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07/04/2008 14.34 Pagina 1 Periodico di informazione dell’A.S.S. N. 5 “Bassa Friulana” giornale base 03 04.qxp L’emozione e la regola non possono neutralizzare il movimento dei sentimenti profondi Il 1° marzo abbiamo inaugurato l'Hospice di Latisana che era che, coinvolgendo, diventano commozione. L'organizzazione di già in funzione dagli ultimi giorni dello scorso anno. L'Hospice, un servizio richiede regole, la con i suoi 10 posti letto, accoglie e sua realizzazione si basa su dà assistenza a persone in cui la vita regole comportamentali, profese la morte sono consapevolmente sionali, specialistiche. Ci sono vicine, che hanno bisogno di affronregole da rispettare e regole da tare, con le loro famiglie, percorsi di inventare, regole che provengosofferenza animati da speranze no dall'esperienza e regole che si sempre più deboli. imparano attraverso la formaSi tratta di un luogo, di una stazione. zione di appoggio nei percorsi di assistenza tra territorio ed ospedale. Le regole, per essere utili ed Le emozioni delle persone che efficaci, hanno a monte dei valovivono questa esperienza, sia come ri in cui ci si riconosce non solo pazienti che come operatori sanitarazionalmente, ma che si condiri, sono forti, a volte devastanti, mai vidono emotivamente e costituieliminabili o riducibili. Le emozioni scono il collante di un gruppo, costituiscono un elemento impredi una squadra, di un team. scindibile che si unisce alle motiva- Un momento della cerimonia di inaugurazione dell’Hospice zioni, alla condivisione di valori che Anni fa un collaboratore e caro amico mi donò, per l'appunto, legano tra loro i professionisti necessari per creare una squadra di un libro intitolato "L'emozione e la regola" e nella dedica mi scrisassistenza e di aiuto. se: "… e il direttore introdusse regole che contenevano l'emozione …" L'inaugurazione ha, inaspettatamente, superato l'aspetto formale della cerimonia svelando e mettendo in primo piano le Qualche volta riusciamo ad andarci vicino! emozioni presenti nel rapporto tra assistiti ed assistenti, nella squadra di professionisti le cui capacità e competenze tecniche Roberto Ferri Hospice di Latisana oltre la logica dell’offerta e del mercato Non voglio riparlare dell'evento “inaugurazione Hospice”, considerata la vasta trattazione che l'argomento ha già trovato sui quotidiani regionali. Ciò su cui, invece, intendo soffermarmi è l'incredibile spessore umano e culturale che questa Azienda Sanitaria ha saputo produrre quale determinante fondamentale nei suoi percorsi di cura. Da un decennio a questa parte, ormai, siamo consapevoli di aver costruito qualcosa di speciale. Da “Il Giorno” del 24.11.02: "Qui nella Bassa Friulana ci sono prima di tutto le persone... si tenta di abbattere i guasti dell'individualismo, della tanto decantata privacy che uccide i legami, gettando la rete della solidarietà nel territorio...". Abbiamo imparato a disancorarci dal desiderio di interventi risolutori e gratificanti, dettati da un'impostazione esclusivamen- giornale base 03 04.qxp 07/04/2008 14.34 Pagina 2 Il capitale sociale è il bene di stare nella relazione in sè, di dar vita a scambi e perseguire azioni comuni. E' tale se produce ulteriore socialità, cioè se migliora e fluidifica le relazioni esistenti e ne facilita nuove. Il senso del bene comune ci viene dalla considerazione che l'attenzione a chi è portatore di bisogni non deve essere oggettuale, ma personale. L'umiliazione di essere considerati "oggetti" delle attenzioni altrui, sia pure di tipo compassionevole, è il grave limite di una determinata impostazione individualista, che non riesce a comprendere il valore della empatia nelle relazioni interpersonali. Si legge nella Deus Caritas Est: "L'intima partecipazione personale al bisogno e alla sofferenza dell'altro, diventa così un partecipargli me stesso: perchè il dono non umili l'altro, devo dargli non soltanto qualcosa di mio, ma me stesso, devo essere presente nel dono come persona". te di tipo tecnologico, per dare cifra invece ad un approccio basato sulla relazionalità/reciprocità, per consentire alle persone di realizzare qualità di vita. Un approccio, cioè, che liberasse un investimento anche emozionale in un lavoro spesso considerato senza speranza. La coordinatrice infermieristica dell'Hospice, Marilisa Cantarutti, non avrebbe potuto riassumere meglio, nel suo intervento, questo concetto. "... La verità è che toccare con mano la precarietà della vita ci fa capire quanto sia preziosa. Ci rivela quali sono davvero le cose importanti, per cui sentiamo di non voler sprecare neppure un istante, di voler vivere pienamente la nostra vita. Di conseguenza può diventare un'occasione di grande utilità per tutti. Con questo non vorrei dare l'idea che assistere una persona malata non sia un lavoro difficile o impegnativo. Prendersi cura di qualcuno che sta morendo sfiderà le vostre convinzioni più salde, vi chiederà di superare i limiti dell'esaurimento, vi metterà di fronte a un'incredibile incertezza. Ci saranno momenti in cui l'agitazione la farà da padrona. Vi troverete a rimettere puntualmente in discussione le vostre capacità e la vostra motivazione. Dovrete interrogarvi sui vostri attaccamenti, le vostre avversioni, le vostre abitudini più consolidate. L'impotenza e l'insicurezza diventeranno i vostri compagni abituali. E soprattutto, conoscerete la perdita e dovrete confrontarvi con la fragilità della vostra stessa vita. E' un dolore che può straziare e spalancare il cuore. E forse è qui, nel cuore aperto, che si scopre cosa può essere veramente d'aiuto..." (tratto da "Saper accompagnare" di Frank Ostaseski). Operatori che vivono la loro professionalità partendo da queste considerazioni ideali non vendono un prodotto, non danno una prestazione, ma sono "accanto", si prendono cura, confortano con la loro presenza le persone che vivono una fase della vita difficile e dolorosa, ma per questo non meno ricca. " ... se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno" (San Paolo, Seconda lettera ai Corinzi, 4,16). Abbiamo costruito capitale sociale, cioè fiducia, legami... emozioni e regole, le regole di reciprocità. La fiducia relazionale ci fa