Camst a Nutri-Mi per presentare le innovazioni nella ris
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Camst a Nutri-Mi per presentare le innovazioni nella ris
GESTIONE La personalizzazione della ristorazione socio-sanitaria Presentate a Nutri-Mi, il Forum di Nutrizione Pratica che si è svolto a Milano il 21 e il 22 aprile le nuove tecniche produttive introdotte nel settore socio-sanitario. Simone Gozzi, responsabile del servizio di Nutrizione di Camst: “I nostri menù vengono studiati in collaborazione con medici e dietologi nel rispetto delle diete particolari, dei parametri nutrizionali e ispirati ai principi della varietà e della gradevolezza delle pietanze” Simone Gozzi Responsabile del servizio di Nutrizione di Camst Camst, da oltre settanta anni presente sul mercato della ristorazione, ha partecipato come sponsor alla X edizione di NutriMI, il Forum di Nutrizione Pratica (www.nutrimi.it), punto di riferimento per la comunità scientifica e occasione di aggiornamento professionale per centinaia di professionisti operanti nei settori dell'alimentazione e della salute. A NutriMi 2016 i massimi esperti sui temi della nutrizione si sono confrontati sulla dieta come prevenzione e sulla corretta alimentazione per esigenze specifiche, presentando le più recenti ed eclatanti evidenze scientifiche, ricerche e casi pratici. È in questo contesto che Camst era presente con un corner dedicato alla degustazione di una selezione di prodotti volta a illustrare alla comunità scientifica le nuove tecniche produttive sperimentate nel campo della ristorazione socio-sanitaria. 50 RESIDENZE SANITARIE lug/ago/set 2016 n° 7 In particolare, la produzione in ATP (atmosfera protettiva) e la cottura sottovuoto (sous-vide) sono state introdotte negli ultimi anni nei processi aziendali di Camst per soddisfare al meglio le richieste del settore socio-sanitario. L'azienda leader nella ristorazione collettiva, la prima a capitale interamente italiano, opera in questo segmento producendo oltre quindici milioni di pasti all'anno distribuiti in presidi ospedalieri, cliniche, case di cura, di riposo e strutture per le lunghe degenze in tutta Italia. “La nostra visione nella ristorazione socio-sanitaria parte dalla centralità del paziente e dalla continua ricerca di nuove tecniche produttive in grado di soddisfare le sue esigenze”, commenta Maurizio Polverino, Responsabile Ufficio gare nazionali di Camst. "Grazie ai nuovi sistemi di produzione e di conservazione del cibo e al dialogo costante con le strutture sanitarie – aggiunge Polverino – sia- GESTIONE mo riusciti a crescere sensibilmente in termini di numeri e di qualità dell'offerta, sempre più integrata alle terapie del paziente e personalizzata attraverso la composizione di diete specifiche che rispettano le diverse patologie. La nostra esperienza nella ristorazione, il knowhow sviluppato per questo specifico segmento di mercato, ci porta oggi ad essere un partner affidabile in circa duecento tra ospedali, case di cura, case di riposo e residenze sanitarie, con una distribuzione prevalentemente nel centronord dell'Italia”. Il cambio di paradigma nel settore è stato segnato dalle Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione ospedaliera ed assistenziale del Ministero della Salute che riconoscono come la ristorazione ospedaliera sia parte integrante della terapia clinica e come la nutrizione vada dunque inserita a pieno titolo nei percorsi di diagnosi e di cura. “I pazienti degli ospedali pubblici e i privati hanno bisogno di un servizio di ristorazione personalizzato”, ribadisce Simone Gozzi, responsabile del servizio nutrizione Camst. “Per ognuno di loro Camst seleziona ingredienti che rispettano i più alti standard di qualità e menù che vengono studiati da professionisti in collaborazione con medici e dietologi nel rispetto delle diete particolari, dei parametri nutrizionali e ispirati ai principi della varietà e della gradevolezza delle pietanze. Da qui è nata anche la collaborazione con l'Università e