Strumenti operativi di gestione del rischio clinico: l`incident reporting

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Strumenti operativi di gestione del rischio clinico: l`incident reporting
Strumenti operativi di
gestione del rischio
clinico: l’incident reporting
Sara Albolino
Centro regionale
Gestione Rischio Clinico
e Sicurezza del Paziente
Regione Toscana
[email protected]
Il sistema di gestione del rischio clinico
Prevenzione
dei rischi
Riprogettazione
organizzativa
Analisi dei rischi
Identificazione
dei rischi
Audit
Incident
reporting
Reclami e
denunce
Valutazione e
feedback
M&M
review
RCA
Dati
amministrativi
Media e
pubblico
Il sistema di incident reporting: cos’è
L’incident reporting è la segnalazione spontanea e
volontaria (anche dove obbligatoria) degli degli eventi
avversi e dei problemi organizzativi.
I professionisti che si trovano coinvolti in un incidente
possono porre il caso all’attenzione tramite
un’apposita scheda di segnalazione, collocata
all’interno del sistema informativo aziendale
Le segnalazioni archiviate costituiscono la base dati
che può essere utilizzata come una delle fonti per
mappare e analizzare i rischi all’interno della struttura
sanitaria.
Le fonti informative
• Ufficio Affari legali
(gestione sinistri)
• Osservatorio medicolegale
• URP (gestione reclami)
• Strutture Operative:
Sistemi di segnalazione
volontaria
• Ufficio amministrativo
(Dati DRG, Dati SDO)
Sistemi di incident reporting nel mondo
Danima
rca
Gran
Bretagna
Paesi
bassi
Svezia
Irlanda
Rep.
Ceca
Slovenia
USA
Australi
a
Giappon
e
JCAHO
AIMS
Council for
quality
healthcare
Gestione
pubblica
Gestione
privata
Sistema di incident reporting in aeronautica
Presupposti teorici: no blame, confidenzialità, volontarietà, ritorno d’esperienza
Numero Segnalazioni
Periodo 1991 – 2004
180
1773
1514
1472
160
1539
140
1073
120
1180
1143
100
989
921
865
80
572
600
694
391
60
434
410
240
40
20
1064
1130
22
29
272
274
245
266
340
143
Fattore Umano
Totali
20
04
20
03
20
02
20
01
(Billings, 1998)
20
00
19
99
19
98
19
97
19
96
19
95
19
94
19
93
19
92
19
91
0
729
Cosa fa il sistema di incidente reporting
Ogni report è una narrazione a sé e fornisce ricche
informazioni sullo stato di salute del sistema locale
Identificare in maniera rapida problemi a livello
locale prima che si verifichino incidenti
Mantenere alto il livello di attenzione degli operatori
coinolgendoli direttamente nella gestione del rischio
Affidarsi
all’expertise
rilevazione delle criticità
degli
operatori
nella
(Billings, 1998)
Cosa non fa il sistema di incidente reporting
Garantire di per sé una gestione del rischio tout court
Confrontare le diverse realtà locali in termini di livelli di
rischiosità
Garantire di per sé la segnalazione degli eventi da parte
degli operatori
Proteggere chi deve essere giustamente punito
Quando ha successo
• Diffusione cultura no blame: confidenziale, non
punitivo, volontario
• Impiego di risorse esperte (facilitatori e clinical risk
manager)
• Impiego di tempo e formazione per mettere in moto il
sistema
• Partecipazione attiva a tutti i livelli e consenso sulla
necessità di raccogliere informazioni sui problemi
esistenti
• “Vendere” il sistema alle persone che devono usarlo
(Billings, 1998; WHO, 2005)
Istruzione per l’uso del CA e della M&M
-
-
Casistica selezionata sui cosiddetti near misses oppure su
casi già valutati dalla magistratura a meno che, anche in casi
sottoposti o prevedibilmente sottoponibili a richieste di
risarcimento, non si proceda all’audit soltanto per problematiche
organizzative.
L’audit non è in alcun modo elemento costitutivo della cartella
clinica in quanto non legato alla gestione del caso.
