2015.06.19 CdT Svizzera, superfranco e zona Euro di Lino

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2015.06.19 CdT Svizzera, superfranco e zona Euro di Lino
Quotidiano indipendente della Svizzera italiana
G.A. 6900 LUGANO / ANNO CXXIV NUMERO 138
dIREttORE REspONsAbILE: giancarlo dillena – CONdIREttORE: fabio pontiggia
Venerdì 19 giugno 2015
www.corriere.ch
Fr. 3.– oggi con ticinosEttE
Fuoco incrociato sull’esercito
zxy economiA
SvIzzerA,
SUPerFrANCo
e zoNA eUro
Al Nazionale l’UDC congiunge il suo voto alla sinistra e fa cadere la riforma
Molto dure le reazioni di PLr, PPD e ufficiali: «Sono degli irresponsabili»
di lino teRlizzi
L
a Banca nazionale svizzera
ha stupito ieri qualche osservatore, dividendo il suo
rapporto sulla politica monetaria in porzioni nel complesso
quasi uguali tra loro. Da una parte
la rappresentazione dei grossi problemi legati ad un franco che rimane troppo forte, dall’altra alcune
inattese dosi di ottimismo sulla tenuta e sulle prospettive dell’economia elvetica. L’impressione è che
questa equa ripartizione non faccia parte solo della diplomazia di
un istituto centrale, il vertice della
BNS sembra realmente convinto
che le molte nubi che si sono addensate anche sulla Svizzera devono ora dividersi il campo con alcuni spiragli. A prescindere dai giudizi su ciò che in passato ha fatto o
non ha fatto la BNS, si tratta ora di
una posizione adeguata per ciò che
si può vedere nella realtà concreta.
Sarebbe un errore infatti negare i
problemi che ci sono anche alle
nostre latitudini, come però sarebbe un errore cadere in un pessimismo che impedisca di prender atto
di alcuni spiragli. Come poi si confronteranno le due parti del panorama, se cioè prevarranno gli
aspetti negativi o quelli positivi, lo
vedremo nella prossima fase.
La BNS ha confermato la sua previsione di un +1% circa di crescita
per la Svizzera in questo complicato 2015. Già questa quantificazione
mostra come la Banca nazionale
ritenga che la Svizzera abbia ancora frecce al suo arco, visto che molte altre previsioni indicano invece
percentuali minori. Non è tanto
che la BNS possa pensare che la
sua azione contro la forza eccessiva del franco – basata sui tassi negativi e su eventuali nuovi interventi sui mercati valutari – possa in
tempi brevi far scendere in modo
consistente il valore della moneta
svizzera. Questa azione serve nelle
intenzioni a limitare i danni ora ed
a preparare il terreno per un indebolimento del franco più avanti. La
gran parte della fiducia della BNS
per il breve e medio termine è riposta semmai in altri due fattori, uno
segue a pagina 3
zxy A sorpresa, dopo oltre sei ore di dibattito, il voto congiunto da parte di PS, UDC e
verdi (86 voti a 79 e 21 astenuti), ha avuto
ragione sulla riforma dell’esercito, che gli
Stati avevano adottato in marzo. I democentristi volevano un esercito di 140.000
uomini e soprattutto iscrivere nella legge
budget annuale minimo (da 5 a 5,4 miliardi di franchi); la sinistra l’esatto contrario: 80.000 soldati e mezzi finanziari
ridotti a 4,4 miliardi l’anno. Dure le reazioni dei partiti borghesi e degli ufficiali.
a pagina 9
ticinese nei guai
primo piano
Narcodollari lavati
in riva al Ceresio
il pensiero di Bergoglio
su ambiente ed ecologia
zxy Veniva ripulito attraverso una società di Lugano il denaro di un traffico di
coca dal Sud America all’Europa scoperto dalla Guardia di Finanza italiana.
Coinvolto il ticinese Raffaele Tognacca.
a pagina 17
lUGAno
zxy È stata presentata ieri l’enciclica di papa Francesco dal titolo
«Laudato si’» in cui il pontefice si
concentra sui temi ambientali e
sul rispetto della natura.
sandri alle pagine 4 e 5
estero
l’emergenza migranti
tra muri e integrazione
zxy In un contesto europeo in cui i
Paesi membri affrontano l’immigrazione con una chiusura, all’USI di Lugano si è discusso il tema
dell’integrazione.
casola a pagina 7
cantone
le guardie di confine
fermano assassini e ladri
zxy Non si occupano solo di profughi le guardie di confine. Negli
scorsi giorni in frontiera hanno
arrestato anche ricercati, ladri e
potenziali criminali.
gagliardi a pagina 11
cronaca
la firma di Aurelio Galfetti
sulla nuova sede dell’iRB
zxy Il progetto «Nel Parco» del team guidato dall’architetto Aurelio
Galfetti ha vinto il concorso per la
nuova sede dell’Istituto di ricerca
in biomedicina di Bellinzona.
de bernardi a pagina 18
sport
il chiasso è ripartito
e sta cercando rinforzi
zxy Agli ordini di Marco Schällibaum anche il Chiasso ieri ha ripreso la preparazione. La compagine rossoblù deve però pensare di rinforzare la sua rosa.
carcano a pagina 25
cultura
Al ribasso il budget del LAC
Un lungolago animato
da tante proposte creative
zxy Preparando il progetto dell’ente autonomo che dal 2016 gestirà il LAC, il
Municipio di Lugano ha fissato il budget del centro culturale per la gestione
dei primi tre anni: 14,5 milioni, dieci in meno di quelli inizialmente previsti. A
questi vanno aggiunti i budget dei singoli settori (musica, teatro, museo) e i
a pagina 15
contributi privati che l’ente saprà catalizzare. (Foto Scolari)
poLitica monetaria
BNS non cambia i tassi
Nel 2015 +1% per il PIL
a pagina 29
zxy Claudio Chiapparino illustra
le peculiarità della nuova edizione del Longlake Festival che animerà il centro di Lugano dal 25
giugno al 25 luglio.
castagnola a pagina 35
il commento zxy tItO tEttAMANtI*
l’App cdt live
si rinnova
per l’estate
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con cronache, rubriche e
curiosità a cura della redazione del Corriere del ticino.
scopri di più a pagina 12
Duecento milioni di patto confederale o di ricatto?