andare incontro ad un'altra persona perchè ci si aspetta del bene. La fiducia confermata nelle relazioni genera fiducia e la spalma sugli individui, generando altre relazioni e quindi ulteriori e progressive cumulazioni di quella risorsa, come un vero e proprio "capitale". Numerosi operatori di questa Azienda hanno maturato fiducia con buone pratiche condivise, che sono state la base per un’interazione ed una realizzazione del sé come risultato di tale interazione. Anziché una conclusione... Dal saggio di Zygmunt Bauman "Sono forse io il custode di mio fratello?": “Quando Dio domandò a Caino dove si trovasse Abele, Caino, adiratosi, replicò con un'altra domanda: " Sono forse io il custode di mio fratello?" Il maggiore filosofo morale della nostra epoca, Emmanuele Levinas, osservò: “Da quella rabbiosa domanda di Caino ebbe inizio ogni immoralità. Certamente io sono responsabile di mio fratello; e sono e rimango un essere morale fin tanto che non chiedo un motivo speciale per esserlo. Che io lo ammetta o no, sono responsabile di mio fratello perchè il suo benessere dipende da ciò che io faccio o che mi astengo dal fare. Sono un essere morale perchè riconosco questa dipendenza e accetto la responsabilità che ne consegue. Nel momento in cui metto in discussione tale dipendenza domandando ragione come fece Caino - del perchè dovrei prendermi cura degli altri, in questo stesso momento abdico alla mia responsabilità e non sono più un essere morale. La dipendenza del fratello è ciò che fa di me un essere morale." ...una speranza. Stiamo facendo l'esperienza che l'altro è risorsa, sempre. Luciana Scagnetto Area Integrazione Socio-Sanitaria Nella foto i familiari del dr. Francesco Leanza, cui é stato intitolato l’Hospice, scoprono la targa. Salute mentale con il privato-sociale lità e benessere che più tardi sarebbero confluiti in programmi di welfare, riconosciuti anche dalla Regione Friuli Venezia Giulia e perché non inseguiva aspetti meramente clinici, predisponendo conseguentemente solamente percorsi di cura sanitari. Tracciare un bilancio dei cinque anni di esperienza di cogestione col privato sociale dei progetti riabilitativi personalizzati in salute mentale non è impresa facile. Nel mio argomentare, devo di fatto partire dal significato che per l'Azienda aveva assunto il capitolato di gara che era stato esperito nell'anno 2003. In modo coraggioso, ma anche futuribile, si era puntata l'attenzione non tanto alla presenza sul territorio di persone colpite da patologie psichiatriche, quanto ad un progetto di inclusione sociale per soggetti svantaggiati, anche affetti da malattia mentale. Era un progetto coraggioso perché anticipava concetti di socia- Era un progetto futuribile perché mai finora una Azienda Sanitaria aveva investito gran parte delle risorse su un modello di intervento socio-sanitario così spregiudicato. Forse quindi il risultato più eclatante che si è ottenuto è stato lo sviluppo del Consorzio "Il Mosaico": inizialmente costituito da quattro cooperative sociali, ora ne conta ben 14. Ciò sta a significare che l'attività territoriale (economica e socia- 2 giornale base 03 04.qxp 07/04/2008 14.34 Pagina 3 differenza significativa di risultati tra ambiti distrettuali est e ovest) e praticamente l'annullamento dei TSO (Trattamenti Sanitari Obbligatori) effettuaTSO in sede ospedaliera ti presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Udine. Attualmente presso le cooperative sociali sono impiegati 20 soggetti che vivono/hanno vissuto una esperienza di disturbo mentale; 63 sono le borse-lavoro che il Dipartimento mette a disposizione affinchè le persone che ne beneficiano possano, in seguito, essere assunte. La presenza, a Palmanova, di un Centro di Salute Mentale sulle 24 ore ha permesso l'attivazione di procedure metodologiche che permettono la continuità delle cure e la garanzia di una disponibilità non frammentata dell'intervento. Inoltre, unica esperienza in regione, è garantita l'apertura del Centro di Salute Mentale di Latisana sulle 12 ore per 6 giorni alla settimana. La proposta culturale sul territorio da parte del pubblico e del privato sociale prevede almeno un incontro mensile con la popolazione sui temi della salute mentale, la partecipazione dei famigliari degli utenti agli incontri mensili organizzati dal Servizio, l'attività della associazione dei famigliari Psiche Friuli, la presenza di altre agenzie culturali sviluppate grazie alla collaborazione con il Dipartimento come l'Associazione Ricerche e Risorse, la Caritas e il Club degli Alcolisti in Trattamento. Tali attività determinano il clima solidale e partecipativo che si coglie anche dalla diminuzione del fenomeno suicidario nel territorio della Bassa Friulana. le) è di molto cresciuta ed è il principale dei risultati che ci si attendeva. Favorire l'uso delle risorse sociali del territorio facilita l'inserimento della persona svantaggiata, permettendole una qualità di vita decisamente migliore. I problemi relativi ad una carenza di salute mentale vengono enfatizzati da condizioni sociali scadenti. La mancanza di lavoro (o di poter aderire a corsi professionali), l'impossibilità dell'abitare, la scarsa disponibilità di relazioni sociali sono tra le cause più importanti del permanere di un basso livello di salute mentale. Aver contribuito a che le persone che hanno un'esperienza di disagio, possano sviluppare la propria autonomia per ottenere condizioni di vita migliori, migliora la salute mentale, desanitarizzando l'intervento e favorendo l'informale sull'istituzionale. La metodologia, sviluppata attraverso i progetti riabilitativi personalizzati, comporta non solo la presa in carico reale della persona, ma anche induce il servizio ad una concezione proattiva dell'intervento facendo in modo che lo stesso risulti più accessibile e più facilmente freConsulenze in Pronto Soccorso quentabile. Ospedale di Palmanova Gli indicatori di una migliore accessibilità del Servizio sono il continuo calo di richieste di consulenza psichiatrica nel Pronto Soccorso dell'Ospedale di Palmanova (il non completo uso della metodologia dei progetti personalizzati sul territorio di Latisana determina di fatto una Mortalità per suicidi e morti traumatiche da causa incerta (periodo dal 2000 al 2006) Le comunità sulle 24 ore (Aiello, S.Vito al Torre), sulle 12 ore (S. Giorgio di Nogaro), i gruppi appartamento (Palmanova, Rivignano, Latisana), i centri di aggregazione e diurni (Latisana e Gonars) sono tutti strumenti che oltre a garantire una ospitalità notturna per chi manifesta tale necessità, rappresentano luoghi visibili e vivibili di presenza umana che diventa risorsa economica (attraverso l'impresa sociale) per tutto il territorio e solidale per tutta la popolazione, diminuendo lo stigma sociale che circonda la malattia mentale. 