15 aprile 2016

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15 aprile 2016
5STELLE
VOLANT INO DE LLE ATTIV ITÀ PA RLA MEN TA RI - 15 A PRILE 2016
5 GIORNI
CIAO
GIANROBERTO
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5 GIORNI A 5 STELLE • 15 APRILE 2016
RAI
CANONE IN BOLLETTA
FIASCO DEL GOVERNO
Il Consiglio di Stato boccia
il canone in bolletta: manca
un definizione di apparecchio televisivo, non è chiara
la gestione delle banche dati
e c’è un vizio procedurale. Il
parere del consiglio nei fatti blocca un provvedimento
scritto male e contestato
fin dalla sua approvazione
dal Movimento 5 Stelle. La
Rai adesso rischia di restare senza neanche un euro
e soprattutto sommersa da
migliaia di ricorsi. “Un capolavoro di dilettantismo
da parte di Giacomelli e del
governo Renzi”, attaccano i
deputati 5stelle.
ECOBONUS
MOZIONE M5S
APPROVATA IN SENATO
SALVA-BANCHIERI
RENZI SI VOTA
M5S: RIMBORSI
LA RIFORMA DA SOLO DALLA BAD BANK
In un’aula in cui era presente solo il Pd, come ormai sta
diventando tradizione per
tutti i provvedimenti più
importanti, viene approvata definitivamente la riforma costituzionale Napolitano-Renzi. Adesso la parola
passa ai cittadini che potranno esprimersi a favore o
meno attraverso il referendum confermativo previsto
per il prossimo mese di ottobre. Un disegno che cambia nella sostanza la forma
istituzionale del Paese pur
senza toccare i capisaldi
della Costituzione repubblicana. Perché la riforma va
letta in combinazione con
la legge elettorale, il cosiddetto ‘Italicum’. Con una
sola camera deliberante,
col Senato ridotto a dopolavoro degli amministratori
locali, nonché a salvacondotto visto che chi viene
nominato senatore si becca
pure l’immunità, il segretario del Partito democratico,
attraverso i capilista bloccati e il premio di maggioranza – in caso di vittoria – sarà
in grado di occupare la Camera con tutti i suoi fedelissimi che non faranno altro che spingere il bottone
al comando. Così tramonta
la repubblica parlamentare a favore di un presidenzialismo di fatto. Tutto ciò
a meno che i cittadini non
confermeranno la riforma
con referendum.
TRIVELLOPOLI
Un fondo volontario dentro
la bad bank per risarcire i
risparmiatori traditi dal decreto ‘salva-banchieri’ con
eventuali utili derivanti dalla vendita delle sofferenze.
Come seconda ipotesi, il ristoro degli obbligazionisti grazie ai crediti di imposta che si
generano dalla svalutazione,
eccessiva e affrettata, delle
partite dubbie da parte di
Bankitalia. Sono queste alcune delle proposte che il M5S,
nell’incontro di lunedì scorso,
ha messo sul tavolo di Livia
Pomodoro, presidente della
bad bank nata dal decreto
del 22 novembre.
PRECARIATO
SENZA TUTELE IL
JOBS ACT HA FALLITO
…E ANCHE
DE FILIPPO
DEVE DIMETTERSI DE VINCENTI
Approvata mozione del M5S
al Senato per stabilizzare
l’Ecobonus fino al 2019. Un
risultato raggiunto dopo
un lungo lavoro e che porterà benefici all’ambiente,
alla salute e all’economia.
La mozione impegna il Governo a rendere strutturale
l’Ecobonus, al fine di trarre
maggior efficacia ed efficienza da una misura che
determina notevoli benefici.
Dopo forte insistenza si è riusciti a farla approvare.
Il sottosegretario Vito De
Filippo dovrebbe dimettersi subito perché a prescindere dalle indagini
nei suoi confronti, anni di
trivellazioni e sfruttamento hanno avuto talmente
tante ricadute negative
sulla salute dei cittadini
lucani e sul territorio che
sono ancora inquantificabili.
E questo è inammissibile
per un uomo delle istituzioni che si dovrebbe
occupare proprio della
tutela della salute dei cittadini.
Vito De Filippo è stato governatore della Basilicata
dal 2005 al 2013.
