Welfare» esentasse fino a 2.500 euro

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Welfare» esentasse fino a 2.500 euro
Contrattazione aziendale. Incentivi legati alla produttività
«Welfare» esentasse
fino a 2.500 euro
Claudio Tucci
ROMA
im Arrivano incentivi fiscali
al welfare aziendale "contrattato", che sia strettamente legato alla produttività. Le
somme erogate dall'impresa
"in sede negoziale" fino a
2.500 euro l'anno diventano
esentasse, e potranno essere
erogate anche sotto forma di
voucher.
La novità è contenuta nella
bozza di legge di Stabilità esaminata ieri dal governo. «Si
amplia il menù dei servizi erogabili ai dipendenti - spiega
Maurizio Del Conte, professore di diritto del Lavoro alla
Bocconi di Milano e consigliere giuridico del premier, Matteo Renzi-. Attraverso lo strumento del voucher potranno
essere offerti, per esempio,
prestazioni di assistenza alla
non autosufficienza per gli anziani. Anche l'eventuale distribuzione degli utili aziendali,
laddove viene fatta, godrà dello sgravio fiscale».
L'obiettivo del governo è
«dare ossigeno e sostegno alla
contrattazione decentrata - aggiunge Del Conte - e a tutte
quelle forme di partecipazione, azienda-lavoratori, che si
riescono a raggiungere in sede
contrattuale, e purché legate a
reali incrementi di produttività e redditività dell'impresa».
Già oggi ci sono alcuni beni e
servizi, espressamente individuati nel testo unico delle impostesui redditi oppuredanorme settoriali, che possono essere erogati in favore dei dipendenti senza dover scontare
l'incremento di costo che tipicamente accompagna ogni
erogazione collegata al rapporto di lavoro.
Così, attualmente, se
l'aziendadecide di approntare
un piano di welfare aziendale
nel quale sono inclusi - servizi
perla famiglia(nidietrasporti
per figli, mutui), servizi sanitari, forme di tutela previdenziale integrativa, sostegni per
l'istruzione e servizi ricreativi, gli incentivi esistenti consentono di accorciare la distanza tra quanto spende
l'azienda e quanto entra in tasca al dipendente.
Il punto critico di questo sistema,finora,è che nell'attuale
contesto normativo, questi
strumenti hanno dei limiti. Il
primo, e più importante, consiste nel carattere essenzialmente volontario che un piano di
welfare deve avere per massi-
mizzare i benefici previsti dalla
normativa fiscale; questo vuol
dire che un piano di welfare,
nel momento in cui diventa obbligatorio perché previsto da
un accordo collettivo, perde
molti dei benefici fiscali previsti dalla legge.
Tutto ciò, sostengono i tecnici del governo, ha limitato il
welfare aziendale a pochissime grandi imprese, anche per
evitare che i datori di lavoro
potessero sostituire il salario
(dinorma, tassato) conilwelfare (incentivato).
Adesso, però, si cambia. Il
bonus di 2mila euro l'anno,
estendibile a 2.500 se vengono
con trattati anche is tituti di partecipazione, si può distribuire
attraverso il tradizionale premio di produttività (resta la
tassazione al 10%); il pròfit sharing (anche qui con la tassazione al 10%), o, ed è la novità introdotta dall'esecutivo, con
voucher di welfare aziendale.
«Con la legge di Stabilità finalmente stabiliamo che il
welfare si può fare anche nella
contrattazione aziendale fino
a 2.500 euro e si può fare attraverso voucher - evidenzia
Marco Leonardi, economista
alla Statale di Milano -. E ciò
può favorirne molto la diffu-
sione e creare occupazione attraverso un nuovo settore di
operatori che intermedia i
voucher tra aziende e fornitori di servizi». Per le grandi
aziende che vogliono continuare a fare welfare unilaterale non cambia niente, devono
rispettare gli stessi limiti oggi
esistenti.
L'intento del governo, aggiunge Leonardi, è anche quello di togliere alibi al sindacato:
«Se si vuole un welfare aziendale incentivato - ha detto - si
deve contrattare in azienda».
La bozza di legge di stabilità
incentiva anche la partecipazione dei lavoratori. «Per le
aziende che coinvolgono i lavoratori nell'organizzazione
del lavoro con commissioni
paritetiche ilpremio diproduttività/welfare è più alto, e può
appunto raggiungere 2.500 euro», sottolinea Del Conte. Viene incentivata anche l'assegnazione dei 2.500 euro attraverso la distribuzione degli
utili ai dipendenti (oggi nessuno distribuisce premiattraverso distribuzione di utili perché
è penalizzato, da domani la distribuzione degli utiliè trattata
fiscalmente allo stesso modo
di premi di produttività).
SCONTI
Fisco più leggero sui servizi per
la non autosufficienza degli
anziani. Viene incentivata
anche la distribuzione degli
utili ai dipendenti
Piticlutmità. premi detassari anche ner i Quadri ^