Scarica il pdf (pdf - 5.561,7 KB) - ATR Agenzia per la mobilità della

Transcript

Scarica il pdf (pdf - 5.561,7 KB) - ATR Agenzia per la mobilità della
MDmagazine
n°1
mobilità e dintorni
MD Mobilità e dintorni - Magazine di mobilità sostenibile - n. 1/2008
Direttore responsabile: Ubaldo Marra - Editore: Sapim, Forlì - Stampa: Stabilimento Tipografico dei Comuni, Santa Sofia (FC)
Poste Italiane SpA sped. in A.P. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB Forlì – Aut. Trib di Forlì 4/2000
Variazioni in attesa di registrazione presso il Tribunale di Forlì, come da istanza presentata il 30/1/2008
MD Magazine
la nuova rivista Atr
Parkibus a Cesena
parcheggi e vai
in centro con un euro
Autobus col filtro
mezzi più puliti
con le nuove tecnologie
Su e giù
da Predappio
intervista doppia
sulla linea 96A
L’oroscopo
del viaggiatore
le previsioni segno
per segno
In autobus
intervista
a Dino Amadori,
direttore scientifico
IRST
atr muove la gente promuove l’ambiente
2008
Atr aderisce
al progetto Impatto Zero
MDmagazine
mobilità e dintorni
n°1
gennaio / febbraio 2008
Indice
MD Mobilità e dintorni
Magazine di mobilità sostenibile
Registrazione Tribunale di Forlì 4/2000
Variazioni in attesa di registrazione
presso il Tribunale di Forlì, come
da istanza presentata il 30/1/2008.
L’editoriale
Mettiamo Atr al centro
Intervento di Giulio Guerrini, Direttore Generale Atr
Pag. 3
Direttore editoriale
Fausta Emiliani
L’intervista in autobus
Un viaggio che vale una vita
Parla il Prof. Dino Amadori, Direttore Scientifico IRST di Meldola
Pag. 4
Gli itinerari del cuore
Al trotto verso Cesena
In autobus, alla scoperta della città malatestiana
Pag. 6
Comitato di redazione
Fausta Emiliani, Laila Errani,
Giulio Guerrini
In redazione
Alessandra Catania, Fausta Emiliani,
Franco Gazzotti, Elisabetta Canali,
Enrico Stoppa
Coordinamento editoriale
Sapim, Forlì
Progetto grafico e impaginazione
Tuttifrutti, Ravenna
Fotografie
Archivio Atr, Fabio Blaco, Alberto Monti,
Foto Pippo, Nazario Spadoni
Stampa
Stabilimento Tipografico dei Comuni,
Santa Sofia (FC)
Editore
Sapim, Forlì
MD protegge l’ambiente: è stampato su carta
riciclata al 100% e inoltre riduce e compensa
le emissioni di CO2 con la tutela di 5.300 mq
di foresta nel Parco del Ticino.
Per comunicare con Atr
Riflettori su Atr
Autobus con filtro, grazie!
Aumentano i mezzi con dispositivo antiparticolato
Pag. 8
Scuola Card e Conad, abbonati al successo
I biglietti cambiano veste
Abbonamenti speciali: via al rinnovo
Pag. 10
Mobilità e ambiente
Il Minimetrò corre sopra Perugia
Altri buoni esempi di mobilità sostenibile dall’Italia e dall’Europa
Pag. 11
Doppio microfono
Su e giù da Predappio
Un autista e una cliente raccontano il loro viaggio sulla linea 96A
Pag. 12
Condividiamo il viaggio
In treno con Stendhal
Il racconto e la foto vincitori del 4° concorso Atr “Sulla Strada”
Pag. 14
L’oroscopo del viaggiatore
Gli astri a febbraio e marzo
Pag. 15
*
*tariffa massima 11,88 euro/cent + Iva al minuto da
ogni telefono fisso; dai cellulari il costo è come da piano
tariffario dell’operatore
Editoriale
Mettiamo Atr
al centro
di Giulio Guerrini
“MD è morto, viva MD”. Questa potrebbe essere la citazione giusta
e un po’ enfatica per il nuovo corso della rivista di ATR, che cambia
pelle, mantenendo lo stesso marchio, ma con un nuovo significato:
da “MD – Mobilità Duemila” a “MD – Mobilità e Dintorni”.
Il Duemila è già passato, mentre è intorno alla Mobilità che vogliamo posizionare il nuovo bimestrale che ATR intende distribuire, a
partire da questo primo numero, per tutto il 2008 e, pensiamo, per
gli anni a seguire.
L’obiettivo della pubblicazione, che verrà distribuita con una tiratura di circa 10.000 copie ogni bimestre, è quello di porre il trasporto
pubblico e la mobilità più in generale al centro dell’attenzione di
coloro i quali, o per i propri spostamenti, o per professione, o per
interesse pubblico, frequentano i bus e/o si occupano quotidianamente dei problemi ad essi collegati.
Stiamo parlando dei clienti più fedeli come gli abbonati, stiamo
i prose gratuitamente
er
ev
ric
ri
de
si
de
Se
Dintorni
“MD Mobilità e
simi numeri di
questo
la in stampatello
Magazine”, compi
busta chiusa a:
coupon e invialo in
esena
la Mobilità Forlì-C
r
pe
zia
en
Ag
r
At
– 47100 Forlì
via Lombardini, 2
o 0543.21254
o per fax al numer
rm su
o compila il web fo
letter
www.atr.fc.it/news
Nome
Cognome
Indirizzo
parlando degli operatori più presenti come gli autisti e il personale
di front-line, e stiamo parlando infine di tutti quegli attori che, sia
CAP
a livello tecnico, sia politico, interagiscono o decidono sui problemi
o sulle strategie.
Ecco quindi che MD Magazine vuole mettere ATR, il trasporto pubblico e la mobilità al centro di un circolo virtuoso che veda i gruppi
di interesse principali parlare e leggersi su argomenti comuni, o
resi tali dalla diffusione del periodico.
È ferma la convinzione che autisti e abbonati abbiano molti punti
in comune quando affrontano il problema della mobilità. Questa
convinzione ci deriva dall’aver spesso analizzato, ad esempio, i reclami da un lato e i “rapportini” dall’altro, verificando che esistono
argomenti sui quali entrambi esprimono pareri molto simili: clienti
e autisti non vivono quindi contrapposizioni, bensì comunanze che
devono essere enfatizzate e maggiormente condivise, affinché dall’attenzione reciproca si sviluppino sia un miglioramento nella fruizione del trasporto pubblico, sia una reciproca conoscenza e un
trasferimento di informazioni.
