verbale della relazione finale

Transcript

verbale della relazione finale
PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA AD UN POSTO DI PROFESSORE
ASSOCIATO - SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE: BIO/01 (Botanica Generale) n°
588 del 27/12/2001
FACOLTA’
DI
SCIENZE
NAUTICHE
DELL’UNIVERSITÀ
DI
NAPOLI
“PARTHENOPE”.
Relazione finale
Alle ore 11,00 del giorno 03/07/2002 presso l’ufficio del Prorettore dell’Università degli
Studi di Napoli “Parthenope”, si è insediata la Commissione giudicatrice della procedura di
valutazione comparativa ad un posto di professore associato, come sopra indicato, nominata con
Decreto Rettorale n. 159 del 24/04/2002, pubblicato sul supplemento ordinario alla Gazzetta
Ufficiale, IV serie speciale, n. 36 del 7/5/2002.
La Commissione risultava così costituita:
- prof. Bonfante Paola……………………………….Ordinario
- prof. Castaldo Rosa………………………………..Ordinario
- prof. Pacini Ettore…………………………..……..Ordinario
- prof. Felicini Gianni Pietro………………………Associato
- prof. Musacchio Aldo……………………………Associato
I componenti della Commissione procedevano alla lettura del bando di valutazione comparativa
di cui al D.R. del 27/12/2001 e delle norme concorsuali che lo regolano.
La Commissione prendeva atto che nessuna istanza di ricusazione dei Commissari, relativa alla
presente valutazione, era pervenuta all’Ateneo e che pertanto la Commissione stessa era pienamente
legittimata ad operare secondo le norme del bando concorsuale.
La Commissione procedeva alla nomina del Presidente, eletto nella persona del prof. Ettore
Pacini e del Segretario, eletto nella persona del prof. Aldo Musacchio.
La Commissione iniziava la verifica dei nomi dei candidati, tenendo conto dell'elenco
fornito dall’Ateneo ( Giuseppa Grazia APRILE, nata a Noto (SR) il 19/03/1953; xxxxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx; Luisa LANFRANCO, nata a Torino il 07/02/1968; Paolo
CASORIA, nato a Napoli il 02/06/1957; Stefano DEL DUCA, nato a Bologna il 16/06/1963).
Ciascun Commissario dichiarava di non avere relazioni di parentela ed affinità entro il 4° grado
incluso con gli stessi e con gli altri Commissari.
La Commissione prendeva atto che il bando disponeva che, al termine della valutazione dei
titoli, venisse svolta da parte dei candidati una prova didattica e la discussione sui titoli scientifici
presentati. Considerava a tal riguardo la possibilità di poter stendere già nella seduta in corso il
calendario delle proprie riunioni nonché fissare le date di svolgimento della suddetta prova e del
colloquio, considerato che a tali prove sono ammessi a partecipare tutti i candidati.
Il Presidente ricordava, e la Commissione ne prendeva atto, il parere reso a tal riguardo dalla
Commissione tecnico-consultiva del Murst nella riunione del 16/5/2001: “A seguito dell’entrata in
vigore del decreto ministeriale 4/10/2000 di rideterminazione dei settori scientifico-disciplinari,
che non recano più l’indicazione delle singole discipline, la prova didattica, prevista per le
1
procedure concernenti posti di I e II fascia, deve essere relativa ad una area tematica ricompresa
nella declaratoria del settore scientifico-disciplinare di cui allo stesso decreto”.
La Commissione prendeva altresì atto che le norme concorsuali dispongono che, per quanto
attiene in particolare alla valutazione del curriculum complessivo dei candidati e delle pubblicazioni
scientifiche prodotte, i relativi criteri devono uniformarsi a quelli esposti dall’art.4 del bando
concorsuale e che in sede di valutazione vanno obbligatoriamente valutati i titoli previsti dallo
stesso articolo del bando.
Per quanto riguarda la valutazione del curriculum e delle pubblicazioni, la Commissione
decideva di tenere in considerazione i seguenti criteri:
a) Originalità ed innovatività della produzione scientifica e rigore metodologico;
b) Apporto individuale del candidato, analiticamente determinato nei lavori in collaborazione;
c) Congruenza dell’attività del candidato, con le discipline ricomprese nel settore scientificodisciplinare (BIO/01, Botanica Generale) per il quale è bandita la procedura, ovvero con
tematiche interdisciplinari che le comprendono;
d) Rilevanza scientifica della collocazione editoriale delle pubblicazioni e loro diffusione all’interno
della comunità scientifica;
e) Continuità temporale della produzione scientifica anche in relazione alla evoluzione delle
conoscenze nello specifico settore scientifico-disciplinare.
Al fine di valutare il curriculum scientifico complessivo la Commissione avrebbe fatto anche
ricorso, ove possibile, a parametri riconosciuti in ambito scientifico internazionale.
La Commissione prendeva atto di dover valutare inoltre
1) L’attività didattica svolta anche all’estero. Per le attività svolte presso atenei italiani verrà presa
in considerazione solo quella effettuata in sostituzione di docenti ufficiali.
2) I servizi prestati negli atenei e negli Enti di ricerca italiani e stranieri.
3) L’attività di ricerca, comunque svolta, presso soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri.
4) I titoli di Dottore di ricerca e la fruizione di borse di studio finalizzate all’attività di ricerca.
5) L’organizzazione, direzione e coordinamento di gruppi di ricerca.
6) Il coordinamento di iniziative in campo didattico e scientifico svolte in campo nazionale ed
internazionale.
7) Il servizio prestato nei periodi di distacco presso i soggetti di cui all’art. 3, comma 2, del D.Lgs.
27/07/99 n° 297.
La Commissione determinava altresì i criteri generali di massima per la valutazione delle
prove successive.
Pertanto decideva di tener conto per la valutazione del colloquio relativo ai titoli dei candidati del:
a) Rigore metodologico e capacità di sintesi.
b) Chiarezza di espressione e capacità di collegamenti logici nell’ambito delle tematiche trattate.
c) Livello di aggiornamento delle conoscenze.
Per la valutazione della prova didattica, decideva di tenere in considerazione i seguenti criteri:
a) Aderenza all’argomento scelto;
b) Capacità didattiche basate su: chiarezza espositiva, opportuno utilizzo degli ausili didattici,
capacità di modulare il livello di approfondimento della lezione, capacità di fornire esempi
adeguati.
Al termine della predeterminazione dei criteri di massima, la Commissione dava incarico al
Presidente di darne immediata conoscenza al Responsabile del procedimento amministrativo per i
provvedimenti consequenziali, nonché di disporre il ritiro del materiale e della documentazione
2
prodotta dai candidati, affinchè, nella successiva seduta, da tenersi dopo i sette giorni previsti, la
Commissione stessa fosse in condizione di procedere speditamente nei propri lavori.
A conclusione dei suoi lavori la Commissione, tenuto conto del numero dei candidati,
riteneva che la valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche potesse concludersi in tempo
utile per consentire l’espletamento delle prove secondo il calendario appresso indicato, e quindi
disponeva quanto segue:
La discussione dei titoli avrebbe avuto luogo alle ore 10,00 del 12/09/2002 e i candidati
sarebbero stati chiamati in ordine alfabetico. La prova didattica sarebbe stata sostenuta dai candidati
trascorse 24 ore dalla estrazione e scelta dell’argomento oggetto della prova stessa.
La Commissione si scioglieva alle ore 15.00 e si riconvocava per le ore 11,00 del 30/07/2000.
