cn posillipo - Circolo Nautico Posillipo

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cn posillipo - Circolo Nautico Posillipo
C.N. POSILLIPO
Domenica, 15 maggio 2016
C.N. POSILLIPO
Domenica, 15 maggio 2016
C.N. POSILLIPO
15/05/2016 Giornale di Brescia Pagina 53
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An, successo in scioltezza Ora la Pro Recco
15/05/2016 Il Giorno Pagina 11
PAOLO CITTADINI
Brescia straccia la Canottieri Napoli, la Pro Recco è avvisata
15/05/2016 Il Mattino Pagina 29
ALESSANDRO BARBANO
Incontro.DOMANI, ORE 17.
15/05/2016 Il Secolo XIX Pagina 62
RAFFAELE DI NOIA, ANDREA FERRO
Savona­Bogliasco,parichepiaceatutti
15/05/2016 Il Tempo Pagina 28
ANDREA BALDINI
Il ritorno di Baldini A San Pietroburgo è 3° come Curatoli a...
15/05/2016 La Gazzetta dello Sport Pagina 56
PAOLO PEPINO
La Rari lotta, ma non basta. Passa Posillipo
15/05/2016 La Stampa Pagina 8
La corsa al 5 per mille Anche notai e motoclub a caccia del tesoro
15/05/2016 TuttoSport Pagina 28
A1, Recco a valanga
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Pure Savona in Final Six Il Bogliasco è già salvo
15/05/2016 La Nazione (ed. Firenze) Pagina 17
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La Cagnotto vince l' oro nel trampolino da tre metri
15/05/2016 La Gazzetta dello Sport Pagina 56
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GIACOMO GALEAZZI, ILARIO LOMBARDO
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Giornale di Brescia
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An, successo in scioltezza Ora la Pro Recco
BRESCIA. Si congeda con una vittoria. E non
avrebbe potuto essere diversamente. L' An
Brescia chiude il campionato casalingo
infliggendo un bel 16­6 al Napoli. Meno
stanche, rispetto alla partita con l'
Acquachiara, le calottine biancoblù si
impongono sui partenopei fin dai Quaterna.
Ubovic //FOTO REPORTER primi secondi. Gli
avversari non danno certo filo da torcere ai
bresciani: Turiello e compagni entrano in
acqua scarichi e poco convinti. Brescia,
invece, mette subito le cose in chiaro.
Ad aprire le danze nel primo tempo è il
capitano Christian Presciutti che con un
pallonetto mette fuori causa il portiere
napoletano. Ottima la prestazione del
centrovasca bianco blù che, come sempre,
regala grinta e forza su ogni pallone.
Il 2­0 arriva dalle mani di Ubovic, il 3­0 è
ancora del capitano, il 4­0 ancora di Ubovic.
L' An crea quattro azioni e conquista 4 gol. La
difesa rimane compatta anche se i rischi
procurati dal Napoli sono quasi inesistenti.
Prima della fine del periodo arriva anche la
doppietta di Damonte (5­0 e 6­0), due gol
degli ospiti con Baviera e Campopiani e il 7­2
di Rizzo.
Solo tre gol nel secondo tempo (apre la rete di
Mattiello, poi Napolitano e Christian Presciutti): l' An crea molto, ma concretizza poco. Parità dicen tri
nel terzo periodo. Presciutti senior, Bertoli e Ubovic per il Brescia, due volte Brguljan e Velotto per il
Napoli. Quarto tempo senza storia. Rizzo sigla 3 gol, bellissimo l' ultimo messo in rete di prima con una
volée, Ubovic insacca il quarto personale. Ora la preparazione dell' eterna sfida con la Pro Recco,
sabato prossimo per l' ultima di campionato. Preludio ai play off.
Serie A1. Risultati: Roma Vis Nova ­Lazio 13­13; Trieste ­Sori 12­5, Ortigia­Sport Management 4­15,
Florentia­Posillipo 7­9, Savona­Bogliasco 9­9, Acquachiara­Pro Recco 6­11.
Classifica: Pro Recco p. 75; An Brescia 72; Sport Management 55; Posillipo 48, Napoli 45; Savona 42;
Acquachiara 38, Trieste 32; Bogliasco 29; Roma 24; Lazio 19; Ortigia 16; Floren tia 8; Sori 6.
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Il Giorno
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Pallanuoto A1 La squadra di Bovo si prepara con una netta vittoria allo scontro diretto coi liguri.
