Sacchetti eroe del basket spettacolo «Così è più
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Sacchetti eroe del basket spettacolo «Così è più
Il coach campione d'Italia con Sassari racconta le sue emozioni Sacchetti eroe del basket spettacolo «Così è più bello» L'ex Orlandina: «Sono felice di aver smentito chi diceva che con il mio gioco non avrei vinto nulla» un fuoriclasse di umanità e mo- cesserà. E c'è di più: in zona "PalaSerralità. A tal proposito tutti eviTutti lo vogliono, tutti lo cerca- denziano, giustamente, i pas- radimigni", forse perché abituano. È diventato, meritatamente, saggi più significativi della fan- ti sin troppo bene, quando in Euuno degli sportivi italiani più tastica serie appena conclusa. ropa e in regular season le cose osannati del momento e, da otto Noi, invece, non dimentichiamo non giravano (situazione vista anni, è anche un grande amico quando, tre anni fa, si recò nello anche l'anno scorso e persino di Capo d'Orlando e di "Gazzet- spogliatoio di Pesaro per conso- dopo lo 0-2 con Reggio Emilia), ta del Sud", due realtà che non lare e incoraggiare lo sfortunato in tanti hanno storto il muso, perdono occasione per ricam- playmaker Traini che si era ap- esprimendo giudizi affrettati e biare stima e affetto. Meo Sac- pena rotto i legamenti del ginoc- gratuiti sull'operato del ólenne chetti da pochi giorni è il coach chio. Gesti e atteggiamenti - co- "baffo", che da atleta ha lasciato della squadra campione di pal- me quello di non lamentarsi mai un'impronta nella Nazionale lacanestro e per la prima volta degli arbitri - che Meo ha nel degli anni '80 e da coach ha semSassari e la splendida Sardegna Dna della sua cultura sportiva e pre dimostrato conoscenza del hanno issato il tricolore, emu- che lo rendono una persona gioco e una radicata convinziolando il Cagliari di Gigi Riva. amata, in un mondo che spesso ne nel provare a esaltare i pregi di ragazzi che, seguendo i suoi Al termine di un'epica finale si comporta diversamente. contro la generosa Reggio EmiPoi c'è un altro capitolo di consigli e le sue idee, riescono lia, decisa all'ultimo tiro di ga- questa splendida storia. Nono- poi a migliorare l'istinto da solira- 7, la Dinamo ha coronato una stante gli ottimi risultati centrati sti. Ora, quindi, è il tempo della incredibile scalata che l'ha por- in una carriera da tecnico inizia- gioia e della soddisfazione a 360 tata dal 2009 - quando la favola ta con una lunga gavetta (e par- gradi. E in tanti sono pronti alcominciò in A2 con Sacchet- tita dalla C2), non sono mancate l'immancabile "Io l'avevo detti-padre in panchina e il duo Va- le critiche al suo gioco, fatto di to"... Ma Sacchetti non ci bada, nuzzo-De Vecchi in campo (a "corri e tira" (meglio se da 3), lui è fatto così. «È normale vivecui si è poi aggiunto Sacchetti-fi- con poche ma efficaci regole tat- re queste situazioni nello sport glio) - a dominare la scena dei tiche e l'assoluta valorizzazione di oggi, soprattutto quando la canestri nazionali con il fanta- del talento individuale e dell'uo- gente si abitua alle vittorie e mastico "triplete" Supercoppa, mo. Lo stucchevole ritornello gari pensa che sia sempre tutto Coppa Italia bis e Scudetto del «così Sassari non vincerà mai» facile e che siamo diventati il 2015. (letto e ascoltato anche dopo il Real Madrid. Ogni anno, arriva secondo trionfo consecutivo in il periodo nel quale bisogna conSacchetti non è solo il miglior allenatore italiano, ma anche Coppa Italia...) ora finalmente vivere con le critiche. Ma ormai Paolo Cuomo ho capito che è il gioco delle parti. Ora, piuttosto, spero di gustarmi al più presto il dolce gusto del trionfo poiché non me ne sto rendendo conto. Sono giorni frenetici e intensi, ho ancora molta adrenalina in corpo. Ma arriverà il momento in cui ripercorrerò quanto abbiamo realizzato. E l'emozione sarà di nuovo fortissima». -Ripensando a...? «Gara-6 che resterà nella storia del basket italiano. Passeranno gli anni, ma sono certo che si tornerà a discutere della sfida terminata dopo 3 supplementari, con momenti di raro pathos. Quando c'è l'attimo giusto bisogna saperlo cogliere al volo per- «Gara-6 resterà nella storia del basket italiano. Siamo stati bravi a cogliere al