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Rimborsi per le rette scolastiche, nidi, mense, tasse universitarie ma
anche babysitting e sostegno familiare. Ecco i benefici per i dipendenti
previsti dalla nuova normativa in materia di welfare aziendale.
Milano, 26 settembre. Si è svolto oggi in Regione Lombardia il convegno dedicato ai
“Nuovi modelli di welfare aziendale” prima tappa del Tour, promosso da JOBSinACTion,
che toccherà nei prossimi mesi varie città italiane. L’approfondimento sulla direttiva ha
visto come protagonisti del dibattito la Senatrice Annamaria Parente, Capogruppo PD in
Commissione Lavoro, che ha ribadito che “conciliare i tempi lavorativi e i tempi della
propria vita è diventato un bisogno irrinunciabile e questa direttiva inaugura una nuova
stagione in cui il welfare aziendale affianca quello pubblico”.
Nel corso della mattinata sono state raccolte istanze e proposte di miglioramento
normativo in vista della nuova legge di Bilancio. Marco Leonardi, Consigliere economico
di Palazzo Chigi, ha anticipato che nella bozza della legge di Bilancio il reddito annuo
complessivo per i premi di produttività verrà alzato da 50.000 a 80.000 euro. Il premio
ordinario passerà da 2.000 a 3.000 euro, e qualora ci fosse un coinvolgimento paritetico
dei lavoratori all’organizzazione aziendale, ci sarà un incremento da 2.500 a 4.000 euro,
includendo in questo modo tutti i quadri aziendali e circa un 10% dei dirigenti. In questo
modo viene allargata la platea dei beneficiari dei premi di produttività.
La Direttiva spiegata da Marco Leonardi e dall’Agenzia delle Entrate, rappresentata da
Vincenzo Leopoldo, contiene 5 fattori innovativi: prevede una nuova politica fiscale a
sostegno della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro; sostiene la contrattazione di
secondo livello e la collega alla produttività; promuove la democrazia economica, perché
agevola la distribuzione degli utili d’impresa alle lavoratrici e ai lavoratori; con i voucher
incentiva l’emersione dal nero del lavoro di cura e del sostegno familiare. Un buon piano di
welfare aziendale crea un aumento del potere d’acquisto grazie a contributi aziendali,
sconti, promozioni, convenzioni per accedere a beni e servizi; un incremento della
produttività aziendale, grazie al miglioramento del clima lavorativo; vantaggi economici
tangibili per l’azienda e il lavoratore.
Misure concrete soprattutto per le aziende, intervenuto al dibattito di oggi l’AD di Edenred
Italia, società leader nella gestione dei fondi finalizzati per le imprese, che ha commentato
così la nuova direttiva: “Con le riforme promosse dalla Legge di Stabilità e dal Decreto
Premio di Risultato, l’Italia si allinea alle migliori esperienze europee. Il Voucher Universale
francese ha, infatti, favorito un aumento del potere d’acquisto, 1 punto di Pil aggiuntivo
all’anno e la creazione di 100 mila nuove partite Iva e posti di lavoro qualificati ogni anno.
Oggi la forte defiscalizzazione del welfare aziendale non genera solo vantaggi economici
per imprese e lavoratori; il sistema dei voucher impatta positivamente anche sul
benessere organizzativo perché migliora il work-life balance dei dipendenti e, di
conseguenza, la produttività aziendale”.
Un’idea di “welfare innovativo che aumenta la responsabilità sociale delle aziende e
migliora la vita delle persone”, è quanto emerso dalle conclusioni della Senatrice Parente.