È questa la nuova frontiera della quale il nuovo MD si fa “manifesto”: chi fruisce, chi lavora e chi decide sul trasporto pubblico
a Forlì-Cesena deve confrontarsi e comunicare. In questo senso
Località
Provincia
e-mail*
cellulare*
ggi di servizio da Atr
per ricevere messa
* campi facoltativi,
Data
Firma
pleta dil’informativa com
letto e accettato
Dichiaro di aver
zo
sponibile all’indiriz dex.php?id_pag=138
nte
/in
www.atr.fc.it/main dati verranno utilizzati esclusivame
ei
moSi intende che i mi e per aggiornarmi sulle novità, pro
le
per l’invio del giorna attività di ATR in genere.
lle
zioni, concorsi e su
autorizzo
questa pubblicazione vuole contribuire a ricreare un rapporto diretto e un dialogo che vedano chi eroga il servizio come attore e promotore del servizio stesso, chi ne fruisce come utilizzatore attivo e
non autorizzo
Firma
interlocutore privilegiato, e chi infine ne decide le politiche come
interprete attento e pianificatore efficace.
Un grande augurio a Mobilità e Dintorni Magazine!
3
L’intervista in autobus
Un viaggio
che vale una vita
Il professor Dino Amadori racconta lo straordinario percorso dell’IRST. E apre per noi il diario
dei ricordi di viaggio, a partire dalla “Sita” su cui viaggiava per andare a studiare da Corniolo a Siena
di Alessandra Catania
Sembra incredibile, eppure quella
che oggi è la modernissima struttura che ospita l’IRST, Istituto per la
Ricerca e lo Studio dei Tumori di
Meldola, un tempo era l’involucro
del vecchio e malandato ospedale,
per tanti anni punto di riferimento
sanitario più prossimo per i cittadini dell’operosa vallata del Bidente.
La straordinaria trasformazione è
il frutto dell’impegno di molte forze
pubbliche e private, ma soprattutto
della determinazione di un uomo
che, fin da bambino, ha scelto di
dedicarsi alla medicina e alla cura
delle patologie oncologiche. Incontriamo il professor Dino Amadori
nel suo ufficio di direttore scientifico
dell’IRST, dove si reca ogni
giorno per coordinare le
attività di un centro in
“Muovermi in autobus
cui non solo si fa ricerca
mi è sempre piaciuto,
avanzata ai primi posti in
Italia, ma dove trovano
sin da bambino”
una nuova speranza anche pazienti in lunga degenza e day hospital.
Lei mi rispondeva
che i papi erano sempre per) Professore, come si è avvici- sone molto vecchie e quindi decisi
nato alla medicina e soprattut- che, piuttosto che essere vecchio,
to alle patologie oncologiche?
era meglio fare il medico per curare
Questa è una domanda che ricorre quella malattia che in paese causava
molto spesso e alla quale rispondo tanti lutti.
sempre volentieri. Io sono nato a Volevo fare l’oncologo. Per questo,
Corniolo, un piccolo paese del no- pur lavorando come chirurgo, presi
stro Appennino, e ricordo che ogni due specializzazioni in endocrinolovolta che c’era una persona malata gia e malattie polmonari. Nel 1967,
di cancro il paese diventava muto, finalmente, ebbi l’opportunità di lanon si parlava del malato e tantome- vorare per il centro oncologico che
no si nominava la malattia. Nono- stava nascendo sotto la direzione del
stante fossi solo un bambino, questa professor Martuzzi e poi nel 1979
cosa mi colpì molto.
fondai lo IOR, che ha finanziato
le prime ricerche svolte in collabo) Che futuro vedeva davanti a razione con gli oncologi della Rosé?
magna. L’IRST è frutto di questo
A mia madre, che mi chiedeva cosa percorso e dell’impegno di quanti
volevo fare da grande, dicevo sem- hanno creduto che si dovesse fare di
pre che avrei voluto fare il Papa.
più nella lotta contro i tumori.
4
) L’IRST sta diventando un
centro sempre più importante:
quali sono le strategie future?
Vorremmo consolidarci per poi ottenere il riconoscimento di istituto
di ricovero e cura a carattere scientifico dal ministero della Salute per
avere accesso ai fondi stanziati per
la ricerca.
In più vorremmo incrementare i
collegamenti con le varie chirurgie
della Romagna per sviluppare delle
specificità di chirurgia oncologica.
) Lei è nato in un piccolo paese
di montagna, come si spostava e qual è il suo ricordo più
bello?
Ho veramente dei ricordi molto belli anche perché viaggiare in autobus
mi è sempre piaciuto. Partivo dal
Corniolo con la corriera, che allora
Gli stili di vita
che prevengono
si chiamava “Sita”, per andare a Firenze e poi da lì a Siena, dove andavo a scuola, sempre in autobus. La
mia vita è stata tutta un susseguirsi
di viaggi.
Anche le mie vacanze avvenivano
in autobus, con cui mi spostavo da
casa di mio zio per andare in una
colonia del senese. Ricordo ancora il viaggio su un autobus blu che
arrivava sempre prima di quello su
cui viaggiavano gli altri ragazzini,
che invece era rosso.
) Questione traffico: cosa ne
pensa?
Questo è un problema presente
oramai ovunque, sia nei grandi che
nei piccoli centri.
Tuttavia, ci sono alcune cose che
potrebbero, se non risolvere, almeno alleviare la situazione.
Per esempio parcheggi scambiatori
attorno alla città e più mezzi pubblici a disposizione, privilegiando
quelli elettrici che sono meno rumorosi e inquinanti. Anche se gli
autobus attualmente in circolazione
sono ottimi proprio perchè hanno
dei dispositivi (i filtri antiparticolato di cui si parla in questo numero,
ndr) che svolgono una funzione anti
inquinante adeguata.
