Filastrocca di Natale - collaborazione pastorale volpaghese
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Filastrocca di Natale - collaborazione pastorale volpaghese
E S T A T E 2 0 1 3 Con i nostri giovani C arissimi, la gioia di celebrare un anniversario è sempre attesa con grande entusiasmo. Non succeda che rifiutiamo l’invito perché abbiamo cose più importanti da fare o perché non abbiamo tempo da perdere o perché vogliamo festeggiare assieme agli amici in una località turistica. L’invito arriva da Lui, dai suoi angeli: “Oggi è nato il Salvatore, venite a vederlo!” È desiderio profondo del cuore umano vedere il volto di Dio, toccare, conoscere. Ecco, ci è data la possibilità di scoprirlo nel volto di un bambino, nella sua persona. Lasciamo che risvegli la nostra sensibilità, che ci commuova, che faccia nascere amore, simpatia. Lasciamoci coinvolgere nell’avventura della fede. “Davvero tu sei grande e ci vuoi bene. Hai accettato di nascere tra noi, bambino, figlio di Maria e Giuseppe. Sei straordinario. Ti vogliamo bene. L’avevi annunciato per bocca dei profeti a cominciare da quelli più antichi, ed ora la promessa si è realizzata. Ora sei con noi, sei uno di noi. Ma, perché tanto impegno, tanto abbassamento da parte tua? Certamente per dirci che ci ami, per indicarci una strada nuova, per servire te ed incontrarti. Perché siamo capaci di amarci tra noi e scoprirti presente negli altri. Ci inviti a non avere paura, ad andare incontro a coloro che soffrono per non lasciarli soli. Anche Tu ci sei e sei sempre accanto a noi, con noi. Negli avvenimenti lieti e tristi della nostra famiglia, delle parrocchie che ora collaborano insieme, negli avvenimenti della Chiesa a cui hai donato papa Benedetto e papa Francesco, nella crisi attuale in cui ci possa essere veramente lavoro per i giovani e le famiglie. Vorrei che tu mi perdonassi. Spesso mi allontano da te, sono troppo impegnato, preoccupato, angosciato. Ho bisogno di te, del tuo aiuto. Vorrei davvero ringraziarti per tutto quello che fai per me. Dirti che ti amo, che ti accolgo nella mia casa, che ti ascolto e che aprirò la mia mano a coloro che attendono una risposta al loro dolore. È davvero Natale, Signore Gesù! Vorrei abbracciare tutti e che l’augurio giungesse ad ogni persona, specialmente a chi, per tanti motivi, è più in difficoltà. Verrò a trovarti. Benvenuto tra noi Dio, bambino Gesù!” Don Massimo, don Luigi, don Diego, don Giuseppe, diacono Beniamino 3 Visita Pastorale La prossima primavera, fra il 30 aprile e il 10 maggio, le nostre comunità parrocchiali, da circa un anno costituite in Collaborazione Pastorale, riceveranno una visita importante. Anzi, è una Visita con la maiuscola, perché sarà tra noi il nostro Vescovo Gianfranco Agostino, che dal settembre 2012 fino alla fine del 2016 compie in tutta la Diocesi di Treviso la Visita Pastorale. L’ultima volta fu nel 1996 con mons. Paolo Magnani. CHE COS’E’ LA VISITA PASTORALE? È una delle azioni principali del Vescovo, il quale, come successore degli Apostoli e pastore della Chiesa di Treviso, fa quel che fecero loro fin dai primi tempi del cristianesimo: far visita alle comunità nate e costituite nelle diverse città e paesi, alle quali scrivevano lettere (conosciamo bene quelle di San Paolo ai Romani, Corinzi, Tessalonicesi, Filippesi, Efesini…) e nelle quali a loro volta mandavano anche loro dei discepoli. Anche il nostro Vescovo ha scritto una lettera a tutta la Diocesi, spiegando il suo intento nel compiere questa visita. “La Visita non va intesa come un atto puramente burocratico, l’adempimento di una norma ecclesiastica, ma è “evento di grazia”, da vivere cioè con uno sguardo illuminato dalla fede… Sarà importante, per me e per voi, avere sempre sullo sfondo l’immagine del “buon pastore” che conosce le sue pecore e si fa conoscere da loro. Inoltre è un’occasione per «lodare, incoraggiare e consolare gli operai evangelici», cioè tutti coloro che nelle comunità cristiane lavorano, in forme diverse, per il vangelo. La Visita ha anche una funzione di verifica: «valutare l’efficienza delle strutture e degli strumenti destinati al servizio pastorale, rendendosi conto delle circostanze e difficoltà del lavoro di evangelizzazione». Questo non significa che il Vescovo arriva come un controllore o peggio “un manager ecclesiale o un capo dell’azienda chiesa”. L’organizzazione e le strutture servono, ma è più importante essere attenti alla formazione cristiana e ai bisognosi. La Visita Pastorale servirà anche a riflettere su quali sono le vere priorità delle nostre parrocchie e della nostra Collaborazione. Infine, sarà un’occasione di unità e di comunione col Vescovo, che egli rappresenta visibilmente con la sua presenza e la sua azione guida dell’intera Diocesi. Il motto della Visita (“Crescere insieme verso Cristo”) vuole anche sottolineare due attenzioni particolari: la trasmissione della fede e la formazione cristiana, in particolare degli adulti; la comunione che si fa rinnovamento della nostra vita ecclesiale, specie nell’impegno delle Collaborazioni pastorali. Mirco Cavallin 4 Santa Maria accoglie il nuovo parroco Don Luigi e saluta Don Giuseppe Lunedì 7 ottobre, preceduto da numerosi fedeli in processione e accolto dalle parole del Sindaco Roberto Toffoletto, ha fatto il suo ingresso nella parrocchia di Santa Maria delle Vittorie il nuovo pastore Don Luigi Dal Bello, che rimarrà anche parroco di Selva del Montello. La santa messa solenne, accompagnata dai canti del coro e seguita con grande intensità e partecipazione dai presenti, è stata celebrata dal vicario