Bene anche la Bpm che affonda l' Ortigia in Sicilia
Brescia straccia la Canottieri Napoli, la Pro Recco è
avvisata
Paolo Cittadini Brescia L' AN Brescia si
congeda dall' impianto di Mompiano
strapazzando anche la Canottieri Napoli. La
formazione di Bovo nell' ultima gara casalinga
della stagione vince 16­6 e lancia la sfida al
Recco (i campioni d' Italia hanno vinto a Napoli
contro l' Acquachiara per 11­6) in vista dello
scontro diretto nell' ultima giornata di regular
season in programma sabato prossimo.
Alla vigilia i giocatori dell' An erano stati chiari.
«In vasca non concederemo nulla», avevano
promesso prima della gara con la Canottieri e
così è stato. La gara conto i partenopei guidati
a bordo vasca da Zizza è durata meno di 8
minuti. Il primo quarto si è infatti aperto con
Brescia che in acqua è andata a mille all' ora.
In sei minuti la squadra di Bovo ha bucato per
6 volte (doppiette per Christian Presciutti ­
nella foto ­ Ubovic e Damonte) la difesa della
Canottieri incapace di contenere la furia
biancazzurra. In vantaggio 6­0, l' An ha
rallentato consentendo ai napoletani di trovare
due reti grazie a Baviera e Campopiano.
Prima dell' intervallo è poi arrivato il settimo
sigillo bresciano griffato Valerio Rizzo.
L' ampio vantaggio ha fatto tirare il freno a mano ai ragazzi di Bovo. Il secondo quarto si è così chiuso
con un parziale di 2­1 per la Canottieri grazie ai gol di Mattiello e Napolitano per i campani e Christian
Presciutti per Brescia.
Alla ripresa dopo l' intervallo lungo con il risultato ormai acquisto l' An ha fatto giocare di più gli
avversari. Nella frazione spesso decisiva nelle partite di pallanuoto ha vinto l' equilibrio. Il quarto si è
concluso con un parziale di 3­3. Di Christian Presciutti, Ubovic e Bertoli le reti dell' An, firmati Brguljan
(doppietta) e Velotto i gol della Canottieri. Senza storia invece l' ultimo quarto. Brescia va in gol 4 volte
grazie a Ubovic (miglior marcatore dell' incontro con Christian Presciutti con 4 reti) e alla tripletta di
Rizzo.
Vince a Siracusa, in casa dell' Ortigia, anche la Bpm Sport Management. La squadra di Baldineti torna
dalla Sicilia con tre punti (15­4 il finale per la Bpm) che consolidano il terzo posto in classifica.
Dopo un primo quarto equilibrato chiuso dalla Bpm in vantaggio 4­2, la partita cambia a partire dalla
seconda frazione.
Tra i pali dei mastini, Lazovic è insuperabile mentre in avanti la Bpm diventa inarrestabile. Un parziale
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Il Giorno
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di 6­0 per la Bpm tra il secondo e il terzo tempo chiude la gara. L' ultima frazione, chiusa 5­2 per i
ragazzi di Baldineti, è utile solo per le statistiche.
PAOLO CITTADINI
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Il Mattino
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Incontro.DOMANI, ORE 17.
MERCOLEDÌ, ORE 18Al Circolo Nautico
Posillipo il Centro Studi Erich Fromm presenta
«Le donne nella storia». Introduce Giuseppe
Boccarello. Conduce Renato Sinno. Voci di
Marilù Della Paolera, Teresa Augusta Rossi,
Gabriella Volpe di Sirignano.
Introduce Silvana Lautieri.
Volume.
ALESSANDRO BARBANO
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Il Secolo XIX
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PALLANUOTO/ PENULTIMA GIORNATA DELLA REGULAR SEASON DI A1 MASCHILE
Savona­Bogliasco,parichepiaceatutti
I padroni di casa conquistano la final six, gli ospiti la salvezza. Recco continua a
dominare
CARISA SAVONA­Bogliasco Bene, derby
ligure tra due squadre soddisfatte nella
penultima giornata della regular season del
massimo campionato maschile di pallanuoto. Il
9­9 finale lascia comunque l' amaro in bocca
soprattutto al Savona, che si è visto rimontare
due reti di vantaggio nei 18"conclusivi. I
biancorossi di Alberto Angeli ni possono
comunque gioire per l' impresa di aver
centrato la qualificazione alla final six scudetto.
Dal canto suo il Bogliasco è sceso in vasca
alla Zanelli con la giusta dose di serenità,
derivante dal raggiungimento dell' aritmetica
salvezza, senza passare dai playout, divenuta
certezza in virtù del pareggio (13­13) maturato
nel primo pomeriggio nel derby capitolino tra
la Vis Nova Roma e la Lazio. I biancoaz zurri
di Daniele Bettini hanno così potuto giocato a
mente sgombra, senza crollare nemmeno
quando i padroni di casa hanno dato un'
accelerazione al match (4­2, 6­4 e 9­7).
