Giacomo
Guizzo Anna
Lucchesi Simone
Martignago Eros
Martini Agnese
Michielin Marta
Pastro Davide
Piovesan Daniele
Pozzobon Erika
Pozzobon Matteo
Pozzobon Tommaso
Rasmussen Barner Stefan
Sartor Renato
Sartor Veronica
Stefanuto Tommaso
Tonetto Anna
Tonon Vittoria
Zandonà Mattia
Zanellato Sara
Venegazzù
Bon Davide
Fassina Anna Maria
Fassina Tommaso
Favero Thomas
Florida Francesco
Gasparetto Denis
Meller Lisa
Nicoletti Jennifer
Pandolfo Carlotta
Poloni Davide
Poloni Erika
Sartor Jessica
Semenzin Sofia
Simeoni Sara
Vendramin Davide
Selva
Baratto Umberto
Baseggio Riccardo
Cauduro Lisa
Cauduro Matteo
Doro Nicola
Forner Manuela
Gallina Damiano
Gasparotto Cora
Panziera Giovanni
Penariol Mattia
Trentin Daniel
Zanatta Gloria
Cresime
Volpago
Albrino Irene
Baccin Giulia
Bardini Marco
Bardini Martina
Bernardi Jessica
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Bertuola Elisa
Bordignon Marco
Bragato Francesco
Brunello Benedetta
Busnello Isabel
Busnello Silvia
Carlon Francesca
Cattelan Sofia
Costa Chiara
Dal Molin Giulia
Dalla Mora Sara
Dametto Alberto
Facchin Lisa
Favaretto Gabriele
Fiorotto Jessica
Fontebasso Stefano
Friargiù Jago
Gagno Luca
Grotto Vittoria
Mandica Andrea
Merlo Giada
Morellato Matteo
Ndoja Paola
Osellame Kevin
Pardo Vincenzo Simone
Pelosato Cristian
Pizzolato Marco
Pizzolato Martina
Pizzolato Sebastiano
Refrontolotto Roberto
Rizzardo Anna
Rizzardo Mirko
Rossi Elena
Sartor Andrea Francesco
Sartor Davide
Semenzin Hicham
Shkora Kitana
Verardi Laura
Verardi Matteo
Visentin Stefano
Zanatta Chiara
Zanatta Jacopo
Zanet Federico
Venegazzù
Antonazzo Anna
Antonazzo Sara
Baseggio Giorgia
Bonesso Giacomo
Bonesso Marta
Cappellari Paolo
Cecchel Anna
Durante Alessandro
Mària Elena
Mària Ilaria
Meneghello Angela
Michielin Alberto
Morello Marco
Nicoletti Marina
Nicosia Matteo
Panziera Luca
Tiberio Alice
Tonini Valentina
Visentin Marco
Selva
Bardini Laura
Campagnola Silvia
Cassandro Maria Victoria
Favero Sarah
Fogal Eleonora
Golla Riccardo
Guzzo Alessia
Guzzo Matteo
Guzzo Nicola
Lucarda Omar
Marinelli Alessia
Martimbianco Linda
Mattiazzo Alice
Mussato Giacomo
Panziera Davide
Panziera Dennis
Panziera Laura
Pizzolato Giada
Zaccaria Sara
Zanatta Marta
Santa Maria
Berra Veronica
Bubacco Valentina
Ganz Alessandro
Guzzo Giada
Lampis Silvia
Marsura Angelica
Martin Enrico
Martin Simone
Miotto Francesco
Miotto Riccardo
Pesce Eduardo
Soffici Nahuel Giovanni
Matrimoni
Volpago
De Vecchi Luca e Innocentin Silvia; Cavallin Fabio e Sartor Laura; Ziliotto Eros e Serrajotto Serena; Guizzo Virginio e Pellarin Lara; Pizzolato Mattia e Mattiuzzo Eleonora; Brosso Diego e Cadorin Giulia; Carletto Emanuele e Pavan Mariangela.
Venegazzù
Ceola Angelo e Osellame Anna; Poloni Michele e Martini Chiara; Zambenedetti Andrea e Tomietto Mara.
