Comunicato stampa Best Place to Work Venezia
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Comunicato stampa Best Place to Work Venezia
In collaborazione con PREMIO BEST PLACE TO WORK VENEZIA Confindustria Venezia, in collaborazione con Great Place To Work® e Crowe Horwath, presenta il progetto - il primo in Italia a livello provinciale - per la migliore qualità dell’ambiente di lavoro del territorio veneziano Venezia, 13 febbraio 2015 - Dalla complessità e dal peso del contesto competitivo globale, è nato in questi ultimi anni un forte interesse verso la necessità di creare, all’interno delle imprese, un clima positivo con dipendenti motivati dove è alta la qualità dei rapporti interpersonali. Esiste infatti una correlazione diretta tra il buon clima aziendale e i livelli di produttività di un’impresa. Ecco perché l’integrazione fra strumenti «soft» di gestione del personale – relativi alla qualità del clima organizzativo – e strumenti «hard» – relativi all’offerta di benefit e welfare aziendale – costituisce oggi un fattore di competitività per le aziende, in grado di aumentarne l’efficienza e renderle maggiormente concorrenziali sui mercati internazionali. In aggiunta a ciò si stanno sviluppando strumenti diversi di fidelizzazione in grado di garantire benefici reali per tutte le parti coinvolte (lavoratori e aziende). In quest’ottica Confindustria Venezia - in collaborazione con Great Place to Work® (leader mondiale nell’analisi e nella valutazione di Best Workplaces) e Crowe Horwath (uno dei maggiori network internazionali di consulenza globale) ha deciso di promuovere una ricerca aperta a tutte le imprese del territorio, attraverso un’analisi combinata delle politiche di gestione e delle percezioni dei dipendenti, finalizzato a restituire una valutazione complessiva della situazione delle aziende. Il progetto, il primo in Italia a livello provinciale, culminerà con la premiazione a fine 2015 di quelle realtà lavorative che annoverino la migliore qualità dell’ambiente organizzativo: il Best Place to Work della provincia di Venezia, appunto! "Stiamo vivendo un momento di forti cambiamenti, ed è giusto che anche le relazioni industriali compiano un passo in avanti – ha commentato Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Venezia - Diverse sono le motivazioni alla base della diffusione del welfare aziendale: la volontà di riequilibrare il rapporto tra il salario, la tassazione e una maggiore offerta di servizi; il tentativo di migliorare il rapporto fra impresa e lavoratori, rafforzando la collaborazione e favorendo la fidelizzazione del capitale umano, che rimane il bene più prezioso per un’azienda; l’opportunità di accrescere il valore dell’impresa in termini di employer branding. Un modello di welfare aziendale può reggere solo se è win-win, ovvero se porta vantaggi sia al territorio che all’impresa”. “La relazione tra clima organizzativo e performance finanziarie – ha aggiunto Alessandro Zollo, AD Great Place to Work® Italia - è ormai dimostrata in Italia come nel resto del mondo. Riuscire ad unire le diverse necessità dei collaboratori ad una opportuna rimodulazione dei costi del lavoro è l’unica strada per ridare competitività e speranza a questo Paese”. In collaborazione con “I motivi che sottolineano l’importanza di una più profonda diffusione del welfare – ha concluso Tiziano Treu, Professore Emerito dell’Università Cattolica di Milano - sono confermati da moltissime esperienze aziendali italiane e straniere. Esperienze che si sono moltiplicate negli ultimi tempi a dimostrazione che si tratta di una pratica sempre più adottata nel mondo del lavoro. Credo inoltre sia opportuno che questa “cultura aziendale” venga sostenuta dalle Associazioni degli Imprenditori, soprattutto per aumentare la consapevolezza delle Piccole e Medie Imprese dei benefici strettamente legati alla produttività”.