Scarica il pdf

Transcript

Scarica il pdf
38
MARTEDÌ
28 APRILE 2015
ANNA ORLANDO
GENOVA. Nascosto tra le carte insieme ad altri fogli coloratissimi, era stato dimenticato per quasi dieci anni. Un
grandedisegnoquadrato,con
un albero al centro e tutt’intorno una Genova che sgorga
da una caleidoscopica fantasia fiabesca, era stato donato
da Emanuele Luzzati a Sergio
Noberini, suo collaboratore
per trent’anni, oggi direttore
del museo in Porta Siberia dedicatoalMaestro,alPortoAntico. Eppure, qualcuno sapeva di quel bozzetto, perché
quando Luzzati morì, il 26
gennaio 2007, se n’era andato
con lui anche un ultimo sogno: realizzare un mezzaro, il
terzo per lui, questa volta dedicato alla sua città, dove era
nato nell’estate del ’21.
Dopo “Il flauto magico” del
1993 sul tema della musica e
dell’opera, e dopo “Sogno di
unanottedimezzaestate”del
2004 dedicato al teatro, altro
capitolo fondamentale della
sua storia di scenografo di fama internazionale, il Maestro
ne immaginava un altro con
protagonista la sua “Genova
di tutta la vita”.
È questo il titolo del nuovo
mezzaro che qui si illustra in
anteprima, e che verrà presentato con un libro curato da
Marzia Cataldi Gallo e Roberta Lucentini, edito da Il Canneto Editore, il 14 maggio alle
18 al Museo Luzzati, e dal
giorno dopo con una piccola
mostra presso GB Gallery di
Via Roma 8, con il materiale
relativoallaproduzione:bozzetti, prove di stampa.
Enrico Montolivo, amministratore delegato della Giglio
Bagnara che li produce, racconta i retroscena di questa
edizione,dopoquelledel’93e
del 2004, quando
si pensò a una trilogia in cui furono
coinvolti Angelo
Verardo e Flavio
Costantini, anche
loro con un forte immaginario artistico
legato alla città.
«Ho un grande
rammarico. Anzi sono
proprio seccato con
me stesso», aveva detto Luzzati a Montolivo
nel2006,«perchédeitremezzari nati nell’anno della capitale europea della cultura, il
mio è l’unico che non ha come
protagonista Genova». Montolivo è velocissimo: «Allora
facciamolo». E il Maestro si
mette al lavoro. La sua scomparsa interrompe il progetto.
«Eppure sapevo che da qual-
xte cultura
IL SECOLO XIX
L’opera “di tutta la vita”
Genova è un mezzaro
Ecco Luzzati ritrovato
Recuperato un bozzetto per un telo che l’artista voleva
dedicare alla sua città. Oggi il suo sogno è diventato realtà
scinava anche Luzzati.
«Genova è
una
città
magica. È
un mondo
aggrovigliato»,
amava ripetere. In questo
groviglio di sagome ben riconoscibili attorno all’albero
della vita, al centro della composizione secondo il decoro
tradizionale forse più diffuso
dasempre,econl’intermezzo
dialcunenotefigureluzzatiane, riconosciamo la Commenda di Prè, il campanile
delle Vigne, la cattedrale e la
basilicadiCarignano,ipalazzi
di
Strada
Nuova,maanche la lanterna
e il Bigo.
«Genova riesce sempre a
stupirmi: ogni
giorno scopro
qualcosa di nuovo», aveva
detto Luzzati. È proprio questo, di lui, che stupisce chi
guarda le sue opere: la sua arte, amatissima a Genova come all’estero, anche in questo
mezzaro postumo sa trasmettere gioia di vivere con
sguardo disincantato eppure
sapiente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
troppo capita che nella home
mi appaiano video (che partono in automatico, invenzione
recente di Facebook per aumentare le visualizzazioni) in
cuianimaliindifesisubisconoi
più atroci soprusi da “umani”
incercadisoldifacilionotorietà sul web. Praticamente pagine che dovrebbero avvicinare
persone sensibili, in realtà si
dimostrano promotori a dismisura di persone tossiche.
Ovviamente il tutto succede in
buona fede perché l’intento
degli amministratori è di denuncia, ma il virus della tossicità passa da sguardo a sguardo, fra persone che già difendono la causa a spada tratta e
per cui la denuncia è totalmente inutile. Ci sono poi personechesilamentanosempre,
che sperano solo di veder
spuntare un essere umano per
raccontargli l’ennesima disgraziachegliècapitata:avolte bastano cinque minuti trascorsi con questi individui per
lasciarci addosso un alone di
tossicità che dura diverse ore.
Oppure ci sono quelle che
quando parlano invadono i
nostrispazi,allungandolemani per toccare il braccio o per
tenerti la mano: sono i segnali
inequivocabili della vicinanza
di un esemplare tossico.