1) uso della metodologia dei Progetti Riabilitativi Personalizzati anche nel campo delle tossicodipendenze; Ricoveri extra-regione con diagnosi psichiatrica La recente apertura del Centro per l'ansia e la depressione permette di affrontare delle patologie minori e favorisce l'accesso della popolazione alla cura dei disturbi mentali ancora poco riconosciuti ed evidenziati come problematica (1468 visite nel 2007). 2) aumento capacità attrattiva del Dipartimento. Prime visite registrate presso i Centri di Salute Mentale di Palmanova e Latisana Ulteriori indicatori sanitari che si vogliono segnalare sono relativi a: Marco Bertoli Dipartimento di Salute Mentale 3 giornale base 03 04.qxp 07/04/2008 14.35 Pagina 4 Programma “Mese della protezione” Focus su adolescenti e giovani donne che le nostre ragazze non sono abbastanza informate: la "prima volta" è affrontata senza precauzioni per una su tre, il 30% continua a sfidare la sorte, senza utilizzare alcun metodo contraccettivo nella convinzione che non sia necessario oppure facendo affidamento sul coito interrotto (20%). Nel 2008 ci sono ancora adolescenti convinte di poter rimanere incinte con un bacio, o che per evitare gravidanze indesiderate scelgono lavande a base di CocaCola, rapporti lampo, posizioni o luoghi particolari. Siamo nell’epoca di internet e dei blog, ma in Italia solo lo 0,3% delle giovanissime under 19 possiede una buona educazione sessuale e solo il 25% raggiunge un livello sufficiente; si teme pertanto un trend crescente di aborti tra le giovanissime. Tutti concordiamo sulla priorità di migliorare l'informazione e di stimolare iniziative del genere. Alla luce dei fenomeni come le mutilazioni genitali femminili, le differenze culturali e i mutamenti della nostra società, ci auguriamo che iniziative come queste di tipo educativo, informativo e assistenziale, coinvolgano in un prossimo futuro categorie più deboli come le donne immigrate, più vulnerabili e spesso escluse dalle tradizionali reti di sostegno. Claudio Fiscella Ostetricia e Ginecologia - Latisana A fine gennaio si è conclusa l'iniziativa nazionale "Mese della protezione" patrocinata da AOGOI-Infasil e dal Ministero della Salute. Sono stato uno dei 200 Ginecologi AOGOI che hanno aderito a questa iniziativa che prevedeva un controllo ginecologico gratuito alle donne che ne avevano necessità e in particolare alle giovani dai 16 ai 24 anni. L'adolescenza rappresenta un momento estremamente importante per l’educazione sessuale della donna, la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse e la salute riproduttiva. Ho constatato la piena adesione a questa iniziativa , anche da donne non più giovanissime, ma che ne sentivano la necessità. Il successo, secondo me, è dovuto oltre che alla gratuità della consulenza, anche alla facilità nell'appuntamento grazie ad un eccellente servizio effettuato dal numero verde dedicato. L'affluenza di minorenni è stata del 10%, regolarmente accompagnate dalla mamma, che firmava l'autorizzazione ad usufruire del consulto ginecologico. Le problematiche incontrate riguardavano per l'80% il tema dei metodi anticoncezionali, il restante 20% era legato a problemi di irregolarità mestruale e di infezioni vaginali. E' emerso, come già sapevamo, che il primo rapporto avviene in media a 15-16 anni e Partorire con o senza dolore tecniche permittenti, è garantita 24 ore su 24), il ginecologo e l'anestesista valuteranno l'opportunità o meno di ricorrere all'analgesia, garantendo cosi non solo il benessere materno-fetale ma anche di poter operare in sicurezza. Circa l'80% delle donne che hanno avuto tale tipo di analgesia riferiscono grande beneficio e ricorrerebbe alla stessa procedura in successive gravidanze. La possibilità di ricorrere alla parto-analgesia in corso di travaglio di parto non rappresenta l'unica alternativa valida per alleviare la sofferenza. Presso il nostro ospedale vi è da tempo l'impegno per una cultura della demedicalizzazione del parto e, in linea con le raccomandazioni dell'OMS, si persegue una politica di promozione della fisiologia ostetrica e di personalizzazione dell'assistenza. Nell'assistenza al parto si cerca di fornire alla gravida un supporto professionale ed emozionale costante per tutta la durata del travaglio, favorendo la spontaneità dei suoi comportamenti e posizioni, effettuando il livello di trattamenti il più basso possibile, compatibilmente con la necessaria sicurezza clinica. Siamo orgogliosi e gratificati nel perseguire gli obiettivi indicati da un moderno approccio nelle discipline di ostetricia, anestesia e pediatria, rivolte al delicato e complesso momento del parto, tra cui il garantire il benessere materno-fetale aiutando la partoriente ad esercitare un suo grande diritto: la libertà di scelta. La sofferenza e il dolore suscitano paura, ma la donna non può esimersi dal passaggio rappresentato dal parto, che la nascita del proprio figlio comporta, a cui non è data possibilità di scelta; può solo scegliere se confrontarsi o meno con il dolore. Il dolore del parto è un dolore diverso da qualsiasi altro, dove la percezione ed espressione è legata al proprio vissuto, ai propri ricordi, al condizionamento culturale, alle suggestioni ricevute e dalle esperienze assorbite. È un viaggio di una profondità unica dove si possono incontrare le proprie paure e i propri limiti. I metodi proposti nel tempo per alleviare la sofferenza del travaglio sono numerosi e negli ultimi decenni si è avuta la diffusione della parto-analgesia. Nel Regno Unito il 25% delle partorienti ricorre alla epidurale; questa percentuale sale al 30-50% negli USA. In Italia i dati