I primi autori della prevenzione
oncologica? Siamo noi stessi. «È
noto - spiega il direttore scientifico dell’IRST, Dino Amadori - che
circa il 70% di tutti i tumori non
esisterebbe se si applicassero
delle semplici regole di prevenzione personali». Il primo ambito
in cui fare attenzione è quello dell’alimentazione, che deve essere
basata su verdura e frutta fresca
(di cui occorrerebbe consumare
cinque porzioni al giorno, le famose “five a day”), ma anche sul
pesce azzurro e sulla mai troppo
lodata dieta mediterranea.
«L’altro elemento di fondamentale importanza - spiega Amadori
- è quello di rinunciare al fumo,
perché è provato che nella correlazione fra dieta sbagliata e fumo
di sigaretta ben il 65% dei tumori
trova la sua origine».
C’è poi una quota, residua ma importante, di malattie oncologiche
legata a infezioni virali e agli stili
di vita personali.
«Come l’epatite C - spiega Amadori - che è una piaga tra i consumatori di droghe e che è diretta
responsabile di numerose lesioni
tumorali al fegato».
Ma anche come l’HPV, lo Human
Papilloma Virus, che nel collo
dell’utero della donna determina
il tumore della cervice uterina e
si trasmette prevalentemente con
l’attività sessuale non protetta.
La linea 96 prolunga la sua corsa
fino all’IRST
Saffi
iazza
P
Forlì -
tudi
entro S
C
Forlì -
rtino in
San Ma
ano
Grisign
Para
Meldola
Meldola
Onpi
a Irst
Meldol
St.
Da qualche settimana l’IRST, neonata struttura medica di eccellenza
nazionale, è raggiungibile in autobus grazie al prolungamento della
linea 96: un’azione di concerto tra
Comune di Meldola, che ha espressamente inoltrato la richiesta, e
ATR, che garantisce i collegamenti
con il nuovo polo ospedaliero specializzato nella cura e nella ricerca
sui tumori.
La linea, che parte come sempre
dal centro di Forlì, raggiunge Meldola e termina la sua corsa proprio
di fronte all’Istituto. La frequenza
oraria, il numero delle corse e le
fermate sono rimaste inalterate.
5
Gli itinerari del cuore
Al trotto
verso Cesena
Seguiamo la linea 4 lungo un itinerario che collega due luoghi simbolo: il rinomato
Ippodromo del Savio e via Cesare Battisti, che punta a diventare il “salotto buono” del centro storico.
di Alessandra Catania
Mai proposito di “darsi all’ippica”
fu più propizio: la storia dell’Ippodromo del Savio, oggi uno dei più
rinomati circuiti italiani, cominciò
proprio da questa idea, elaborata all’inizio degli Anni Venti da un gruppo di appassionati del nobile sport
equestre organizzatosi nella benemerita “Società ippica Cesenate”.
Il nostro itinerario comincia da qui,
a bordo della linea 4, la stessa che
ci porterà in via Battisti, nel nuovo
“salotto buono” di Cesena, passando per il ponte che coniuga il nuovo
assetto architettonico della città con
le atmosfere colte del centro storico.
Il desiderio di dar vita ad un ippodromo capace di competere con le
Una foto storica dell’ippodromo
del Savio che racconta
un’avventura imprenditoriale
di successo nata dall’amore
per i cavalli, animali nobili
ed eleganti
6
altre piste italiane si concretizzò il
9 aprile del 1922, dopo circa due
anni di lavori costati l’astronomica
(per i tempi) cifra di un milione di
lire - parte dei quali provenienti da
una sottoscrizione popolare lanciata
dai ben 86 soci fondatori. La pista
fu progettata dall’Ingegner Buldrini secondo tutti i principi della
“moderna architettura”: tribuna
di legno, trecento posti a sedere, torretta per la giuria, totalizzatore e pista in terra battuta lunga 804 metri.
Fu l’inizio di un’epoca d’oro, fatta
di giornate di fuoco. Ma, almeno all’inizio, furono fuochi fatui. A fronte
di tanto impegno e di una serie di
appuntamenti ippici che già erano
entrati nel circuito degli avvenimenti nazionali ed internazionali, nel
1924 l’ippodromo si trovò in forte
passivo, tanto che l’Amministrazione Comunale decise di acquisire la
struttura. Passarono quasi indenni
gli anni prima della guerra, e quella
che era la Società Ippica Cesenate si
L’Ippodromo diventa punto d’incontro
degli appassionati cesenati. Sullo sfondo,
la ciminiera dello Zuccherificio, all’epoca
ancora funzionante.
trasformò in Società Cesenate Corse al Trotto: l’ippodromo diventò
uno dei punti di passaggio obbligati
dei cavalli più famosi e dei rispettivi fantini. La gestione oculata di
Riccardo Grassi, oggi succeduto
dal figlio Tomaso, ne fece inoltre
un centro di approfondimento e
formazione per tutti gli amanti del
settore. La guerra interruppe questa
lunga scia di successi e l’ippodromo
si trasformò in centro di assistenza.
Sarà necessario attendere fino agli
anni Cinquanta, quando la pista del
Savio inaugurò l’entrata nel Gran
Circuit con le magiche notti cesenati, il Campionato Europeo
e la nascita di un connubio tra divertissement e ippica che lega
ancora oggi Cesena alle più rinomate località della riviera romagnola,
in un turbinio di trasformazioni che
ha traghettato la vecchia struttura
in un centro ricreativo e sportivo in
cui tutti possono trovare occasione
di svago.
Lasciamo l’ippodromo
con le sue serate pirotecniche, mentre l’autobus
ci accompagna verso la
via intitolata al martire
irredentista trentino
Cesare Battisti, giustiziato dagli Austroungarici il 12 luglio 1916.
Un ampio progetto di
riqualificazione sta trasformando questa storica
arteria cittadina da via
di passaggio veloce
per chi proviene da Forlì a porta d’ingresso
del centro storico, con
rno e durante
spazi e arredi per favoriVia Battisti ripresa di gio
re la socializzazione e la
l’ultima Notte Bianca
promozione commerciale.
Un luogo di incontro, con
locali e ritrovi per apprezzare una Cesena ancora “a misura
di viaggiatore”, dove la mobilità
sostenibile ha un ruolo importante,
grazie alle piste ciclabili e a una
corsia riservata agli autobus.
Una strada elegante e moderna, che
già da quest’anno, è diventata uno
dei cuori pulsanti della Notte Bianca. E’ ora di scendere per goderci
una bella passeggiata fra i palazzi
antichi di Cesena. E, perché no, per
un po’di shopping di qualità.