S
entendo parlare di autogol da
commentatori svizzero tedeschi
(ma peggio ancora nostrani) a
proposito del rifiuto ticinese
dell’imposta per la televisione, mi pongo
il problema della natura dei 200 milioni
che la SRG/SSR riversa a Comano e che il
nostro voto avrebbe messo in pericolo. Se
si tratta di un convinto e giustificato gesto
di equilibrio confederale nei confronti di
una minoranza e di una delle tre lingue
ufficiali ne prendo atto con piacere. Ma
allora non vorrei vedermelo rinfacciato
ad ogni piè sospinto. È un atto politico
non un’opera di carità che anche in
quest’ultimo caso sarebbe fuori posto far
pesare. Se, per contro, è un’importante
mancia per comprarci, per permettere a
chi dà i soldi di dirci come dobbiamo
comportarci e addirittura votare, allora
parliamo pure apertamente di colonizzazione e di arma di ricatto.
I ticinesi, nonostante le raccomandazioni
di voto di tutta l’ufficialità cantonale,
comprensibili da Comano, meno giustificabili da Melide, con l’ancor meno giustificabile fragoroso silenzio dei giornali (ad
eccezione del Mattino della Domenica),
come pure la piuttosto bizzarra entrata in
campo di un Consiglio di Stato che ha
ben altre gatte da pelare, hanno dimostrato di non lasciarsi comprare per 200
milioni annuali di danari.
Purtroppo la dirigenza della Radiotelevisione nel nostro cantone non ha capito
che l’importante somma destinataci va
annualmente riconquistata, ma non arruffianandosi con Berna, bensì dimostrando l’oculata gestione della somma,
con creatività, con i risultati di un utilizzo
proficuo per il cantone, la sua cultura, la
sua economia. Tema da me già affrontato
con una lunga lettera del 22 settembre
2008 indirizzata agli allora presidente
della CORSI e direttore della Radiotelevisione e nel successivo pubblico dibattito.
Intervento che non ha avuto alcun successo. È inutile che i dirigenti di Berna e Comano abbiano l’aria seccata di chi si sente incompreso dopo tutto quello che fa. I
ticinesi non ce l’hanno con la radio e la
televisione. Quello che ha portato al voto
negativo è, tra l’altro, la non trasparenza
di come sono gestiti i 200 milioni, il fatto
che non capiamo come siano utilizzati al
meglio per il cantone e non solo per un
organico considerato bulimico, con rimu-
L’eterno
ruolo
di ostaggio
di GioVAnni GAlli
C
i risiamo. L’esercito è
tornato ad essere
ostaggio delle lotte
fra partiti e dell’incapacità del Parlamento di
trovare un consenso sulla politica di sicurezza. Proprio
mentre sembrava avviata ad
una soluzione positiva, l’ennesima riforma delle forze armate è caduta in prima battuta sotto il fuoco incrociato
partito dai banchi della sinistra e dell’UDC. Un’alleanza
contronatura che in passato
aveva già condizionato le
scelte in ambito militare e che
si è ricomposta a sorpresa in
aula, dove il gruppo democentrista non si è fatto problemi ad impallinare il suo consigliere federale. Gettando così
alle ortiche la faticosa tessitura servita per mettere a punto
un progetto che doveva dare
all’esercito l’auspicata stabilità e colmare le falle lasciate
dalla riforma precedente. In
marzo, dopo il dibattito agli
Stati, Maurer si era compiaciuto della ritrovata unità dei
partiti borghesi, indispensabile per sorreggere la politica di
difesa. Ieri ha dovuto ricredersi, colpito alle spalle proprio
dai suoi, che nella fase di avvicinamento al dibattito non
erano mai arrivati al punto di
minacciare un voto negativo;
tanto meno con l’argomento
della mancata menzione nella legge della dotazione finanziaria di 5 miliardi all’anno.
Lì per lì il discorso si può
comprendere:
la riforma
Esercito XXI è stata quel che è
stata perché la Confederazione non ha destinato alla difesa i 4,6 miliardi necessari per
realizzarla. Ora si pensa che
mettendo le cifre nero su bianco si crei un vincolo per rispettarle. Ma politicamente il discorso non regge, perché ci
segue a pagina 3
FIFA «lì dentro
ho visto arroganza
e sperpero di soldi»
zxy roland Büchel, oggi consigliere
nazionale UDC, in passato ha lavorato per la società che gestiva il marketing per la FIFA. Nel 2001 la società è fallita, nel 2008 si è saputo che
aveva pagato vari milioni a vertici
FIFA e CIo. Quando Büchel nel
2010 è entrato in Parlamento, per
prima cosa ha fatto una mozione
contro la corruzione nello sport. Il
racconto di quello che ha visto e il
commento agli arresti di zurigo e
alle mosse compiute dalla politica.
fazioli a pagina 8
15138
* finanziere
segue a pagina 3
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