Alla fine il risultato ha premiato tutti. A una sola
giornata dal termine della stagione regolare i
savonesi, sesti, diventano irraggiungibili per i
napoletani dell' Acquachiara, che ieri hanno
ceduto in casa (11­6), come da pronostico, alla
capolista Pro Recco, sempre leader a punteggio pieno.
Dopo un avvio di gara sostanzialmente equilibrato i campioni d' Italia hanno operato il break decisivo fra
terzo e quarto tempo, passando dal 4­4 di metà gara al 10­4 nel corso dell' ultimo quarto. A Trieste il
Sori, ultimo in graduatoria, è sceso in acqua come preannunciato con la formazione Under 20, dopo la
decisione presa in settimana dalla società del presidente Guido Polipodio. I granata non hanno
comunque sfigurato, perdendo 12­5 e aggiudicandosi anche l' ultimo parziale (3­2). In gol, al debutto in
A1, Alessandro Viacava.
Altri risultati: Brescia ­Can.
Napoli 16­6, Ortigia­Sp. Management Verona 4­15, Florentia­Posillipo 7­9.
Classifica: Pro Recco 75; Brescia 72; Sp. Management 55; Posillipo 48; Can. Napoli 45; Savona 42;
Acquachiara 38; Trieste 32; Bogliasco 29; Roma Vis Nova 24; Lazio 19; Ortigia 16; Florentia 8; Sori 6.
A1 femminile Nell' ultima giornata della stagione regolare: Messina­Bogliasco 5­6, Rapallo ­Cosenza 7­
2, Imperia­Acquachiara 1214. Da venerdì prossimo la final six scudetto a Messina con Bogliasco­
Orizzonte Catania alle 19.15 e Prato ­Rapallo alle 21.15.
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Il Secolo XIX
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A2 maschile Risultati della penultima giornata di regular season: Al baro Nervi ­Lavagna 4­8, Imperia ­
Bologna 8­9, QuintoChiavari 6­5, Crocera­Padova 11­10, Wasken Boys Lodi ­Ca mogli 5­8, Bergamo ­
Torino 411. Classifica: Quinto 57; Ca mogli 50; Torino 47; Lavagna 44; Bologna 31; Imperia, Crocera 29;
Padova 27; Chiavari 21; Wasken Boys Lodi 18; Al baro Nervi 9; Bergamo 7.
RAFFAELE DI NOIA, ANDREA FERRO
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Il Tempo
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Europei di tuffi
La Cagnotto vince l' oro nel trampolino da tre metri
Infinita Tania Cagnotto. La regina mondiale ed
europea da un metro, si conferma anche dal
trampolino «olimpico» dei tre metri e vince il
suo secondo oro agli europei di Londra con
360.60 punti. L' azzurra di Fiamme Gialle e
Bolzano Nuoto sbaraglia la concorrenza già
dal terzo tuffo (unica a superare i 200 punti) e
firma la terza doppietta continentale dopo
Rostock 2015 e Torino 2009, ma la prima in
una rassegna non di specialità. È il
dodicesimo oro individuale e diciannovesimo
totale di una carriera interminabile che l' ha
vista protagonista già sui trampolini olimpici di
Sydney 2000 quando esordì appena
quindicenne. È l' atleta europea che ha vinto
più medaglie: 28 metalli in totale che relegano
di nuovo Hausding ad una lunghezza, con il
sincro da tre metri da disputare.
«Adesso posso dire di nones ser arrivata qui
non in piena forma ­ commenta l' azzurra, alla
vigilia del suo trentunesimo compleanno­ ho
ottenuto il massimo. Gli anni volano e sembra
ieri di essere a Londra olimpica, ma sono
pronta ad affrontare Rio. Il triplo e mezzo
avanti, il ritornato ed indietro sono i tuffi dove
posso ancora migliorare».
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La Gazzetta dello Sport
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SCHERMA
Il ritorno di Baldini A San Pietroburgo è 3° come
Curatoli a Madrid
Finisce il digiuno di Andrea Baldini in coppa
del Mondo. L' oro olimpico a squadre di
fioretto a Londra 2012, qualificato per Rio col
team ma non individualmente, è terzo a San
Pietroburgo dopo un torneo di alto livello coi
successi su Massialas (n. 2 del ranking) e Le
Pechoux (15­6 ai quarti). In semifinale arriva
una sconfitta per 15­14 col russo
Zherebchenko, poi vincitore della tappa. Era
dal 18 ottobre 2014, secondo a San Francisco,
che Baldini non saliva sul podio di Coppa. E in
questa stagione era finito tra i primi otto solo a
Tokyo. Per tornare ai vertici ha anche provato
la via di un nuovo maestro e dopo una vita di
collaborazione con Paolo Paoletti si è affidato
a Giulio Tomassini, storico maestro della
Vezzali. Si ferma a un passo dal podio Luca
Simoncelli, dopo il 15­9 su Joppich agli ottavi.
