giovanni pascoli - "G. Cipriani" di Adria

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giovanni pascoli - "G. Cipriani" di Adria
GIOVANNI PASCOLI La sua vita è stata sconvolta dai lutti della sua famiglia Visse la crisi politica e culturale della seconda metà dell’Ottocento Si sentiva smarrito e confuso nei confronti del mondo Il poeta nutre una profonda sfiducia nei confronti della scienza, ( essa non è in grado di spiegare il mistero che si nasconde nella mente dell’uomo ) Per Pascoli è quindi meglio rinchiudersi nel piccolo mondo degli affetti famigliari Per lui la realtà è un mistero assurdo e incomprensibile Il destino di tutta la fatica dell’uomo sembra essere il nulla •
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la poesia è l’unico mezzo attraverso il quale si possono spiegare anche le cose più oscure. Pascoli trasforma la figura del poeta in quella di un “veggente”, perché il vero poeta ha la capacità di esplorare l’ignoto. Nel saggio IL FANCIULLINO egli sostiene che vi è nascosto dentro di noi un bambino e solo il poeta con le sue capacità di veggente riesce a dargli voce. Il poeta, infatti, coincide con il fanciullino cioè con quella parte infantile che sopravvive dentro ogni uomo, che tende ad essere soffocata. Solo il vero poeta sa vedere il mondo con gli occhi di un bambino e lo guarda con stupore e ingenuità proprio come fanno i bambini. Le sue liriche si basano sull’intuizione e non sul ragionamento. La poesia perde ogni finalità morale e si affida totalmente alla purezza della percezione dei sensi. Nelle sue liriche è sempre presente 1. Il dolore, per la perdita del padre, della madre e la scomparsa dei fratelli. 2. L’esaltazione del “nido” (inteso come casa) e degli affetti famigliari. 3. L esaltazione della natura,( egli era un simbolista per cui ad ogni elemento attribuiva un significato) 4. Il mistero del cosmo di fronte al quale il poeta prova angoscia. OPERE 1891, esce la prima edizione di Myricae (avrà 9 edizioni) Lavandare ( è autunno, in mezzo ad un campo arato a metà, vi è un aratro che diviene simbolicamente la proiezione di uno stato d’animo malinconico. Da lontano giunge il canto triste delle lavandare che sciacquano i panni con un ritmo cadenzato. X agosto (rievoca l’avvenimento che segnò la sua vita. Attraverso il parallelo con la rondine, il dolore per la morte del padre viene proiettato in una dimensione cosmica e assume un valore emblematico di ingiustizia e violenza, in unmondo visto come atomo opaco del male Per 13 volte fu vincitore di concorsi di poesie latina banditi ad Amsterdam. 1897, I poemetti 1903, I Canti di Castelvecchio Il gelsomino notturno Il fanciullino : è il testo fondamentale per comprendere la poesia pascoliana. Per il poeta è la dimensione dell’infanzia, per la sua innocenza e purezza quella che meglio consente la scoperta delle cose, delle umili cose quotidiane. Il poeta fanciullo non descrive una realtà oggettiva e razionalmente ordinata ma la ricrea con l’immaginazione attraverso associazioni arbitrarie 1911, La grande proletaria si è mossa”(discorso in favore della guerra in Libia