Parkibus: con 1 
un giorno in bus
per tutti
i passeggeri
dell’auto
Parcheggiare e prendere un comodo autobus
per andare a fare shopping: un desiderio che
Comune di Cesena e Atr hanno già realizzato con
“Parkibus”. Il progetto - in vigore per un periodo sperimentale fino al 30 giugno - consente di parcheggiare nella zona dell’Ippodromo di
Cesena, salire su un autobus delle linee urbane 4 o 5 dirette al centro città e viaggiare tutto il giorno con 1 euro su
tutta le rete urbana. Il conducente deve acquistare lo specifico tagliando al parcheggio (gratuito per un abbonato
Atr) il quale consente a tutti i passeggeri dell’auto di viaggiare gratuitamente!
La zona Ippodromo è servita dalle linee urbane 4 (fermata in Via della Resistenza giardini) e 5 (fermata in Piazzale
Ambrosiani), con transiti ogni 10 minuti nelle ore di punta e ogni 20 minuti nelle ore meno intense. L’ultima corsa
feriale per il centro è prevista alla 20,11 con la linea 4 e alle 20,19 con la linea 5. Nei giorni festivi, corse ai 20’ e 50’
di ogni ora fino alle 20,50 con la linea 4 e ai 50’ fino alle 18.35 con la linea 5.
7
Riflettori su Atr
Autobus?
Con filtro, grazie!
Autobus più puliti grazie alle nuove tecnologie e ai dispositivi antiparticolato che “mangiano” il PM10
quinanti, politiche di sostegno
a favore di un uso maggiore del
mezzo pubblico, ripianificazione e miglioramento della rete
dei trasporti, iniziative di avvicinamento e fidelizzazione dei viaggiatori. Atr, che da anni pianifica e
controlla la rete dei trasporti urbani,
suburbani e extraurbani nella provincia di Forlì-Cesena, testimonia
un impegno che parte già nel
2003 con l’entrata in servizio di più
di 100 autobus di nuova generazione e dal 2004 con l’installazione di
filtri antiparticolato su 18 autobus.
Il filtro FAP riduce le emissioni di particolato del 90%
di Fausta Emiliani
FAP, ovvero Filtro AntiParticolato: un acronimo che al comune
cittadino dice ben poco ma che ha
un peso rilevante nel miglioramento della qualità dell’aria che tutti
noi respiriamo e, di conseguenza,
del nostro benessere e della vivibilità degli spazi pubblici della nostra
città. Il tema della riduzione degli
agenti inquinanti presenti nell’aria è
decisamente prioritario nell’agenda
di tutte le Amministrazioni Pubbliche ed in particolare delle agenzie
che gestiscono i trasporti pubblici,
oramai veri e propri punti di riferimento della mobilità sul territorio e non solo. Negli ultimi anni le
regioni hanno dedicato somme
sempre crescenti, anche se molto spesso non sufficienti rispetto
alle reali esigenze di un movimento passeggeri in costante aumento,
agli investimenti strutturali delle
agenzie della mobilità: rinnovo
del parco mezzi, adeguamento
di parte dei mezzi esistenti con
l’installazione di dispositivi di
riduzione delle emissioni in-
FAP, questi sconosciuti
Ma cosa sono veramente questi filtri? In realtà i filtri antiparticolato
esistono già da qualche anno in diversi modelli e possono essere applicati sia in fase di progettazione del
mezzo che in fase successiva.
Il principio base di funzionamento
è quello di intrappolare e convogliare i gas di scarico in un
dispositivo che cattura le particelle “cattive” e le brucia: i
sistemi tecnologici con cui questa
operazione viene svolta possono
essere diversi, ecco perché i filtri
utilizzati da Atr vengono chiamati
FAP o CRT, proprio ad individuare
Bus a metano, elettrici, col FAP: le tappe
8
1998
10 autobus elettrici entrano in servizio sulla rete urbana di Cesena
1999
5 autobus elettrici entrano in servizio sulla rete urbana di Forlì
2003
3 autobus elettrici si aggiungono alla flotta urbana di Cesena
72 autobus con motore diesel Euro 3 entrano in servizio sulle reti Atr
2004
su 18 autobus diesel della rete suburbana vengono installati i filtri anti-particolato CRT
2005
21 autobus diesel con filtri anti-particolato CRT entrano in servizio sulla rete extraurbana
2006
9 autobus alimentati a metano entrano in servizio sulla linea suburbana Forlì-Cesena
2007
su 67 autobus diesel delle reti suburbana ed extraurbana vengono installati i filtri FAP
2008
in primavera, altri 8 autobus a metano entreranno in servizio sulla rete suburbana
e saranno installati altri 8 filtri antiparticolato FAP
il sistema fisico con cui il particolato
viene abbattuto.
Tutti i filtri sono autopulenti e al
loro interno avvengono reazioni
chimiche di varia natura: il filtro
trattiene il particolato, specifici catalizzatori innescano sia le reazioni
di ossidazione del CO e degli idrocarburi incombusti, che quelle di
combustione del particolato carbonioso intrappolato dal filtro. Queste reazioni avvengono ad altissima
temperatura e necessitano di un
innesco (un “aiuto”) di un catalizzatore. Nella tecnologia CRT il catalizzatore è costituito da elementi di
metalli nobili, quali platino e rodio,
che sono parte integrante dell’apparecchiatura, nella tecnologia FAP il
Sono più di cento
gli autobus Atr dotati
di questa tecnologia
catalizzatore è rappresentato da uno
speciale additivo che serve ad abbassare la temperatura di combustione
delle particelle carboniose e viene
aggiunto direttamente al carburante. Il risultato di tanta complessa tecnologia è la riduzione
delle emissioni inquinanti, ovvero dell’ossido di carbonio e
del particolato, di oltre il 90%,
cosa che si traduce per i cittadini e
i viaggiatori in un complessivo miglioramento dell’aria e della qualità
e vivibilità delle nostre città.