Fuori al 1° turno Cassarà.
SCIABOLA A Madrid 3° posto per Luca
Curatoli. Il giovane sciabolatore fuori da Rio
(andranno Montano e Occhiuzzi) si è arreso
solo in semifinale (15­14) al georgiano Sandro
Bazadze che ai quarti aveva fermato
Occhiuzzi (15­7).
Fioretto uomini a San Pietroburgo. Finale:
Zherebchenko (Rus) b.
Rigine (Rus) 15­6. Semifinali: Rigine (Rus) b.
Davis (Gb) 15­11; Zherebchenko (Rus) b.
Baldini 15­14.
Quarti: Davis (Gb) b. Simoncelli 15­9. Ottavi: Simoncelli b. Joppich (Ger) 15­9; Cadot (Fra) b. Nista 15­
7; Zherebchenko (Rus) b. Avola 15­6. Trentaduesimi: Hertsyk (Ucr) b. Cassarà 15­13.
Sciabola uomini a Madrid. Finale: Anstett (Fra) b. Bazadze (Geo) 15­9. Semifinali: Anstett (Fra) b.
Kim (S.Cor) 15­12; Bazadze (Geo) b.
Curatoli 15­14. Ottavi: Gu Bongil (S.Cor) b. Samele 15­13; Oh Sanguk (S.Cor) b. Berrè 15­13.
ANDREA BALDINI
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pallanuoto
Pure Savona in Final Six Il Bogliasco è già salvo
Due verdetti dalla penultima giornata. Anche il
Savona è aritmeticamente alla Final Six
scudetto, mentre il Bogliasco è salvo.
ACQUACHIARA­PRO RECCO 6­11 (1­2, 3­2,
0­4, 2­3) Carpisa Yamamay Acquachiara:
Volarevic, Perez, Rossi, Korolija, Scotti
Galletta, Lanzoni, Marziali 1, Tozzi, M.Gitto,
S.Luongo 3, Valentino 1, M.Luongo 1. N.e.
Lamoglia. All.
Brancaccio. Pro Recco: Tempesti, F.Di Fulvio,
A.Fondelli 1, Figlioli 2, Giorgetti, S.Sukno 2,
Giacoppo 2, Aicardi 1, Figari, Bodegas,
A.Ivovic 3, N. Gitto. N.e. Pastorino. All.
Pomilio. Arbitri: Scappini e Taccini.
Note: sup. num. Acquachiara 11 (4 gol), Recco
7 (3). (f.nap.
) BRESCIA­CAN.NAPOLI 16­6 (7­2, 2­1, 3­3,
4­0) Brescia: Del Lungo, Guerrato, C.Presciutti
4, Randjelovic, Molina, Rizzo 4, Damonte 2,
Nora, N.Presciutti, Bertoli 1, Ubovic 4,
Napolitano 1, Dian. All. Bovo. Canottieri
Napoli: Turiello, Buonocore, Di Costanzo,
Migliaccio, Da.Brguljan 2, Borrelli, G.Mattiello
1, Campopiano 1, Baviera 1, Velotto 1, Baraldi,
Esposito, Vassallo. All. Zizza. Arbitri:
Ceccarelli e Colombo. Note: sup.num. Brescia
0 (0), Canottieri Napoli 3 (3). (f.pe.
) ORTIGIA­SPORT M. 4­15 (2­4, 0­3, 0­3, 2­5)
Ortigia: Patricelli, Siani, Abela, Puglisi 1, Di
Luciano 1, Lisi, Camilleri 1, B.Ivovic, Rotondo, Polifemo, Casasola 1, Vinci, Negro. All. Leone.
Bpm Sport Management: Lazovic, Busilacchi, Brambilla 1, Coppoli 2, Vergano 1, Petkovic 4, E.Di
Somma 2, Jelaca 1, C.Mirarchi 1, Bini, Razzi 1, Deserti 2, Oliva. All. Baldineti.
Arbitri: Ercoli e Fusco.
Note: sup.num. Ortigia 7 (1), Sport Management 9 (5).