Selva
Benato Davide Antonio e Bardini Ornella; Caberlotto Simone e Marcon Elena; De Marchi Franco e Dri Monia; Cauduro
Luca e De Bortoli Fabiola; Panziera Matteo e De Lazzari Cristina; Campagnola Matteo e Panziera Liana; Dragoni Lorenzo
e Carniel Chiara; Copetti Manuel e Pastro Sara; Durigan Angelo Enrico e Bettiol Luana.
Santa Maria
Cigana Luca e Poppi Federica; Cavezzan Alessandro e Perotto Selena.
Ci hanno lasciato
Volpago
Simionato Umberto (2012); Pizzolato Carlo (2012); Bardini Amabile; Nardin Armando Gedeone; Favaro Luigi; Bardini Ida;
Baccin Nora Maria; De Marchi Vasco; Bressan Enrico; Sartor Maria; Camerini Noemi; Cadorin Gabriella; Biscaro Francesco;
Piovesan Maria Luigia; Panziera Emma; Marassi Battistina; Dettoni Anita; Pavan Mirandola; Casteller Gemma; Pavan Aldo
Rosario; Bastasin Vincenza; Gasperoni Sergio; Cavasin Amabile Santa; Soligo Gina Maria; Cesare Udino; Frassetto Giovanna Luigia Anna; Carlesso Maurizio; Ferracin Enzo; Guizzo Lina; Stefani Egidio Giovanni; Toffoletto Gina Maria; Favero
Rosa; Poloni Elena; Paulon Fiorenzo; Zanellato Denis; Sartor Orlando; Corradini Mario; Baldasso Nadia.
Venegazzù
Luigia Girotto (2012); Dal Zotto Anna; Favero Maria; Sartor Mario; Dal Molin Umberto; Guolo MariaTeresa; Ceron Camilla;
Sartor Leontina; Velo Emilia; Paulon Vincenza; Dal Zotto Maria; Tobio Giovanni; Rusalem Giovanna; Vendramin Italo;
Durante Pierina; Gardin Melania; Pagnossin Guido; Colusso Adelina; Rizzotto Luigi; Sartor Primo; Sartor Denise; Din Angelina.
Selva
Vanz Teresa; Cauduro Ida – Suor Rosa; Adami Rino; Liberali Rita; Cauduro Maria; De Marchi Vasco; Marcon Riccardo;
Sartori Francesco; Cattelan Giannino; Favotto Bruno; De Marchi Benito Giannino; Bardini Antonio; Venzo Pietro; Martignago Bertilla; Marcon Angelo; Sartori Angelo; Zago Mirco; Panziera Attilio; Durante Antonio; Panziera Leonildo; Cauduro
Domenica (Resi); Frangoni Francesca.
Santa Maria
Parolin Bertilla; Michielin Rizzieri; Baù Angelo; Pasa Tarcisio; Baù Giovanni; Reato Giacomo; Martini Vittorio; Zanella Isidoro.
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Dov’è carità e amore, qui c’è Dio!
I HAVE A DREAM …. Vorrei che non ci fosse più
ingiustizia nel mondo, che tutte le persone potessero essere rispettate nella loro piena dignità di
figli di Dio e non di figli di nessuno come talvolta
capita, segregati negli angoli più remoti del
mondo dove la vita è praticamente impossibile,
dove manca l’acqua, il cibo, il rispetto per la vita!
Ma la verità (e non mi escludo, purtroppo, dalla
massa) è che siamo diventati tutti sordi e ciechi
al richiamo della disperazione e della povertà. Un
tempo ci faceva paura, ora la tivù ci ha così abituati a scene di violenza e di ingiustizia estrema
che non ci tocca più di tanto neanche vedere
bambini che muoiono di fame o di malattie curabilissime con pochi euro; nel caso la visione ci disturbi, ci è sufficiente cambiare canale così sembra che il problema non sussista realmente, sembra sia solo frutto della finzione televisiva. Diventiamo sempre più egoisti, ci piace l’idea di aver
potere, l’illusione di essere migliori di altri; parliamo solo di diritti, i nostri, ma da essere umani
e da cristiani soprattutto, abbiamo anche dei doveri, nessuno è escluso!
Intanto, noi ci sentiamo poveri se non possediamo l’ultimissimo modello di cellulare e questo
mi induce a pensare che allora, i veri poveri, perlomeno di spirito, siamo noi!