La Commissione al completo si riuniva in seconda seduta alle ore 11.00 del giorno
30/07/2002, presso l’ufficio del Prorettore dell’Università di Napoli “Parthenope”,
La Commissione prendeva atto dell’avvenuta consegna delle domande e delle relative
documentazioni presentate dai candidati alla presente valutazione comparativa, di cui
all’elencazione nominativa effettuata nel verbale precedente. La Commissione prendeva atto che il
responsabile del procedimento concorsuale, Dott. A. Pelosi, comunicava che in data odierna era
pervenuta rinuncia scritta da parte della Dott. Giuseppa Grazia Aprile.
Decideva, pertanto:
a) di procedere all’esame della documentazione e dei titoli allegati dai candidati in regola
con le norme del concorso,
b) di procedere alla formulazione sui candidati medesimi dei giudizi di ogni commissario,
secondo l’ordine alfabetico degli stessi;
Si passava quindi all’esame delle domande allo scopo di redigere il “curriculum”
dell’attività di ciascun candidato e di formulare i giudizi dei singoli commissari.
Si provvedeva ad aprire i plichi trasmessi al competente ufficio dell’Università di Napoli
“Parthenope” e risultava che alla domanda del Dott. Stefano Del Duca non erano allegate le
pubblicazioni. A tal riguardo i Commissari facevano notare che le medesime non erano state
neppure a loro inviate a differenza di quanto richiesto dall’art. 3 del bando, e che pertanto non era
possibile, nella formulazione dei giudizi, tener conto delle pubblicazioni scientifiche del Dott. Del
Duca.
Si procedeva quindi all’esame della documentazione dei candidati, in regola con le norme
del concorso, ai fini della formulazione dei singoli giudizi da parte degli stessi commissari.
Nella valutazione delle pubblicazioni venivano prese in esame solo quelle corrispondenti
all’elenco delle stesse allegato alla domanda di partecipazione al concorso.
Venivano quindi formulati da ogni commissario i seguenti giudizi sui 4 candidati
Giudizi singoli dei commissari
Dott. Paolo CASORIA
Giudizio del Prof. Ettore Pacini
Il candidato, dai lavori presentati, che sono caratterizzati da notevole originalità ed innovatività, e
dal curriculum, dimostra di avere acquisito una specializzazione nel campo della biologia e
biochimica delle piante di interesse economico.
3
La sua attività di ricerca e didattica è stata svolta in maniera continua e senza interruzioni. Le sue
ricerche, condotte con rigore metodologico, sono tutte in collaborazione e tre di esse portano il suo
nome al primo posto; queste sono tutte pubblicate sulle riviste appropriate e autorevoli per gli
argomenti che contengono. Inoltre il candidato e il gruppo a cui appartiene sono delle autorità nel
campo degli effetti del sulfadimetoxide.
Dal curriculum e dai lavori si evince chiaramente quale è l’apporto del candidato alla produzione
scientifica presentata; inoltre egli è pienamente inquadrato nel settore disciplinare per il quale è
bandito il concorso.
Giudizio del Prof. Paola Bonfante
Laureato in Scienze Biologiche presso l’Università di Napoli. Tecnico di VIII qualifica funzionale
all’Orto Botanico e poi tecnico laureato fino al 1990. Dal 1990 ricercatore nel settore BIO/02.
Attività didattica: Modulo di Botanica, a Napoli, corso di Botanica all’Università del Sannio.
L'attività di ricerca del candidato si è sviluppata in tre filoni congruenti con il settore BIO/01:
a) l’effetto di composti abiotici su piante
b) analisi di metaboliti secondari in specie di interesse farmacologico
c) attività di divulgazione
Tale attività è stata svolta in maniera continua, con originalità, innovazione e rispettando lo
sviluppo della materia.
L'approccio sperimentale del candidato, condotto con rigore metodologico, è quello morfologico,
tassonomico, chemiotassonomico per affrontare studi che hanno ricadute di tipo biosistematico (ad
esempio per il genere Papaver) o per studi che analizzano vegetali come fonte di prodotti di
interesse alimentare e farmacologico. Vengono anche usate tecniche molecolari (ad esempio per
chiarire le relazioni sistematiche tra due taxa di Papaver) o di tipo biochimico per identificare
molecole biologicamente attive da Helichrysum litoreum o da Crocus.
I temi più legati all’etnobotanica sono spesso associati ad analisi eco-fisiologiche delle piante
analizzate e rientrano nella tematica ‘Divulgazione e Didattica’.
I lavori sono quasi sempre in collaborazione, come è la norma nella attuale ricerca, ma il ruolo del
candidato –con le sue competenze morfo-tassonomiche- è sempre chiaramente identificabile. I
lavori prescelti sono su riviste del settore botanico o agrario con comitato di referee internazionale
con valore di Impatto da 0.6, per Economic Botany, a 1.3, per Agricult. Ecosystem and
Environment. (Valore totale dell’IF: 6.5)
Il candidato mostra un buon profilo didattico: dapprima con collaborazione a corsi, poi come
docente in corsi gratuiti e infine come responsabile di un modulo di Botanica al corso di Biologia o
come titolare del corso di Botanica all’Università del Sannio.
Tutti questi elementi ne fanno un candidato meritevole di essere preso in considerazione ai fini di
una valutazione comparativa nel settore BIO/01.
Giudizio del Prof. Rosa Castaldo
Il dott. Paolo CASORIA è nato a Napoli 02/06/57
1981: laurea in Scienze Biologiche, Università degli Studi di Napoli Federico II.
Titolo Tesi: “Gametogenesi in vitro in granuli pollinici di Cycadales”
Set. 81 – Giu. 82: tirocinio post lauream, presso l’attuale Dip. Genetica e Biologia Generale e
Molecolare.
Attività svolta: colture in vitro di tessuti di specie orticole e medicinali
Lug. 82 – Apr. 83: borsa di studio presso E.F.I..
Attività svolta: tecniche estrattive e quantificazione di principi attivi di piante di interesse
medicinale
Apr. 83 – Nov. 85: tecnico di 8a qualifica funzionale presso l’Orto Botanico dell’Università degli
Studi di Napoli Federico II.
4
Attività svolta: introduzione ed acclimatazione di piante medicinali ed utili
Nov. 85 – Lug. 90: tecnico laureato presso il suddetto Orto Botanico.
Attività svolta: riprogettazione e riallestimento dell’area della Sezione Sperimentale Piante
Officinali
Lug. 90 – Lug. 93: ricercatore presso il suddetto Orto Botanico
Lug. 93 – tutt’oggi: ricercatore confermato, Facoltà di Scienze MFN, Università degli Studi di
Napoli Federico II
ATTIVITÀ DIDATTICA
Giudizio: attività buona e congruente con le discipline del settore concorsuale BIO/01; così
sostanziata:
95 – 98: corso di Etnobotanica (CCL Scienze Naturali)
98 – 02: corso di Botanica Etnologica (CCL Scienze Naturali)
97 – 01: corso di Laboratorio di Biologia Sperimentale I (modulo di Botanica) (CCL Scienze
Biologiche)
99 – 00: corso di Botanica (Università degli Studi del Sannio)
PRODUZIONE SCIENTIFICA PRESENTATA
Il candidato si è attenuto alla prescrizione di cui all’ Art. 1 del bando, presentando n° 10
pubblicazioni. Da esse emergono due linee di ricerca sviluppate parallelamente:
-1- studio di piante officinali di interesse economico ed etnobotanico, con esame
delle caratteristiche morfologiche, cariologiche e fitochimiche;
-2- studio degli effetti indotti da contaminanti ambientali sullo sviluppo di organismi
vegetali, con riferimento a specie spontanee cosmopolite, eduli.
