31/10/2016 - Auxilium Fiat Torino
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31/10/2016 - Auxilium Fiat Torino
I Robert Carter jr.. Durane! Scott e Amath M'Baye, il capitano Marco Cai dillo La Curva Sud, e (sotto) Kris Joseph: tutti hanno espresso quanto nelle loro attuali possibilità per venire a capo della gara con Torino [foto Vincenzo Tascaj Che grinta l'Enel! Quando c'è da metterla sulla battaglia all'arma bianca non si tira indietro nessuno dei biancazzurri FRANCO DE SIMONE • Nessun dubbio: il basket è uno sport meraviglioso. E se mai qualcuno avesse ancora riserve, se avesse assistito alia gara di ieri, disputata dai quintetti di Brindisi e Torino, si sarebbe convinto della grandi dosi di emozioni che il basket sa copiosamente regalare. Quella di ieri è stata l'esatta dimostrazione dell'assunto. Perchè Torino, per venti minuti ha comandato il gioco facendo vedere i sorci verdi agli avversari; poi quando Brindisi, profondendo grossi dosi d'orgoglio a man bassa, ha difeso duro, ha trascinato, istante dopo istante, i suoi sostenitori portandoli alla fine a gioire per un successo che sembrava impossibile raggiungere. Ma questo è il basket. Ieri, grande merito è da ascrivere a Marco Cardillo che coach Meo Sacchetti ha tenuto in campo per 29 minuti. Perchè applausi per il capitano? Il suo apporto è stato determinante: «Perchè fa della grinta e della determinazione la sua forza. Quel tiro da tre di tabella è stato il premio per la sua gara». Il basket è sì bello ma è anche strano. Basti andare con il pensiero alle gare di Pistoia e, all'ultima disputata a Varese., IL LUNGO Amath M'Baye [foto Tasco] due gare che sembravano incanalate verso la vittoria per Brindisi e che invece sono finite in tutt'altro modo. Ci s'aspettava di vedere all'opera Pliil Goss. «Gli ho tirato im po' il collo - ha ammesso il coach -. Deve recuperare ed ha bisogno di stare in campo». Ma il popolo del palaElio. oltre che per il suo capitano, ieri non aveva occhi che per il francese di Bordeaux: Amath M'Baye. «Ora sarà molto importante che i miei rookie, ma anche Kris Joseph (che pian piano sta venendo fuori dall'infortunio) e lo stesso Amath - afferma il coach -, capiscano il basket italiano, diverso da quello dei College o da quello giocato in Giappone da Amath». È la «mission» che intende realizzare Sacchetti. Quando l'avrà portata a termine la sua squadra avrà compiuto certamente passi da gigante nella scala dei valori delle squadre italiane. Intanto, si gode il secondo successo. Fra il primo e quello di ieri è trascorso un mese. Era il tempo preventivato se l'Enel avesse potuto lavorare sempre e comunque con tutto il roster al completo. Senza quegli infortuni che hanno dato vita ad allenamenti ad intermittenza. Ora. però, pare che si sia voltato pagina. ENEL BASKET Albert Jay English al tiro [foto Vincenzo lasco SERIE A LA COMBO-GUARD Phil Goss ha debuttato a Brindisi [foto lasco] SERIE A