csb La sfida dei tassi ai minimi
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csb La sfida dei tassi ai minimi
Economia corriere del Ticino Venerdì 13 noVembre 2015 29 canton Vaud comco indagine su Völkl e Fischer accordo per altri due istituti zxy La Banca cantonale vodese (BCV) nei primi nove mesi dell’esercizio ha registrato una crescita del 9% dell’utile lordo, che ha raggiunto i 390 milioni di franchi, a fronte dei 356 milioni dello stesso periodo del 2014. I ricavi ammontano a 773 milioni di franchi, in progressione del 4%. I costi sono diminuiti del 2% a 383 milioni. Per il resto dell’anno BCV si aspetta un andamento degli affari all’insegna della continuità. zxy La Commissione federale della concorrenza (Comco) ha avviato un’indagine preliminare nei confronti dei fabbricanti di sci Völkl (società tedesca controllata da una holding svizzera) e Fischer (impresa austriaca). Lo ha indicato all’ATS il direttore Rafael Corazza. Il sospetto è che le due aziende – con filiali elvetiche rispettivamente a Baar (ZG) e Stettlen (BE) – abbiano impedito importazioni parallele. zxy La Banque internationale Luxembourg (BIL Suisse) e la Banca cantonale di Zugo chiudono le vertenze fiscali con gli USA. La prima pagherà una multa di 9,7 milioni di dollari e la seconda di 3,8 milioni. Il dipartimento USA della Giustizia (DoJ) ha individuato presso la BIL 145 conti intestati a clienti americani, solo in parte dichiarati al fisco e 434 conti presso la Banca cantonale di Zugo. BcV, l’utile lordo sale del 9% contenzioso fiscale usa csb La sfida dei tassi ai minimi All’Annual Forum Asset Management le strategie per salvaguardare la redditività L’assunzione di maggiori rischi è una delle leve per affrontare il nuovo scenario gian Luigi Trucco zxy I tassi d’interesse ai minimi storici, o addirittura negativi, pongono problemi ai gestori della clientela privata così come agli operatori dell’asset management, cioè di strumenti collettivi quali fondi d’investimento, fondi previdenziali e strutture simili. Sfide e soluzioni per il settore hanno formato oggetto dell’Annual Forum Asset Management svoltosi presso il Centro di studi bancari di Vezia, con moderatore Fabrizio Ammirati della Banca del Ceresio. Un settore che, secondo l’analisi di Harald Edele, della Zeb Consulting di Münster, gode in Svizzera di una discreta salute e di elevate potenzialità, ma i cui attori non figurano ai vertici delle classifiche mondiali, ove primeggiano istituzioni di USA e Regno Unito. La prima istituzione elvetica, UBS Asset Management, figura in 23. posizione. Se stabilità ed affidabilità sono punti di forza, pesa l’eccesso di regolamentazione ed il difficile accesso ai mercati esteri. I tassi bassi, a zero e negativi si inquadrano in un quadro macroeconomico delineato da Michel Girardin, docente all’Università di Ginevra: uno scenario svizzero positivo, di «buona deflazione» secondo il «Wall Street Journal», ma con segni di rallentamento. Causa, secondo Girardin, è la sovravalutazione del franco, dopo che la Banca nazionale ha tolto la soglia per non determinare un’esplosione del proprio bilancio. I tassi negativi, misura straordinaria dagli effetti dissuasivi incerti, potrebbero essere vanificati da shock finanziari o geopolitici e spingono comunque gli investitori a prendere più rischi. E proprio verso l’assunzione di maggiori rischi sono orientate le soluzioni che i gestori hanno proposto al Forum. Matteo Bosco e Paola Bissoli di Aberdeen hanno indicato come nei fondi pensione, alla ricerca di performance per far fronte agli impegni contrattuali, compaiano quote sempre maggiori di private equity, prodotti alternativi quali gli hedge fund, ed immobiliari. Più rischio, quindi, ed in taluni casi minore liquidità, che può essere compensata tuttavia da una minore correlazione con l’anda- mento dei mercati più tradizionali come quelli azionari ed obbligazionari. Bosco ha rilevato come siano ormai le banche centrali ad avere in mano le valutazioni dei mercati: una volta mutata la loro politica, quando i gestori saranno costretti a smontare le posizioni assunte, i rischi potrebbero essere grandi, ma la qualità tornerebbe ad emergere. Anche Filippo Stefanini, di Eurizon Capital SGR di Milano ha presentato soluzioni per sfuggire alla trappola dei tassi a zero, nel gestire la liquidità dei portafogli istituzionali, spostando tuttavia all’insù, anche in questo caso, l’asticella del profilo di rischio. Il tema delle competenze professionali nel comparto asset management è stato trattato durante la tavola rotonda da Peter