generale mons. Giuseppe Rizzo e concelebrata, assieme a Don Luigi, dal vicario foraneo don Armando Pasqualotto e da tanti altri sacerdoti. Il nuovo parroco è stato accolto in un giorno particolarmente significativo, in cui si commemora la Madonna del Rosario, patrona di S. Maria ed alla quale è dedicato il Santuario. Ciò fa sentire la presenza del Signore ancora più forte e viva, in una fase in cui la vita parrocchiale si inserisce strettamente nella Collaborazione pastorale Volpaghese, valorizzandola. A nome del Consiglio pastorale parrocchiale, un rappresentante, ha manifestato la grande gratitudine verso il Vescovo ed il Signore che hanno donato a S. Maria un nuovo parroco col quale la comunità, che sta vivendo una fase di trasformazione, percorrerà un nuovo tratto di strada. Don Luigi ha ringraziato per la calorosa accoglienza e, nel salutare tutti, ha rivolto un particolare pensiero alle persone sole, anziane e ammalate. “Il mio desiderio” -ha detto don Luigi- “è di iniziare il cammino sul solco tracciato da Don Giuseppe, con lo sguardo rivolto al futuro, guidati dalla mano di Dio, attenti a riconoscere la sua Parola e disponibili ad accoglierlo nei nostri cuori e nella nostra vita, collaborando sempre più strettamente fra parrocchie della Collaborazione e a condividere veramente attività e iniziative, per crescere nella fede”. Accomiatandosi, così si sono rivolti all’amato Don Giuseppe Ravanello i parrocchiani pieni di riconoscenza: “in questi tredici anni, con spirito umile e caritatevole, ci hai accompagnati giorno per giorno, senza risparmio, donando tutto te stesso per aiutarci a crescere nella fede. Il tuo esempio e la tua dedizione sono stati per noi un dono meraviglioso di Dio. Che il Signore ti ricompensi con ogni grazia e benedizione!” PRESEPIO ARTISTICO DELLA CHIESA DI VENEGAZZU' Programma 2013/14 a cura degli “Amici del Presepio” Il presepio artistico di Venegazzù giunto alla 26^ edizione è allestito in una cappella all'interno della settecentesca chiesa parrocchiale, realizzato con pregevoli statue di gesso e terracotta di fattura artigianale degli inizi del '900 ed ambientato in un paesaggio della pedemontana Trevigiana degli anni '50 con scene di ambienti e vita contadina. Collaterale al presepio è allestita la 14^ edizione della Rassegna d'arte dal titolo: "Natività nella scultura" Mostra di sculture a tema, allestita in caratteristiche nicchie tra le colonne della navata della chiesa, con opere di artisti del Triveneto. Nel piazzale antistante la chiesa sono esposte delle sculture in legno opere di Lino Fiorentin di Venegazzù. Presepio e Rassegna d’arte sono visitabili presso la Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea Apostolo in Venegazzù dal 25.12.2013 al 26.01.2014 Orari: festivi: dalle 14,30 alle 19,00 prefestivi: dalle 14,30 alle 17,30 feriali: dal 27 dicembre al 3 gennaio dalle 15,00 alle 18,00 Informazioni tel.335-6182795 / 338-8298763; www.presepiodivenegazzu.it ; presepiodivenegazzù 5 Incontri sulla fede FEDE E’: cercare colui che non conosci, è conoscere colui che non vedi, è vedere colui che non tocchi, è toccare colui che non ami. È amare colui che già, ti ha cercato, ti ha conosciuto e ti ha visto, ti ha toccato, ti ha amato! Rit: È fidarsi di chi di te si è già fidato, affidando alle tue fragili mani un dono d’amore che vale ogni rischio! Cos’è la fede? Abbiamo avuto cinque, ben cinque possibilità di scoprirlo insieme. Cinque incontri intensissimi, seppur ben diversi tra di loro: tre gestiti dal nostro bravissimo don Massimo, sempre molto incisivo, attuale e vero, uno da don Eddy Savietto che ci ha parlato di fede attraverso l’arte e uno da don Giorgio Bozza, che ci ha illuminati sul tema scottante della fede e del lavoro. Un percorso per renderci più consapevoli, più vivi e autentici nella fede. Per aiutarci a comprendere che la preghiera è un dialogo cuore a cuore con Dio e non una filastrocca recitata per dovere tra uno sbadiglio e l’altro, per aiutarci a cogliere il senso delle nostre azioni nell’ambito cristiano (l’andare a Messa, ecc.) per renderci capaci di sprigionare con la vita quella gioia che sta in Dio! Dovremmo almeno provarci! ”Vi riconosceranno da come vi amerete, vi seguiranno, non li deludete!” “Signore, aiutami nella mia incredulità! Lo dice la parola stessa, fede è sinonimo di fiducia totale, anche quando si tratta di trovarsi a dover accettare una vita che è tanto diversa da come l’avevamo immaginata. Anche quando vorremmo fosse rispettata la nostra volontà e non quella del Padre! Fede è ... Un uomo solitario che sta scalando una montagna altissima inciampa e riesce a salvarsi aggrappandosi a una roccia. Preso dalla disperazione, dallo sconforto comincia a gridare a perdifiato «aiuto, c'è qualcuno .. aiuto .. c'è qualcuno?». Dopo pochi istante una voce profonda gli risponde affermando di essere Dio. L'uomo, pienamente felice di aver trovato una soluzione ai suoi problemi, lo ringrazia. Dio gli chiede allora di lasciarsi andare, di lasciarsi cadere nel vuoto, tanto i suoi angeli lo prenderanno al volo. L'uomo, sconcertato, si guarda un po’ intorno e ricomincia ad urlare...c'è qualcun altrooooooooooooooooooooo ? 