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MDmagazine n°1 mobilità e dintorni MD Mobilità e dintorni - Magazine di mobilità sostenibile - n. 1/2008 Direttore responsabile: Ubaldo Marra - Editore: Sapim, Forlì - Stampa: Stabilimento Tipografico dei Comuni, Santa Sofia (FC) Poste Italiane SpA sped. in A.P. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB Forlì – Aut. Trib di Forlì 4/2000 Variazioni in attesa di registrazione presso il Tribunale di Forlì, come da istanza presentata il 30/1/2008 MD Magazine la nuova rivista Atr Parkibus a Cesena parcheggi e vai in centro con un euro Autobus col filtro mezzi più puliti con le nuove tecnologie Su e giù da Predappio intervista doppia sulla linea 96A L’oroscopo del viaggiatore le previsioni segno per segno In autobus intervista a Dino Amadori, direttore scientifico IRST atr muove la gente promuove l’ambiente 2008 Atr aderisce al progetto Impatto Zero MDmagazine mobilità e dintorni n°1 gennaio / febbraio 2008 Indice MD Mobilità e dintorni Magazine di mobilità sostenibile Registrazione Tribunale di Forlì 4/2000 Variazioni in attesa di registrazione presso il Tribunale di Forlì, come da istanza presentata il 30/1/2008. L’editoriale Mettiamo Atr al centro Intervento di Giulio Guerrini, Direttore Generale Atr Pag. 3 Direttore editoriale Fausta Emiliani L’intervista in autobus Un viaggio che vale una vita Parla il Prof. Dino Amadori, Direttore Scientifico IRST di Meldola Pag. 4 Gli itinerari del cuore Al trotto verso Cesena In autobus, alla scoperta della città malatestiana Pag. 6 Comitato di redazione Fausta Emiliani, Laila Errani, Giulio Guerrini In redazione Alessandra Catania, Fausta Emiliani, Franco Gazzotti, Elisabetta Canali, Enrico Stoppa Coordinamento editoriale Sapim, Forlì Progetto grafico e impaginazione Tuttifrutti, Ravenna Fotografie Archivio Atr, Fabio Blaco, Alberto Monti, Foto Pippo, Nazario Spadoni Stampa Stabilimento Tipografico dei Comuni, Santa Sofia (FC) Editore Sapim, Forlì MD protegge l’ambiente: è stampato su carta riciclata al 100% e inoltre riduce e compensa le emissioni di CO2 con la tutela di 5.300 mq di foresta nel Parco del Ticino. Per comunicare con Atr Riflettori su Atr Autobus con filtro, grazie! Aumentano i mezzi con dispositivo antiparticolato Pag. 8 Scuola Card e Conad, abbonati al successo I biglietti cambiano veste Abbonamenti speciali: via al rinnovo Pag. 10 Mobilità e ambiente Il Minimetrò corre sopra Perugia Altri buoni esempi di mobilità sostenibile dall’Italia e dall’Europa Pag. 11 Doppio microfono Su e giù da Predappio Un autista e una cliente raccontano il loro viaggio sulla linea 96A Pag. 12 Condividiamo il viaggio In treno con Stendhal Il racconto e la foto vincitori del 4° concorso Atr “Sulla Strada” Pag. 14 L’oroscopo del viaggiatore Gli astri a febbraio e marzo Pag. 15 * *tariffa massima 11,88 euro/cent + Iva al minuto da ogni telefono fisso; dai cellulari il costo è come da piano tariffario dell’operatore Editoriale Mettiamo Atr al centro di Giulio Guerrini “MD è morto, viva MD”. Questa potrebbe essere la citazione giusta e un po’ enfatica per il nuovo corso della rivista di ATR, che cambia pelle, mantenendo lo stesso marchio, ma con un nuovo significato: da “MD – Mobilità Duemila” a “MD – Mobilità e Dintorni”. Il Duemila è già passato, mentre è intorno alla Mobilità che vogliamo posizionare il nuovo bimestrale che ATR intende distribuire, a partire da questo primo numero, per tutto il 2008 e, pensiamo, per gli anni a seguire. L’obiettivo della pubblicazione, che verrà distribuita con una tiratura di circa 10.000 copie ogni bimestre, è quello di porre il trasporto pubblico e la mobilità più in generale al centro dell’attenzione di coloro i quali, o per i propri spostamenti, o per professione, o per interesse pubblico, frequentano i bus e/o si occupano quotidianamente dei problemi ad essi collegati. Stiamo parlando dei clienti più fedeli come gli abbonati, stiamo i prose gratuitamente er ev ric ri de si de Se Dintorni “MD Mobilità e simi numeri di questo la in stampatello Magazine”, compi busta chiusa a: coupon e invialo in esena la Mobilità Forlì-C r pe zia en Ag r At – 47100 Forlì via Lombardini, 2 o 0543.21254 o per fax al numer rm su o compila il web fo letter www.atr.fc.it/news Nome Cognome Indirizzo parlando degli operatori più presenti come gli autisti e il personale di front-line, e stiamo parlando infine di tutti quegli attori che, sia CAP a livello tecnico, sia politico, interagiscono o decidono sui problemi o sulle strategie. Ecco quindi che MD Magazine vuole mettere ATR, il trasporto pubblico e la mobilità al centro di un circolo virtuoso che veda i gruppi di interesse principali parlare e leggersi su argomenti comuni, o resi tali dalla diffusione del periodico. È ferma la convinzione che autisti e abbonati abbiano molti punti in comune quando affrontano il problema della mobilità. Questa convinzione ci deriva dall’aver spesso analizzato, ad esempio, i reclami da un lato e i “rapportini” dall’altro, verificando che esistono argomenti sui quali entrambi esprimono pareri molto simili: clienti e autisti non vivono quindi contrapposizioni, bensì comunanze che devono essere enfatizzate e maggiormente condivise, affinché dall’attenzione reciproca si sviluppino sia un miglioramento nella fruizione del trasporto pubblico, sia una reciproca