Giudizio: le ricerche, pubblicate su riviste internazionali (9) e nazionali (1) di buona diffusione e
rilevanza scientifica, sono del tutto congruenti con le discipline del settore concorsuale BIO/01,
evidenziano continuità temporale, anche in relazione all’evoluzione delle conoscenze nel settore
scientifico-disciplinare in oggetto, e risultano originali, innovative, nonché condotte con rigore
metodologico. Preminente in esse l’apporto del candidato, che si segnala anche per essere
responsabile scientifico di un progetto CNR-Comitato15.
Giudizio del Prof. Gianni Pietro Felicini
Le 10 pubblicazioni presentate dal Dott. Paolo Casoria descrivono ricerche rivolte a caratterizzare
da un punto di vista biologico varie Spermatofite della flora mediterranea, mostrando le potenzialità
applicative di queste specie. Tutti i lavori, pubblicati su riviste a larga diffusione e di alta rilevanza
editoriale, sono originali e innovativi e risultano condotti con adeguato rigore metodologico. Le
tematiche trattate sono congruenti con le discipline del settore scientifico-disciplinare BIO/01.
Il curriculum del candidato, svolto in maniera continua, mette in evidenza una buona esperienza
formativa sia teorica che pratica, acquisita anche grazie al periodo trascorso nel ruolo di tecnico
presso l'Orto Botanico. Particolarmente meritori a questo riguardo devono essere considerati il suo
contributo al riallestimento e al miglioramento delle collezioni delle piante officinali, nonché la sua
opera di divulgazione della cultura botanica in ambito territoriale.
L'attività didattica di esercitatore e di professore incaricato svolta dal Dott. Casoria è ben adeguata
al ruolo di Ricercatore universitario che egli ricopre da oltre un decennio.
Giudizio del Prof. Aldo Musacchio
La produzione scientifica presentata dal Dott. Casoria consiste di n° 10 lavori sperimentali, relativi
a due principali linee di ricerca, che sono state sviluppate parallelamente. Una tematica riguarda lo
studio di specie vegetali officinali di valore economico ed etnobotanico, delle quali sono state
esaminate le caratteristiche morfologiche, cariologiche e fitochimiche, utilizzando moderne
metodologie sperimentali. Una seconda linea di ricerca è incentrata sullo studio degli effetti indotti
5
da contaminanti ambientali sullo sviluppo degli organismi vegetali, vuoi specie spontanee
cosmopolite che di uso alimentare. In entrambi i casi la produzione risulta originale ed innovativa e
condotta con adeguato rigore metodologico. L’apporto individuale del candidato risulta rilevante
nei lavori della prima tematica di ricerca e paritetico nei rimanenti. Le suddette ricerche sono del
tutto congruenti con le discipline del settore scientifico-disciplinare BIO-01 e sono pubblicate su
riviste internazionali (9) e nazionali (1) di rilevanza scientifica e buona diffusione. La produzione
scientifica del candidato mostra continuità temporale ed è adeguata alla evoluzione delle
conoscenze.
Il candidato ha svolto una buona attività didattica come ricercatore svolgendo dal 1995/96 in poi il
corso di Botanica etnologica per Sc. Naturali presso l’Università di Napoli “Federico II”. Inoltre
egli ha tenuto per le Scienze Biologiche della stessa Università, dal 1997/98 al 2000/01, il modulo
di Botanica del Laboratorio di Biologia Sperimentale I, e, nel 1999/2000, il corso di Botanica per
l’Università del Sannio. Il dott. Casoria ha usufruito di una borsa di studio presso il Laboratorio
dell’Ente Farmacologico Italiano di Napoli. E’ responsabile scientifico di un progetto CNRComitato 15.
Dott. Stefano DEL DUCA
Giudizio del Prof. Ettore Pacini
Laureato con lode in Scienze Biologiche e Dottore di Ricerca in Biologia e fisiologia cellulare.
Ricercatore confermato nel settore BIO/01. Ha frequentato importanti laboratori esteri e l’attività
didattica è svolta per la Biologia vegetale dei corsi di laurea della Facoltà di Farmacia.
Giudizio del Prof. Paola Bonfante
Dottore di Ricerca in Biologia e fisiologia cellulare è attualmente ricercatore confermato nel settore
BIO/01 ed ha svolto attività didattica è svolta per la Biologia vegetale dei corsi di laurea della
Facoltà di Farmacia. Ha effettuato importanti permanenze in laboratori esteri e presenta un ottimo
curriculum scientifico.
Giudizio del Prof. Rosa Castaldo
Laureato con lode è stato Dottore di Ricerca in Biologia e fisiologia cellulare. Ricercatore
confermato nel settore BIO/01, ha frequentato laboratori esteri di prestigio e l’attività didattica
svolta per la Biologia vegetale dei corsi di laurea della Facoltà di Farmacia appare buona.
Giudizio del Prof. Gianni Pietro Felicini
Dottore di Ricerca in Biologia e fisiologia cellulare è ricercatore confermato BIO/01. Vincitore di
una borsa post-doc a Chiba (Giappone) per un anno e di due borse di studio a Notthingam. Ha una
buona attività didattica svolta per la Biologia vegetale dei corsi di laurea della Facoltà di Farmacia.
Giudizio del Prof. Aldo Musacchio
Laureato in Scienze Biologiche e Dottore di Ricerca è attualmente Ricercatore confermato nel
settore BIO/01. HA frequentato prestigiosi laboratori esteri e ha svolto una buona attività didattica
nell’ambito del settore disciplinare oggetto della presente valutazione
6
Dott. Luisa LANFRANCO
Giudizio del Prof. Ettore Pacini
La candidata, dalle pubblicazioni e dal curriculum presentato, dimostra di avere acquisito delle
conoscenze nel campo della biologia molecolare dei funghi e nella interazione funghi-radice. Le sue
ricerche sono originali ed innovative in quanto è chiaro che è stata responsabile dello sviluppo di
queste stesse. L’attività di ricerca e quella didattica si è svolta in maniera continua.
Otto dei dieci lavori presentati portano il suo nome al primo posto e tutti sono pubblicati sulle
riviste appropriate ed hanno valori di Impact Factor molto elevati.
La candidata per le pubblicazioni presentate e per la sua attività scientifica e didattica è pertanto
inquadrabile nel settore scientifico-disciplinare del concorso in oggetto.
Giudizio del Prof. Paola Bonfante
La Dott. Lanfranco si è laureata in Scienze Biologiche con 110/110 e lode e menzione, Dottore di
ricerca in Biologia e Biotecnologia dei Funghi, Ricercatrice all’Università di Torino nel settore
BIO/01. Ha usufruito di Borse di Studio in Italia (CNR) e all’estero. Fa parte del collegio docenti
del Dottorato di Biologia e Biotecnologia dei funghi. E’ titolare del corso di Laboratorio di Botanica
a Scienze naturali.
La candidata presenta un ottimo curriculum dove lucidamente illustra il suo percorso scientifico che
ruota attorno alla biologia dei funghi simbionti e che ben riflette anche il contesto culturale del
gruppo dove si è formata. La candidata ha saputo molto bene inserire alcune conoscenze
metodologiche da lei acquisite nei primi periodi della sua carriera per sviluppare temi che sono
centrali nella biologia vegetale, vale a dire le interazioni tra piante e funghi. Le sue indagini si
sviluppano con l’obiettivo di comprendere le basi molecolari dei meccanismi di crescita e di
sviluppo dei funghi simbionti. Esse riflettono in parallelo la crescita tumultuosa delle conoscenze
nel settore e l’affinarsi delle metodologie, soprattutto quelle di biologia molecolare.