6 Cos’è in fondo la fede se non il totale abbandono che genera felicità, che vuol dire aderire al progetto che Dio ha su di noi, convinti, consapevoli che Lui è il miglior architetto in assoluto e che di progetti se ne intende!? Ci ha creati, ci ha donato la vita perché potessimo amare come Lui, ognuno con le proprie capacità, ognuno con il proprio bagaglio di doni, di potenzialità. "Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua capacità di arrampicarsi su un albero, vivrà tutta la sua vita convinto di essere stupido". [Albert Einstein] Esistono tanti tipi di fede. Quella calcistica, per esempio, ci porta ad alzare la voce per difendere la nostra squadra del cuore ma…abbiamo il coraggio di alzare la voce anche per difendere la nostra fede in Dio, fede nell’amore? Me lo sto chiedendo insieme a voi, nessuno di noi è escluso. Tanti modi diversi di affrontare l’argomento, dunque, per scuoterci da una fede vuota, priva di personalità, di intensità, per recuperare quella fede che è sì una scelta, ma è soprattutto un dono e che è deposta in ognuno di noi. Resta a noi scartare quel dono e farlo vivere o lasciarlo bello impacchettato sotto l’albero. Buon Natale! Monica Follador Il Consiglio della Collaborazione prese in considerazione la varie proposte e iniCDG, CDC, VO, VZ, SE, SMDV,…. a volte è davvero ziative sulla fede, che passano poi in un secondo difficile comprendere queste sigle…eppure gimomento per i consigli parrocchiali per essere rano per le parrocchie. VO sta per Volpago, VZ messe in pratica. Nessuno di noi si sente un super Venegazzù, CDG per Casa del giovane, per-eroe, non siamo “I magnifici 12”, siamo solo SMDV sta per Santa Maria della Vittoria…SE sta dodici normalissime persone chiamate a farsi per Selva e CDC? È la sigla novità dell’anno, che carico della situazione di poca fede che persiste indica il Consiglio della Collaborazione! Se n’è nel nostro territorio e, da credenti, abbiamo il sentito parlare, specie durante le elezioni, ma in dovere di provare a fare qualcosa. Il rischio di cosa consiste, cosa fa, a cosa serve? voler fare tante cose persiste, è Dodici membri ben ripartiti tipico del nostro agire treviper le quattro parrocchie giano, ma i nostri due “don” ci ridella Collaborazione, scelti portano costantemente alla dai parroci tra i nuovi memrealtà della preghiera, luogo pribri dei consigli pastorali (nel vilegiato e meraviglioso dove riquadro trovate la lista dei attingere consiglio, conforto, componenti) che si riunisperanza. scono con cadenza mensile. Vige un profondo rispetto tra Questo nuovo consiglio ha il grande compito, pri- COMPONENTI CONSIGLIO DELLA COLLABORAZIONE tutti i membri, mai una volta si è alzata la mariamente, di prevoce per prendere gare per le quattro Bardini Eugenio Volpago qualche decisione. Lo parrocchie della Col- Bonesso Beniamino Diacono spirito della fratellaborazione, per tutti Cattelan Lisa Volpago lanza aleggia su di noi. i loro abitanti, cono- Conte Morris Venegazzù Anche nei momenti di sciuti o meno che Don Luigi dal Bello Parroco Selva e Santa Maria sconforto, tenete a siano. Don Massimo Lazzari Parroco Volpago e Venegazzù mente che c’è sempre Per noi che vi fac- Follador Monica Venegazzù qualcuno che conticiamo parte è una Ganz Maria S. Maria della Vittoria nua a pregare per voi. grande opportunità Martin Ulisse S. Maria della Vittoria L’Adorazione silendi crescere nella fede Mazzarolo Roberto Selva ziosa del sabato mate soprattutto nella Pizzolato Manuela Selva tino nella cappella del preghiera comunitaZambon Stefania Volpago perpetuo soccorso di ria, cosicché la sera Volpago (8.00-12.00) diventi per tutti luogo prima di addormentarci un pensiero sale al dove incontrarsi con fede vis a vis con il Signore, cielo anche per tutte quelle persone che fino a dove deporre le nostre intenzioni, le nostre poco tempo fa erano solamente vicini di paese suppliche, il nostro umile cuore. Siamo tutti e che ora sono fratelli nella fede. chiamati a collaborare, tra singole persone e tra Dopo essere entrati in comunione profonda con paesi. La Collaborazione, che spesso spaventa Dio e tra di noi, diamo spazio alle proposte, butperché rinchiude in sé il timore di perdere tiamo sul tavolo tutte le emergenze (sono davl’identità del paese, (cosa invece che ci impevero tante!) che vivono le nostre piccole realtà gniamo a salvaguardare) è una vera ricchezza, e proviamo insieme e a trovare una strada coche unisce menti e cuori diversamente ricchi mune per il benessere generale e soprattutto per percorrere insieme il cammino della feliperché il cuore pulsante delle nostre comunità cità, verso l’Amore Assoluto! torni ad essere Dio. È il luogo dove vengono Monica Follador 7 L’Angelo del campanile C'era una volta e c'è ancora, un angelo maestoso, alto circa quattro metri, situato sopra il campanile di una chiesa. La sua storia mi è stata raccontata da un piccione viaggiatore che incontrai una fredda mattina d'inverno, mentre facevo “quattro passi”. «Ciao» mi disse «io sono Omobono, vuoi conoscere le vicissitudini di quell'angelo che tu vedi ogni giorno quando passi di qui?» «Lo vorrei proprio» risposi, senza stupirmi che quel colombo mi potesse parlare. «Allora, ascolta: quell'angelo, o per meglio dire Martino, questo è il suo nome, venne forgiato da un abile maestro, molti e molti anni fa e poi dimenticato in una vecchia chiesa, semidistrutta dalle guerre e dalle incursioni dei briganti, abbandonata anche dalle persone che non vollero più abitare in quel paese. L'angelo era stato “creato” con una gamba nell'atto di alzarsi per spiccare il volo, ma da quel cantuccio infestato dalle erbacce, il poverino, già pesante di suo, non riusciva mai ad alzarsi per quanti sforzi facesse! L'alba di ogni giorno lo vedeva sempre più triste e la sera, solo la luna e le stelle lo stavano a guardare, chiedendosi tra loro, come fosse possibile che un angelo così lucente e bello, fosse stato condannato all'immobilità, mentre tutti gli altri spiegavano