conoscenza e un trasferimento di informazioni. È questa la nuova frontiera della quale il nuovo MD si fa “manifesto”: chi fruisce, chi lavora e chi decide sul trasporto pubblico a Forlì-Cesena deve confrontarsi e comunicare. In questo senso Località Provincia e-mail* cellulare* ggi di servizio da Atr per ricevere messa * campi facoltativi, Data Firma pleta dil’informativa com letto e accettato Dichiaro di aver zo sponibile all’indiriz dex.php?id_pag=138 nte /in www.atr.fc.it/main dati verranno utilizzati esclusivame ei moSi intende che i mi e per aggiornarmi sulle novità, pro le per l’invio del giorna attività di ATR in genere. lle zioni, concorsi e su autorizzo questa pubblicazione vuole contribuire a ricreare un rapporto diretto e un dialogo che vedano chi eroga il servizio come attore e promotore del servizio stesso, chi ne fruisce come utilizzatore attivo e non autorizzo Firma interlocutore privilegiato, e chi infine ne decide le politiche come interprete attento e pianificatore efficace. Un grande augurio a Mobilità e Dintorni Magazine! 3 L’intervista in autobus Un viaggio che vale una vita Il professor Dino Amadori racconta lo straordinario percorso dell’IRST. E apre per noi il diario dei ricordi di viaggio, a partire dalla “Sita” su cui viaggiava per andare a studiare da Corniolo a Siena di Alessandra Catania Sembra incredibile, eppure quella che oggi è la modernissima struttura che ospita l’IRST, Istituto per la Ricerca e lo Studio dei Tumori di Meldola, un tempo era l’involucro del vecchio e malandato ospedale, per tanti anni punto di riferimento sanitario più prossimo per i cittadini dell’operosa vallata del Bidente. La straordinaria trasformazione è il frutto dell’impegno di molte forze pubbliche e private, ma soprattutto della determinazione di un uomo che, fin da bambino, ha scelto di dedicarsi alla medicina e alla cura delle patologie oncologiche. Incontriamo il professor Dino Amadori nel suo ufficio di direttore scientifico dell’IRST, dove si reca ogni giorno per coordinare le attività di un centro in “Muovermi in autobus cui non solo si fa ricerca mi è sempre piaciuto, avanzata ai primi posti in Italia, ma dove trovano sin da bambino” una nuova speranza anche pazienti in lunga degenza e day hospital. Lei mi rispondeva che i papi erano sempre per) Professore, come si è avvici- sone molto vecchie e quindi decisi nato alla medicina e soprattut- che, piuttosto che essere vecchio, to alle patologie oncologiche? era meglio fare il medico per curare Questa è una domanda che ricorre quella malattia che in paese causava molto spesso e alla quale rispondo tanti lutti. sempre volentieri. Io sono nato a Volevo fare l’oncologo. Per questo, Corniolo, un piccolo paese del no- pur lavorando come chirurgo, presi stro Appennino, e ricordo che ogni due specializzazioni in endocrinolovolta che c’era una persona malata gia e malattie polmonari. Nel 1967, di cancro il paese diventava muto, finalmente, ebbi l’opportunità di lanon si parlava del malato e tantome- vorare per il centro oncologico che no si nominava la malattia. Nono- stava nascendo sotto la direzione del stante fossi solo un bambino, questa professor Martuzzi e poi nel 1979 cosa mi colpì molto. fondai lo IOR, che ha finanziato le prime ricerche svolte in collabo) Che futuro vedeva davanti a razione con gli oncologi della Rosé? magna. L’IRST è frutto di questo A mia madre, che mi chiedeva cosa percorso e dell’impegno di quanti volevo fare da grande, dicevo sem- hanno creduto che si dovesse fare di pre che avrei voluto fare il Papa. più nella lotta contro i tumori. 4 ) L’IRST sta diventando un centro sempre più importante: quali sono le strategie future? Vorremmo consolidarci per poi ottenere il riconoscimento di istituto di ricovero e cura a carattere scientifico dal ministero della Salute per avere accesso ai fondi stanziati per la ricerca. In più vorremmo incrementare i collegamenti con le varie chirurgie della Romagna per sviluppare delle specificità di chirurgia oncologica. ) Lei è nato in un piccolo paese di montagna, come si spostava e qual è il suo ricordo più bello? Ho veramente dei ricordi molto belli anche perché viaggiare in autobus mi è sempre piaciuto. Partivo dal Corniolo con la corriera, che allora Gli stili di vita che prevengono si chiamava “Sita”, per andare a Firenze e poi da lì a Siena, dove andavo a scuola, sempre in autobus. La mia vita è stata tutta un susseguirsi di viaggi. Anche le mie vacanze avvenivano in autobus, con cui mi spostavo da casa di mio zio per andare in una colonia del senese. Ricordo ancora il viaggio su un autobus blu che arrivava sempre prima di quello su cui viaggiavano gli altri ragazzini, che invece era rosso. ) Questione traffico: cosa ne pensa? Questo è un problema presente oramai ovunque, sia nei grandi che nei piccoli centri. Tuttavia, ci sono alcune cose che potrebbero, se non risolvere, almeno alleviare la situazione. Per esempio parcheggi scambiatori attorno alla città e più mezzi pubblici a disposizione, privilegiando quelli elettrici che sono meno rumorosi e inquinanti. Anche se gli autobus attualmente in circolazione sono ottimi proprio perchè hanno dei dispositivi (i filtri antiparticolato di cui si parla in questo numero, ndr) che svolgono una funzione anti inquinante adeguata. I primi autori della prevenzione oncologica? Siamo