18 Marzo 2016 - Movimento 5 Stelle

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18 Marzo 2016 - Movimento 5 Stelle
5STELLE
VOLANT INO DE LLE ATTIVITÀ PA RLA MEN TA RI - 18 MA RZO 2016
5 GIORNI
TERZO SETTORE • ACQUA PUBBLICA • TRIV E TV
BROGLIARIE • SEGGI A PAGAMENTO • SCREENING NEONATALE • ANTIMAFIA
La Camera approva la legge del MoVimento 5 Stelle per dire ‘stop’ alle
autoblu, uno dei simboli più fastidiosi
della ‘casta’, quelle auto su cui li si vedono sfrecciare, lampeggiante acceso, attraverso corsie preferenziali e in
barba a tutti gli automobilisti imbottigliati nel traffico. Ma non è solo un
simbolo, è anche un enorme spreco di
denaro che costa ai cittadini la bellezza di 400milioni di euro.
Le legge, a prima firma del portavoce
Giorgio Sorial, ha avuto un lungo travaglio. L’intenzione del Pd era di cassarla in 10 minuti, cancellandola con
tre emendamenti soppressivi. Solo
grazie alla tenacia e alle pressioni dei
portavoce alla Camera da una pagina
vuota si è giunti a una legge effettiva
ed efficace, passando attraverso l’ostruzionismo parlamentare e mettendo il Pd con le spalle al muro.
La nuova legge prevede intanto il divieto di acquistare nuove vetture e
mette in vendita quelle usate oppure le trasferisce alle forze dell’ordine
qualora ne avessero bisogno. Si impone a diversi enti pubblici di attingere da un unico parco auto, in questo
modo razionalizzando costi e mezzi.
Diventa fuori legge utilizzare le autoblu per fini privati, anche solo per
il tragitto casa-lavoro: era ovvio ma
non era ancora legge. E, per essere
maggiormente incidenti, si impone
agli enti locali di rispondere alle ri1
chieste di monitoraggio della presenza e uso di auto blu, pena multe e
sanzioni. L’ultima volta che il Governo
lo ha richiesto, non ha risposto il 45
per cento degli interpellati.
Così, con un voto unanime della Camera, il privilegio odioso e simbolo
di potenza e sopraffazione, è stato
spazzato via. E i privilegi sono difficili da mollare soprattutto dopo
anni in cui sono stati sempre garantiti. Solo una legge a 5 stelle poteva
farlo. Ora si attende il Senato, sperando che anche questa legge non
segua le sorte di quelle sulla class
action e sul whistleblowing, ferme a
Palazzo Madama dopo un’approvazione a larga maggioranza.
5 GIORNI A 5 STELLE • 18 MARZO 2016
TERZO SETTORE
A RISCHIO
ACQUA,
COSÌ
NAUFRAGA
LA
LEGGE
UN EMENDAMENTO DEL PD CANCELLA 10 ANNI DI BATTAGLIE
E IL VOTO DI 27 MILIONI DI ITALIANI
Si chiama Fondazione Italia
Sociale ed è la nuova mangiatoia di Renzi e dei suoi
amichetti. Con la scusa di
riformare il Terzo Settore
(Onlus, associazioni di volontariato, cooperative sociali), creano una Fondazione con finalità pubbliche
ma gestione privata, che
centralizza le donazioni degli italiani. Voi fate beneficenza e loro decidono a chi
vanno i vostri soldi.
REFERENDUM TRIVELLE
OSCURATO IN TV
Poco spazio e informazioni
sbagliate: diventa un caso
lo spazio in televisione riservato al referendum del
prossimo 17 aprile. Prima la
gaffe in diretta a UnoMattina del conduttore Franco
Di Mare, poi gli spazi ridotti
al lumicino. Il M5S ha scritto
al direttore editoriale della
Rai Carlo Verdelli della Rai
per chiedere che il servizio
pubblico informi in modo
ampio un argomento tanto
importante.