Atr all’avanguardia
Già da qualche anno la scelta di
Atr è stata piuttosto netta: rispondere ad una richiesta, sia da parte
dei cittadini che delle Amministrazioni Pubbliche con le quali si relaziona sul territorio, con una tecnologia certificata. Nel 2004 sono
stati installati 18 dispositivi CRT
su altrettanti mezzi in servizio sulle
linee suburbane, mentre nel 2005
sono stati acquistati 21 autobus già
dotati di sistemi di riduzione del
particolato e infine nel 2006, sono
stati acquistati 9 nuovi autobus a
metano. Infine grazie ad un bando
regionale di circa 4 milioni di Euro
per per l’installazione di filtri antiparticolato, sono stati acquistati 67
filtri la cui installazione è terminata nel mese di dicembre
2007. Un impegno cospicuo sia in termini economici (ogni filtro costa circa
7.000 euro) che di energie
impiegate:: non si tratta solamente di installare i filtri,
operazione che comunque è complessa, c’è un iter burocratico molto
complicato da seguire dato che ogni
mezzo deve risultare omologato e
in regola con il codice della strada
anche dopo l’installazione, cosa che
comporta la ri-omologazione e il
collaudo di ogni singolo mezzo. Nel
2008 Atr prevede di acquistare
altri 8 autobus a metano e, compatibilmente con le risorse economiche messe a nostra disposizione
dalla Regione e dai nostri partner,
installerà altri 8 filtri FAP e CRT.
“Occorre tenere presente che i temi
ambientali richiedono scelte consapevoli e di lungo respiro e in ogni
caso non si ottengono risultati senza
sforzo”, dichiara Alberto Dalla (foto
sotto), responsabile Infrastrutture e
Parco rotabile di Atr.
Ma è vero che
un autobus inquina meno?
È una domanda che ricorre spesso,
anche tra chi l’autobus lo utilizza
regolarmente e si chiede se muoversi con un’auto - decisamente
più piccola e leggera - non sia più
“ecologico”. L’approccio giusto, in
realtà, è un altro, soprattutto considerando che chi viaggia in auto di
solito lo fa da solo. Si calcola che chi
copre il percorso casa-lavoro con i
mezzi pubblici (anche quelli diesel
Euro 2) in un anno risparmi l’immissione in atmosfera di ben 1.000
chilogrammi di anidride carbonica,
principale responsabile dell’effetto
serra e “inquinante del futuro”. Lo
stesso accade con le polveri sottili,
veri “killer” atmosferici: una persona che lascia a casa l’auto e va
al lavoro in autobus ne produce 75
grammi in meno.
Emissioni di motori diesel a confronto
Autobus a basso
impatto ambientale
0,761
g/kWh
flotta Atr al 31.12.2007
euro 3
euro con filtri
a metano
0,076
0,006
0,084
0,150
elettrici
0,047
altri pre-euro 3
senza filtro
PM = particolato
con filtro FAP
CO = monossido di carbonio
HC = idro carburi incombusti
9
Riflettori su Atr
Scuola Card e Conad,
abbonati al successo
Risultati positivi per la promozione con il Centro Montefiore di Cesena
La vendita degli abbonamenti Scuola Card
per l’anno scolastico
2007-2008 ha visto
una novità rilevante:
un accordo di comarketing fra Atr
e Conad per promuovere la scelta
del mezzo pubblico.
In pratica per ogni abbonamento
sono stati regalati dei buoni spesa
validi presso il superstore Conad
del Centro Montefiore di Cesena.
I buoni crescevano di numero se
anche uno dei genitori sottoscriveva
un ticket annuale.
“Il successo dell’iniziativa è stato
oltre le previsioni, sia in termini di
numeri che in termini di gradimento degli utenti”, dice Franco Mam-
belli, direttore del Conad Montefiore.
“In ottobre abbiamo ritirato 2.944
buoni, e in novembre altri 2.532.
La cosa che ci ha positivamente
sorpreso è che ben più della metà
provenivano da fuori delle mura
comunali. Di fronte a questi risultati la nostra valutazione non può
che essere positiva. L’auspicio è di
poter ripetere presto l’iniziativa in
futuro”.
Considerazioni queste che trovano
ulteriore conforto nei dati di vendita degli Scuola Card, che hanno
segnato un incremento del 4% rispetto al 2006 con 11.559 abbonati
complessivi.
Fino al 30 maggio, inoltre, sarà in
vendita anche Estate Card, l’estensione ai mesi di luglio e agosto dell’abbonamento scolastico.
I biglietti Atr cambiano veste
1
3
zone
7
zon
e
2,30
valido 90 minuti
mostrare all’autista
entrando in vettura
1,00
inuti
o 70 m
valid
ista
l’aut ura
are al
vett
mostr
do in
entran
4,70
vali
do 1
Dal primo gennaio di quest’anno i biglietti e gli abbonamenti Atr hanno un nuovo stile grafico, che facilita
l’utilizzo e la comprensione della nuova tariffazione a zone. Ogni zona, infatti, identificata da un colore
diverso: i titoli validi in una sola zona sono verdi, quelli validi per due zone sono blu, quelli per tre zone
sono di colore rosso, e così via fino ai titoli validi per 13 zone. Anche gli abbonamenti che si riferiscono alla
medesima zona urbana sono identificati dallo stesso colore: per la zona 60 di Forlì sono tutti di colore rosa,
quelli validi a Cesena sono invece di colore viola.
65 m
mo
inut
entrstrare
and all’a
i
o in utis
vett ta
ura
Abbonamenti speciali: via al rinnovo
Anche per il 2008, Atr propone
l’Abbonamento Annuale Speciale,
che consente di viaggiare senza
limitazioni di corse per 12 mesi, ad
un costo vantaggioso.