noi stessi. «È noto - spiega il direttore scientifico dell’IRST, Dino Amadori - che circa il 70% di tutti i tumori non esisterebbe se si applicassero delle semplici regole di prevenzione personali». Il primo ambito in cui fare attenzione è quello dell’alimentazione, che deve essere basata su verdura e frutta fresca (di cui occorrerebbe consumare cinque porzioni al giorno, le famose “five a day”), ma anche sul pesce azzurro e sulla mai troppo lodata dieta mediterranea. «L’altro elemento di fondamentale importanza - spiega Amadori - è quello di rinunciare al fumo, perché è provato che nella correlazione fra dieta sbagliata e fumo di sigaretta ben il 65% dei tumori trova la sua origine». C’è poi una quota, residua ma importante, di malattie oncologiche legata a infezioni virali e agli stili di vita personali. «Come l’epatite C - spiega Amadori - che è una piaga tra i consumatori di droghe e che è diretta responsabile di numerose lesioni tumorali al fegato». Ma anche come l’HPV, lo Human Papilloma Virus, che nel collo dell’utero della donna determina il tumore della cervice uterina e si trasmette prevalentemente con l’attività sessuale non protetta. La linea 96 prolunga la sua corsa fino all’IRST Saffi iazza P Forlì - tudi entro S C Forlì - rtino in San Ma ano Grisign Para Meldola Meldola Onpi a Irst Meldol St. Da qualche settimana l’IRST, neonata struttura medica di eccellenza nazionale, è raggiungibile in autobus grazie al prolungamento della linea 96: un’azione di concerto tra Comune di Meldola, che ha espressamente inoltrato la richiesta, e ATR, che garantisce i collegamenti con il nuovo polo ospedaliero specializzato nella cura e nella ricerca sui tumori. La linea, che parte come sempre dal centro di Forlì, raggiunge Meldola e termina la sua corsa proprio di fronte all’Istituto. La frequenza oraria, il numero delle corse e le fermate sono rimaste inalterate. 5 Gli itinerari del cuore Al trotto verso Cesena Seguiamo la linea 4 lungo un itinerario che collega due luoghi simbolo: il rinomato Ippodromo del Savio e via Cesare Battisti, che punta a diventare il “salotto buono” del centro storico. di Alessandra Catania Mai proposito di “darsi all’ippica” fu più propizio: la storia dell’Ippodromo del Savio, oggi uno dei più rinomati circuiti italiani, cominciò proprio da questa idea, elaborata all’inizio degli Anni Venti da un gruppo di appassionati del nobile sport equestre organizzatosi nella benemerita “Società ippica Cesenate”. Il nostro itinerario comincia da qui, a bordo della linea 4, la stessa che ci porterà in via Battisti, nel nuovo “salotto buono” di Cesena, passando per il ponte che coniuga il nuovo assetto architettonico della città con le atmosfere colte del centro storico. Il desiderio di dar vita ad un ippodromo capace di competere con le Una foto storica dell’ippodromo del Savio che racconta un’avventura imprenditoriale di successo nata dall’amore per i cavalli, animali nobili ed eleganti 6 altre piste italiane si concretizzò il 9 aprile del 1922, dopo circa due anni di lavori costati l’astronomica (per i tempi) cifra di un milione di lire - parte dei quali provenienti da una sottoscrizione popolare lanciata dai ben 86 soci fondatori. La pista fu progettata dall’Ingegner Buldrini secondo tutti i principi della “moderna architettura”: tribuna di legno, trecento posti a sedere, torretta per la giuria, totalizzatore e pista in terra battuta lunga 804 metri. Fu l’inizio di un’epoca d’oro, fatta di giornate di fuoco. Ma, almeno all’inizio, furono fuochi fatui. A fronte di tanto impegno e di una serie di appuntamenti ippici che già erano entrati nel circuito degli avvenimenti nazionali ed internazionali, nel 1924 l’ippodromo si trovò in forte passivo, tanto che l’Amministrazione Comunale decise di acquisire la struttura. Passarono quasi indenni gli anni prima della guerra, e quella che era la Società Ippica Cesenate si L’Ippodromo diventa punto d’incontro degli appassionati cesenati. Sullo sfondo, la ciminiera dello Zuccherificio, all’epoca ancora funzionante. trasformò in Società Cesenate Corse al Trotto: l’ippodromo diventò uno dei punti di passaggio obbligati dei cavalli più famosi e dei rispettivi fantini. La gestione oculata di Riccardo Grassi, oggi succeduto dal figlio Tomaso, ne fece inoltre un centro di approfondimento e formazione per tutti gli amanti del settore. La guerra interruppe questa lunga scia di successi e l’ippodromo si trasformò in centro di assistenza. Sarà necessario attendere fino agli anni Cinquanta, quando la pista del Savio inaugurò l’entrata nel Gran Circuit con le magiche notti cesenati, il Campionato Europeo e la nascita di un connubio tra divertissement e ippica che lega ancora oggi Cesena alle più rinomate località della riviera romagnola, in un turbinio di trasformazioni che ha traghettato la vecchia struttura in un centro ricreativo e sportivo in cui tutti possono trovare occasione di svago. Lasciamo l’ippodromo con le sue serate pirotecniche, mentre l’autobus ci accompagna verso la via intitolata al martire irredentista trentino Cesare Battisti, giustiziato dagli Austroungarici il 12 luglio 1916. Un ampio progetto di riqualificazione sta trasformando questa storica arteria cittadina da via di passaggio veloce per chi proviene da Forlì a porta d’ingresso del centro storico, con rno e durante spazi e arredi