La dr Lanfranco dimostra infatti di possedere una serie di sofisticati strumenti metodologici che le
hanno permesso di sviluppare temi inerenti la variabilità e la biodiversità dei funghi arbuscolari
micorrizici. Questi risultati portano anche a ricadute di ordine più applicativo, come lo sviluppo di
sonde molecolari utili per il riconoscimento di questi funghi che vengono considerati attualmente
dei biofertilizzanti naturali. Contributi significativi e originali sono quelli che riguardano la scoperta
di sequenze multiple nel genoma di questi organismi che sono multinucleati. Lo sviluppo dei funghi
simbionti è stato studiato soprattutto analizzando geni legati alla crescita come la chitinsintasi.
Grazie a questa intensa attività la dr Lanfranco ha acquisito buona visibilità in campo
internazionale, come dimostrato dai numerosi convegni internazionali a cui ha partecipato come
relatrice, ai seminari su invito, al lavoro da referee che regolarmente svolge per riviste di livello
internazionale e ai capitoli su libri che ha pubblicato.
La produzione scientifica è molto buona sia come qualità sia come continuità di produzione.
I lavori sono sempre in collaborazione, come è la norma nella attuale ricerca, ma il ruolo della
candidata è sempre chiaramente identificabile.
Le dieci pubblicazioni prescelte sono tutte pubblicate su riviste con comitato di referee
internazionale e con un buon valore di Impatto ( da 2.5 di New Phytol., a 3.6 di Applied
Environment Microbioloy). (Valore Totale dell’IF: 18,48)
L'attività didattica è buona e formalizzata nel settore BIO/01. Oltre alla attività didattica all’interno
della facoltà di Scienze, la candidata ha tenuto lezioni per numerosi corsi organizzati dalla comunità
europea.
La candidata per il suo curriculum merita sicuramente considerazione ai fini di una valutazione
comparativa nel settore BIO/01
7
Giudizio del Prof. Rosa Castaldo
dott. Luisa LANFRANCO
n. Torino 07/02/68
1991: laurea in Scienze Biologiche, Università di Torino.
Titolo Tesi: “Trascrizione in vitro come metodo di studio dell’ espressione dei geni globinici”
Set. 91 – Set. 92: Tirocinio post lauream presso la Sezione di Biologia del Dip. Di Genetica,
Biologia e Chimica Medica, Università di Torino
Mag. 93 – Ott. 94: borsa di studio presso il Centro di Studio sulla Micologia del Terreno – CNR
Torino
Nov. 94 – Ott. 97 Dottorato di Ricerca in “Biologia e Biotecnologia dei Funghi”, Dip. Di Biologia
Vegetale, Università di Torino.
Titolo della tesi: “Il genoma dei funghi micorrizici arbuscolari: un approccio molecolare”.
Mag. 98 – Set. 99: borsa di studio presso il Centro di Studio sulla Micologia del Terreno – CNR
Torino
Ott. 99 – tutt’oggi: ricercatore presso il Dip. di Biologia Vegetale, Università di Torino
ATTIVITÀ DIDATTICA
Giudizio: limitata ad una sola titolarità, per l’ A.A. 00 - 01, relativa al corso di Laboratorio di
Botanica Generale per Scienze Naturali, ad esercitazioni, a seminari di aggiornamento
metodologico.
PRODUZIONE SCIENTIFICA PRESENTATA
Il candidato si è attenuto alla prescrizione di cui all’ ART. 1 del bando, presentando n° 10
pubblicazioni, relative ad indagini sulla variabilità genetica di funghi micorrizici, con particolare
riferimento allo sviluppo di sonde molecolari, all’analisi di geni codificanti chitin sintetasi ed alla
caratterizzazione di geni implicati nel metabolismo del fosfato nelle micorrize arbuscolari.
Giudizio: le pubblicazioni, tutte su riviste internazionali di rilevanza scientifica, sono pienamente
congruenti con il settore concorsuale BIO/01, evidenziano continuità temporale e rigore
metodologico. In almeno sei di esse il contributo della candidata appare preminente
Giudizio del Prof. Gianni Pietro Felicini
Le 10 pubblicazioni scientifiche presentate dalla Dott.ssa Luisa Lanfranco, incentrate su particolari
tematiche di grande attualità, sono originali e innovative e risultano eseguite con il rigore
metodologico acquisito in oltre un decennio di esperienza. Gli argomenti trattati sono congruenti
con le discipline comprese nel settore scientifico-disciplinare BIO/01, rappresentando la punta
avanzata di una biologia vegetale che si sta evolvendo verso l'approfondimento bio-molecolare
delle conoscenze di base e, come ricaduta applicativa, verso le biotecnologie. La validità di tale
ricerca è peraltro chiaramente dimostrata dalla rilevanza editoriale delle riviste internazionali sulle
quali i lavori sono pubblicati.
La professionalità scientifica della candidata risulta inoltre dalla sua attività di conferenziere, di
referee di riviste internazionali, di contributore in monografie nonché dall'attiva partecipazione a
meeting nazionali e internazionali.
Il curriculum della candidata comprende varie esperienze formative tanto in ambito nazionale
quanto all'estero, le quali, a buona ragione, le hanno consentito il conseguimento del titolo di
Dottore di ricerca e, successivamente, di Ricercatore universitario.
Ottimo appare anche il curriculum dell'attività didattica sia nella sede accademica di appartenenza,
con regolare insegnamento teorico e pratico a studenti e dottorandi, sia, occasionalmente, presso
Enti di ricerca italiani e stranieri.
8
Giudizio del Prof. Aldo Musacchio
La candidata, Dott. L. Lanfranco, presenta n° 10 pubblicazioni relative ad indagini sulla variabilità
genetica di funghi micorrizici. In particolare, in tali lavori sono stati trattati aspetti relativi all’analisi
della variabilità genetica e sviluppo di sonde molecolari, analisi di geni codificanti chitin sintetasi,
costruzione di genoteche genomiche. Queste ricerche sono di interesse per la identificazione di
ceppi di microorganismi, per lo studio delle relazioni sistematico-evolutive tra gruppi di vario rango
tassonomico e per la migliore conoscenza del genoma dei funghi micorrizici e delle simbiosi
batteriche esistenti in tali organismi. I risultati sono indubbiamente originali ed innovativi, ottenuti
con rigore metodologico. L’apporto della candidata appare prevalente per quanto riguarda la parte
sperimentale dei lavori e paritetico per il resto. Le tematiche trattate sono congruenti con le
discipline del settore scientifico-disciplinare BIO-01. Le pubblicazioni sono tutte su riviste
internazionali, di rilievo e ben diffuse. La produzione scientifica della candidata è continua ed
adeguata all’evoluzione delle conoscenze.
L’attività didattica è buona ed è stata svolta sia come ricercatore (BIO-01) per le Scienze naturali
dell’Università di Torino sia nell’ambito di corsi seminariali di aggiornamento metodologico. Ha
usufruito di due borse di studio presso il Centro di Micologia del Terreno del CNR-Torino. Ha
conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in “Biologia e Biotecnologia dei Funghi” (Università di
Torino) ed ha frequentato importanti laboratori di ricerca all’estero.
..................................... omissis .......................................
9
Terminata la formulazione dei giudizi sul curriculum complessivo, sui titoli e sulle
pubblicazioni dei candidati da parte dei singoli commissari, il Presidente invitava la Commissione
alla discussione collegiale, dopo aver fatto constatare come fossero stati formulati i giudizi di ogni
commissario sui titoli e sulle pubblicazioni presentate da ciascun candidato.