SAVONA­BOGLIASCO 9­9 (3­1, 1­2, 2­2, 3­4) Carisa Savona: Antona, Alesiani 2 (1 rig.), Pesenti,
J.Colombo 1, L.Bianco, Cesini, Mistrangelo, Milakovic 4 (1 rig.), G.Bianco, Agostini, Mensi, Sadovyy 2.
N.e. Zerilli. All. Angelini.
Bogliasco Bene: Prian, De Trane 1, A.Di Somma, Gavazzi 3, Guidaldi 1, Ravina 2, Gambacorta 2,
Puccio, Guidi, Fracas, Monari, Giordano, Pellegrini. All. Bettini. Arbitri: Paoletti e Piano. Note: sup.num.
Savona 11 (4), Bogliasco 16 (9). (f.si.
) TRIESTE­SORI 12­5 (3­0, 2­1, 5­1, 2­3) Trieste: Jurisic, Podgornik, Petronio 1, Ferreccio 1, Giorgi 1,
Giacomini, Popovic 2, Rocchi 1, Elez 2, Henriques 1, Spadoni 1, Mezzarobba 2, Vannella. All. Piccardo.
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Sori: Massaro, Ferrero 1, Gandini 1, Barattini, Viacava 1, Bianchetti, Stagno, Percoco, Penco, Manzi 2,
Frodà, Gualdi, Benvenuto. All. Temellini.
Arbitri: Petronilli e Severo.
Note: sup. num. Trieste 6 (4), Sori 8 (3). (e.d.d.
) ROMA VIS NOVA­LAZIO 13­13 (3­2, 3­2, 4­2, 3­7) Roma Vis Nova: Bonito, Carchiolo 2, Murro 1,
Pappacena 2, Bezic 2, Cascini, Spinelli, Innocenzi 2, Vitola 2, A.Calcaterra, Mandolini 1, Del Basso 1,
Nicosia. All. Ciocchetti.
Lazio: Radic, Ferrante, Colosimo 1, De Vena, Narciso, Di Rocco 2, Giorgi 1, Cannella 5, Leporale 3,
F.Lapenna, Maddaluno 1, Mele, Vespa. All. Formiconi. Arbitri: Bianchi e Caputi. Note: sup.num.
Vis Nova 7 (5), Lazio 11 (6). (g.sc.
) FLORENTIA­POSILLIPO 7­9 (2­3, 3­1, 2­3, 0­2) Florentia: Cicali, Colombo, Generini, Dani, F. Panerai
1, Vasic 1, Brancatello 2, Bruni 1, Bosazzi, Gobbi, Astarita 2, L.Panerai, Mugelli. All.
Minetti. Robertozeno Posillipo: Negri, Cuccovillo 3, Marinic­Kracig, Foglio, Klikovac 3 (1 rig.), Russo,
Briganti 1, Renzuto, Buslje 1, Saviano, Dolce 1, Saccoia, Caruso. All.
Occhiello. Arbitri: Rovida e Savarese. Note: sup. num. Florentia 13 (5), Posillipo 14 (5). (a.p.
) Class. (12 a di rit.): Pro Recco 75; Brescia 72; Sport M. 55; Posillipo 48; Can.Napoli 45; Savona 42;
Acquachiara 38; Trieste 32; Bogliasco 29; Vis Nova 24; Lazio 19; Ortigia 16; Florentia 8; Sori 6.
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Pallanuoto A1 Biancorossi appesi all' ultima partita per sperare nei play out
La Rari lotta, ma non basta. Passa Posillipo
Rari Nantes Florentia 7 Robertozeno Posillipo
9 RARI: Cicali, Colombo, Generini, Dani, F.
Panerai 1, Vasic 1, Brancatello 2, Bruni 1,
Bosazzi, Gobbi, Astarita 2, L. Panerai, Mugelli
(n.e.). All. Minetti. POSILLIPO: Negri,
Cuccovillo 3, Kracig, Foglio, Klikovac 3 ( 1
rig.), Russo, Briganti 1, Iodice, Buslje 1,
Saviano, Dolce 1, Caruso (n.e). All. Occhiello.
Arbitri: Savarese e Rovida. Parziali: 2­2, 3­1,
2­3, 0­2. LOTTA col cuore la Rari, ma il match
sembra esser troppo lungo per una squadra
provata in settimana dall' influenza. Sconfitti, i
biancorossi escono a testa alta dal confronto
con una signora squadra, quarta e già sicura
nella final­six. La battuta d' arresto del Sori a
Trieste lascia le cose com' erano, con i
fiorentini ancora nei playout ma legati ai
verdetti di sabato prossimo. Nell' ultima di
regular season i gigliati saranno infatti a Busto
Arsizio con l' inarrivabile Sport Management
mentre il Sori, di nuovo sul neutro di Bellariva,
potrebbe approfittare della depressione di un'
Acquachiara estromessa dai playoff. Resta
comunque, per almeno tre tempi, la bellissima
prestazione della Rari, esaltata dalle prodezze di Massimiliano Cicali. Schierato a sorpresa da Minetti al
posto di Mugelli, il diciottenne portiere è stato strepitoso.