per favoriVia Battisti ripresa di gio re la socializzazione e la l’ultima Notte Bianca promozione commerciale. Un luogo di incontro, con locali e ritrovi per apprezzare una Cesena ancora “a misura di viaggiatore”, dove la mobilità sostenibile ha un ruolo importante, grazie alle piste ciclabili e a una corsia riservata agli autobus. Una strada elegante e moderna, che già da quest’anno, è diventata uno dei cuori pulsanti della Notte Bianca. E’ ora di scendere per goderci una bella passeggiata fra i palazzi antichi di Cesena. E, perché no, per un po’di shopping di qualità. Parkibus: con 1 un giorno in bus per tutti i passeggeri dell’auto Parcheggiare e prendere un comodo autobus per andare a fare shopping: un desiderio che Comune di Cesena e Atr hanno già realizzato con “Parkibus”. Il progetto - in vigore per un periodo sperimentale fino al 30 giugno - consente di parcheggiare nella zona dell’Ippodromo di Cesena, salire su un autobus delle linee urbane 4 o 5 dirette al centro città e viaggiare tutto il giorno con 1 euro su tutta le rete urbana. Il conducente deve acquistare lo specifico tagliando al parcheggio (gratuito per un abbonato Atr) il quale consente a tutti i passeggeri dell’auto di viaggiare gratuitamente! La zona Ippodromo è servita dalle linee urbane 4 (fermata in Via della Resistenza giardini) e 5 (fermata in Piazzale Ambrosiani), con transiti ogni 10 minuti nelle ore di punta e ogni 20 minuti nelle ore meno intense. L’ultima corsa feriale per il centro è prevista alla 20,11 con la linea 4 e alle 20,19 con la linea 5. Nei giorni festivi, corse ai 20’ e 50’ di ogni ora fino alle 20,50 con la linea 4 e ai 50’ fino alle 18.35 con la linea 5. 7 Riflettori su Atr Autobus? Con filtro, grazie! Autobus più puliti grazie alle nuove tecnologie e ai dispositivi antiparticolato che “mangiano” il PM10 quinanti, politiche di sostegno a favore di un uso maggiore del mezzo pubblico, ripianificazione e miglioramento della rete dei trasporti, iniziative di avvicinamento e fidelizzazione dei viaggiatori. Atr, che da anni pianifica e controlla la rete dei trasporti urbani, suburbani e extraurbani nella provincia di Forlì-Cesena, testimonia un impegno che parte già nel 2003 con l’entrata in servizio di più di 100 autobus di nuova generazione e dal 2004 con l’installazione di filtri antiparticolato su 18 autobus. Il filtro FAP riduce le emissioni di particolato del 90% di Fausta Emiliani FAP, ovvero Filtro AntiParticolato: un acronimo che al comune cittadino dice ben poco ma che ha un peso rilevante nel miglioramento della qualità dell’aria che tutti noi respiriamo e, di conseguenza, del nostro benessere e della vivibilità degli spazi pubblici della nostra città. Il tema della riduzione degli agenti inquinanti presenti nell’aria è decisamente prioritario nell’agenda di tutte le Amministrazioni Pubbliche ed in particolare delle agenzie che gestiscono i trasporti pubblici, oramai veri e propri punti di riferimento della mobilità sul territorio e non solo. Negli ultimi anni le regioni hanno dedicato somme sempre crescenti, anche se molto spesso non sufficienti rispetto alle reali esigenze di un movimento passeggeri in costante aumento, agli investimenti strutturali delle agenzie della mobilità: rinnovo del parco mezzi, adeguamento di parte dei mezzi esistenti con l’installazione di dispositivi di riduzione delle emissioni in- FAP, questi sconosciuti Ma cosa sono veramente questi filtri? In realtà i filtri antiparticolato esistono già da qualche anno in diversi modelli e possono essere applicati sia in fase di progettazione del mezzo che in fase successiva. Il principio base di funzionamento è quello di intrappolare e convogliare i gas di scarico in un dispositivo che cattura le particelle “cattive” e le brucia: i sistemi tecnologici con cui questa operazione viene svolta possono essere diversi, ecco perché i filtri utilizzati da Atr vengono chiamati FAP o CRT, proprio ad individuare Bus a metano, elettrici, col FAP: le tappe 8 1998 10 autobus elettrici entrano in servizio sulla rete urbana di Cesena 1999 5 autobus elettrici entrano in servizio sulla rete urbana di Forlì 2003 3 autobus elettrici si aggiungono alla flotta urbana di Cesena 72 autobus con motore diesel Euro 3 entrano in servizio sulle reti Atr 2004 su 18 autobus diesel della rete suburbana vengono installati i filtri anti-particolato CRT 2005 21 autobus diesel con filtri anti-particolato CRT entrano in servizio sulla rete extraurbana 2006 9 autobus alimentati a metano entrano in servizio sulla linea suburbana Forlì-Cesena 2007 su 67 autobus diesel delle reti suburbana ed extraurbana vengono installati i filtri FAP 2008 in primavera, altri 8 autobus a metano entreranno in servizio sulla rete suburbana e saranno installati altri 8 filtri antiparticolato FAP il sistema fisico con cui il particolato viene abbattuto. Tutti i filtri sono autopulenti e al loro interno avvengono reazioni chimiche di varia natura: il filtro trattiene il particolato, specifici catalizzatori innescano sia le reazioni di ossidazione del CO e degli idrocarburi incombusti, che quelle di combustione del particolato carbonioso intrappolato dal filtro. Queste reazioni avvengono ad altissima temperatura e necessitano di un innesco (un “aiuto”) di un catalizzatore. Nella tecnologia CRT il catalizzatore è costituito da elementi