`rosso` Moretti Il rosso è uno dei colori fondamentali
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`rosso` Moretti Il rosso è uno dei colori fondamentali
Il 'rosso' Moretti Il rosso è uno dei colori fondamentali dello spettro luminoso percepibile dall'occhio umano; con il giallo ed il blu, è un colore primario additivo. Dal punto di vista etimologico la parola rosso deriva dal latino rŭssum corradicale di rŭbeum. E’ il colore del fuoco, del pericolo, del sangue e della rivoluzione ma è anche il colore del cuore, della passione, dell’amore. Ambivalente quindi nel significato, si declina in una infinità di toni e sfumature, quasi virando verso il marrone, da un lato, e verso il rosa e il viola, dall’altro. Ci sono rossi che ricordano la frutta estiva – ciliegia, fragola, prugna – e rossi che suggeriscono piante e fiori – geranio, melograno, carminio, porpora, amaranto, vermiglio, scarlatto, cremisi, e malva. E poi ancora altri che si riferiscono a gemme e pietre – granata, rubino, corallo - e altri che prendono ispirazione dalla colore terra – cotta, ruggine, mattone. Ma se c’è un luogo che più di tutti ha un legame speciale con il colore rosso quello è Venezia con le sue isole. Vista dall’alto, è una macchia rosso-rosata per i suoi tetti di cotto e gli intonaci dei palazzi, un petalo di rosa poggiato sull’acqua. Non a caso esiste anche una tonalità specifica, il rosso veneziano. E’ una pigmentazione luminosa e calda, di tono leggermente più scuro dello scarlatto, di cui si trova traccia nei documenti per la prima volta sin dal 1753. E prima ancora esisteva un “rosso Tiziano”, una particolare tinta di rosso ideata dal pittore Tiziano Vecellio, nato in Cadore alla fine del Quattrocento ma vissuto quasi tutta la vita a Venezia, dove morì nel 1576. Tale tonalità fu destinata a rimanere un contrassegno di arte veneziana nella pittura europea successiva all’artista. In questo humus fertile e prezioso, nasce un nuovo tipo di ‘rosso’ che, da oltre cinquant’anni, identifica il vetro colorato della Carlo Moretti. Si può parlare quindi di un ‘rosso Moretti’ per la sua riconoscibilità e per la sua brillantezza, sia che si parli di vetro in pasta che di cristallo colorato trasparente. Una tonalità che deriva da una ricetta segreta, ereditata da più generazioni di maestri vetrai, e che Moretti custodisce gelosamente. Le composizioni del vetro colorato sono infatti esclusive di ciascuna azienda e, ad un osservatore attento, non si possono confondere. Il rosso che la Carlo Moretti ha declinato in innumerevoli esemplari e creazioni d’arte così come in oggetti di uso comune, brilla per lucentezza e calore, gioca con la luce restituendo riflessi e vibrazioni inusuali, contiene i toni dell’arancio ma anche del rubino, mostra e nasconde al tempo stesso la sua anima più profonda e segreta. Seppure presente da sempre nelle collezioni del passato – opaco o lucido, pieno o liquido – il ‘rosso Moretti’ predomina nella collezione 2012 che è stata realizzata su esclusivo design di Giovanni Moretti. Sarà questo quindi un anno in rosso, dando a questa espressione soltanto la connotazione più positiva e ottimista, allegra e vitale, energica e all’insegna di una ripresa generale che ha visto tutti mettere in discussione le proprie modalità ed abitudini e che ha costretto a reinventarsi per proporsi sul mercato in modo nuovo. La combinazione di cristallo di Murano e rosso caratterizza quindi la nuova serie dei Mediani, un progetto voluto e pensato da Giovanni Moretti. 15 vasi di uguale dimensione – 27 cm – e riprodotti in soli 222 esemplari per tipo. Un oggetto che, recuperando la tradizionale purezza del Cristallo di Murano che ha visto in Moretti punti di massima espressione, si arricchisce dell’incontro con la vivacità e il calore del rosso trasparente. Forme inusuali e moderne, quelle dei Mediani, che portano un elemento di forza e modernità nelle linee classiche, sperimentando tecniche diverse. Identificati con nomi di grande suggestione – Alhena, Alioth, Alnath, Aludra, Centau, Epsilo, Girtab, Markab, Mirach, Mirpack, Mizari, Murzim, Nunki, Polari, Sargas – tratti dall’elenco delle stelle più lucenti, i Mediani vengono proposti insieme ad una copia del disegno da qui traggono origine. La mano di Giovanni Moretti traccia con matite colorate il bozzetto, poi interpretato e tradotto dalla manualità del maestro vetraio. Soffiati a bocca in forme di legno di pero selvatico, realizzate appositamente, e poi rifiniti a mano con applicazioni a caldo, i Mediani presentano, sulla loro superficie esterna, bugne o gocce di vetro singole o sovrapposte, dischetti di murrine o con lamelle di minerali argentate (la mica), spirali di cristallo rosso e cristallo, Ma il rosso e il cristallo prendono le forme anche di calici e bicchieri per il 2012: il tema della doppia fascia rossa che, combinata con il cristallo, crea un gioco di forme e di ombre, di rimandi e raddoppi di estremo interesse. Un effetto che fa pensare ad un nastro di seta morbida e lucente caratterizza anche uno dei calici da collezione 2012 la cui realizzazione richiede il lavoro di 11 maestri all’unisono; e ancora si ritrova la stessa decorazione in un esemplare de i diversi, il bicchiere che ha reinventato il modo di preparare la tavola riempiendola di colore, o in un bora, ampio bicchiere irregolare che ricorda nel nome il vento forte di nord est. Fasce rosse che si incrociano si trovano anche nel progetto tora, nuova declinazione di bicchiere da bibita che ripropone, rinnovandola, la forma del classico ‘ovale’ della Carlo Moretti, che ha rappresentato un’espressione di grande rilievo nella storia dell’azienda e del design italiano. La serie dei bicchieri è accompagnata anche dal relativo decanter, caraffa da litro che ripete i decori proposti per il 2012. Ma il progetto del ‘rosso’ per il 2012 rientra anche in una strategia nuova intrapresa dalla Carlo Moretti, che cerca di ottimizzare i punti forti del proprio prodotto adottando, al tempo stesso, modalità di lavorazione che tengano conto di una riduzione dei costi. In un tempo di crisi globale e di mercati rallentati, vanno trovate soluzioni che tengano insieme il contenimento di sprechi nel ciclo produttivo con la qualità – valore irrinunciabile e da difendere ad ogni costo. Riscoprire quindi il cristallo di Murano, nella sua purezza e trasparenza, da combinare ad un solo colore per volta, permette di valorizzare quella tonalità nella sua massima espressione di lucentezza e rifrazione, proponendo un oggetto di sicura eleganza e modernità. La Carlo Moretti è una delle poche “fabbriche d’autore” rimaste attive a Murano, da 53 anni gestita con continuità dai due fratelli Carlo e Giovanni Moretti. Essi hanno riassunto insieme tutti i ruoli del processo creativo, produttivo e di promozione, offrendo un prodotto e una firma che è divenuta oggetto di un collezionismo raffinato. Ma la formula della Carlo Moretti è atipica. Con una formazione nata dall’esperienza e da una sensibilità sviluppata negli anni, Carlo e Giovanni Moretti, prima e solo Giovanni oggi, realizzano progetti creativi che sono entrati nel ‘linguaggio’ delle casa italiane e non solo. Hanno imposto un gusto e uno stile riconoscibile ed apprezzato da collezionisti e musei di tutto il mondo, collocandosi a cavallo tra design industriale e creazione artistica.