La discussione collegiale avveniva attraverso la comparazione dei singoli giudizi sui 4 candidati
(sempre considerati in ordine alfabetico) e per ciascuno di essi si concludeva con la formulazione,
altrettanto collegiale, dei seguenti giudizi complessivi:
GIUDIZI COLLEGIALI FORMULATI DALLA COMMISSIONE SU CIASCUN CANDIDATO
DOTT. PAOLO CASORIA
Il Dott. Paolo CASORIA è nato a Napoli 02/06/57. Laurea in Scienze Biologiche nel 1981,
Università degli Studi di Napoli Federico II. Titolo Tesi: “Gametogenesi in vitro in granuli pollinici
di Cycadales”. Set. 81 – Giu. 82: tirocinio post lauream, presso l’attuale Dip. Genetica e Biologia
Generale e Molecolare. Lug. 82 – Apr. 83: borsa di studio presso E.F.I.. Apr. 83 – Nov. 85: tecnico
di 8a qualifica funzionale presso l’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Nov. 85 – Lug. 90: tecnico laureato presso il suddetto Orto Botanico. Lug. 90 – Lug. 93: ricercatore
11
presso il suddetto Orto Botanico. Lug. 93 – tutt’oggi: ricercatore confermato, Facoltà di Scienze
MFN, Università degli Studi di Napoli Federico II.
L’attività didattica si è espletata in: 95 – 98: corso di Etnobotanica (CCL Scienze Naturali), 98 – 02:
corso di Botanica Etnologica (CCL Scienze Naturali), 97 – 01: corso di Laboratorio di Biologia
Sperimentale I (modulo di Botanica) (CCL Scienze Biologiche), 99 – 00: corso di Botanica
(Università degli Studi del Sannio).
Giudizio: attività buona e strettamente congruente con le discipline del settore concorsuale BIO/01.
L'attività di ricerca del candidato si è sviluppata in tre filoni tutti congruenti con il settore BIO/01:
a) effetto di composti abiotici su piante,
b) analisi di metaboliti secondari in specie di interesse farmacologico,
c) attività di divulgazione.
Le ricerche sono rivolte a caratterizzare Spermatofite della flora mediterranea. L'approccio
sperimentale del candidato è quello morfologico, tassonomico, chemiotassonomico per affrontare
studi che hanno ricadute di tipo biosistematico o che analizzano vegetali come fonte di prodotti di
interesse alimentare e farmacologico. Vengono anche usate tecniche molecolari o biochimiche.
I temi più legati all’ etnobotanica sono spesso associati ad analisi eco-fisiologiche delle piante
analizzate e rientrano in una tematica di divulgazione della cultura botanica in ambito territoriale.
I lavori, originali, innovativi e condotti con rigore metodologico, sono quasi sempre in
collaborazione, come è la norma nella attuale ricerca ma il ruolo del candidato - con le sue
competenze morfo-tassonomiche - è sempre chiaramente identificabile. I lavori prescelti sono su
riviste del settore botanico o agrario e 9 di essi sono pubblicati su riviste con comitato di referee
internazionale, con valore di Impatto da 0.6 per Economic Botany a 1.3 per Agricult. Ecosystem
and Environment. La produzione scientifica presenta buona continuità temporale ed è in linea con
l’evoluzione delle conoscenze nello specifico settore disciplinare.
Pertanto, per quanto riguarda sia l’attività didattica che la produzione scientifica, il candidato è
senz’altro maturo a ricoprire il ruolo di professore associato nel settore scientifico disciplinare
BIO/01.
Dott. Stefano DEL DUCA
Laureato in Scienze Biologiche con 110 e lode all’Università di Bologna. Dottore di Ricerca in
Biologia e fisiologia cellulare. Ricercatore confermato nel settore BIO/01. Vincitore di una borsa
post-doc a Chiba (Giappone) per un anno e di due borse di studio a Notthingam. L’attività didattica
è svolta per la Biologia vegetale dei corsi di laurea della Facoltà di Farmacia, dove il candidato
tiene insegnamenti di Biologia vegetale.
Nonostante l’ottimo curriculum presentato, la commissione non può procedere alla formulazione
del giudizio collegiale per la mancanza delle pubblicazioni.
Dott. Luisa LANFRANCO
Laureata in Scienze Biologiche con 110/110 con lode e menzione, Dottore di ricerca in Biologia e
Biotecnologia dei Funghi, Ricercatrice all’Università di Torino nel settore BIO/01. Ha usufruito di
Borse di Studio in Italia (CNR) e all’estero. Fa parte del collegio docenti del Dottorato di Biologia
e Biotecnologia dei funghi. L’attività didattica di esercitatore e di professore titolare del corso di
Laboratorio di Botanica a Scienze naturali è ben adeguata al ruolo di Ricercatore universitario e
congruente con il settore disciplinare oggetto della presente valutazione.
La candidata presenta un ottimo curriculum dove illustra il suo percorso scientifico che ruota
attorno alla biologia dei funghi simbionti e che ben riflette anche il contesto culturale del gruppo
12
dove si è formata. Ella ha saputo inserire le conoscenze metodologiche da lei acquisite nei primi
periodi della sua carriera per sviluppare temi che sono centrali nella biologia vegetale, vale a dire le
interazioni tra piante e funghi. Le sue indagini si sviluppano con l’obiettivo di comprendere le basi
molecolari dei meccanismi di crescita e di sviluppo dei funghi simbionti. Esse riflettono in parallelo
la crescita tumultuosa delle conoscenze nel settore e l’affinarsi delle metodologie, soprattutto quelle
di biologia molecolare.
Le 10 pubblicazioni scientifiche presentate sono originali e innovative e risultano eseguite con il
rigore metodologico acquisito in oltre un decennio di esperienza. Gli argomenti trattati sono
congruenti con le discipline comprese nel settore scientifico-disciplinare BIO/01, rappresentando la
punta avanzata di una biologia vegetale che si sta evolvendo verso l’approfondimento biomolecolare delle conoscenze di base e, come ricaduta applicativa, verso le biotecnologie. In tal
senso, la Dr Lanfranco dimostra di possedere gli adeguati sofisticati strumenti metodologici.
La validità di tali ricerche è peraltro chiaramente dimostrata dalla rilevanza editoriale delle riviste
internazionali sulle quali i lavori sono pubblicati, riviste tutte con comitato di referee internazionale
e con un buon/alto valore di Impatto, da 2.5 di New Phytol. a 3.6 di Applied Environment
Microbioloy.
Grazie alla sua attività la Dr Lanfranco ha acquisito buona visibilità in campo internazionale come
dimostrato dai numerosi convegni internazionali a cui ha partecipato come relatrice, ai seminari su
invito, al lavoro da referee che regolarmente svolge per riviste di livello internazionale e ai capitoli
su libri che ha pubblicato. La produzione scientifica è molto buona sia come qualità sia come
continuità di produzione. I lavori sono sempre in collaborazione, come è la norma nella attuale
ricerca, ma il ruolo della candidata è sempre chiaramente identificabile.
La candidata, per le pubblicazioni presentate, per la sua attività scientifica e didattica, è pertanto
pienamente adeguata a ricoprire il ruolo di professore associato.
.............................................. omissis .............................................
13
La Commissione veniva sciolta alle ore 16.30 e ha deciso di riconvocarsi alle ore 09.00 del
12/09/2002, giorno in cui si terrà la discussione dei titoli scientifici e la scelta della prova didattica
previste dal bando concorsuale, secondo il calendario di esame a suo tempo approvato.
La Commissione al completo si riuniva in terza seduta alle ore 09.00 del giorno 12/09/2002,
presso l’ufficio del Prorettore e, dalle ore 10.00, presso l’aula 8 dell’Università di Napoli
“Parthenope”.
La Commissione procedeva all’espletamento delle prove previste dal bando secondo il
calendario di convocazione a suo tempo all’uopo predisposto.
Per la seduta odierna erano stati convocati n. 4 candidati, ma erano presenti solo 3, essendo
nel frattempo pervenuta rinuncia da parte del Dott. Stefano Del Duca.