Con un solo emendamento di poche righe sono
riusciti a cancellare dieci
anni di battaglie e il voto
di 27 milioni di italiani. Il
Partito democratico, lo
stesso che invita gli italiani all’astensione su referendum del 17 aprile,
ha abrogato l’articolo 6
della legge popolare sulla
ripubblicizzazione dell’acqua. Cosa significa? Che
ha di fatto introdotto la
possibilità che l’acqua sia
privata, che le infrastrutture idriche siano pubbliche, che la gestione dei
servizi idrici siano pubblici. In una sola frase: i privati hanno da adesso in
poi il via libera per fare
profitto sul bene pubblico
per eccellenza.
Il Movimento 5 Stelle ha
lavorato senza sosta per
poter portare in Aula
questa proposta di legge,
frutto dell’impegno del
Forum dell’acqua pubblica e di un intergruppo di
parlamentari, tra i quali
c’è anche il Pd. Che però in
commissione ambiente ha
poi cambiato idea presentando un emendamento a
firma Enrico Borghi che ha
di fatto stravolto la legge.
Di fatto, il testo è stato
approvato in Commissione senza l’articolo 6, che
garantisce la ripubblicizzazione dell’acqua.
“Per questo motivo abbiamo deciso di ritirare le
IL M5S HA RITIRATO
LE FIRME DAL
PROVVEDIMENTO
CHE ANDRÀ
IN AULA IL 29
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nostre firme dalla legge
– ha detto la portavoce
M5S Federica Daga, prima
firmataria del testo – Se la
votassero loro questa schifezza. Noi continueremo
a batterci in tutte le sedi
affinchè questa legge non
venga applicata. E comunque continueremo a batterci per l’acqua pubblica
in tutti i nostri comuni”.
Anche i comitati hanno
preso le distanze dall’azione del Pd. Attualmente
solo Napoli, tra le grandi
città, ha l‘acqua pubblica.
Da Roma a Firenze a Milano a Bologna, la gestione
del nostro bene pubblico
numero uno è nelle mani
di multinazionali che gestiscono risorsa e infrastruttura. Il risultato? Lo
vedono i cittadini in bolletta: rincari medi del 5%
l’anno e investimenti ridotti con punte del 19%
5 GIORNI A 5 STELLE • 18 MARZO 2016
PRIMARIE
PD,
L’ENNESIMA
IRREGOLARITÀ
SOTTOSEGRETARIO ALLA DIFESA USA INDIRIZZARIO DEL MINISTERO PER FARSI PROPAGANDA
Non bastavano le file dei cinesi a Milano, i voto comprati
a Napoli, le schede bianche fasulle per gonfiare l’affluenza a Roma. Ora nelle primarie del PD spunta l’ennesima
irregolarità, a conferma che il nome più giusto per le consultazioni fatte dal partito di Renzi sarebbe brogliarie.
Domenico Rossi, sottosegretario alla Difesa e Generale
dell’Esercito in congedo, ha utilizzato l’indirizzario istituzionale del Ministero (‘esercito.difesa.it) per sponsorizzare la sua candidatura alle primarie romane, inviando email a graduati, sottoufficiali e ufficiali delle Forze
Armate. Il suo comportamento he prefigura un abuso
d’ufficio su cui ci si augura che anche la Procura voglia
fare chiarezza e per il quale il M5S ha chiesto che Rossi
venga rimosso dal suo incarico. Il sottosegretario, inoltre, ha usato un indirizzario non accessibile a chiunque,
violando molto probabilmente le norme che regolano il
corretto utilizzo dei dati personali. Violazioni come queste in passato sono state sanzionate con multe salatissime
da parte del Garante della privacy. Ci aspettiamo che ora
avvenga lo stesso
SANITÀ
O
ROULETTE
RUSSA?