L’Abbonamento è riservato a
donne di almeno 58 anni e uomini
di almeno 63 anni, che nell’ultimo
modulo Irpef presentato abbiano
dichiarato un reddito personale
massimo inferiore o pari a 13.200,00
Euro se vivono soli, a 11.00,00
Euro se non vivono soli, oppure
un reddito complessivo massimo
di 22.000,00 Euro se coniugati
e non legalmente separati. Tra
le opportunità più interessanti si
segnala l’Abbonamento Cumulativo
che consente di viaggiare per tutto
l’anno sulla rete urbana di Forlì
o di Cesena, oltre ad una linea
extraurbana a scelta.
linea
ex+tra
zonFoarlì60
Cognome
e Nome
Abbonam
ento rilasci
al
Vale dal
a
Percorso
da
a
sera ATR
Numero Tes
43,00
10
ato il
MOSTRARE
URA
DO IN VETT
A ENTRAN
ALL’AUTIST
Mobilità e ambiente
Il Minimetrò
corre sopra Perugia
Inaugurato l’innovativo progetto di metropolitana leggera firmato
dall’architetto francese Jean Nouvel
di Laila Errani
Scale mobili, ascensori, parcheggi di
scambio: è dagli anni Ottanta che
Perugia sperimenta con successo
soluzioni di mobilità innovative per
ridurre l’inquinamento in centro
storico. Ora si è aggiunto un altro
tassello: è stato inaugurato, infatti, il
Minimetrò, progetto internazionale
firmato dall’architetto francese Jean
Nouvel e costruito dall’altoatesina
Leitner Technologies. Si tratta di
una metropolitana leggera composta da 25 vetture trainate da fune
elettrica. Le carrozze si muovono su
ruote gommate ad una frequenza di
una vettura al minuto su binari posti quasi per l’intero percorso al di
sopra del livello stradale. I tre chilometri del viaggio vengono coperti in
circa undici minuti.
Londra 2012: le prime Olimpiadi senza auto
Gli otto milioni di spettatori delle Olimpiadi di Londra 2012 non potranno
raggiungere i luoghi degli eventi in auto, ma solo col trasporto pubblico, a piedi o
in bici. Cancellati anche i progetti per due megaparcheggi. “Vogliamo cambiare
le abitudini della gente in modo permanente”, dicono gli organizzatori.
Fonte: www.timesonline.co.uk
Milano: finanziamenti per chi
va a lavorare in bus
L’Aquila laboratorio
per la monorotaia
La Giunta di Milano ha approvato
un progetto di cofinanziamento
pubblico-privato per l’acquisto
di abbonamenti annuali ai mezzi
pubblici urbani ed extraurbani
da parte dei dipendenti delle
aziende cittadine.
Tram con monorotaia in gomma
a guida vincolata: è il progetto
con cui la città dell’Aquila conta
di aumentare la quota dei fruitori
del trasporto pubblico locale dal
25% al 40%, una media da Nord
Europa.
Fonte: www.comune.milano.it
Fonte: TP Trasporti Pubblici 11/2007
11
Doppio microfono
Su e giù
da Predappio
La parola ai protagonisti della linea 96A: autisti e pendolari in viaggio da Forlì alla valle del Rabbi
di Elisabetta Canali
JOSIP MATVI, autista
LINDA PAPIANI, pendolare
“Il bello di questo lavoro?
Conoscere sempre gente nuova”
“Odio guidare, per questo
adoro l’autobus”
Josip Matvi è di origine croata ma vive in Italia da
molti anni. La sua è una storia singolare: infermiere
professionale, arriva in Italia nel 1999 e dopo qualche anno passato a Milano decide di trasferirsi a
Forlì, dove attualmente risiede con moglie e figlio al
quale dedica tutto il tempo libero che rimane dopo
il lavoro.
“La mia è stata una scelta, ho deciso di cambiare
lavoro e dopo una breve esperienza nel settore del
trasporto, ho fatto domanda per lavorare come autista di autobus”, racconta Josip.
Fra le tante linee che percorre giornalmente, anche
la 96A da Forlì a Predappio: “La strada è pericolosa
perché è stretta e poi ci sono sempre alcuni pericoli costanti come per esempio i mezzi pesanti che a
volte non sono prudenti e non rallentano quando ci
incrociano, ma anche le biciclette che soprattutto
Linda Papiani è una bella signora dal sorriso aperto
e gioviale, è una dei tanti viaggiatori pendolari della
linea 96A che ogni mattina la porta da Fiumana,
suo paese d’origine e attuale residenza, a Forlì dove
lavora come funzionario in una importante struttura pubblica.
“Sono una pendolare storica, e non solo su questa
linea, ho vissuto per diciotto anni a Ravenna e l’autobus mi accompagnava ovunque. Nutro un vero e
proprio feeling per gli autobus anche perché odio
guidare”, racconta Linda.
Tredici anni fa si trasferisce con la famiglia al paese
d’origine – “però ho continuato a fare la pendolare
su Ravenna” – e solo da tre lavora a Forlì.
“In realtà faccio un uso misto dei mezzi pubblici.
Spesso la mattina prendo la corriera che arriva dai
paesi più lontani e la sera invece uso sempre la li-
Ravenna
3901
3913
Prada
La linea 96A, da Forlì a Predappio
3919
Barisano
C
60
La linea 96A copre il tragitto da Forlì a Predappio, partendo con frequenza
oraria da Piazza Saffi e percorrendo circa 19 km in 46 fermate, dislocate nelle
località della vallata del Rabbi. Gli autobus in servizio su questa linea sono di
tipo suburbano a pianale ribassato. Possono ospitare 40 persone a sedere, su
sedili ergonomici che garantiscono sicurezza e comfort. Inoltre, sono dotati di
sistemi di sicurezza contro il bloccaggio e il pattinamento delle ruote, impianto
di climatizzazione e musica a bordo. Il biglietto di corsa ordinaria valido per 2
zone e 75 minuti costa  1,70.
12
Villafranca
Faenza
3905
FORLÌ
S.Maria
Nuova
S.Martino
Terra del Sole
Castrocaro
Dovadola
53
Rocca S. Casciano
52
Forlimpopoli
51
61
Predappio
Bertinoro
70
71
Meldola
81
Tontola
62
Borello
So
di sera percorrono la strada senza il fanale acceso”,
dice un po’ rammaricato.
Il mestiere di autista è piuttosto impegnativo, richiede concentrazione continua ma anche attenzione
verso chi si trasporta:
“Mi capita di accompagnare tante
persone, a volte si
“I pericoli?
lamentano per i riTir troppo veloci e
tardi, ma in realtà
noi stiamo lavobiciclette a fari spenti”
rando per loro e
ci sono tanti motivi
molto spesso indipendenti
dalla nostra volontà, quindi chiederei loro un
atto di fiducia e soprattutto un po’ più di pazienza.
Il bello di questo lavoro però sta proprio nel fatto
che si conosce sempre gente nuova. Anche se non
c’è tempo per approfondire la conoscenza perché
questo percorso richiede molta attenzione.”