La prova odierna consisteva nella discussione dei titoli presentati, cui seguiva, per ciascuno
dei convocati, al termine, l’estrazione di tre fra cinque buste contenenti gli argomenti per la prova
didattica, predisposti dalla Commissione prima che lo stesso candidato veniva ammesso alla sua
presenza. Tra le tre tracce estratte il candidato indicava poi quella che dovrà essere oggetto di
lezione da tenere a 24 ore di distanza.
Dopo aver identificato i candidati mediante i relativi documenti di riconoscimento, i cui
estremi erano riportati
nell’allegato 1 al presente verbale, la Commissione procedeva
all’espletamento della prova prevista.
I candidati da esaminare erano quindi:
Dott. Paolo Casoria
Dott. Luisa Lanfranco
xxxxxxxxxxx
La
commissione invitava il Dott. Paolo Casoria e dava inizio alla discussione dei titoli, che si
sviluppava sui seguenti argomenti:
1) Colture di tessuti nelle Cycadales;
2) Rigenerazione nelle piante a fiore;
3) Azione della Sulfadimetoxina sulla crescita delle piante;
4) Accumulo di pesticidi nell’ambiente: aspetti applicativi e legislativi;
5) Contenuto di metaboliti secondari nel genere Papaver: aspetti applicativi e storici.
Al termine della prova il candidato si allontanava e i commissari procedevano alla formulazione dei
giudizi singoli e di quello collegiale:
Giudizio del Prof. Paola Bonfante
Durante il colloquio il candidato illustra con dovizia di particolari il suo percorso scientifico. I temi
illustrati (processo di germinazione, effetto di antibiotici sullo sviluppo delle piante, storia del
Papaver e suo uso) e le risposte ai quesiti posti dalla commissione evidenziano una personalità
matura fortemente orientata all’analisi degli aspetti della Biologia vegetale. Tutto questo è
presentato con capacità di sintesi; si evince anche un notevole rigore metodologico. L’esposizione è
chiara e riesce bene nei collegamenti logici. Le sue conoscenze sono aggiornate.
Giudizio del Prof. Rosa Castaldo
Il candidato ha illustrato le sue ricerche a partire dall’argomento di tesi, dal quale sono derivate le
esperienze sulle colture in vitro. Si è soffermato, inoltre, sui metaboliti secondari in Papaver,
evidenziandone anche gli aspetti legislativi e applicativi. Da qui è scaturito anche un commento, che
14
ha evidenziato il chiaro apporto individuale del candidato in merito ai lavori relativi agli effetti sui
vegetali dei pesticidi immessi nell’ambiente. Durante la discussione il candidato ha dimostrato
rigore metodologico e padronanza degli argomenti trattati, chiarezza di espressione, maturità,
sintesi e capacità di collegamenti logici, nonché ottima ed aggiornata conoscenza delle discipline
afferenti al raggruppamento a concorso.
Giudizio del Prof. Gianni Pietro Felicini
Il candidato ha esposto il proprio curriculum scientifico con grande chiarezza di espressione e
capacità di sintesi, manifestando perfetta conoscenza delle tematiche trattate e delle metodiche
utilizzate nella sua ricerca. Si evince il rigore metodologico e la capacità di collegamenti logici.
Da ciò è risultato evidente anche il suo rilevante apporto individuale nei lavori in collaborazione.
Alle domande postegli dalla commissione ha fornito risposte esaurienti e pertinenti, evidenziando
conoscenze approfondite anche di tipo sistematico e di carattere storico. La loro descrizione ha
rivelato competenza e, spesso, un genuino entusiasmo per l’argomento. Il livello di aggiornamento
appare ben adeguato alle conoscenze attuali.
Giudizio del Prof. Aldo Musacchio
Il Dott. Casoria nel presentare la sintesi delle sue esperienze in campo scientifico ha saputo
evidenziare, con chiarezza di espressione, in qual modo esse fossero tra loro logicamente collegate.
Sono evidenti sia la capacità di sintesi che di rigore metodologico. Adoperando un linguaggio
scientifico rigoroso ha messo in luce come le sue tematiche e i suoi metodi si siano sviluppati in
sintonia con i progressi della cultura scientifica, specificatamente per quanto attiene al settore
scientifico-disciplinare a concorso.
Giudizio del Prof. Ettore Pacini
Il candidato riferisce con chiarezza, precisione e maturità sullo sviluppo del suo curriculum
scientifico, soffermandosi soprattutto sugli argomenti stimolati dai commissari ed evidenziando una
notevole capacità di sintesi ed il rigore metodologico. Ha messo bene in evidenza le metodologie e
le problematiche che riguardano le analisi da effettuare sui materiali forniti dalle forze dell’ordine
per scopi forensi. E’ apprezzata la sintesi che il candidato riesce ad effettuare sui vari argomenti e i
collegamenti con quelli analoghi, oppure anche differenti. La sua ricerca segue lo sviluppo delle
conoscenze scientifiche.
Giudizio collegiale
Dott. Paolo Casoria
Il candidato riferisce con chiarezza, precisione, maturità e buona capacità di sintesi sullo sviluppo
del suo curriculum scientifico, soffermandosi soprattutto sulle sue esperienze sulle colture in vitro e
sui metaboliti secondari in Papaver , evidenziandone anche gli aspetti legislativi e applicativi. Alle
domande poste dalla commissione ha fornito risposte esaurienti e pertinenti, evidenziando
conoscenze approfondite della biologia vegetale ed anche quelle di carattere storico.
Il candidato ha pertanto dimostrato padronanza degli argomenti, trattati con rigore, maturità e
capacità di collegamenti logici, nonché ha dimostrato conoscenza aggiornata delle discipline
afferenti al raggruppamento a concorso.
Al termine della discussione dei titoli, la commissione ha proceduto alla preparazione di 5 buste,
ciascuna con un argomento nell’ambito del raggruppamento BIO/01, per l’espletamento della prova
didattica.
Gli argomenti prescelti erano:
1) Siti di deposito e tipi di materiali di riserva nella cellula vegetale,
15
2)
3)
4)
5)
Tipi di plastidi nelle tallofite e nelle cormofite,
Struttura e ciclo di sviluppo della foglia,
Il cambio cribo-vascolare. Struttura e funzioni,
L’embrione nelle piante.
Il Dott. Casoria, alle ore 10,30 estraeva i temi n. 5, 4 e 2 e sceglieva per la lezione il n. 5
(L’embrione nelle piante). Il Presidente dava lettura anche dei temi non estratti e convocava il Dott.
Casoria per il giorno 13/09/2002 alle ore 10,30, informandolo che la durata della lezione è di 45
minuti.
Alle ore 10.40 era invitata la candidata Dott. Luisa Lanfranco. La prova si articolava sui seguenti
argomenti:
1) Caratteristiche genetiche dei simbionti micorrizici,
2) Origine ed evoluzione della simbiosi tra funghi e piante;
3) Nuovi metodi per la valutazione della biodiversità dei funghi simbionti delle piante;
4) I marcatori DNA nell’identificazione di ceppi di microorganismi
5) Biologia della micorrizazione e sue ricadute applicative.
Al termine della prova la candidata si allontanava e i commissari procedevano alla formulazione dei
giudizi singoli e di quello collegiale:
Giudizio del Prof. Paola Bonfante
La candidata illustra in modo sintetico lo sviluppo delle sue attività di ricerca a partire dal lavoro di
tesi. In modo appropriato evidenzia il significato degli studi di biologia molecolare applicati ai
funghi simbionti, introducendo di volta in volta, in risposta alle domande specifiche della
commissione, concetti di evoluzione e biodiversità a livello molecolare. La presentazione evidenzia
una notevole capacità di sintesi e di rigore metodologico.
