Il cervello e la mente: Fellows

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Il cervello e la mente: Fellows
DOUGLAS BRUSTER University of Texas at Austin, USA. Douglas Bruster è uno dei maggiori studiosi shakespeariani a livello internazionale. Ha conseguito il Dottorato di ricerca alla Harvard University nel 1990. La ricerca del Prof. Bruster è centrata su Shakespeare, come su moderni commediografi come David Mamet e David Hare. I suoi libri su Shaksepeare e il dramma moderno comprendono: Quoting Shakespeare (2001), In the company of Shakespeare (2002), Shakespeare and the Question of Culture (2003), Prologues to Shakespeare’s Theatre (2004), To Be or Not To Be (2007), Shakespeare and the Power of Performance (2008), Drama and the Market in the Age of Shakespeare (2009), Everyman and Mankind (2009) and A Midsummer Night's Dream (2011). Bruster si è soffermato anche sui meccanismi mentali che stanno alla base della produzione letteraria di Shakespeare. Oltre all’University of Texas, ha insegnato alla Harvard University, alla University of Chicago, e alla Università di Parigi.
ANTHONY KENNY Universita' di Oxford Sir Anthony Kenny e' uno dei più noti filosofi in Inghilterra e i suoi interessi vanno dalla filosofia della mente alla filosofia antica e scolastica, la filosofia di Wittgenstein e la filosofia della religione. Aristotele, San Tommaso, Cartesio, Wittgenstein sono solo alcuni dei filosofi su cui ha dato contributi significativi. E' autore di oltre trenta monografie fra cui una storia della filosofia occidentale in 4 volumi. E' stato Vice‐Chanceller dell'Universita' di Oxford, Master di Balliol College, Presidente della British Library, Presidente della British Academy e fino al 2009 Presidente del Royal Institute of Philosophy. PIERRE ROSANVALLON College de France, École des hautes études en sciences sociales.
Pierre Rosanvallon, storico e intellettuale, è nato in Francia nel 1948. E’ Direttore della l'École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) a Parigi e dal 2001 occupa la cattedra di Storia moderna e contemporanea della politica al Collège de France. I suoi lavori sono centrati principalmente sulla storia della democrazia, sul modello politico francese, e sul ruolo dello Stato e la questione della giustizia sociale nelle società contemporanee. E’ uno dei principali teorici dell’autogestione associata al Sindacato che difende nel suo libro L'âge de l'autogestion. Dal 2002 è membro del Consiglio Scientifico della Bibliothèque nationale de France e dal 2004 e del Consiglio Scientifico della École Normale Supérieure. Sempre nel 2002 ha creato con il supporto di grandi imprese francesi quali Altadis, Lafarge, AGF, EDF, Air France, ecc. la “République des Idées”, un atelier intellettuale che presiede il cui scopo è rifondare una nuova critica sociale anche attraverso il sito Internet La Vie des idées. GIACOMO RIZZOLATTI Università degli Studi di Parma Giacomo Rizzolatti è Docente di Neurofisiologia all’Università degli Studi di Parma. E’ il coordinatore del gruppo di ricerca che ha scoperto l’esistenza dei neuroni specchio, cellule motorie del cervello che si attivano sia durante l'esecuzione di movimenti finalizzati, sia osservando simili movimenti eseguiti da altri individui. Tale scoperta pone una base fisiologica all'empatia. Nato a Kiev nel 1937 Rizzolatti è membro dell’ "Accademia Europea", dell’ "Accademia dei Lincei", dell’"Honorary Foreign Member" della American Academy of Arts and Sciences e della “Académie des sciences”, Institut de France. Ha ricevuto molti premi quali il "Golgi Prize for Physiology", il "George Miller Award" della Cognitive Neuroscience Society, il "Premio Feltrinelli per la Medicina" dell’ Accademia dei Lincei, l’“Herlitzka Prize” per la Fisiologia dell’Accademia delle Scienze di Torino, il “Grawemeyer Prize for Psychology” dell’University of Louiseville (USA) e il premio Prix J.