disponibili stimano una frequenza che, con variazioni regionali, è inferiore al 10%. Nell'Ospedale di Palmanova, grazie all'impegno e alla professionalità dei medici, delle osteriche e degli infermieri dei reparti di Ostetricia-Ginecologia, Pediatria e Anestesia, il 30% delle donne ricorre a questa procedura al momento del parto. L'approccio multidisciplinare che questa procedura esige ha inizio, verso la 34a settimana di gestazione, nel momento in cui il ginecologo si avvale della consulenza anestesiologica al fine di valutare il rischio anestesiologico; contestualmente la signora viene adeguatamente informata sugli aspetti tecnici e sui possibili rischi-benefìci che questa metodica invasiva può comportare. La scheda di valutazione che viene a formarsi completa la cartella sanitaria, in modo tale che al momento opportuno (inizio travaglio) e quando la donna ne faccia esplicita richiesta (l'applicazione del cateterino epidurale, qualora esistano le condizioni Ringrazio sentitamente il personale medico, ostetrico ed infermieristico dei reparti di Ostetricia, Pediatria e Anestesia per il lavoro che giornalmente viene svolto, non senza difficoltà, e per avere contribuito significativamente alla stesura di questo articolo. Maurizio Andreatti Direzione Ospedaliera - Palmanova 4 giornale base 03 04.qxp 07/04/2008 14.36 Pagina 5 Corsi in programma a maggio 2008 Si rammenta che la partecipazione ai corsi di aggiornamento, è subordinata all'invio della griglia di iscrizione, spedita dal C.F.A., presso la Struttura Servizio di appartenenza. Per eventuali informazioni ci si può rivolgere al proprio referente di dipartimento o al Centro di Formazione Aziendale 0432/921440-496. Possibili variazioni o integrazioni verranno comunicate quanto prima. Mara Pellizzari Centro di Formazione Aziendale 5 giornale base 03 04.qxp 16/05/2008 10.34 Pagina 6 Sono stati nominati ecco i nuovi direttori di struttura operativa complessa Congratulazioni e buon lavoro! 6 giornale base 03 04.qxp 07/04/2008 14.37 Pagina 7 Gli incentivi... in soldoni prima parte rente alla S.O. Politiche del Personale. I progetti, così individuati, diventano operativi a seguito di approvazione da parte del Collegio di Direzione dell'Azienda. Da ciò si evince che la produttività strategica spetta solo al personale che partecipa ai progetti individuati e non rappresenta un "diritto acquisito", in quanto di anno in anno la suddetta Commissione deve valutare tutte le proposte e stabilire le quote individuali in funzione del numero di partecipanti e della disponibilità di risorse. Spesso ricevo richieste di chiarimenti sul sistema incentivante aziendale, per cui ecco "in soldoni", come funziona. L'azienda dispone del Fondo della produttività collettiva per il miglioramento dei servizi e per il premio della qualità delle prestazioni individuali, previsto e regolato dal contratto collettivo nazionale, e negozia con le organizzazioni sindacali quanta parte di tale fondo sia da destinare rispettivamente alla produttività collettiva e a quella strategica. La produttività collettiva è una quota definita con accordo sindacale su base annua ed erogata con acconti mensili pari all'80% dello spettante, sulla base delle categorie (A = € 600,00; B-Bs = € 750,00; C = € 1.000,00; D-Ds = € 1.100,00) e della presenza in servizio. Le novità dell'anno 2007 sono state il riconoscimento al personale di comparto, in analogia a quanto disposto contrattualmente per la dirigenza, di un acconto del 50% degli importi di produttività strategica in corso d'anno, e l'erogazione del saldo degli stessi nel marzo 2008 a seguito delle verifiche del Nucleo di Valutazione, ciò per restituire a tale istituto la caratteristica di strumento incentivante. Prossimamente verrà erogato il saldo della produttività collettiva (pari al 20% delle quote). La produttività strategica attiene alla valorizzazione di alcuni progetti contenuti nel Piano Operativo, ai quali la Direzione riconosce particolare rilevanza strategica in relazione alla programmazione o alle criticità organizzative. La scelta degli obiettivi da valorizzare in modo aggiuntivo è rimessa ad un'apposita Commissione composta dai Responsabili di SOA, dal Direttore Amministrativo, dal Direttore Sanitario e da un componente affe- Tiziana Bonardi Politiche del Personale IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT Lidia Colusso inizia la sua carriera come giovane ausiliaria nel 1968, poi, con la scuola per infermieri generici, viene affiancata al professor Sermann nell'apertura degli ambulatori di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Latisana. Da quasi 40 anni lavora con passione e grande professionalità, ed è divenuta figura simbolo non solo per i medici e il personale del reparto stesso, ma anche per l'utenza esterna che ha visto in lei la professionista in grado di trovare le soluzioni ad ogni quesito, fornendo informazioni dettagliate e precise che agevolano i pazienti nei percorsi ambulatoriali. Con la sua parlata in friulano locale, la sua gentilezza e con il sorriso sulle labbra, ha saputo favorire i rapporti tra utenza e personale medico, agevolando anche le persone anziane per le quali è particolarmente difficile affrontare questo tipo di visita specialistica. Lidia ha sempre lavorato con dedizione, professionalità, con precisione, puntualità e grande senso di responsabilità, proponendo soluzioni semplici ed innovative capaci di attirare il consenso e la stima di tutti i professionisti che si sono susseguiti nel corso degli anni. Oggi termina la sua attività lavorativa per godersi la meritata pensione. Medici, caposala, infermieri e collaboratori tutti, vogliono esprimere a gran voce l'affetto e la stima che hanno sempre nutrito per la sua persona e per la sua professionalità. Grazie Lidia per tutto quello che hai dato a noi e all'ospedale di Latisana in tanti anni di lavoro, ora puoi fare la nonna a tempo pieno e venirci a trovare ogniqualvolta lo desideri... saremo sempre lieti di rivederti. In tanti anni di servizio, Eda Casasola ha accompagnato migliaia di donne durante la gravidanza e sino al parto, prestando la propria assistenza anche a chi, nei primi anni di lavoro, aveva aiutato a nascere. Dotata di grande capacità