Grünblatt, dell’Associazione svizzera dei banchieri, e da Franco Citterio, direttore dell’Associazione bancaria ticinese e presidente di Ticino for Finance. Anche Grünblatt ha stigmatizzato il mix di eccesso e di incertezza normativa, che frena da un lato l’internazionalizzazione dell’asset management svizzero così come l’importazione di specialisti, lamentando anche una scarsa cooperazione con gli ambienti accademici ed una certa carenza di imprenditorialità nel settore finanziario. Per Citterio la scelta tra il formare ruoli professionali direttamente ed importarli è una questione complessa. Un forte sviluppo dell’asset management spingerebbe naturalmente verso la progressiva maturazione di talenti locali ma d’altro canto, ha aggiunto Citterio, in molti casi il catalizzatore dello sviluppo viene dall’importazione di strutture già esistenti e di specialisti affermati. In questo quadro, ha ricordato, si muovono anche le iniziative di Ticino for Finance. Ha anche ricordato come tutte i centri ticinesi impegnati nella formazione superiore, dall’Università della Svizzera italiana alla SUPSI ed il CSB in particolare guardino con sempre maggiore attenzione ai percorsi formativi in ambito finanziario avanzato, di cui l’asset management e la gestione dei fondi previdenziali sono una componente essenziale, in grado di beneficiare inoltre dell’esperienza acquisita nel private banking. Ticino in bancastato cereghetti a capo del private banking zxy BancaStato private banking ha un nuovo responsabile: è Claudio Cereghetti. Classe 1959, ha mosso i primi passi professionali in BancaStato, acquisendo esperienza nel settore della finanza. Il primo dicembre riprenderà la carica lasciata vacante da Luigi Campagna. A seguito della partenza volontaria di quest’ultimo, la conduzione del Dipartimento era stata nel frattempo assunta ad interim da Claudio Genasci, membro della Direzione generale di BancaStato e responsabile dell’Area mercati e private banking. Claudio Cereghetti, finora alla testa della Regione Sottoceneri per il Dipartimento private banking, sarà sostituito da Luca Todesco, entrato in BancaStato nel 2010 e proveniente da un istituto concorrente. Todesco, classe 1977, ha avuto prima la conduzione di un team e ora quella dell’intera regione. Il Sopraceneri continuerà invece a essere affidato a Claudio Gnesa. sVizzEra euler prevede un aumento dei fallimenti vezia la sede del centro di studi bancari. nei riquadri, dall’alto: matteo bosco e franco citterio. (Fotogonnella) sergio ermotti «uBs non separerà il ramo elvetico» zxy UBS non intende separare la sua divisione svizzera per poi quotarla in Borsa, come fatto da Credit Suisse. «Questo non è in discussione», afferma il presidente della Direzione Sergio Ermotti in un’intervista pubblicata da «Bilanz» nel numero in edicola oggi. «Disponiamo di un modello di affari che ha molto successo. Dal nostro punto di vista creiamo maggiore plusvalore per gli azionisti se teniamo insieme il tutto, senza vendere delle parti – ha sottolineato Ermotti –. Non abbiamo bisogno di ulteriore complessità». Riguardo all’annuncio di Credit Suisse, che punta a diventare numero uno in Svizzera investendo 400 milioni, Ermotti spiega che UBS ha già identificato quattro anni or sono la Confederazione quale pilastro essenziale della strategia aziendale. «Da allora abbiamo investito oltre un miliardo di franchi in filiali, tecnologia, formazione e servizi per i clienti. Ci rallegriamo della concorrenza». Secondo il manager ticinese il valore attuale della quotazione in Borsa dell’azione UBS, circa 20 franchi, è troppo basso. «Condivido l’opinione di alcuni analisti, che vedono il potenziale del titolo fino 26 franchi». zxy Il numero delle insolvenze aumenterà quest’anno in Svizzera del 4% rispetto al 2014. La previsione è stata avanzata ieri da Euler Hermes: la compagnia di assicurazione del credito attribuisce l’aumento al rafforzamento del franco, che ha compromesso la competitività delle esportazioni elvetiche. Stando a Euler Hermes la crescita delle bancarotte proseguirà anche il prossimo anno, anche se non con la stessa intensità del 2015: è previsto un +1%. A livello mondiale Euler Hermes si aspetta per contro un’inversione di tendenza delle insolvenze: per la prima volta, dopo sei anni di fallimenti in calo, il trend si interromperà nel corso del prossimo anno. Il motivo di questo andamento negativo è da individuarsi soprattutto nei Paesi emergenti, segnatamente Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, i cosiddetti Brics. Un peso predominante lo avrà in