le ali e se ne andavano ovunque! Martino, per quanto ci provasse, non riusciva nemmeno a piangere e pensava: “non sono nato per restare qui, il mio posto è altrove, c'è una vocina dentro di me che mi chiama dalla punta di un campanile! Ma come farò a salire lassù? Nemmeno i miei amici angeli mi possono sentire, perché da questa mia bocca non esce alcun suono!” Ma l'undici novembre di un anno senza tempo, “istadèa de S. Martin” (la piccola estate di S. Martino) da una buia mattinata di pioggia, scoppiò tra le nuvole, un sole bellissimo che posò il suo sguardo sull'angelo, seccò tutte le erbacce che lo avvinghiavano e lo accarezzò, dandogli tutto il calore possibile! Il nostro Angelo si sentì come sciogliere da un incantesimo e gridò a gran voce: “grazie, sole, però non mi abbandonare, aiutami, c'è un campanile che mi aspetta!” “Ogni cosa a suo tempo” rispose il sole. “A proposito, sappi che il tuo nome è Martino, come il famoso Santo di Tours, grande Vescovo!” “Quello che donò la metà del suo mantello ad un povero?” “Proprio lui, ma ha fatto tante altre cose straordinarie, te lo racconteranno un giorno i tuoi amici angeli...” Un po' rincuorato, Martino incominciò a canticchiare. Proprio in quel momento, io stavo sorvolando quella zona e udii quella strana statua che emetteva dei suoni. “Ciao, io sono un colombo viaggiatore e mi chiamo Omobono,” dissi io, ed in un batter d'ali, mi posai sopra la sua spalla. “Cosa stai cantando”? gli chiesi, “lui mi rispose: “la ninna nanna del campanile!” Non avevo mai sentito una cosa più assurda! Forse che anche i campanili hanno bisogno di ninne nanne per addormentarsi? Così per il semplice gusto di punzecchiarlo un po', lo pregai di cantarla ancora. “ninna nanna del campanile, con le campane è sempre gentile, ai loro rintocchi, chiude gli orecchi, ma quando suonano a lunga distesa come un guardiano si mette in difesa, se anche traballano le vecchie sue mura, ogni campana si sente sicura!” “Straordinaria” dissi con un po' d'ironia, “ma un cantante come te come mai, si trova qui, tutto solo, invece di partecipare a qualche spettacolo televisivo?” “Non so se lo hai notato, 8 ma io sono un angelo di rame e mi chiamo Martino, non mi interessano gli spettacoli, vorrei solo alzarmi in volo, ma non credo che tu, piccola creatura possa fare qualcosa...” sospirò. “Stai scherzando” ripresi “io sono un colombo viaggiatore e posso andare da qualunque parte, dimmi di chi hai bisogno ed io ci andrò!” Martino, emozionato mi raccontò ogni cosa e alla fine, preso dal desiderio di essergli utile, dal mio becco uscì questa frase: “Ci penso io!” Certo, dovevo intraprendere un viaggetto di poco conto, solo fino al Paradiso! Mi sarei spennato da solo per l'irruenza della mia risposta che conteneva una buona dose di vanità, ma ormai avevo promesso... Arrivai “lassù” trafelato, pensavo di morire per lo sforzo, ma dopo aver consegnato il messaggio al segretario del Paradiso, mi riposai sopra una nuvoletta ed attesi la risposta. Mi stavo quasi per addormentare, quando venni investito da una specie di turbine! Gli angeli più possenti e forzuti stavano per scendere sulla terra! Sentivo che fra loro parlavano e ripetevano che il momento era proprio quello giusto. A fatica raccolsi le mie ali per seguirli, ma ero sfinito e mi lasciai andare... Non so quanto tempo trascorse e quando mi svegliai, mi ritrovai con lui proprio sopra la punta di un campanile, quello che il nostro angelo aveva sempre sognato! Finalmente lo vidi sorridere e compiere numerose piroette, da destra a sinistra, ruotava con le correnti d'aria ed era raggiante!” “Complimenti Omobono” gli dissi “sei stato un vero eroe, ma dimmi, com'è avvenuta la collocazione di Martino sopra questo campanile?” “Mia cara, sono i segreti del Paradiso, dove tutto è possibile, d'altra parte l'angelo non me l'ha mai voluto dire, anzi se insisto, come risposta, canticchia quella nenia che ormai è sulla bocca di ogni piccione!” Filastrocca di Natale Pettirosso e scricciolino con il merlo un po' sciocchino, fan le prove del concerto. non vi serve un buon tenore?” “Su, chiamate l'usignolo e così faremo un coro, canteremo pel Bambino, qualche cosa di divino!” Do re mi e do mi re canteremo per il Re, questa notte nascerà e gran festa si farà! Un grilletto col violino si destò dal sonnellino e ascoltando quel bel canto, si vestì di tutto punto, “aspettate per favore Gloria, gloria a Te Signore! Ti cantiamo con ardore, pace e gioia in ogni cuore e in ogni terra, tanto amore. Francesca Girardi 9 NOI associazione. L'oratorio, luogo adatto per il nostro tempo facciamo promotori di un progetto di educazione e formazione permanente sulle orme dei Giovanni Paolo II valori evangelici e della visione cristiana della parlava di oratorio società e dell'uomo. come ponte tra la NOI è la prima persona plurale, ma sopratChiesa e la strada. tutto è un pronome che ci riguarda: uniti in asL'oratorio è laborasociazione abbiamo scelto di essere insieme, torio di idee, un ammettendoci in gioco, condividendo obiettivi, inbiente che aiuta a trecciando relazioni. scoprire i doni che Per questo desideriamo rilanciare la sfida di Dio distribuisce a abitare l'oratorio, di investire su questa imtutti indistintameportante realtà. In modo particolare desidente. riamo rivolgerci ai genitori affinché possano Attraverso la sua sentire l'oratorio come ambiente formativo e sistoria e la sua miscuro per i propri figli, come ambiente da abitare sione l'oratorio gioinsieme a molte altre persone. ca un grande ruolo educativo all'interno della L'oratorio costituito