volo la nostra occasione» «Con il presidente ci siamo spiegati e abbiamo tirato fuori tutto quello che avevamo dentro. Ora andiamo avanti» che potrebbe non arrivare mai più. I nostri avversari lo hanno avuto e più volte sono stati vicini a conquistare il titolo. Poi il "treno" è passato anche per noi e siamo stati bravi a non perderlo». -Al termine di gara-5 persa a Reggio Emilia, che ottiene così il 3-2, pronunci le parole che secondo noi cambiano la serie. Eccole: «Sarà un controsenso, ma avendo fatto poco canestro da tre (ad un certo punto lo scout segnava 0-22), per la paura di tirare ancora da fuori, abbiamo rinunciato a conclusioni aperte per andare dentro, scontrandoci con la loro difesa che ci aspettava. Invece dovevamo insistere e prenderci i tiri aperti anche se la palla non entrava». Analisi perfetta. Il risultato? Ingara-6 dopo Tl-13 da tre, la squadra ti ascolta, continua a provarci e chiude con 8-28 diventando letale dall'arco proprio nel terzo supplementare; nella "bella" ecco il replay: 1-10 all'intervallo, ma si continua a tirare senza timori e T8-27 alla fine è determinante. «Eppure c'è chi ha criticato le mie parole dopo il ko di gara-5... Invece volevo riuscire a trasmettere incondizionata fiducia ai ragazzi su un aspetto del gioco che sapevano interpretare bene. Avendo grandi capacità di reazione - come hanno dimostrato per tutto l'anno, anche sul -17 della "bella" - dovevano comprendere che era necessario insistere perché la palla sarebbe tornata a entrare. Crederci sempre e riacquistare sicurezza erano le basi per farcela». - Un altro momento decisivo è gara-2 a Trento, con la serie dei quarti già sullo 0-1. «Sicuramente. Arrivavamo da un brutto ko e se Trento avesse piazzato il 2-0 non saremmo qui a parlare di titolo. Invece abbiamo cambiato qualcosa nel quintetto, inserendo De Vecchi mentre Sanders, partendo dalla panchina, ha cominciato la sua ripresa dopo unperiodo poco felice. Da lì ho capito che potevamo giocarcela con tutte». - La scalata è così diventata irresistibile e il tuo basket "libero e bello" ha continuato a non conoscere limiti. Che meravigliosa rivincita! «In passato, soprattutto nei primi due anni sassaresi, quanto di negativo alcuni pensavano sul mio basket mi provocava fastidio. Ora però sono diventato più flemmatico e non m'importa nulla. Se vogliono, che continuino. Certo, provo una soddisfazione ulteriore ad aver smentito chi riteneva che con la mia filosofia non avrei messo trofei in bacheca. In realtà io credo che per sviluppare un progetto siano fondamentali i giocatori giusti e io li ho sempre avuti». - Hai il contratto sino al 2018 ma durante la stagione ci sono state forti divergenze con il presidente Sardara, che hanno fatto anche ritenere che il ciclo potesse essersi concluso. Le vittorie hanno risolto tutti i problemi? «È stata una stagione pesante sotto questo aspetto. L'incontro con il presidente per proseguire l'avventura c'è stato proprio in queste ore. Ci siamo seduti a un tavolo, abbiamo affrontato le varie situazioni, ci siamo parlati a lungo perché era giusto spiegarsi visto che sono accadute delle cose particolari. Era sacrosanto tirare fuori tutto quello che si aveva dentro, dicendosi le cose in faccia per camminare in futuro su una sola strada. Lo abbiamo fatto e ora andiamo avanti». Fino alla prossima critica. 4 (1-continua) Verso gli Europei Sedici convocati con i 4 Nba • Il et della Nazionale di basket Simone Pianigiani ha convocato 16 giocatori (4 i successivi "tagli") in vista degli Europei di settembre in Francia. Raduno il 21 luglio. Ci sono i 4 che militano nella Nba. Questa la lista: Pietro Aradori, Andrea Bargnani, Marco Belinelli, Riccardo Cervi, Andrea Cinciarini, Marco Cusin, Luigi Datome, Amedeo Della Valle, Danilo Gallinari, Alessandro Gentile, Daniel Hackett, Nicolò Melli, Davide Pascolo, Giuseppe Poeta, Achille Polonara e Luca Vitali. La festa scudetto di Sassari dopo il trionfo in gara-f a Reggio Emilia e, sotto, lo striscione che il 1. dicembre I tifosi dell'Orlandina dedicarono a Meo Sacchetti per il suo ritorno L'abbraccio tra il padre e il figlio Brian e, accanto, la stella dei sardi David Logan consola a fine partita il giovane Amedeo Della Valle in lacrime