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La Regina di Hollywo o d A destra, Katherine Hepburn nel 1940, già premio Oscar alla miglior attrice nel 1934. Sotto a destra, Kate e Spencer nel film Il mare d’erba, 1947. Sopra il titolo, Katherine Hepburn e Spencer Tracy in una scena del film La donna del giorno, 1942. senza clamore, come sempre era accaduto nei 26 anni della loro relazione. L’attrice rivelò di non aver mai avuto il coraggio di vedere il film per intero, perchè il ricordo dell’amatissimo Tracy era troppo doloroso. La Regina di Hollywood di Maria Rita Porfiri * Stanley, hai avuto quello che volevi”, disse Tracy un po’ a fatica, rompendo la solennità del momento, appena il regista Kramer ebbe ordinato lo stop. Quasi nessuno, nella troupe, credeva veramente che la salute dell’attore gli avrebbe consentito di arrivare a quel punto. “Ok, Spencer Tracy aveva appena finito di recitare la magistrale scena finale di “Indovina chi viene a cena”, in cui il suo personaggio, Matt, scioglie ogni incertezza e suggella la vicenda con un discorso in cui celebra il valore dell’amore; le sue parole accorate e intense erano rivolte anche alla moglie Christina, interpretata dalla sua vera compagna di t r a v e l c a r n e t . i t 1 MAGGIO vita, colei che con la sua volontà di ferro aveva reso possibile quel film e quell’ultima, grande interpretazione che sarebbe valsa a Spencer Tracy la sua nona nomination all’Oscar, e a lei stessa la seconda statuetta: Katharine Hepburn. Due settimane dopo la fine delle riprese Tracy sarebbe morto, con Katharine al suo fianco, t r a v e l c a r n e t . i t Separato ma non divorziato dalla moglie perchè cattolico e padre di un figlio sordo, Tracy non sposò mai la Hepburn, che gli fu a fianco con premura e discrezione specialmente negli anni in cui la malattia cardiaca di Tracy, aggravandosi, gli rese difficile lavorare. “Ho passato 25 anni a imparare a essere invisibile”, confidò lei dopo la morte di Spencer, nel 1967. Eppure, Katharine Hepburn non era certo una donna fatta per stare nell’ombra: era una protagonista nata. Figlia di un medico di successo e di una suffragetta, era brillante, atletica, carismatica, sicura di sé fino ai limiti dell’arroganza. Sposata per sei anni con un uomo d’affari e poi divorziata, fino all’incontro con Tracy ebbe una vita sentimentale turbolenta e controversa, caratterizzata da una relazione con l’eccentrico e versatile Howard Hughes, un uomo t r a v e l c a r n e t . i t 2 MAGGIO t r a v e l c a r n e t . i t La Regina di Hollywo o d Le costellazioni del Toro, a sinistra, e dell’Ariete, a destra. capace di produrre film di successo, fondare una linea aerea e battere numerosi record di velocità in veste di aviatore. Entrambi erano indipendenti, volitivi e individualisti, e il loro rapporto certamente non sembrava preludere al tipo di relazione che la Hepburn avrebbe pochi anni dopo avuto con Tracy, di cui sembrò sempre accettare il ruolo di guida della coppia. Terzo Oscar per Il leone d’inverno, film del 1968 con Peter O’Toole. Katharine era nata il 12 maggio 1907, sotto il segno di Terra del Toro, e di questo aveva la determinazione e la costanza nel perseguire obiettivi ambiziosi, la convinzione nelle proprie idee e l’energia fisica e psichica. L’influenza del pianeta Venere, che governa il segno, era riconoscibile nell’eleganza, nella bellezza quasi altera e nello spiccato senso estetico, esaltato in lei dall’abitudine a Col trascorrere degli anni, dopo la morte di Tracy, Katharine divenne progressivamente una leggenda: considerata da molti la più grande attrice di sempre, vinse ancora due Oscar, ma non ebbe altre relazioni sentimentali, vivendo con grande riservatezza, in contrasto con l’anticonformista stile di vita adottato in Una scena del film La costola di Adamo, 1949. t r a v e l c a r n e t . i t vivere in ambienti raffinati. La sua tendenza a ritenersi pressoché infallibile nascondeva forse una vulnerabilità che aveva trovato in Tracy una fonte di sicurezza e un ideale sostegno, al quale ella ricorreva sempre per le decisioni importanti. La costanza e la pazienza che il Toro è capace di dimostrare nelle relazioni affettive le permise di restare tanto a lungo nell’ombra, pur di essere vicina all’uomo che aveva saputo conquistare il suo cuore e ai cui desideri fece in modo di adeguare anche in parte il proprio modo di essere. 3 MAGGIO t r a v e l c a r n e t . i t gioventù. La sua personalità resta memorabile quanto il suo talento, e d’altronde lei stessa una volta disse “mostratemi un’attrice che non sia anche una personalità, e io vi mostrerò una donna che non è una star”. Il suo leggendario carattere le valse il rispetto e talvolta l’ostilità dei colleghi e del pubblico, e certo era tale da intimidire molti. Molti, ma non tutti: quando, al primo incontro, guardando dall’alto in basso il tarchiato collega con cui doveva recitare “La donna del giorno” lo salutò con un “Temo di essere troppo alta per lei, Mr. Tracy”, il regista Mankiewicz rispose ironicamente con un memorabile e profetico “Non si preoccupi, ci penserà lui ad accorciarla”. Altro Oscar per il film Sul lago dorato del 1981, con Henry Fonda. Spencer Tracy nel film Questo pazzo pazzo pazzo pazzo mondo, 1963. A destra, la Hepburn nel 1955. * psicoterapeuta di scuola junghiana t r a v e l c a r n e t . i t 4 MAGGIO t r a v e l c a r n e t . i t