dall'angolo bar dove è Chiesa e della società. È il luogo delle buone possibile trovare dolciumi, bibite, pizzette calde prassi, della vita buona del Vangelo. È il luogo e dall'area giochi con biliardo, pin-pong e calche può accogliere molto bene le sfide del nocetto, ma anche l'oratorio come luogo d'iniziastro tempo ed essere all'altezza delle esigenze tive che nei singoli periodi dell'anno vengono delle nuove generazioni, degli adulti e delle faproposti per le varie realtà parrocchiali. miglie: nei bisogni educativi, nel dialogo interIn oratorio c’è posto per tutti: dai più piccoli ai generazionale, nella presenza di culture e relipiù grandi, non ci sono discriminazioni d’età, gioni diverse, nell'attenzione alla cultura in geognuno è ben accetto. E nere, nello sport, nell'uVIENI IN ORATORIO se qualcuno volesse doso dei nuovi strumenti ORARI APERTURA nare in modo gratuito un tecnologici e nella rete. po’ del suo tempo per È un luogo della comul’oratorio lo può trannità cristiana, che pro- Volpago: Sabato 15.00 - 18.00 / quillamente fare. Sono prio nell'oratorio trova Domenica 15.00 - 18.00 molti i servizi che si posun bel modo di testimosono fare: gestione del niare il Vangelo sul ter- Venegazzù: Domenica 14.30 - 18.00 bar, cura dell’area verde, ritorio. pulizie, sorveglianza, E NOI ASSOCIAZIONE Selva: Domenica 15.00-18.00 proposte d’iniziative lucosa c'entra? NOI è diche etc. Se siete dispoun'associazione nazionibili contattate i vari presidenti. nale che ha deciso di mettersi in gioco con queL'oratorio senza le persone non ha senso, non sti slogan: "condividiamo obiettivi", "intrecserve a nulla. L'oratorio, infatti, è prima di tutto ciamo relazioni" e "offriamo appoggi". luogo d'incontro e di scambio. Il suo campo d'azione (o di gioco!) sono gli oraE allora che ne dite: decidiamo di riscoprire tori, i centri parrocchiali; i suoi interlocutori l'oratorio? Di abitare l’oratorio? privilegiati sono i giovani, gli animatori, i volontari. E NOI con loro, al fianco delle parrocchie, ci Francesco Saviane Oratorio. Cosa significa? Domenica 30 marzo 2014 si celebra la GIORNATA DELLA CARITÀ: stiamo organizzando uno spettacolo per sensibilizzare ulteriormente le persone su questa tematica. Sarebbe bello se lo spettacolo fosse rappresentato dalle persone della nostre comunità, in un vero stile di collaborazione! Se hai dai 10 ai 99 anni, hai voglia di far parte del cast, anche se magari ancora non sai come (non ti preoccupare…c’è sicuramente posto anche per te e il tuo contributo, per quanto piccolo possa essere è prezioso) non mancare lunedì 3 gennaio alle ore 20.30 in Casa del Giovane di Venegazzù. Contattaci al n. 3460884218 (Monica). 10 Associazione Selva Nostra L’anno sociale di Selva Nostra è iniziato, come da tradizione, con l’offerta dei ceri nell’oratorio della Purità e con la magnada de gnochi che ha avuto luogo al ristorante da Celeste di Venegazzù con la presenza massiccia di oltre 300 commensali. Un’ altra scadenza fissa sono stati gli appuntamenti in preparazione del Millennio del prossimo anno con la cena medioevale, la pubblicazione del secondo Album storico e la quarta della serie Le antiche stagioni: quest’anno una veduta invernale della chiesa di S. Vitale di Castagnè. A giugno, i concertini “Del risonante bosco”, musica barocca veneta e la serata Navagero dedicata alla lettura di scritti (intervallati da musiche per oboe) dell’ambasciatore veneto Andrea Navagero (1483 – 1529) che si era fatto costruire una casa di villeggiatura qui a Selva (tuttora esistente e in deplorevoli condizioni). Il 21 la festa di S. Luigi Gonzaga, all’oratorio della Purità dove era stata istituita nel 1801, con la benedizione dei gigli di pasta sfoglia. Per la festa di S. Pietro la classica magnada de poenta e tocio. I mesi estivi sono stati dedicati alla ricerca storica nell’archivio del senatore Pastro per arrivare alla pubblicazione di un volume nell’ambito del “Progetto Luigi Pastro”. Risultato: stampa dell’ 8° volume del progetto: “Luigi Pastro a tavola dai . . ”. Il 20 ottobre, presso il ristorante all’Antico Convento, si è tenuto un pranzo in cui è stato servito un menù tratto dal libro. In occasione del 50° della sciagura del Vajont (9 ottobre) è stato dato alle stampe un opuscolo che ha avuto un successo insperato, tanto da dover ricorrere ad una ristampa. “Dagli affetti di Selva alla tragedia del Vajont” ha ripercorso la vita di Aurora Girardi, nativa di Selva, sposa di un residente di Longarone, scomparsa con tutta la sua famiglia. Il 10 novembre è stato inaugurato il restauro dell’affresco, di datazione ottocentesca, la “Vergine degli Angeli” risultato di una fruttuosa collaborazione fra la famiglia Corrà e l’Associazione. Tanti altri manufatti, degni di considerazione storica ed attenzione artistica avrebbero bisogno di interventi conservativi e di mantenimento! Selva Nostra è nata per questo. Chi ci dà una mano per assicurare loro altri secoli di vita? Per il 21, il consueto omaggio alla Madonna della Salute. Il 1° dicembre, l’associazione ha plaudito all’inaugurazione del dipinto murale “S. Biagio”, commissionato dalla famiglia Barbisan, Presa VII, in ricordo del santo venerato in quella località. In occasione del Natale è stato stampato il fascicolo 888 per ricordare 1125 anni da quando è stata storicamente citata la presenza dei monaci benedettini nonantolani a Selva. Il 29 dicembre, con un contributo discreto di Selva Nostra, che è bene sottolineare non ha nessun altro contributo se non quelli che si industria a mettere insieme con le proprie forze organizzative, e con due più