nello stabilire perfetta sintonia con le donne durante il travaglio e il parto, infondeva loro tranquillità e sicurezza. Qualora fosse stato possibile, accompagnava le pazienti al parto dopo averle seguite in travaglio, rimanendo così a loro disposizione anche oltre l'orario di servizio. Per le donne, Eda è sempre stata un saldo riferimento e a lei si rivolgevano anche al di fuori del ricovero ospedaliero, riconoscendo la sua competenza, professionalità ed umanità trasmessa non solo al neonato, ma anche alla mamma ed all'intera famiglia. Molte sono le allieve ostetriche che ha saputo far crescere professionalmente, seguendole durante la loro formazione di base e, prezioso è stato il suo contributo nel favorire l'inserimento di colleghe neo - assunte. Col suo modo di operare, ha conquistato la stima di medici e collaboratori che ne hanno apprezzato le competenze ed il senso di responsabilità, doti indispensabili per una figura professionale strategica e tanto importante in una struttura come l'Ostetricia e Ginecologia, che per Latisana e il suo mandamento è vista come uno dei "fiori all'occhiello". Cara Eda, in questo modo ti vogliamo salutare: con il termine dell'attività lavorativa, avrai più tempo da dedicare a tutti i tuoi piccoli amici dell' Africa. Grazie Eda, grazie di cuore a nome di tutto lo staff e soprattutto ...dei bambini che hai aiutato a venire al mondo. Le colleghe e i medici Ostetricia e Ginecologia - Latisana 7 giornale base 03 04.qxp 07/04/2008 14.37 Pagina 8 Quando vuole ottenere qualcosa: una goccia d'acqua, neanche tanto piccola Il primo aprile Caterina Casarsa lascia l'ospedale di Palmanova, dove ha iniziato a lavorare molti anni fa e, salendo via via tutti i "gradini", è diventata responsabile infermieristica dell'ospedale. E' fin troppo ovvio affermare che finisce un'epoca. Raccontare Caterina è impegnativo e rischioso: sotto il profilo professionale, non potendo altro che tesserne le lodi, risulterebbe di una banalità sconfortante; dal punto di vista personale la sua estrema riservatazza rende difficile le cose. Solo pertugi, incrinature quasi impercettibili, microscopici tondi forellini che si sono evidenziati in dieci anni di collaborazione e vita lavorativa in comune; e attraverso questi sguardi quasi indiscreti mi permetto di raccontarvi qualche cosa di lei. Potrei continuare ancora a lungo, ma è tardi, Caterina deve preparare le valigie per andare da qualche parte, nel freddo e nel vento su verso nord, e non ha più tempo da perdere.Che il viaggio sia lungo, luminoso e ricco di sorprese. Il primo marzo il dr. Ettore Ferrari ha preso servizio come responsabile del reparto di oculistica dell'ospedale provinciale di Imperia, Liguria. Clima mite, sole, olive taggiasche, un ospedale vista mare, più vicino al fratello e forse anche una diversa prospettiva di vita, più collaboratori, sostanziosi fondi messi immediatamente a disposizione per le attrezzature, indennità di posizione quasi il doppio dell'attuale: con tutti questi vincoli scelta difficile da comprendere. Prima di andare Ettore Ferrari mi ha pregato, tramite giornalino aziendale, di rassicurare tutti i dipendenti per quanto riguarda l'ospitalità estiva; solo non più di due famiglie con massimo otto bambini alla volta. Spirito: libero Le caposale dell’ospedale: "le mie creature" Il ciondolo a cui é attaccata la chiavetta elettronica bevande: marcato Bulgari Quando sono preoccupato: "vedo che ha le sferule girate" Il giorno dopo: "le sferule si sono fermate ?" Quando sono euforico: "venendo giù in moto ha preso troppo ossigeno" Quando sono meno euforico: "vada a fare un giro con la moto e prendere ossigeno" Quando si arrabbia: colorito acceso e partenza per la tangente Quanto dura l’arrabbiatura: massimo 2 ore Gli abiti e gli accessori: precisini, accostamento colori adeguato, di marca Il bagno: rigorosamente personale, chiave nascosta Le magagne fisiche e psicologiche: molto ben mascherate, niente piagnistei, avanti savoia Quando le magagne si fanno vive: voce a mo' di una che sta per spirare di lì a subito La dieta: ferrea Momenti di debolezza: si La parola preferita: "mebi" I piu’ amati: gli animali L’habitat: tundra I nomi più chiamati: Sonia e Danila La foto sul comodino: del padre La frase che la fa arrabbiare di più: ... visto che avete voluto la dirigenza ... Abbiamo scherzato, come piace a lui (invece è tutto vero!). Credo di esprimere il sentimento di tutti quelli che lo hanno conosciuto quando gli auguro buon lavoro, un pò di fortuna e, soprattutto, di essere un buon padre per le sue figlie. Che il viaggio gli sia lieve. Gli affranti: il titolare del banco pesce di piazza Matteotti a Udine, le signorine che lavorano nei campi lungo la pontebbana, l'ultimo dei mohicani, i Cugini di Campagna, tutti coloro che avevano trovato chi li visitava gratis, l'amico di merende Rocco Siffredi, Barak Obama che ha mandato anche un telegramma. Non gliene frega niente: Hillary Clinton che non ha mandato niente, le amiche del circolo ricreativo culturale facciamo tutto da sole, i cittadini del comune di Bronzolo, Mastella, i Mama's and papa's, Aida Yespica. Maurizio Andreatti Un saluto di benvenuto a: Un arrivederci e un grazie a: - Giorgio Agolini, Vittorio Cortese (P.O. di Palmanova) - Caterina Casarsa, Valentina Devidè, Anna Maria Manfredi, Derri Roman Pognuz, Angela Tripodi (P.O. di Palmanova) -Walter Celotti, Katiuscia Comisso, Silvio Giove, Antonello Gon, Claudia Ioana Lupau, Federico Silvestri (P.O. di Latisana) - Anamaria Tania Cotiu (Distretto Est) - Federica Dri, Adalgisa Fontecchia, Marisa Maurutto (Distretto Ovest) - Noralis Padrò Justi (Distretto Ovest) - Adriana Scogna (Dip.to di Prevenzione) - Ombretta Battaggia, Martina Tiziana Bianchini, Elisa Buttazzoni, Eda Casasola, Lidia Colusso, Luca Mauro, Valentina Ormellese, Natale Alessandro Stallone, Loretta Valentinis (P.O. di Latisana) - Enri De Paoli, Luca Paviotti (Tecnologie e Investimenti) Smoke free class sanitari ci stiamo abituando a considerare il tabagismo come una malattia, peraltro contagiosa in quanto "si trasmette" da persona a persona. Circa il 65% dei nuovi casi di tabagismo si verificano nella fascia di età 14 - 17 anni, anche se alcuni ragazzini vengono a contatto