La linea che trasporta i viaggiatori della vallata del
Rabbi riserva a volte qualche sorpresa: “Quando
guido sento anche tante storie, il tragitto consente ai
viaggiatori di chiacchierare e mi capita molto spesso di sentire cose divertenti o anche, perché no, di
avere informazioni su cose che mi interessano”. Un
suo rammarico? “Forse si è perso il gusto delle relazioni umane, a volte le persone quando salgono in
autobus fanno fatica persino a salutare, soprattutto
i giovani, un peccato”.
Ravenna
3901
nea extraurbana. Ma che differenza! Sulla corriera le persone, ma soprattutto gli autisti,
sono sempre le stesse, e con il
tempo si è creata una sorta
“Un Natale dimenticai
di comunità solidale con i
viaggiatori. Inoltre i mezi regali: l’autista me
zi sono più confortevoli: i
li conservò”
seggiolini sono più comodi e
sicuri. Purtroppo questo non
succede nei mezzi suburbani
dove gli autisti non sono sempre gli stessi e a volte capita di incontrare quello che
non è in giornata e ha modi un po’ scorbutici. Non
capiscono, forse, quanto è importante il loro lavoro
perché la giornata di un pendolare inizia con il loro
buongiorno”, racconta Linda.
“E’ pur vero però che spesso la loro pazienza è messa a dura prova, soprattutto quando ci sono molti
studenti: c’è un gran baccano e alcuni ragazzi si
comportano in maniera davvero villana”.
Linda negli anni ha raccolto una serie di aneddoti
sfiziosi da raccontare: “come quella volta che dimenticai i regali di Natale sul pulmann e l’autista
me li conservò, così che potei recuperarli per tempo.
Una bell’avventura e decisamente un bel ricordo”.
Alcune vedute di Predappio, con la mole della Chiesa di S.
Antonio
Lido di Classe
3914
Lido di Savio
Savio
La buona educazione
prima di tutto
Milano Marittima
19
3920
Cervia
Castiglione
Qual è il comportamento corretto da tenere
quando si viaggia in autobus? In materia, più che
i regolamenti, contano i principi del vivere civile,
quelli che impongono di non fare agli altri quello
che non vorremmo fosse fatto a noi. Vietato, quindi,
occupare più di un posto a sedere (magari con
la borsa), ingombrare le uscite e fare uso della
richiesta di fermata senza motivo. Ma anche – è
ovvio - sporcare o danneggiare parti della vettura,
disturbare il prossimo e trasportare oggetti
pericolosi.
Casemurate
3923
CESENATICO
80
mpopoli
S. Mauro Mare
90
4002
CESENA
Bellaria
Gatteo
Calisese
Montiano
Gambettola
91
S. Mauro
Pascoli
Savignano
Sorrivoli
Longiano
Monteleone
Roncofreddo
4001
Rimini
S. Arcangelo
4003
13
Condividiamo il viaggio
In treno
con Stendhal
Un viaggio tra la Romagna e Firenze, alla ricerca di emozioni che nessuna automobile potrà mai
dare. MD vi presenta “Fotogrammi”, il racconto vincitore del quarto concorso Atr “Sulla Strada”.
Primo Classificato
Fotografia Adulti
Giovanni Fae
“Geometrie Urbane”
Tutti i racconti e le foto selezionate
dalla giuria del concorso “Sulla
Strada” sono raccolti nel libro
omonimo, reperibile presso i Punto
Bus di Forlì e Cesena
Fotogrammi
L’asfalto è ancora bagnato, il sole tiepido del mattino
riscalda appena. Vasco Rossi nelle orecchie e scarpe da
ginnastica. Un passo dopo l’altro, sempre più veloce,
conquisto la strada. L’asfalto si muove veloce sotto di
me, arrivo al parco e continuo con Vasco che mi fa
compagnia. Mi piace correre, pensare di poter andare
dove voglio, come voglio. Respirare per mezz’ora
un’aria meno avvelenata e da sola, per una volta. Corro.
Tante le cose da fare, le persone da vedere. Ma quella
mezz’ora sono io con me, prima di riprendere il treno,
lunedì e tornare di là dall’Appennino.
“Questi treni sono sempre in ritardo!” La voce
stridula di una signora di mezza età, troppo truccata e
profumata per quell’ora di lunedì mattina, mi riscuote
dal dondolio del treno, quella ninna nanna rumorosa
che mi fa compagnia è spezzata dalle solite lamentele...
sbadiglio e guardo dal finestrino: siamo al “50”. Sorrido
pensando alla storia della moglie del casellante, quando
ancora quelle case con i chilometri stampati sul muro
avevano un senso, quando erano belle da vedere,
quando ogni piccola stazione era curata e abitata e le
persiane verdi scrostate non penzolavano pericolose,
attaccate a un unico cardine. Era una donnina piccola
e semplice e alla morte del marito non volle lasciare
quel posto, quella casa buia, pronta, alla finestra
sventolava la mano alla vetturina, alla gente per cui la
metà strada non ha quasi mai un senso, gente che forse
neanche si è accorta di una casa in rovina con un “50”
14
sbiadito stampato sul muro. Il sole sta sorgendo adesso,
romantico. Fa freddo, mi sistemo meglio nel piumino e
guardo ancora fuori. La luce si fa strada piano piano,
mostra dettagli troppo a lungo nascosti, i peschi ed i
susini tornano ai loro colori, rosa e bianco decorano il
verde dei campi, quasi un’oasi minacciata dalla strada
trafficata, lì di fianco, da quelle macchine sbuffanti in
fila di fronte al passaggio a livello, che, ostile, sembra
bloccare anche la loro vita.
Una vita che qualcuno vuole sfidare, ancora lì, sulla strada, con il
piede schiacciato fino in fondo all’acceleratore, gli occhi spalancati,
brillanti di sfida e non solo, occhi che forse non si riapriranno
mai più. Eppure è bello andare veloci, sui rettilinei, la canzone
preferita nello stereo, il cambio agile... ma non puoi distrarti. La
strada è così , la vita è così: ogni distrazione è un momento non
vissuto, è qualcosa di perso, è un fotogramma buio nella pellicola
di un film.
E invece come è bello, sulla strada non perdersi
niente, scendere dalle montagne e rivivere l’emozione
vertiginosa di Stendhal: la vista di Firenze, dalla curva
schiacciata sotto i massi e pensare, pensare che dietro
ogni finestra c’è una vita, una strada da percorrere e
attraversare, un’infinità di incroci che nessun semaforo
e nessuna rotonda possono prevedere.