Illustra pure, in modo convincente, con chiarezza di espressione e collegamenti logici, l’impatto
applicativo delle sue ricerche, dimostrando di possedere le competenze attualmente richieste per
inserire un lavoro di biologia di base in un contesto di ricadute a lungo termine.
Giudizio del Prof. Rosa Castaldo
Partendo dal lavoro della sue tesi di laurea, la candidata ha illustrato con chiarezza e capacità di
sintesi le linee di ricerca svolte, soffermandosi in particolar modo sulla caratterizzazione di geni
implicati nel metabolismo e nelle risposte a stress in funghi micorrizici arbuscolari. Nella
discussione la candidata ha dimostrato rigore metodologico e notevole capacità nella interpretazione
dei dati. Ha altresì evidenziato di saper collegare le tematiche trattate, peraltro sempre molto
aggiornate e ben attinenti alle discipline del settore a concorso.
Giudizio del Prof. Gianni Pietro Felicini
espositiva, dimostrando un notevole rigore metodologico. Dalla trattazione delle tematiche e dei
metodi si evince un suo rilevante apporto individuale nell’ambito del gruppo di ricerca. Alle
numerose domande che la commissione le ha rivolto, in particolare sulla simbiosi micorrizica, ha
sempre risposto con competenza sia dal punto di vista biomolecolare che da quello biosistematico e
morfologico. Il livello di aggiornamento delle conoscenze è senza dubbio elevato, anche in rapporto
al tipo di ricerca molto avanzata che la candidata sta svolgendo.
Giudizio del Prof. Aldo Musacchio
La Dott.ssa Lanfranco ha descritto, con chiarezza e in modo sintetico, come sia maturata sin qui la
sua formazione scientifica. Fondendo le sue esperienze iniziali con le conoscenze già acquisite
16
presso il Dipartimento in cui ella attualmente lavora, ha sviluppato nuove linee di ricerca, mettendo
a punto strumenti di indagine innovativi. Le sue ricerche sono state condotte con un notevole ed
originale rigore metodologico. Ottimo il livello di aggiornamento delle conoscenze, la capacità di
sintesi e di collegare i vari aspetti insiti nel suo lavoro e nell’indicarne i potenziali sviluppi.
Giudizio del Prof. Ettore Pacini
La candidata presenta brillantemente le ricerche svolte durante la tesi di laurea, di dottorato e
successivamente come ricercatore. E’ chiaro l’approccio originale allo studio delle interazioni
fungo-ospite, inoltre è apprezzabile la maniera con cui riferisce lo studio biomolecolare della spora
di Gigaspora margarita. La ricerca è descritta con rigore metodologico, capacità di sintesi e
chiarezza di espressione.
La maniera con cui riferisce le sue esperienze di ricerca è aggiornata, affabile, accattivante e priva
dei vezzi tipici di coloro che usano le tecniche di avanguardia.
Giudizio collegiale
Dott. Luisa Lanfranco
La candidata ha descritto il proprio curriculum scientifico. Ha evidenziato ottima capacità di sintesi
e chiarezza espositiva. In modo appropriato e brillante evidenzia il significato degli studi di biologia
molecolare applicati ai funghi sinbionti, introducendo di volta in volta, in risposta alle domande
specifiche della commissione, i concetti di evoluzione, biodiversità e polimorfismo genetico. Viene
apprezzato l’approccio originale allo studio delle interazioni fungo-ospite, nonché il rigore
metodologico e la capacità di sapere collegare le tematiche trattate, peraltro sempre molto
aggiornate e ben attinenti alle discipline del settore a concorso.
Al termine della discussione dei titoli, la commissione ha proceduto alla preparazione di 5 buste,
ciascuna con un argomento nell’ambito del raggruppamento BIO/01, per l’espletamento della prova
didattica.
Gli argomenti prescelti erano:
1) I vacuoli. Origine, contenuti e funzioni,
2) Tipi di connessioni fra le cellule vegetali,
3) Gli elementi conduttori: caratteristiche anatomiche e citologiche,
4) Transizione dall’apice vegetativo all’apice fiorale
5) Tipi di gameti e di fecondazione nei vegetali.
La Dott. Lanfranco, alle ore 11,10 estraeva i temi n. 2, 3 e 5 e sceglieva per la lezione il n. 2 (Tipi
di connessioni fra le cellule vegetali) . Il Presidente dava lettura anche dei temi non estratti e
convocava la Dott. Lanfranco per il giorno 13/09/2002 alle ore 11.10, informandola che la durata
della lezione è di 45 minuti.
............................ omissis .......................
17
Terminata la discussione dei titoli e l’assegnazione dei temi per la lezione, alle ore 14.30 i lavori
venivano sospesi e la Commissione si riconvocava per le ore 10.00 del giorno 13/09/2002.
La Commissione al completo si riuniva in quarta seduta alle ore 10.00 del giorno
13/09/2002 presso l’aula 8 dell’Università di Napoli “Parthenope”.
La Commissione si era riunita per procedere all’espletamento della prova didattica dei
candidati appresso indicati, che avevano già svolto quella relativa alla discussione dei titoli:
Dott. Paolo CASORIA.
Dott. Luisa LANFRANCO
xxxxxxxxxxxxx
Il primo dei candidati che doveva sostenere la prova didattica era il Dott. Paolo Casoria che,
essendo già presente, iniziava la prova alle ore 10.20. Al termine la commissione procedeva alla
formulazione dei giudizi da parte dei singoli commissari:
Giudizio del Prof.
Ettore PACINI
Il candidato nell’esposizione è stato aderente all’argomento scelto; i concetti sono stati espressi in
maniera chiara e con i giusti materiali didattici. Egli mostra una ottima capacità nel modulare,
quando necessario, le nozioni che richiedono approfondimenti. E’ stato abile nel mostrare gli
esempi appropriati.
Giudizio del Prof.
Paola BONFANTE
Sviluppa la lezione in modo chiaro e adeguato, dove il livello di difficoltà è ben modulato per un
corso di primo livello. Nella lezione, aderente all’argomento prescelto, viene data particolare
attenzione agli aspetti evolutivi della formazione dell'embrione. Buona l’esemplificazione.
Il candidato ha esposto con particolare chiarezza l’argomento scelto per la lezione, usando sempre
opportuni ausili didattici. Proponendo esempi adeguati, nella maggior parte frutto di esperienze
personali, ha evidenziato nel complesso una buona capacità didattica. La lezione, ben equilibrata, e
pienamente aderente al tema, ha focalizzato anche qualche aspetto cruciale dell’evoluzione dei
vegetali.
19
Giudizio del Prof.
Gianni Pietro FELICINI
Il candidato ha tenuto una lezione sulla struttura e funzione dell’embrione vegetale. Sebbene la sua
trattazione abbia considerato quasi esclusivamente l’embrione delle spermatofite, essa è risultata
esauriente ed esposta con molta chiarezza. Buono l’uso del sussidio didattico visivo, consistente in
disegni originali, ben scelti i numerosi esempi. Il candidato ha dunque dimostrato di possedere non
solo le corrette nozioni scientifiche, ma anche di esporle in modo ordinato ed organico; ciò gli ha
consentito di modulare opportunamente l’approfondimento dell’argomento.
Giudizio del Prof.
Aldo MUSACCHIO
Il candidato ha presentato una lezione ben aderente all’argomento scelto (Embrione). Nel
complesso è stata evidenziata una buona capacità didattica, che appare corredata da un buon livello
di chiarezza di esposizione ed un opportuno utilizzo dei mezzi didattici disponibili, che hanno reso
fruibile ed organica la lezione. Adeguati gli esempi utilizzati e il livello di approfondimento
dell’argomento, in funzione degli obiettivi previsti dalla prova.