con la prima sigaretta già a 11 -12 anni. Le industrie del Nei nostri corsi aziendali ripetiamo oramai come un ritornello che il tabacco provoca più decessi di alcol (circa 80 - 90 mila persone all'anno), incidenti stradali, droghe, Aids e omicidi messi insieme: in Italia muoiono prematuramente (15-20 anni di vita persi) per patologie legate al fumo di sigaretta. Come operatori 8 giornale base 03 04.qxp 07/04/2008 14.38 Pagina 9 con la quale l'azienda collabora da anni e partecipano all'estrazione di premi a livello regionale, italiano ed europeo. Durante l'anno scolastico 2007/2008 sono stati raggiunti dal Progetto "Smoke Free Class Competition", che sta avviandosi alla conclusione, 599 adolescenti del nostro territorio: è vero che non c'è la garanzia che i ragazzi rimangano non fumatori anche "dopo" la fine del progetto, però è scientificamente dimostrato che anche soltanto ritardare l'ingresso al vizio del fumo produce effetti significativamente positivi sulla salute in termini di minor insorgenza di patologie correlate e quindi anche di minor spesa per l'assistenza sanitaria e relative cure. tabacco hanno grande attenzione per i giovani: è dimostrato che l'esposizione alla pubblicità diretta e indiretta del tabacco, insieme ad altre strategie di marketing, porta ad un aumento delle "sperimentazioni" da parte dei ragazzi e, di conseguenza, al vero rischio di diventare consumatori abituali. Come risposta a questa pressione dei media, anche per quest'anno scolastico 2007/2008 molte scuole sensibili ai temi di promozione della salute hanno aderito al concorso "Smoke free class Competition" promosso dall'Agenzia Regionale della Salute e supportato dal personale dell'Ass 5 Bassa Friulana - Dipartimento di Prevenzione. Da una parte gli operatori sanitari forniscono alle scuole la necessaria documentazione per partecipare al concorso, monitorano mensilmente l'andamento delle attività nelle scuole aderenti e organizzano l'evento conclusivo in occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco del 31 maggio. Dall'altra gli alunni di intere classi delle scuole medie superiori e inferiori si impegnano, attraverso la firma di un contratto con il loro insegnante di riferimento, a non fumare o a smettere per una durata di sei mesi (da novembre ad aprile) e affrontano settimanalmente il tema "fumare/non fumare" all'interno del gruppo classe aiutandosi a trovare le loro motivazioni per l'adozione di un comportamento di salute positivo. Al termine del periodo, le classi che hanno soddisfatto le condizioni stabilite ricevono dei gadges offerti dalla Sezione di Udine della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Gli istituti che stanno portando avanti il Progetto sono: Liceo Scientifico Einstein di Cervignano del Friuli, ITI Malignani 2000 di Cervignano del Friuli, ITT S. di Brazzà di Lignano Sabbiadoro, ITI Malignani 2000 di San Giorgio di Nogaro, Istituto Comprensivo Destra Torre; Scuola Media Venier di Aiello del Friuli e Scuola Media Deganutti di Ruda, per un totale di 29 classi raggiunte. Venerdì 30 maggio presso il teatro Modena di Palmanova, verranno premiati i ragazzi che avranno concluso il percorso "senza fumo" e per tale occasione le allieve di Studiodanza metteranno in scena una coreografia inedita "Smoke free". Antonella Arena Dipartimento di Prevenzione AROS programma 2008 11 maggio PEDALATA DELLA SALUTE Bicinicco Gris La cicloturistica nei nostri dintorni. Il programma AROS 2008 completo é disponibile sul sito intranet aziendale (http://172.17.46.16/) dal 6 all’8 giugno 24/25 maggio MOSTRE A ROMA VIAGGIO IN UMBRIA Perugia e Spello Correggio (Galleria Borghese) La pittura dell' ottocento (scuderie del Quirinale) Renoir (complesso del Vittoriano) Nel cuore dell' Italia, nel cuore del Rinascimento il Pintoricchio e e l’infiorata di Spello dal 8 al 12 giugno ITINERARIO IN VALLE D'AOSTA E SVIZZERA Aosta romana, castelli, atmosfere montane, Chamonix e Ginevra - Visite ed escursioni al Castello di Fenis, trenino, minicrociera sul lago di Ginevra. Amici dell’AROS I problemi che caratterizzano tale comunità sono svariati, dalle malattie endemiche alla mancanza di risorse che affligge le donne vedove e quelle ripudiate, dagli orfani, ai cosiddetti "dalit", persone senza casta reietti dalla società e misconosciuti da tutti, alla carente assistenza sanitaria e sociale, e così via. In tutti questi fronti troviamo impegnato padre Maria Susai. L'anno scorso ci mostrò drammatiche fotografie delle distruzioni causate dal catastrofico Tsunami che aveva colpito anche le coste del sud dell'India e fra le quali alcune molto struggenti che mostravano genitori che abbracciavano in ultimo saluto i corpi dei figli senza vita. La comunità locale, composta prevalentemente di pescatori è stata gravemente colpita dalla catastrofe che, per fortuna, è stata attenuata dalla presenza dell'isola di Ceylon che ha assorbito, in parte, l'enorme ondata provocata dal terremoto marino. Ciononostante i danni sono stati enormi in una comunità già ridotta all'essenziale e la perdita in vite umane è stata rilevante. Una fila di denti bianchissimi che spiccano sulla carnagione scura si spalanca in un sorriso radioso. E' il saluto con il quale ci accoglie padre Maria Susai, parroco, educatore, assistente e animatore sociale, instancabile riferimento per la comunità della parrocchia di San Michele e dell'intera cittadinanza di Choozal e del Distretto di Kanyakumari, che si trova nel Tamil Nadu, all'estremità inferiore dell'India. Da qualche anno in qua, in occasione della sua abituale visita in Europa nel mese di giugno, si rinnova una specie di piccolo rito durante il quale, oltre allo scambio di saluti e notizie la piccola comunità dell'AROS, che pratica l'antica arte cinese del Tai Chi Chuan, consegna un proprio contributo finanziario, frutto di una raccolta personale dei praticanti, alle innumerevoli attività di carattere sociale portate avanti dal nostro amico indiano. 