Oggetto: Self-report I “self-report” sono dei resoconti personali forniti
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Oggetto: Self-report I “self-report” sono dei resoconti personali forniti
Oggetto: Self-report I “self-report” sono dei resoconti personali forniti dai soggetti. Questi resoconti possono riguardare la descrizione, o la memoria, o la valutazione di un ambiente, oppure il grado di soddisfazione ambientale del soggetto, o l’autovalutazione del suo benessere fisico e psicologico in relazione a un determinato elemento o cambiamento ambientale; toccando quindi, spesso con un unico strumento, diversi livelli di percezione del paesaggio affrontati in genere attraverso il filtro della valutazione di qualità. Obiettivi: Obiettivo della valutazione è quello di fornire indicazioni per riqualificare il paesaggio. Modalità di applicazione: Tale approccio si basa su dichiarazioni verbali, espresse in genere su scala ordinale, su quali siano gli elementi che possono favorire il miglioramento o il deterioramento del paesaggio. Tali dichiarazioni non si incentrano su una precisa definizione degli elementi che possono concorrere alla formazione di un dato contesto paesaggistico, bensì sulla conoscenza che i singoli individui hanno degli elementi stessi. Le valutazioni variabili qualitative non consentono, però, di verificare l’effetto delle interazioni tra elementi compositivi del paesaggio. Presentano i vantaggi quali una discreta semplicità operativa e la possibilità di intervistare facilmente un gran numero di persone poiché i questionari possono essere facilmente auto compilati. Hanno il vantaggio di rivelare cosa “pensano” le persone riguardo al paesaggio e di verificare eventualmente che corrispondenza ci sia con cosa effettivamente “sentono”. Soggetti coinvolti: Utenti Tecniche specifiche/Materiali usati: Questi self-report possono consistere nelle risposte a questionari a domande aperte o chiuse, presentati nella modalità di intervista faccia a faccia, oppure per iscritto, o anche attraverso altre modalità (telefono, internet). Indagando su un fenomeno complesso, fatto dei relazioni tra singoli elementi, soggetto a molto parziali formalizzazioni. È evidente che quando è possibile raccogliere un resoconto verbale in un colloquio di ricerca in cui il soggetto stesso sia libero di organizzare il suo discorso, questo appaia il metodo più proficuo. Il resoconto verbale, rispetto alle risposte raccolte con metodi più strutturati come il questionario, è più ricco di informazioni non solo sulle conoscenze ambientali presenti nel soggetto, ma anche su come queste conoscenze sono organizzate nella sua rappresentazione mentale dell’ambiente. Analisi/Analisi secondaria Statistica (es. coefficienti di regressione multipla) Fonti bibliografiche: Baroni M.R., Mainardi Peron E. (1992), Verbal reports as a means for testing environmental knowledge: some experimental evidence, in M.V. Giuliani (a cura di), Home: social, temporal, and spatial aspects. Proceedings of the International Workshop on “Home Environment: Physical Space and Psychological Processes”. Progetto Finalizzato Edilizia del C.N.R., Cortona 23-25/5/1991, San Giuliano Milanese, pp. 243-263. Tempesta T., Thiene M. (2006), Percezione e valore del paesaggio, FrancoAngeli, Milano. Bonnes M., Secchiaroli G. (1992), Psicologia ambientale. Introduzione alla psicologia sociale dell’ambiente, Nis, Roma. Baroni, M.R. (2008), Psicologia ambientale, Il Mulino, Bologna.