L’audit si compone di una parte retrospettiva di analisi e di
riflessione e in una parte propositiva; solo questa è inviata
alla direzione sanitaria.
L’audit è una riflessione clinico scientifica e non ha alcuna
funzione certificatoria, cosicché i professionisti partecipanti
non rivestono qualifica di pubblici ufficiali.
L’audit può essere richiesto da qualsiasi professionista abbia
partecipato a un caso.
Ordine dei Medici Chirurghi di Firenze, 2005
• Incontri di audit clinico GRC in maniera periodica tre volte l’anno,
coinvolgendo in almeno un terzo dei casi un medico di medicina
generale
• Sono tenuti a partecipare tutti gli operatori direttamente
coinvolti nella gestione del caso, oltre ad eventuali esperti anche
esterni
• E’ una revisione tra pari, interdisciplinare ed interprofessionale
• L’audit clinico GRC è promosso dal facilitatore con il supporto
del gruppo di lavoro e del Referente della gestione del rischio
clinico
• L’opportunità di un audit clinico GRC può essere suggerita da un
qualsiasi professionista
• L’iniziativa va inclusa nel piano di formazione aziendale ed è da
prevedersi l’assegnazione di crediti ECM a tutti i partecipanti
• L’audit clinico GRC è un momento di approfondimento e confronto
strutturato, realizzato con il supporto di tecniche specifiche
• Si articola in più fasi principali e si conclude con un alert report
• In ciascuna struttura semplice o complessa incontri di rassegna di
mortalità e morbilità almeno una volta al mese.
• Incontri saranno promossi dal Direttore della struttura con il supporto
del facilitatore e sono da intendersi come revisione tra pari,
interdisciplinare e interprofessionale
• In considerazione della valenza formativa della rassegna di mortalità e
morbilità, l’iniziativa è da includersi nel piano di formazione aziendale
e prevede l’assegnazione di crediti ECM a tutti i partecipanti.
• L’iniziativa ha carattere formale che non comporta la stesura di alcun
documento conclusivo ma solo quelli relativi all’attestazione di presenza
dei partecipanti.
• E’ fondamentale ricordare che l’audit clinico GRC e la rassegna di
mortalità e morbilità sono interventi di miglioramento e quindi
importanti strumenti organizzativi orientati alla riduzione della rischiosità
aziendale e come tali rappresentano elementi significativi nella
contrattazione del premio assicurativo.
IR in Toscana: flusso informativo degli eventi potenziali o senza danno
Operatori sanitari
Segnalazione
evento
Facilitatore
e Direttore UO
Gruppo di lavoro
Clinical Risk Manager
Direzione sanitaria
e di presidio
Centro Regionale GRC
Scheda
segnalazione
evento
Raccolta
segnalazione
Scheda
analisi
Archiviazione
M&M
Valutazione
e analisi
segnalazione
Audit clinico GRC
Alert
report
Diffusione Alert Report
Implementazione e monitoraggio azioni di miglioramento
Elaborazione Relazione periodica
deidentificazione
Relazione
periodica
Elaborazione
raccomandazioni e
azioni
confidenzialità
deidentificazione
priorità locali
priorità di sistema
Flusso informativo degli eventi sentinella
Direzione
sanitaria
Paziente
Clinical Risk Manager e
Medico Legale
Facilitatore e Direttore Centro Regionale GRC
e Ministero della Salute
UO
Sinistro
/reclamo
Denuncia
(Affari Legali) o
reclamo (URP)
Raccolta
sinistro/
reclamo
Valutazione
sinistro/reclamo
Analisi caso - RCA
Alert
report
Diffusione Alert Report
Implementazione azioni di miglioramento
Elaborazione Relazione periodica
Relazione
periodica
Elaborazione
raccomandazioni e
azioni
priorità locali
priorità di sistema
Prossimi passi
• Diffusione ai facilitatori del sistema di incident
reporting
• Incontri facilitatori-direttori di struttura per
condividere l’obiettivo M&M e audit clinico
• Iniziative per legittimare il ruolo del facilitatore
all’interno di ogni reparto
• Supporto valutazione segnalazioni e
organizzazione audit e M&M
• M&M esemplificative su propri casi