‐L. Signoret in Neuropsychologie dalla IPSEN Fondation. Ha inoltre ricevuto Lauree ad Honorem dalla Università Claude Bernard di Lyon, dalla Università di San Pietroburgo e dalla Università Cattolica di Leuven. ELENA CATTANEO Università di Milano Elena Cattaneo ha ottenuto la Laurea in Farmacia nel 1986 (Summa cum Laude) e il Dottorato in Biotecnologie presso l'Università degli Studi di Milano. Ha trascorso tre anni al Massachusetts Institute of Technology (M.I.T., Cambridge, U.S.A.) nel laboratorio del Prof. Ron McKay, dove ha avviato studi su cellule staminali e progenitori del cervello. Dal 2003 è Docente di Farmacologia all'Università degli Studi di Milano dove dirige il Centro di Ricerca sulle Cellule Staminali (UniStem). L'attività di ricerca di Elena Cattaneo è incentrata sullo studio delle cellule staminali neurali, sulle loro potenziali applicazioni, e sull'analisi dei meccanismi di neurodegenerazione nella Corea di Huntington. Nel 2001 ha ricevuto il premio "Le Scienze" per la Medicina e la Medaglia dal Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, per gli studi sulla Corea di Huntington e sulle cellule staminali, nel 2005 il premio "Marisa Bellisario" e il premio "Chiara D'Onofrio". Nel 2006 il Presidente della Repubblica le ha conferito la carica di Cavaliere Ufficiale della Repubblica Italiana. Nel 2008, Unamsi e Novartis Farma le hanno conferito il Premio Grande Ippocrate per il ricercatore medico dell'anno. Dal 2003 al 2006 ha rappresentato l'Italia presso la Commissione Europea per la ricerca Genomica e le Biotecnologie. E' stata Vice Presidente del Comitato Nazionale di Bioetica.
JOHN SEARLE University of California at Berkeley John Rogers Searle è nato a Denver nel 1932, ha studiato all'Università del Wisconsin, dove é stato rappresentante degli studenti nella lotta contro il Maccartismo, ed ha ottenuto il Dottorato in filosofia ed etica ad Oxford. E' Professore di filosofia all'Università della California, a Berkeley, dove é stato anche presidente del Comitato per la Libertà Accademica. E' membro della American Academy of Arts and Science e ha ricevuto il premio Jean Nicod, nel 2000. E’ noto per contributi fondamentali alla filosofia del linguaggio, alla filosofia della mente ed alla definizione della Coscienza. In questo campo, Searle definisce la sua posizione come "Naturalismo Biologico" che si basa sul riconoscimento che la coscienza é una reale esperienza soggettiva, basata però sui processi fisici di funzionamento del cervello. L'indagine sull'intenzionalità e la coscienza (Mente, cervelli e programmi, 1980; La riscoperta della mente, 1992) lo ha condotto a una serrata critica del programma dell'Intelligenza Artificiale Forte, qualora essa si spinga ad affermare che, con opportuni programmi, un computer diviene analogo alla mente umana e quindi capace di comprendere e di avere altri stati cognitivi. L'argomentazione di Searle è stata supportata nel 1980 da uno dei più famosi "esperimenti mentali" dello scorso secolo, il cosiddetto argomento della stanza cinese.
DOUGLAS HOFSTADTER Indiana University, Bloomington Douglas Hofstadter ottiene la Laurea in Matematica presso la Stanford University nel 1965, e quindi consegue il Master e il Dottorato in fisica presso l’University of Oregon (1972, 1975). Dal 2009 Hofstadter è membro della American Academy of Arts and Sciences e della American Philosophical Society. La ricerca di Hofstadter è guidata da un interesse verso creatività e coscienza. Per studiare questi temi astratti in modo concreto ha focalizzato sulla progettazione e implementazione, in collaborazione con il suo gruppo di ricerca, di modelli di alto livello percettivo e pensiero analogico. La sua più nota opera è Gödel, Escher, Bach (pubblicata nel 1979 e vincitrice nel 1980 del Premio Pulitzer per la saggistica e del National Book Award) in cui attraverso logica matematica, musica, paradossi grafici e linguistici cerca di supportare l’idea che la mente umana potrebbe non essere altro che un computer, i neuroni dei semplici chip, l'intelligenza mera capacità di eseguire i programmi scritti nel cervello. L’ultimo libro che ha pubblicato è I Am a Strange Loop (titolo italiano Anelli nell'io) dove Hofstadter si pone delle domande quali: dove si trova e come è fatta l'anima? Cos'è che chiamiamo "io" quando parliamo con noi stessi? Cosa resta di noi (se resta qualcosa) dopo la nostra morte fisica?