di metalli nobili, quali platino e rodio, che sono parte integrante dell’apparecchiatura, nella tecnologia FAP il Sono più di cento gli autobus Atr dotati di questa tecnologia catalizzatore è rappresentato da uno speciale additivo che serve ad abbassare la temperatura di combustione delle particelle carboniose e viene aggiunto direttamente al carburante. Il risultato di tanta complessa tecnologia è la riduzione delle emissioni inquinanti, ovvero dell’ossido di carbonio e del particolato, di oltre il 90%, cosa che si traduce per i cittadini e i viaggiatori in un complessivo miglioramento dell’aria e della qualità e vivibilità delle nostre città. Atr all’avanguardia Già da qualche anno la scelta di Atr è stata piuttosto netta: rispondere ad una richiesta, sia da parte dei cittadini che delle Amministrazioni Pubbliche con le quali si relaziona sul territorio, con una tecnologia certificata. Nel 2004 sono stati installati 18 dispositivi CRT su altrettanti mezzi in servizio sulle linee suburbane, mentre nel 2005 sono stati acquistati 21 autobus già dotati di sistemi di riduzione del particolato e infine nel 2006, sono stati acquistati 9 nuovi autobus a metano. Infine grazie ad un bando regionale di circa 4 milioni di Euro per per l’installazione di filtri antiparticolato, sono stati acquistati 67 filtri la cui installazione è terminata nel mese di dicembre 2007. Un impegno cospicuo sia in termini economici (ogni filtro costa circa 7.000 euro) che di energie impiegate:: non si tratta solamente di installare i filtri, operazione che comunque è complessa, c’è un iter burocratico molto complicato da seguire dato che ogni mezzo deve risultare omologato e in regola con il codice della strada anche dopo l’installazione, cosa che comporta la ri-omologazione e il collaudo di ogni singolo mezzo. Nel 2008 Atr prevede di acquistare altri 8 autobus a metano e, compatibilmente con le risorse economiche messe a nostra disposizione dalla Regione e dai nostri partner, installerà altri 8 filtri FAP e CRT. “Occorre tenere presente che i temi ambientali richiedono scelte consapevoli e di lungo respiro e in ogni caso non si ottengono risultati senza sforzo”, dichiara Alberto Dalla (foto sotto), responsabile Infrastrutture e Parco rotabile di Atr. Ma è vero che un autobus inquina meno? È una domanda che ricorre spesso, anche tra chi l’autobus lo utilizza regolarmente e si chiede se muoversi con un’auto - decisamente più piccola e leggera - non sia più “ecologico”. L’approccio giusto, in realtà, è un altro, soprattutto considerando che chi viaggia in auto di solito lo fa da solo. Si calcola che chi copre il percorso casa-lavoro con i mezzi pubblici (anche quelli diesel Euro 2) in un anno risparmi l’immissione in atmosfera di ben 1.000 chilogrammi di anidride carbonica, principale responsabile dell’effetto serra e “inquinante del futuro”. Lo stesso accade con le polveri sottili, veri “killer” atmosferici: una persona che lascia a casa l’auto e va al lavoro in autobus ne produce 75 grammi in meno. Emissioni di motori diesel a confronto Autobus a basso impatto ambientale 0,761 g/kWh flotta Atr al 31.12.2007 euro 3 euro con filtri a metano 0,076 0,006 0,084 0,150 elettrici 0,047 altri pre-euro 3 senza filtro PM = particolato con filtro FAP CO = monossido di carbonio HC = idro carburi incombusti 9 Riflettori su Atr Scuola Card e Conad, abbonati al successo Risultati positivi per la promozione con il Centro Montefiore di Cesena La vendita degli abbonamenti Scuola Card per l’anno scolastico 2007-2008 ha visto una novità rilevante: un accordo di comarketing fra Atr e Conad per promuovere la scelta del mezzo pubblico. In pratica per ogni abbonamento sono stati regalati dei buoni spesa validi presso il superstore Conad del Centro Montefiore di Cesena. I buoni crescevano di numero se anche uno dei genitori sottoscriveva un ticket annuale. “Il successo dell’iniziativa è stato oltre le previsioni, sia in termini di numeri che in termini di gradimento degli utenti”, dice Franco Mam- belli, direttore del Conad Montefiore. “In ottobre abbiamo ritirato 2.944 buoni, e in novembre altri 2.532. La cosa che ci ha positivamente sorpreso è che ben più della metà provenivano da fuori delle mura comunali. Di fronte a questi risultati la nostra valutazione non può che essere positiva. L’auspicio è di poter ripetere presto l’iniziativa in futuro”. Considerazioni queste che trovano ulteriore conforto nei dati di vendita degli Scuola Card, che hanno segnato un incremento del 4% rispetto al 2006 con 11.559 abbonati complessivi. Fino al 30 maggio, inoltre, sarà in vendita anche Estate Card, l’estensione ai mesi di luglio e agosto dell’abbonamento scolastico. I biglietti Atr cambiano veste 1 3 zone 7 zon e 2,30 valido 90 minuti mostrare all’autista entrando in vettura 1,00 inuti o 70 m valid ista l’aut ura are al vett mostr do in entran 4,70 vali do 1 Dal primo gennaio di quest’anno i biglietti e gli abbonamenti Atr hanno un nuovo stile grafico, che facilita l’utilizzo e la comprensione della nuova tariffazione a zone. Ogni zona, infatti, identificata da un colore diverso: i titoli validi in una sola zona sono verdi, quelli validi per due zone sono blu, quelli per tre zone sono di colore rosso, e così via fino ai titoli validi per 13 zone. Anche gli abbonamenti che si riferiscono alla medesima zona urbana sono identificati dallo stesso colore: per la zona 60 di Forlì sono tutti di colore rosa, quelli validi a Cesena sono invece di colore viola. 