IL MINISTRO LORENZIN OSTACOLA LA LEGGE DEL M5S SUGLI SCREENING
Quello che sta facendo
Beatrice Lorenzin non è
degno di un ministro della Salute. Il ministro sta
per emanare un decreto
sugli screening neonatali - esami da fare nelle
prime ore di vita per individuare malattie meta-
boliche rare -, quando in
Parlamento c’è già il testo
di legge del M5S, a prima
firma Paola Taverna, già
approvato all’unanimità
dal Senato e ora un passo
dal traguardo definitivo.
Al ministro non va giù che
a presentare la legge sia
stato il M5S, per questo
manda all’aria il lavoro
di due anni e si fa la ‘sua’
legge. Solo che il decreto
del ministro non inserisce lo screening nei LEA e
quindi li mantiene sperimentali invece che obbligatori in tutte le Regioni,
come invece la legge del
M5S prevede. In questo
modo non si sana l’assur-
dità di un sistema come
quello attuale, in cui i
bambini sono destinati
alla malattia oppure alla
salute a seconda di dove
nascono. Questa non è
sanità, questa è una roulette russa, con la pistola
carica di una potenziale malattia piantata alla
testa delle famiglie. Per
attuare il suo decreto, la
Lorenzin si fa bella prendendosi i 10 milioni di
euro stanziati nella Stabilità proprio per gli screening neonatali. Ma lei sa
benissimo che se non fosse stato per il M5S, e per
i nostri emendamenti,
quei fondi non ci sareb-
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SEGGI
IN VENDITA
MA IN SILENZIO
TUTTI SANNO MA NESSUNO
PARLA. E NESSUNO RISPONDE
I partiti mettono in vendita
i seggi parlamentari. Le cifre vanno dai 150mila euro
richiesti dal Pd ai 70mila di
Forza Italia, in forza di contratti stipulati con i candidati.
Il MoVimento 5 Stelle ha
portato in primo piano il
tema, interrogando il premier, il ministro dell’Interno e anche i presidenti di
Camera e Senato. Ma sulla
vicenda c’è silenzio e un
leit motiv strisciante: così
fan tutti.
5 GIORNI A 5 STELLE • 18 MARZO 2016
FALCONE E BORSELLINO IN TUTTE LE SCUOLE
M5S VOTA “SI” A LEGGE PER LA GIORNATA IN MEMORIA DELLE VITTIME DI MAFIA,
OK A PROPOSTA PER INIZIATIVE NEGLI ISTITUTI SCOLASTICI
‘Mettiamo i volti di Falcone e Borsellino in tutte le
aule scolastiche affinchè i
giovani non dimentichino e
prendano esempio da loro
per sconfiggere mafie e
criminalità, perchè la lotta
alla mentalità mafiosa inizia con l’educazione scolastica’. È l’appello rivolto dal
Movimento 5 Stelle, tramite
la portavoce al Senato Vilma Moronese che a nome
del gruppo pentastellato
ha così annunciato il voto
favorevole al disegno di
legge per l’istituzione della Giornata nazionale della
memoria e dell’impegno in
ricordo delle vittime delle
mafie “Gli istituti scolastici,
pur nell’autonomia di scelta, seguano l’invito espresso tramite un ordine del
giorno del Movimento 5
Stelle approvato dall’aula
del Senato ed espongano
i volti dei due martiri della
lotta alle mafie nelle aule,
affinchè le loro storie siano
d’insegnamento ai giovani,
questo va nello spirito di
questa legge” ha spiegato
la Moronese. E’ stato anche
approvato un importante
emendamento a prima firma M5S che stabilisce che in
occasione della Giornata in
memoria delle vittime delle
mafie” gli istituti scolastici
di ogni ordine e grado promuovano, nell’ambito della
propria autonomia e delle
rispettive competenze, iniziative volte alla sensibiliz-
zazione sul valore storico,
istituzionale e sociale della
lotta alla mafia e delle vittime della criminalità organizzata
MEMORIA E FUTURO: IN
OGNI AULA I VOLTI DEI
DUE MARTIRI
ANTIMAFIA
Volantino delle attività parlamentari - 18 marzo 2016
a cura degli uffici comunicazione M5S di Camera e Senato
parlamentari5stelle.it
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