E si deve molto a lui se la squadra, dopo un primo tempo in salita, nonostante le perle di Astarita e
Brancatello, abbia trovato nei tempi centrali ben tre volte il vantaggio con Brancatello (4­3), Federico
Panerai (5­4) e Bruni (5­4). Rammarico invece all' inizio del quarto quando sul 7 a 7, dopo altre due
spettacolose parate di Cicali, la Rari non è riuscita per tre volte a trasformare la superorità facendosi
beffare poi dalle reti di Klikovac e Cuccovillo.
Paolo Pepino.
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La corsa al 5 per mille Anche notai e motoclub a
caccia del tesoro
Sono tra i 50 mila beneficiari come chi combatte il cancro E la riforma del Terzo settore
non prevede un' Authority
A ccanto alle facce dei politici che tappezzano le città in
campagna elettorale, ci sono altri cartelloni che si contendono le
preferenze degli italiani. Sono solo alcuni degli oltre 50 mila enti
no profit che a colpi di pubblicità puntano alla propria fetta dei
500 milioni stanziati per il Terzo settore, un pilastro per la tenuta
del welfare.
È la giungla del 5 per mille. Se per la gran parte si tratta di
associazioni e fondazioni benefiche locali impegnate nel
volontariato, nell' elenco dei 50mila, che fotografa un mondo
frammentato e caotico che attende la riforma del settore, si
infilano anche sigle improbabili e di dubbia utilità pubblica. Al
fianco di big inamovibili dai primi posti nelle scelte degli italiani,
come l' Airc (contro il cancro), Emergency e Medici senza
frontiere, nel labirinto di nomi troviamo infatti anche la
Fondazione italiana del notariato, alla quale basta la firma di
772 contribuenti per incassare 265 mila euro. Dati riferiti al
2014, gli ultimi disponibili, sulle scelte dei 17 milioni di italiani
che hanno optato per il 5 per mille. Ma che ci fa la fondazione
che per statuto forma le qualità professionali e culturali di una
delle categorie più agiate accanto a onlus che si occupano di
cancro, disabili, Aids, povertà? E ancora: cosa c' entrano i
motoclub o i blasonati Reale Circolo Canottieri di Roma e
Circolo Nautico di Posillipo? Oppure, l' Associazione Radio
Maria e Rinnovamento nello Spirito ?
Controlli e tempi lunghi Il 5 per mille nasce nel 2006 come
quota dell' Irpef destinata agli enti che svolgono «attività
socialmente rilevanti». I contribuenti possono destinare la quota
del 5 per mille della loro imposta sul reddito delle persone
fisiche, firmando nei riquadri sui modelli. Dunque, se la
dichiarazione dei redditi è di quelle «pesanti», bastano poche
opzioni per rimpinguare le casse.
E' il caso dei notai, ma anche, per esempio, della Junior Jesina
Libertas, la scuola calcio dell' ex bomber Roberto Mancini che
con appena 11 firme totalizza 65 mila euro. Possibile, poi, che
all' Asilo per cani di Palazzolo Milanese vadano più risorse che
all' onlus per la lotta alla leucemia dei bambini?
Canili, gattili e società dilettantistiche sportive affollano l' albo
dell' Agenzia delle Entrate che ogni anno valuta le domande di
ammissione e determina gli esclusi. In realtà il Fisco controlla
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solo le onlus, mentre sulle associazioni sportive ha poteri il Coni, su enti scientifici di ricerca i ministeri
della Sanità e dell' Istruzione, sulle poche realtà artistiche presenti il dicastero dei Beni culturali. Così, lo
spezzatino delle verifiche allunga i tempi e prima di ricevere il tesoretto di 5 per mille passano dai due
ai tre anni, al punto che alcune banche offrono l' anticipo del 100% della cifra. Per le lungaggini del
monitoraggio, sono continue le proteste di chi fino all' ultimo non sa se è stato ammesso o meno. Se ne
fa portavoce Massimo Coen Cagli, direttore scientifico della scuola di Fundraising di Roma, che ha
appena lanciato una petizione su Change.org indirizzata a governo e Agenzia delle Entrate per chiedere
«che i dati sui sottoscrittori e sugli importi vengano resi noti un mese dopo la scadenza ultima per la
dichiarazione dei redditi».