65 m mo inut entrstrare and all’a i o in utis vett ta ura Abbonamenti speciali: via al rinnovo Anche per il 2008, Atr propone l’Abbonamento Annuale Speciale, che consente di viaggiare senza limitazioni di corse per 12 mesi, ad un costo vantaggioso. L’Abbonamento è riservato a donne di almeno 58 anni e uomini di almeno 63 anni, che nell’ultimo modulo Irpef presentato abbiano dichiarato un reddito personale massimo inferiore o pari a 13.200,00 Euro se vivono soli, a 11.00,00 Euro se non vivono soli, oppure un reddito complessivo massimo di 22.000,00 Euro se coniugati e non legalmente separati. Tra le opportunità più interessanti si segnala l’Abbonamento Cumulativo che consente di viaggiare per tutto l’anno sulla rete urbana di Forlì o di Cesena, oltre ad una linea extraurbana a scelta. linea ex+tra zonFoarlì60 Cognome e Nome Abbonam ento rilasci al Vale dal a Percorso da a sera ATR Numero Tes 43,00 10 ato il MOSTRARE URA DO IN VETT A ENTRAN ALL’AUTIST Mobilità e ambiente Il Minimetrò corre sopra Perugia Inaugurato l’innovativo progetto di metropolitana leggera firmato dall’architetto francese Jean Nouvel di Laila Errani Scale mobili, ascensori, parcheggi di scambio: è dagli anni Ottanta che Perugia sperimenta con successo soluzioni di mobilità innovative per ridurre l’inquinamento in centro storico. Ora si è aggiunto un altro tassello: è stato inaugurato, infatti, il Minimetrò, progetto internazionale firmato dall’architetto francese Jean Nouvel e costruito dall’altoatesina Leitner Technologies. Si tratta di una metropolitana leggera composta da 25 vetture trainate da fune elettrica. Le carrozze si muovono su ruote gommate ad una frequenza di una vettura al minuto su binari posti quasi per l’intero percorso al di sopra del livello stradale. I tre chilometri del viaggio vengono coperti in circa undici minuti. Londra 2012: le prime Olimpiadi senza auto Gli otto milioni di spettatori delle Olimpiadi di Londra 2012 non potranno raggiungere i luoghi degli eventi in auto, ma solo col trasporto pubblico, a piedi o in bici. Cancellati anche i progetti per due megaparcheggi. “Vogliamo cambiare le abitudini della gente in modo permanente”, dicono gli organizzatori. Fonte: www.timesonline.co.uk Milano: finanziamenti per chi va a lavorare in bus L’Aquila laboratorio per la monorotaia La Giunta di Milano ha approvato un progetto di cofinanziamento pubblico-privato per l’acquisto di abbonamenti annuali ai mezzi pubblici urbani ed extraurbani da parte dei dipendenti delle aziende cittadine. Tram con monorotaia in gomma a guida vincolata: è il progetto con cui la città dell’Aquila conta di aumentare la quota dei fruitori del trasporto pubblico locale dal 25% al 40%, una media da Nord Europa. Fonte: www.comune.milano.it Fonte: TP Trasporti Pubblici 11/2007 11 Doppio microfono Su e giù da Predappio La parola ai protagonisti della linea 96A: autisti e pendolari in viaggio da Forlì alla valle del Rabbi di Elisabetta Canali JOSIP MATVI, autista LINDA PAPIANI, pendolare “Il bello di questo lavoro? Conoscere sempre gente nuova” “Odio guidare, per questo adoro l’autobus” Josip Matvi è di origine croata ma vive in Italia da molti anni. La sua è una storia singolare: infermiere professionale, arriva in Italia nel 1999 e dopo qualche anno passato a Milano decide di trasferirsi a Forlì, dove attualmente risiede con moglie e figlio al quale dedica tutto il tempo libero che rimane dopo il lavoro. “La mia è stata una scelta, ho deciso di cambiare lavoro e dopo una breve esperienza nel settore del trasporto, ho fatto domanda per lavorare come autista di autobus”, racconta Josip. Fra le tante linee che percorre giornalmente, anche la 96A da Forlì a Predappio: “La strada è pericolosa perché è stretta e poi ci sono sempre alcuni pericoli costanti come per esempio i mezzi pesanti che a volte non sono prudenti e non rallentano quando ci incrociano, ma anche le biciclette che soprattutto Linda Papiani è una bella signora dal sorriso aperto e gioviale, è una dei tanti viaggiatori pendolari della linea 96A che ogni mattina la porta da Fiumana, suo paese d’origine e attuale residenza, a Forlì dove lavora come funzionario in una importante struttura pubblica. “Sono una pendolare storica, e non solo su questa linea, ho vissuto per diciotto anni a Ravenna e l’autobus mi accompagnava ovunque. Nutro un vero e proprio feeling per gli autobus anche perché odio guidare”, racconta Linda. Tredici anni fa si trasferisce con la famiglia al paese d’origine – “però ho continuato a fare la pendolare su Ravenna” – e solo da tre lavora a Forlì. “In realtà faccio un uso misto dei mezzi pubblici. Spesso la mattina prendo la corriera che arriva dai paesi più lontani e la sera invece uso sempre la li- Ravenna 3901 3913 Prada La linea 96A, da Forlì a Predappio 3919 Barisano C 60 La linea 96A copre il tragitto da Forlì a Predappio, partendo con frequenza oraria da Piazza Saffi e percorrendo circa 19 km in 46 fermate, dislocate nelle località della vallata del Rabbi. Gli autobus in servizio su questa linea sono di tipo suburbano a pianale ribassato. Possono ospitare 40 persone a sedere, su sedili ergonomici che garantiscono sicurezza e comfort. Inoltre, sono dotati di sistemi di sicurezza contro il bloccaggio e il pattinamento delle ruote, impianto di climatizzazione e musica a bordo. Il biglietto di corsa ordinaria valido per 2 zone e 75 minuti costa 1,70. 