Prova 38

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Prova 38
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Il/La candidato/a legga il testo seguente
Rete e minori, in Italia i genitori più permissivi
Rapporto sul comportamento online delle famiglie. Nel mondo, i giovani brasiliani hanno il
record di amici e di ore online. I ragazzi italiani si rivelano pienamente capaci di organizzare
il loro tempo e le loro relazioni su internet.
Nell'ultimo anno il tempo trascorso in rete da bambini e teenager è cresciuto globalmente del
24%. È quanto rivela in anteprima a Repubblica la nuova ricerca sul comportamento online
delle famiglie commissionata da Symantec. L'analisi, condotta su un campione di circa 10
mila persone (oltre 7000 adulti e 2800 minori tra gli 8 e i 17 anni), ha interessato 14 paesi tra
cui l'Italia e mette a confronto il consumo di internet da parte dei giovanissimi e la percezione
delle
attività
online
che
hanno
i
loro
genitori.
I più connessi sono i giovani brasiliani, che con oltre 18 ore settimanali staccano nettamente
gli italiani, fermi a metà classifica con 11. Record brasiliano anche in fatto di amici online,
con i nostri che si assestano al terzo posto con 66 contatti. I primi dati spiazzanti arrivano
dalla lettura delle abitudini in rete. Stupisce ad esempio che nell'era di Facebook e dei social
network l'attività più diffusa sia il gioco (83%), seguito dalla consultazione di siti (73%) e
dallo studio (71%). Tra le attività meno comuni spunta a sorpresa il download (legale e non),
anche se oltre la metà degli intervistati ha ammesso di scaricare abitualmente musica e film
dal web. La quasi totalità del campione si collega da casa, mentre le connessioni mobili,
soprattutto dai cellulari, sono al 17%. Una sonora batosta all'Italia arriva dal settore
scolastico: con appena il 21% di accessi (nel Regno Unito sono l'82%, la Svezia il 78%), il
nostro
paese
si
colloca
in
fondo
alla
classifica
globale.
Virus, siti dai contenuti offensivi, tentativi di truffa, contatti sgraditi con estranei: il 62% degli
interpellati ammette di avere avuto almeno un'esperienza negativa in rete, ma solo il 45% ne
parla. Un campanello d'allarme che sposta l'attenzione sui genitori e apre la discussione sul
tema del controllo. Secondo Marian Merritt, responsabile per la sicurezza di Symantec, "i
genitori si preoccupano per i molestatori, ma sembrano trascurare alcune minacce anche più
diffuse, come il cyber-bullismo. La soluzione si trova in parte nella tecnologia, ma soprattutto
nel comportamento corretto e responsabile in famiglia. Il modo più efficace per garantire la
sicurezza online dei propri figli è mantenere un dialogo costante con loro".
Preoccupati principalmente dell'involontaria diffusione di dati personali (numeri di cellulare e
carte di credito) e dell'interazione con gli sconosciuti, i genitori italiani sono tuttavia i meno
oppressivi al mondo, visto che nel 65% dei casi lasciano i propri figli liberi di esplorare i
contenuti della rete e impostare autonomamente la propria condotta. Un atteggiamento che
secondo i dati premia pienamente: il 95% dei nostri teenager fissa da sé le proprie regole,
basandosi sul buonsenso, è ben informato in fatto di cyber-protezione e cede solo raramente a
comportamenti che fuori dal web sarebbero inaccettabili. Come mentire sull'età, un vizio che
in Cina riguarda un ragazzo su due, ma dalle nostre parti si ferma al 16%. Onesti,
responsabili, informati: sono i giovani italiani della web-generation.
(Testo riadattato di Diego Malara, da “La Repubblica” del 15 giugno 2010)
1. Il candidato / La candidata sintetizzi il brano in 80 - 100 parole.
2. Il candidato / La candidata riutilizzi alcune delle informazioni del testo, immagini di
essere un ragazzo / una ragazza che scrive una lettera ad un amico spiegando l'uso che
fa della rete, le regole che si é prefissato/prefissata e del rapporto con i propri genitori
riguardo all'uso eccessivo di internet. (100 - 120 parole)
3. Dal testo emerge che i genitori italiani sono tuttavia i meno oppressivi al mondo, visto
che nel 65% dei casi lasciano i propri figli liberi di esplorare i contenuti della rete e
impostare autonomamente la propria condotta. Un atteggiamento che secondo i dati
premia pienamente: il 95% dei nostri teenager fissa da sé le proprie regole, basandosi
sul buonsenso, è ben informato in fatto di cyber-protezione e cede solo raramente a
comportamenti che fuori dal web sarebbero inaccettabili. Il candidato / La candidata
spieghi ed argomenti quali sarebbero secondo Lui / Lei, i comportamenti più adeguati
ed educativi da parte dei genitori riguardo all'uso della rete da parte dei bambini e
teenager , quali possono essere i rischi ai quali si va incontro se vengono a mancare
completamente delle regole.