Essendo la scadenza il 30 settembre, entro il 30 ottobre. «Se i tempi tecnici richiedono un mese in più,
nessuno obietterà, ma è inaccettabile che occorrano due anni per avere i risultati e poi altri mesi per
ricevere i soldi, mentre per il 2 per mille ai partiti è bastata una legge e le cifre sono state pubblicate in
pochi giorni». Ciò garantirebbe la tanto sbandierata trasparenza e sarebbe un incentivo per i donatori,
persuasi da chiarezza e tempestività nella rendicontazione. Coen Cagli chiede di «liberare» il 5 per
mille, «uno strumento splendido ­ dice ­ ma utilizzato solo a un decimo della sua potenza», anche
perché poco noto agli italiani.
«Il governo Renzi che tanto parla di Terzo settore e mecenatismo dovrebbe avviare una campagna per
dare più consapevolezza ai contribuenti che oggi non conoscono bene come funzioni il 5 per mille e
spesso si affidano al commercialista neanche fosse una pratica burocratica come le altre». Tra le
anomalie c' è pure la presenza nell' elenco dei beneficiari del 5 per mille di chi, attraverso i Caf, i centri
di assistenza fiscale può più facilmente indirizzare le donazioni. E' il caso delle Associazioni cristiane
dei lavoratori (Acli, al 12 o posto per contributi) e del Movimento cristiano lavoratori (22 o ). Una
relazione della Corte dei Conti sul 5 per mille consegnata in Parlamento nel novembre 2014 denuncia
«effetti distorsivi» prodotti da «un mondo frammentario e disorganico» e fissa punto per punto cosa non
va nel sistema. A cominciare dalla presenza di circoli esclusivi, ma anche di case di cura private, di
moto club, palestre. Una zona grigia dove si annidano i furbetti della beneficenza che rischiano di
piegare «un istituto di rilevanza sociale a finalità egoistiche e personali». In questo universo eterogeneo
non mancano i paradossi: nell' ultimo resoconto del Fisco sono 2037 gli enti beneficiari che non hanno
ricevuto una firma.
I primi tre in classifica, Airc, Emergency e Medici senza frontiere, ottengono oltre 90 milioni di euro, in
pratica un quinto dei fondi per il 5 per mille. «Un' indubbia situazione di vantaggio ­ sancisce la Corte
dei Conti ­ per gli organismi di maggiore dimensione che possono investire in attività promozionali». Un
nodo segnalato anche dal presidente della commissione Affari Sociali della Camera, Mario Marazziti,
storico esponente della Comunità di Sant' Egidio. «Fateci caso: prendono più soldi quelli che più
spendono in pubblicità. Andrebbe ripensato il meccanismo che prevede l' indicazione del codice
fiscale». Infatti, basta alzare la testa sui cartelloni promozionali per leggere ovunque, in grande, i numeri
identificativi delle onlus. Il 5 per mille consente due possibilità: la scelta di uno specifico ente attraverso
il codice fiscale, o la designazione di un settore. Si può anche non indicare alcunché. In tal caso il
gruzzoletto se lo tiene lo Stato. Nella seconda opzione, invece, la ripartizione delle scelte per settore va
in proporzione alle firme raccolte. Quindi se ne avvantaggiano ancora le organizzazioni più grandi,
quelle che possono spendere milioni in pubblicità e in campagne di fundraising. Ovviamente non tutte si
comportano allo stesso modo. Se le risorse spese in stipendi e raccolta fondi per Emergency si fermano
al 16%, all' Unicef raggiungono il 35%.
«Serve un' operazione di trasparenza ­ spiega Pietro Barbieri, portavoce del Forum del Terzo settore ­.
Il cittadino deve sapere dove finiscono i suoi soldi, se tutti nell' assistenza o nella ricerca di una nuova
cura e quanta parte per la comunicazione».
L' Authority che manca Certo, servirebbe un organo terzo di vigilanza. Esattamente quello che la riforma
non introduce, mentre per far ordine nella polverizzata galassia no profit istituisce per la prima volta un
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Registro nazionale unico, a cui si accederà solo dopo la verifica dei requisiti.
Ma chi la farà? Lo abbiamo chiesto a Luigi Bobba, sottosegretario al Lavoro ed ex presidente delle Acli.