9 giornale base 03 04.qxp 07/04/2008 14.38 Pagina 10 scolastica, l'avvio di un centro sanitario di comunità per la promozione della salute e l'istituzione di un ospedale multispecialistico con annessa scuola per infermieri in collaborazione con la diocesi di Kottar. Come facilitatore sociale Padre Maria Susai con i suoi ragazzi segue circa centocinquanta piccoli gruppi d'auto composti sia da uomini che da donne i quali, utilizzando il micro-credito, si sono specializzati nella produzione artigianale di prodotti eco-compatibili come funghi, spezie ed erbe medicinali. Ma la reazione non si è fatta tardare: forte della sua esperienza e abilità e delle sue conoscenze in Italia, padre Susai ha messo in moto la rete della solidarietà riuscendo ad ottenere da alcune amministrazioni comunali del vicino Veneto e da contribuenti volontari risorse per assicurare una prima pronta risposta all'evento. Sono state acquistate alcune imbarcazioni per permettere di nuovo ai pescatori di lavorare e ad un gruppo di donne rimaste vedove sono state consegnate delle macchine da cucire (vedi foto) con le quali confezionare lavori di sartoria e provvedere così al proprio sostentamento. Tale attività straordinaria ha solo temporaneamente distratto padre Susai dalle sue molteplici attività svolte in campo sociale, in particolare l'attività di scolarizzazione a favore dei bambini poveri, specialmente delle bambine, la costruzione di una mensa Grazie a te, Padre Susai, per aiutarci a pensare ed agire per un mondo migliore. Marcello Manias, Sergio Petiziol La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo - Raccontami una storia. - Che genere di storia? - Una storia bella, la storia di voi due, quando lei era piccola - Mhmmm. D'accordo. C'era una volta… - Una volta quando? - Tutte le volte in una sola. Tanto tempo fa e in questo stesso momento. - Tutt'e due? - Si. Sempre tutt'e due. - Com'è possibile? grado, di viaggiare nel tempo, permettendogli di rivedere da spettatore alcuni stralci del suo passato o anticipazioni del suo futuro, tornando comunque sempre nel presente. Ha un punto fermo nella sua vita a cui torna sempre, Clare, la sposa predestinata, che costruisce sculture di carta. Non è un libro di fantascienza pura e semplice, è una girandola di sentimenti, paure, desideri, emozioni, tentativi di ribellarsi alla storia già scritta e immodificabile. Un bel libro, che potrebbe anche non finire mai, in questi continui rimbalzi nel tempo. [tratto da pagina 496] E' un libro originalissimo, apparentemente complicato, ma semplice una volta entrati nel meccanismo cronologico. E' la storia di un uomo, Henry, bibliotecario, che per una alterazione genetica ha la proprietà, anche suo mal- Aldo Iop Posta dei lettori Posta dei lettori Posta dei lettori Posta dei lettori Posta dei lettori Posta dei lettori A tutti dico che, ad ogni posizione ricoperta, esistono momenti felici e momenti difficili e che, a volte, le decisioni ed i percorsi che ci si trova a dover intraprendere sono impopolari ma necessari e non sempre condivisi e/o compresi. Poiché questo strumento è nato per essere a disposizione di tutti i dipendenti, credo possa ritornare utile anche in circostanze come questa, quindi scrivo queste righe per rivolgere un saluto a tutti coloro con i quali direttamente o indirettamente ho interagito. Considerando l'Ospedale come una "creatura" dagli equilibri delicati, ho cercato di evitare i disguidi prevedibili e, lungo il cammino, ho riscontrato che la condivisione delle svariate problematiche avvicina, ecco perché, anche nel momento del bisogno, ho trovato molta disponibilità e comprensione in tutti coloro che mi hanno aiutato. Dopo quarantun anni di servizio anche per me è giunto il momento della quiescenza e non trovo giusto allontanarmi senza ringraziare tutti coloro che, sia per ragioni lavorative sia per aspetti legati alla sfera personale/familiare, hanno collaborato con me. In tutti questi anni la cooperazione è stata fondamentale sia nel periodo pionieristico legato ai miei inizi in campo sanitario, sia a posteriori a responsabilità consolidate, sempre comunque con lo scrupolo di rispettare il malato ed il personale nelle rispettive necessità. Saluto tutti affettuosamente. Caterina Casarsa 10 giornale base 03 04.qxp 07/04/2008 14.38 Pagina 11 La leç 482/99 e i progjets de ASS 5 seconde part Mi veve dât une vore di pensâ un scrit di Sandri Carrozzo, che in graciis de gentileze dal autôr o pues ripuartâ: "Un dai grancj investiments dal mont de salût tai ultins agns al è pontât su la prevenzion: al torne une vore miôr slargjâ manieris di vivi sanis, che no curâ lis malatiis cuant che aromai a son maduris. In chest cjamp la sanitât publiche e lavore dispès cu lis tecnichis de comunicazion e de propagande par un fin nobil e cetant util pe societât: ancje in chest câs doprant lis lenghis locâls si pues fâ rindi une vore di plui lis iniziativis. Te comunicazion di fat e funzione la leç de diversificazion de propueste dal messaç: presentâ un stes messaç in manieris diferentis (e duncje ancje in lenghis diferentis) al riclame la atenzion dal public plui voltis e al fâs che la abitudin no si volti tant svelte in indiference. Al sucêt di fat che la curiositât di capî ce che al dîs un messaç e impie la atenzion ogni volte che il messaç al à une forme divierse: in cheste maniere la promozion sanitarie par furlan e slargje i contignûts no dome su chei che a fevelin par furlan, ma ancje, su chei che a àn une cognossince plui basse in cheste lenghe: il sfuarç di capî il messaç al fasarà che il contignût al resti une vore plui fissât te memorie". E cussì dopo cualchi an di lavôrs comunicatîfs in marilenghe di argoment sanitari, inmaneâts in colaborazion cun scuelis, volontariât e associazions, cumò che obietîf dal nestri dipartiment al è chel di aumentâ la adesion al screening mamografic, o vin pensât di frontâ l'argoment ancje cuntune sorte di comunicazion sociâl su cualchi radio locâl. Simpri cu la poie de L. 482/99 o vin pensât di doprâ un spot radiofonic par invoiâ plui feminis che si pues a fâ la mamografie. Vês di savê che il tumôr dal pet al pues vignî a une femine ogni 10-12. Vuê però si pues vuarî di chest mal, ma al è une vore impuartant che lis feminis a sepin cemût prevignî e curâsi. Par chest al è impuartant aderî al program di control gratuit inmaneât de Regjon Friûl Vignesie Julie. L'invît par fâ la mamografie al rive a cjase ogni 2 agns a dutis lis feminis dai 50 ai 69 agns, l'esam al è gratuit e