sostanziosi di altri donatori, sarà collocato nella chiesa parrocchiale il restaurato dipinto “Immacolata Concezione”. Sul retro dello stesso ci sono due indicazioni: Luigia Chitaria (?) di Antonio fece e 13 7bre 1869. Gianmarco Girardi 2014 L’associazione rivolge un forte appello a tutti i compaesani ed appassionati che hanno a cuore la conoscenza della storia del paese a partecipare numerosi, convinti e consapevoli alle manifestazioni per la celebrazione del Millennio. Inizieranno domenica 19 gennaio con l’inizio della conta degli ultimi 100 giorni e culmineranno nella settimana dal 28 aprile al 3 maggio. Vedere la programmazione dettagliata degli appuntamenti e degli eventi sui depliant che saranno pubblicati in occasione delle manifestazioni mensili e sul sito www selvanostra.it 11 Battesimi Volpago Piovesan Alex Da Riva Alberto Chiarello Elisabetta Padilla Lindao Emily Kristel Martini Diego Baratto Annalisa Righi Giorgia Zanatta Cristiano Granzotto Camilla Zanatta Alessandro Fiori Edoardo Cappello Daniele Cendron Giada Zanatta Elia Venzo Viola Rizzardo Marta Isabella Caselli Stephan Agostino Durante Giovanni Torresan Marco Sartor Tommaso Semenzin Angelica Moro Greta Stefani Mery Volpato Pietro Ardizzon Greta Semenzin Nicole Dardengo Anna Martignago Silvio Martignago Flavio Marini Sofia Cervi Edoardo Rugolo Pietro Kofler Massimo Bettiol Achille Osellame Giselle Venegazzù Sartor Mattia Montagner Marika Conte Maddalena Belloni Davide Favero Matteo Rossi Brayan Marangon Gioele Sinatra Greta Marinello Emma Bortolin Maddalena Brunetta Andrea Guido Rossi Maria Zen Sebastiano Berlese Jacopo Troian Anna Avancini Carolina Felline Mattia Giorgio S. Girotto Ian Filippin Giulia Merlo Alessandro Mario Lurve Laura Elisa Selva Borsato Giulia Michielin Arianna Favero Greta Lazzarin Giovanni Martini Ettore Trevisin Giulia Franza Emma De Marchi Anna Zanatta Matilde Furlan Sara Calafati Rachele Robazzini Vittoria Rossi Davide Barbon Anna Stefani Giulia Cervi Lorenzo Baldo Fanny Cauduro Adriano Maria Menan Azzura Durigan Anastacia Baseggio Nicole Bettin Tommaso Fontana Greta Anna Gottardo Riccardo Castellan Kevin Ranieri Gabriel Santa Maria Tivelon Felicita Zanella Dandy Gobbo beatrice Tessaro Giobbe Prime Comunioni Volpago Andreatta Filippo Baratto Giacomo Bassetto Anna Benedetti Francesco Bettiol Giovanni Joào Bragato Francesco Bragato Margot Brunello Alessia Cadorin Maria Vittoria Camerini Andrea Camerini Federica Camerini Francesca Casteller Beatrice Cattelan Riccardo Ceccato Steven Cenci Adele Maria Cervantes Di Virgilio Cesar D'Arrigo Gianluca De Marchi Gregorio De Marchi Riccardo Dos Santos Silvia Verena Edigi Nicole Facchin Lorenzo Favero Mariastella Furlan Lorenzo Gastaldon Giada Girardi Lorenzo Gottardo Giacomo Guizzo Anna Lucchesi Simone Martignago Eros Martini Agnese Michielin Marta Pastro Davide Piovesan Daniele Pozzobon Erika Pozzobon Matteo Pozzobon Tommaso Rasmussen Barner Stefan Sartor Renato Sartor Veronica Stefanuto Tommaso Tonetto Anna Tonon Vittoria Zandonà Mattia Zanellato Sara Venegazzù Bon Davide Fassina Anna Maria Fassina Tommaso Favero Thomas Florida Francesco Gasparetto Denis Meller Lisa Nicoletti Jennifer Pandolfo Carlotta Poloni Davide Poloni Erika Sartor Jessica Semenzin Sofia Simeoni Sara Vendramin Davide Selva Baratto Umberto Baseggio Riccardo Cauduro Lisa Cauduro Matteo Doro Nicola Forner Manuela Gallina Damiano Gasparotto Cora Panziera Giovanni Penariol Mattia Trentin Daniel Zanatta Gloria Cresime Volpago Albrino Irene Baccin Giulia Bardini Marco Bardini Martina Bernardi Jessica 12 Bertuola Elisa Bordignon Marco Bragato Francesco Brunello Benedetta Busnello Isabel Busnello Silvia Carlon Francesca Cattelan Sofia Costa Chiara Dal Molin Giulia Dalla Mora Sara Dametto Alberto Facchin Lisa Favaretto Gabriele Fiorotto Jessica Fontebasso Stefano Friargiù Jago Gagno Luca Grotto Vittoria Mandica Andrea Merlo Giada Morellato Matteo Ndoja Paola Osellame Kevin Pardo Vincenzo Simone Pelosato Cristian Pizzolato Marco Pizzolato Martina Pizzolato Sebastiano Refrontolotto Roberto Rizzardo Anna Rizzardo Mirko Rossi Elena Sartor Andrea Francesco Sartor Davide Semenzin Hicham Shkora Kitana Verardi Laura Verardi Matteo Visentin Stefano Zanatta Chiara Zanatta Jacopo Zanet Federico Venegazzù Antonazzo Anna Antonazzo Sara Baseggio Giorgia Bonesso Giacomo Bonesso Marta Cappellari Paolo Cecchel Anna Durante Alessandro Mària Elena Mària Ilaria Meneghello Angela Michielin Alberto Morello Marco Nicoletti Marina Nicosia Matteo Panziera Luca Tiberio Alice Tonini Valentina Visentin Marco Selva Bardini Laura Campagnola Silvia Cassandro Maria Victoria Favero Sarah Fogal Eleonora Golla Riccardo Guzzo Alessia Guzzo Matteo Guzzo Nicola Lucarda Omar Marinelli Alessia Martimbianco Linda Mattiazzo Alice Mussato Giacomo Panziera Davide Panziera Dennis Panziera Laura Pizzolato Giada Zaccaria Sara Zanatta Marta Santa Maria Berra Veronica Bubacco Valentina Ganz Alessandro Guzzo Giada Lampis Silvia Marsura Angelica Martin Enrico Martin Simone Miotto Francesco Miotto Riccardo Pesce Eduardo Soffici Nahuel Giovanni Matrimoni Volpago De Vecchi Luca e Innocentin Silvia; Cavallin Fabio e Sartor Laura; Ziliotto Eros e Serrajotto Serena; Guizzo Virginio e Pellarin Lara; Pizzolato Mattia e Mattiuzzo Eleonora; Brosso Diego e Cadorin Giulia; Carletto Emanuele e Pavan Mariangela. Venegazzù Ceola Angelo e Osellame Anna; Poloni Michele e Martini Chiara; Zambenedetti Andrea e Tomietto Mara. Selva Benato Davide Antonio e Bardini Ornella; Caberlotto Simone e Marcon Elena; De Marchi Franco e Dri Monia; Cauduro Luca e De