Ma allora cos’è la carità? L’evangelista Matteo
l’ha scritto tanto tempo fa…. “Fate il bene in
modo tale che la mano sinistra non sappia ciò che
fa la destra”. La vera carità opera silenziosa; è
una intima collaborazione con il Signore e
non ha bisogno di essere messa in piazza, di
essere pubblicizzata né giudicata.
Ha bisogno di carità solo il povero? Il povero economicamente parlando intendo. No, abbiamo
tutti bisogno di carità. Nel bisogno, qualsiasi esso
sia, necessitiamo di qualcuno che ci tenda la
mano in piena gratuità, senza aspettarsi nulla in
cambio. Non è carità quella che si opera in nome
dell’apparire buoni e bravi; quella è solo la soddisfazione del bisogno personale di sentirsi importanti o di sembrare diversi da quello che si è.
La carità risponde al grande comandamento che
dice “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Sta in
queste poche parole il segreto della carità. Se
trattassimo e considerassimo gli altri come vorremmo essere trattati e considerati noi, nel momento in cui ci si trova senza lavoro, verrebbe
spontaneo aiutare le persone a cercarne uno;
nella fatica organizzativa di una vita toccata da
malattie, difficoltà economiche ecc., si spenderebbe con gioia un po’ del nostro tempo a favore
di chi ne ha bisogno, senza bisogno che ci venga
chiesto, senza ledere la dignità di chi non
avrebbe mai pensato di trovarsi tanto in difficoltà e non è abituato a chiedere aiuto. La carità
ben si sposa con l’umiltà, quella del cuore, che ci
chiede di metterci a servizio primariamente di
Dio e di conseguenza di tutti i suoi figli, senza
pensare di essere migliori degli altri. La carità si
realizza quando permettiamo che Gesù si trasformi in gesti concreti, quando lasciamo che si
serva delle nostre mani per operare il bene, delle
nostre orecchie e del nostro cuore per sentire il
disagio, delle nostre parole di conforto e di speranza per chi vive nella solitudine. La carità ci interroga di continuo sulle nostre tante povertà e
da sempre è, e rimane, un grande dono. La lasciamo sotto l’albero insieme alla fede o ci decidiamo a scartare anche questo?
Ubi caritas et amor, Deus ibi est!
Seggioloni, vestiti, alimentari, pannoloni… (più
se ne portano nelle ceste in Chiesa più soldi rimangono per aiutare le famiglie -non solo straniere- per la gestione delle bollette). Impariamo
a buttare di meno e a condividere di più. C’è chi
non ha davvero niente e si lamenta meno di chi
ha davvero tutto. E se davvero siamo nella condizione di non poter mai dare nulla, non manchi
mai la preghiera per chi è in difficoltà, perché non
perda mai la speranza. È bello sapere che qualcuno sta pregando per le nostre povertà, anche
se non ci conosce. Ci sono tanti modi di darsi una
mano, ognuno trovi il suo.
Monica Follador
ITINERARIO DI FORMAZIONE AL MATRIMONIO CRISTIANO
gennaio – marzo 2014, parrocchia di Giavera
Inizio sabato 18 gennaio, ore 20.30, primo incontro di conoscenza.
Il corso prosegue per un totale di 10 incontri, otto di sabato e due di domenica, per terminare
domenica 30 marzo.
Le coppie interessate sono invitate a mettersi in contatto con gli animatori per l'iscrizione ed
un incontro organizzativo entro il 31 dicembre 2013.
Recapiti:
Fabrizio e Daniela De Sordi 0422-775018
Padre Renato (Missionari della Consolata) 0422-771272
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PREPARAZIONE AI BATTESIMI 2014
Il 4 dicembre scorso, in un incontro presenziato dai parroci della Collaborazione, sei giovani coppie di sposi hanno dato la loro disponibilità a svolgere il servizio di accompagnamento e sostegno
ai genitori che chiedono il battesimo per i loro figli.
Concretamente tale percorso si articola in quattro fasi.
Il primo incontro sarà di accoglienza e conoscenza tra i catechisti e le coppie che hanno figli da
battezzare, nel quale verranno fornite alcune indicazioni fondamentali. È infatti importante spiegare che il sacramento sarà, salvo casi particolari, celebrato durante la messa e nelle date stabilite
e che padrini e madrine devono possedere determinate caratteristiche, in virtù del reale e non
solo simbolico ruolo che questi sono chiamati ad assolvere.
