IDEE PRINCIPALI LA NOUVELLE VOGUE DELLA DECRESCITA

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IDEE PRINCIPALI LA NOUVELLE VOGUE DELLA DECRESCITA
IDEE PRINCIPALI
LA NOUVELLE VOGUE
DELLA DECRESCITA
(Morandini, Delle Donne, Hicheri)
Morandini:
La corsa continua dell’uomo verso il
progresso e verso la crescita è in
chiaro contrasto con il mondo che ci
ospita, il quale non sarà sempre in
grado di sostenere gli impensabili
ritmi di questa vita.
L’uomo finirà, così, per consumare il
luogo dove abita e, questo, non potrà
più offrire le risorse precedenti.
Secondo i neocrollisti la soluzione
in grado di salvaguardare il pianeta
è la decrescita, cioè il ritorno alle
origini, alla preistoria, un periodo nel
quale i concetti di economia, di
denaro o di capitalismo ancora non
erano stati introdotti.
Latouche afferma che “una
crescita infinita non è compatibile
con un pianeta finito”. L’economista
suggerisce il programma radicale
delle “otto R”: rivalutare, ridefinire,
ristrutturare, rilocalizzare,
ridistribuire, ridurre, riutilizzare,
riciclare.
DELLE DONNE:
La nouvelle vague della decrescita
La nouvelle vague della decrescita è un libro
scritto da Serge Latouche presentato come « un
vero e proprio manifesto per la Società della
decrescita » da realizzare attraverso un
programma che punti alla diminuzione delle
merci prodotte. L’idea di Latouche è che il
capitalismo sarebbe minato da un rapporto
contraddittorio con la «natura»: la sua
propensione alla «crescita illimitata», prima o poi
lo indurrà a sbattere il muso contro la finitezza
del pianeta Terra e delle sue risorse.
La catastrofe annunciata
La termodinamica è diventata la «fisica del
valore economico » e la legge dell’entropia
«la radice della scarsità economica». La
crescita del Pil sarebbe la spia di codesta
contraddizione fra il capitalismo e la natura,
giungendo coerentemente a indicare nella
«decrescita» il rimedio capace di salvare la
Terra e l’umanità dall’incipiente catastrofe.
I drogati del produttivismo
La «decrescita» è «uno slogan politico con
implicazioni teoriche, è un "termine esplosivo"
che cerca di interrompere la cantilena dei
"drogati" del produttivismo». Più che di
decrescita, precisa anzi lo studioso,
bisognerebbe parlare di «a-crescita», perché «si
tratta di abbandonare la fede e la religione della
crescita, del progresso e dello sviluppo» poichè
«una crescita infinita è incompatibile con un
pianeta finito».
Il programma delle
«otto R»
L’ideale delle "otto R": « rivalutare,
ridefinire, ristrutturare, rilocalizzare,
ridistribuire, ridurre, riutilizzare,
riciclare», e la leva che lo studioso
francese si propone di usare è la
tassazione.
La decuplicazione della tassazione e il
consequenziale blocco delle imprese
capitalistiche. Una spiacevole conseguenza
derivante da questo però sarebbe che – qualche
centinaio di milioni di persone rimarrebbero
disoccupate. Presto però, nonostante questo, le
persone tornerebbero «ad apprezzare il territorio
circostante» e «a temere di allontanarsi da casa
loro», e comincerebbero «a riparare, e comprare
prodotti di seconda mano, senza provare il
sentimento di svalorizzazione di sé».
La leva delle tasse
Nel volume si accenna al fatto che viviamo in
una società «attraversata dalla lotta di
classe» e «il nodo del problema è proprio la
questione del potere».
Il presupposto indispensabile per la riuscita
del programma delle «otto R» è
un’«autotrasformazione» non violenta della
«società» che non faccia uso di leggi, decreti
o polizia e sia capace di «suscitare un
numero sufficiente di comportamenti virtuosi».
HICHERI:
La decrescita è un concetto elaborato e proposto
da Latouche nel quale espone la sua soluzione ai
problemi odierni di consumismo.
Essa non è definita come il contrario del concetto
di crescita ma è un modo diverso di sviluppare la
società,si tratta di abbandonare i valori attuali e di
consumismo che grazie all’intervento della
globalizzazione stanno avendo uno spropositato
ampliamento.
Il piano proposto da Latouche è diviso in 8 punti
fondamentali denominato le 8 R ovvero rivalutare,
ridefinire, ristrutturare, rilocalizzare,
ridistribuire,ridurre, riutilizzare e ricilicare.
FINE