particolare Pechino, con un aumento delle insolvenze del 20% nel prossimo anno. usi Le chiavi per avere successo imprese business sotto controllo con il check-up aziendale avanzato come imprenditori e manager zxy Chi è l’imprenditore od il manager di successo? Le formule magiche non esistono ma le testimonianze possono essere utili. È quanto si è prefisso l’incontro «The CEO beyond conventional ideas» (Il CEO oltre le idee convenzionali) promosso dall’Università della Svizzera italiana (USI) nel quadro dell’iniziativa «Notte bianca delle carriere». Dopo un saluto del presidente dell’USI, Piero Martinoli, Marcello Foa, CEO del Corriere del Ticino e del Gruppo MediaTI ha notato come la preparazione non basti, se non accompagnata da una spinta interiore ad eccellere, da doti personali e da capacità decisionali, in grado di trasformare il futuro delle istituzioni. Foa ha citato il caso Nokia, azienda che da star è venuta a trovarsi sull’orlo del fallimento. Alberto Siccardi, CEO di Medacta, non ha negato il ruolo della fortuna e della possibilità di disporre di risorse finanziarie. Creare ricchezza espone a rischi di mercato, economici e morali, anche se preserva da quelli che il manager incontra attraverso la concorrenza dei colleghi e la possibilità di venir licenziato. Per Siccardi vanno studiate opportunità e strategie, va prestata continua attenzione ai margini operativi ed ai ritorni finanziari, avendo fiato per alcuni anni anche in caso di errori. Fondamentale, poi, saper motivare i collaboratori, richiedendo quella flessibilità e quel dinamismo operativo che consentono a Medacta di confrontarsi e battere spesso le multinazionali concorrenti. Se il manager non rischia risorse proprie, ha indicato Marco Cobianchi, CEO di Schindler, è destinato a cadere qualora non raggiunga gli obiettivi, con perdite tanto maggiori quanto più è elevata la sua posizione. Competenze tecniche e comportamentali, la cosiddetta intelligenza emozionale, di leadership sono indispensabili. Importante, per Cobianchi, mutare percorso di carriera od azienda quando si va verso una specializzazione eccessiva, ma ciò deve avvenire in una fase positiva e non per demotivazione. E quando ci si avvia verso il vertice, hanno concordato Siccardi e Cobianchi, l’imprenditore ed il manager, nel momento delle decisioni strategiche e fondamentali, sono ineluttabilmente G.L.T. soli. zxy Si è svolta ieri presso il Novotel di Lugano Paradiso la convention internazionale per il lancio di PAN, soluzione di analisi dati e geomarketing, organizzata da 1st Group. Il pubblico ha visto perlopiù la presenza di imprenditori, manager, avvocati, commercialisti e fiduciari. PAN, informa la società, consente di conoscere in modo semplice lo «stato di salute» della propria azienda. Inoltre permette di mappare i dati su carte geografiche: è così possibile effettuare analisi per conoscere esattamente la redditività del territorio sul quale si è presenti con clienti, punti vendita e franchising. Aiuta infine ad analizzare l’efficacia di campagne marketing eseguite attraverso i social media. Valentina Gatti, CEO di 1st Group, ha aperto la convention illustrando il nuovo asset societario ma soprattutto le principali business unit ed infine spiegando come la strategia aziendale nel 2016 vedrà la società in ulteriore espansione: tra i cambiamenti anche la nuova sede societaria che sarà trasferita all’interno del Palazzo Grassi a Chiasso. La storia e l’evoluzione di PAN è stata introdotta da Pierluigi Anzani, presidente di 1st Group: ha spiegato come l’esperienza in ambito di sviluppo software ha portato il gruppo ad annoverare numerosi clienti a livello internazionale. Allo stesso tempo la soluzione PAN si propone anche per le piccole e medie imprese. PAN è poi stato presentato da Tuan Samidon, chief technology officer del gruppo. 1st Group è una realtà presente sul territorio da oltre un decennio nell’ambito tecnologico e della consulenza. Tra i clienti annovera aziende di dimensioni e settori differenti, studi professionali e ha progetti in corso anche con le istituzioni locali. Recentemente la società è stata compartecipata da Anzani Trading Group, con sede nel comasco: attiva da oltre vent’anni sia sul lato web che su quello comunicazione e software. L’operazione ha portato così al consolidamento di alcune aree già attive in 1st Group, tra cui web e comunicazione, ma soprattutto sono state potenziate due business unit: business intelligence per la distribuzione di PAN e consulenza per la dislocazione ed l’internazionalizzaRED. zione d’impresa.