Haiti: la storia di Guetchine

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Haiti: la storia di Guetchine
Haiti: la storia di Guetchine
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ATTENZIONE: il video contiene immagini forti, non cruente ma reali. Guetchine e la
mamma hanno acconsentito all'impiego delle riprese.
Haiti: la storia di Guetchine
Guetchine Dominique, 12 anni, viveva a Carrefour, una zona di Port-au-Prince devastata dal
terremoto.
Il morbido panno che le avvolge la testa, appena sopra la fronte, sembra starle bene. In realtà,
è solo un modo per nascondere le cicatrici, preferirebbe che i suoi capelli fossero di nuovo
lunghi, come li portava prima del terremoto.
Come tanti bambini haitiani, Guetchine stava facendo i compiti tranquillamente, quando le
scosse del terremoto fecero crollare le pareti e il tetto della sua casa, seppellendola viva per
8 lunghissime ore. "Quando mi tirarono fuori era buio pesto, mi stesi lungo la strada e mi
addormentai".
"Andai a visitare Guetchine il giorno dopo, era in condizioni critiche", dice Jeannine Dautalt,
responsabile del centro Compassion HA-353. "Aveva una grossa ferita al capo, rischiava di
perdere un occhio".
Lo staff si mise subito in azione e dopo un intervento chirurgico, la ragazza fu fuori pericolo,
ma il dolore emotivo e psicologico è in parte ancora presente.
"Non voglio che le persone vedano le mie cicatrici", dice mentre si toglie la fascia, "non
posso permettere che mi prendano in giro".
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Haiti: la storia di Guetchine
Mentre camminiamo, Guetchine si confida: pensa che la sua vita, con l'aiuto di Dio, potrà
tornare come prima.
Guardandosi attorno, nel Centro, non si può non notare il grande fermento: i bambini sono
ovunque, correndo e giocando, in un altro angolo le donne preparano i pasti per i piccoli, da
un’altra parte c’è la lezione per il corso da parrucchiere, in un'altra per il corso di cucito e
anche di pittura e disegno. Vicino a una parete altri bambini si accalcano alla fontana, per bere
un po’ d’acqua fresca e pulita sotto il caldo sole di Haiti.
Guetchine è insieme alle donne della cucina, aiutandole a preparare dei dolci. "Mi piace fare
le torte, ma non sono ancora così brava". È un buon inizio. Per Jeannine, il solo fatto che i
bambini siano tornati di nuovo a giovare è un passo fondamentale. "Guetchine avrà bisogno
di maggior aiuto psicologico, deve tornare a divertirsi, nonostante il forte trauma e le
cicatrici sul suo corpo. La sua storia racconta la fedeltà di Dio, non so quanto tempo ancora ci
vorrà ma la sua situazione continua a migliorare, sono fiduciosa che la sua vita sarà migliore di
quella che era prima".
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