Piccola parentesi: La necessità di un' Authority del Terzo settore è stata uno degli argomenti più
dibattuti tra di loro nei mesi di preparazione della legge. L' ipotesi poi tramontata era di resuscitare l'
Agenzia per le Onlus liquidata dal governo di Mario Monti nel 2012. L' ultimo a guidarla è stato l'
economista Stefano Zamagni, tra i massimi esperti di no profit, ora pronto a scommettere che «presto
capiranno l' esigenza di dare vita a un' autorità di controllo indipendente, tipo la Consob o l' Antitrust. Il
soggetto terzo non può essere il ministero». La legge delega sul Terzo settore infatti si limita a
prevedere che le funzioni di vigilanza vadano al ministero del Lavoro, con un ufficio ad hoc.
Tra i compiti previsti, la promozione di forme di autocontrollo.
Nel Paese delle cooperative di Mafia Capitale e del Cara di Mineo, bastano forme di autocontrollo o
autocertificazioni, come dice il testo di legge e ribadisce Bobba? «Respingo la logica ­ replica il
sottosegretario ­ per cui appena abbiamo un problema evochiamo un' Authority come strumento di
salvezza».
La pensano diversamente i compagni di partito di Bobba e gli ex colleghi del Terzo settore. Secondo
Patriarca «il ministero è assolutamente impreparato. E il solo Registro unico richiederà una grandissima
professionalizzazione». Anche per Beni «un ufficio a Roma non sarà mai in grado di controllare 300 mila
enti».
Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà­Confcooperative (6,7 miliardi di fatturato) avverte: «Ci
sono troppi elenchi e banche dati che non dialogano tra di loro. Ed è proprio nella mancanza di
coordinamento che si può nascondere l' illegalità». Per Guerini è positivo che la riforma istituisca un
registro unico nazionale: «Resta il problema di chi dovrà fare i controlli. Pur avendo poche risorse e
pochi poteri, l' Agenzia di Zamagni era fondamentale per scoprire chi si era ingiustamente iscritto all'
elenco dell' Agenzia delle Entrate per il 5 per mille». Ai tempi di Zamagni l' Agenzia aveva costi irrisori e
funzioni di indirizzo. Ora tutti invocano l' assoluta trasparenza e l' obbligo di spese ben rendicontate. Un
modello alternativo potrebbe essere quello suggerito da Barbieri del Forum.
E cioè la Charity Commission che nei Paesi anglosassoni «costringe ogni associazione, anche locale, a
fornire nel dettaglio le entrate e le uscite». Si sta andando in questa direzione? Non proprio. A dieci anni
esatti dalla sua nascita , si comincia a sentire l' esigenza di un serio tagliando sul 5 per mille.
Tutto starà ai decreti attuativi della legge delega che avranno il compito di stringere di più le maglie e
specificare i requisiti di chi entrerà nel registro del Terzo settore e chi avrà diritto al 5 per mille, ormai la
principale fonte di finanziamento per le onlus.
Sulla scrivania del suo ufficio Bobba ha il documento con cui pensa di razionalizzare questo istituto.
Risale al 2008, e porta la firma di Stefano Zamagni. Quelle idee mai realizzate sembrano tornate di
moda: un tetto di spesa per la pubblicità e un elenco definitivo e consultabile dei beneficiari, in modo da
rendere più facile la vita all' Agenzia delle Entrate e «non rallentare a dismisura ­ era già scritto così 8
anni fa ­ la procedura di erogazione dei fondi». Già allora si immaginava una migliore distribuzione delle
risorse per evitare la dispersione di pochi euro tra migliaia di sigle e la concentrazione di grosse somme
a pochi soggetti. Fa sorridere che quel progetto di riforma del 5 per mille sia del 2008 e porti la firma del
presidente dell' Agenzia chiusa da Monti che il governo non vuole ripristinare.
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
GIACOMO GALEAZZI, ILARIO LOMBARDO
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A1, Recco a valanga
SERIE A1: Roma Vis Nova Lazio 13­13,
Brescia Canottieri Napoli 16­6, Ortigia­Bpm
Sport Management 4­15, SavonaBogliasco 9­
9, Acquachiara ­Recco 6­11, Trieste ­Sori 12­
5, Florentia­Posillipo 7­9. Donne Serie A1,
ultima giornata: Catania ­Padova 5­11,
Bologna ­Prato 5­14, Imperia­Acquachiara 12­
14, Rapallo ­Cosenza 7­2, Messina­Bogliasco
5­6.
(m.sp) Trotto, Roma (Tor di Valle), TQQ sui
1.640 metri, Premio Peace Corps: 1.
Tornadoprincy (14), 2.
Trento Guasimo (3), 3. Tiber Sco (6), 4. Tosca
del Rio (7), 5. Thunder Mail (11). Tris: 14­3­6
da 259,58 euro.
Quarté: 14­3­6­7 da 2.158,51 euro. Nessuna
vincita per il Quinté.
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