L’unica medicina efficace è
mantenere le distanze, dare
poca confidenza e non controbattere (che spesso allunga il
tempo del discorso dell’altro e
quindi rischiamo rimanga impresso per più tempo nella nostra memoria). Il problema vero restano comunque le relazioni tossiche in famiglia:
uscirnepuòesseremoltocomplesso. Alessandra mi scrive
cheamasuomaritomariescea
stare bene con lui solo quando
sa che torna al lavoro e per un
po’ non lo vedrà. Può sembrare
comica la situazione, ma non è
l’unicaascriverlo.Pernonpar-
Sopra, il mezzaro “Genova di tutta la vita”, omaggio
di Luzzati alla sua città. Sotto, a sinistra “Sogno di una
notte di mezza estate” del 2004, dedicato al teatro,
e a destra “Flauto Magico” del 1993 sul tema della musica, sempre firmate da Luzzati per Giglio Bagnara
Prozac & Web
ATTENTI ALLE PERSONE
CON EFFETTI TOSSICI,
PRENDETE LE DISTANZE
che svaniscono velocemente,
in altri casi invece anche una
solaimmaginepuòinfluirenegativamentepertuttoilgiorno
sulle nostre emozioni. Amo gli
animali, ormai ho perso il conto di quanti ne ho che girano
percasaeperquestomiiscrivo
a molte pagine Facebook che
difendono i loro diritti. Pur-
I ritratti di Costa
per raccontare
i volti e l’anima
dei genovesi
storia antica narra la Cataldi
Gallo nel volume pubblicato
per l’occasione, che raccoglie
anche testimonianze e ricordiditantiamiciviciniaLuzzati.ComeToninoConteeMaria
De Barbieri, che hanno condiviso con lui l’avventura del
Teatro della Tosse che ora
compie quarant’anni.
Ci sono poi fotografie di Patrizia Traverso con una Genova in bianco e nero, sì, ma dove ritroviamo quell’arrampicarsi che tanto piaceva al poeta Giorgio Caproni, alla cui
“Litania” il titolo del mezzaro
è un esplicito omaggio, e che
era tra gli aspetti che più affa-
GIGLIO BAGNARA
DÀ IL VIA OGGI
ALLE PREVENDITE
thomas leoncini
QUANTE persone tossiche incontriognigiorno?Siamotutti
circondati, sia uscendo di casa,
sia collegandoci ai social
network. E la home di FacebookoquelladiTwitterpossono diventare grandi minacce
quotidiane. A volte con risultati passeggeri, segni di irritazione o disgusto momentanei
Timothy Costa
GENOVA. Sarà proprio il
nuovo mezzaro disegnato da
Emanuele Luzzati, “Genova
di tutta la vita”, realizzato da
Giglio Bagnara dopo il recupero del bozzetto originale
grazie a Sergio Noberini del
Museo Luzzati, a fare da
sfondo oggi al primo set fotografico “I volti di Genova”
l’iniziativa nata da un’idea
del Secolo XIX e realizzata dal
fotografo Timothy Costa, che
catturerà ritratti di genovesi
che verranno poi pubblicati
sulle pagine del quotidiano.
La prima tappa del tour fra
i quartieri di Genova sarà appunto a Sestri Ponente, a Palazzo Lomellini, da Giglio Bagnara. L’appuntamento è per
oggi, in due sessioni: dalle 10
alle 12.30 e poi dalle 15.30
alle 19.30: chiunque potrà
farsi riprendere.
Da domani Il Secolo XIX
pubblicherà due ritratti al
giorno. Dopo il grande successo della mostra #thousandpeople con oltre 20mila
visitatori, Timothy Costa e il
suo staff di Tstudio.tv vanno
in tour a scovare i mille volti
di Genova con il nuovo
#gentedigenova, una ricerca
di più di un anno tra la gente
della città: da San Fruttuoso
a Nervi, da Marassi a Sestri
Ponente, da via Garibaldi a
piazza della Vittoria. Semplici ritratti per catturare anime, sguardi, emozioni e cristallizzarli in un unico istante senza tempo per scoprire
la bellezza che passa inosservata e renderla alla portata di tutti. I set nei quartieri
saranno appuntamenti unici
e chiunque vorrà, potrà entrare a far parte del progetto.
Seguiranno dunque tante altre tappe, se ne prevedono
complessivamente dodici,
che verranno comunicate sul
Secolo XIX di volta in volta
con cadenza mensile.
Emanuele “Lele” Luzzati
che
parte il
bozzetto
di
quel
mezzaro c’era», dice Montolivo. Riapparso tra le carte
lasciate da Luzzati a Noberini,
in tecnica mista con pastello e
collage, è la prima idea del
mezzaro che finalmente oggi
è tradotto su stoffa, nel grande formato tradizionale di
quei teli diffusi a Genova fin
dalSettecento,ilcuinomederiva dalla parola araba “mizar”, cioè “coprire”. Di questa
DA OGGI IL SET
Cominciano oggi le prevendite di “Genova di tutta
la vita”, il mezzaro disegnato da Luzzati, realizzato da Giglio Bagnara, proposto in confezione singola, o nel cofanetto numerato insieme agli altri suoi
due mezzari (“Flauto magico” e “Sogno di una notte di mezza estate”). Prevendite al Museo Luzzati,
da Giglio Bagnara a Sestri
Ponente, da GB Gallery, in
via Roma. Il mezzaro sarà
disponibile dal 15 maggio
e verrà presentato con un
evento al Museo Luzzati.
lare dei genitori, spesso esemplari tossici doc: soprattutto
nella fase adolescenziale il rischio di rapporti tossici aumenta a dismisura. Non è raro
di genitori che aspettano il
rientro dei figli per criticarli
indipendentemente da come
sia stato il loro comportamento, e solo per prendersela con
qualcuno più debole e sentirsi
ipiùfortialmenounavoltadurante la giornata. Le persone
tossiche non vanno mai sottovalutate perché nella maggior
parte dei casi rendono tossici
anche noi nel rapporto con gli
altri. Un virus che si espande a
macchia d’olio e che ha un solo
rimedio veramente efficace:
essere riconosciuto in tempo,
prima del contagio.
[email protected]