La Commissione provvedeva quindi alla formulazione del giudizio collegiale:
Dott. Paolo Casoria
Il candidato ha presentato una lezione ben aderente all’argomento prescelto (L’embrione nelle
piante). Proponendo esempi adeguati, nella maggior parte frutto di esperienze personali, ha
evidenziato nel complesso una buona capacità didattica. Durante l’esposizione i concetti sono stati
espressi in maniera ordinata ed organica e con i giusti materiali didattici. Ottima è la capacità di
modulare il livello di difficoltà.
La candidata successiva, Dott.ssa Luisa Lanfranco, iniziava la prova alle ore 11.20. Al termine la
commissione procedeva alla formulazione dei giudizi da parte dei singoli commissari:
Giudizio del Prof.
Ettore PACINI
La lezione della candidata è stata esauriente e pienamente aderente all’argomento scelto. La sua
esposizione è stata chiara, con dei lucidi scelti dal materiale disponibile con razionale accortezza.
Molto abile nell’approfondire, schematizzare o rinfrescare alcune nozioni e fare dei legami con
degli argomenti vicini. Gli esempi sono stati sempre appropriati e ben scelti, inoltre sono stati
elegantemente documentati nei lucidi.
Giudizio del Prof.
Paola BONFANTE
La candidata sviluppa in modo brillante e didatticamente chiaro il tema delle connessioni cellulari.
In 45 minuti offre un excursus di biologia vegetale che passa attraverso i concetti dell’anatomia
classica, della morfofisiologia (trasporto simplastico e apoplastico) fino alla citologia con cenni di
biologia molecolare. Eccellente l’esemplificazione e la proprietà di linguaggio.
Giudizio del Prof.
Rosa CASTALDO
La candidata ha esposto con chiarezza e personalità l’argomento scelto per la lezione, focalizzando
con esempi particolarmente calzanti e utilizzando adatti ausili didattici, gli aspetti più salienti del
tema, che ha saputo approfondire in maniera equilibrata.
Giudizio del Prof.
Gianni Pietro FELICINI
La candidata ha parlato delle connessioni cellulari, partendo dall’organizzazione coloniale per
giungere a quella dei tessuti delle piante vascolari. Nell’ambito di questi ha citato vari esempi
opportunamente scelti. La trattazione è risultata ben attinente al tema, esauriente, completata anche
da recenti acquisizioni a livello biochimico e biomolecolare. L’esposizione è stata molto chiara,
20
adeguatamente illustrata e ben modulata riguardo all’approfondimento, essendo destinata a studenti
dei primi anni.
Giudizio del Prof.
Aldo MUSACCHIO
La candidata ha sviluppato una lezione perfettamente aderente all’argomento scelto. Il livello di
approfondimento è stato ben modulato rispetto alle finalità della prova. Utilizzando esempi molto
calzanti, è stato sviluppato sia l’aspetto morfo-funzionale che quello evolutivo delle relazioni tra le
cellule che compongono gli organismi vegetali. Utilizzando corretti ausili didattici, è stata messa in
luce una buona capacità didattica.
La Commissione provvedeva quindi alla formulazione del giudizio collegiale:
Dott.ssa Luisa Lanfranco
La candidata sviluppa in modo brillante e didatticamente chiaro il tema delle connessioni cellulari,
partendo dall’organizzazione coloniale per giungere a quella dei tessuti delle piante vascolari . La
trattazione è risultata ben attinente al tema, esauriente e completata da recenti acquisizioni a livello
biochimico e biomolecolare. Il livello di approfondimento è stato ben modulato rispetto alle finalità
della prova.
Infine era ammesso a sostenere la prova didattica il xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx che iniziava la
prova alle ore 12.15. Al termine la commissione procedeva alla formulazione dei giudizi da parte
dei singoli commissari:
.................................. omissis ...................................
21
Alle ore 13.30 i lavori venivano sospesi e la Commissione si riconvoca per le ore 14.00
dello stesso giorno, al fine di procedere alla formulazione del giudizio complessivo su ciascun
candidato.
La Commissione al completo si riuniva in quinta seduta alle ore 14.00 del giorno
13/09/2002 presso l’aula 8 dell’Università di Napoli “Parthenope”.
La Commissione procedeva alla rilettura dei giudizi collegiali formulati sui titoli scientifici,
di quelli formulati sulla discussione dei titoli e sulla lezione di ciascun candidato.
Dopo ampia discussione si procedeva alla formulazione del giudizio complessivo su ciascun
candidato:
Candidato Paolo CASORIA
Il dott. Paolo Casoria ha una seria produzione scientifica incentrata su studi morfologici e relativi
alla caratterizzazione ed uso di metaboliti secondari. Inoltre, ha approfondito l’azione della
sulfadimetossina sulla crescita delle piante, per mezzo di esperimenti sia in vitro sia in campo.
Durante la discussione dei titoli ha mostrato buona conoscenza delle tecniche utilizzate e
padronanza delle tematiche di ricerca da lui affrontate.
Documenta una buona attività didattica; la lezione svolta sugli aspetti citologici ed evolutivi
dell’embrione delle piante terrestri, ha evidenziato evidenti capacità didattiche.
Di conseguenza, il dott. Paolo Casoria è da considerarsi, per contributi scientifici e capacità
didattiche, ben qualificato a ricoprire la funzione di professore associato nel settore scientifico
disciplinare BIO/01.
Candidato Luisa LANFRANCO.
La dott. Luisa Lanfranco ha una ragguardevole produzione scientifica dedicata soprattutto allo
studio delle interazioni fungo-pianta. Ella, in questo settore, grazie ad analisi molecolari e alle
indagini sui polimorfismi genetici presenti in tali simbiosi, ha prodotto risultati originali ed
22
innovativi in un settore avanzato delle ricerche botaniche. Di particolare interesse risultano le sue
ricerche sulla complessità del genoma nei funghi micorrizici arbuscolari.
Durante la discussione della sua produzione scientifica ha dimostrato ottima padronanza delle
complesse tecniche da lei utilizzate e profonda conoscenza dei recenti sviluppi nello specifico
settore.
Documenta una buona attività didattica; la lezione svolta sulle connessioni cellulari è stata brillante,
concreta, esauriente e ben articolata.
Di conseguenza, la dott. Lanfranco è da considerarsi, per la qualità dei contributi scientifici e per le
capacità didattiche, particolarmente qualificata a ricoprire la funzione di professore associato nel
settore scientifico disciplinare BIO/01.
.......................... omissis .....................................
La Commissione ha proceduto quindi ad una ponderata valutazione comparativa sulla base
dei giudizi complessivi relativi a ciascun candidato con ampia discussione cui hanno partecipato
attivamente tutti i membri della Commissione stessa.
Sulla base della comparazione effettuata, la Commissione, con deliberazione assunta
all’unanimità, ha dichiarato inequivocabilmente quale idonei (citati in ordine alfabetico) i Dott.
Paolo Casoria e Luisa Lanfranco.
Il Presidente invitava la Commissione, quale suo atto conclusivo, a redigere collegialmente
la relazione finale controllando gli allegati che ne fanno parte integrante; riletta dal Presidente,
veniva approvata senza alcuna riserva dai Commissari, che la sottoscrivevano.
Letto, approvato e sottoscritto.
La Commissione
- Prof.
- "
- "
- "
- "
Ettore PACINI
Paola BONFANTE
Rosa CASTALDO
Gianni Pietro FELICINI
Aldo MUSACCHIO
(Presidente)
(Componente)
(Componente)
(Componente)
( Segretario)
23