il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Bologna che hanno lavorato al nostro fianco nella fase di testing delle pietanze, con l'obiettivo di verificare dal punto di vista organolettico e nutrizionale l'appetibilità e la digeribilità dei pasti prodotti con la tecnica del sottovuoto”. Grazie ai suoi centocinquanta dietisti su tutto il territorio nazionale, il servizio nutrizione di Camst rappresenta un valido supporto per i clienti nella progettazione di percorsi nutrizionali specifici. “Sappiamo quanto siano importanti i colori, i profumi, il gusto nel far accettare meglio l'alimento che stiamo presentando al paziente – prosegue Gozzi –. Siamo consapevoli di quan- to il pasto sia un momento di soddisfazione per il paziente e di come questo possa riflettersi in una migliore digestione e in un migliore assorbimento dei principi nutritivi presenti nell'alimento stesso”. Nella cottura sottovuoto gli alimenti vengono confezionati in apposite buste, condizionati in vuoto e processati a temperature inferiori e per tempi più lunghi rispetto a quelli utilizzati nei tradizionali sistemi di cottura. La cottura sotto vuoto può avvenire per processo diretto o indiretto. Nel processo diretto le materie prime, lavorate fresche, vengono condite e messe direttamente sotto vuoto per cuocere in una fase unica. Nel processo indiretto, invece, la cottura avviene in due fasi: una prima cottura tradizionale (come ad esempio grigliatura e rosolatura) seguita dall'abbattimento rapido e dal con- Nella cottura sottovuoto gli alimenti vengono confezionati in apposite buste, condizionati in vuoto e processati a temperature inferiori e per tempi più lunghi rispetto a quelli utilizzati nei tradizionali sistemi di cottura Le fragilità alimentari, la soluzione di Camst Nei casi di regimi dietetici speciali, ovvero di fragilità alimentare, la somministrazione di pasti invitanti per gusto, aroma e aspetto, nel rispetto di tutte le proprietà organolettiche, è parte integrante del processo di cura. “Camst si fa portavoce di una nuova cultura nella produzione delle diete dedicate alle persone con difficoltà ad assimilare i cibi per vari motivi, dalla masticazione, alla deglutizione e al malassorbimento e non solo – ci spiega Simone Gozzi, responsabile del servizio nutrizione Camst – offrendo la propria esperienza in ricerca e sviluppo con una proposta dedicata”. I prodotti dedicati alle fragilità alimentari ga- rantiscono gusto e offrono un'ampia varietà di scelta secondo i diversi profili alimentari dei degenti di cui migliorano il rapporto con il cibo e l'alimentazione. Pratici, gustosi e salutari i flan sono nati per offrire a tutti un menù di facile assunzione, invitante e vario. I flan sono “sformati” morbidi di verdure fresche, secondi piatti e primi piatti realizzati con ingredienti naturali di diversi gusti e preparati secondo criteri che puntano sulla consistenza variabile (tortino, mousse o crema), sulla omogeneità delle diverse componenti del piatto e sulla giusta viscosità per una facile deglutizione. n° 7 lug/ago/set 2016 RESIDENZE SANITARIE 51 GESTIONE dizionamento sottovuoto e da una seconda cottura all'interno dei sacchetti. I vantaggi di questa tecnologia si misurano in termini di qualità nutrizionale, gusto e consistenza degli alimenti. Cuocere il cibo sottovuoto aiuta a preservare i succhi nutritivi Chi è Camst Camst è una cooperativa nata nel 1945 a Bologna che, ogni giorno, porta la qualità della cucina di casa nelle scuole, nelle aziende, negli ospedali, nelle fiere, nei centri commerciali e nelle città, in Italia e all'estero. Unisce al gusto della tradizione culinaria italiana, l'innovazione di una realtà moderna, in continua evoluzione: una realtà che ha radici nel passato, ma guarda sempre al futuro. Camst è leader nella ristorazione collettiva, la maggiore a capitale interamente italiano, con un fatturato di 485 milioni di euro, 12 mila dipendenti e 95 milioni di pasti (dati bilancio 2015). Il Gruppo Camst, di cui fanno parte dodici società in Italia (Finrest, Bassa Romagna