Prima il presunto interessamento a favore di Tirreno
Power e contro la salute dei
cittadini savonesi, ora resta
invischiato anche in trivellopoli. Il sottosegretario De Vincenti, già vice dell’ex ministro
Guidi, viene considerato nelle conversazioni intercettate
degli indagati come personaggio che si spende a favore
delle lobby petrolifere, “quel
quartierino lì” di cui si lamenta la stessa ex ministra dello
Sviluppo economico. Il dato
prende più corpo avendo riguardo a quanto si sia speso
per far passare quell’emendamento su “Tempa rossa” nello sblocca Italia, saltato solo
grazie all’impegno del M5S.
2
Una vetrina in Rai per il figlio di Totò Riina. Nessuna
intervista sui temi legati alla
mafia, ma la storia di un padre amorevole che non ha
fatto mai mancare niente
al figlio. E’ successo a Porta
a Porta nel salotto di Bruno
Vespa. Il M5S ha chiesto e
ottenuto che il direttore di
Rai1 venga in commissione
di Vigilanza a riferire di un
atto vergognoso per il servizio pubblico.
5 GIORNI A 5 STELLE • 15 APRILE 2016
DUE PAROLE SU MIO PADRE
Volevo scrivere due parole su mio padre, perché molti
non lo conoscevano veramente e per me é stato un padre fantastico ed é bello essere orgoglioso del proprio
padre come lo sono io. Il suo essere riservato e allergico
ai riflettori ai piú lo rendevano sconosciuto. Era ostinato, sua zia mi raccontava che fin da piccolo per ottenere i suoi giornalini non faceva i capricci, ma si stendeva direttamente sui binari del tram, e con il blog era
lui in prima persona a battagliare contro i troll, la sua
mania erano i dettagli, nulla passava se i dettagli non
erano sistemati. Ma era soprattutto un grande lavoratore, nessun giorno era veramente vacanza in particolare i week end. Fino a quando ha potuto camminare é
sempre voluto andare in ufficio, tutti i giorni, e il suo
sguardo non si staccava mai dal futuro. Aveva l’audacia
di vedere il futuro prima degli altri e di crederci anche
quando gli altri ne diffidavano.
Ma oggi volevo raccontarvi una storia per farvi capire
quale é stata la sua vita.
Un gruppo di 50 persone stava frequentando un seminario. Improvvisamente l’oratore si fermò e decise di
fare un’attività di gruppo. Iniziò a dare un palloncino
a ciascuno dei 50 seminaristi. Ad ognuno fu chiesto di
scrivere con un pennarello il proprio nome su di esso.
Poi tutti i palloncini furono raccolti e messi in un’altra
stanza.
Una volta riempita la stanza di palloncini, l’oratore
chiese ai 50 seminaristi di rientrare dentro e trovare il
palloncino col proprio nome entro 5 minuti.
La scena fu questa: tutti erano freneticamente alla ricerca del palloncino col proprio nome, ognuno si scontrava con l’altro, spinte, gomitate….nella stanza regnava il caos totale!
Allo scadere dei 5 minuti nessuno riuscì a trovare il proprio palloncino.
Vista la prova fallimentare ad ognuno di loro fu chiesto
di raccogliere un palloncino qualsiasi e darlo alla per-
sona che aveva scritto il nome su di esso. In pochissimi
minuti tutti avevano in mano il proprio palloncino!
A questo punto l’oratore disse: Questo è esattamente
ciò che sta accadendo nella nostra vita.
Tutti siamo alla ricerca frenetica della felicità…giriamo come delle trottole, ma non riusciamo a trovarla.
La nostra felicità sta nella felicità delle altre persone.
Rendete loro felici e avrete la vostra felicità.
Mio padre non ha mai tenuto per sé palloncini, ma li
ha sempre donati agli altri con il sogno di cambiare in
meglio questo Paese.
Chi sente di aver ricevuto un palloncino da mio padre
lo conservi con cura. Chi condivide il suo sogno lo persegua senza mollare mai come ha fatto lui, fino alla
fine.
Di Davide Casaleggio
Volantino delle attività parlamentari - 15 aprile 2016
a cura degli uffici comunicazione M5S di Camera e Senato
parlamentari5stelle.it
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