non covente la impegnative dal miedi. Ogni dì, tant che o sin da fâ lis voris di cjase, intant che o sin in machine, o tal timp libar scoltin la radio e jenfri un program e chel altri al è simpri cualchidun che nus consee ce machine comprâ o dulà lâ in vacance, ben cumò o varês mût di scoltâ ancje il spot di Toni e Marie interpretât cu la solite bravure dai Trigeminus li che, dopo un pâr di batudis divertentis, a marchin cun fuarce la impuartance di aderî al screening mamografic. Mi aveva fatto molto riflettere un articolo scritto da Alessandro Carrozzo che grazie alla cortesia dell'autore posso riportare: "Uno dei grandi investimenti del mondo della salute degli ultimi anni è diretto alla prevenzione: vengono rivalutati gli stili di vita sani piuttosto che la cura delle malattie. In questo campo la sanità pubblica lavora spesso con le tecniche di comunicazione e di propaganda per un fine nobile e utile alla società anche in questo caso facendo uso delle lingue locali si possono enfatizzare di più le iniziative. Nella comunicazione, di fatto funziona la legge della diversificazione della proposta del messaggio: presentare uno stesso messaggio in modo differente ( e dunque anche in lingue differenti) richiama l'attenzione del pubblico più volte e fa sì che l'abitudine non si trasformi subito in indifferenza. Succede di fatto che la curiosità di capire ciò che il messaggio dice attrae l'attenzione ogni volta che il messaggio ha una forma diversa: in questo modo la promozione della salute in friulano allarga i contenuti non solo su coloro che parlano friulano, ma anche su colui che ha una conoscenza inferiore di questa lingua: lo sforzo di capire il messaggio farà in modo che il contenuto resti molto di più fissato nella memoria." Così dopo qualche anno di lavori sulla comunicazione in "marilenghe" in materia sanitaria svolti in collaborazione con scuole, volontariato e associazioni, ora che l'obiettivo del nostro dipartimento è quello di aumentare l'adesione allo screening mammografico, abbiamo preso in considerazine di affrontare l'argomento anche con una forma di comunicazione sociale su qualche radio locale. Sempre con il sostegno della L. 482/99 abbiamo pensato di utilizzare uno spot radiofonico per invogliare più donne possibile a fare la mammografia. Dovete sapere che il tumore al seno colpisce una donna ogni 10-12. Oggi, però si può guarire, ma è molto importante che le donne sappiano come prevenire e curarsi. Per questo è importante aderire al programma di controllo gratuito offerto dalla Regione Friuli Venezia Giulia. L'invito per fare la mammografia arriva a casa ogni 2 anni a tutte le donne dai 50 ai 69 anni, l'esame è gratuito e non serve l'impegnativa del medico curante. Ogni giorno, mentre stiamo affaticandoci nelle faccende di casa, mentre siamo in macchina o nel tempo libero, ascoltiamo la radio e tra un programma e l'altro c'è sempre qualcuno che ci consiglia che macchina acquistare o dove andare in vacanza; bene ora avrete modo di ascoltare anche lo spot di Toni e Maria interpretato con la solita bravura dai Trigeminus che sottolineano dopo alcune battute divertenti, con forza l'importanza di aderire allo screening mammografico. Silla Stel Dipartiment di Prevenzion Silla Stel Dipartimento di Prevenzione 11 giornale base 03 04.qxp 07/04/2008 14.39 Pagina 12 Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Fondo di previdenza complementare In data 5 marzo 2008 sono stati, altresì, sottoscritti gli accordi di adesione, da parte della dirigenza medico veterinaria e della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa, al fondo Perseo. Tale adesione sarà libera e volontaria. Ulteriori indicazioni operative saranno fornite dall'ufficio del trattamento economico e previdenziale, in relazione alle modalità operative che devono ancora essere emanate dall'I.N.P.D.A.P. Si informa che in data 14 maggio 2007 é stato sottoscritto, presso la sede dell'ARAN a Roma, l'accordo per l'adesione al fondo di previdenza complementare per i lavoratori dei comparti delle Regioni e delle Autonomie Locali e del Servizio Sanitario Nazionale. Marina Dose Cineforum - LE FOLLE E IL FOLLE Venerdì 23 maggio 2008 Match point di Woody Allen Gran Bretagna, Stati Uniti, 2005 124' ca Venerdì 27 giugno 2008 Il mio miglior amico di Patrice Leconte Francia, 2006 95' ca Il programma é scaricabile dal sito intranet (http://172.17.46.16/) e dal portale aziendale http://www.ass5.sanita.fvg.it) A seguito della attivazione dell Hospice di Latisana, é stata allestita una piccola biblioteca presso la suddetta struttura a favore dei pazienti ricoverati e dei loro familiari. Chi avesse dei volumi in buono stato di cui intenda privarsi li faccia pervenire alla sede dell'Hospice (sig.ra Cantarutti) o del Distretto Ovest (dr. Corbatto o dr.ssa Anastasia). Venerdì 25 luglio 2008 Un'ottima annata di Ridley Scott USA, Francia, 2006 118' ca Sul sito intranet (http://172.17.46.16/), sono disponibili alcune sezioni del nuovo elenco telefonico interno aziendale. Per integrazioni e modifiche, contattare l’U.R.P. tel. 1444, e.mail [email protected] Inizio proiezioni ore 20.30 presso l’Auditorium San Marco Palmanova info: tel. 339 3110647 - http://www.cinemanova.it e.mail [email protected] Redazione Redazione Redazione Redazione Redazione Redazione Redazione Redazione Redazione A.S.S.ieme per 5 minuti Periodico Bimestrale dell’Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 ”Bassa Friulana” Anno II - Numero 13 aprile / maggio 2008 Reg. presso il trib. di Udine n. 29/06 del 28.06.2006 Direttore responsabile Daniela Gross Impaginazione e Grafica Marco Luigiano Redazione Tiziana Bonardi Marco Luigiano Meri Marin Chiara Obit Simona Schepis Paola Virgolin Loghi Denis Battaglia Stampa Tipografia OGV - Palmanova Tel 0432 928392 http://www.tipogv.it Contatti Tel. 0432-921455 Fax. 0432-921579 E-mail: [email protected] Questo giornale é stampato su carta riciclata Posta interna : Redazione giornale c/o S.O. Politiche del Personale 12 A questo numero hanno collaborato Maurizio Andreatti Antonella Arena Marco Bertoli Tiziana Bonardi Marina Dose Roberto Ferri Claudio Fiscella Marcello Manias Aldo Iop Mara Pellizzari Sergio Petiziol Luciana Scagnetto Silla Stel