comunicato stampa italia nostra alla xlvii fiera del libro

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comunicato stampa italia nostra alla xlvii fiera del libro
COMUNICATO STAMPA
ITALIA NOSTRA ALLA XLVII FIERA DEL LIBRO
"IL PAESAGGIO SECONDO ME": UN SONDAGGIO PER ESPLORARE I LEGAMI TRA
PERSONE E LUOGHI
"Indagine sul paesaggio percepito" è l'iniziativa che la sezione di Bergamo di Italia Nostra propone
ai visitatori della XLVII Fiera del Libro cittadina dal 22 aprile al 1 maggio prossimo.
Ideata e curata dagli architetti Serena Longaretti presidente della sezione e Maria Claudia
Peretti, dominerà con la relativa installazione l'intero spazio (la seconda "isola" per chi attraversa la
tensostruttura dal sagrato di San Bartolomeo, a fianco del Gruppo Guide "Città di Bergamo")
occupato dall'associazione e rappresenta il modo originale con il quale Italia Nostra ha scelto
quest'anno di essere presente alla Fiera.
Si potrebbe definire "Indagine sul paesaggio percepito" come un "gioco" interattivo che usa
materiali molto semplici un totem sul quale sono illustrati il contesto e le "regole del gioco", due
pile di cartoline da prendere e restituire, un'urna per raccoglierle una volta compilate e si basa
soprattutto sulla condivisione della voglia di raccontare che cosa sia il paesaggio "per noi", del
bisogno di interrogarsi sul rapporto che lega ogni persona ai luoghi in cui vive e che attraversa
quotidianamente.
Da quando è nata, nel 1955, Italia Nostra lavora "sul" paesaggio e soprattutto "per" il paesaggio.
Attraverso convegni, campagne di sensibilizzazione, iniziative educative, s'è adoperata per la
conoscenza dei suoi elementi costitutivi e per la comprensione delle dinamiche relative, sempre in
vista della sua tutela: considerandolo non solo come prezioso e delicato scenario dell'avventura
umana, ma come un sistema di valori che si trasforma insieme alla cultura e alla storia di chi ci vive
e di chi lo guarda.
La sezione di Bergamo di Italia Nostra si propone adesso la costruzione graduale di un "atlante del
paesaggio" su scala locale, concepito come una mappa dei suoi "bisogni", delle sue priorità e delle
sue urgenze. E' un obiettivo di lungo termine e di ampio respiro, che l'associazione inizia ora con
questa "Indagine" e vuole raggiungere attraverso fasi successive, nelle quali saranno coinvolte
anche le competenze dei "tecnici" per indagini più specifiche e mirate.
Dietro questo obiettivo sta l'ambizione di costruire intorno ad alcuni concetti comuni da ricercare,
esplicitare, raccogliere con la collaborazione di tutti un'idea condivisa di "qualità del paesaggio"
che non si esaurisca nella lista dei desideri di storici, architetti ed esteti ma sia anche un piccolo
laboratorio di partecipazione culturale e civile. E si nasconde anche il proposito dichiarato
coerentemente con il compito statutario di Italia Nostra di tradurre il comune "desiderio di
qualità" in una griglia di criteri, in un metodo operativo e concreto per intervenire sul paesaggio
della città.
Più che sul paesaggio nella sua dimensione oggettiva, quest'iniziativa di Italia Nostra pone l'accento
su tutto ciò che costituisce "il paesaggio per noi", sulla "consapevolezza del paesaggio" che
ciascuno elabora guardandolo, "usandolo" e facendone parte. Si concentra quindi sui legami che le
persone stabiliscono con i luoghi dell'abitazione, del lavoro e dell'esistenza in generale, sui "codici
di lettura" che adoperano per interpretarli, sui segni che tutti lasciano con l'attività e la presenza,
sulla complessità che ne costituisce il risultato più evidente.
Per contribuire a una riflessione tanto impegnativa, ai visitatori della Fiera del Libro basterà tuttavia
compiere delle azioni semplicissime, partecipando a qualcosa che soggettivamente può benissimo
essere vissuto come un gioco, pur se nell'idea di chi l'ha realizzata rappresenta più di un
semplice gioco.
"Indagine sul paesaggio percepito" esporrà i visitatori a tre sollecitazioni: in primo luogo ad
osservare, guardandosi intorno e prestando attenzione ai paesaggi familiari e alle loro
stratificazioni; poi a lavorare sulle personali percezioni dei luoghi, facendo appello alle rispettive
identità, esperienze, vissuti, maturando impressioni e giudizi; e infine ad esprimersi, segnalando di
volta in volta un elemento del paesaggio da eliminare, perché "brutto" o conflittuale con altri segni;
o un elemento che appare invece da proteggere e valorizzare perché "meritevole", nascosto,
minacciato o per mille altri buoni motivi.
Le cartoline usate per questa "Indagine" avranno perciò un significato diverso dagli strumenti usati
per un gioco o per un sondaggio d'opinione. Sono il mezzo che tutti avranno a disposizione per
raccontare esprimendosi su un bene "personale" ma insieme molto "civile" come il paesaggio
anche qualcosa di se stessi e del loro vissuto; ma soprattutto per rendere, in un certo senso, una
piccola "testimonianza" capace di assumere particolare valore nel momento in cui questa esce dalla
dimensione del singolo giudizio per essere associata alle "testimonianze" di tutti gli altri.