Seguirà un secondo incontro di catechesi tenuto dai parroci, che verterà sui temi della fede, del
valore sacramentale del battesimo e sul significato della liturgia battesimale.
Il terzo incontro si terrà presso una delle famiglie coinvolte, allo scopo di ascoltare, scambiare
esperienze, comunicare esigenze, riflettere insieme, nel segno dell’accoglienza e valorizzando il
senso di appartenenza alla comunità cristiana.
Il quarto ed ultimo appuntamento è costituito dalla celebrazione del battesimo in parrocchia, con
le coppie catechiste impegnate nell’organizzazione e nell’accompagnamento, non solo spirituale
ma anche concreto e pratico, dei genitori e dei battesimandi ai vari momenti della liturgia.
PELLEGRINAGGIO ITINERANTE
TRA LE PARROCCHIE DELLA
COLLABORAZIONE
Il nuovo anno pastorale è iniziato per la
prima volta con un pellegrinaggio che ha
unito in un pomeriggio di metà ottobre le
nostre 4 parrocchie. È stato un segno importante per affidare alla protezione di
Maria il nostro comune cammino di Collaborazione.
Lo rende visibile, anche a chi non era presente quel giorno, una semplice croce che
porta sulle braccia i nomi dei nostri paesi;
la croce sarà portata periodicamente in
ciascuna delle chiese parrocchiali.
E proprio nelle chiese siamo passati recitando il Rosario, cantando, ascoltando la
Parola e una breve storia delle nostre
parrocchie, che abbiamo potuto condividere o conoscere per la prima volta.
Partendo da Selva, si è passati per Volpago e Venegazzù, concludendo l’itinerario (in macchina solo per ragioni pratiche
e meteorologiche) al Santuario di S. Maria
della Vittoria. Ciascuna comunità ha contribuito in modo semplice con l’ospitalità
e la partecipazione al percorso comune;
conoscersi meglio anche a pochi chilometri di distanza è stato per tutti proficuo e
sorprendente. Appuntamento al 2014!
Mirco Cavallin
CONCORSO
FOTOGRAFICO
L’autore della foto di copertina
del prossimo numero di Comunità potresti
essere tu!
Inviaci una foto, in buona risoluzione, che sia
significativa del nostro territorio e si presti
ad esprimere il senso della gioia pasquale.
La foto vincitrice diventerà la copertina del
numero di Pasqua 2014
Invia a: [email protected]
COMUNITÀ
periodico della Collaborazione Pastorale Volpaghese
In Redazione: Don Luigi Dal Bello, Don Massimo Lazzari, Remo Barbisan, Mirco Cavallin, Monica Follador,
Francesca Girardi.
www.pastoralevolpaghese.it
contatti: [email protected]
Sono ben accette proposte di collaborazione, segnalazioni, suggerimenti e commenti.
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Nelson Mandela, 1918-2013
«Le difficoltà piegano alcuni uomini ma ne rafforzano altri. Non esiste ascia sufficientemente affilata da poter tagliare l'anima di un peccatore che continua a provare, armato solo di speranza, con la convinzione che alla fine riuscirà a rialzarsi»
«Se potessi ricominciare da capo, farei esattamente lo stesso. E così farebbe ogni uomo che ha l'ambizione di definirsi tale»
«Mi piacciano gli amici dalle menti indipendenti che ti consentono di vedere i problemi da angolazioni diverse»
«I veri leader devono essere in grado di sacrificare tutto per la propria gente»
«L'educazione è l'arma più potente che si può usare per cambiare il mondo»
«Ho imparato che il coraggio non è la mancanza di paura, ma la vittoria sulla paura.
L'uomo coraggioso non è colui che non prova paura ma colui che riesce a controllarla»
«Provare risentimento è come bere veleno sperando che ciò uccida il nemico»
«Odio intensamente le discriminazioni razziali, in ogni loro manifestazione. Le ho
combattute tutta la mia vita, le continuo a combattere e lo farò fino alla fine dei miei
giorni»
«Una buona testa ed un buon cuore sono sempre una formidabile combinazione»
«Sembra sempre impossibile finché non viene realizzato»
PERIODICO DELLA COLLABORAZIONE PASTORALE DELLE PARROCCHIE DI
S. MARIA- SELVA- VENEGAZZÙ- VOLPAGO