E allora... andiamo!
Primo classificato
Narrativa Adulti
Elena Barbugli
Fotogrammi
L’oroscopo del viaggiatore
Gli astri
a febbraio e marzo
a cura di Astroluna.it
Acquario
“in viaggio verso la serenità”
Pesci
“un nuovo incontro dopo la curva”
Ariete
Toro
Gemelli
In questo periodo potrebbe capitarvi di organizzare la giornata al volo… sarete voi
quelli che arrivano di corsa alla fermata all’ultimo minuto? Periodo molto positivo per
viaggiare e comunicare.
Detesterete però farvi condizionare da chi non sa rinunciare alle sue comodità.
Date sfogo al vostro amore per la natura e
viaggiate in auto solo quando necessario,
senza sprecare risorse. Ecologici nel dna
preferirete utilizzare i mezzi nel modo migliore, anche condiviso.
Nuovi incontri in vista per chi
ha il coraggio di seguire nuove strade.
Sarete attivi e brillanti e potrete dare spazio
ai progetti tralasciando ciò che è inutile.
È il momento giusto per andare a fare shopping: perché non in autobus?
Potrebbe aspettarvi un’interessante conversazione con gli
altri passeggeri, conducente
compreso!
Cancro
Leone
Vergine
L’intensità delle vostre emozioni si sposa
perfettamente con l’importanza degli eventi che hanno luogo davanti ai vostri occhi:
chi si preoccupa sempre degli altri come
voi potrà cedere il posto ad una
mamma in attesa o ad una
persona anziana.
Viaggi in famiglia.
Siete disposti ad offrire il viaggio alle persone a cui tenete pur di non viaggiare soli.
Regalate un abbonamento del bus a chi
non se lo aspetta: vi sentirete al centro del
mondo. Decidete quali rapporti
chiudere e quali, invece, migliorare e coltivare.
Perfetti organizzatori amate pianificare nei
minimi dettagli i vostri viaggi e detestate i
ritardi. Ma in questo momento potreste arrivare in ritardo voi… o no?
Periodo magico per ritrovare
nuova energia e continuare
nella giusta direzione.
Bilancia
Scorpione
Sagittario
È il periodo giusto per essere impeccabili in
ogni occasione: anche a un’occasione mondana o a una mostra d’arte si può arrivare
in autobus!
In fin dei conti al giorno d’oggi è
molto più chic essere ecologici
che arrivare su una limousine
di lusso
Sarete pieni di idee e saprete essere anche
molto convincenti. Perché non provate a
convincere qualcuno a lasciare a casa l’auto
e a provare l’autobus?
Non esagerate con le occhiate di
fuoco agli altri passeggeri: potreste incenerire qualcuno...
Siete i viaggiatori per eccellenza, amate cogliere ogni occasione per organizzare un
viaggio e quando non c’è ve la inventate.
L’importante è non fermarsi mai.
Non c’è momento migliore per
una scelta di mobilità ecologica: abbandonate l’auto, o
almeno limitatene l’uso!
Capricorno
Acquario
Pesci
Determinazione e buon gusto vi rendono vincenti. Nelle prossime settimane non
riuscirete a rilassarvi un attimo. Efficienti e
organizzati ottimizzerete i tempi e le risorse
senza perdere mai un minuto.
Ma come mai alla fermata
arrivate sempre con troppo
anticipo?
Sempre alla ricerca di amici e di nuove
esperienze, avrete occasione di viaggiare in
compagnia: una passeggiata per mostre e
musei è quello che ci vuole per rilassarvi.
Ottima carica vitale, lucidità ed
efficienza. Nel lavoro individuerete progetti e persone
affidabili.
Mantenete la concentrazione su quello che
ritenete davvero importante. Romantici e
sognatori come siete potreste distrarvi e…
non vi siete accorti che avete superato la
vostra fermata dell’autobus?
Anche dalle nuove conoscenze nasceranno occasioni e
opportunità.
15
aÉVjidWjh
W_kjWbWY_jj}
h_ZkY[
_bjhW\ÓYe
iVg^[[VbVhh^bV&&!--:jgdXZci ^kVVab^c#YVd\c^iZaZ[dcdÒhhd
h[dZ[bÊWh_W
f_’fkb_jW
?bjhWifehjefkXXb_Yefhej[]][bÊWcX_[dj[[bWiWbkj[
D\c^ \^dgcd \a^ VjidWjh 6ig k^V\"
\^Vcd eZg edgiVgX^ V hXjdaV! Va aV"
kdgd!Z^cijii^fjZ^ajd\]^X]Z[Vc"
cdbjdkZgZaVhdX^Zi|ZaÉZXdcdb^V
adXVaZ#
D\c^ eZghdcV X]Z hVaZ ^c VjidWjh
V^jiVhZhiZhhdZaVhjVX^ii|VgZ"
he^gVgZ bZ\a^d/ bZcd VjidbdW^a^
h^\c^ÒXVcdigV[ÒXdbZcd^ciZchdZ
hdegViijiid bZcd Zb^hh^dc^ ^cfj^"
cVci^!iVcidYVccdhZeZgaÉVbW^Zc"
iZZeZgaVhVajiZ#
16
D\c^kdaiVX]ZegZ[Zg^VbdaÉVjidWjh
Va bZood eg^kVid! Y^Vbd ^a cdhigd
Xdcig^Wjid V b^\a^dgVgZ aV fjVa^i|
YZaaÉVg^VZYZaaVk^iV^cX^ii|#
D\c^ Vccd 6ig! ^c WVhZ VaaZ g^hdg"
hZ Y^hedc^W^a^! hdhi^ij^hXZ ^ kZ^Xda^
e^‘ kZXX]^ Xdc VjidWjh ZXdad\^X^!
^chiVaaV ^a Òaigd Vci^eVgi^XdaVid hj^
bdidg^ Y^ZhZa! V\\^jc\Z bZoo^ Va^"
bZciVi^VbZiVcddZaZiig^X^!g^ccd"
kVcYdXdh‡^ahjd^beZ\cdcZ^Xdc"
[gdci^YZ^X^iiVY^c^ZYZaaÉVbW^ZciZ#
Vigckel[bW][dj[egdbjdkZaÉVbW^ZciZ
lll#Vig#[X#^i