NASCERANNO UOMINI MIGLIORI

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NASCERANNO UOMINI MIGLIORI
3° Poesia: “NASCERANNO UOMINI MIGLIORI”
Nazim Hikmet, poeta turco che restò in carcere per dodici anni a causa della sua
opposizione alla dittatura di Kemal Ataturk, esprime in questa sua lirica la speranza,
anzi la fiduciosa certezza che la nuova generazione, la generazione, cioè, di coloro che
non hanno conosciuto la guerra e le lotte sociali, sarà migliore e più felice di quella del
poeta, che è nata «dal ferro e dal fuoco». Chiaro è il riferimento, in questa lirica, alla
lotta contro la dittatura che in quegli anni (la lirica è stata composta nei primi anni
Quaranta) deteneva il potere in Turchia.
Nasceranno da noi uomini migliori!
La generazione che verrà
sarà migliore di chi è nato dalla terra,
dal ferro e dal fuoco.
Senza paura e senza troppo riflettere,
i nostri nipoti si daranno la mano e rimirando le stelle del cielo
diranno:
“Com’è bella la vita!”
intoneranno una canzone nuovissima,
profonda come gli occhi dell’uomo,
fresca come un grappolo d’uva,
una canzone gioiosa.
Nessun albero ha mai dato frutti così
belli.
E nemmeno la più bella delle notti di
primavera
Ha mai conosciuto questi suoni, questi
colori.
Nasceranno da noi uomini migliori.
La generazione che dovrà venire sarà
meglio
di chi è nato dalla terra,
dal ferro e dal fuoco.
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COMMENTO
La speranza del Poeta, vissuto in un lungo periodo di dittatura, è che il mondo di
domani sia migliore del presente. Questo augurio ce lo facciamo anche noi anche se,
per fortuna, non abbiamo visto la guerra né la dittatura nel nostro Paese.
Però, sappiamo che oggi nel mondo esistono ancora moltissimi conflitti irrisolti,
molte persone che soffrono per mancanza di libertà, di giustizia, di equa distribuzione
delle risorse economiche... Tutto ciò accade perché non è ancora sorta quella
generazione di persone che il poeta turco Hikmet chiama “migliore”.
Ma quando nascerà?
Secondo noi, gli uomini saranno migliori quando ciascuno di noi sarà migliore!
Quando il cuore di ciascuno saprà aprirsi al cuore dell’altro riconoscendolo fratello,
quando ci comporteremo verso l’altro come desideriamo che gli altri facciano con
noi, quando parleremo tutti lo stesso linguaggio dell’amore, della giustizia, della
gratuità...
Ma allora quando? Sarà mai possibile raggiungere questo obiettivo?
Secondo quanto abbiamo letto in classe, ascoltato e riflettuto, anche grazie alle molte
persone incontrate, nasceranno uomini migliori nel momento in cui non aspetteremo
il cambiamento dagli altri ma saremo noi per primi a cambiare e a vivere seguendo
criteri di sobrietà, onestà e gratuità!
(a cura di tutta la classe 2°A)
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