Bortoli Fabiola; Panziera Matteo e De Lazzari Cristina; Campagnola Matteo e Panziera Liana; Dragoni Lorenzo e Carniel Chiara; Copetti Manuel e Pastro Sara; Durigan Angelo Enrico e Bettiol Luana. Santa Maria Cigana Luca e Poppi Federica; Cavezzan Alessandro e Perotto Selena. Ci hanno lasciato Volpago Simionato Umberto (2012); Pizzolato Carlo (2012); Bardini Amabile; Nardin Armando Gedeone; Favaro Luigi; Bardini Ida; Baccin Nora Maria; De Marchi Vasco; Bressan Enrico; Sartor Maria; Camerini Noemi; Cadorin Gabriella; Biscaro Francesco; Piovesan Maria Luigia; Panziera Emma; Marassi Battistina; Dettoni Anita; Pavan Mirandola; Casteller Gemma; Pavan Aldo Rosario; Bastasin Vincenza; Gasperoni Sergio; Cavasin Amabile Santa; Soligo Gina Maria; Cesare Udino; Frassetto Giovanna Luigia Anna; Carlesso Maurizio; Ferracin Enzo; Guizzo Lina; Stefani Egidio Giovanni; Toffoletto Gina Maria; Favero Rosa; Poloni Elena; Paulon Fiorenzo; Zanellato Denis; Sartor Orlando; Corradini Mario; Baldasso Nadia. Venegazzù Luigia Girotto (2012); Dal Zotto Anna; Favero Maria; Sartor Mario; Dal Molin Umberto; Guolo MariaTeresa; Ceron Camilla; Sartor Leontina; Velo Emilia; Paulon Vincenza; Dal Zotto Maria; Tobio Giovanni; Rusalem Giovanna; Vendramin Italo; Durante Pierina; Gardin Melania; Pagnossin Guido; Colusso Adelina; Rizzotto Luigi; Sartor Primo; Sartor Denise; Din Angelina. Selva Vanz Teresa; Cauduro Ida – Suor Rosa; Adami Rino; Liberali Rita; Cauduro Maria; De Marchi Vasco; Marcon Riccardo; Sartori Francesco; Cattelan Giannino; Favotto Bruno; De Marchi Benito Giannino; Bardini Antonio; Venzo Pietro; Martignago Bertilla; Marcon Angelo; Sartori Angelo; Zago Mirco; Panziera Attilio; Durante Antonio; Panziera Leonildo; Cauduro Domenica (Resi); Frangoni Francesca. Santa Maria Parolin Bertilla; Michielin Rizzieri; Baù Angelo; Pasa Tarcisio; Baù Giovanni; Reato Giacomo; Martini Vittorio; Zanella Isidoro. 13 Dov’è carità e amore, qui c’è Dio! I HAVE A DREAM …. Vorrei che non ci fosse più ingiustizia nel mondo, che tutte le persone potessero essere rispettate nella loro piena dignità di figli di Dio e non di figli di nessuno come talvolta capita, segregati negli angoli più remoti del mondo dove la vita è praticamente impossibile, dove manca l’acqua, il cibo, il rispetto per la vita! Ma la verità (e non mi escludo, purtroppo, dalla massa) è che siamo diventati tutti sordi e ciechi al richiamo della disperazione e della povertà. Un tempo ci faceva paura, ora la tivù ci ha così abituati a scene di violenza e di ingiustizia estrema che non ci tocca più di tanto neanche vedere bambini che muoiono di fame o di malattie curabilissime con pochi euro; nel caso la visione ci disturbi, ci è sufficiente cambiare canale così sembra che il problema non sussista realmente, sembra sia solo frutto della finzione televisiva. Diventiamo sempre più egoisti, ci piace l’idea di aver potere, l’illusione di essere migliori di altri; parliamo solo di diritti, i nostri, ma da essere umani e da cristiani soprattutto, abbiamo anche dei doveri, nessuno è escluso! Intanto, noi ci sentiamo poveri se non possediamo l’ultimissimo modello di cellulare e questo mi induce a pensare che allora, i veri poveri, perlomeno di spirito, siamo noi! Ma allora cos’è la carità? L’evangelista Matteo l’ha scritto tanto tempo fa…. “Fate il bene in modo tale che la mano sinistra non sappia ciò che fa la destra”. La vera carità opera silenziosa; è una intima collaborazione con il Signore e non ha bisogno di essere messa in piazza, di essere pubblicizzata né giudicata. Ha bisogno di carità solo il povero? Il povero economicamente parlando intendo. No, abbiamo tutti bisogno di carità. Nel bisogno, qualsiasi esso sia, necessitiamo di qualcuno che ci tenda la mano in piena gratuità, senza aspettarsi nulla in cambio. Non è carità quella che si opera in nome dell’apparire buoni e bravi; quella è solo la soddisfazione del bisogno personale di sentirsi importanti o di sembrare diversi da quello che si è. La carità risponde al grande comandamento che dice “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Sta in queste poche parole il segreto della carità. Se trattassimo e considerassimo gli altri come vorremmo essere trattati e considerati noi, nel momento in cui ci si trova senza lavoro, verrebbe spontaneo aiutare le persone a cercarne uno; nella fatica organizzativa di una vita toccata da malattie, difficoltà economiche ecc., si spenderebbe con gioia un po’ del nostro tempo a favore di chi ne ha bisogno, senza bisogno che ci venga chiesto, senza ledere la dignità di chi non avrebbe mai pensato di trovarsi tanto in difficoltà e non è abituato a chiedere aiuto. La carità ben si sposa con l’umiltà, quella del cuore, che ci chiede di metterci a servizio primariamente di Dio e di conseguenza di tutti i suoi figli, senza pensare di essere migliori degli altri. La carità si realizza quando permettiamo che Gesù si trasformi in gesti concreti, quando lasciamo che si serva delle nostre mani per operare il bene, delle nostre orecchie e del nostro cuore per sentire il disagio, delle nostre parole di conforto e di speranza per chi vive nella solitudine. La carità ci interroga di continuo sulle nostre tante povertà e da sempre è, e rimane, un grande dono. La lasciamo sotto l’albero insieme alla fede o ci decidiamo a scartare anche questo? Ubi caritas et amor, Deus ibi est! Seggioloni, vestiti, alimentari, pannoloni… (più se ne portano nelle ceste in Chiesa più soldi rimangono per aiutare le famiglie -non solo straniere- per la gestione delle bollette). Impariamo a buttare di meno e a