Nei giorni scorsi in più di un`occasione ufficiale sono emersi gli
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Nei giorni scorsi in più di un`occasione ufficiale sono emersi gli
Nei giorni scorsi in più di un'occasione ufficiale sono emersi gli obbiettivi della cosiddetta fase 2 che l'Italia, unitamente agli altri paesi dell'Unione Europea, è tenuta ad attuare per uscire dalla crisi. Guarda caso, le indicazioni dell'Unione Europea agli Stati membri provengono dal modello fissato dalla Merkel che, dopo il consolidamento dei conti pubblici, individua nella riforma del mercato del lavoro la chiave di accesso ad una crescita stabile che favorisca il riassorbimento della disoccupazione, in particolare quella giovanile. In Spagna, il nuovo Governo ha avviato una prima fase negoziale con le parti sociali su assunzioni, organizzazione del lavoro e flessibilità in uscita, ma sembra si stia orientando ad agire con proprie iniziative. In Francia, Sarkozy ha iniziato un confronto a tutto campo con imprenditori e sindacati per facilitare l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro ed avvicinarsi al modello tedesco. In Italia, il Governo ha illustrato alle parti sociali convocate le linee guida sui temi oggetto del confronto (ammortizzatori sociali e previdenza, tipologie contrattuali e flessibilità in entrata, flessibilità in uscita, politiche attive del lavoro) e, in una insolita modalità, si è dichiarato disponibile a valutare ulteriori apporti, anche in modalità on line. Il confronto, rimandato a metà settimana, non sembra decollare ed Alleanza Lavoro, pur se non direttamente presente e rappresentata al tavolo, intende fornire in maniera propositiva il proprio contributo alla trattativa, in virtù dell'importante ruolo che le agenzie per il lavoro svolgono quotidianamente nel mercato del lavoro. Siamo convinti, infatti, che il lavoro in somministrazione rappresenti ormai una tipologia contrattuale irrinunciabile per un mercato del lavoro inclusivo e garantista. Inoltre, grazie all'efficacia della bilateralità espressa dal settore, sono fruibili a vantaggio dei lavoratori formazione e misure di sostegno al reddito autofinanziate, in caso di perdita di lavoro. Il punto critico è che invece di potenziare l'utilizzo di tale strumento, ancora non sono stati rimossi quegli ostacoli, quali il vincolo della causalità, che generano contenzioso, scoraggiando le aziende che intendono avvalersene. Un'occasione da non perdere è rappresentata dal recepimento della direttiva 104/2008CE sul lavoro interinale tramite agenzia cui è tenuta l'Italia in questi giorni. Roma, 28 gennaio 2012