Catering, Matilde, Serimi, GI, Due Castelli, Se.R.A., Summertrade, Forest, Gerist), una in Germania (Lohmeier) e una con obiettivi di fatturato all'estero (Creia), fattura 660 milioni di euro con 13 mila dipendenti e 115 milioni di pasti all'anno (dati bilancio 2015). Camst è specializzata in tutti i settori della ristorazione, dalla collettiva (scolastica, sociosanitaria, aziendale e per militari) alla ristorazione commerciale. Da oltre settant'anni garantisce tradizione, buona cucina, materie prime controllate, sicu- 52 RESIDENZE SANITARIE lug/ago/set 2016 n° 7 rezza e qualità certificata. Nella ristorazione scolastica, Camst è stata la prima impresa in Italia ad entrare nel mercato delle mense scolastiche ed è tra le prime anche in termini di fatturato, con 42 milioni di pasti prodotti all'anno. Nella ristorazione commerciale Camst è presente in modo significativo nei centri storici, commerciali, nei poli fieristici e nei centri artigianali e industriali. Camst è tra le prime imprese anche nel settore della ristorazione aziendale attraverso la gestione dei locali presso le aziende clienti oppure con pasti veicolati, per un totale di 26 milioni di pasti. Camst gestisce la ristorazione sanitaria in circa 200 strutture sanitarie pubbliche e private: case di cura e di riposo, ospedali, cliniche private, centri di riabilitazione, istituti di assistenza in cui prepara e distribuisce 15 milioni di pasti all'anno. Con il marchio Party Ricevimenti, caratterizzato dalla professionalità di grandi chef e la continua sperimentazione gastronomica, Camst gestisce catering e banchetti per grandi eventi e per occasioni speciali. L'azienda produce inoltre pasti in atmosfera protettiva per bar, hotel, grande distribuzione e vending machines. presenti all'interno dell'alimento, esaltando il sapore naturale dell'alimento stesso a tutto beneficio quindi della digeribilità e salubrità del pasto. “Una aspetto importante di questa tecnologia è che il prodotto è confezionato, quindi nelle fasi successive alla preparazione (trasporto e distribuzione) si evita qualsiasi pericolo di contaminazioni crociate”, evidenzia Enrico Stoppa, specialista dei processi produttivi per la ristorazione collettiva Camst. “Nello specifico ci siamo concentrati nell'identificazione di preparazioni gastronomiche finite – prosegue Stoppa –. Questo ci permette di fornire ai pazienti dei pasti che non necessitano di ulteriori preparazioni al momento della distribuzione, garantendo in questo modo la riduzione dei costi di investimento su macchine e attrezzature e la flessibilità necessaria a poter servire anche piccole realtà.” Uno dei punti cardine del servizio offerto è proprio la capacità di adattarsi ai singoli contesti che possono variare molto in base alle attrezzature presenti in loco per la preparazione dei pasti e alla logistica, nel caso in cui i pasti siano trasportati dal centro cottura al domicilio dell'assistito attraverso la tecnica del cook & chill o del legame refrigerato o quella del legame fresco-caldo. Inoltre la personalizzazione del servizio si traduce anche nella messa a disposizione di stoviglie e accessori speciali, elaborati tenendo conto anche del livello di autonomia fisica e mentale dell'assistito. All'orizzonte inoltre c'è un nuovo modello di business dell'azienda che, tenendo salda la specializzazione nella ristorazione, porterà all'offerta di un servizio completo anche dei servizi accessori alla produzione dei pasti. “Nell'ottica di offrire ai nostri clienti un servizio sempre più articolato e completo – conclude Maurizio Polverino – stiamo lavorando all'integrazione di tutte le attività che completano la gestione della ristorazione nelle strutture socio-assistenziali e negli ospedali, così come negli altri settori della ristorazione collettiva in cui operiamo. Al personale qualificato e competente in materia di preparazione e distribuzione dei pasti, si affiancherà la presenza di personale specializzato nei servizi accessori, ovvero facility management, pulizia e manutenzione”. l