condividere di più. C’è chi non ha davvero niente e si lamenta meno di chi ha davvero tutto. E se davvero siamo nella condizione di non poter mai dare nulla, non manchi mai la preghiera per chi è in difficoltà, perché non perda mai la speranza. È bello sapere che qualcuno sta pregando per le nostre povertà, anche se non ci conosce. Ci sono tanti modi di darsi una mano, ognuno trovi il suo. Monica Follador ITINERARIO DI FORMAZIONE AL MATRIMONIO CRISTIANO gennaio – marzo 2014, parrocchia di Giavera Inizio sabato 18 gennaio, ore 20.30, primo incontro di conoscenza. Il corso prosegue per un totale di 10 incontri, otto di sabato e due di domenica, per terminare domenica 30 marzo. Le coppie interessate sono invitate a mettersi in contatto con gli animatori per l'iscrizione ed un incontro organizzativo entro il 31 dicembre 2013. Recapiti: Fabrizio e Daniela De Sordi 0422-775018 Padre Renato (Missionari della Consolata) 0422-771272 14 PREPARAZIONE AI BATTESIMI 2014 Il 4 dicembre scorso, in un incontro presenziato dai parroci della Collaborazione, sei giovani coppie di sposi hanno dato la loro disponibilità a svolgere il servizio di accompagnamento e sostegno ai genitori che chiedono il battesimo per i loro figli. Concretamente tale percorso si articola in quattro fasi. Il primo incontro sarà di accoglienza e conoscenza tra i catechisti e le coppie che hanno figli da battezzare, nel quale verranno fornite alcune indicazioni fondamentali. È infatti importante spiegare che il sacramento sarà, salvo casi particolari, celebrato durante la messa e nelle date stabilite e che padrini e madrine devono possedere determinate caratteristiche, in virtù del reale e non solo simbolico ruolo che questi sono chiamati ad assolvere. Seguirà un secondo incontro di catechesi tenuto dai parroci, che verterà sui temi della fede, del valore sacramentale del battesimo e sul significato della liturgia battesimale. Il terzo incontro si terrà presso una delle famiglie coinvolte, allo scopo di ascoltare, scambiare esperienze, comunicare esigenze, riflettere insieme, nel segno dell’accoglienza e valorizzando il senso di appartenenza alla comunità cristiana. Il quarto ed ultimo appuntamento è costituito dalla celebrazione del battesimo in parrocchia, con le coppie catechiste impegnate nell’organizzazione e nell’accompagnamento, non solo spirituale ma anche concreto e pratico, dei genitori e dei battesimandi ai vari momenti della liturgia. PELLEGRINAGGIO ITINERANTE TRA LE PARROCCHIE DELLA COLLABORAZIONE Il nuovo anno pastorale è iniziato per la prima volta con un pellegrinaggio che ha unito in un pomeriggio di metà ottobre le nostre 4 parrocchie. È stato un segno importante per affidare alla protezione di Maria il nostro comune cammino di Collaborazione. Lo rende visibile, anche a chi non era presente quel giorno, una semplice croce che porta sulle braccia i nomi dei nostri paesi; la croce sarà portata periodicamente in ciascuna delle chiese parrocchiali. E proprio nelle chiese siamo passati recitando il Rosario, cantando, ascoltando la Parola e una breve storia delle nostre parrocchie, che abbiamo potuto condividere o conoscere per la prima volta. Partendo da Selva, si è passati per Volpago e Venegazzù, concludendo l’itinerario (in macchina solo per ragioni pratiche e meteorologiche) al Santuario di S. Maria della Vittoria. Ciascuna comunità ha contribuito in modo semplice con l’ospitalità e la partecipazione al percorso comune; conoscersi meglio anche a pochi chilometri di distanza è stato per tutti proficuo e sorprendente. Appuntamento al 2014! Mirco Cavallin CONCORSO FOTOGRAFICO L’autore della foto di copertina del prossimo numero di Comunità potresti essere tu! Inviaci una foto, in buona risoluzione, che sia significativa del nostro territorio e si presti ad esprimere il senso della gioia pasquale. La foto vincitrice diventerà la copertina del numero di Pasqua 2014 Invia a: [email protected] COMUNITÀ periodico della Collaborazione Pastorale Volpaghese In Redazione: Don Luigi Dal Bello, Don Massimo Lazzari, Remo Barbisan, Mirco Cavallin, Monica Follador, Francesca Girardi. www.pastoralevolpaghese.it contatti: [email protected] Sono ben accette proposte di collaborazione, segnalazioni, suggerimenti e commenti. 15 Nelson Mandela, 1918-2013 «Le difficoltà piegano alcuni uomini ma ne rafforzano altri. Non esiste ascia sufficientemente affilata da poter tagliare l'anima di un peccatore che continua a provare, armato solo di speranza, con la convinzione che alla fine riuscirà a rialzarsi» «Se potessi ricominciare da capo, farei esattamente lo stesso. E così farebbe ogni uomo che ha l'ambizione di definirsi tale» «Mi piacciano gli amici dalle menti indipendenti che ti consentono di vedere i problemi da angolazioni diverse» «I veri leader devono essere in grado di sacrificare tutto per la propria gente» «L'educazione è l'arma più potente che si può usare per cambiare il mondo» «Ho imparato che il coraggio non è la mancanza di paura, ma la vittoria sulla paura. L'uomo coraggioso non è colui che non prova paura ma colui che riesce a controllarla» «Provare risentimento è come bere veleno sperando che ciò uccida il nemico» «Odio intensamente le discriminazioni razziali, in ogni loro manifestazione. Le ho combattute tutta la mia vita, le continuo a combattere e lo farò fino alla fine dei miei giorni» «Una buona testa ed un buon cuore sono sempre una formidabile combinazione» «Sembra sempre impossibile finché non viene realizzato» PERIODICO DELLA COLLABORAZIONE PASTORALE DELLE PARROCCHIE DI S. MARIA- SELVA- VENEGAZZÙ- VOLPAGO