12 Villafranca Faenza 3905 FORLÌ S.Maria Nuova S.Martino Terra del Sole Castrocaro Dovadola 53 Rocca S. Casciano 52 Forlimpopoli 51 61 Predappio Bertinoro 70 71 Meldola 81 Tontola 62 Borello So di sera percorrono la strada senza il fanale acceso”, dice un po’ rammaricato. Il mestiere di autista è piuttosto impegnativo, richiede concentrazione continua ma anche attenzione verso chi si trasporta: “Mi capita di accompagnare tante persone, a volte si “I pericoli? lamentano per i riTir troppo veloci e tardi, ma in realtà noi stiamo lavobiciclette a fari spenti” rando per loro e ci sono tanti motivi molto spesso indipendenti dalla nostra volontà, quindi chiederei loro un atto di fiducia e soprattutto un po’ più di pazienza. Il bello di questo lavoro però sta proprio nel fatto che si conosce sempre gente nuova. Anche se non c’è tempo per approfondire la conoscenza perché questo percorso richiede molta attenzione.” La linea che trasporta i viaggiatori della vallata del Rabbi riserva a volte qualche sorpresa: “Quando guido sento anche tante storie, il tragitto consente ai viaggiatori di chiacchierare e mi capita molto spesso di sentire cose divertenti o anche, perché no, di avere informazioni su cose che mi interessano”. Un suo rammarico? “Forse si è perso il gusto delle relazioni umane, a volte le persone quando salgono in autobus fanno fatica persino a salutare, soprattutto i giovani, un peccato”. Ravenna 3901 nea extraurbana. Ma che differenza! Sulla corriera le persone, ma soprattutto gli autisti, sono sempre le stesse, e con il tempo si è creata una sorta “Un Natale dimenticai di comunità solidale con i viaggiatori. Inoltre i mezi regali: l’autista me zi sono più confortevoli: i li conservò” seggiolini sono più comodi e sicuri. Purtroppo questo non succede nei mezzi suburbani dove gli autisti non sono sempre gli stessi e a volte capita di incontrare quello che non è in giornata e ha modi un po’ scorbutici. Non capiscono, forse, quanto è importante il loro lavoro perché la giornata di un pendolare inizia con il loro buongiorno”, racconta Linda. “E’ pur vero però che spesso la loro pazienza è messa a dura prova, soprattutto quando ci sono molti studenti: c’è un gran baccano e alcuni ragazzi si comportano in maniera davvero villana”. Linda negli anni ha raccolto una serie di aneddoti sfiziosi da raccontare: “come quella volta che dimenticai i regali di Natale sul pulmann e l’autista me li conservò, così che potei recuperarli per tempo. Una bell’avventura e decisamente un bel ricordo”. Alcune vedute di Predappio, con la mole della Chiesa di S. Antonio Lido di Classe 3914 Lido di Savio Savio La buona educazione prima di tutto Milano Marittima 19 3920 Cervia Castiglione Qual è il comportamento corretto da tenere quando si viaggia in autobus? In materia, più che i regolamenti, contano i principi del vivere civile, quelli che impongono di non fare agli altri quello che non vorremmo fosse fatto a noi. Vietato, quindi, occupare più di un posto a sedere (magari con la borsa), ingombrare le uscite e fare uso della richiesta di fermata senza motivo. Ma anche – è ovvio - sporcare o danneggiare parti della vettura, disturbare il prossimo e trasportare oggetti pericolosi. Casemurate 3923 CESENATICO 80 mpopoli S. Mauro Mare 90 4002 CESENA Bellaria Gatteo Calisese Montiano Gambettola 91 S. Mauro Pascoli Savignano Sorrivoli Longiano Monteleone Roncofreddo 4001 Rimini S. Arcangelo 4003 13 Condividiamo il viaggio In treno con Stendhal Un viaggio tra la Romagna e Firenze, alla ricerca di emozioni che nessuna automobile potrà mai dare. MD vi presenta “Fotogrammi”, il racconto vincitore del quarto concorso Atr “Sulla Strada”. Primo Classificato Fotografia Adulti Giovanni Fae “Geometrie Urbane” Tutti i racconti e le foto selezionate dalla giuria del concorso “Sulla Strada” sono raccolti nel libro omonimo, reperibile presso i Punto Bus di Forlì e Cesena Fotogrammi L’asfalto è ancora bagnato, il sole tiepido del mattino riscalda appena. Vasco Rossi nelle orecchie e scarpe da ginnastica. Un passo dopo l’altro, sempre più veloce, conquisto la strada. L’asfalto si muove veloce sotto di me, arrivo al parco e continuo con Vasco che mi fa compagnia. Mi piace correre, pensare di poter andare dove voglio, come voglio. Respirare per mezz’ora un’aria meno avvelenata e da sola, per una volta. Corro. Tante le cose da fare, le persone da vedere. Ma quella mezz’ora sono io con me, prima di riprendere il treno, lunedì e tornare di là dall’Appennino. “Questi treni sono sempre in ritardo!” La voce stridula di una signora di mezza età, troppo truccata e profumata per quell’ora di lunedì mattina, mi riscuote dal dondolio del treno, quella ninna nanna rumorosa che mi fa compagnia è spezzata dalle solite lamentele... sbadiglio e guardo dal finestrino: siamo al “50”. Sorrido pensando alla storia della moglie del casellante, quando ancora quelle case con i chilometri stampati sul muro avevano un senso, quando erano belle da vedere, quando ogni piccola stazione era curata e abitata e le persiane verdi scrostate non penzolavano pericolose, attaccate a un unico cardine. Era una donnina piccola e semplice e alla morte del marito non volle lasciare quel posto, quella casa buia, pronta, alla finestra sventolava la mano alla vetturina, alla gente per cui la metà strada non ha quasi mai un senso, gente che forse neanche si è accorta di una casa in rovina con un “50” 14 sbiadito stampato sul muro. Il sole sta sorgendo adesso, romantico. Fa freddo, mi sistemo meglio nel piumino e guardo ancora fuori. La luce si fa strada piano piano, mostra dettagli troppo a lungo nascosti, i peschi ed i susini tornano ai loro colori, rosa e bianco decorano il verde dei campi, quasi un’oasi minacciata dalla strada trafficata, lì di fianco, da quelle macchine sbuffanti in fila di fronte al passaggio a livello, che, ostile, sembra bloccare anche la loro vita. Una vita che qualcuno vuole sfidare, ancora lì, sulla strada, con il piede schiacciato fino in fondo all’acceleratore, gli occhi spalancati, brillanti di sfida e non solo, occhi che forse non si riapriranno mai più. Eppure è bello andare veloci, sui rettilinei, la canzone preferita nello stereo, il cambio agile... ma non puoi distrarti. La strada è così , la vita è così: ogni distrazione è un momento non vissuto, è qualcosa di perso, è un fotogramma buio nella pellicola di un film. E invece come è bello, sulla strada non perdersi niente, scendere dalle montagne e rivivere l’emozione vertiginosa di Stendhal: la vista di Firenze, dalla curva schiacciata sotto i massi e pensare, pensare che dietro ogni finestra c’è una vita, una strada da percorrere e attraversare, un’infinità di incroci che nessun semaforo e nessuna rotonda possono prevedere. E allora... andiamo! Primo classificato Narrativa Adulti Elena Barbugli Fotogrammi L’oroscopo del viaggiatore Gli astri a febbraio e marzo a cura di Astroluna.it Acquario “in viaggio verso la serenità” Pesci “un nuovo incontro dopo la curva” Ariete Toro Gemelli In questo periodo potrebbe capitarvi di organizzare la giornata al volo… sarete voi quelli che arrivano di corsa alla fermata all’ultimo minuto? Periodo molto positivo per viaggiare e comunicare. Detesterete però farvi condizionare da chi non sa rinunciare alle sue comodità. Date sfogo al vostro amore per la natura e viaggiate in auto solo quando necessario, senza sprecare risorse. Ecologici nel dna preferirete utilizzare i mezzi nel modo migliore, anche condiviso. Nuovi incontri in vista per chi ha il coraggio di seguire nuove strade. Sarete attivi e brillanti e potrete dare spazio ai progetti tralasciando ciò che è inutile. È il momento giusto per andare a fare shopping: perché non in autobus? Potrebbe aspettarvi un’interessante conversazione con gli altri passeggeri, conducente compreso! Cancro Leone Vergine L’intensità delle vostre emozioni si sposa perfettamente con l’importanza degli eventi che hanno luogo davanti ai vostri occhi: chi si preoccupa sempre degli altri come voi potrà cedere il posto ad una mamma in attesa o ad una persona anziana. Viaggi in famiglia. Siete disposti ad offrire il viaggio alle persone a cui tenete pur di non viaggiare soli. Regalate un abbonamento del bus a chi non se lo aspetta: vi sentirete al centro del mondo. Decidete quali rapporti chiudere e quali, invece, migliorare e coltivare. Perfetti organizzatori amate pianificare nei minimi dettagli i vostri viaggi e detestate i ritardi. Ma in questo momento potreste arrivare in ritardo voi… o no? Periodo magico per ritrovare nuova energia e continuare nella giusta direzione. Bilancia Scorpione Sagittario È il periodo giusto per essere impeccabili in ogni occasione: anche a un’occasione mondana o a una mostra d’arte si può arrivare in autobus! In fin dei conti al giorno d’oggi è molto più chic essere ecologici che arrivare su una limousine di lusso Sarete pieni di idee e saprete essere anche molto convincenti. Perché non provate a convincere qualcuno a lasciare a casa l’auto e a provare l’autobus? Non esagerate con le occhiate di fuoco agli altri passeggeri: potreste incenerire qualcuno... Siete i viaggiatori per eccellenza, amate cogliere ogni occasione per organizzare un viaggio e quando non c’è ve la inventate. L’importante è non fermarsi mai. Non c’è momento migliore per una scelta di mobilità ecologica: abbandonate l’auto, o almeno limitatene l’uso! Capricorno Acquario Pesci Determinazione e buon gusto vi rendono vincenti. Nelle prossime settimane non riuscirete a rilassarvi un attimo. Efficienti e organizzati ottimizzerete i tempi e le risorse senza perdere mai un minuto. Ma come mai alla fermata arrivate sempre con troppo anticipo? Sempre alla ricerca di amici e di nuove esperienze, avrete occasione di viaggiare in compagnia: una passeggiata per mostre e musei è quello che ci vuole per rilassarvi. Ottima carica vitale, lucidità ed efficienza. Nel lavoro individuerete progetti e persone affidabili. Mantenete la concentrazione su quello che ritenete davvero importante. Romantici e sognatori come siete potreste distrarvi e… non vi siete accorti che avete superato la vostra fermata dell’autobus? Anche dalle nuove conoscenze nasceranno occasioni e opportunità. 15 aÉVjidWjh W_kjWbWY_jj} h_ZkY[ _bjhW\ÓYe iVg^[[VbVhh^bV&&!--:jgdXZci ^kVVab^c#YVd\c^iZaZ[dcdÒhhd h[dZ[bÊWh_W f_fkb_jW ?bjhWifehjefkXXb_Yefhej[]][bÊWcX_[dj[[bWiWbkj[ D\c^ \^dgcd \a^ VjidWjh 6ig k^V\" \^Vcd eZg edgiVgX^ V hXjdaV! 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